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sara in discoteca

By 11 Giugno 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Vi racconto una intrigante serata passata in discoteca qualche tempo fa.
Ero andato li con dei colleghi dopo una cena di lavoro, come sempre scambio un po’ di messaggi con Sara. Non la invito esplicitamente, quasi non la voglio tra i piedi in quella serata goliardica.
Quindi in disco con i miei colleghi cominciamo a farci qualche drink e quindi a divertirci ridendo e scherzando con un paio di ragazze carine.
Ad un certo punto appare Sara, rimango stupito per quanto era bella capelli sciolti magliettina leggera scollatissima per esaltare la sua quinta una gonna al ginocchio nera lucida con spacco dietro, scarpe nere con tacco 10 e delle calze che mi facevano pensare che fossero autoreggenti.

A lei piacevano molto le autoreggenti e ne aveva di bellissime e adorava molto che fossero piacevoli al tatto. Non avendola invitata lei aveva capito che non avevo troppa voglia di stare con lei, ma forse proprio per questo si era presentata. Si avvicina a me, cominciamo a parlare, lei sa come prendermi. Comincia a farmi notare le sue tette, i suoi occhi mi guardano maliziosi, li conosco. Quindi a quel punto si accendono anche i miei e lei li nota, si avvicina per parlarmi all’orecchio visto che la musica &egrave alta, ma oltre che parlare mi sfiora l’orecchio con le sue dolci labbra. Comincio ad eccitarmi decido di accendere il gioco le sfioro la i fianchi, per capire se ha indossato le autoreggenti, cercando di sentire la balza, le ha! lei si accorge della mia curiosità e mi dice :lo sai che quando ho voglia di giocare indosso solo queste. Ci avviciniamo al bar per bere continuiamo a chiaccherare e mentre ordino da bere, lei mi tocca il cazzo dai pantaloni e nell’orecchio mi dice: volevo sentire se questa sera ti piaccio. Avevo il cazzo duro, molto duro. Lo accarezza da sopra i jeans. Naturalmente non mi tiro indietro. Mentre bevimo le chiedo in modo malizioso se indossa il perizoma. Mi dice di si ma mi passa il bicchiere e mi dice di aspettarla un secondo. Va in bagno. Esce e viene verso di me e me le consegna e mi dice ora sto meglio, mi sento troia al punto giusto. Non resisto più la bacio appoggiandola al muro, facendole sentire il mio cazzo duro. Le tocco le tette ho voglia di scoparla li, ma non si può. Usciamo dalla discoteca, &egrave un locale in centro città, entriamo in un vicolo l’appoggio ad un portone in penombra, la bacio le tiro fuori i seni da quella leggera maglietta glieli bacio. La sua quinta &egrave stupenda e vederla con le tette fuori in un vicolo &egrave molto eccitante. lei apre i miei pantaloni, comincia a massaggiarmi il cazzo, ci invertiamo di posizione si abbassa e comincia a succhiarmelo. Vederla abbassata mentre usa la sua bocca sul mio cazzo &egrave stupendo oltre al fatto di sentire il contatto del mio cazzo con le sie tette.
E’ sempre stata brava, i pompini li fa per passione ama farli, si vede e si eccita molto con il cazzo in bocca. La sua lingua esperta si fa sentire su tutta l’asta, poi la avvolge tutta nella sua bocca, infilandosela fino alla gola. Mi da una sensazione stupenda. Comincia a fare avanti e indietro con la testa sempre più veloce e succhiandolo con molta avidità. Sembra quasi impaziente di farmi sborrare, forse effettivamente la vuole in bocca, ama bere. Le piace farmi provare piacere, le piace vedere i miei occhi lussuriosi. Ad un certo punto passano dei ragazzi lei si alza velocemente e mi bacia abbracciandomi in modo da coprire la mia nudità. Appena scompaiono l’appoggio al portone facendomi dare le spalle, la piego in avanti le tiro su la gonna &egrave fradicia. La penetro con forza dandogli dei colpi decisi. La sua figa &egrave calda ed eccogliete, mentre la scopo le tocco il clito so che così la faccio impazzire. Lei me lo dice, mi dice che così la faccio venire, che così gode da morire.
Ad ogni movimento lei geme e mi dice che questa sera non resisteva e che aveva troppa voglia di scopare e in modo malizioso mi dice che anche se non l’avevo invitata era venuta con l’intenzione di fare la troia e che voleva farsi scopare. Sentendo queste parole il mio movimento diventava sempre più deciso, tiravo quasi fuori il cazzo e lo rispingevo fino in fondo assestando bene il colpo.. schiacciando le mie palle contro di lei.
Lei &egrave venuta mentre le dicevo che mi piaceva molto scoparla in un vicolo e che sicuramente qualcuno ci stava guardando e avrebbe apprezato quanto era troia.
Continuava a passare gente, quindi abbiamo interrotto.
Siamo rientrati nel locale per salutare, e siamo andati via. Preso la macchina non appena trovato una zona tranquilla ci siamo fermati per dare sfogo alla nostra eccitazione ‘scopandoci’ bene.
Altre situazioni intriganti sono nate con lei, se questo racconto piacerà ne racconterò altre.
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robykama@iol.it

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