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Nella baita

By 25 Novembre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Gli occhi si abituano alla penombra e scorgono i pochi oggetti: una rustica panca di legno appoggiata alla parete, alcuni vecchi attrezzi da contadino, mescolati a rozzi bastoni e, in un angolo, un mucchio di fieno.
Muovendoti con l’andatura ballonzolante tipica degli scarponi da sci, ti sei messo dietro di me.

Non hai più i guanti: apri la mia giacca da sci e fai scorrere la zip del maglione.
Ti chini a mordicchiarmi il lobo di un orecchio, mentre sbirci lo spettacolo delle tue mani che, risalendo dal basso, mi hanno liberata dal reggiseno ed ora giocano con i miei seni. Li massaggi, premendoli con movimento rotatorio, aumentando sempre più la pressione, avvicinandoli tra di loro, allontanandoli’
‘ Ahhh..che mani fredde!’ grido.
‘ E tu come sei calda” rispondi ‘ scalda anche me!’
Mi strizzi i capezzoli tra gli indici e i medi, li fai sporgere, eretti e duri , tra le tue dita, mentre le areole si raggrinziscono per il freddo.
Il tuo sesso, duro e prepotente, spinge contro le mie natiche, che io, a mia volta, premo e strofino contro di te: anch’io provo a stuzzicarti’
Una tua mano ora scende verso il basso, si intrufola nei miei pantaloni, sfiora l’interno di una coscia, poi l’altra, poi’.passa le dita sopra le mutandine, sentendole bagnate e calde’un dito le scosta, esplora’i territori sottostanti’caldi e umidi’da zona equatoriale’..dio che voglia!!

Continuo ad ancheggiare e a comprimermi verso il tuo pube’.poi’la tua mano afferra il tessuto dei miei slip, lo riduce ad una sottile striscia e, con uno strattone, la tira verso l’alto! La striscia è entrata tra le piccole labbra, il tessuto ruvido, premendo sul clitoride, mi ha strappato un grido soffocato di piacere’sono pronta’.mi giro verso di te’
‘ La faresti una corsa nella neve’nuda?’ mi proponi.
Mi cogli in contropiede’.ma come’.ho voglia di fare all’amore, sono calda al punto giusto e tu’.

Ma accetto la tua proposta : i tuoi giochi mi entusiasmano sempre e poi, possono avere dei risvolti entusiasmanti’non si sa mai!!
‘ Se però esci nudo anche tu!’ rilancio.
Detto, fatto: ci si spoglia velocemente di tutti gli indumenti e poi fuori come pazzi, io davanti e tu dietro, a correre nel freddo pungente della mattina!
I piedi affondano nella neve, che mi arriva ai polpacci’.Corro e rido felice, con urla liberatorie, inseguita da te.
‘ Prendimi!…Se ci riesci!’ ti sfido.
Breve battaglia di palle di neve’siamo entrambi bagnati, ma non sentiamo più il freddo.
Alla fine mi raggiungi, mi prendi : l’ultima palla di neve me la spiaccichi direttamente tra le gambe, facendomi urlare:’ Non valeeee!!’

Mentre cerco inutilmente di divincolarmi, mi riporti in braccio alla baita, dove ruzzoliamo entrambi ansanti sul fieno.
‘ Ora sentiremo freddo’ protesto ‘non abbiamo niente per asciugarci!’
Uno dei tuoi sguardi profondi mi contraddice:
‘ Ti asciugo io!’ … e cominci a leccare con scrupolo ciò che rimane della palla di neve tra le mie gambe’. No, non lo sento il freddo’.
Sento le tue labbra che mi succhiano il clitoride, che mi scaldano, facendolo rizzare’la lingua che si insinua tra le piccole labbra, stuzzicandomi’titillandomi’che mi penetra, come fosse il tuo cazzo”Sono brividi, ma non di freddo’il piacere mi scorre giù dal ventre’sgorga nella tua bocca, che, avida, lo succhia’

Ora ti sei sdraiato sulla schiena e mi metti a cavalcioni sopra di te.
‘ Cavalcami!’ E’ un ordine e una preghiera insieme’
Ed io mi faccio infilzare da quella tua asta turgida, dura come il marmo, calda’.ti cavalco davvero, appoggiando le mani dietro di me, alle tue ginocchia, aprendo i seni davanti ai tuoi occhi’i tuoi occhi che non mi abbandonano, mentre mi muovo a ritmo’i tuoi occhi ‘che solo a guardarli’mi fanno godere’..
Ti piaccio da morire, si vede’e tu piaci a me’.
Ti sento tutto dentro di me’.tutto’dentro’.

Il mio respiro diventa affannoso, i miei occhi si socchiudono’il piacere mi sta sopraffacendo’
Devo aver rallentato il ritmo perché le tue mani ora guidano i miei fianchi’.
Ora sono china su di te’.i miei seni sul tuo viso’
Continuo la mia cavalcata’sto venendo di nuovo e sento che tra poco godrai anche tu’

Cerco di non fermarmi, anche se sono oramai allo stremo delle forze’.ecco’.il tuo membro si gonfia ancora di più dentro di me, ora anche i tuoi occhi si chiudono e la bocca si apre : i segni inequivocabili dell’orgasmo’
E dalle tue labbra colgo con le mie il tuo grido di piacere’lo bevo , quel grido, … lo succhio, ne aspiro il respiro’tutto ciò che proviene da te deve essere mio’.nulla deve andare perduto, neanche un sospiro’tutto ti voglio dentro di me’mentre mi abbandono, esausta, sul tuo corpo, mentre le tue braccia mi serrano in una morsa e i miei capelli lunghi scendono a coprirti il volto’

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