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Naruto e Minato

By 11 Luglio 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Mia madre era partita per una missione ma mio padre decise di rimanere a casa. Mio padre Minato’ era un bell’uomo e il mio sogno nascosto. Da qualche anno sono innamorato di lui e averlo come padre è una vera tortura’ vederlo tutti i giorni e non potergli saltare addosso, peccato che non potessi. La tortura più grande era vederlo uscire dalla doccia a petto nudo in estate con le gocce d’acqua che gli calavano sugli addominali’ su quel suo corpo’ il problema è che non passasse attimo in cui lui non si facesse una doccia. Secondo me aveva capito qualcosa del mio comportamento e lo faceva apposta. Tutte le volte che lo vedevo i miei 16 anni si facevano sentire nei miei pantaloni. Quella era una caldissima estate, il sole ti scioglieva vivo e non c’era un secondo in cui non sudassi, anche con il ventilatore acceso. Era terribile. Ancora più terribile era rimanere a casa da solo con mio padre per due settimane. Ogni volta che ne avevo l’occasione mi segavo nella mai stanza pensando a lui. Tutte le volte che usciva dalla doccia cercavo una qualsiasi scusa per guardarlo, anche per qualche secondo. Una volta ero in boxer seduto sul divano a guardare un po’ di tv e lui dopo una doccia si era seduto accanto a me con solo un asciugamano che lo copriva nella zona che più desideravo, io avevo già un erezione e, essendo in boxer, me ne andai con una scusa ma giuro di averlo visto di sfuggita guardare verso i miei boxer. Mio padre aveva capito di sicuro qualcosa, era molto intelligente, era uno dei migliori ninja di Konoha. Ma poi ci fu un giorno che mi cambiò la vita. Un giorno si era diretto nella sua stanza e quando ne uscì era completamente nudo! Si diresse in bagno per la sua solita doccia. Così aspettai di sentire l’acqua aprirsi e mi diressi in camera sua. Sul letto c’erano i suoi abiti, mi avvicinai e li presi in mano per poi odorarli. Persino l suo odore mi fa impazzire. Non so per quanto rimasi li ad odorare i suoi vestiti ma non sentì proprio l’acqua chiudersi e la porta del bagno aprirsi. Quando la porta della sua camera si spalancò mi risvegliai dalla trans. Mio padre mi fissava sbalordito, incuriosito ed anche eccitato visto che il suo cazzo ebbe un fremito. ‘Ah’ ecco io’ mh’ papà mi dispiace io” ma mio padre mi interruppe ‘Non scusarti, avevo già capito che eri gay’ disse con un sorriso come se nulla fosse ‘E avevo più o meno intuito che c’era qualcosa in me che ti attraeva’ si avvicinò a me lentamente ‘Sai questo spettacolo mi ha fatto leggermente eccitare” disse accennando al suo pene in semi erezione. A quel punto mi salì sopra, io ero seduto sul letto, e mi baciò. Il bacio era meraviglioso, potevo sentire tutti i suoi sentimenti in quel bacio. Le nostre lingue danzavano nelle nostre bocche. Limonammo per un po’ poi cominciò a svestirmi. Prima la maglietta, poi i pantaloncini finche non rimasi in boxer. A quel punto mio padre afferrò la mia erezione da sopra i boxer e cominciò a farmi una sega. ‘Papà ti prego” dissi gemendo di piacere. Così mio padre mi sfilò anche i boxer. Il mio membro di 18 centimetri svettava alto desideroso di attenzioni e coccole. Mio padre lo fissò per un breve tempo ‘Adesso ti farò un po’ soffrire’ disse ridendo. Invece di prendere in bocca la mia erezione prese a baciarmi il collo per poi scendere lentamente, molto lentamente. mi leccò e succhiò i capezzoli facendomi gemere. Finche non arrivò dopo un po’ al mio membro’ non aspettavo altro. Per farmi soffrire ancora di più prese a baciarlo molto lentamente e delicatamente. Cazzo stavo impazzendo di piacere. Finche si decise a prendermelo in bocca. Le sue mani mi stavano già stringendo l’asta e la segavano lentamente, poi si abbassò e leccò la cappella con lente passate di lingua. Intanto con una mano mi massaggiava i testicoli facendomi impazzire sempre di più. Stavo per raggiungere l’apice, mi aggrappai forte alle lenzuola ‘vengo’ ahhh’ sussurrai mentre esplodevo in un orgasmo devastante. Urali fortissimo e vidi mio padre che ingoiava tutto con un sorriso sul volto. Mi ripulì la cappella con la lingua e poi mi baciò. Aveva il sapore del mio sperma in bocca, potevo sentirlo. ‘Naruto’ ora devi accontentare me però. Non pensare di cavartela così’ disse con un sorriso malizioso sul volto. Io non vedevo l’ora di accontentarlo ‘In che modo?’ chiesi. Lui mi guardo con i suoi meravigliosi occhi azzurri. Poi il suo sguardo si diresse verso il mio basso. E li capì
‘Vuoi incularmi?’ chiesi per niente intimorito’ anzi, se mai eccitato ‘uhm l’idea era quella. Non avere paura, non ti far” ma prima che potesse finire, lo sfidai ‘Non ho paura, vieni” lui sorrise e mi fece appoggiare le mani in avanti piegando il busto e divaricando le gambe. Poi prese da dentro il cassetto del comodino un lubrificante. Doveva usarlo con mamma, e io ora ero al suo posto. Mi preparò per bene infilandomi tre dita e aprendomi un po’ il buco ‘Stai calmo e rilassato. Tranquillo” mio padre aveva un cazzo di 20-21 cm all’incirca e solo ora mi domandavo se mi avrebbe fatto male. Sentì la cappella entrare insieme a un leggero fastidio e dolore e poi con un colpo secco entrò tutto. Avrei preferito infilarmi un kunai nel braccio, era un dolore insopportabile e dopo non molto sentì le lacrime bollenti scendermi lungo il viso. Dovevo tenere duro. Passò qualche secondo di dolore lancinante e poi, finalmente, arrivò il piacere. Il piacere superò di gran lungo il dolore, era bellissimo. Era una sensazione unica e strepitosa. Presi a gemere forte insieme a mio padre che stava lasciando questo mondo a giudicare dalla sua faccia immersa nella goduria e io non ero da meno. Dopo qualche minuto di sublime piacere mio padre urlò più che mai e sentì il suo caldo sperma fino alle viscere. Dopo qualche secondo venni anche senza toccarmi schizzando sulle coperte. Mio padre me lo sfilò da dietro e crollò sul letto. Io feci lo stesso e ci addormentammo così.

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