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Serata sotto casa

By 6 Ottobre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Era una calda serata di Luglio,il cielo era sereno ma non c’era vento e l’umidità rendeva l’atmosfera davvero insopportabile. Giulia era in salotto,davanti alla tv che sorseggiava un bicchiere d’acqua. Aveva da poco compiuto 18 anni,non era molto alta ma aveva un bel corpo sodo,una seconda di seno e 2 grandi occhi marroni da cerbiatta.
L’afa la opprimeva,non ce la faceva davvero più e si affacciò sul terrazzo: nel giardino di casa c’era una bella piscina che potevano usare entrambe le famiglie residenti. Si decise: avrebbe fatto un bagno. Rientrò in casa,indossò un bikini celeste e scese in giardino avvolta in un asciugamano.

Mauro,l’uomo che abitava al piano terra,si stava anche lui annoiando davanti alla tv:la moglie non era in casa,faceva il turno di notte al lavoro. Alzò lo sguardo verso la finestra e vide Giulia dirigersi verso la piscina. Si incuriosì e la osservò; la ragazza lasciò cadere l’asciugamano scoprendo le sue grazie e si calò nell’acqua. Mauro rimase stuzzicato da quel corpo e decise di cogliere il momento: si mise un costume e uscì in giardino.
Soltanto quando l’uomo arrivò a bordo piscina la ragazza si accorse di lui: era alto,sulla cinquantina,capelli ormai radi ma occhi color ghiaccio e un fisico tonico,seppur l’accenno di pancetta.
“Ciao” la salutò lui,”anche tu hai caldo eh?!”
“Da morire” rispose Giulia,issandosi sul bordo della piscina. La vista del corpo bagnato della ragazza e dei suoi capezzoli che spiccavano sotto il costumino fecero eccitare Mauro,che si affrettò a scendere in acqua per nascondere il rigonfiamento. Si sistemò di fronte alle sue gambe a mollo.
“Vai a scuola?” le chiese
“Sì,sono al quarto anno di liceo linguistico”
“Capisco,è importante oggi conoscere le lingue. Si hanno molte più possibilità di lavoro.”
“E’ vero. E’ quello che spero. Lei che lavoro fa?”
” Io sono avvocato. Ma dammi pure del tu,mi chiamo Mauro.”
“Piacere,Giulia”
“Il piacere è mio. Dimmi un po’,fai nuoto agonistico vero?!”
“Sì, perchè?”
“Si vede dal tuo fisico. Hai davvero un bel corpo”
“Grazie”
“E di che” disse lui,sorridendo e azzardando una mano sul suo ginocchio. Lei ebbe un fremito al contatto,ma non disse niente,lo guardò dritto negli occhi,sentendo un certo calore tra le gambe.
La mano di lui salì,lentamente,inesorabile,si fissavano intensamente. Le dita dell’uomo erano arrivate sul suo slip e fecero una leggera pressione,la ragazza sospirò,schiudendo le gambe. Lui le baciò il ginocchio ,poi più su,poi la coscia e l’interno coscia. La baciò sul costumino,un altro sospiro di Giulia,le diede un piccolo morso e lei gemette,un altro morso e un gemito.
Mauro le sfilò il costume e assaporò l’odore del giovane sesso che aveva davanti: era stretto,depilato e invitante.
La baciò tra le gambe,poi un altro baciò e un altro ancora,mentre la lingua si insinuava dentro di lei e spingeva verso il clitoride. Poco dopo lo prese in bocca,era già turgido e lo succhiò delicatamente.
L’altra mano,intanto,aveva liberato i seni dal costume e li stava palpando,giocando ogni tanto con i capezzoli.
Mauro si staccò da lei,si alzò verso il seno e torturò con denti e lingua un capezzolo mentre titillava l’altro con le dita.
Si guardarono ancora,intensamente,come due amanti. Lei scese in acqua e lo aiutò a sfilarsi il costume,poi prese il suo membro in mano e cominciò a masturbarlo con movimenti decisi.
L’uomo stava scoppiando di piacere,voleva possederla. La prese per i fianchi e la tirò fuori dall’acqua,la fece stendere sull’asciugamano e le prese le gambe; si soffermò ad ammirarle per qualche secondo e poi le portò sulle spalle e la penetrò con un solo colpo di bacino. Fece entrare tutto il suo membro il quel tunnel strettissimo,o tirò fuori e ancora dentro. Si muoveva con lentezza,spingendo fino in fondo,fino a sentire le sue palle a contatto con il ventre di Giulia.
Lei ansimava,voleva di più.
“Scopami.” le sussurrò. E lui non se lo fece ripetere due volte: cominciò a muoversi dentro e fuori con una velocità ai limiti della violenza,lo metteva tutto dentro violandola con forza e non contentò si lubrificò l’indice nella bocca di lei e lo infilò nel suo sederino vergine.
Giulia urlò,dal dolore per quella violazione,dal piacere che le procurava,dall’orgasmo che la stava attraversando. Mauro uscì da lei e le piantò il suo grosso membro in bocca riempiendole le labbra di sperma,che lei ingoiò tutto.

Dopo quella sera Mauro e Giulia approfittarono di ogni occasione per stare insieme,lui per godere di quel giovane e bellissimo corpo e lei per imparare tutti i segreti del sesso,finora sperimentati solo con dei ragazzini.

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