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Un giorno al mare.. con sorpresa

By 23 Febbraio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Monia e Diego arrivarono in spiaggia abbastanza presto. Era stato difficile raggiungerla, perchè si trattava in realtà di una caletta non proprio minuscola ma comunque piuttosto piccola ai piedi di una parete rocciosa in cui era stato ricavato un percorso impervio riservato ai turisti avventurosi. Lo scenario che si trovarono davanti agli occhi li ripagò della fatica. La spiaggia di sabbia bianca, il mare azzurro.. per di più erano ancora soli, in assoluta tranquillità.. e c’era un’elevata probabilità che nel corso della giornata ci sarebbero state comunque ben poche persone a raggiungere quel posto.

“Fantastico!” disse diego mentre già iniziava a piantare l’ombrellone. “Te l’avevo detto io.. ne è valsa la pena no?” rispose lei già intenta a togliersi i pantaloncini e la canottiera. Aveva indossato il costume già da casa, quindi era praticamente pronta ad abbronzarsi. “Direi proprio di si amore mio!” confermò lui. Si fermò a guardarla. “Wow sei uno schianto con quel costume!!” le disse. “Grazie tesoro!! In realtà ho paura che sia un pò troppo striminzito!!” commentò monia girando su se stessa per farsi vedere meglio. Il reggiseno a triangolino arancione, pur non essendo particolarmente trasgressivo, rivelava la forma naturale di un seno non troppo grande ma ben sodo e proporzionato al metro e settanta di altezza. Lo slip a metà tra uno normale ed un perizoma faceva risaltare un sedere davvero notevole, degno di una giocatrice di pallavolo come lei. “Non è eccessivo..e comunque qui non ci sarà molta gente a vederti!!!” giudicò diego, mentre toglieva jeans e maglietta per restare anche lui con gli slip che usava anche in piscina. “Mmm.. quasi quasi mi dispiace!!” commentò lei pensando che forse l’episodio della settimana precedente al supermercato le aveva dato un ulteriore motivazione.

Diego finse di riflettere e poi le sorrise. “Visto che non sei un’esibizionista, deduco che mi stai ancora punzecchiando per l’altro giorno!!”. “Ma scherzi!?! – gli rispose ironicamente monia – mica penserai che me la sono presa per il fatto che hai spudoratamente guardato nella scollatura della mia amica michela al supermercato!?!”. “Non è colpa mia se la tua amica va in giro mezza nuda.. aveva solo la camicetta e pure quasi tutta aperta davanti!!”. “Quindi il fatto che le si vedessero le tette dovrebbe giustificare il fatto che gliele hai praticamente fissate per tutto il tempo??”. “Per la precisione tesoro le si vedeva addirittura un capezzolo.. comunque non voglio fare l’ipocrita.. credo che chiunque fosse stato al mio posto avrebbe sbirciato.. e la prova è suo cugino che era lì, te lo posso assicurare. Con quella camicia aperta, senza reggiseno, e le tette pure grandi, è normale che poi..”. “Caspita l’hai praticamente fotografata con gli occhi!! Insomma non c’era niente di strano.. vuoi dire che è normale che lo sguardo di un uomo cada sul seno di una donna se è abbastanza scollata.. dico bene?”. “Beh.. se ci si limita a guardare non vedo cosa ci sia di male dopotutto!!” concluse diego. “Allora sei fortunato che io non uso indossare vestiti troppo provocanti.. perchè non te la dovresti prendere nel caso esagerassi con la scollatura e qualche sguardo altrui andasse a sbirciare!!”. “Esatto, non me la prenderei!” rispose lui con apparente convinzione, confidando evidentemente nel pudore della ragazza.

Monia scosse la testa.. e si sdraiò dando l’idea di essere un po’ offesa. Diego si sdraiò accanto e lei e, vedendo che era diventata silenziosa, provò a recuperare qualche punto. ‘Ok tesoro non avrei dovuto guardare così tanto la tua amica.. mi sono lasciato un po’ trasportare dalla curiosità..’. Lei lo guardò e gli sorrise. ‘Ok.. e tu hai ragione sul fatto che la sua scollatura era davvero eccessiva.. per la serie ‘guardami pure!’.. strano poi perchè michela non veste mai così provocante!! Dai dimentichiamo questa storia..’. Frugò nella borsa e raccolse la macchinetta fotografica, porgendola a diego. “Scattiamo un pò di foto?” chiese con una strizzatina d’occhio. “Volentieri!” rispose lui posandole un bacio all’angolo della bocca. Lei si alzò ed iniziò a mettersi in posa in modo da avere alle spalle vari spezzoni di quel bellissimo paesaggio. Poi fecero qualche autoscatto usando la borsa come supporto. Alla fine diego riprese la macchinetta, la puntò sulla sua ragazza, sembrò riflettere qualche secondo e poi la sorprese. ‘Tesoro che ne diresti di qualche foto in topless?’ le propose sorridendo. Lei lo guardò un po’ stupita, ma non scandalizzata. Non era la prima volta che lanciava idee simili, ed era qualcosa che in realtà avrebbero entrambi trovato eccitante.. ma non erano mai stati abbastanza isolati per farlo e monia era piuttosto pudica.

Poi però diego guardò la parete rocciosa, e notò che alcune persone erano quasi arrivate in spiaggia. ‘Come non detto cara.. tra breve non saremo più gli unici turisti in questa splendida spiaggia!!’. ‘Peccato..’ rispose lei tornando a sdraiarsi, seguita a ruota da diego. Per prima arrivò una coppia dall’aspetto mediterraneo, già abbastanza abbronzati, più o meno della loro età.. poi qualche secondo dopo, due coppie sulla quarantina apparentemente nordici. I due più giovani si piazzarono con i teli di fianco a loro, a 3-4 metri di distanza, proprio dalla parte dove in quel momento monia e diego erano girati, mentre gli altri piantarono un paio di ombrelloni più avanti, nei pressi di alcuni scogli distanti circa 5-6 metri.

I due ragazzi tolsero rapidamente i pochi abiti che indossavano.. la giovane restò in topless senza alcun imbarazzo. Aveva probabilmente una quarta misura di tutto rispetto, e questo contribuì ad incuriosire diego, che non mancò di guardarla anche mentre si spalmava un po’ di crema solare sui seni. Monia se ne accorse e gli diede un calcetto. ‘Ma insomma!! Ora fissi anche lei??’. ‘Hai ragione tesoro..’ le rispose voltandosi verso di lei e regalandole un sorriso di scuse. Ma il suo sguardo la superò e si diresse incontrollabilmente verso le due coppie che erano dall’altra parte, all’altezza degli scogli. I due uomini ed una delle donne erano completamente nudi, mentre la seconda stava sfilando gli slip.. che erano già l’ultimo indumento che indossava. Ridevano e scherzavano, poi si diressero verso la riva e si tuffarono in acqua tutti insieme. ‘Ehm.. cara.. non puoi immaginare cosa è accaduto dietro di te.. – le disse guardando ancora oltre il suo viso ‘ ho una strana sensazione..’.

Monia non rispondeva, ma lì per lì diego dedicò ancora la sua attenzione ai quattro turisti nudi, in particolare alla donna che uscì dall’acqua per prendere una coppia di racchette da spiaggia rivelando un fisico più che attraente considerando che non si trattava certo di una ventenne. ‘Non prendermi per pazzo tesoro.. ma dietro di te i quattro che sono arrivati prima si sono spogliati.. completamente..e sono andati nudi a fare il bagno..’. Diego si rese conto che la sua ragazza non rispondeva ancora, e la paura che si fosse offesa di nuovo lo risvegliò. ‘Tesoro come mai non..’ iniziò a dire, ma poi vide il suo sguardo. Era rivolta verso di lui, ma non stava guardando lui.. guardava oltre.. ed era quasi a bocca aperta. ‘Tesoro cosa..’ le disse scuotendola. Poi diego si voltò per capire cosa stesse succedendo di tanto interessante alle sue spalle. E la spiegazione gli si presentò davanti.. il giovane era in piedi, con una sigaretta spenta in bocca.. e non ci sarebbe stato nulla di strano in questo, se non fosse stato che non aveva più il costume addosso! Il suo pene piuttosto grande era libero di respirare l’aria pulita di quel luogo incantato.. ma ora di incantato c’era più che altro lo sguardo di monia, incuriosita (o attratta?) da quel pene straniero che faceva comunque parte di un fisico complessivamente ben modellato, muscoloso e tonico.. La giovane, in topless ma con indosso ancora gli slip, stava frugando nella borsa cercando qualcosa, probabilmente un accendino. Poi il ragazzo incrociò lo sguardo di diego e monia, sorrise e si diresse verso di loro. In tre o quattro passi fu lì. Si chinò sulle ginocchia e rivolse ad entrambi qualche parola in inglese. Ora aveva il membro proprio all’altezza dei loro occhi.. ed era evidente che le dimensioni interessanti non erano state un miraggio. Diego, che di certo non ne era attratto, non capì le parole del tizio e colse l’occasione per girarsi verso monia, che comprendeva l’inglese meglio di lui. Sentì che rispondeva qualcosa, con dentro un ‘no’ e un ‘sorry’.. ma soprattutto vide che la sua ragazza non riusciva a trattenere l’interesse per quel pene ora così vicino e così facile da ammirare. I suoi occhi danzavano su e giù, dal viso al pube, dal pube al viso, nel tentativo non riuscito di essere discreta. Poi biascicò anche qualcosa tipo ‘Yes, of course’ nel contesto di un’altra frase, gli dedicò un sorriso ed il giovane si rialzò con un ‘thank you’ tornando indietro.

Diego stava per dire qualcosa a monia, ma si rese conto che lei stava ancora seguendo con lo sguardo il ragazzo, ora evidentemente per scoprire meglio anche il suo sedere. Si voltò allora anche lui di nuovo verso la giovane coppia. Lui si tolse la sigaretta di bocca e la posò su una borsa, rinunciando per ora a fumare, e prese per un braccio la ragazza facendola alzare in piedi, evidentemente invitandola a fare un bagno. Lei gli sorrise e, con la stessa naturalezza con cui aveva tolto il reggiseno, sfilò anche lo slip mostrando il pube non completamente depilato. Lo fece proprio nella direzione di diego, che restò esterrefatto proprio come lo era monia. Poi i due giovani, che erano effettivamente entrambi molto attraenti, si tuffarono in acqua, proprio come gli altri turisti.

Diego tornò a guardarla. ‘Tesoro.. ehm.. direi che siamo in una spiaggia nudista..’ le disse. ‘Direi proprio di si!!’ rispose lei con un sorriso. Lui associò quel sorriso anche alla soddisfazione per quello che avevano appena visto. ‘Ehm.. non ti sembra di aver esagerato nel guardare il.. pene del tizio??’. Monia sembrò riflettere per qualche istante, poi trovò le parole giuste. ‘Beh, mica è colpa mia se quello lì va in giro mezzo.. anzi.. completamente nudo!! Non credo ci sia niente di male nel guardare!’ rispose parafrasando il suo ragazzo. ‘Touchè!’ ammise diego sorridendo, colpito da quella risposta che lui stesso aveva usato poco prima.

‘Vabbè.. almeno anch’io ho visto qualcosa!! – aggiunse lui, tanto per riguadagnare qualche punto nella sfida – ma piuttosto, che cosa ti ha chiesto il ragazzo?’. ‘Ha chiesto se avevamo da accendere’. ‘Proprio come avevo immaginato’. ‘Si e poi però ha chiesto conferma se questa è una spiaggia nudisti.. e tu capisci perchè l’ha chiesto?’. Diego riflettè un attimo. C’era una interpretazione banale ed una più maliziosa.. e non c’era dubbio quale fosse quella corretta. ‘Sapeva bene che è una spiaggia nudisti.. ci ha voluto dire di comportarci di conseguenza..’ giudicò lui. ‘Esatto tesoro! Della serie: o vi adattate o ve ne andate!’. ‘E ce ne andiamo quindi..’ propose diego automaticamente, perchè spogliarsi nudi davanti ad altri sconosciuti gli appariva un’impresa difficile da realizzare per entrambi.

‘Tesoro.. se devo essere sincera non ho molta voglia di rifare quel tragitto in salita sotto al sole di mezzogiorno!!’ annunciò lei dopo qualche secondo, sollevandosi in ginocchio, con quella schiena diritta molto sexy che era frutto di tanto allenamento. Voltò lo sguardo verso il mare ed ebbe conferma che sia i due più giovani che gli altri turisti erano nudi in riva al mare, dove l’acqua era bassa. Li scrutò e uno strano sorriso le si disegnò lentamente sul viso.

Portò le mani dietro di sé, cercando il gancio del reggiseno. ‘A dire la verità, nonostante tutto preferirei rimanere qui’. Lo slacciò, tenendolo però ancora su. ‘Tra l’altro mi sembra che ci sia tutta gente tranquilla qui..’. Lo sfilò definitivamente, restando in topless davanti a lui. ‘E poi almeno un paio di donne in questa spiaggia hanno il seno più grande del mio, quindi penso di poter passare quasi inosservata..’. Anche se le donne maggiorate in genere lo attraevano, ogni volta le tette di monia gli toglievano il fiato per quanto erano perfette. Diego si eccitò ancora di più per i movimenti lenti e le parole scandite e mirate con cui la sua ragazza stava interpretando quel piccolo spogliarello in pubblico.. sebbene in realtà fosse ancora di spalle rispetto al ‘pubblico’..

Ma non era finita lì.

Monia si alzò in piedi facendo risaltare il suo fisico statuario, reso ancor più eccitante da quel topless inaspettato. Portò le mani sui fianchi. ‘Certo ho la sensazione che non sarebbe carino nei confronti delle altre ragazze se mi limitassi a togliere il reggiseno..’. Infilò i pollici tra la pelle ed il tessuto del costume, abbassando lo slip senza però ancora scoprire il pube. ‘Il problema è che forse mi imbarazzerei’. Interruppe quel movimento e riportò lo slip nella posizione iniziale, dando l’impressione di tirarsi indietro. Diego sembrò quasi deluso a quel punto. ‘Ma credimi, in me prevale la volontà di non offendere nessuno.. per cui..’ riprese a sorpresa monia, che completò la frase non a parole ma sfilando rapidamente lo slip, lasciandolo cadere e restando ora completamente nuda. Ecco un’altra cosa di lei che eccitava tremendamente il ragazzo: la sua figa era quasi completamente depilata, anche più di quanto non lo fosse quella della ragazza vista nuda poco prima.

Il suo ragazzo le sorrise. ‘Facile di spalle..ti vedono solo il sedere! Ma non avrai il coraggio di andare sul bagnasciuga dove ci sono gli altri..’ la provocò, ormai non più così sicuro che lei fosse davvero imbarazzata. Lei finì di stupirlo. ‘Come dici caro? Vuoi che vada a sentire se l’acqua è fredda? Ok..’ disse prendendolo in giro con un sorriso. Si girò verso il resto dei turisti che erano ancora a riva, e si diresse verso di loro raggiungendoli in pochi passi. Per la prima volta nella sua vita si trovava nuda davanti a sconosciuti.. era capitato negli spogliatoi della palestra certo, anche con ragazze che non conosceva, ma non uomini.. non uomini che non fossero suoi ‘morosi’. Notò gli sguardi su di lei, non fissi, né morbosi, ma solo un po’ curiosi.. d’altronde si trattava probabilmente di nudisti navigati! Ma lei non lo era.. e quegli sguardi le provocarono una stranissima sensazione. Si sentiva libera dalle inibizioni e dai tabù, ma non poteva nascondere anche una certa eccitazione. Percepì un po’ di pelle d’oca, i capezzoli che si inturgidivano ad ogni passo.. e più che mai quando fu insieme agli altri sul bagnasciuga, nuda ad un passo da loro. Anche lei li guardò, sia gli uomini che le donne, ed ebbe il timore che i suoi sguardi forse involontariamente un po’ più morbosi (e forse un po’ più prolungati sul ragazzo con il pene grande, che ora sembrava anche leggermente più duro) la tradissero, la facessero riconoscere come una ‘novellina’.

Cercò di rilassarsi, finse di sentire la temperatura dell’acqua, e fu pronta a tornare indietro. Pronta per indossare rapidamente il costume e magari anche il resto, pronta per rifare il percorso montagnoso a ritroso anche sotto la canicola. Aveva sfidato il suo ragazzo per gioco, aveva sfidato se stessa per curiosità ed eccitazione.. era sufficiente, non avrebbe mai più rivisto gli altri turisti e non avrebbe conosciuto eventuali giudizi negativi. Quanto a ripetere l’esperimento del nudismo.. beh.. ci si poteva riflettere dopotutto!

Si voltò per tornare sui suoi passi, ma dovette bloccarsi. Lui era lì dietro. Monia non se l’era aspettato, ma lui l’aveva raggiunta, aveva accettato la prova. A dispetto del pene eretto (neanche troppo più piccolo di quello dello sconosciuto, per dirla tutta), diego era in piedi a ridosso del bagnasciuga, con la macchinetta fotografica nella mano destra ed un sorriso stampato sul volto. ‘Tesoro.. che ne diresti di qualche foto in topless?’ le propose ribadendo quanto già chiesto in precedenza. L’eccitazione vinse in lei. ‘Il nudo integrale è anche meglio no?’ rispose mettendosi in posa (senza esagerare) con lo splendido mare alle spalle. ‘Direi di si, sei uno schianto!’. ‘Ma tu non sei un pò imbarazzato?’ gli chiese. ‘Stare nudo con questi sconosciuti ad un passo? Non me ne rendo ancora conto a dire il vero! Ma mi sembra che tu non lo sia tesoro!’. ‘Non più.. credo.. ma tu però.. hai.. hai l’erezione!!’. Era divertente perchè potevano parlare liberamente, gli altri parlavano un’altra lingua. Lui si guardò l’asta dura e le sorrise, replicando con malizia. ‘Ops.. non me ne ero proprio accorto!!’. ‘Speri che se ne siano accorte le altre però eh?’. Lui finse di rifletterci. ‘Beh non so.. può darsi.. ma intanto mi basta che te ne sia accorta tu.. così almeno hai smesso di guardare quello lì!’. Monia rise sincera.

Dopo una decina di scatti, uno dei due uomini sulla quarantina, quello più vicino, disse loro qualcosa. Monia capì che si stava offrendo come fotografo, in modo che potessero avere almeno un ricordo insieme. Lo ringraziò e spiegò a diego il tutto, dicendogli di dargli la macchinetta. Lui notò almeno un paio di occhiate di quell’uomo sulle tette e sulla figa di monia (forse era meno ‘esperto’ di nudismo, o forse era semplicemente un uomo), ma non potè dire nulla.. lei era attraente, era sexy.. ed era completamente nuda. Lui stesso, che la conosceva bene, subiva il fascino di quel corpo nudo anche avendone lì altri a disposizione che potevano incuriosirlo ed attirarlo. Accettò suo malgrado e cercò un sorriso da dedicare all’obiettivo. L’uomo scattò 3 o 4 volte, poi sorrise a sua volta e restituì la macchinetta, lasciando qualche altra diottria sulla seconda misura di monia.

Fu abbastanza.. diego prese per mano monia e la riportò all’ombrellone. Si chinò per raccogliere gli slip e glieli porse, dando per scontato quale fosse per lui la parte intima della ragazza da coprire per prima. ‘Possiamo andare? Che dici?’ chiese poi porgendole la canottiera ed indossando lui stesso il costume a boxer e la maglietta che aveva quando erano arrivati in spiaggia. ‘Dico che non potrei resistere ancora molto qui!’ rispose lei indossando a sua volta la canotta. ‘Sei stata assalita di colpo dall’imbarazzo?’. ‘No.. la verità è che sono tremendamente eccitata.. ed ho voglia…. tu no?’. ‘Giudica tu…’ le rispose, abbassando il boxer ed indicando il pene. Era duro, puntava verso l’alto, con il glande scoperto.. era decisamente pronto e lo era stato da quando si era avvicinato al bagnasciuga.

‘Ok è proprio il momento di andare!’ confermò lei avviandosi mentre diego aveva già recuperato tutto e chiuso l’ombrellone. ‘Ehi un momento ‘ disse bloccandosi di colpo e voltandosi verso di lui ‘ non mi hai dato il reggiseno! Dov’è??’. ‘Tranquilla, l’ho preso io e messo nella tua borsa’. ‘Si.. ma non dovrei metterlo? Con questa canotta mi si vede quasi tutto!’. Diego si accorse che era effettivamente così.. le tette erano generosamente esposte, sia guardandole dalla scollatura che dai lati della canotta. Ma in quel momento la eccitava vederla così provocante. ‘E’ un problema per te?’ le chiese. Monia notò il pene ancora eretto e visibile sotto al costume chiaro del suo ragazzo e rispose con grande malizia. ‘Non lo so.. ma in realtà credo che la sabbia potrebbe darmi fastidio se mettessi il reggiseno adesso, quindi se anche per te non è un problema eviterei..’. ‘Beh.. al massimo qualcuno potrebbe sbirciare..’ commentò lui. ‘Ma questo sarebbe naturale visto che sto andando in giro mezza nuda, no?’ ridacchiò lei ancora facendo il verso alle sue parole di quella mattina. ‘Hai ragione tesoro!’. ‘Allora devo indossarlo?’ chiese ancora monia. Diego le diede uno schiaffetto al sedere per farla riprendere a camminare verso il sentiero che li avrebbe riportati a casa. Fu una risposta più che sufficiente..
“Siamo pronti a ripartire tesoro?” chiese Monia con espressione un pò malinconica. La vacanza era praticamente finita, ed erano pronti per ripartire alla volta dell’aeroporto, dove si sarebbero imbarcati verso casa. “Direi di si.. purtroppo!” rispose a sua volta Diego. Era stata davvero una settimana incredibile, culminata negli ultimi giorni con la novità del nudismo in spiaggia che aveva fatto assaporare ad entrambi una sensazione di libertà assoluta. E, complice l’eccitazione sessuale che li aveva accompagnati in quei giorni, avevano anche provato alcune situazioni di leggero “esibizionismo”. La prima volta lei era semplicemente tornata a casa dalla spiaggia nudisti senza rimettere il top del costume, e nel tragitto molti sguardi maschili si erano posati sulla canottierina che ben poco nascondeva, sia di fronte che ai lati.

Poi, sempre con la stessa complicità, avevano fatto praticamente impazzire un paio di camerieri in due diversi ristoranti, perchè lei si era presentata la sera a cena in entrambi i casi con una camicia troppo sbottonata perchè quei due ragazzi riuscissero ad evitare di cercare con gli occhi un reggiseno che non c’era. La seconda volta lei era stata magnifica soprattutto quando si era sporta verso Diego per baciarlo proprio mentre il cameriere era tornato per portare le pietanze.. concedendo all’ignara ‘vittima’ una visione tranquilla e completa dei suoi seni attraverso la scollatura. Ma anche lui era stato molto provocante quando era uscito nudo sul balconcino della stanza per recuperare il suo accappatoio ancora steso, fingendo di non accorgersi che nel terrazzino di una stanza adiacente c’era una ragazza che stava telefonando. E Monia, cercando di rimanere nascosta dietro le tende, aveva ripreso la ragazza in viso con lo zoom della telecamera, notando chiaramente il cambio di espressione quando Diego era uscito mostrando il suo pene eretto.

Si era chiesta più volte se la loro mentalità fosse davvero cambiata in modo definitivo o se invece, una volta tornati a casa, sarebbero tornati a galla i normali tabù che in vacanza erano stati spazzati via. La risposta l’avrebbero trovata solo al ritorno.. era impossibile prevederlo. Ma intanto quei pensieri l’avevano eccitata moltissimo. Sentiva di essersi bagnata un po’. Per di più l’andatura era piuttosto lenta, quasi a passo d’uomo per via del traffico, ed il caldo e l’umidità cominciavano a farsi sentire mentre si avvicinava mezzogiorno. Le sembrava di avere una microscopica pellicola di sudore addosso.. e questo per qualche motivo contribuiva ad incrementare la sua eccitazione sessuale. “Qui dietro fa caldo!” disse rompendo il silenzio delle riflessioni. “Ma tesoro, ti sei voluta sedere lì perchè ti dà fastidio l’aria condizionata e ora dici che hai caldo? Passa davanti no? Qui si sta bene! Mi sembra anche di essere un tassista così!!” rispose lui guardandola attraverso lo specchietto. “No, ho paura che mi venga il mal di testa con l’aria.. sto bene qui, risolverò il problema in un altro modo.. tu pensa a fare il tassista tesoro!”.

Le parole di Diego avevano ulteriormente stimolato la sua fantasia erotica. Si immaginò come una cliente particolarmente disinibita di un tassista molto attraente. Sbottonò completamente la camicetta bianca di cotone leggero, aprendone i lembi in modo che si vedesse perfettamente il reggiseno. ‘Tesoro è questo il modo in cui hai deciso di risolvere il problema??’ chiese lui tornando a guardarla nello specchietto. Era al centro dei sedili posteriori, in posizione perfetta. ‘Le dà fastidio?’ chiese lei, suggerendogli implicitamente di stare al gioco. Lui sorrise in segno di assenso. ‘No certamente signorina, però ho la sensazione che per stare più fresca dovrebbe togliere anche il reggiseno, mi sembra anche imbottito!’. ‘Vedo che ha già osservato con attenzione! ‘ disse con finto tono di rimprovero ‘ tuttavia credo che abbia ragione..’. Sfilò rapidamente ma con naturalezza la camicia, come se fosse da sola in casa, passò le mani dietro la schiena, slacciò e tolse il reggiseno altrettanto rapidamente, restando in topless. Poi si girò alla ricerca di una canottierina da mare che aveva lasciato fuori dai bagagli per ogni evenienza, e la indossò. Dire che era scollata sarebbe stato poco, ovviamente in una situazione normale avrebbe dovuto esserci un costume sotto.

‘Va meglio?’ chiese Diego continuando a guardarla dallo specchietto. ‘Decisamente.. Crede sia troppo scollata?’. Lui rispose con un sorriso. ‘Beh, se non si è imbarazzata a far vedere le tette nude alle persone nelle macchine qui intorno.. direi che una qualunque scollatura non sia problematica!!’. ‘Lei crede che mi abbiano guardata?’ chiese lei realmente curiosa. ‘Posso assicurarglielo, ho scrutato un po’ a destra e sinistra mentre si metteva comoda..’. Monia si sentì molto eccitata all’idea, ed iniziò a solleticarsi i capezzoli, seppure in modo discreto. ‘E crede che se io decidessi di ‘trastullarmi’ un po’.. attirerei l’attenzione?’ provocò ancora lei assumendo una postura che faceva risaltare la sua seconda di seno, piena e soda. ‘Credo proprio di si, anche perché il traffico sta aumentando e la velocità di crociera si riduce..’. In effetti erano quasi fermi. Diego si voltò da entrambe le parti con circospezione, e notò qualche sguardo incuriosito dei ‘vicini di traffico’. Chiunque avesse notato quella scena avrebbe trovato una buona ragione per soffermarsi di fianco alla loro auto in attesa di qualche ulteriore sviluppo.

Diego diede poi un’occhiata dietro, e si accorse che nel frattempo lei aveva aperto le gambe, posando i piedi sul piccolo dosso che divideva la parte destra del pavimento dell’auto da quella sinistra. Spostò il retrovisore cambiando inquadratura. Scese sulla scollatura, resa ancor più magnetica dai capezzoli inturgiditi che premevano sul tessuto come per il desiderio di uscire all’aria aperta, poi abbassò lo specchietto ancora un pò. Come aveva previsto, Monia sotto alla gonnellina corta non aveva slip. La figa e le grandi labbra della sua ragazza erano perfettamente visibili, così come le sue stesse dita che, neanche troppo di nascosto, le stavano esplorando avidamente alla ricerca del punto di massimo piacere, che a giudicare dai sospiri e dai gemiti che stava emettendo non doveva essere molto lontano. Quello spettacolo era solo per lui, per le persone nelle auto accanto era impossibile vederla tra le gambe, sebbene restasse la consolazione (per niente magra) di una canotta che faticava a nascondere qualcosa anche per gli osservatori ‘laterali’.

‘La distraggo? Vuole che smetta?’ chiese lei maliziosamente, mentre, sempre sotto gli occhi attenti di Diego, iniziava a penetrarsi con due, tre dita. ‘Forse mi distrae un po’, ma siamo nel traffico e non c’è pericolo.. quindi di certo non vorrei che smettesse proprio or..’. Non riuscì a completare la frase perché Monia accelerò il respiro, moltiplicò la frequenza delle penetrazioni ed aumentò allo stesso tempo il volume dei gemiti. Quella situazione era stata talmente eccitante che l’orgasmo arrivò con grande irruenza e rapidità, regalandole un momento di piacere che le provocò addirittura le pelle d’oca. In fin dei conti si era masturbata in pubblico, anche se protetta da sguardi indiscreti.. sguardi ai quali aveva comunque concesso uno spogliarello con tanto di topless! ‘Accidenti signorina.. deve essere stato magnifico!’ commentò lui sinceramente mentre tornava ad inquadrarla in viso con lo specchietto, passando comunque per la scollatura da cui ora era fuoriuscito il capezzolo destro.

‘Può scommetterci.. spero lo sia stato anche per lei!’ rispose lei. ‘Certamente! Mi è solo dispiaciuto non aver potuto fare altrettanto!’. Monia, eccitata di nuovo a quelle parole, si sporse leggermente in avanti tra i sedili anteriori. Diego la guardò nella canotta, che in quella posizione non aveva alcuna utilità per coprirle i seni. ‘Non dovrebbe guardarmi le tette sa?’ sentenziò con malizia. ‘Signorina, praticamente sono le sue tette a guardare me per quanto sono esposte!! A chiunque cadrebbero lì gli occhi!’. ‘Non ne sono sicura.. forse dovremmo verificare!!’. ‘In che modo?’ chiese lui. ‘Beh, ho un’idea..’.

Si lasciò scivolare all’indietro e prese in mano il reggiseno. Poi con l’altra mano abbassò il finestrino posteriore e lo lanciò fuori dall’auto, in direzione dei campi che stavano costeggiando. Diego non era riuscito a vedere la scena attraverso il retrovisore e, smettendo il ruolo che aveva recitato fino a quel momento, chiese: ‘Tesoro cosa stai facendo?’. ‘Ho deciso di eliminare ogni possibile tentazione..’ spiegò lei misteriosamente. ‘Quindi hai rimesso il reggiseno per evitare la tentazione di far vedere le tue tette al mondo intero?’. ‘Al contrario caro.. ho gettato via il reggiseno per non avere più la tentazione di nasconderle..almeno finchè non saremo tornati a casa..’.

Diego scoppiò a ridere. In aeroporto la sua ragazza avrebbe avuto centinaia di occhi addosso, eppure in quel momento l’idea gli sembrava lo stesso tremendamente eccitante..

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