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Un lavoro… sudato

By 25 Gennaio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Da circa una settimana stò dietro a questo lavoro, telefonate e sms sono stati all’ordine del giorno ma alla fine sono arrivata al mio scopo, oggi ho avuto l’ultimo (se così si può chiamare) colloquio.
Bè innanzi tutto mi presento, mi chiamo Sabrina ho 25 anni e da ormai 2 cerco disperatamente lavoro, non ho qualifiche specifiche ho finito il corso di Geometra alle superiori, ho cercato lavoro in quel ramo ma essendo sfruttata e non pagata ho provato di tutto da cameriera al bar fino a dare ripetizioni ai bambini, facevo quello che veniva poi una settimana fa ho letto l’annuncio nell’androne di un palazzo. Cercasi segretaria per studio tecnico, indispensabile bella presenza, minima esperienza, voglia di fare e disponibilità. Orario flessibile. Ho preso il numero e ho chiamato per un appuntamento, quando sono andata lo studio non era molto grande ma veramente lussuoso; l’entrata era tutta in marmo nero con un grande divano in pelle nera per i clienti e alcuni mobiletti baroccati di color bianco, le porte erano bianche anche loro in stile e la scrivania della ex segretaria era dello stesso colore aveva alle spalle una finestra e un grande vaso con dei fiori freschi.
Mi aveva ricevuto Marco un uomo sui 35 anni, alto, castano con un bel viso dalla barba accennata e due occhi verdi penetranti, magro in jeans e camicia Armani che mi aveva fatto accomodare nel suo studio; la stanza era un trionfo di legno, alle pareti e per terra, ma semplice nell’arredo: una libreria, una scrivania, una parete per i progetti, un tecnigrafo e anche li un divano. Il suo discorso era stato chiaro, stavano selezionando una segretaria nuova perché la vecchia era venuta in attrito con lui e il fratello e aveva lasciato il posto quando si era fidanzata, voglia e disponibilità erano le parole d’ordine. Lasciato il numero di telefono ci eravamo sentiti in settimana e mi aveva detto che eravamo in 2 in lizza per il posto e che l’altra ragazza sarebbe andata ieri ed io oggi. Bene oggi puntuale alle 10 mi presento all’appuntamento, sono vestita molto semplice, un vestitino bianco con inserti bejge, un copri spalle in tinta con gli inserti, scarpe e borsetta abbinate, nel guardarmi allo specchio prima di uscire mi sono detta “Mi salterei addosso”. Una volta entrata nello studio Marco mi ha fatto accomodare ed ha iniziato a parlarmi del lavoro e delle mie mansioni poi è arrivato il discorso che mi ha cambiato la giornata, mi sono setita dire: “Bene ora veniamo alla parte più personale, la segretaria precedente è andata via perché non era più disponibile, tu quanto sei disponibile?” ho risposto “credo di non aver capito” e lui “Ok voglio essere diretto, se io ti toccassi il seno mentre controlliamo una pratica che faresti?” ed io imbarazzata e in preda al panico “nulla” e lui “Bene, e se ti dicessi che ho voglia tu cosa mi faresti?” si era portato davanti alla scrivania ed era evidente che mi indicava il suo pacco agitato sotto i pantaloni”. A quel punto mi sono presa un attimo di pausa e ho ragionato; sono 2 anni che non lavori, non sei fidanzata e lui è un bel tipo e ricco, se si deve facciamolo e prendiamoci sto lavoro da 1500 al mese! O la va o la spacca. Mi sono alzata in piedi e gli ho preso una mano portandomela al seno, Marco mi ha toccata a lungo e l’altra mano è finita sul mio sedere, dovevo giocarmi il tutto per tutto; ho preso la sua mano e l’ho fatta passare sotto il vestitino. Sono una bella ragazza, castana riccia con una taglia 42, culetto sodo e una seconda di seno. La mano di sotto si è fatta strada nel solco e mi ha sfiorato il perizoma, lui ha iniziato a baciarmi le labbra e mi ha detto “fin qui tutto bene, l’altra ragazza non si è sentita di andare oltre ma se tu superi la prova pratica il posto è tuo”; non avevo bisogno d’altro, le mie mani sono scattate verso il suo viso e l’hanno accompagnato verso le mie labbra, il bacio è stato lungo e profondo, non pensavo ad altro che alla borsa di chanel che avrei comprato con il primo stipendio. Una volta staccati lui mi ha messo le mani sulle spalle premendo verso il basso, c’era una sintonia innaturale ed io una volta inginocchiata ho iniziato a slacciare la cintura, ho sbottonato i pantaloni  e dopo averli abbassati non ho tirato giù anche gli slip, il cazzo infatti spuntava di lato ed è li che sono andata a prenderlo con le labbra e aiutandomi con le mani ho iniziato un lungo ed eccitante pompino. Il cazzo di marco è bello lungo ma non molto largo, ha la pelle che copre tutto il glande ed è bello sentirla muoversi sulla lingua, sarà durato 10 minuti, ho leccato e succhiato le palle, l’asta e la cappella come non avevo mai fatto, sembravo una pornostar! Lui ha sempre accompagnato la mia testa con le mani e ad un certo punto scostandomi la mano si è afferrato il cazzo e ha iniziato a menarselo forte ma tenendo la cappella dentro la mia bocca. Ho capito all’ultimo che stava per venire e allontanate le labbra ho fatto solo in tempo a chiudere gli occhi che tre schizzi caldi mi hanno riempito la faccia. “wow che inizio” mi ha detto il mio ormai quasi capo porgendomi un fazzoletto e poi “ora spogliati e vai sul divano che facciamo sul serio!” ho risposto “ok Capo” e arrivata al divano ho iniziato a togliermi i vestiti.
Ricordo di aver pensato che alla fine non era così male il mio capo, Marco preso il telefono ancora con il cazzo fuori dai pantaloni ha chiamato casa sua dicendo alla moglie che era impegnato e che non sarebbe tornato per pranzo, mi sono sentita di schifo alla notizia che fosse sposato ma ormai ero in ballo. Avanzando verso di me e guardandomi disse “Serena guarda qui che è successo!” indicando il suo membro molle, “ci penso io signore” ho risposto e inginocchiandomi di nuovo a terra ho fatto entrare tutto il suo cazzo in bocca dicendo con voce alterata dalla presenza ingombrante “ vediamo per quanto riesco a resistere”. Il mio capo capito di aver fatto la scelta giusta e che pur di lavorare farei di tutto si è eccitato molto, in men che non si dica ho sentito quel pezzo di carne caldo crescere e quando ha iniziato ad arrivarmi in gola ho dovuto desistere e lasciarlo andare “ecco fatto capo!” in meno di 5 minuti il cazzo di Marco era di nuovo bello duro.
A quel punto la voce profonda del mio nuovo capo mi ha detto ciò che volevo sentire “ ok mettiti a 90 il lavoro è tuo” e subito dopo ho sentito una lingua calda e la saliva che umidificava i miei due buchetti, leccate profonde alternate a un massaggio del clitoride con 2 dita che ogni tanto entravano  dentro. “Ho fame, pranzi con me?” ha detto lui puntando il cazzo sull’orlo della figa. “Si certo perchè no? Ma dopo la firma” ho detto io e gli ho sorriso, lento e attento mi ha penetrato fino alle palle, ha iniziato a muoversi piano e poi sempre più veloce. La lunghezza del suo membro mi ha dato belle sensazioni ed il fatto che non fosse grosso gli permetteva di andare veloce con facilità. Mi ha scopato per mezzora, davvero bene, alternava momenti veloci ad altri lenti. Ci sono arrivata prima io, un orgasmo niente male e poi lui così eccitato dalle mie esortazioni mi è esploso dentro con 4 o 5 fiotti abbondanti. “Ora firmiamo e dopo pranzo conoscerai il mio fratellino, occhio che lui è ben più rude di me” firmato il contratto ci siamo rivestiti, oggi il fratellino non si è visto e noi abbiamo lavorato sodo, vediamo domani sono curiosa!!

Commentate se vi è piaciuto è il mio primo racconto! ;-)

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