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Racconti Erotici

Ritorno a casa.

By 30 Aprile 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

 

Non appena entro tu mi prendi e mi sbatti contro al muro,

per poi incominciare a spogliarmi.

Ti lascio fare.

Però,

non appena mi togli la maglietta,

faccio valere il mio peso e finiamo a terra, l’uno sull’altra,

ansimando per la situazione.

Ti blocco,

anche se tu provi fugacemente a liberarti,

ma senza volerlo davvero.

So che ti piace.

E non appena finisci di dimenarti,

ti mordo le labbra, facendoti scappare un verso di piacere,

che non fa altro che farmi perdere la ragione.

Ti bacio con impeto, violando la tua bocca, facendo il tuo gioco.

Poi mi stacco.

Tu, contrariata, ricominci a lottare,

per poi fare un suono indefinito non appena incomincio a seguire la linea del collo,

passando la lingua sulla tua pelle, finché non arrivo al seno.

E da li comincia la dolce tortura.

Mi trastullo con i tuoi capezzoli.

Mi diverto a prenderli, stringerli, tirarli, leccarli, mentre questi ti mandano scariche elettriche direttamente al cervello, mentre gli spasmi fanno tremare il tuo corpo.

Ti sto facendo impazzire,

e la cosa mi piace.

Ti avvicino un dito alle labbra

che lo catturano vogliose,

mentre la mia lingua scende ancora,

percorrendo il profilo del tuo magnifico corpo.

E finalmente.

Finalmente arrivo al tuo sesso,

coperto solo da un fragile pezzo di stoffa

che strappo con violenza.

E posso vederti in tutto il tuo splendore.

Calda e desiderosa di essere presa.

Ma preferisco gustarmi il momento,

mentre tu fremi dalla voglia.

Assaporo tutti i particolari del tuo splendido monte di Venere.

Poi, a tradimento, do un rapido colpo di lingua che ti porta quasi all’orgasmo,

mentre mi implori di continuare.

Ma, guardandomi negli occhi, capisci che non sarà così.

Ti porto in un vortice di lussuria, lasciandoti alle soglie del piacere,

più e più volte, fino a farti urlare dall’ossessione che ti sto causando.

Finche non decido che è il momento.

Ti penetro a fondo, immergendomi nelle grandi labbra, nelle piccole labbra, stuzzicando il clitoride,

fino a farti esplodere in un afrodisiaco paradiso di sapori.

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