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Ospitando mio fratello

By 11 Ottobre 2019Dicembre 16th, 2019One Comment

Dopo il suo divorzio ho deciso di offrire ospitalità a mio fratello a casa mia. Nella casa che era dei nostri genitori, la casa della nostra infanzia. 

Lui aveva lasciato la casa alla sua ex-moglie con i bambini e momentaneamente aveva accettato di trasferirsi da me finchè non avrebbe trovato una sistemazione adatta alla sua nuova condizione da single.

 

Ero single anch’io, divorziata da una decina d’anni. Avevo trovato rifugio nella nostra vecchia casa che avevo deciso di ristrutturare quando i miei erano venuti a mancare qualche anno fa. E’ una casa enorme per una persona sola, ero quindi molto contenta di poter ospitare mio fratello per un po’ di tempo, almeno mi avrebbe fatto compagnia.

Finalmente ci ritroviamo entrambi sotto lo stesso tetto, dopo quasi vent’anni. Io la sorella maggiore 40 anni, lui il fratello minore di cinque anni più giovane.

 

Una sera ci ritroviamo, dopo aver bevuto un paio di bicchieri in più, a ricordare i tempi di quando eravamo ragazzini.

“Mi ricordo che una volta ti ho visto che mi spiave da dietro la porta del bagno mentre facevo la doccia.” Gli dissi. “Avrai avuto 14/15 anni se ben ricordo.”

Lui si blocca e lo vedo arrossire dall’imbarazzo.

“Non ti vergognerai di averlo fatto? Chissà quanti fratelli avranno spiato le sorelle.”

“Pensavo non te ne fossi mai accorta… ma non è stato un caso, l’ho fatto più di una volta.”

“Piccolo porco!” Gli dico scherzando.

“Ero un ragazzino…” Cerca di giustificarsi con quella frase.

“Ti masturbavi guardandomi?”

La mia domanda lo lascia spiazzato. Ma trova il coraggio di rispondermi.

“Si, lo facevo. Sei stata la prima donna che ho visto nuda dal vivo. Tu d’estati mi giravi intorno mezza nuda, pensavi che io fossi solo un bambino invece ero un adolescente nel pieno della tempesta ormonale, con il cazzo sempre in tiro… e tu eri figa, eri mia sorella, ma eri figa!”

“Come ERO?” gli dico falsamente indignata.

“Ma si dai, lo sei ancora, sei una bella donna! Non posso negarlo.”

“Ah bene. E cosa ti piaceva in particolare di me?”

“Avevi due tette stupende, devo ammetterlo.”

Lo voglio stuzzicare e metterlo ancor di più in imbarazzo se ci riesco. Mi tolgo la maglietta che indosso e resto davanti a lui con il solo reggiseno.

“E ora come sono le mie tette?”

Lui resta senza parole dal mio gesto.

“Ah scusa, forse così te le ricordi meglio.” Dico togliendomi anche il reggiseno.

“Beh… ora mi sembrano più grosse…” Mi dice restando a fissarle inebetito.

“Si, ho preso una taglia in più negli anni, sono contenta che tu te ne sia accorto.”

Butto lo sguardo sul suo pacco e lo vedo gonfio.

“Mmmmmmmm, vedo che ti faccio lo stesso effetto che ti facevo vent’anni fa.” Gli dico indicando con il mento il rigonfiamento nei suoi pantaloni. “Tiralo fuori, masturbati guardandomi come facevi quando eravamo ragazzini.”

“Stai scherzando?” Mi dice quasi scandalizzato dalla mia proposta.

“Dai, facciamo finta che il tempo non sia passato. Fai finta che mi stai spiando mentre sono in camera mia e mi sto spogliando.”

Lo vedo aprirsi la cerniera dei pantaloni e prendere in mano il suo cazzo. Comincia a segarsi lentamente guardandomi.

Mmmmmm, il fratellino non è messo male… da piccolo non avevo notato che prometteva così bene… la stronza della mia ex-cognata era una donna fortunata!

Come una ragazzina stupida mi metto ad ondeggiare davanti a lui, cullata da una musica che sento solo io.

“E quindi ti piacevano le mie tette?” Gli chiedo sfiorandomele con le mani con fare malizioso.

“Si, mi piacevano. Ogni occasione era buona per sbirciarle dentro la tua maglia, ogni volta che ti piegavi verso di me, il mio sguardo era pronto a catturare quella visione.”

“Mmmmm che piccolo porco che eri fratellino. E cosa sognavi di farci?”

“Di baciarle, palparle, morderle, strizzarle. Ma soprattutto sognavo di infilarci in mezzo il cazzo e di farmi una spagnola tra le tue tette.”

Fratellino, mi stai facendo eccitare… proviamo a provocarti un altro po’…

“E del mio culo, cosa ne pensi oggi?” Gli dico girandomi per metterlo davanti ai suoi occhi.

“Hai un bel culo.” Mi dice.

“Forse così lo vedi meglio…” Sfilandomi lentamente i leggins che indosso.

“E’ proprio un bel culo!”

Tolgo anche le mutandine.

Mi giro verso di lui.

Sono completamente nuda ad un metro da mio fratello che si sta masturbando guardandomi. Lo lascio ispezionare ogni centimetro del mio corpo.

“Sei depilata.” Mi dice fissandomi in mezzo alle gambe. “Una volta non lo eri.”

“Hai ragione, hai una bella memoria… a 18 anni avevo ancora un bel cespuglietto in mezzo alle gambe… ma con gli anni ho preferito tenerlo più curato… anche la mia figa è entrata nel terzo millenio…” Gli dico ridendo.

“Beh, la preferisco così. E’ molto meglio così.”

 

Senza dargli il tempo di reagire, mi avvicino a lui, mi inginocchio e inizio a baciargli il cazzo, come fosse la cosa più naturale del mondo.

“Cosa fai?” Mi dice con aria sorpresa.

“Shhhhhh, lascia fare alla tua sorellona.” 

La mia lingua inizia a scorrere lungo il suo pene, lo assapora delicatamente. Lo prendo in bocca ed inizio a succhiarlo. A succhiare il pene di mio fratello. Lo trovo squisito e glielo faccio capire avvolgendo in maniera languida il suo membro tra le mie labbra. Lui mi lascia fare, butta indietro la testa godendosi il trattamento che gli sto riservando. 

 

Salgo sopra di lui e con una mano indirizzo il suo cazzo verso la mia figa. Non c’è nessuna resistenza da parte sua, l’atto incestuoso che sembrava provocargli qualche remora iniziale non sembra più preoccuparlo.

Il vino, la frustrazione e la mancanza di sesso seguiti al divorzio sembrano fargli accettare senza problemi quello che sta succedendo.

Lo cavalco dolcemente all’inizio, per poi aumentare il ritmo man mano che sento il piacere aumentare dentro di me. 

Lui mi afferra le tette e mi mordicchia i capezzoli, realizzando i sogni che aveva da adolescente spiandomi di nascosto.

Sento il suo cazzo scivolare dentro di me con dolce prepotenza, era vent’anni che aspettava questo.

Dopo poco un orgasmo dilaga in ogni angolo del mio corpo, un orgasmo che mai prima avevo provato, un orgasmo amplificato dal potere della cosa proibita che sto consumando.

Mio fratello, stimolato dai gemiti e dalle contrazioni del mio orgasmo mi segue poco dopo. Lo sento venire dentro di me e riempire con la sua sborra il mio ventre.

 

Ora, quello che sembravo un episodio avvenuto sotto i fumi dell’alcool ci ha permesso di rafforzare il nostro legame fraterno. Ora siamo amanti e a letto facciamo scintille. Sarà perchè in fondo ci conosciamo da sempre o perchè sappiamo che quello che facciamo va contro la morale della nostra società e per questo motivo fa aumentare ancor di più la nostra eccitazione e fa esplodere le nostre sensazioni in modo esponenziale.

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