Il caldo soffocante attanagliava la stanza in una morsa d’acciaio’mentre l’uomo ansimava sopra il corpo della donna’spingendo il suo sesso nei più profondi meandri della carne di lei. Nel silenzio si sentivano i sospiri’i gemiti’lo struscio della pelle, lei afferrava i lembi del lenzuolo agitando la testa ora a destra ora a sinistra, fino a quando lui non gli esplose dentro emettendo un ultimo gemito.
Un fiume di sperma la invase le viscere’colando anche fuori’scorrendole tra le gambe. Poi lui si rialzò..le prese la testa e avvicinò il suo membro alle suel labbra sfregandolo sulla bocca, che lei dischiuse per accogliere il fallo ancora gocciolante di sperma e dei suoi umori. Lo leccò..lo succhiò fino a quando no fu ripulito della più piccola traccia di seme. Poi in silenzio si rivestirono e uscirono in strada..dividendosi per forse mai più incontrarsi.
Lui tornò da sua moglie..lei al suo fare quotidiano’no’per l’amore non c’è posto, cogliere gli attimi forse questo è la strada giusta per non soffrire.
grammaticalmente pessimo........
Ciao Ruben, sei un mito! Hai un modo di scrivere che mi fa eccitare! La penso esattamente come te. Se…
Ti ringrazio, sono felice che ti piacciano. Vedremo cosa penserai dei prossimi episodi, quando si chiuderà anche la sottotrama di…
Davvero molto bello. Piacevole come gli altri e decisamente pregno di sentimenti espressi senza risultare melensi o ripetitivi. D'impatto leggiadro,…
Come ti ho detto, in pochi e poche sanno sa scrivere in maniera così eccitante sia dare un senso ad…