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Racconti Erotici

Stefano : cap.1 la prima sera

By 11 Gennaio 2024No Comments

Mi chiamo Stefano, ho 54 anni e sono dirigente in una multinazionale, sono sposato con Martina 6 anni meno di me, bella donna ma poco incline al sesso. Non è che non lo facciamo ma non quanto vorrei io e soprattutto sempre abbastanza tranquillo.

Questa introduzione per fotografare la situazione. Come vi dicevo lavoro per una multinazionale ed il mio capo è anche il mio migliore amico. Sono entrato in azienda 25 anni fa dopo la laurea ud una esperienza in altre 3 dite. Da quando sono entrato nella azienda attuale il mio capo è rimasto sempre lo stesso nel senso che ogni volta che aveva una promozione (e sono state 6) io scalavo al suo posto. Abbiamo sempre lavorato benissimo insieme e lui ha ritenuto che come collaboratore ero valido e fidato.

Ci frequentiamo anche fuori dal lavoro, siamo andati in vacanza insieme molto spesso con le rispettive mogli (per lui più di una).

CI siamo sempre anche confidati su cose intime per cui ho vissuto le sue separazioni e la crescita del rapporto con la sua attuale moglie.  Il mio capo, Matteo ha 5 anni più di me e la sua attuale moglie ha 40 anni, è una ex modella e si chiama Alice.

Matteo mi ha raccontato le sue “evoluzioni” con Alice, una femmina che oltre ad essere di splendido aspetto (1,75 terza di seno occhi verdi e capelli biondi che incorniciano un volto angelico con labbra carnose alla Laetitia Casta) è anche abbastanza assatanata.

I primi tempi che la frequentava mi raccontava delle scopate nei posti più insoliti e della sua voglia di “farlo strano”. Pensai, conoscendo Matteo, che si erano trovati; lui ha sempre desiderato una femmina che pensasse sessualmente un po’ come un maschio. Di fatto ogni maschio etero lo desidera una compagna sempre pronta, propositiva ed amante di look sexy (a parte i gelosoni ovviamente), ma Alice andava oltre.

Più di una volta, a casa di Matteo per lavoro nei weekend, girava nuda per casa distraendomi parecchio, poi un giorno Matteo mi confessò che non reggeva più i ritmi di Alice e che aveva bisogno di una mano. Che ne aveva parlato con Alice e che lei si era detta non solo disponibile ma anche interessata a farsi scopare da me.

Matteo poi mi confessò anche qualcosa che mi aveva taciuto fino a quel momento perché pur essendo amici un po’ si vergognava della cosa. Avevano incominciato a frequentare un sito di scambio di coppie ma ad Alice non bastava, voleva più cazzo. Guardavano film hard insieme in cui attrici si facevano scopare in ogni buco da due o più uomini di colore da cazzi taurini.

Ecco uno dei desideri di Alice era quello di farsi scopare da due neri giovani superdotati ma che entrambi si erano trattenuti per il fatto che temevano che essendo due contro uno slo avrebbero potuto andare oltre i desideri di Alice e non avrebbero potuto fermarli.

E li entravo in ballo io. Non dispiacevo ad Alice che però, forse saggiamente, non aveva mai provato a farsi scopare da me per non rischiare di incrinare la amicizia che abbiamo Matteo ed io.

Poi l’illuminazione, se all’appuntamento con i due ragazzi di colore fossimo stati due a “difenderla” da potenziali cose non desiderate, sarebbe stata molto più tranquilla.

In cambio di questa mia presenza avrei potuto scoparla con Matteo in una sessione precedente.

Il weekend successivo fui invitato per lavorare alla casa sul lago che Matteo possedeva da anni. Una bella villa con piscina sulle alture, giardino circondato da alte siepi in modo che si potesse fare tutto con tranquillità.

Dissi a mia moglie che quel weekend avrei dovuto andare per lavoro da Matteo, lei mi disse che andava benissimo, era giugno ed avrebbe approfittato per portare sua madre al mare fermandosi qualche giorno con lei così tutti contenti.

Arrivammo insieme il venerdì sera, cenammo in un bel ristorante Alice Matteo ed io. Alice per l’occasione dato il clima caldo di inizio estate, aveva indossato un bellissimo vestito di lino garzato semi trasparente. Non portava intimo ed il vestito sebbene lungo, aveva uno spacco profondissimo laterale che arrivava fino all’anca. Alice era già parzialmente abbronzata, frutto delle giornate passate in piscina a prendere il sole nuda quindi senza segni del costume. Durante la cena parlammo di lavoro ma Alice, arrivati al secondo, disse. “Ci sono anche io, ho voglia di cazzi, per il lavoro potrete andare avanti dopo che mi avrete scopato per bene. Per il resto vediamo come si comporta Stefano e se è adatto per quella cosina”.

Restai di sasso, non aveva alcuna vergogna, parlava di sesso come si parla di un piatto mangiato al ristorante. Smettemmo di parlare di lavoro ed Alice alungò la mano e cominciò a strofinarmi la patta. Eravamo in un tavolo abbastanza appartato e per un attimo temetti volesse farsi scopare li sui due piedi.

Alice si accorse dalla mia faccia che ero preoccupato e disse: “non agitarti, sto solo controllando la mercanzia, inizierò solo in auto se è di questo che sei preoccupato”. Mi aveva fatto venire il cazzo duro come il marmo e aveva smesso subito dopo.

“Credo che Stefano possa andare bene per stasera, per il resto gli hai già detto tutto?” disse rivolgendosi a Matteo.

“non ancora cara, vediamo stasera poi approfondiremo”.

Fui terribilmente incuriosito ma i due non si sbottonarono oltre.

Terminata la cena salimmo in auto ed Alice anziché sedersi davanti a suo marito, venne di dietro con me. La macchina di Matteo, una Range Rover Discovery, ha i vetri oscurati dietro ed appena chiusa la portiera Alice si chinò, mi sbottonò la patta e tirò fuori l’uccello ancora mezzo barzotto dalle carezze e dai pensieri e dei film che mi ero fatto su cosa sarebbe successo poi.

Iniziò un pompino mentre Matteo avviava l’auto e si dirigeva verso casa ma non era li che stava andando scoprii poco dopo. Mentre Alice mi leccava la cappella, vidi Matteo muovere lo specchietto per godersi lo spettacolo e mi accorsi che stava tirando fuori l’uccello per segarsi e farlo indurire. Dopo 5 minuti la macchina si fermò, eravamo in un parcheggio di un supermercato, cerano delle macchine sparse, evidentemente era un posto per coppiette. Matteo scese da davanti e salì dalla parte di Alice. Lei nel frattempo era sempre più impegnata a spompinarmi. Prima di scendere però Matteo aveva abbassato i finestrini posteriori e li aveva bloccati giù. Si mise con la testa fra le cosce di Alice e cominciò a leccarla mentre lei proseguiva col fantastico pompino dalle palle alla cappella. Sapeva usare la lingua in modo delizioso. Tempo 5 minuti e da entrambi i lati dell’auto si presentarono due guardoni con l’uccello in mano che si segavano. Alice venne un attimo prima che anche io godessi e le riempissi la bocca. Mi stavo riprendendo quando Alice e Matteo scesero dall’auto. Alice si inginocchiò davanti a Matteo che segandosi le riempì il volto ed il vestito di sborra seguito poco dopo dai due guardoni che avevano seguito da vicino le evoluzioni.

“Stefano per favore guida tu, andiamo a casa” mi disse Alice che salì dietro seguita da Matteo.

Salii davanti e nel tragitto verso casa Matteo ripulì sua moglie da tutta la sborra ricevuta dai 4 cazzi. Non ne lasciò una goccia. Sua moglie lo eccitava con frasi oscene “ti è piaciuto cornuto, puliscimi dalla sborra che presto ne avrai altra da leccare” e con la mano schiacciava la testa del coniuge sulle tette e sulla pancia per indirizzarla dove c’errano i residui maggiori di sperma.

Arrivati a casa mentre scendevamo dall’auto Matteo mi disse: “Ecco adesso conosci Alice come è, ha deciso al volo questa cosa. MI ha mandato un WA ed io da bravo marito obbediente e schiavo a letto ho fatto quello che mi aveva chiesto. Se Sali a bordo di questa avventura preparati perché sarà sempre così. Dovrai, anzi dovremo, fare cose che credo tu non abbia mai fatto prima a seconda dell’estro di Alice”.

La testa mi ronzava, in cuor mio non lo volevo ammettere ma la cosa mi aveva eccitato e pensai come mi sarebbe piaciuto al posto di Matteo ma con ia moglie al posto di Alice, ero un cuckold in potenza ma non in atto solo perché mia moglie non avrebbe nemmeno accettato di parlare di una cosa così. Martina infatti sebbene a letto mi conceda tutto, le rare volte anche nel momento in cui siamo più eccitati in cui si accennava a qualcosa fuori dalla coppia tagliava corto smontandosi. Io invece avrei voluto scoparmela con qualcun altro per tirare fuori il potenziale che ha in sé.

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