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un amico sincero

By 30 Marzo 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Un amico sincero
Mi chiamo Pippo 42 anni sono alto 175 cm ho gli occhi azzurri e dei bei capelli lunghi un fisico abbastanza normale anche grazie al mio lavoro, mia moglie Elena 168 cm bionda molto formosa non grassa un culo alto e delle gambe abbastanza robuste, ha gli occhi verdi e i capelli tinti biondi anche lei ha 40 anni, insieme facciamo tutto quello che riguarda sesso amici, e viaggi, non ci lasciamo mai salvo quando lavoriamo purtroppo, lei fa la surpervisione allo scarico e carico delle navi mercantili al porto, lavoro molto impegnativo, quindi deve per forza sapere tutto quello che si carica e scarica di qualsiasi genere, io invece lavoro come leader in un centro elettronico, purtroppo ne io ne lei possiamo avere figli quindi quando facciamo sesso si va sempre a ruota libera senza restrizioni.
La sera rincasa sempre prima lei io almeno dopo due ore, dopo cenato ci divaghiamo un po’ sul computer cercando molte volte amici per poter partire e fare dei viaggi insieme, spesso li cambiamo perché nessuno &egrave vero amico, quindi cerchiamo sempre qualcuno che si possa definire tale, oppure all’occorrenza solo per le ferie estive per stare in compagnia.
Una sera girovagando ci siamo imbattuti su un sito che faceva incontri con persone e coppie compiacenti, che significava? Ci guardammo e ci iscrivemmo entrammo nel link e cominciammo a leggere, ‘cerco compagna per ore liete’ ‘ coppia cerca persona sola per amicizia duratura oppure marito cerca bull per la moglie come amante fisso’, cominciammo a ridere, veramente? Cio&egrave si cercano persone che possano chiavare la moglie di un altro, ma veramente? Ci guardavamo senza dire niente, così ruppi il silenzio dicendo ‘ ma sai ognuno &egrave padrone di vivere la vita e il sesso come meglio crede non ti pare?’ senza dare tanto peso alla cosa spegnemmo il pc e andammo a dormire, quella sera forse per quello che avevamo letto facemmo una chiavata coi fiocchi le nostre erano sempre magnifiche, avevo in dotazione un esemplare di 22 cm e lei era ben lieta di riceverlo da tutte le parti lo volevo mettere non avevamo limiti.
Il giorno dopo tornammo dal lavoro e come sempre dopo cena , un po’ di tv e poi ci ricollegammo in cerca di amicizia, l’estate era quasi alle porte e dovevamo trovare una coppia per vivere insieme l’avventura estiva come facevamo ogni anno, però quella sera’..ritornammo su quel link, Elena era curiosa di sapere io gli dissi ma sai a me non fa piacere se qualcuno ti chiava al posto mio, e lei neanche a me fa piacere se chiavi un’altra ma sono curiosa di sapere.
Scegliemmo una coppia, sembravano come età giusta cio&egrave come noi, e gli mandammo una email dicendo che volevamo fare un viaggio e cercavamo amici per partire, ci risposero quasi subito, dicendo che loro non erano interessati ai viaggi volevano solo incontri di sesso senza tergiversare, ne trovammo un’altra che quasi quasi la cosa gli piaceva e rimanemmo che dopo qualche email ci saremmo anche potuti incontrare, anche perché eravamo della stessa città solo qualche chilometro di distanza.
Passavano le sere ci scambiavamo email tutti i giorni, poi ci fu una richiesta, ma come siete? Ci mandate una vostra foto per conoscenza? Noi ne scegliemmo una dove eravamo insieme e la mandammo, loro ci mandarono una foto con i volti oscurati, allora mi arrabbiai dicendo che li volevamo vedere anche noi in viso, ne inviarono un’altra con loro nudi, lui in erezione e lei in ginocchio che lo leccava, io e Elena ci mettemmo a ridere noi l’avevamo mandata vestiti non nudi, e glielo dicemmo, loro ci risposero che se per caso volevamo partire insieme non ci dovevano essere tabù di nessun genere, rimanemmo d’accordo che ci avremmo pensato.
Passarono alcune settimane ma Elena ogni tanto parlava di Maurizio e Sofia (erano i nomi della coppia) e di come li avevamo visti, lui non aveva il cazzo più grande del mio ma Elena ogni tanto ne parlava e dopo aver fatto sesso parlava sempre del cazzo di Maurizio, rimasi un po’ contrariato, ma’..possibile che ti piaccia più il suo che il mio? Siamo insieme da 15 anni e non sei rimasta mai delusa delle nostre chiavate che sono state sempre intense e lunghe, mi disse che era rimasta curiosa, perché non era mai stata con un altro maschio e che la cosa la intricava, ma come dissi, non ti piacerebbe che io mi chiavi un’altra mentre tu parli sempre del cazzo di Maurizio, mi rispose che non voleva chiavare con lui ma’..gli sarebbe piaciuto guardarlo da vicino.
Passò ancora una settimana eravamo un po più stressati perché si avvicinavano le vacanze, molti dipendenti chiedevano le ferie e si doveva accontentare tutti, facendo uscire le nostre quando le volevamo.
Quella sera mandammo una email a Maurizio chiedendo se il sabato successivo ci potevamo incontrare da qualche parte, ma subito non ricevemmo nessuna risposta, dopo quasi tre giorni ci rispose che quasi quasi ci avevano ripensato e che erano ancora indecisi se incontrarci oppure no, rimanemmo un po’ male perché io e Elena siamo delle persone molto aperte e quando diciamo qualcosa &egrave la pura verità, pensai, vuoi vedere che questi due non sono proprio le persone che pensavamo? E che prima ci hanno tastato per vedere se eravamo favorevoli allo scambio di coppia e visto che eravamo titubandi ci hanno ripensato? Perché in quel caso saremmo dovuti partire da soli io e Elena, oppure dovevamo chiamare qualche vecchio amico che poteva anche non voler venire, ma rimanemmo che avremmo cercato di contattare nuovamente Maurizio e Sofia.
Una sera come le altre Elena mi dice ‘ sai”perché non ci facciamo anche noi una bella foto nudi? Come quella che ci hanno inviato loro e la inviamo a loro, ne abbiamo mandate sempre e solo vestiti’ rimasi un po’ sconvolto nel vedere come Elena era incuriosita di incontrare Maurizio, era un bell’uomo in foto sembrava anche simpatico ma perché insisteva tanto??
Rimaneva il fatto che stava facendo di tutto per poterlo vedere da vicino voleva a tutti i costi uscire con lui, così mi decisi e facemmo quella maledetta foto, lei si mise nella stessa posizione della moglie di Maurizio, cominciò a leccarmelo lo fece ingrossare e poi scattò la foto, ma sei proprio fissata gli dissi che ti salta nella mente, possibile che ti ha stregata quella persona e non la conosci neanche da vicino, fece spallucce e disse dai mandiamocela.
Mandai la email, mi risposero subito come se la stessero aspettando, Sofia mi fece gli elogi per il mio cazzo, mi disse che gli sarebbe piaciuto montarlo Elena rideva e mi guardava ero irritato da quella situazione, Maurizio scrisse che sabato se volevo ci saremmo potuti incontrare al pub C….. verso le 21, gli risposi che gli avrei fatto sapere e chiusi il pc.
Elena si incazzò che avevo spento senza chiedercelo, la cosa mi stava puzzando ma”.perché??
Per tutta la settimana Elena era eccitata aspettava con ansia che venisse il sabato per incontrare quei due, a me la cosa non &egrave che mi piaceva molto, adesso non avevo più voglia di avere come ( diciamo) amici di viaggio quei due.
Elena smaniava che venisse sabato, io le dissi che forse avevo impegni sabato e non saremo potuti andare (per tastare il terreno) lei mi rispose furibonda, non era mai successo, ma che hai? Gli chiesi stai cambiando, oppure quel Maurizio ti attizza più di me? Lei non mi rispose anzi cercò di fare la gatta strofinandosi su di me e cercando di rabbonirmi e rimandare l’impegno del sabato, ok gli dissi non ci andrò andremo da quei due, ma”mi devi dire perché ti eccita tanto incontrarli mi rispose che era curiosa di vederli di persona e come si comportavano.
E venne il sabato lei si vestì molto sexy camiciola con collana di perle tre bottoni slacciati e in bella vista l’incavo delle sue mammelle una gonna abbastanza corta con calze autoreggenti e tacchi 10, io mi vestii come sempre casual, ma mi sorgeva un dubbio, l’abbracciai da dietro la baciai sul collo, sapevo che le piaceva e scesi con una mano andando sotto il vestito e’.non aveva messo le mutandine, ma che fai gli dissi possibile? Mi guardò abbassò gli occhi e disse ma perché non ti piaccio senza e alzando la gonna mi disse che l’aveva anche depilata, come ti salta in mente gli risposi mi piaci ma per me non per gli altri, mi disse che era solo per me, ma’.. non ne ero sicuro non resisteva e voleva incontrare Maurizio e Sofia, possibile che gli avevano fatto quell’effetto?
Andammo al pub, ci mettemmo ad un tavolino un po’ in disparte, non erano ancora arrivati e in cuor mio speravo che ci avessero dato buca ma’..mi sbagliavo, Elena li vide entrare e come se li conoscesse da sempre li chiamò, ci furono i soliti convenevoli, si sedettero Maurizio molto vicino a Elena e Sofia di fianco a me, la prima cosa che dissi era che ci piacevano a me come a Elena ma cercavamo solo degli amici di viaggio e nulla più, loro furono gentili dicendo che se si doveva solo viaggiare insieme loro erano disposti a farlo ma volevano le loro libertà e non stare sempre insieme, Elena cambiò espressione la guardavo e sembrava che stesse succedendo qualcosa, lei mi guardò fissa negli occhi e bevve la birra che avevamo ordinato, continuammo a cenare, Elena ogni tanto alzava lo sguardo e mi fissava, non ci feci tanto caso pensando che mi voleva dire che”.ci riflettei subito’ vuoi vedere che gli sta mettendo le mani tra le gambe? Non volli essere sgarbato ma mi alzai e dissi che dovevamo rientrare visto che domani si lavorava e fu un altro errore, domani era domenica e non si lavorava, Maurizio mi risposte ‘rilassati tutto tranquillo che hai sembri agitato, vogliamo uscire a andiamo a casa nostra? Visto che &egrave più vicina? Beviamo qualcosa ancora insieme e poi andate’, Elena fu entusiasta di andare da loro e completare la serata io non tanto ma dovetti arrendermi alle circostanze, arrivammo al palazzo raggiungemmo il terzo piano la casa era bella e spaziosa, entrammo nel salotto mise una musica soffusa molto bella e ci riempì dei bicchierini, Elena sembrava molto eccitata, la guardai e gli chiesi ‘tutto bene?’ mi rispose ottimo non potrebbe andar meglio.
Bevemmo quel liquore il suo effetto su di me fu devastante, mi sentivo impossibilitato a muovermi anche se cosciente, mi guardavo intorno e sembravano che si muovevano a rallentatore, Sofia si avvicinò a Elena e la baciò sulla bocca infilando la lingua lei partecipava, ma non aveva mai avuto avventure lesbiche e non mi piaceva anche perché guardavo ma non riuscivo a muovermi veloce, le mani di Sofia scorrevano sul corpo di Elena cominciando a spogliarla lei partecipava Maurizio si avvicinò anche lui e la palpavano e la baciavano insieme, io guardavo e anche se non riuscivo a muovermi il mio cazzo dava segni di indurimento anche senza il mio volere, intanto Elena rimase nuda si spogliò anche Sofia si gettò nelle sue gambe e cominciò una slinguazzata da morire Elena ormai non capiva più niente, stretta tra due persone lui la baciava in bocca e lei la baciava tra le gambe guardavo e mi innervosivo sempre più ma il mio cazzo si indurì enormemente, Maurizio si spogliò e mise il suo cazzo in bocca a Elena che lo accolse come se lo desiderasse Sofia continuava a leccarla poi si cambiarono di posizione Sofia limonava con Elena e Maurizio si era messo tra le sue gambe e ogni tanto gli strusciava il cazzo sulle labbra della figa Elena ebbe almeno due orgasmi, e come in un sogno vidi che Maurizio si infilò di prepotenza nella figa di mia moglie, volevo morire non riuscivo a muovermi, il mio cuore era impazzito, mi accorsi che ero solo io quello che non riusciva a muoversi gli altri stavano bene anche Elena, che si inarcò con la schiena facendosi chiavare di brutto Sofia continuava, le laccava i capezzoli che erano diventati duri e enormi e il marito continuava dando dei colpi forti alternandoli con un uscita lenta e un entrata altrettanto lenta per poi ritornare con violenza dentro e fuori, mia moglie balbettava non capiva più niente era alla merce di quei due e io maledicevo entrambi (mi stavano chiavando la moglie) e non potevo fare niente, vidi che la girarono lei era a carponi lui esci e si posizionò dietro, pensai adesso la incula pure, e cosi fu vidi Elena che era sconquassata da un altro orgasmo mentre Sofia distesa con le gambe aperte si faceva leccare avendo anche lei orgasmi a ripetizione, il mio cazzo era esploso da solo anche se non volevo e non mi piaceva quello che stavo guardando e che stavano facendo alla mia Elena, piano piano le immagini andarono scomparendo sembrava che erano avvolte dalla nebbia e si oscurò tutto.
Mi risvegliai che era giorno, ero nel mio letto, ma come ci ero arrivato? Mi guardai intorno ero solo mi alzai andai in cucina e trovai Elena intenta a cucinare, si girò mi vide, si attaccò al mio collo e mi baciò con una passione mai vista, mi domandò se ero arrabbiato lei non sapeva perché ma era stato bellissimo, la guardai e ripensando a quello che era successo la presi in braccio la portai sul letto e la chiavai intensamente per quasi un’ora intera alternando la bocca la figa e il culo, e ad ogni colpo che davo gli chiedevo ‘come hai potuto tradirmi’ e infierivo sempre con colpi più forti, lei godeva aveva orgasmi su orgasmi non riusciva a smettere e mi chiedeva di entrare e sbatterla più forte sempre più forte, fin quando sborrai nel suo culo era tanta e non riuscivo a rilassarmi, si abbassò lo prese in bocca e mi fece il più bel pompino che mi avesse mai fatto, facendomi sborrare ancora intensamente ingoiò tutto e si distese vicino a me senza parlare.
Gli chiesi, ‘dimmi la verità già li conoscevi? Però non sapevi che avevano messo annunci per incontrare coppie, quando li hai visti ti sei eccitata non &egrave così?’
Si accoccolò vicino a me e disse che Maurizio era tanti anni fa un suo fidanzato e che quando erano ragazzini fu il primo a chiavarla sia avanti che indietro, mentre Sofia era una sua amica ancora prima di Maurizio, ‘ perché non me lo avevi detto? Pensavi che’.’ Mi zittì baciandomi in bocca e sbattendo la sua lingua sulla mia tra i denti e mi mordicchiava le labbra sapendo che mi faceva eccitare quella cosa. Ma restava il fatto che si erano sentiti prima ed era tutto organizzato quello che era successo dopo.
Ero diventato un cornuto avevo visto che si chiavava mia moglie e non ero potuto intervenire perché drogato. Ma perché tacere e non dirmelo, sa che sono molto possessivo con lei era questa la ragione ma adesso mi aveva ingannato, e non mi era piaciuto, cercavo di capire perché.
Perché non mi avevi detto che già lo conoscevi? Questo &egrave il tuo amico? Si &egrave burlato di te, non ti sei accorta che ti ha preso in giro, facendoti fare quello che lui voleva e tu ci sei cascata facendomi drogare e facendoti chiavare da lui era questo che volevi? Gli dissi, lei rimase di sasso non aveva previsto quello che gli avevo detto, quello gli piaceva e lei ne era rimasta affascinata, allora continuai se &egrave questo che vuoi, potremo incontrare anche dei miei amici che ti hanno sempre voluto chiavare ma per rispetto mio non lo hanno mai dato a vedere, mi sembrò perplessa mi guardava senza rispondere, ma già sapevo che si stava eccitando all’idea che altri la desideravano, senza preavviso gli infilai le mani tra le gambe, era bagnatissima tanto che le colava lungo le gambe, ma allora”.ti piace che gli altri ti chiavino, non rispondeva rimaneva con gli occhi bassi senza parlare, gli dissi di rispondere, e volevo sapere quante volte aveva chiavato con altri senza che io lo sapessi.
Cercò di farmi capire che con Maurizio era stata la prima volta ma poi si arrossì enormemente, balbettando che”che’..e capii subito &egrave successo altre volte o sbaglio? Mi rispose che qualche altra volta era successo, e mi raccontò che un giorno mentre era intenda ad osservare un carico c’erano due scaricanti ucraini, biondi, alti, belli, avevano degli occhi azzurri di ghiaccio, lei cercava di non guardarli ma non ne poteva fare a meno e ogni tanto’.anzi spesso i suoi occhi si posavano sul pacco e si vedeva che avevano il cazzo più grande del mio, ma come dissi ‘ io che ero la passione delle ragazze perché ero grande quelli lo avevano più grande del mio?’ mi disse di si sembravano enormi, continuò, uno dei due se ne accorse e cominciò a ridere dicendo’signora ma che guardi, ma tuo marito c’&egrave la piccolo? Rispose di no anzi era superiore alla media e lui, il mio &egrave più grande del suo lo vuoi vedere? Rispose di si senza capire quello che lui gli aveva detto, guardò l’altro e la prese sotto braccio portandola in una cabina dove loro si mettevano le tute da lavoro e riposavano, lei si sedette sul letto e loro senza dire una parola si spogliarono nudi mostrando dei cazzi enormi e ben fatti diritti e già duri come l’acciaio, non capì più niente e cominciò a baciare e leccare quelle due meraviglie, passava da uno a un altro e il sapore era uguale loro cominciarono a spogliarla lei si faceva fare tutto, quando fu nuda la distesero sul letto e mentre uno la baciava e la leccava il collo l’altro andò tra le sue gambe e cominciò a succhiare il clitoride senza ritegno con succhiotti rumorosi, mi disse che era già venuta due volte mentre questo succedeva ad occhi chiusi aspettava e godeva come non mai, quello che stava tra le gambe gli appoggiò il cazzo sulla figa e lei ebbe un altro orgasmo, ormai era un susseguirsi di orgasmi non riusciva più a smettere, e non si accorse che ne erano entrati altri due, il primo entrò in lei e l’altro le aveva messo il cazzo in bocca, lei succhiava e godeva, quando sentì le altre mani che la accarezzavano capì e rimase ferma aspettando il seguito, quello che la chiavava venne nella figa quello che lo aveva in bocca si mise coricato, facendola impalare sul suo cazzo che era più grande di quello che era uscito, appena entrò Elena si fermò gustandosi l’enorme cazzo che la chiavava lui da sotto l’abbracciò stringendola forte, così che lei doveva per forza esporre il culo in alto, sentì che qualcuno gli aveva infilato un dito dentro e lo roteava, si accorse che era bello largo e solo sputando un po’ la inculò, era la prima volta che veniva presa con due cazzi enormi, nel frattempo un altro glielo mise in bocca soffocandola, non mi seppe dire quante volte era venuta era in balia di quei tre che si alternavano in culo, in figa e in bocca, l’altro si era ripreso e facendosi spazio lo mise anche lui nella figa, sentendo quel racconto il mio cazzo era diventato di marmo non lo contenevo più e cominciai a masturbarmi, nella mia mente vedevo lei tra quelle persone che la chiavavano in quel modo, mi disse che aveva due cazzi in figa uno in culo e un altro in bocca, aveva orgasmi a ripetizione in quella posizione, poi vennero tutti quasi contemporaneamente, quello in bocca gli verso tanto di quella sborra che quasi soffocava.
Mi guardò vide che mi stavo masturbando lo prese in bocca e mi sponpinò fino all’orgasmo che ingoiò guardandomi negli occhi, subito dopo mi baciò in bocca facendo rateare la sua lingua con la mia sentivo il mio sapore, e mi eccitai nuovamente, la distesi per terra e la chiavai con forza lei ebbe due orgasmi anche io venni ci guardammo e mi disse ‘ mi perdoni?’.
Come avrei potuto dire di no, mi guardava con quegli occhi verdi da gatta, certo che ti perdono gli dissi ma a una condizione, ormai ti sei accorta che amici sinceri non c’&egrave ne sono nella loro vita essere tuo o tua amico &egrave solo per uno scopo poter avere da te quello che vogliono e poi ritirarsi magari rivoltando la frittata e facendo in modo che sei tu il cattivo e loro i buoni, ma nel prossimo futuro voglio che mi dici tutto quello che ti eccita magari lo possiamo fare insieme o ti da fastidio? Mi disse che lei era disposta a fare tutto come una volta con me sempre e solo con me, anche se invitavamo amici di qualsiasi genere.
Gli spiegai vuoi chiamare Maurizio? Scommettiamo che ti dirà che non vuole partire con noi per le ferie?
Non se lo fece dire due volte, prese il telefono e chiamò Maurizio, lo mise a viva voce e gli disse.
E ‘ ciao Maurizio come va tutto bene
M ‘ ciao Elena che dici, che ha detto Pippo? Si &egrave incazzato per lo scherzo che gli abbiamo fatto?
E ‘ macch&egrave lui sa scherzare aveva capito tutto e non ha detto niente
M ‘ a bene pensavo che mi volesse uccidere, dimmi cosa vuoi?
E ‘ volevo sapere come ci dovevamo mettere d’accordo per le prossime ferie, vuoi venite sempre?
M ‘ ma”sai Elena non so se posso averle per il periodo che le avete anche voi forse ci dovremo sentire più avanti ma’..sono quasi sicuro che non potremmo venire sai le ferie non &egrave che le danno facilmente dove lavoro.
Io guardai Elena e feci il classico segno con la mano hai visto? Gli amici se ti possono sfruttare o nel caso tuo chiavare lo fanno e poi chi si &egrave visto si &egrave visto.
E ‘ ma come dopo quello che &egrave successo e se Pippo poteva sentirsi male? Vi ho assecondato per una complicità e stare insieme.
M ‘ vabb&egrave Elena lo scopo era quello, poterti chiavare davanti a Pippo e lo abbiamo fatto”..
Elena mise giù la cornetta ci rimase malissimo per quello che aveva detto Maurizio e io cominciai a ridere, e mi alterai gridando NON ESISTONO AMICI VERI, DA NESSUNA PARTE LI CERCHI, lei mi guardò aveva le lacrime agli occhi non sapeva cosa dire, e adesso? Partiamo soli?
Non so risposi, visto che mi hai cornificato abbastanza bene, anche se il mio cazzo non lasciava a desiderare potrei chiedere a qualche mio amico, così non avresti astinenza di cazzo, mi sorrise e cominciò a piangere chiedendomi scusa’.scusa credevo che avevo un amico e invece voleva solo chiavare con me davanti a te. Gli risposi che credevi che era vera amicizia?
Comunque restammo che saremmo partiti per le ferie ed io avrei fatto in modo che potessero venire almeno due amici (sempre interessati non credete) di lavoro e se volevano organizzare anche due coppie sempre di (amici).
Venne il giorno della partenza, mi ero organizzato con tre miei amici che avevano come noi il camper, e loro era da tempo che mi chiedeva di poter venire con me e Elena a fare un viaggio, io avevo sempre declinato sapendo che loro apprezzavano Elena, così quando glielo dissi sprizzavano gioia da tutte le parti, ci fu anche un altro che con la moglie voleva accodarsi a noi quindi eravamo due coppie e tre singoli, si partiva con due camper, avevamo due laika kreos , quindi molto spaziosi, il primo di luglio ci incontrammo in piazza ci salutammo, prendemmo il caff&egrave e”via partimmo in direzione Francia, cominciammo il viaggio con la coppia di amici Franco e Serena, nell’altro camper c’erano Giacomo, Antonio e Biagio.
I nostri amici di viaggio erano molto felici di condividere questa avventura, e si dimostrarono anche molto disinibiti, appena entrati si misero comodi Franco si svesti rimanendo in boxer e infilando una maglietta sopra, ci domandarono se per caso ci disturbavano che erano poco vestiti, guardai Elena e risi dicendo di no anzi eravamo anche noi disposti a viaggiare comodi, Serena si tolse il suo abitino rimanendo in tanga non portava il reggiseno, Elena anche se un po’ imbarazzata per me si tolse il vestita rimanendo in mutandine e reggiseno, anche io mi misi libero rimanendo in slip e t-hirt, i nostri amici di viaggio nell’altro camper si accorsero del movimento e accostandosi dissero che non era giusto che noi avevamo due femmine e loro nemmeno una, le due femmine si guardarono e risero, così rimanemmo che al primo autogrill avremmo deciso il da fare, però restava il fatto che c’era un maschio in meno si doveva risolvere la cosa in tempi stretti.
Avevamo percorso almeno duecento km e già le due femmine che erano con noi si erano nascoste sulla mansarda dicendo che siccome eravamo partiti presto volevano riposare, mentre noi si guidava, ci guardammo e ridemmo, dissi, ‘prima di andare magari portateci del caff&egrave’ così fecero e poi sparirono, avevamo deciso che non si cucinava nel camper si mangiava giorno per giorno dove ci trovavamo nei ristoranti locali, viaggiavamo incolonnati quelli dietro lampeggiarono chiedendo di fermarci perché’.volevano che almeno una femmina andasse con loro.
Giungemmo all’autogrill ci fermammo e andammo a prendere il caff&egrave le femmine dovevano decidere con chi andare, io mi sentivo male con il pensiero che Elena decideva di andare con loro, feci il pieno come anche l’altro e si doveva decidere come partire, Elena vide un giovane che chiedeva un passaggio, avrà avuto sui trenta anni (come ci confermò dopo) era alto almeno 185 cm era moro con occhi verdi che spiccavano dal viso abbronzato, lo chiamò chiedendo dove fosse diretto, lui la squadrò da capo a piedi, sorridendo disse che andava in vacanza senza meta qualsiasi posto era buono, lo invitò al nostro camper chiedendo se era possibile portarlo con noi, lei”.aveva progettato che se Serena andava con gli altri erano tre mentre lei se voleva restare con me eravamo due capito la’.mogliettina?
Il nostro ospite che si chiamava Giorgio veniva dalla Campania e che era abituato a viaggiare sempre con passaggi sulla strada, così ci preparammo, Serena andò con loro e Giorgio riempì lo spazio lasciato da Serena, partimmo e già Franco nel voltarsi si accorse che ormai Serena era già nuda, dicendo mia moglie &egrave proprio una puttana, guarda mi indicò &egrave già nuda che si fa toccare, al che Elena senza dirmi niente si spogliò anche lei rimanendo in mutandine, Giorgio la guardò rimanendo senza parole e dissi ‘posso anche io?’ gli dissi di si che se voleva poteva mettersi comodo, si spogliò nudo, siccome guidava Franco mi girai lo vidi e aveva un cazzo che non era enorme ma abbastanza lungo e largo Elena aveva la bava alla bocca, mi guardò e si tuffo sul cazzo prendendolo in bocca, mi sorrise e non parlava anche perché non poteva sorrisi anche io dicendo ma si divertiamoci in questa vacanza.
Lo spompinava da vera maestra lo leccava dalla punta fino a scendere alle palle che alternava aspirandole in bocca prima una poi l’altra, il mio cazzo diventò di marmo dissi a Franco di non guardare, doveva solo guidare, mi girai mi spogliai anche io e mi misi tra le gambe di Elena succhiandogli il clitoride e entrando con la lingua nella figa, Franco cominciò col dire ‘ non &egrave possibile guidare in questo modo come faccio? Ho il cazzo che mi sta esaurendo vuole uscire’ gli dissi di aspettare che dopo gli avrei dato il cambio in moto senza fermarci, Elena non sapeva dove stava si contorceva sul cazzo e si dimenava sulla mia bocca venne almeno due volte, cosi mi misi a leccare il buco del culo che lei gradiva molto, la girai e le infilai il cazzo, Giorgio non si fece pregare e glielò infilò in culo, Elena gridava come una gallina si dibatteva, al che Franco trovò una piazzola di sosta si fermò e si unì alla mischia mettendolo in bocca fino in gola, anche l’altro camper si fermò ma non scese nessuno avevano capito e stavano facendo la stessa cosa a Serena.
Uscii dalla figa e Franco lo tolse dalla bocca nel frattempo Giorgio lo aveva tolto dal culo e messo nella bocca io nel culo e Franco si distese e lo mise nella figa, nell’altro camper tutti si alternarono nel culo di Serena che coricata a gambe aperte lo prendeva solo in culo, poi si mise a pancia sotto e lo infilarono nella figa, ma non bastava, la distesero e come avevamo fatto noi alternandosi, lo misero in figa culo e bocca, facendo una specie di giostra giravano senza mai lasciare qualche buco libero, vennero tutti Serena ormai non contava gli orgasmi come Elena, tutto si fermò, rimanemmo immobili io anche ero venuto, sborrai nel culo e lo lasciai li tamponando il buco.
Ci svegliammo dal coma, si lavammo Elena fece una doccia come Serena e ripatimmo, ci aspettavano ancora ore di passione e di chiavate con le nostre due femmine che non si stancavamo mai di avere cazzi in tutti i buchi.
Elena preparò dei panini che avevamo portato e mentre li mangiavamo lei si era accucciata ai piedi di Giorgio che gli carezzava i capelli, come una cagnetta, la cosa non &egrave che mi piaceva molto ma mi dissi, ‘fa conto che non &egrave tua moglie ma una femmina qualsiasi’.
Ormai eravamo partiti e dovevamo almeno fare un po di kilometri rimanemmo tutti concentrati nella guida anche Elena e Serena erano andate a riposare, stanche.
Arrivati nei pressi di Bologna ormai si era fatta sera, entrammo in un autogrill e prendemmo da mangiare, volevamo stare comodi e lasciammo le femmine sole per poi portare il pranzo in uno dei camper e mangiare insieme.
Al nostro ritorno si vedeva un capannello intorno al camper dei ragazzi, vuoi vedere che &egrave successo qualcosa? Ci affrettammo rimanendo sbalorditi, c’erano almeno cinque camionisti che erano nel camper e chiavavano le nostre femmine, che fare guardare oppure tornare al ristorante mangiare e portare dopo il pranzo alle zoccole? Ci guardammo tutti e sei senza dire niente ma nessuno si muoveva, nel frattempo due erano infilati in Elena e altri due in Serena che godevano come veramente delle cagne in calore, seppi da Franco che neanche Serena poteva avere figli e quindi andavano a ruota libera senza problemi, guardai uno che aveva un cazzo enorme e lo infilava nel culo di Elena senza sosta e lei”si smaniava come un albero sospinto dal vento era in paradiso se il paradiso era quello ‘..Elena non voleva andare più via, quando tutti sborrarono chi dentro chi fuori chi in faccia, andarono via salutandole, ci guardarono come ti guarda un bambino beccato con il dito nella marmellata, Elena scoppiò a ridere, perché dal suo culo uscivano rumori misti a sborra erano boati enormi, cercava di tenere ma da come era stato allargato non ci riusciva proprio anche Serena aveva lo stesso problema e cominciò a ridere anche lei al che ci unimmo, dissi ‘devo essere sincero io che non avrei mai immaginato di dividere la mia mogliettina con altri adesso mi sento più disteso’ Elena riusci ad alzarsi mi abbracciò e mi baciò sentii anche il sapore che aveva in bocca, e non mi disgustò tanto, ma che dirle faceva le fuse e ancora non era sazia, aveva provato il buono e non lo voleva lasciare, gli dicemmo di andarsi a lavare che si mangiava, e così fu si lavarono tornarono nude e profumate, nel frattempo anche noi ci eravamo denudati ci sedemmo e mangiammo.
Ogni tanto Giorgio allungava le mani, il furbetto si era seduto tra Serena e Elena e se le gustava insieme al pranzo, (la cena) perché era tardi, io come un padre dissi che quella notte tutti dovevamo dormire perché stanchi e domani si doveva fare un po di km veri senza soste alternativa e poi”.un po’ di ripose per le femmine ci voleva, almeno per far ritornare i buchi come prima, scoppiò una risata generale e mi dettero ragione, era solo il primo giorno e già eravamo sfiniti, alla fine diventiamo scheletri?
Tutti acconsentirono e si disposero nei letti i tre andarono nel loro camper con”.ci volle andare Elena, la guardai e le dissi che si doveva calmare, mi assicurò che non avrebbe fatto niente e rise, Serena resto con noi ci coricammo e ”’.buona notte
Buona notte?………… Non riuscimmo neanche a metterci sul lettino che Serena con mosse sapienti cominciò uno spogliarello mai visto che subito ci fece rizzare nuovamente i cazzi, camminò coma una cagna e siccome eravamo seduto, iniziò a leccare il marito, poi si voltò e lecco me infine Giorgio che non si aspettava un viaggio con compagni cosi goduriosi, nel frattempo nell’altro camper visto che eravamo affiancati, si vedeva Elena che slinguava come Serena, cosi ci fu un alternarsi come prima nel culo, figa e bocca, non so perché ma girando a guardare Elena scorsi delle ombre che piano piano si avvicinavano cercando di non farsi notare da noi, vidi che erano dei neri che avevano fermato i camion e girando per il parcheggio avevano visto del movimento e sentito che si godeva, dove stavamo noi e si erano avvicinati curiosando, ma già sapevano quello che stava succedendo, sperando in un contatto con qualche femmina disposta a farsi sborrare in qualche buco disponibile.
Guardai il marito di Serena e con gli occhi gli feci cenno dei neri anche Giorgio si accorse e cominciò a ridere dicendo ‘ Elena? Glielo dirai?’ be dissi ormai che fare, aprii la porta del camper e senza che nessuno li invitasse due neri entrarono dicendo ‘possiamo?’ li guardammo come dire si, gli altri due andarono all’altro camper bussarono e gli aprirono vidi Elena che mi guardava, l’espressione era ‘posso?’ feci cenno di si entrarono anche li due neri, i nostri cominciarono a carezzare Serena con calma nel frattempo che veniva inculata da Giorgio e aveva il mio cazzo in bocca, si spogliarono senza fretta e’ mamma mia’se il mio era 22 cm quelli erano”almeno dieci in più il mio cazzo sembrava quello di un bambino vicino al loro, Serena non se li fece sfuggire subito ne prese uno in bocca ma non ci riusciva era grande, girando lo sguardo vidi Elena nuda che era scesa dal camper immediatamente corsi fuori per chiedere che stesse succedendo, lei disse ‘ma quei due che sono entrati hanno il cazzo uguale al tuo mentre questi’..’ così entrò in fretta e si getto sull’altro nero che Serena non riusciva a gestire, cosi ci ritrovammo nel mio camper 10 di noi con due femmine, ci fu la fine del mondo non si sapeva più quale posizione assumere, arrivammo al punto che si riusciva a mettere in sincronia due in culo uno in figa uno in bocca la mano libera segava, le femmine non sapevano più chi toccare o che fare, quando tutti sborrammo ci fu silenzio, i neri piano piano ci salutarono ringraziarono le femmine e sparirono nell’ombra (era la loro specialità), noi cercammo di ricomporci alla meglio e ci addormentammo tutti su tutti questa volta per davvero.
Ci svegliammo al primo pomeriggio eravamo ancora stanchi specialmente le femmine Elena non riusciva a camminare bene, così decisi che quella giornata l’avremmo passata calma e tranquilla senza sesso, ci alzammo facemmo colazione una doccia e partimmo nuovamente e misi una regola, oggi tutti vestiti il primo che si svestiva era fuori dal viaggio, acconsentirono tutti anche perché dovevamo riprenderci avevamo fatto sesso sfrenato per due giorni senza sosta.
La giornata passò tranquilla camminavamo in colonna io guidavo la fila e dietro l’altro camper, Elena era andata con loro mentre con noi c’era Serena, che era agitata, guardai il marito e senza farmi accorgere gli chiesi che avesse, mi rispose che Serena non riusciva a stare almeno cinque sei ore senza fare sesso, praticamente gli mancava, Giorgio si accorse della discussione tra di noi e sorridendo si offrì volontario a mantenere Serena (mica scemo) allora con il telefonino contattai l’altro camper chiedendo come andasse, visto che Elena era con loro, mi rispose tutto bene, anzi benissimo, capii subito cosa volesse dire mi arrabbiai dicendo di passarmi Elena, che mi rispose dopo un po’. Gli dissi stai nuovamente facendo pompini? Mi rispose con un flebile ‘si’ eccitata all’inverosimile, ma non la smetti mai, gli dissi e lei non mi rispose ma si sentiva il risucchio che faceva con la bocca al cazzo di qualcuno, possibile che erano tutti così affamati di sesso, siccome ero il capo carovana decisi di trovare al più presto un posteggio camper per poterci fermare magari un paio di giorni e cominciare le vacanze, erano solo tre giorni di viaggio ma si chiavava da quando eravamo partiti.
Trovai sul pc un campeggio solo camper lo contattai e affittai due posti vicino il più vicino al mare, giusto per quando ci si riposava prendere anche un po’ di sole e farci qualche bagno di mare, arrivammo dopo due ore, ci assegnarono i posti 380 e 381, eravamo proprio accanto uno all’altro, le femmine si ricomposero e si dettero da fare per organizzare il pranzo, noi maschi ne approfittammo per andare sulla spiaggia e distenderci un po’ per rimembrare la carne che era ormai esausta, anche le femmine si distesero accanto a noi, qualcuno ci guardava eravamo una comitiva un po’ ambigua due femmine e sei maschi, non era normale, sulla spiaggia si vedevano solo persone mature non c’erano fanciulli quindi si poteva stare come si voleva, chiesi ai guardiani se si poteva anche stare nudi, asserirono che praticamente era come si riteneva più opportuno stare nudi in costume come si voleva, le femmine non se lo fecero dire due volte si spogliarono nude e corsero in acqua, cosa che facemmo anche noi, ci guardavano tutti, c’era un gruppo di quattro maschi molto giovani che ci guardavano e ci invidiavano che avevamo le femmine loro erano solo maschi, che sfigata.
Ritornammo a riva e ci distendemmo al sole, qualcuno allungò le mani su Elena che subito aprì le gambe per farsi toccare meglio, intervenni dicendo, ‘non facciamoci cacciare subito dal campeggio’ aspettiamo ancora un po’, cosi fu, rientrammo nei camper mangiammo e ci addormentammo sfiniti anche perché era da molto che non dormivamo.
Serena come una gatta uscì silenziosamente e cominciò a girovagare per il campeggio senza accorgersene si trovò vicino alla roulotte dei ragazzi che fumavano e chiacchieravano, lei si avvicinò di più e loro la invitarono a bere qualcosa visto che faceva molto caldo, Serena era vestita o meglio svestita con una canotta lunga che copriva a malapena il culo, e subito accettò l’invito, e ragazzi erano eccitati all’idea, però erano cauti noi eravamo sei e grandi loro quattro e ancora senza esperienze, si presentarono la fecero sedere fra di loro e gli diedero una bibita ma’.Serena non voleva bere bibita ma altro, qualcuno domandò di noi e se ci saremmo arrabbiati che lei era con loro, Serena con molto candore disse che era tutto apposto, non si dovevano preoccupare, cosi cominciarono ad allungare le mani qualcuno la fece distendere e tutti si accalcarono sul suo corpo, i cazzi non erano niente male, raccontò poi, a qualcuno era anche abbastanza grosso, cominciò a prendere in bocca due di loro mentre con le mani segava gli altri due, uno di loro il più audace si distese su di lei e le strofinò il cazzo sulla figa e lentamente lo introdusse senza sforzo (visto quello che aveva preso prima) cominciando un su e giu senza sosta anche perché erano giovani non avevano più di venti anni, Serena era impazzita come sempre, si girò e cominciò a cavalcare lei invitando qualcuno nell’altro buco e subito fu servita, fu inculata di brutto non avevano molto esperienza quindi erano alquanto brutale ma a Serena non faceva nessun danno visto come era aperta avanti e dietro, passò con loro almeno un’ora prendendoli tutti da tutte le parti, quando stava per andar via la fermarono e avevano nuovamente i cazzi in tiro, Serena rise e si rimise a leccare e spompinare di brutto a tutti, così tra culo e figa e bocca tutti sborrarono nuovamente su di lei.
Uscì dalla roulotte e si diresse barcollando verso il mare si tuffo, l’acqua fredda la svegliò subito, ritornò nel camper e sempre in silenzio come era uscita si coricò assopendosi.
Ci svegliammo tutti molto tardi meno Serena che dormiva come un ghiro, così decidemmo di non svegliarla e ci rimettemmo in viaggio questa mattina eravamo tutti più calmi nessuno si spogliava e nessuno cercava nessuno, percorremmo molti km e finalmente attraversammo il confine ci inoltrammo in Francia, e continuammo percorrendo la costa, era una giornata magnifica, decidemmo di fermarci in un ristoro dove ci rifocillammo si aggiunse a noi anche Serena ormai anche lei sveglia e in piena forma.
Ritornati sul camper ripartimmo, dovevamo raggiungere un parcheggio per camper ed era anche molto lontano, mentre si guidava Serena e Elena che erano rimasti sul mio camper, si misero distese sul lettino e piano con noncuranza si sfioravano i capezzoli la pancia e capelli, Serena passava il dito sulle lebbra di Elena e lei le dischiudeva aspettando che la penetrasse ma lei ritornava sul naso girava intorno agli occhi, noi le guardavamo senza dire una parola, continuando il viaggio, mancavano ancora almeno un paio di centinaia di chilometri per raggiungerlo ed eravamo in ritardo, quando improvvisamente mentre guidavamo su una strada molto solitaria, fummo raggiunti da tre macchine di grossa cilindrata, una ci sorpassò, le altre due rimasero dietro, ci guardammo e comunicammo con l’altro camper chiedendo che fare, sembrava che ci volessero rallentare, infatti quella che era avanti rallentava e io per non tamponarla rallentavo così quello che stava dietro, tutti eravamo spaventati anche le ragazze si erano rivestite e ci guardavo con paura, poi da quella di avanti si aprì un finestrino, uscì una mano e fece segno di entrare in uno spazio più avanti, veramente il mio primo impulso fu di accelerare e cercare di scappare ma le macchine che erano dietro una ci aveva affiancato, e l’altra era rimasti in coda, così dovemmo forzatamente entrare nel parcheggio di sosta.
Ci fermammo senza aprire le porte, dai suv uscirono dodici persone, sembrava che qualcuno avesse una pistola in mano, pensai ci vogliono rapinare, vennero vicini e ci intimarono di aprire e di scendere molto impauriti eseguimmo l’ordine, scesero anche Elena e Serena.
Ci girarono intorno e chiesero dove eravamo diretti, allora da leader presi la parola dicendo che eravamo tutti amici e che eravamo in vacanza e che ci lasciassero in pace. Quello che sembrava il capo mi venne vicino e in un italiano stentato disse che erano loro che decidevano cosa fare e non noi, al che guardarono le femmine, dicendo, ma come tanti amici solo due femmine?
Risposi che solo due erano sposati gli altri erano amici di vecchia data, il capo cominciò a ridere seguito da tutti gli altri, improvvisamente ad un cenno venimmo tutti legati con delle fascette da elettricista con le mani dietro la schiena, ci fecero sedere per terra e ci legarono anche le caviglie, volevo protestare ma”mi sventolò la pistola sotto agli occhi, solo le donne rimasero slegate ci guardavano impaurite e si giravano intorno guardando i dodici uomini che sorridevano.
Con un cenno della testa le femmine furono prese per le braccia e caricate su un suv, ci guardarono e il capo sorridendo disse, ‘tranquilli ve le riportiamo tutte intere ma rotte tra le gambe, tutti risero misero in moto e sparirono nella notte.
Non sapevamo come slegarci, le fascette sono difficili da rompere ma Giorgio che fino a quel momento aveva fatto tutto quello che volevano, si mosse e abbassando le mani estrasse dalle scarpe un coltello, lo aprì e mi venne dietro le spalle taglio la fascetta delle mani, il resto fu facile, ma rimaneva il dubbio che fare? Cercavamo di inseguirli oppure aspettare che ci riportassero le femmine e questa era la cosa migliore, ma Giorgio disse, ‘&egrave più saggio aspettare qui, magari quando sentiamo i motori qualcuno si nasconde e li prendiamo, forse quando tornano ci vogliono anche derubare’, pensammo che era una idea valida.
Passammo la notte in quel parcheggio qualcuno dormiva qualche altro aspettava tendendo l’orecchio in attesa di un rumore, ma non successe niente ero distrutto la mia Elena che gli stavano facendo, e Serena, anche suo marito, non parlava ma guardandolo diceva tutto.
Si fece l’alba e ancora niente, il sole era alto ma ancora non si vedevano, fui preso dalla disperazione, i tre diciamo amici con il loro camper si erano avviati dicendo che avrebbero chiamato la polizia, rimase solo Giorgio, (un amico vero), disse ‘non ti preoccupare starò con voi per la vita o la morte’.
Neanche di giorno transitavano molte auto su quella maledetta strada, da lontano sentimmo un rombo, ci alzammo ci guardammo in giro Giorgio Sali sul camper con il coltello, dovevamo sapere che cosa sarebbe successo, il suv entrò nel parcheggio alzando molta polvere, si aprirono le porte posteriori e Elena e Serena furono gettate fuori sul selciato, il suv sgommando andò via.
Restarono immobili distese senza forze la aiutammo ad alzarsi ma non c’&egrave la facevano, avevano i buchi larghi che ancora non avevano preso la loro forma originale, Elena cominciò a piangere seguita da Serena, singhiozzavano chiedendo un po’ d’acqua, disse Serena abbiamo la gola arsa dalla sborra che ci hanno riversato dentro, le facemmo bere e le prendemmo praticamente in braccio per portarle al camper, dentro le distendemmo sul letto, ci guardarono abbozzarono un mezzo sorriso e chiusero gli occhi addormentandosi.
Decidemmo di lasciarle dormire, misi in moto e in fretta partimmo questa volta l’andatura era molto veloce, Giorgio disse ‘non correre ormai!!!’
Rallentai lasciai la guida a Giorgio e andai vicino a Elena era distrutta respirava pesante l’avevano conciate proprio male, Serena portava dei segni sulle spalle e sul culo, anche Elena ma in numero minore, passarono almeno due ore, arrivammo al parcheggio camper e ci portammo al numero di lotto assegnatoci, guarda guarda disse Giorgio caso strano il camper dei tuoi diciamo amici non c’&egrave, se ne sono andati per fatti loro, che amici che hai, lo guardai con aria di approvazione, parcheggiammo e prendemmo confidenza con il posto.
Acquistammo da mangiare e imbandimmo la tavole le femmine ancora dormivano, si fece quasi ora di mangiare che le vedemmo uscire dal camper, assonnate e camminavano piano senza agitarsi, ci salutarono e si misero sedute a tavola, mangiammo tutti insieme in silenzio, nessuno voleva domandare che era successo, dopo esserci riposati dopo pranzo, Elena mi venne vicino mi accarezzò e mi chiese ‘vuoi sapere che &egrave successo quando ci hanno portate via? ‘ annuii con la testa, mi chiese degli altri, risposi che erano venuti con noi solo per chiavarvi non volevano niente altro, sorrise e cominciò ‘ quando siamo salite sul suv eravamo terrorizzate che ci potessero uccidere dopo per evitare di riconoscerli ma era buio, e subito dopo si infilarono dei cappucci non si vedevano in volto, siamo arrivati ad una specie di capanna, ci hanno fatto scendere strattonandoci, e ci hanno buttate su un tappeto che era per terra era uno di quei tappeti soffici orientali, erano tanti, non sono riuscita a contarli, si sono avvicinati a noi e ci hanno letteralmente strappato i vestiti da dosso lasciandoci nude, Serena ha provato a scappare ma era impossibile, l’hanno ripresa e la sballottavano da uno ad un altro, le hanno legate le mani e l’hanno appesa, lei scalciava cercando di liberarsi ma inutilmente, anche io volevo fuggire ma non ne avevo il coraggio, mi legarono anche a me e mi misero vicino a lei, ci toccavano da tutte le parti, eravamo appese come salami e loro facevano quello che volevano, qualcuno ci frustò ma sempre divertendosi, ci slegarono e ci dissero di stare buone, e così facemmo, ci distesero per terra e cominciarono a leccarci e baciarci per tutto il corpo, arrivarono al mio inguine e cominciai a partire, ci fu un assembramento di cazzi di tutte le misure, grandi, medi piccoli e passavano tutti per la mia bocca ci fu uno che subito entrò, ebbi un sussulto ma ho goduto subito, sarà stata la situazione, il modo di come mi trattavano ma ho cominciato a godere, poi hanno cominciato ad alternarsi cosi anche con Serena la sentivo gridare ogni tanto tutto il suo orgasmo, sono entrati in due nella figa e dopo nel culo, però la cosa che mi incuriosiva era che quattro di loro non si era neanche spogliati ne tanto meno si menava il cazzo, ho pensato che erano gay, mi sono venuti da tutte le parti, i loro cazzi non si sgonfiavano mai, poi si sono placati erano le prime ore dell’alba, eravamo spossate e stanche, ma felici di aver provato quella esperienza, improvvisamente i quattro che erano rimasti seduti e vestiti, si avvicinarono, noi li guardavamo, ma avevano uno sguardo strano, ci fecero tremare dalla paura, cominciarono ad accarezzarci, eravamo imbrattate di sborra l’avevamo da tutte le parti, ma a loro non interessava ci accarezzavano uno cominciò a ridere, disse questo che avete provato fino a ora non &egrave niente di quello che proverete adesso, lentamente si cominciarono a svestire e quando arrivarono alle mutande”..mamma mia!! Esclamammo io e Serena avevano dei cazzi mostruosi gli dissi che le nostre fighe erano state usate molto ed eravamo stanche, ma nessuno parlò, parlò uno che già ci aveva avuto, dicendo volete farlo con le buone oppure vi leghiamo e lo facciamo lo stesso? Senza parlare cercammo di prendere in bocca quegli affari ma erano più grandi delle nostre bocche, uno mi prese per i capelli e lo infilò con forza mi spingeva la nuca verso il suo cazzo e ”’lo fece entrare mi arrivò fino in gola mi sentivo di morire senza aria ma questo a lui non gli importava, cominciò a scoparmi la bocca e questo lo aveva cominciato a fare anche l’altro, eravamo stremate ma loro continuavano senza sosta gli altri due guardavano e si segavano, poi venne il momento, non c’&egrave la facevo proprio più così ci presero per le braccia e le gambe uno si stese di schiena e ci calarono su di loro urlai con quanto fiato avevo in corpo oltre alla larghezza e la lunghezza mi faceva male proprio il buco, ma a nessuno interessava ci calarono su di loro e cominciarono a chiavare, mi sentivo morire, non avevo fatto i conti con gli altri due, uno di quelli che stavano dietro ci presero per le spalle calandoci sulla faccia di quello sotto, capii subito e anche Serena cercavamo di alzarci ma ci tenevano abbassate e”..colpirono ci infilarono nel culo gli altri due che erano rimasti fuori &egrave stato terribile, mi sentivo di morire avevo due cazzi di almeno trenta cm uno nel culo e l’altro nella figa, la cosa buona se vogliamo dire buona &egrave che sborrarono non molto tardi, quando uscirono ci gettarono di lato lasciandoci per terra senza forze e doloranti, poi ci hanno caricato sui suv e ci hanno sbattute qui per terra, ma adesso sono felice di essere qui con te e con loro, mi riprenderò con calma’.

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