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una bella giornata di lavoro

By 13 Marzo 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

tonificati dal calcio e dalla palestra,occhi e capelli castani con un viso dai lineamenti interessanti,insomma non un modello di bellezza ma abbastanza piacente per l’altro sesso.il mio lavoro si svolge presoo un impresa di pulizie,che non si può definire il massimo,ma che mi concede del tempo libero per occuparmi dei miei interessi.Tutti i giorni mi reco in una palazzina di uffici dopo l’orario di chiusura e inizio a pulire e a sistemare.Quella sera era cominciata nel migliore dei modi visto che di turno insieme a me c’era Helga,una signora ucraina di 40 anni,un pò pienotta ma sicuramente piacente e si sa che il lavoro in compagnia di una bella donna è sempre più piacevole.

Ci mettemmo a lavorare di buona lena Helga si dimostrò anche un efficente lavoratrice,così finimmo le nostre pulizie con 45 minuti di anticipo.

Per ingannare l’attesa della fine del turno  ci sistemiamo nella stanzetta degli inservienti per fumare una sigaretta e lì mentre stavamo chiaccherando lei si accorse che il mio sguardo si posava spesso sulle sue robuste tettone.

-Hei Max me le stai consumando a forza di guardarle!esclamò lei.

-Dai lo sai che le tue tette piacciono a tutti non sarò mica io il primo a guardarle,anzi mi piacerebbe ammirarle un pò più da vicino e così dicendo feci un passo avanti.Lei iniziò a sghignazzare dicendomi che ero un porcellone come tutti gli italiani.La situazione mi aveva fatto andare su di giri e così le infilo un dito nella scollatura.

-Ma questo ben di Dio è tutta roba tua!le dissi.Lei non si spostò,ma mi appoggiò entrambe le mani sul petto e mi disse:

-Dai Max,ma che fai,qui non si può,poi dobbiamo finire il lavoro!

A quel punto si divincolò dalle mie mani che iniziavano a farsi più intraprendenti e si diresse verso l’armadietto dei detersivi,ma ormai avevo intuito il suo turbamento così mi avvicino a lei da dietro e le dico:

-Vuoi un aiuto o preferisci una mano.Nel dirle queste parole la mano gliela appoggio sul suo culone bello sodo.

-Dai Max tu hai sempre voglia di scherzare.Disse lei senza però toglierla.

-Si,perchè non ci facciamo quattro risate insieme!rispondo io.

Nel frattempo il mio cazzo aveva dato evidenti segni di risveglio e così decido di appoggiarlo su quelle belle chiappe.Lei mi spingeva via con le mani,ma i suoi  tentativi erano così poco convinti che mi sembravano un invito.il mio cazzo ormai era duro  e io lo strusciavo nello spacco tra le natiche attraverso la vestina da lavoro mentre con le mani palpavo a più non posso le sue tanto agognate tettone.In pochi secondi ero riuscito a tirarle fuori.Stavo giocando con i suoi capezzoli quando lei si gira e mettendomi le bracia al collo inizia a limonarmi a tutta lingua.

Allora ne approfitto per sollevare la vestina con una mano e intrufolare sotto le sue mutande l’altra.Helga era gia bagnata e dopo qualche sapiente sgrillettata la sua fica inizia subito a contrarsi.

Cazzo Helga,ma quanta voglia di cazzo hai!dai appoggiati sul tavolo che te ne levo subito un pò.Una volta in posizione le appoggio la vestina sulla schiena e le sfilo le mutande,a quel punto avevo una bella figona bionda e umida lì a mia completa disposizione.Non perdo tempo,tiro fuori il mio arnese e inizio a strusciarlo lungo tutto lo spacco della figa per inumidirlo e per fargli capire con cosa avrebbe avuto a che fare di lì a poco.

-Si dai Max sfondamela ti prego,lo voglio dentro mugola lei!!

-Ora ti accontento subito baldracca,e così dicendo le affondai in un solo colpo i miei 20cm di cazzo in quella tana sbrodolante.A giudicare da come era allentata la donna non era certo una verginella,peròmugolava.però da come si divincolava sotto i miei colpi dimostrava di gradire il trattamento.

La stavo sbattendo da una decina di minuti e la troia godeva dibrutto.

Decido allora che è venuto il momento di controllare anche l’altra entrata,così le sputo sul buchetto del culo e iniziò a lavorarglielo con il pollice.é abbastanza stretto anche se sicuramente non è vergine.Quando Helga raggiunge l’ennesimo orgasmo decido che è arrivato il momento giusto così estraggo l’uccello ancora gocciolante della sua passera e lo punto sul buchetto.

-No Max tiprego li no è troppo grosso mi spacchi in due esclama lei.

-Non ti preoccupare Helga farò pianissimo,tu rilassati e lascia fare a me.

Così dicendo inizio piano a far entrare la cappella lasciando a Helga il tempo di abituarsi all’intrusione.I mugolii di Helga mi fanno capire che è giunto il momento giusto per il gran finale e così con un colpo secco le infilo gli ultimi cm di cazzo rimasti fuori.

-Ah,sei pazzo mi hai rotto tutto li dietro!!

Dai non ti preoccupare vedrai che tra un pò passa e ricominci a godere come prima,così dicendo le assesto una sonora manata su una chiappona e inizio a stantuffarla dapprima lentamente poi sempre piu velocemente.

Helga stava iniziando a mugolare così decido di sgrillettarla per portarla ancora una volta all’orgasmo.

-Sì godo,continua ancora,godo con la fica e con il culo!

-Te lo avevo detto che avresti goduto troia,ma ora voglio godere anche io!

aumentavo il ritmo dei colpi e ogni tanto le affibbiavo una bella manata sulle chiappe,ma sentivo ormai l’orgasmo arrivare.

-Ora ti riempio il culo di sborra!le urlo

-Si dai godi ,lo voglio sentire tutto dentro,riempimi!

Mi svuotavo nel suo culo mentre stavo aggrappato a quelle tettone strizzandole senza pietà.Cazzo che bella scopata!

Ormai ero spompato,ma mentre col cazzo le spalmavo lo sperma che le fuoriusciva dal culo un pò dappertutto,le chiesi di ripulirmelo un pò con la lingua per farmelo tornare duro.

Max sei un maialone,ma ormai è tardi mi aspettano a casa,magari la prossima volta…dopo un rapido bacio si è rivestita ed è andata via.

Se i turni combaciano nelle prossime giornate di lavoro prevedo anche lo straordinario!

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