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SHOPPING

By 20 Giugno 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

SHOPPING
Quando si tratta di andare a fare shopping con mia moglie Laura non mi lamento mai perché mi piace passare con lei più tempo possibile. Non c’&egrave che dire, siamo una coppia affiatata in tutto, siamo davvero fatti l’uno per l’altra e la nostra intesa &egrave perfetta in ogni situazione. Trentasette anni per un metro e ottantaquattro io, trentatré per uno e settantotto lei, belli e in forma, ci basta solo un’occhiata per capirci al volo e per sapere esattamente quello che pensa e quello che vuole l’altro. Quel giorno però di giri per negozi ne avevamo fatti davvero tanti e la mia faccia alla notizia che mancava ancora la visita ad un negozio di abbigliamento dove lei cercava un vestito elegante da sera, non doveva essere stata delle migliori. Con il suo solito magnifico sorriso mi dice ‘Facciamo più presto possibile, ti prego sii paziente ancora un po”.
Entriamo nel negozio e siamo subito accolti dal titolare che si mette a nostra completa disposizione dopo averle dato una lunga occhiata compiaciuta. Mia moglie indossa infatti dei sandali con tacco non molto alto e un leggerissimo vestito estivo fino al ginocchio con sotto soltanto il perizoma che si nota benissimo attraverso il tessuto quasi trasparente; ma si notano ancora di più il suo magnifico sedere e i suoi seni sodi che premono sotto la stoffa chiara lasciando ben poco all’immaginazione. Non indossa quasi mai il reggiseno perché non piace ad entrambi; lei dice sempre che &egrave una terribile tortura ed io le concedo la mia solidarietà dicendo inoltre che non c’&egrave niente di più sexy di una donna con un bel seno libero di muoversi e di ondeggiare come meglio crede. Il discorso finisce sempre con le risate di tutti e due e, se il luogo lo permette, con una raffica di miei baci sugli ‘oggetti’ della discussione. Ci piace e ci eccita da morire andare in giro insieme mentre gli occhi degli altri uomini la divorano ed entrambi abbiamo nelle nostre fantasie la presenza di sconosciuti o di sconosciute che prendono parte ai nostri giochi erotici.
E’ quasi orario di chiusura ma ci sono ancora altri clienti e la scelta del vestito va a rilento. Le vengono mostrati dall’uomo diversi modelli che lei entusiasta subito indossa all’interno di una stanza che funge da ripostiglio e da camerino di prova visto che gli altri stanzini sono tutti occupati. Ormai rassegnato non esco neanche più dallo stanzino e mi sono trovato una comoda sistemazione sugli scatoloni pieni dei nuovi arrivi ancora imballati, dando ogni volta il mio parere sul vestito di turno. Aprendo appena la porta e senza rivestirsi lei passa al titolare del negozio i vestiti appena provati e ne riceve di altri, facendo attenzione a non farsi vedere dall’uomo che invece, avendo intuito che lei indossa solo il perizoma e i sandali, ogni volta cerca di aprire di più la porta per sbirciare all’interno. Osservo la scena che si ripete e mi rendo conto che mi sto eccitando tantissimo al pensiero che quell’ometto di mezza età possa vederla nuda o possa addirittura toccarla. Anche lei non &egrave rimasta indifferente a quei goffi tentativi che incominciano a divertirla ma soprattutto ad eccitarla. Lo sguardo che mi lancia &egrave carico di voglia ma cerca la mia complicità e la mia approvazione. Stavamo vivendo una delle nostre fantasie erotiche e adesso toccava a me decidere se farla diventare realtà; il mio sorriso significa per lei l’inizio del gioco. Mi bacia e indossa di nuovo il vestito da sera che si era appena provata iniziando ad armeggiare con la lampo. Non riesco a vedere cosa stia facendo alla zip ma quasi subito apre la porta e chiede aiuto al proprietario dicendogli che si &egrave bloccata la chiusura e che lei non vuole correre il rischio di strappare il vestito. L’uomo si precipita all’interno e chiude la porta dietro di se. Laura si volta offrendo la schiena dove &egrave collocata la lampo appoggiandosi appena in avanti così da avvicinare il suo sedere al commerciante che cerca di sbloccare la lunga chiusura; il vestito comincia ad aprirsi mettendo a nudo le spalle e la schiena di mia moglie, la cerniera scende ma arrivata all’altezza dei glutei si blocca. L’uomo mi guarda come per osservare le mie reazioni, mantenendo sempre un tono molto professionale. La posizione di lei impedisce alle sottili spalline di sostenere l’abito che, senza il sostegno della cerniera, cadrebbe sul davanti se non fosse sostenuto dalle mani di Laura che giratasi appena verso sinistra lascia tuttavia volutamente intravedere l’attaccatura del suo magnifico seno. L’atmosfera si surriscalda e il titolare del negozio dopo vari tentativi e con un certo imbarazzo annuncia che la lampo si &egrave impigliata nel perizoma e che forse a questo punto e meglio chiamare una commessa. Laura &egrave eccitata, ma con grande naturalezza recita la sua parte dicendo all’uomo ‘Aspetti, provi ancora mentre io cerco di allentare un po’ la stoffa’ e sfilatasi le spalline fingendo imbarazzo con un braccio cerca di coprirsi l’abbondante seno mentre con l’altro sostiene il vestito ormai arrivato all’altezza della pancia. Poi aggiunge sorridendo: ‘La prego non guardi, mi vergogno, anche se con il suo lavoro chissà quante donne nude avrà visto’. La sua finta timidezza rende tutto ancora più eccitante e il titolare del negozio comincia a muoversi scompostamente non riuscendo a staccare gli occhi da quelle tette coperte a stento dal braccio sinistro di mia moglie. Immagino cosa stia passando anche perché sono eccitatissimo anche io e il sangue comincia a pulsarmi nelle tempie. Cercando di darsi un contegno continua nei tentativi di sbloccare la lampo e noto che ne approfitta per appoggiare sempre di più il dorso della mano che ha infilato all’interno della cerniera bloccata e le dita sulla pelle bollente del fondo schiena mentre armeggia con la zip e con la sottilissima striscia di stoffa che si insinua tra i glutei ormai quasi del tutto in vista con l’allentarsi del vestito. L’uomo sempre più eccitato ha impresso al perizoma brusche trazioni verso l’alto che lo hanno fanno penetrare sempre di più tra le natiche e tra le grandi labbra di lei che mi lancia di nascosto uno sguardo dal quale traspare tutta la sua eccitazione e il piacere che sta provando. Laura comincia a diventare rossa in viso e la sua respirazione si fa più pesante; anche l’uomo comincia a sudare e le dice mentendo ‘Forse ci siamo’ mentre tirando la stoffa del vestito in basso le ha quasi scoperto il sedere. Il perizoma saldamente incastrato nella lampo esce lentamente dal solco dei glutei dove era penetrato a fondo e segue il vestito. Lo vedo che mette la sua mano sinistra sulla pancia di lei come per aiutarla a sorreggere il vestito anche se credo lo faccia per aumentare il contatto fisico con quel corpo statuario quasi nudo davanti a lui. La mano destra dell’uomo lentamente abbandona la stoffa dell’indumento intimo per seguire con una lieve carezza il profilo delle natiche. Laura comincia ad ansimare mentre la mano sinistra del commerciante sale verso l’alto e infilatasi sotto il braccio di lei incomincia ad accarezzarle i seni. Mia moglie si muove ora al ritmo delle mani dell’uomo e sorridendomi, languida e vogliosa, lascia anche lei il vestito che senza più alcun sostegno cade ai suoi piedi portandosi dietro il perizoma fradicio dei suoi umori. La nostra fantasia erotica si sta realizzando: lei &egrave completamente nuda nelle mani di un uomo sconosciuto di mezza età, in mia presenza. Mi avvicino eccitatissimo e mentre Laura &egrave quasi di spalle davanti all’uomo cominciamo a baciarci appassionatamente. Il commerciante superato il primo momento di imbarazzo dovuto anche alla mia presenza si lascia andare mentre continua con le carezze; la giro e da dietro le accarezzo i seni mentre lui le si inginocchia davanti affondando il viso tra i peli del pube dopo averle sollevato una gamba. La bacia e la lecca all’interno delle cosce e poi più su fino ad assaporare lentamente le sue grandi labbra bagnate. I movimenti dell’uomo sono delicatissimi, quasi premurosi, anche quando la penetra con le dita e le succhia il clitoride. Laura sta per avere il primo orgasmo e geme mentre le torturo i capezzoli fino a che il fortissimo fremito che la sconvolge la fa quasi svenire tra le nostre braccia. Il nostro compagno di giochi si alza e va a chiudere a chiave la porta dello stanzino, mentre io rapidamente mi spoglio e finalmente libero il mio pene durissimo e dolorante dalla morsa degli indumenti. Penetro da dietro la fica bagnatissima di mia moglie che offre i seni ai baci alle mani dell’uomo. Ci accarezza entrambi freneticamente e chinandosi in avanti cerca di slacciare i pantaloni dell’altro mentre la sto scopando sempre più a fondo. In breve anche il commerciante &egrave completamente nudo e le offre il suo pene eretto. Mi sembra di morire dall’eccitazione guardando lei che lentamente inizia a masturbare un altro uomo. Con una mano gli massaggia dolcemente i testicoli mentre con l’altra gli scopre piano il glande violaceo e umido per poi ricoprirlo di nuovo. Laura si china quasi ad angolo retto favorendo le mie penetrazioni mentre alterna i movimenti delle mani con piccoli baci sulla punta del pene pulsante dell’altro. Poi piano inizia a succhiarlo, a tormentarlo con la lingua, facendolo entrare in bocca sempre più a fondo fino a toccare col naso i suoi peli pubici. Le labbra stringono sempre più forte mentre scorrono veloci in su e in giù lungo l’asta lucida dell’uomo ormai prossimo anche lui all’orgasmo. Una serie di forti sussulti scuote il suo corpo e copiosi schizzi di sperma raggiungono le labbra e il viso di mia moglie che seguita a succhiare e a leccare quel pene fino a quando l’ultima goccia di piacere non &egrave entrata nella sua bocca. Tutta la situazione &egrave troppo eccitante e raggiungiamo insieme gridando il più stravolgente orgasmo della nostra vita. Ancora in preda al piacere e all’eccitazione più assoluti ci scambiamo le posizioni stendendoci sul pavimento. Le cosce di Laura si aprono all’uomo che stendendosi sopra di lei la penetra mentre le succhia i capezzoli. Steso di fianco a loro avvicino il pene alla bocca di mia moglie che avidamente inizia a succhiarlo sballottata dalle spinte vigorose del commerciante. Gemiti strozzati escono dalla bocca di Laura che quando non resiste più interrompe il magnifico lavoro che sta facendo con le labbra e con la lingua sul mio pene. Con la vista appannata vedo il sesso dell’uomo scomparire nella vagina di mia moglie per uscirne lucido dei suoi umori e del mio sperma fino a quando un nuovo orgasmo ci scuote quasi contemporaneamente facendoci riempire Laura dei nostri liquidi seminali. Siamo tutti stravolti ma l’atmosfera nello stanzino &egrave ora tranquilla e ancora mi sembra di sognare quando vedo lei accarezzare amorevolmente i genitali dell’uomo per poi chinarsi a leccargli via dal pene gli ultimi residui di sperma, quasi come ulteriore ringraziamento per il piacere che ha contribuito a darci, e lui che stremato, ma consapevole che tutto tra poco finirà, che ancora le palpa i seni e le penetra con le dita la splendida vagina dilatata. Mi avvicino da dietro a lei e con la mano mi insinuo nel solco delle natiche fino a trovare il suo buchino più stretto. Mentre inizio a penetrarlo con un dito, sfioro la mano di lui, le cui dita stanno ancora masturbando mia moglie; le sento che si muovono avanti e indietro dentro di lei attraverso la sottile parete. Laura inizia di nuovo a gemere e ad ansimare mentre ha impugnato i nostri sessi ricambiandoci il piacere. Le nostre dita si muovono sempre più velocemente e ad un tratto, quasi per un tacito accordo, si scambiano le posizioni. Sento la mano di lui spostarsi a fianco alla mia per raggiungerle l’ano mentre io mi impossesso del clitoride. Laura sudata si agita, mi guarda estasiata e ha un sussulto quando l’uomo le entra con tutto il dito nel sedere. Abbiamo concesso all’altro per il nostro piacere, e sicuramente per il suo, anche l’ultimo orifizio di mia moglie che oggi era rimasto inviolato. La masturbazione a due continua sempre più intensa e un ultimo fortissimo fremito, seguito da un grido liberatorio di Laura ci fa capire che &egrave tutto finito. Siamo esausti ma felici mentre ci puliamo e ci rivestiamo noncuranti del fatto che qualcuno nel negozio possa averci sentito.
Siamo tornati casa passeggiando abbracciati in uno stato di armonia e contentezza totali. L’esperienza di quel giorno, alla quale ne sono seguite altre, ci ha avvicinati ancora di più e ci ha fatto continuare il nostro rapporto sempre più complici e innamorati.

Mi farebbe molto piacere ricevere commenti, critiche e idee al seguente indirizzo e-mail: paul.153@virgilio.it

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