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Tutto cambia per non cambiare

By 30 Marzo 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

LA VALE:

Eccitazione, voglia, desiderio, la passione irrefrenabile, l’istinto implacabile. La palpabile tensione dell’attesa, lo stupore del cambiamento, la sorpresa della riscoperta, il sudore, la pelle, gli umori. Estasi dei sensi, intesa fatale, sguardi che penetrano come un impetuoso amplesso, mani che affondano nelle pelle delle cosce bianche e vogliose, che bramano il liquido delle fantasie  più voluttuose. 

Elegante perversione animalesca, anime dannate per sempre destinate all’abisso più segreto delle loro voglie, schiave delle loro passioni, degli spasmi d’eccitazione, diavoli indomiti ed indomabili. Puttane alla mercé dei loro istinti più selvaggi, che tacciono ma hanno voglia di esplodere, come il membro tronfio nell’avida bocca che scivola velocemente succhiandone con foga ogni goccia di piacere.
Valentina è violenza, Valentina è un paio di calze strappate, Valentina è un dolce sguardo da troietta che si farebbe cavalcare da dietro senza pietà, Valentina non è ritegno né vergogna. Valentina è una bianca schiena inarcata, capelli stretti da una mano che li afferra tirando la testa per muoverla su e giù sul pene eccitato. Valentina è spasmi di piacere, urla di godimento, gambe che tremano al raggiungimento dell’orgasmo. Valentina è sbattuta con foga su un muro, lingua che penetra fin in fondo alla gola, saliva che bagna ogni centimetro della bocca, che lecca, succhia, morde, diverte, gioca. Valentina è il suo seno piccolo ma il suo sedere prorompente, che accoglie, che si lascia schiaffeggiare e sa poggiarsi prima delicatamente poi con violenza alla scoperta del piacere, al raggiungimento del godimento bagnato. 
Valentina è dolce. Valentina è selvaggia. Valentina è pelle, cuore, sudore, candore e perversione. Valentina è cambiata, Valentina è donna ed è così che vuole essere ricordata. Valentina non smetterà mai di desiderare di essere scopata da quell’uomo che a Parigi, Londra o Berlino sarà sempre l’unico ad accendere in lei questi desideri di dannazione.
ANDREA:
Turbinio di sensazioni e di perversioni. Lasciarsi andare. vedere Valentina disinibita e puttana, lato oscuro del suo essere precisa e pudica. 

Valentina è sensazioni forti. E’ sentirsi oggetto del piacere degli altri, è essa stessa il piacere. 

Donna che sa essere donna, ammaliatrice, dominante nel suo essere sottomessa. 

Ogni sua parte del corpo serve a dare e ricevere piacere. 

Stretta tra due uomini che la prendono e la usano, infilano le loro dita, le loro lingue, i loro membri nei suoi buchi. Sporcata dagli umori di più persone e sessi diversi. Lingua che lecca e pulisce, assaporando ogni goccia. 

Rifiata solamente per poter assaporare gli umori di un’altra donna. E libera di essere la troietta di un’altra coppia. Il suo padrone si limita a guardarla ed a godere di come Valentina ha deciso di liberarsi dalle proprie costrizioni. 

Valentina deve capire fino a che punto vuole giocare. 
LA VALE:
E’ libera Valentina, libera di abbracciare il suo lato più selvaggio e dare seguito alle sue perversioni più nascoste. Ha fame Valentina, fame di godere del piacere più profondo, quello così forte da far male. Ha voglia del dolore, di soffrire di piacere, di essere selvaggiamente posseduta, penetrata senza rispetto, violata dove non lo è stata mai. 

Vuole farsi scopare la faccia dalle gambe sinuose di una donna, leccarle il clitoride fino a farla urlare di piacere, ma poi farla venire soltanto con il tocco veloce delle sue dita. Leccarle alla fine insieme a lei, distinguendo perfettamente gli umori dal sapore della sua pelle.
Si immagina su un letto Valentina, distesa a gambe aperte mentre il suo uomo si appresta avido a succhiarle il clitoride e con tre dita a penetrarla, mentre la sua puttana le sta succhiando i capezzoli. Ogni volta che la puttana la bacia Valentina le afferra i capelli e la stringe forte a se, poi la trascina in basso verso il suo sesso, perché è quello l’unico posto che deve baciare, leccare, insieme all’altro. I due la leccano, sempre più veloce, le due lingue si fondono l’una con l’altra, prima sul clitoride, poi sulle labbra, mentre Valentina sente che sta per esplodere di piacere. Ma è furba Valentina, sa come fermarsi, lo trattiene quel piacere, arresta la corsa, scansa i due, prende le mani del suo uomo, lo accompagna a sedersi sul letto, si accomoda su di lui, con una mano prende il suo cazzo e lentamente lo accompagna dentro di lei. Comincia a cavalcarlo, pochi colpi, lenti, ben assestati, poi sempre più decisi mentre insieme al suo uomo geme di piacere, mentre l’altra puttana siede accanto a loro a masturbarsi.
Ma nelle fantasie di Valentina ci sono quattro giocatori, manca un altro cazzo tutto per lei e quando lo vede arrivare Valentina non può che mettersi a 90 con la sua puttana sdraiata sotto di lei a toccarle il seno, il suo uomo che finisce il lavoro nella sua bocca e l’altro che l’afferra dai fianchi bianchi e spigolosi, penetrandola come un animale. La schiaffeggia, le sussurra di essere la sua troia, Valentina ci si sente, vuole esserlo e gli chiede di più. Lui le tira i capelli, la schiena si inarca, lo sguardo di Valentina è rivolto verso il soffitto, l’altro le ha sporcato i seni con il suo sperma che la puttana distesa sotto adesso sta leccando, urla di piacere, le fa male. Un ultimo colpo violento e il suo godimento esplode, le gambe tremano, i piedi si intorpidiscono, lo stomaco si contrae in un urlo di piacere. Valentina viene, gode come non mai e non è stanca, ne vuole ancora e ancora di più.
ANDREA:
Valentina giace stravolta ma non sazia. Andrea la guarda e la vede per quello che è realmente in questo momento. La Sua troia. Nuda, sporca di sperma, le natiche bianche con i segni della violenza di un uomo che non aveva mai visto, il trucco sfatto e gli occhi arrossati. La puttana dello sconosciuto sta passando le sue dita sul seno di valentina e porta gli ultimi rimasugli di sperma rimasti alla sua bocca. 

Andrea è fiero di Valentina. Di dove è arrivata. Di quello che è diventata questa notte. Andrea sa che in questo momento Valentina è pronta a ricevere ancora piacere ma Andrea decide che per lui è il momento di una pausa.

La coppia si veste e se ne va. niente convenevoli. Niente commenti. E’ stato sesso. Due uomini e due puttane pronte ad essere scopate ed usate. 

Andrea Guarda Valentina e le dice di aspettarla sul letto. 

Dopo qualche minuto Andrea torna e trova Valentina sola. Si è ripresa. Ha ripreso le energie. 

Andrea si avvicina e le consegna dei nuovi vestiti: vestiti, non hai ancora finito. Una guepiere nera di pizzo, autoreggenti, stivale alto sopra il ginocchio con tacco vertiginoso. Lei lo guarda e senza dire una parola inizia a preparasi. 
Il reggiseno non avvolge pero il seno ma lo sorregge lasciandolo libero. 
L’intimo ha un buco che lascia nudi entrambe le sue case del piacere. 

Per ultimo Andrea la gira e la benda. Non contento le lega le mani dietro alla schiena. 

Valentina è impotente mentre Andrea la porta in un altra stanza…. 
Se volete scrivere i vostri commenti, non cose volgari: lavaleeandrea@hotmail.com

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