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Un Romantico Perverso

By 15 Luglio 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi infilai la maglia e il jeans in fretta e furia. Avevo saputo del falò troppo tardi e dovevo sbrigarmi a tornare a casa , docciarmi ed essere di nuovo in spiaggia per la serata. Ci sarebbe stata anche Manuela , cosi mi avevano detto le amiche , venute al bar dove lavoravo x invitarmi e questo è bastato per farmi volare a casa lasciando di punto in bianco il posto di lavoro mezzora prima…
Manuela l’avevo conosciuta da qualche giorno. Era in vacanza con le amiche e spesso e volentieri veniva al bar del lido. Mi colpì subito per la dolcezza del suo sguardo , per quel viso angelico e x quel fisichetto da far girare la testa. Si, era prosperosa , adoro le ragazze cosi ma questo passava in secondo piano rispetto al resto : ai suoi modi di fare tanto gentili ed educati , alla dolcezza dei suoi sguardi , alla bellezza dei suoi occhi che pareva mi parlassero e mi dicessero quanto fossero felici di vedermi ogni mattina che veniva in spiaggia.
Per forza di cose , x l’orario lavorativo , non potevo ritagliarmi molte ore libere da passare in spiaggia con loro e conoscerle meglio . Conoscere meglio soprattutto Manuela . Ci limitavamo a scambi di sguardi fugaci …che si alternavano da quelli dolci da piccioncini teneramente invaghiti che non avevano il coraggio di dirselo, a quelli sfuggenti lungo i nostri corpi che arditamente desideravamo con passione.
Fui un lampo in doccia , vedevo dalla finestra già il caos sulla litoranea che si riempiva di gente per il falò del 16 di agosto… t-shirt , jeans con sotto il costume per il tradizionale bagno di mezzanotte e su in motorino alla volta del lido. Scesi in spiaggia , salutai subito qualche amico e già cercavo fra la folla la comitiva di Manuela. “eccoli” dissi sottovoce mentre le vidi sedersi a un lato del falò…. proprio vicino ai ragazzi con la chitarra. Presi tre birre e mi avvicinai a loro. “sera ragazze” esordii salutandole affettuosamente….erano felici di vedermi a quanto pare…offrii da bere e scambiammo 4 chiacchiere parlando del più e del meno. La serata scorreva piacevolmente ,tra skerzi risate e canzoni . Io e Manuela ci guardavamo spesso e volentieri negli occhi abbassandoli poi forse per vergogna o forse per paura di essere scoperti. Finalmente le altre due amiche a un certo punto si alzarono e dissero che si sarebbero dirette al bar x qualche cocktail. Chiesero a me e manu di seguirle ma io risposi che ero apposto cosi e sperai dal profondo del mio cuore che anche Manuela rispondesse lo stesso. Cosi fu.
Rimanemmo a chiacchierare da soli… lontani qualche metro dagli altri ragazzi , nella penombra , accarezzati da quei colori che solo un fuoco acceso di notte in spiaggia può dare . Lei era bellissima , i suoi occhi luccicavano e si incollavano ai miei ora molto più di prima…i suoi capelli erano mossi dal vento di tanto in tanto….non so come abbia fatto a restistere e a non baciarla subito. Mi disse che sarebbe partita il giorno dopo… e che quindi quella sarebbe stata l’ultima sera…sorridendo le accarezzai il viso come x rincuorarla visto il broncio che aveva messo su. Ci abbracciammo teneramente x qualche secondo…le sussurrai all’orecchio di non pensarci e di viversi questa serata , poi le nostre mani come calamite si strinsero le une alle altre. Col cuore a mille feci scivolare la mia guancia sulla sua x poi finire nel trovare la sua bocca. Ci baciammo prima teneramente per qualche istante…. per poi schiudere le nostre labbra e lasciarci andare ad un bacio languido e appassionato. Rimanemmo incollati x piu di qualche secondo… il fiato corto da parte sua mi faceva capire quanto fosse desiderato quel bacio e quanto fossimo presi in quell’istante che tanto avevo desiderato e sognato. La musica in sottofondo , le luci , l’odore del mare e il fruscio delle onde fecero di quel momento un qualcosa di assolutamente perfetto che mai avrei sognato potesse accadere.
Ci riprendemmo dallo shock e ci sorridemmo divertiti… la presi per mano e la tirai su allontanandoci dalla calca.Temevo che le sue amiche ci vedessero… “ma dove mi porti ??!?! ” diceva lei ridacchiando mentre tenendola per mano facemmo qualche metro di corsa sul bagnasciuga guadagnando un po di pace e discrezione … :-“ma sei matto? e ora che tornano le mie amiche e non mi vedono??” mi disse lei trafelata e divertita. “beh… meglio cosi avremo un po più di tempo e pace per noi no?'” risposi”:-“perchè che intenzioni hai?” mi disse lei con sguardo divertito e malizioso. Non risposi , ci baciammo ancora una volta stretti come due tenaglie… “ascolta… conosco un posto dove possiamo stare davvero tranquilli e al riparo da tutti…” le dissi mentre le nostre mani già si fondevano sui nostri corpi…” vuoi andarci?” le sussurrai mentre le stringevo i fianchi . Le sue mani divennero sempre piu audaci e scesero pericolosamente sul basso ventre :-” ok…andiamo” mi disse all’orecchio e insieme ci spostammo nella parte posteriore del lido vicino alle cabine .

continua in Capitolo 2 … Avevo le chiavi della cabina dei bagnini , è la piu grande , ci sono lettini sedie e quant’altro…era il massimo possibile x quella situazione. Manuela mi seguì un po impaurita dal buio , aprii , feci strada e spalancai le finestre lasciando entrare la luce lunare e regalandoci un panorama mozzafiato con una bellissima luna riflessa fra le onde. Eravamo affacciati mano nella mano a contemplare quello spettacolo della natura quando ripresi a baciarla. Prima sulla guancia , poi scendendo sul collo e risalire piano fino all’orecchio. Giocai con il suo lobo, leccandoglielo dolcemente a volte e , allo stesso tempo , chiudendole le braccia in avanti come in una morsa. Sentivo la passione crescere dentro di me come il sangue salirmi alla testa. Da dietro mi incollai a lei mentre leggermente china si appoggiò al davanzale della finestra. Sentivo il suo respiro affannarsi mentre il mio ventre gonfio le premeva sul sedere e le mie mani audaci si facevano strada nella scollatura andando a palpare quelle splendide tettone che a stento riuscivo a contenere nel palmo della mano. Sotto il vestito portava il costume , fu facile insinuarmi sotto di esso e prendere a stimolare i capezzoloni che in poco tempo divennero turgidi e gonfi di voglia. L’altra mano scese a cercare il fiore fra le sue gambe…lo trovò già bagnato dei suoi umori. Le dita scostarono la stoffa del costume e entrarono al suo interno andando a conficcarsi piacevolmente su per il suo sesso per poi uscire e soffermarsi a sgrillettare il clitoride… La sentii gemere e inarcarsi ancor di piu spingendo verso il mio arnese duro nei jeans. Presi allora a spogliarla , tirando giu il vestito e il pezzo di sopra del costume. Lei riusciva con difficoltà da dietro a slacciarmi il pantalone e arrivare al mio membro…ma vi riuscì abbassando finalmente l’elastico dello slip e lasciandolo libero , turgido , venoso e svettante verso il suo sedere… Toccai il retro del suo sesso con la cappella…era fradicia di umori e tenendomi sul davanzale affondai il cazzo su per la figa riempiendogliela tutta. “mmmmmmmmmmmhh” si lasciò andare e io piano con movimenti lenti e controllati cominciai un “dentrofuori” che a sentire la sua passera bagnata era la cosa che piu desiderava… la sensazione era paradisiaca , il momento ci prendeva testa e corpo come un ciclone. Poggiai le mani ora sui suoi fianchi e a pecora cominciai a pomparla con piu decisione. Sentivo i suoi mugolii di piacere e il “suono” dei nostri bacini che si “schiaffeggiavano” a ogni spinta. Le sue splendide tette ballonzolavano al chiaro di luna , con quei capezzoli duri da farmi perdere il lume della ragione. Continuai ancora aumentando il ritmo sentendola godere e mi fermai giusto un secondo prima dell’orgasmo. Non volevo finisse cosi presto… Si girò e ci baciammo come e piu di prima. Le lingue si intorcinarono vogliose come a volersi succhiare l’anima a vicenda. Le mani scesero e davano lenti piaceri ai nostri sessi in attesa di ricongiungersi. Ma proprio mentre ci baciavamo scorsi una figura sulla spiaggia nella penombra. Era abbastanza vicina da poterci vedere. Era un ragazzo, alto , in costumo e polo gialla. Fece qualche passo avanti incuriosito e dopo pochi istanti ce lo ritrovammo a qualche metro di distanza dalla finestra della cabina. Era giovanissimo , sicuramente uno dei tanti villeggianti che era li per il falò e che si ritrovava dalle nostre parti chissà come. Ero dubbioso sul da farsi… mandarlo via irritato era forse la soluzione piu ovvia…ma sarà stata l’atmosfera e l’eccitazione a mille, decisi di far finta di ignorarlo …
Manu mi saltò alla vita, con naturale complicità ritrovammo i nostri sessi che si fusero ancora . Le sue gambe avvinghiate al mio bacino , il mio viso perso fra le sue tette splendide ed enormi. La feci saltellare sul cazzo per un po e allo stesso tempo chiudevo i capezzoli nella mia calda bocca. Fu li che anche Manu tra i gemiti della goduria , si accorse che c’era questo ragazzo proprio fuori la nostra cabina :-” Oddio Cristian c’è uno che ci guarda! ” esclamo terrorizzata. Presi ad accarezzarla e a baciarle il collo e l’orecchio:-” continua…lascialo guardare…” le sussurrai. Rimase imbambolata per qualche secondo poi davvero non riuscì a fermarsi e con mia grande sorpresa continuò come se nulla fosse. Ripresi a succhiarle le tette…. le leccavo passando da parte a parte , appoggiandola poi di schiena a una parete della cabina riuscivo anche a unirle risaltandone ancora le maestose forme e riuscire a portare al mio viso quei splendidi chiodini eccitati. “ahh siii” sentivo al mio orecchio mentre con foga adesso la impalavo alla parete….. stava godendo e la cosa mi faceva godere il doppio a mia volta. :-” oddio cri guardalo..” mi disse sottovoce . Mi girai e vidi il guardone con l’arnese di fuori. Era davvero enorme… eppure doveva esser poco più che un ragazzino. Ci guardava con gli occhi spalancati e la mano veloce che smanettava quel cazzone enorme che si ritrovava . Manuela non riuscì a staccargli gli occhi di dosso . Il pensiero che lei era accondiscendente a quel tipo di situazione che si era creata mi mandava fuori di testa! Ci prendemmo poi faccia a faccia , volevo vederla venire mentre fissavo quello splendido sguardo… aumentai l’intensità delle penetrazioni , la sentii irrigidirsi e soffocare qualche urlo…. “ahhhh”” ripetutamente mi sussurrò trafelata all’orecchio mandando la testa all’indietro per la goduria. era venuta in modo fantastico e per poco non la seguii a ruota…
Aveva ancora il fiatone quando si sedette sulla panca , io avevo ancora il fuoco addosso. Mi volle di fronte a lei e chiudendo il palmo della sua mano intorno al mio cazzo prese a prenderlo in bocca. La cappella venne avvolta dalle sue soffici labbra che con la lingua la lavoravano per bene. La mano faceva su e giu , scappucciandolo completamente e con l’altra prendeva a premermi con grazia i testicoli. Sentivo l’orgasmo salire sempre piu vicino. La sua bocca ora voracemente ingoiava il mio cazzo che ritmicamente entrava e usciva da quel turbine di labbra e lingua indiavolata. Il suono schioccante liquido che ne usciva mi mandava in estasi… cosi come per lei sentire l’odore di sesso voglioso sotto il suo naso. Ero pronto per sborrare…. con la coda dell’occhio buttai uno sguardo al nostro spettatore che non aveva smesso un attimo di menarselo “vengo vengo” glielo dissi come per avvertirla , ma lei non alzò la testa ne diminuì il ritmo delle pompate…anzi , aspettò finchè i miei coglioni non arrivarono allo spasmo e liberarono tutta la loro sborra nella sua bocca. La sentii deglutire a fatica la marea di sperma che il mio cazzo sputò fuori… ma lo fece.. e lo fece con piacere stringendomi le palle fino a svuotarmi dell’ultima goccia. Mi sorrise rossa in viso, poi sentimmo dei rantoli provenire da fuori. Dalla penombra scorgemmo il guardone che scaricava tutti i suoi ormoni impazziti sulla sabbia. Manu sorrise divertita mentre , frettolosamente lo vide ricomporsi e allontanarsi in fretta e furia.

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