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Una giornata lavorativa chiusa in belle

By 23 Dicembre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi sveglio che sono quasi le nove e Eva e già andata via da un pezzo. La piccola è giu con la baysitter. Sto un attimino a fare mente locale su le cose che devo fare, quando mi accorgo che stamane non mi sono nenache reso conto di quando e come mia moglie è andata al lavoro. Preso dalla smania di saperelo prendo il cell e gli mando subito un sms con scritto ‘come si è vestita oggi la mia porcella?’ pochi secondi’ e la risposta arriva secca è immediata ‘Da troia!’. A quelle parole il mio cazzo non esita minimamente ha ingrossarsi subito. Ulteriormente incuriosito le chiedo sempre con un messaggio ‘e cioe?” risposta ‘vestito che si apre dai lati scarpe dorate e niente mutande’. A quel punto la mia erazione ha raggiunto il massimo avevo il pisello che mi scoppiava. Pensavo tra me e me ‘Eva si veste sempre un po’ diciamo da porca’ ma andare addirittura senza mutande mi faceve pensare tante cose’ Perche l’avrà fatto? Forse si aspettava che l’andassi a trovare, ma se non le avessi inviato il msg non lo avrei mai saputo, forse ha esaudito una richiesta di un amante segreto, forse ha finito le mutande pulite o conoscendola non ha trovato quelle del colore che le piacevano. Ma comunque cerco di distogliere i mie pensierei da come Eva era vestita e mi dedico alle faccende da disbrigare quel giorno.
Si sono quasi fatte le due del pomeriggio e sto mangiando quando mi ritorna, come un tarlo in mente, l’immagine di Eva che sta a lavoro senduta nella sua sedia in banca e sotto al vestito non ha le mutande. E immediatamente torna la mia erezione sempre più imponente di prima. A quel punto colto da un raptus di ‘follia’ organizzo per lasciare mia figlia dalla nonna e mi diriggo verso la banca dove lavora mia moglie. Faccio in modo di arrivare per l’orario di chiusura e cogliere di sorpresa la mia adorabile mogliettina. Sono quasi le cinque del pomeriggio e la chiamo per sapere se ne ha ancora per molto’ mi dice che deve per forza chiudere una pratica urgente con un cliente e poi, per le sei, sarebbe andata via. Fingo di essere infastidito per l’ennesimo ritardo e chiudo la comunicazione.
Arrivo difronte la banca che sono le cinque e mezza e senza farmene accorgere spio mia moglie. Sta ancora parlando con due uomini e le sta facendo firmare qualcosa. Mi metto fuori la porta della banca e aspetto che i due vanno via. Passa circa un quarto d’ora e i due escono. Stanno parlando tra di loro di quanto Eva sia stata gentile e uno di loro aggiunge, senza minimamente immaginare chi fossi, che è gentile e anche tanto porca l’altro conferma la cosa.
Sul fatto che Eva dasse l’impressione che fosse una porca non avevo dubbi ma sentirlo dire mi confermava la mia teoria e la cosa non mi dispiaceva affatto.
Appena usciti i due, busso alla vetrata, e con gran stupore Eva viene ad aprirmi.
‘amore che ci fai qui?’
‘sonomvenuto a farti una sorpresa e a verificare una cosa’
‘ e che cosa’
‘te lo diro tra un po’ ma gli altri sono gia andati via?’
‘si’
‘ok amore mio allora vieni con me in bagno’
‘in bagno? A fare cosa?’
‘a farmi vedere se sei veramente senza mutande’
Con sguardo di sfida e compiacuta dice
‘certo amore mio’ seguimi!’
Entriamo nel bagno della banca dove c’è un lavandino nell’anti bagno che è abbastanza grande e poi la porta con il vano wc.
Una volta dentro ho modo di ammirare ne dettaglio l’abito che indossava, era veramente carino ed eccitante allo stesso tempo. In pratica camminando si aprivano due spacchi che lasciavano gran parte delle coscie scoperte. Di sopra faceva anche da reggiseno lascindo perte della schiena scoperta il tutto pero non era per niente volgare’ anzi le scarpe dorate le davano un ulteriore tocco di classe. A quel punto le dico di levarsi il vestito’ lei non esita un attimo, apre la lampo e se lo lascia scivolare di dosso. Cazzo!!! Era vero’ non aveva nulla sotto ne reggiseno ne mutande. Era li, davante a me, con un sorriso malizioso tutta nuda e con solo quelle scarpe da porca ai piedi. Era bellissima’ perfetta’ i seni tondi e appuntiti e la passerina tutta rasata’ sebrava una statua fatta da uno scultore d’altri tempi.
A quel punto lei mi dice:
‘visto’ ci credi adesso?’ e nel frattempo fa una piroetta su se stessa
‘amore ci credo’ e come se non ci credo’ e immediatamente il cazzo mi scoppia nei pantaloni
Quindi non posso fare altro avvicinarmi e cominciare a baciarla con passione dicendole:
‘Amore tu mi fai impazzire sei troppo bona mi fai troppo sangue!!! Ti voglio’
‘anche io ti voglio e non aspettavo altro’
mi sbottono i pantaloni e esco il mio cazzo’
Lei a quella visione si piega immediatamente sulle ginocchia e comincia a menarmelo un po’ e poi con estrema dolcezza comina a baciarmi le palle per poi risalire e, in un solo colpo, ingoiare tutto il mio cazzo che scompare, dentro la sua bocca, fino alle palle. Eva comincia un mega pompino’ come una maestra della fellatio fa roteare le sua lingua ad un ritmo vertiginoso sulla cappella e nel frattempo imprime un su e giu con la testa che mi fa morire. Alterna movimenti lenti e altri veloci come per assecondare le mie contrazioni’ è fantasica’ vedo l’immagine di tutto anche attraverso lo specchio del bagno e mi sembra di essere seduto in prima fila in uno spettacolo hardcore’ bellissimo!!!
Quando sto quasi per venire prendo Eva per il mento e avvicino la sua bocca alla mia. Ci baciamo intensamente per un bel po. I nostri respiri si fanno sempre più affanati e i nostri cuori battono a mille. Le alzo una gamba e gliela faccio poggiare con il piede sul lavandino in modo da offrirmi la visione dell sua fica tutta aperta e gia umida di eccitazione. Non posso fare a meno di affondare la mia lingua in mezzo a cosi tanta bontà. Pochi secondi e l’amore mio mi implora di essere scopata.
Sempre in quella posizione comincio a scoparla inizialmente lentamente poi con ritmo sempre più incalzante’ lei urla di piacere e mi mette la braccia la collo per non cadere a terra. Restaimo in quella posizione per diversi minuti. Poi, di sua iniziativa, si gira dandomi le spalle e poggia le braccia sul lavandino e, attraverso lo speccio, guardandomi fisso negli occhi mi fa cenno di cotinuare. Andiamo avanti cosi per quasi un quarto d’ora’ le do dei colpi secchi e profondi che le strappano dei mugolii di piacere che rimbombano nella stanza insieme al rumore delle sue stupende chiappe che sbattono sul mio ventre. Stiamo quasi tutte e due per arrivare’. La giro nuovamente, la prendo per le gambe sollevandola da terra portandomela sul cazzo. Continio cosi pompondola con forza quando sento la sua passarina contrasi come un guanto di velluto sul mio cazzo’ La mia porca sta per venire. Anche io sto per venire e all’unisono troviamo il nostro piacere. Sento il mio cazzo contrarsi ripetutamente in fondo alla sua vagina inondandola di tanto seme. Lei mi bacia e quasi, succhiandomela, mi strappa la lingua’ è al settimo cielo.
Restiamo abbracciati a riempirci di coccole per un bel po’
Mentre siamo abbracciati vedo allo specchio il suo bellissimo culo’. Quanto mi piace’ sembra l’abbiano fatto proprio per il mio gusto.
Ci distacchiamo’ e ho modo di vederla di nuovo davanti tutta nuda con quelle scarpe dorate e con la passarina tutta gonfia e paonazza. Allora la faccio piegare sulle ginocchia a coscie aperte in modo da mostrami ancora meglio la sua stupenda fichetta. Lei esegue i miei ordini e allargandosela contrae l’addome fa uscire un po dello sperma che è dentro di lei’ come se mi volesse far capire che ha gradito. Non posso fare a meno di infilare due dita dentro di lei’ che inizialmente ha un sussulto ma poi gradisce’ Le mia dita escono tutte intrise di calda sborra e mi viene naturale avvicinarle alla sua bocca’ Eva mi guarda fisso negli occhi e comincia a succhiare le due dita ripulendole fino all’ultima goccia. Ci guardiamo intensamente senza fiatare’ e le notre labbra si uniscono nell’ennesimo luongo bacio che ci fa assaporare a entrambi il frotto del nostro godimento.
Ci rivestiamo dopo aver chiuso ci dirigiamo verso casa ognuno sulla propria macchina.
Facendo strada pero pensavo che, si alla fine avevo scoperto che realmente era andata a lavoro senza mutande ma, restavo sempre con l’intterogativo sul perchè l’avesse fatto’ ma questa è un’altra storia.

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