Skip to main content

Prima notte d’amore con la mia ninfetta

By 6 Dicembre 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao a tutti, sono Giuseppe, 40 anni, sposato con Gabriella, mia coetanea, da 7. Quello che vi racconterò &egrave essenzialmente reale, con nomi e luoghi solo leggermente alterati. Io sono alto 1.70, fisico asciutto, lineamenti da arabo-iraniano, anche se sono italianissimo. Mia moglie &egrave 1.65, anche lei magra, capelli ricci ed occhi verdi, seno piccolo, ma proporzionato alla sua figura ed un culo splendido forgiato da anni ed anni di corsa mezzofondo di cui &egrave appassionata. Ci siamo conosciuti ormai 14 anni fa, quando eravamo entrambi 25enni. Io uscivo da una storia lunga, che mi ha molto segnato, più 2 o 3 avventure più recenti ma senza significato. Lei, che ci crediate o no, non aveva mai avuto un ragazzo, nonostante i numerosi corteggiatori, e, per dirla tutta, non aveva nemmeno un’idea precisa di come fosse fatto un uomo. Detto così può sembrare che fosse una specie di ‘beatella’, come diciamo dalle mie parti, ma non era così. Fin dall’inizio, da quello che mi raccontava, emergeva una persona con una vita sociale molto intensa, con viaggi fatti da sola (intendo senza i genitori) ed una gran voglia di trovare la persona giusta a cui donarsi completamente. Semplicemente tale persona non era ancora arrivata e le poche esperienze di baci e carezze che aveva vissuto erano state a suo dire deludenti. Tra noi invece, per mia fortuna, &egrave scoccata la scintilla! Fin dal primo bacio ha finalmente iniziato a provare quelle emozioni che sono tipiche degli innamorati. La sera in cui ci baciammo la prima volta lo ricordo come fosse ieri (correva l’anno 1999) rimasi anche dormire da lei visto che si era all’università e lei era fuori sede. In quel periodo era persino sola a casa, perché essendo luglio le altre ragazze erano già rientrate. Fin da quella prima volta rivelò subito la sua natura di ragazza docile che vuole prima di tutto soddisfare il suo uomo al meglio. Quella sera cenammo insieme e concludemmo con un carte-d’or alla nocciola per festeggiare il suo ultimo esame. A breve si sarebbe laureata e forse non ci saremmo più visti. Invece non andò così. Che ci fossimo innamorati era ormai chiaro ad entrambi solo che bisognava abbattere quell’ultima sottile barriera che separa un rapporto di tenera amicizia in qualcosa di più. Fu lei a chiedermi un bacio ed io non me lo feci ripetere due volte, non mi posi neanche il dubbio se volesse un semplice bacetto ma l’abbracciai e la baciai con tutta la passione frenata che avevo in corpo, spingendola contro il muro in piedi in cucina. Per lei era il primo bacio vero, e comunque il primo dopo molto tempo e penso che se lo gustò appieno. La nostra voglia era tanta che senza tanto pensarci su ci spostammo nella sua camera e ci buttammo sul letto abbracciati. I nostri pochi vestiti estivi leggeri non erano un ostacolo, ma in breve, anche per il caldo, ci spogliammo completamente. Nuda, nella penombra lei era splendida, col corpo tonico, i fianchi larghi, che io definii ‘da ninfetta dei boschi’, ma ciò che mi sorprese davvero fu il suo seno: piccolo, sì, ma con due capezzoli da urlo, grossi e scuri, tutti da succhiare. Mi ci fiondai sopra come un bambino e fu una goduria per me, ma soprattutto per lei che sentivo gemere ed eccitarsi sempre di più. I suoi capezzoli duri sotto la mia lingua e sotto le dita sembravano scoppiare e lei mi incitava a continuare co i suoi sospiri sempre più forti. Io sapevo che stava scoprendo quelle sensazioni per la prima volta e questo, se possibile, mi eccitava ancora di più. Le mie mani presto scesero giù verso il suo culo, finalmente lo potevo palpare dopo averlo tanto ammirato fasciato nei jeans attillati che era solita portare, non per civetteria, ma perché con quel culo qualsiasi pantalone diventava attillato. Impastare quei globi di carne soda con le mani compensava abbondantemente la mancanza di rotondità ‘pettorali’ e sembrava che lei non aspettasse altro che farsi palpare dappertutto dopo anni che aveva tenuto a freno le sue voglie e respinto i numerosi corteggiatori. Poi cominciò lei ad essere più attiva. Era ovviamente inesperta e non sapeva bene cosa fare, ma dopo un po’ di strusciamenti, arrivò a mettermi la mano sul pacco, che ormai era di marmo. Io già immaginavo di doverla guidare in tutto, ma in lei con molta naturalezza dopo avermelo accarezzato un po’ mi disse che aveva voglia di baciarmelo. Di baciarmelo! Io ovviamente lasciai fare come le veniva, e lei me lo ricopriva di bacetti lungo tutta l’asta, massaggiandomi le palle, in perfetta adorazione del mio palo di carne. Ciò che mi colpì fu la sua voglia di capire al più presto come stimolarmi bene e come fosse sottomessa ad assecondare i miei movimenti. Di fronte a questa fanciulla alle prime armi, ma così vogliosa, il mio arrapamento era a mille e non esitai a guidare la mia cappella nella sua bocca. Qui dovetti spiegarle cosa fare. Le dissi di insalivarlo bene, di succhiare e di fare su e giù e cominciai ad ansimare sempre più forte. Per essere la prima volta ci sapeva proprio fare! I miei sospiri facevano effetto anche su di lei che incoraggiata dal piacere che mi stava provocando, cominciò a pompare con sempre più foga evidentemente contenta di soddisfarmi. Il mio cuore batteva a mille, il mio angioletto dagli occhi verdi e dal culo da sballo mi stava facendo una pompa da sballo così, con naturalezza. Senza che quasi me ne accorgessi arrivò potente il mio orgasmo, violento e dritto nella sua bocca. Lei ovviamente non se lo aspettava, ma quando sentì i fiotti arrivare, dopo l’iniziale sorpresa, si staccò, continuando a tenermelo in mano e lasciando che finisse la mia copiosa sborrata, poi lasciò colare lo sperma che aveva in bocca sulla mia pancia. Si poggiò con la testa sul mio petto, accarezzandomi i peli dolcemente con una mano e tenendomi il cazzo nell’altra finché non si ammosciò completamente. Passata la tempesta, io avevo la testa completamente vuota e non potevo credere che tutto ciò era successo davvero. Ci sussurrammo parole dolci che non ricordo più, non avevamo nemmeno scopato e mi sentivo al settimo cielo, contento di aver trovato una ragazza brava e dolce, ma che sapeva trasformarsi al momento giusto.

Leave a Reply