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Sissignore

By 24 Maggio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Lascio ogni forma di dignità. Addio.
è solo sesso. Sesso violento e sottomesso.
Braccia forti. I pantaloni della divisa.
Il sapore aspro del tuo seme.
I tuoi gelidi occhi di ghiaccio.
Sesso violento e sottomesso. Sissignore.
Mani calde e asciutte e forti.
La barba bionda e ruvida. I baci di
Violenza contro il mobile.
è solo sesso violento e sottomesso.

Ti ho conosciuto su internet. E mai, giuro mai, mi sarei creduta capace di una cosa del genere. Di farlo sul serio. Ho sempre considerato gli incontri di sesso su internet piuttosto squallidi. E invece..
‘anche io sono un po’ zozzo sai..’
già marchi male, già ho capito che come minimo vuoi tirati un sega davanti alla webcam
‘dai accendi la webcam. Fatti vedere’
ti dico un paio di bugie. Non ce l’ho. C’è mio padre. Le solite cazzate che si dicono, perché fa brutto dire ‘guarda non me ne frega un cazzo di vederti l’uccello ‘. Ti blocco. Uno in meno dalla lista
Fai il militare, altro punto a tuo sfavore. Io? di sinistra convinta, pacifista fino all’osso, ritengo inutile ogni vostro lavoro e vado a letto con un militare? Non sia mai.
Poi ti sblocco. Un giorno
Sei eccitato. Accendiamo le webcam. E sei li, bello da morire. Coi capelli cortissimi e la barba bionda, che sorridi birichino. Abbassi la webcam e si vede il rigonfiamento dei pantaloni della tuta. Vago, appena accennato.
‘ Fammi vedere’
‘ e cosa vuoi vedere?’
‘ cosa hai li sotto!’
mi alzo in piedi, e lentamente, con maestria, abbasso pantaloni e mutandine, facendogli sudare ogni cm di pelle scoperta.
‘mettiti due dita dentro’
come? Così? Subito.. senza neanche dire due porcate? Come sei brusco.. mi piace da impazzire
lo faccio. Mi siedo allargo le gambe e vado con l’indice e il medio a scostare le labbra. Sfrego rapidamente sul clitoride e mi infilo le dita nella figa. Sono bagnata fradicia. Comincio a muoverle lentamente.
‘ti piace?’
‘si così.. sei la mia troia’
tira fuori un cazzo meraviglioso, non troppo lungo ma con una bella circonferenza. La cappella piccola e rossa ed è eretto e vibrante con le palle gonfie contro l’elastico delle mutande. Cominci a segarti velocemente, la pelle va su e giù rapida mentre col pugno circondi la cappella e poi tiri giù tutta la pelle lungo l’asta, e il tuo cazzo di tende pulsante verso di me.
‘muovi le dita dentro, pensa che sia il mio cazzo. Lo vuoi?’
‘ si.. ti voglio sentire’
‘ mm.. sii te lo voglio infilare tutto’
Muovo le dita sempre più rapida e mi puntello coi piedi a terra. Metto il medio a uncino e vado a spingere forte contro il punto g. lo sento più ruvido e incuneato. Scosse di piace mi arrivano dritte al cervello e non riesco a staccare gli occhi dal tuo meraviglio cazzo che punta verso il pc. E lo desidero come non mai. Col pollice vado a sfregare il clitoride, sono vicina all’orgasmo
Di già? Ma quando mai? Male male militare, molto male.
‘sto per venire.. mi fai godere bello’
‘ si non ti fermare vengo anche io.. immagina che ti sborro dappertutto. Sulla pancia sul seno sui capelli. Ti voglio ricoprire di sborra. Ti voglio mia. La mia troietta’
alle sue parole non c’è la faccio più, vengo. Un brivido di piacere mi percorre tutta e le pareti vaginali tremano spasmodiche sulle mie dita bagnate. Tolgo le dite, alzo la webcam. E con fare sensuale guardo dritto verso di lui e mi lecco le dita. Lentamente, facendole entrare piano, facendogli vedere la lingua. Mai mi sono sentita così puttana.
‘oddio si.. ti piace leccare il tuo liquido? Vorrei esserci io con la testa tra le tue gambe.’
‘ si mi piace.. e vorrei la tua lingua su di me’
‘ sto per venire’
muove la mano sempre più veloce, poi tende la pelle. Il cazzo vibra e lunghe colate di sperma cadono sui suoi addominali scolpiti. Viene abbondanetemente, una due tre volte.. poi basta. si ferma
‘ voglio vederti dal vivo’
‘ non credo accadrà mai..’
e non lo credo. Non credevo sarebbe mai accaduto
e invece..
è successo. Il tempo è passato. E tra una porcata via webcam e due al telefono è stato deciso di vederci. è venuto tutto naturale, avevamo una casa, un giorno libero, la possibilità di una copertura. Tutto coincideva, e allora era destino. E allora via, buttiamoci in questa cosa nuova.
Siamo d’accordo, ci ritroviamo nel parcheggio di un cinema e poi vediamo, ancora non ero sicura di quello che volevo fare, e preferivo tenermi ben parata. Non sia mai..
Ferma nel parcheggio la tensione è alle stelle. Vedo le famiglie che entrano al cinema, le coppie normali e mi chiedo perché mi sono impegolata in questa cosa. I rischi sono tanti, se ne sentono ogni giorno, se adesso questo è un maniaco violentatore assassino io cosa faccio? Ma sono anche eccitata e sento di avere già bagnato le mutandine. Vergognoso
Suona il telefono. Il suo nome sul display ‘ c’è un po’ di traffico, ma arrivo abbi pazienza’ la voce profonda, un po’ fredda. Già tremo. ‘ok ok tranquillo’
Arivva. Sale sicuro in macchina. Due occhi azzurri gelidi, freddissimi e stupendi. Duri, duri da ‘adesso qui comando io- ma belli in modo incredibile. La barba. E poi il tuo sorriso birichino che mi fa perdere immediatamente ogni paura, perché un sorriso così è un po’ da bimbo, di sicuro da brava persona. Non ho più paura. Ma una voglia indicibile di stare nuda tra le tue braccia.
Ti guardo negli occhi e sorrido malefica
‘ allora, cosa vuoi fare?’
sorridi, timido. Timido? Timido tu? Allora sei un essere umano, non sei così forte fuori dal quel pc
‘ eh.. io lo sai cosa voglio fare, però dimmi tu’ e sorridi, e un brivido mi passa per la schiena e la voglia di sentire le tue mani e troppa.
‘ va bene andiamo’
sorrido soddisfatto, pensi di avere ottenuto una vittoria. Ma non c’era proprio neanche la battaglia, avevi già vinto in partenza.
Il viaggio in macchina è lungo, anche troppo silenzioso. Non ci conosciamo. La prima parte è difficile. Poi due stupidata e sorrisi che subito affiorano. Cambio marcia è intreccia la sua mano sulla mia. Ha le dita lunghe e calde, la mano grande. Come mi sono sempre piaciute. Per me le mani sono fondamentali, non sopporto le mani sudaticce ne quelle cicciotelle. Le mani sono la parte del corpo che preferisco.
‘lo vuoi sentire?’ stringe un po’ di più le dita sulle mie. Probabilmente devo essere color porpora. ‘si dai’
porta la mia mano destra dal cambio a suoi pantaloni. Ha i jeans, non sento un tubo
‘senti?’
‘ehm” che brutto non puoi dire no, ci resta male
‘ forse coi jeans senti poco’ grazie a dio mi ha salvato lui..
slaccia i pantaloni e mi mette la mano sui boxer e sento finalmente quel cazzo stupendo, Ancora non del tutto duro ma grosso sotto la mia mano che tende la stoffa e la bagna leggermente. Ho voglia di tirarglielo fuori ora e succhiarglielo fino in fondo, mi limito a stringere un po’ ed accarezzare su e giù. Mi giro a guardarlo rapidamente ed ha la testa appoggiata al sedile, gli occhi socchiusi e sorride soddisfatto.
‘ non guardare me che io non mi muovo, guarda la strada’
mi riconcentro sulla guida e lo sento che abbassa l’elastico delle mutande e finalmente sento la sua carne pulsante nelle mia mani, caldo e duro. Con la pelle che scorre. Acquista consistenza nella mia mano ma poi devo cambiare marcia e il gioco finisce li.
Arriviamo nel parcheggio e mi sporgo dietro il sedile per recuperare la borsa, immediatamente il suo braccio mi avvolge e mi blocca. Mi giro verso di lui e ci guardiamo negli occhi, ancora quegli occhi gelidi che mi fanno tremare tutta. Si butta su di me e mi bacia con violenza, con passione. Il suo braccio mi stringe e le sue labbra sono incollate alle mie. La sua lingua si insinua e si muove velocemente curiosa e impaziente di avermi. Poi si ferma, sul più bello, quando mi stavo abbandonando a lui e ai brividi di quel bacio. ‘andiamo’
E andiamo, non facciamo in tempo a entrare in casa che mi sbatta contro il mobile della cucina e rincomincia baciarmi forte, di violenza. Un po’ mi ha fatto male, ma mi piace, mi piace come prende completamente il controllo. ‘ mi vuoi troia mi vuoi scopare?’ ‘ si.. si’
‘ di che colore hai l’intimo?’
‘ nero’
‘ mmm .. fammi vedere’
e mi alza il maglione e mi stringe il seno nelle sue grandi mani, poi si rialza e mi guarda imperioso e felice. Succhiami i capezzoli caro mio, che ora puoi fare di me ciò che vuoi.
E si butta, vorace a succhiare i capezzoli di fretta voglioso, vorrebbe fare tutto subito e contemporaneamente. Alza il reggiseno e muove la lingua su un seno mentre con la mano strizza l’altro. E morde leggermente, fa male. Ma mi piace, oh se mi piace. E poi con la mano si infila nei miei jeans e nelle mia mutande
‘ mm, che bella tutta depilata, senti come sei bagnata’
e infila le dita dentro di me e comincia un lento ditalino. Mi fa impazzire, essere così svestiti a metà presi dalla foga e dall’istinto contro un mobile. E lui che infila le dita dentro di me e me le fa leccare, poi mi trascina sul letto.
Ci togliamo i pantaloni e si sdraia invitandomi sorridente a salire su di lui. Io lo voglio, ho voglia di essere ancora riempita, non sopporto il vuoto lasciato dalle sue dita. Salgo a cavalcioni si di lui e lo bacio lentamente, lo accarezzo e scendo sul collo a succhiarlo tutto e risalgo fino al lobo dell’orecchio sentendo mugolare un oh si di piacere. Poi scendo di nuovo, gli tolgo la maglietta, gli bacio il petto, lecco rapidamente un capezzolo e giu a scendere con lenti baci lungo il torace. Mentre con la mano lo accarezzo da sopra le mutande e lo sento duro come non mai, la voglia di succhiarglielo è tanta ed è li che voglio arrivare
Ma prima che possa arrivare alla mia meta mi gira e si mette sopra di me, mi spoglia completamente e mi infila la lingua in gola stringendomi e toccandomi ovunque. Poi mi bacia la figa da sopra gli slip e li toglie. Metto la mano sopra la sua testa e gemo al tocco della sua lingua. Percorre tutte le labbra e poi la infila deciso dentro il mio buchino. Che sensazione meravigliosa, gemo senza ritegno e lo imploro di continuare. Risale lentamente leccando e succhiando fino ad arrivare al clitoride e li si dilunga in forti succhiate che mi mandano su un altro pianeta. Quando poi infila due dita dentro di me continuando a succhiare sono davvero sul punto di venire, ma qui si ferma
Imperioso si alza in ginocchio ‘ adesso mi togli i boxer e me lo succhi’ Sissignore. Agli ordini. Una volta eliminata la stoffa di mezzo il suo cazzo mi si erge davanti immenso. Lucido e rosso, teso. Da questa prospettiva sembra enorme. Parto dalla base e lecco lentamente fino ad arrivare alla cappella che ingoio. Comincio un lento su e giù mentre con la lingua gli stimo il filetto, alzo gli occhi e lo guardo mentre apro un po’ la bocca e lo lecco in punta. I gelidi occhi azzurri mi guardano socchiusi la bocca semi aperta nel piacere.
‘ vuoi che mi metto sdraiato così stai più comoda?’ ‘ si vai’
si sdraia e io mi sdraio sopra di lui cacciandomi il suo cazzo in bocca il più profondamente possibile, succhiandolo tutto, dalla punta alle palle senza mai smettere e intanto lo sego lentamente. Lui mi trascina sopra di si e comincia a infilarmi la lingua nel buchetto. è una sensazione meravigliosa e continua a lungo. Io serrò sempre di più il ritmo finche non comincio a sentire il suo cazzo vibrare, mi sposto leggermente da parte e sento due, tre.. forse di più dita di lui che mi infilano nella figa e mi pompano forsennatamente, senza ritegno. Facendomi godere immensamente. ‘ sto per venire.. ingoia tutto’ non mi fermo, smanetto sempre più forte finche non sento il sapore aspro del suo seme in bocca e mando giù, non la smette più di venire. è un sacco. Il cazzo vibra e rilascia getti di sborra dritti nella mia gola. è aspro, e un po’ dolciastro. Mi stacco, sorrido un po’ come una scema .. si avvicina a me e mi bacia con passione, mi sorride e ci sdraiamo uno in fianco all’altro sorridenti e soddisfatti.
è passato qualche minuto, una bottiglia d’acqua e due carezze sotto il lenzuolo. Fa freddo, è ancora inverno e in questo buco del cavolo non c’è il riscaldamento. Solo una stufetta che fa finta e la stanza rimane gelida. Questo militare dagli occhi gelidi sta sdraiato con la tesa sul mio seno nudo, il suo respiro e profondo e quando alza il viso mi osserva. Mi osserva a lungo e lo guardo anche io. Presi dalla foga del momento eravamo due estranei, sconosciuti, completamente in balia delle nostre pulsioni. Ora in questi minuti di pausa è bello guardarsi un attimo e conquistare qualche secondo di intimità..
Ma il gioco non è ancora finito, le voglie non sono ancora state soddisfatte.
Alza il lenzuolo e tira indietro la pelle del suo cazzo fino a scoprire la cappella, mi guarda. Senza nessuno sorriso ora, solo i suoi occhi azzurri. ‘ dai puliscilo per bene’ mi piego e lo imbocco subito tutto, faccio su e giù un paio di volte a dire il vero senza troppo impegno. So che non è fine a se stesso è solo una preparazione. Infatti appena riacquista un po’ di consistenza mi gira sulla schiena e in un secondo è sopra di me. Meraviglioso perché lo voglio, lo voglio dentro di me e adesso.
Si mette tra le mie gambe e si sostiene con le braccia muscolose sopra le mie spalle. è bellissimo.
Comincia strusciarmelo a inumidirlo e farmi bagnare di nuovo, lo sento passare, come un pennello su e giù lungo le labbra umide. E poi lo punta ‘fermo! Non così..’ ‘ fff.. e prendilo allora’
Mi sporgo e recupero un preservativo dal comodino, lo apro e glielo passo. In tre secondi e fatto e senza neanche darmi il tempo di risdraiarmi lo punta e me lo infila nella figa. Prima piano appena appena per qualche centimetro e poi sdraiandosi su di me ha l’impeto per infilarmelo tutto dentro, fino in fondo in una spinta sola. Mi lascio scappare un gemito lungo ‘ohssssiiiii’ è una sensazione di riempimento e calore, perfetta, in quel momento ti rendi conto che gli esseri umani siano stati creati proprio per questo scopo nel provare piacere e appagamento da questa unione meravigliosa. Non c’è la vergogna, non c’è dolore. Solo meraviglioso appagamento
E poi le spinte crescono di intensità e profondità e ondeggia sopra di me gemendo piano, sdraiandosi su di me e sento il suo peso che mi schiaccia leggermente, si lascia andare e mi guarda con gli occhi offuscati dal piacere che anche lui sta provando. Alzo leggermente le gambe e favorisco la penetrazione, lui spinge sempre più a fondo e i nostri gemiti si alzano. Mi guarda dritto negli occhi e con voce bassa e maschile mi sussurra ‘ sei la mia troia’. Un brivido mi passa per la colonna vertebrale e il piacere si intensifica. ‘ridimmelo’ ‘ sei la mia troia, ti piace sentirtelo dire?’ ‘ si’
‘mettiti a novanta troia’. Mi gira bruscamente e mi abbassa la testa verso il cuscino con la mano. Lo sento rientrare prepotentemente e sbattere veloce contro le mie natiche. La penetrazione è profonda e rapida, il piacere molto forte. Apre la mano e mi sculaccia. Sciaff. Forte, fa male. Mi sfugge un gemito ‘ ti ho fatto male?’ ‘ si’ e un altro schiaffo sempre forte. Sciaff. E continua così a lungo mi scopa e mi schiaffeggia, si tiene ai miei capelli per farmi inarcare e mi sussurra all’orecchio che sono la sua piccola troietta. Poi si ferma, rallenta il ritmo, si rilassa. Vuole evitare di venire in fretta. Mi rialzo e il suo cazzo scivola fuori, è ancor duro rosso e teso. Spingo la testa indietro e gli succhio un lobo ‘ mmm, si così, brava’ chiude gli occhi e geme. Lo guardo languida ‘ fammi stare sopra’
Si sdraia e in pochi attimi sono sopra di lui e mi impalo sulla sua erezione. Vado piano, ondeggio su e giù facendolo scorrere tra le pareti vaginali, stringo un po’ coi muscoli in punta e ridiscendo ondeggiando. Voglio fargli riprendere fiato e forza. Poi accelero il ritmo, lo vedo fare smorfie di piacere, vado veramente forte. Gli prendo le mani e me le metto sul seno. Sentirlo dentro che stantuffa e in contemporanea le sue dita che mi torturano i capezzoli è l’apoteosi del piacere.
Ma vuole riprendere il controllo, mi gira con la schiena contro lo schienale del letto, mi alza le gambe fin sopra la testa e mi sfonda senza trattenersi ‘ si che bella figa sfondata!’ geme e mi guarda dritto negli occhi mentre spinge. Fa quattro o cinque spinte veloci di superficie e poi una a fondo, spingendo forte fino quasi a far male. Dopo molti minuti di quel trattamento vengo abbondantemente gemendogli il mio piacere nell’orecchio con un ‘oddio vengo si si.. non ti fermare.. aaaaah’. Mi lascio andare un attimo ma le sue spinte non smetto finche con un ‘vengo, si.. che bello’ mi riempie della sua meravigliosa sborra calda.
Ci fermiamo un attimo ansimanti, ci guardiamo negli occhi e mi sorride con quel suo sorriso meraviglioso stanco e felice. Gli sorrido anche io e gli sussurro ‘grazie’. Ci accoccoliamo abbracciati per riprenderci da questa fatica e i suoi freddi occhi azzurri da militare si chiudono.

‘ Lo concezione ginnica del sesso da militare in libera uscita’ qualcuno ha scritto questa frase, e io l’ho capita più che mai.

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