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Per sempre

By 8 Giugno 2012Febbraio 10th, 2020No Comments

‘Ho bisogno di vederti, da soli’
‘Senti non ricominciamo, ne abbiamo già parlato…’
‘So già tutto, e so che ti stai vedendo con un’altra, ma devo dirti una cosa importante, me lo devi’
‘Ok, oggi sono solo, al mio studio”
‘Passo da te tra un’ora, grazie’
Il tempo passava, ma non passavano i pensieri. Ero più che convinto di me e della mia posizione, di quello che le avrei ripetuto e di come volevo vivere la mia vita. Sarei stato irremovibile
Il citofono, è lei. Sta salendo. Le apro la porta, bella come sempre, con gli occhiali da sole e la solita aria distratta e indaffarata. Un po’ di imbarazzo, le faccio strada, mi siedo alla scrivania, le indico la poltroncina di fronte a me. Lei invece poggia la borsa a terra e con assoluta tranquillità si infila tra me e la scrivania, ci si siede su e poggia le scarpe con i soliti tacchi altissimi sui poggia braccia della mia poltrona direzionale. Sono interdetto e senza parole.
Si alza con calma la gonna larga e al ginocchio. Sotto non ha nulla.
‘Leccami la fica e fammi avere un orgasmo, che non ho molto tempo ‘
‘Senti, ti volevo dire che…’
‘Lo so lo so, ma non voglio discutere, ti ho detto di leccarmi e di farmi godere, niente altro’
‘Leccami, qui, e fallo bene che lo sai fare..’
Non ho il tempo nemmeno di pensare, mi ha già stretto con le mani nel suo lago.
Se la sta godendo, con calma e distacco, come se fosse lontanissima da qui.
Perdo la cognizione del tempo, dei minuti, di tutto, come un prolungato lavaggio del cervello. Mi guida con le mani sulla mia testa. Poi finalmente mi libera.
‘Fermati’
Si alza e si gira, pancia e seno sulla scrivania, il sedere oscenamente esposto. Mi prende la testa con una mano.
‘Già sai…’ . Mi attira verso il suo ano, la pelle dl suo fiorellino è come sempre è morbida e profumata.
‘Infilami la lingua dentro, fammela sentire bene dentro. E non ti eccitare troppo, che oggi non scopiamo’
Sta godendo come una porca, è un paradiso di umori. Urla senza ritegno, ma sento che si avvicina al culmine.
‘Aspetta, non voglio finire così’
Mi fa sdraiare a terra e mi ritrovo stavolta la sua fica sulla bocca. Ricomincio a leccare.
‘Rimettimi la lingua nel culo, voglio godere’. Eseguo, e lei comincia a masturbarsi con sapienza e frenesia.
Gode e urla in modo disumano, senza alcun ritegno, sono invaso da lei, stravolto ed eccitatissimo. Dopo la tempesta , la calma.
‘Adesso parlo io. Ora ti faccio pipì in bocca e voglio che tu mi beva. Questo è un rito. Perché tu sappia sempre che appartieni a me come io appartengo a te. Che accetti tutto di me a prescindere da ciò che succede fra noi. Quelli che sono i miei pregi e i miei difetti. Il bene e il male. Non lo dimenticheremo mai’
Ha fatto aderire il suo sesso sulle mie labbra come in un bacio osceno e ho sentito scendere il liquido caldo e un po’ salato nella mia bocca, ho bevuto tutto.
‘Ora, puliscimi, con la lingua”
Poi si è alzata lasciandomi li a terra con la mente svuotata ed i sensi in tempesta, ha preso la borsa ed è andata via’

L’ultimo rumore è stato il chiudersi della porta…

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