Erano ormai tre mesi che non si vedevano, avevano avuto alcuni contatti telefonici e nulla più. Si era lasciati prima delle ferie con la promessa di non cercarsi fino a settembre, lui aveva accettato a malincuore ma mantenne la promessa. Tornati dalle ferie, per un motivo o per l’altro non riuscirono ad incontrarsi e passarono diverse settimane prima che si potessero vedere. Finalmente arrivò il giorno che riuscirono ad incontrarsi. Lui l’aspettava con la sua auto al solito posto, lei arrivo puntuale e salì a bordo. Stranamente lei, salendo, lo baciò solo sulla guancia e lui capì che era successo qualcosa. Era strano, normalmente era molto più espansiva, ma questa volta sembrava fredda e distaccata. Incominciarono a parlare ed a raccontarsi le loro cose, in particolare lui si soffermò sul fatto che troppi problemi l’avevano tenuto lontano da lei, ma che nulla era cambiato rispetto a prima. Continuava a desiderarla mentre in lei sembrava attenuata quella passione travolgente che tanto li aveva uniti. Parlarono a lungo, prima seduti in un caffè e poi ancora in auto, ma la situazione pareva definitivamente compromessa: lei sembrava decisa ad interrompere definitivamente la relazione. Lui fermò l’auto in un viale alberato per cercare un po’ d’intimità e tranquillità. Ormai era quasi del tutto rassegnato ma voleva lottare per non perderla: ci teneva troppo a lei. Le accarezzo la testa e con dolcezza la baciò sulla bocca; lei rispose con passione al bacio succhiando la sua lingua con voluttà. Lui appoggiò la mano sulla gamba della donna e lentamente risalì fino a sentire la morbida pelle dell’interno delle cosce. Lei non oppose resistenza e facilitò il movimento allargando le cosce, lui sentì che era pronta a ricevere la sua mano e con delicatezza, scostando il bordo dello slip, la accarezzò nel suo intimo. Era bagnatissima, ed accettò con piacere quella tenera carezza spingendo il bacino per godere al massimo di quel tocco. Mentre la penetrava con le dita, continuava a baciarla con passione e sentiva che il suo corpo era scosso da fremiti di piacere. Purtroppo il tempo tiranno interruppe quel magico momento, lei aveva un appuntamento al quale non poteva mancare e doveva per forza ritornare. Lui a malincuore mollò la presa, ma tanta era la voglia di lei, che si portò le dita madide di umori alla bocca e le succhiò con voluttà. Lei lo guardava mentre goloso si leccava le dita e con un sorriso fece capire di gradire la cosa. Lui mise in moto e partì per riaccompagnarla, ma mentre stava guidando rimise la mano in mezzo alle sue cosce e ricominciò ad accarezzarla. Nuovamente lei non oppose resistenza, si dispose in modo tale da rimanere completamente aperta perché potesse muoversi al meglio. Lui le titillò il clitoride, poi con due dita glielo strizzò mentre continuava a sentire la sua mano sempre più madida degli umori di lei. Ormai erano nel pieno del traffico caotico della città, procedevano in fila indiana ma lui non mollava, né tanto meno lei aveva intenzione che lui smettesse. Dalle macchine affiancate poco si poteva vedere, ma certamente si notavano gli strani movimenti di lei sul sedile. Lui si spostò sulla destra della carreggiata correndo quindi a fianco del marciapiede, in quella situazione i passanti potevano senza dubbio ammirare le bellezze di lei così messe in bella vista, ma la cosa sembrava non preoccupare minimamente nessuno dei due. Lui continuava imperterrito a masturbarla e lei era sempre più scossa da fremiti di piacere. L’auto dovette fermarsi ad un passaggio pedonale, i passanti che attendevano videro chiaramente cosa stava succedendo all’interno dell’auto: lui imperterrito con una mano sul volante e lei che si dimenava con l’altra mano di lui in mezzo alle sue gambe completamente aperte. I pedoni in attesa indugiarono nell’attraversamento e si poteva chiaramente notare l’eccitazione sui loro volti. Lui continuava nell’opera, ormai la penetrava con tre dita e lei era prossima all’orgasmo. L’auto ripartì e lui spinse il più possibile le dita in profondità sfregando il pollice sul clitoride, gli umori copiosi stavano colando ormai sul sedile, lei era prossima all’orgasmo che puntualmente giunse da lì a poco come un senso di liberazione scuotendo il suo corpo con violente ondate di piacere. Il piacere che lei stava provando era veramente notevole, saltava sul sedile ed era talmente presa dal piacere da perdere completamente il senso della misura. Ma lui non era il solo a godersi lo spettacolo, un furgone nel frattempo si era affiancato a destra e l’autista, dall’alto del suo sedile di guida, si era goduto la scena indisturbato. Nessuno dei due si preoccupò della cosa e lasciando sfilare il furgone, lui accosto sul lato della strada dove lei doveva fermarsi. Lei si ricompose, lui voglioso si leccò le dita per dimostrarle quanto aveva apprezzato la cosa. Si baciarono con dolcezza e si salutarono, ma questa volta lei promise che si sarebbero incontrati nuovamente per riassaporare ancora insieme quei magici momenti.
grammaticalmente pessimo........
Ciao Ruben, sei un mito! Hai un modo di scrivere che mi fa eccitare! La penso esattamente come te. Se…
Ti ringrazio, sono felice che ti piacciano. Vedremo cosa penserai dei prossimi episodi, quando si chiuderà anche la sottotrama di…
Davvero molto bello. Piacevole come gli altri e decisamente pregno di sentimenti espressi senza risultare melensi o ripetitivi. D'impatto leggiadro,…
Come ti ho detto, in pochi e poche sanno sa scrivere in maniera così eccitante sia dare un senso ad…