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Papotto il mio salvatore

By 22 Febbraio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

POPOTTO,IL MIO SALVATORE

Ciao gente,italiani e non,belli e non,brutti e non e’bò non so! J io sono Lavinia,18enne da Venezia,la città più bella d’Italia dopo a stupenda Roma ( suona strano detto da una ragazza del nord ). Sono nuova,nuovissima di questo sito,appena iscritta,e mi sono iscritta appunto per raccontare le mie esperienze e scambiare opinioni,consigli ed esperienze con altra gente,ragazzi,ragazze,uomini maturi e donne,insomma con tutte le persone. Pratico incesto con un componente della mia famiglia,mio padre. In famiglia noi siamo in due,io e mia madre. Lei e mio padre sono divorziati ed io vado da lui il sabato e domenica. Ha una casa stupenda al centro di Venezia,in un piccolo vicoletto con un pente veramente delizioso,romantico e poetico degno di Veronica Franco. E appunto per questo mio incesto nato negli ultimi di dicembre che mi sono scritta. Fisicamente mi reputo bella,almeno spero: 1:70 né grande né magra, capelli molto ondulati,castani,occhi castano chiaro,belle labbra carnose e una 4′ abbondante e soda di seno che metto in risalto spesso e volentieri. Frequento di 3’anno di liceo artistico e sono una disegnatrice eccellente,la migliore in assoluto della mia scuola e credo del mondoJ’scherzo scherzo.

Ora passo a raccontare la mia esperienza e spero che possiate scrivermi ma,lo dico subito,non volgari se no vi cancello perché odio in maniera più profonda la volgarità di qualsiasi genere. Se si parla di sesso correttamente io ne parlo con tutti,pure con un 80enne,ma se si &egrave volgari cancello anche un bel ragazzo palestrato.

Come detto sopra i miei genitori sono divorziati da 5anni e io il sabato a la domenica vado sempre a stare con mio padre,privandomi avvolte di uscire con amiche ed amici. Non sono fidanzata e quindi non &egrave che ho problemi a rimanere a casa con lui,anzi,e poi io con mio padre sto benissimo. Mia madre la sopporto un po’ meno perché mi stressa con la scuola,mi rompe le palle sempre,e studia,e vestiti così perché colà non mi piace,e fai questo,e non fare quello!!! Dio mio &egrave assurda! Invece mio padre Alfonso,di 49anni &egrave un padre bravo,onesto,dolcissimo,tenero con me e coccolone. Fisicamente &egrave normalissimo,muscoli quanto basta,brizzolato,né baffi né barba,occhi celesti,stupendo,e poi anche se era brutto &egrave sempre il mio ‘papotto’ come lo chiamo io,quindi lo amo. Erano gli ultimi giorni di dicembre e dovevo andare da mio padre ma siccome il 30 e il 31 guarda caso venivano proprio di sabato e domenica mia madre non volle ch’io andassi da mio padre. Mi misi a telefono con mio padre arrabbiata con mia madre,incavolata,piansi pregando mio padre di farmi andare da lui ma mia madre da stronza attaccò il telefono. Mi buttai in camera mia,mi misi a piangere come una disperata per non so quanto tempo. Verso l’ora di pranzo bussò la porta

‘vattene!!sei una stronza io non voglio stare qua!!!voglio andare da papàà!!!vattene!!!’

‘amore sono papà,apri tesoro!’disse mio padre da dietro la porta. Mi illuminai a quelle parole. Scesi dal letto e aprii subito la porta della camere. Era davvero mio padre. Gli saltai addosso abbracciandolo forte

‘papà’papotto ti prego portami via’voglio stare con te’ti prego papotto!!!’
‘ei ei Lavinia calmati”io lo stringevo sempre di più’amore’amore calma,su dai!!!’mi tolsi da lui che,dolcemente mi carezzò il viso asciugandomi le lacrime

‘ti prego papà!!’mia madre intanto guardava arrabbiata. Io le lanciavo occhiate come le sue,maligne

‘amore sono venuto qui apposta per te. Ti ho sentita disperata a telefono”
‘mamma ha chiuso il telefono,non sono stata io!!’
‘cucciola lo so,lo so che &egrave lei’vedi come riduci Lavinia? Ti sembra questo il modo di trattarla?!!!’asserì mio padre contro mia madre

‘portatela via va!!!’disse mia madre ed andò in cucina
‘ma certo che viene con me’andiamo dai amore!!’sorrisi,fui veramente felice di andare da lui,come sempre

‘si papà,aspetta che prendo la borsa!’
‘prendi la valigia che per un po’ starai con me”
‘con te?per’per quanto papà!’
‘finch&egrave vorrai amore’o la signora ha qualcosa in contrario?!’

‘guarda tienila,fate come volete!’nervosa ed incurante come sempre mia madre si mise a fumare. Tornai dalla mia cameretta con una piccola valigia

‘ciao’ciao!!!’salutai schietta mia madre mentre mi dirigevo verso la porta. Ed andammo.

A casa mio padre mi coccolava,mi deliziava con ogni cosa come ha sempre fatto. Ci affittammo film su film e passammo quel sabato stesi sul divano,abbracciati a ridere e a scherzare,a coccolarci,a scambiarci sguardi affettuosi e dolcissimi. Io gli sussurravo quanto gli volessi bene e lui ricambiava con bacini e coccole. Il tutto stando vicino a mio padre,il mio protettore,la persona che volevo e voglio più bene al mondo mi faceva infuocare,scaturire da dentro di me una protezione ed una felicità che poteva anche chiedermi di buttarmi giù da un ponte,lo avrei fatto.

‘La mia cucciolina &egrave felice?’mi domandò nel mentre uno dei tanti film scorreva

‘si papotto,tanto,tantissimo ed &egrave solo grazie a te!’
‘e io sono felice grazie a te amore mio!’. Fu la giornata più bella della mia vita. Il giorno dopo,domenica,quella domenica,cominciò tutto molto presto,presto come chi deve correre ed affrettarsi per qualcosa. La notte l’avevo passata quasi sveglia a pensare e pensare a mio padre e a quanto gli volessi bene,mi immaginavo io e lui su una montagna,abbracciati. Uscii dalla finestra a prendere un po’ d’aria. Erano le 4:00 del mattino,aprii la finestra e un’aria dolcissima e fresca,forse anche troppo mi sfiorava il viso,ancora oggi di mattina quando mi sveglio la prima cosa che faccio &egrave sentire quell’aria addosso. Avevo la vestaglia indosso,la mia vestaglia rosa,sbottonata sul davanti,a fiorellini. Stetti li per un po’a guardare lo splendido vicoletto veneziano dove vive mio padre. Andai in bagno a lavarmi il viso,a darmi una sciacquatina,mi lavai i denti,i capelli e dopo mi vestii. Mi misi una maglietta scollata al massimo,nera con dei ricami bianchi vicino il collo e alla scollatura,lasciai i capelli mossi e mi misi una minigonna nera e mi rimisi poi in balcone. Erano le 5:00,ancora era tutto scuro e il 31era iniziato. Ero imbambolata a guardare il ponticello antistante il palazzetto dov’ero io. Pensavo a mio padre e a quanto mi volesse bene. Pensavo e pensavo intanto il tempo passava. D’un tratto,sempre nel mio imbambolamento sentii un peso appoggiarsi a me di dietro,sentii delle mani che mi avvinghiavano tutti e due i seni e me li stringevano poderosamente. Mi girai con il viso,non di scatto,ma come se fosse una cosa normalissima l’essere presa così. Mi girai e’

‘papà’!’

‘amore,ti amo piccola mia!’mi disse dandomi un bacio a timbro in bocca che ricambiai

‘papà’io’aa!!’cominciavo a soffrire quelle sue palpate e il mio imbambolamento si fece remissivo e diciamo anche più favoritivo con il passare dei secondi. Tornai a riguardare il ponte ed il vicolo pieno d’acqua mentre mio padre era dietro di me,sentivo il suo pene turgido spingere sul mio di dietro e dio che lasciavo fare. Immaginavo tanta dolcezza in quei suoi movimenti nello spingere,e la dolcezza vi era,ci fu e c’&egrave come sempre ci sarà ne sono sicura. Era dolcissimo mio padre anche nel suo continuo palpeggiarmi adagio i seni,turgidi e di marmo per l’eccitazione. Sentivo quella bellissima,stupenda sensazione strana tra le cosce,sentivo la sua meravigliosa e grande protuberanza che muoversi

‘papààà’ti’voglio bene papotto!!’
‘amore mio’amore non sai quanto ti amo. Sei dolcissima amore di papà!’

‘grazie papà’grazie papà!!’continuai a dire per minuti e minuti. Mio padre mi prese per mano dolcemente facendomi voltare,eravamo faccia a faccia e lo guardavo con aria che si potrebbe definire assonnata,ma che assonnata non era.

‘andiamo dentro piccola!’prendendomi per mano mi portò dentro la mia camera. Mi sedetti sul letto mentre lui rimase in piedi

‘amore,fammi vedere quando vuoi bene a papà tuo. Ti prego amore’disse ed io seduta,guardandogli la patta gonfia all’inverosimile gliela toccai

‘Papotto &egrave’&egrave immensa caspita!!!’
‘si amore,&egrave perché ti amo. Non ho chiuso occhio per te tesoro!’lo guardai fisso agli occhi

‘nemmeno io papà. Pensavo a te,potevi venire a chiamarmi!’dissi dolcemente. Gli abbassai i pantaloni del pigiama e le mutande e il suo pene sgattaiolò fuori colpendomi il mento. Mi misi a ridere

‘papo’&egrave immensoo’immenso papà!!’

‘amore &egrave perché ti vuole bene!’mi disse lui prendendomi la mano destra poggiandola sul suo pene. La misi sopra,aveva un pisello caldissimo,cocente e presi a fargli una sega dolcissima ma decisa

‘papà &egrave’papà’!’
‘amore sei bravissima’chi ti ha imparato?!’mi domandò sorridendomi

‘da’da sola papà’ma’&egrave bellissimo papà’!’sempre dolcemente continuai intanto a masturbarlo e strinsi con la mano la presa per fargli più sentire la mia mano ferma.

‘amore dammi le tue tette ti prego cucciolina mia!’

‘papà’sono tua’papotto quello che vuoi te’tutto papotto tutto’tuttoo!!!!!’dissi alzandomi a abbracciandolo. Il suo immenso pene spingeva tra la mia mini ed il bacino scoperto. Restammo abbracciati per un poco,poi gli ripresi il pene con la mano sinistra e,sempre nell’abbraccio continuai a masturbarlo. Dopo un po’ lui si staccò e mi disse di mettermi a sedere

‘tiratele fuori amore!’mi disse guardando il mio seno. Uso poco il reggiseno e quella mattina non lo misi quindi,abbassandomi la maglietta svettarono fuori,duri,sodi e grandi.

‘Amore’amore io’finalmente li vedo!’lo guardai interrogativa

‘ma’da quanto tempo”
‘amore da almeno un anno!’
‘papà’io’te li avrei fatti vedere anche prima se solo”

‘avremo tempo per rifarci piccola!’disse venendomi vicino con il pene. Capii quello che voleva all’istante non appena si avvicinò e,non appena mi fu vicino gli presi il pene in mano,lo segai per un poco guardando papà negli occhi e poi posizionai il suo pisello tra le mie tette e le strinsi e cominciai a farle ballare con in mezzo il pisello di mio padre

‘aaa amoreee!!’
‘papààà’mmmm’aaa papààà’&egrave caldissimooo!!’

‘continua amoree’continuaaa piccola miaaa’aaa continuaaa!!!’

‘si papà continuoo’&egrave bellooooo!!!’il suo pisello quasi toccava le mie labbra ma io continuavo a spagnolarlo forte più che potevo

‘papààà’!’

‘amore’amoreeee’.miooo!!’

‘papàà’aspettaa!!!’dissi togliendo il suo pene e lo masturbai un altro poco con tutte e due le mani e poi dolcemente lo presi in bocca,dapprima leccandoglielo tutto e poi lo ingoiai

‘aaaaaa Laviniaaa’aaaa amore di papà’aaaa mmmmmm Dio miooo!!!sei’aaa!!!’
‘mmmmm’mmmmm’mmmmmmmm’mmmm!!’durò poco il bocchino perché mio padre cominciò ad eruttare come un forsennato dentro la mia bocca ed io mi scansai subito ridendo

‘noo’nnooo’mamma mia quanta papàà!!’dissi ridendo. Lui rise intanto che eruttava. L’aveva cacciata fuori in gran quantità,colpendomi bocca,seni e viso che ripulii subito con la coperta che dopo lavai. Ci denudammo completamente e finimmo al letto dopo avermi ripulita. Mi succhiò più e più volte le tette quella prima mattinata del 31dicembre e ultimo dell’anno. La sua lingua dolcissima mi consumò i seni e dopo ore erano sensibili anche al solo soffio del vento,mi consumò la patatina. Laggiù mi lavorò con infinita maestria da costringermi a venire più volte ininterrottamente e a gemere come mai avevo gemuto fino a quel giorno. Volle ancora una spagnola e poi una sega. Dice che la sega &egrave la migliore cosa che so fare,infatti non ha tutti i torti.

Cominciò così in quella mattina del 31dicembre il mio incesto con papotto mio.

FINITO X ORA.

Chi volesse scambiare esperienze mi scriva a papotta1990@libero.it

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