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Una dolce scoperta

By 9 Giugno 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Dolci pensieri affollavano la mente di Marta in quel caldo pomeriggio di mezza primavera…da poco tempo lavorava in un negozio di parrucchiera presso una stravagante donnina dall’aria ffimera..molto rotonda nei suoi movimenti e cosi piccola di statura che lei stessa si burlava del suo aspetto.
Marta aveva aderito ad uno stage promozionale fatto nella sua scuola di taglio. Ovviamente non le fu difficile trovare un posto dove poter mettere in pratica le lezioni apprese,in quanto aveva una innata predisposizione alla forbice e al phon.
Erano passate soltanto due settimane ma si era già ambientata benissimo, con Sharon la phonista, bionda prosperosa sullo stile Dolly Parker, le due shampiste Emma e Teresa, giovani donne ben disposte al pettegolezzo e la signora Cesira, detta Cesy, un pò come una mamma per le ragazze.
Molte donne aveva visto entrare Marta, e ognuna con mille storie e mille profumi esotici, ma una in particolare turbava i pensieri di Marta, una donna che col suo profumo veva il potere di dominare i sensi della giovane apprendista. Il suo nome era Ester ed era l’estetista esterna del negozio, una giovane stangona colombiana..era cosi appariscente affettuosa e carica di vita che era impossibile non notarla ed ascoltarla..aveva vestitini mini e un seno da invidiare, – “Probabilmente un ritocco ben fatto del chirurgo” – penso Marta, volendole trovare un difetto a tutti i costi, eh si perch&egrave lei era si una etero ben definita ed istruita dalle istituzioni cattoliche, ma aveva un’ammirazione per il corpo femminile..adorava i seni femminili..i corpi perfetti e sinuosi nascosti da veli setosi che si muovevano leggeri e sbarazzini. Eppure non era lesbica, non provava attrazione fisica ne tanto meno amore verso le figure femminili, era uscita molte volte in compagnia di amiche e si era cambiata nei bagni comuni più di una volta. Le sue erano solo fantasie erotiche nelle notti insonni quando con mani leggere era solita toccarsi e provocarsi piacere fino ad addormentarsi..i suoi amplessi duravano anche ore perch&egrave toccarsi..esplorarsi..e leccare il suo liquido calmava le sue voglie piccanti ed ingenti che erano solite prenderle all’improvviso. Si lasciava andare ad immaginari amplessi con uomini muscolosi e virili con membri venosi e pulsanti che la possedevano in ogni centimetro di pelle provocandole orgasmi multipli, si vedeva tenere in mano un enorme cazzo, mentre già divorava l’altro ingoiando i sapori del suo uomo, e muovendosi porgeva il suo sederino candido al terzo partner che la preparava ad una penetrazione da urlo.
Da un pò di tempo nei suoi sogni c’era lei.
Ester, l’estetista dal seno perfetto, la stangona che aveva le labbra più morbide e sinuose che lei avesse mai avuto il piacere di vedere..solo il sentirla parlare le dava un brivido lungo la schiena..e in queste notti sognava spesso di baciare le sue labbrone color rubino con quel rossetto che tanto la eccitava..voleva toccare quelle tettone perfette, abbronzate e succhiare i suoi capezzoli..scendere tra le sue gambe e con la mano insinuarsi tra le fessure della sua dolce fighetta, secondo i sogni di Marta, ben rasata..e si rese conto di desiderare quella donna fatale ogni giorno di più..
Quella mattina si svegliò e si rese ben presto conto che aveva le mutandine bagnate per sogni della scorsa notte..andò al lavoro pregustando l’arrivo della sua visione; era tra le sue nuvole erotiche quando si senti afferrare le spalle e girando il viso si ritrovò Ester accanto che la rimproverava simpaticamente di aver fatto finta di non vederla..Marta rimase senza respiro e il tocco bastò a farla eccitare.
Si spinsero nel bus molto affollato e schiacciate una contro l’altra la ragazza accarezzò di nascosto il seno di Ester sentiva gli uomori scenderle giù e con la scusa del tram stretto fece scivolare una mano dietro al suo culetto e lo senti marmoreo e sodo, immaginò una situazione sadomaso in cui la sculacciava.
Scesero in fretta e si ricomposero, Marta si allontanò da lei e si vergognò e se se ne fosse accorta? che figura..
La giornata passò in fretta con Ester in negozio e Marta sempre più eccitata, venne l’ora di chiusura e le tre commesse già erano andate a casa,
Cesy lasciò le chiavi a Marta perch&egrave aveva ancora delle cose da fare e salutandola si congedò…Ester tentennava ad uscire e Marta si rifugiò nello stanzino degli shampi..lì al buio avrebe sfogato le sue voglie e le emozioni della giornata..Ester se ne sarebbe andata mentre lei era dentro, si ne era sicura, chiuse la porta e si appoggiò alla porta…chiuse gli occhi e la figura della colombiana dalla pelle dorata le si materializzò in testa..mentre una mano scivolava tra le mutandine, l’altra accarezzava il suo bocciolo di seno, stava lentamente muovendo i primi mugolii quando la porta fece per aprirsi : – “cazzo” – pensò marta, “Che vuole ora” e si ritirò su, aprì la porta e vide Ester con un sorriso furbo, non fece in tempo a dirle nulla che l’estetista le tappò la bocca con un avvitamento di lingua..poi le disse -“Allora ti piace il mio seno?e il mio culo?dolce puttanella fammi sentire se ti eccito anche adesso o se mi spii soltanto “- e mise una mano tra le gambe di Marta, la tirò fuori bagnata e leccandola si slacciò il top liberando il suo seno che sbatt&egrave in faccia alla ragazza tutta eccitata..-“Dai amore succhiamele lo so che vuoi farlo da tempo..cosa credi?che non lo sapessi?”Marta arrossì e iniziò un lungo e lento succhiotto alle tette di Ester..mentre lei le frugava la fighetta ormai bagnatissima..Marta sussultava quasi miagolava perch&egrave le dita di Ester le provocavano piaceri straordinari..ma le sorprese non finirono lì..La colombiana fece inginocchiare Marta, che credendo di assaporare la sua fighetta rasata come nei suoi sogni, si era già leccata le labbra, ma la sorpresa fu tanta quando dalle mutandine di Ester uscì un cazzo enorme, vero in carne ed ossa, venoso come quello dei suoi sogni “Sorpresa? Volevi scoparti una figa e hai un cazzo..e adesso?” Marta rimase a bocca aperta ma poi la richiuse attorno al cazzo di Ester e lo ingoiò come una maestra, “Brava la mia bambina, dai amore prendilo” Marta leccava la punta succhindola e tirandola dolcemente per poi affondare la lingua e portarsi il cazzo in gola..mentre succhiava pensava alla magnifica sorpresa e gustava quell’enorme cazzo che la soffocava..passarono ad un 69 a storia..mentre Ester le leccava la sua candida fighetta le metteva un dito nel culetto vergine e Marta pensava che stanotte avrebbe perso anche quela verginità.
Con Ester stesa a terra con il cazzo più in canna che mai Marta si infilò su quel palo di carne e iniziò a muoversi godendo l’ennesimo orgasmo che quella creatura meravigliosa le provocava “dai amore si muoviti cosi prendilo tutto” Aumentarono il ritmo fino a venire e Marta con i brividi in gola gemette…ma Ester ancora non era sazia la mise alla pecorina e continuò a stantuffarla fino a che la ragazza iniziò a gemere forte, scandendo sillabe di piacere “si..oh..daii…che bello..dai spingi tesoro ti prego..dio che bello…che brava…ahh..” Ester non resistette a lungo e le venne copiosamente dentro per poi sorrarle anche sul culetto e girandola velocemente le schizzò nel viso, questo eccitò molto Marta che leccandosi il viso la guardava
adorante ma rimanendo ben in posizione di quattro zampe non ci volle molto perch&egrave Ester avesse dinuovo un’erezione “amore questa volta ti farò male…mi piace il tuo culetto e credo che lo sfonderò”- “Ester ti prego fai piano non l’ho mai fatto” Marta era spaventata adesso ma molto eccitata “come tutte qui dentro tesoro, le ho scopate tutte io da dietro, prendi quel cazzo di plastica nella mia borsa e penetrami tu da dietro” Marta realizzò che Ester era abituata a “testare” le commesse cosi, ma non ne fu offesa,anzi la eccitava ancora di più e prendendo il fallo di gomma glielo puntò dritto nel culo ma invece di sentirla urlare la sentì gemere di piacere -“ti piace allora eh? gran troia come sei larga dietro”- presa dall’eccitazione Marta perse il controllo, tolse il fallo e prese una spazzola a manico largo gliela infilò tutta e con i suoi gemiti la mosse dentro mentre le schiaffeggiava il culo come aveva sognato spesso.
Era esausta e sperava che la colombiana venisse presto,ma il meglio doveva ancora venire, Ester si alzò e spingendola verso il muro la girò e le venne sul culo..con dolcezza gli aprì il buchino e spalmò la sua crema attorno..era cosi scivoloso adesso..fece chinare Marta e iniziò a spingere piano mentre le baciava la schiena..la ragazza era tesa ma mentre sentiva entrare il cazzo, era troppo grande per lei, iniziò a gridare basta, a supplicarla di lasciarla andare, le lacrime scesero per il dolore ma Ester continuò la sua opera di penetrazione anale, bruciava da matti e le faceva molto male ma quando il buchino si fu abituato al suo cazzone, il bruciore lasciò spazio all’eccitazione e in poco tempo già le stantuffava le natiche con dolore e gioia di Marta..la fece sedere su di lei sempre tenendo il cazzo nel culo e la prese cosi, poi vennero altre posizioni eccitanti..e fu una serata lunga e bagnata..e lì Marta capì che mille altre esperienze l’aspettavano fuori..che Ester era solo un pezzo di quel mondo che per lei fin ora era sempre stato solo fatto di fantasia..era tempo di trasformare la reatà..di assaporare altri corpi..
C’erano altre persone da incontrare..da conoscere..ma soprattutto..da scopare.

Per commenti e suggerimenti: fragolinagocciolante@libero.it

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