Un sortilegio di vite e di istanti,
un cascata di visioni scintillanti,
i tuoi silenziosi sguardi,
che parlano
alle prime luci del mattino,
ai lampioni tristi del villaggio,
ai tetti delle case ardenti,
che la voce delle favole
consacra al giorno.
La fontana di marmo bianco
sussurra
racconti di felicità perdute,
vite spezzate e sogni infranti,
gli alberi commossi
la ascoltano
e piangono del pianto dei ricordi.
Io tremo
alle tue mani tenebrose e bianche,
sono la carezza del destino
sulla pelle,
tremo per le tue guance scarlatte,
vellutate, caste.
L’ultimo calderaio è morto nella neve.
Lo seppellirà il canto vago
delle averle,
il silenzio perduto delle foreste,
la gioia di aver vissuto per il niente.
E la carne accarezzerà la carne,
le labbra socchiuderanno gli occhi,
la bocca rivelerà al vento segreti di passione.
Ti ringrazio! A dire il vero stavo proprio pensando di scrivere altre storie. Spero di non deludere le tue aspettative.
Grazie Rebis!
Battere in strada per provare una nuova emozione , il sentire per la prima volta "quanto vuoi?" , la difficoltà…
Eccitante per una madre iniziare la figlia alle delizie del sesso . La loro complicità durerà per sempre ,sarà un…
Madre e figlia far le puttane insieme ? Molto eccitante e redditizio anche ! ( lo posso garantire) Rita Zidavich…