Erano andati tutti in gita. Lucia, la più piccola della classe, era in stanza con Maria, la sorella maggiore di una delle sue compagne, che aveva qualche anno in più di lei e che era venuta in gita con la classe. Maria non era più vergine e un paio di volte aveva provato a fare l’amore con una ragazza e aveva scoperto che era molto piacevole ed eccitante. Anche per questo era contenta di essere in camera con Lucia che aveva un corpo giovane, ma ben fatto. Tornarono stanche in albergo e dopo la cena andarono subito a letto perché il giorno dopo dovevano alzarsi presto. Maria aveva fatto per prima la doccia e si era sdraiata sul letto coperta solo dall’asciugamano. Lucia entrò in bagno per lavarsi. Maria era stanca, ma eccitata perché Tommy, un ripetente, l’aveva tampinata tutto il giorno e lei stava pensando seriamente di farselo prima della fine della gita. Lentamente, senza rendersene conto, la mano scivolò tra le gambe e cominciò a masturbarsi lentamente.
“Umm, si, toccami, accarezzami tutta, palpami!. Si, anche lì, dai! Adesso usa la lingua, ti prego!” mormorava, fantasticando ad occhi chiusi. Era tutta bagnata e aveva una voglia di godere da impazzire. Accelerò il movimento del dito medio e si infilò dentro l’anulare per aumentare il piacere; mentre stava per venire, sentì aprirsi la porta del bagno e allora si fermò di colpo, coprendosi con l’asciugamano. Lucia uscì avvolta da un asciugamano di cotone che metteva in evidenza i seni appuntiti; si sedette sul letto e cominciò ad asciugarsi di fronte a Maria. Maria la guardava con interesse. “Però è fatta bene, la verginella! Guarda che tettine e che culetto tondo che ha! Mmm, quasi, quasi ci provo con lei! Deve essere eccitante leccarle quelle tettine e metterle la faccia tra le gambe! Mmm, scommetto che non si è mai fatta un ditalino!” pensò Maria, leccandosi istintivamente le labbra.
“C’è qualcosa che non va?” chiese Lucia, vedendo che lei la fissava.
“No, no, assolutamente.” rispose Maria. Per qualche minuto rimase sdraiata, pensando a come poter coinvolgere Lucia in un gioco erotico. Poi le venne un’idea. Si alzò e tirò fuori dalla valigia un libro e lo porse a Lucia.
“Tieni, leggilo. È un po’ spinto, ma è interessante.” disse a Maria. La ragazza lo prese e cominciò a leggerlo prima senza troppa convinzione poi con interesse sempre più crescente. Maria la osservava facendo finta di leggere. Lucia si muoveva nervosamente: accavallava le gambe, le allargava leggermente poi le chiudeva, si mordeva le labbra e una volta si toccò prima il seno e poi, per un attimo, anche tra le gambe. Era evidente che quello che stava leggendo la eccitava. Poi Maria decise che era venuto il momento di agire.
“Interessante, vero?” disse con tono malizioso.
“Sì, sì, ma sai non capisco molto le parti spinte perché certe cose non le ho mai fatte. E leggere queste cose mi fa uno strano effetto. Mi fanno agitare.” rispose nervosamente Lucia, rossa in viso.
“Scommetto che sei pure bagnata tra le gambe.” disse Maria, sedendosi sul suo letto.
“È vero.” disse con un filo di voce Lucia.
“Vuoi che ti faccio vedere come si fa ad eliminare l’agitazione in un modo molto piacevole?” chiese con voce suadente Maria, accarezzandole dolcemente la guancia.
“Va bene.” rispose Lucia. Maria allora allungò il braccio e mise dolcemente la mano tra le gambe di Lucia.
“Ma, che fai?” chiese Lucia con un filo di voce ritraendosi appena.
“Non ti preoccupare. Vedrai che sarà molto piacevole.” rispose con calma Maria. Le allargò delicatamente le gambe e cominciò ad accarezzarle dolcemente la figa attraverso le sottili mutandine.
“Ti piace?” chiese Maria.
“Mmm, si, è piacevole! Ohh, continua, ti prego!” mugolò Lucia. Maria allora le levò lentamente le mutandine e cominciò a stuzzicarle direttamente il clitoride.
“Ahh, è bello così!. Mmm, mi piace!” mugolò Lucia. Quando vide che Lucia non opponeva più resistenza alle sue carezze, Maria le sollevò la camicia da notte e cominciò a leccarle i capezzoli eretti per l’eccitazione.
“Ahh, ma…che fai?” mugolò Lucia.
“Se non ti piace la smetto!” rispose Maria continuando a leccarla.
“Mmm, ahh, no, no, mmm, non smettere! Mi piace, mi piace! Ahh!” rispose Lucia. Poi per darle il colpo di grazia definitivo Maria le mise la testa tra le gambe e cominciò a leccarle la figa.
“Ahh, si, è bellissimo! Ohh, ancora, ancora, non ti fermare! Sì, sì, leccami, leccamela tutta!” biascicò Lucia infoiata. Maria alternò le leccate a lunghi massaggi con il dito sul clitoride per un paio di minuti e poi decise di farla godere; allora cominciò a leccarla senza più fermarsi.
“Adesso ti faccio godere, tesoro!” sussurrò Mary, smettendo per un attimo di leccarle la figa.
“Ahh, ancora, ancora! Dai, dai! Di più, di più! ” biascicava Lucy.
“Adesso su, dai, godi, godi!” le disse Maria vedendo che era vicinissima all’orgasmo.
“Ahh, ahh, si, si, godo, godo! Ahh, ahh!” urlò alla fine Lucia inarcando con violenza il bacino, mentre Maria continuava a leccarla per non farle perdere neppure una piccola parte di godimento. L’orgasmo fu così violento che rimase stordita per qualche secondo.
“Non ho mai provato una cosa così! È stato fantastico, incredibile! Non credevo che fosse così bello godere per il sesso!” disse Lucia con entusiasmo.
“E non hai ancora provato a farlo con un uomo, tesoro. Vedrai come si gode quando ti mette il suo cazzo nella tua fighetta! Comunque, sono contenta che ti sia piaciuto. Adesso, però, tocca a me: vederti godere in quel modo mi ha eccitato. Senti come sono bagnata!” disse Maria, mettendo una mano di Lucia tra le gambe; poi tirò fuori un fallo di plastica dalla valigia.
“Santo cielo che cosa è?” esclamò Lucia.
“È un cazzo di plastica. Quando non ho a disposizione quello vero uso questo. Non è la stessa cosa, ma se sei su di giri……mmm, può andar bene! Adesso, tesoro, io mi sdraio e tu me lo infili nella figa e poi lo muovi dentro e fuori finché non ti dico di smettere!” disse Maria. Lucia annuì e fece come le era stato detto. Maria allargò le gambe e prese dentro il fallo con facilità nonostante le generose dimensioni; poi mentre Lucia la penetrava ritmicamente cominciò a stuzzicarsi il clitoride.
“Ahh, si, brava, così! Non ti fermare, continua ancora! Più in fondo, infilalo tutto fino in fondo! Mmm, brava, così! Ohh, mi piace da pazzi prenderlo dentro!” biascicò Maria. Lucia obbediva meravigliata per il piacere che poteva dare quel coso.
“Ohh, si, fantastico! Ahh, adesso più veloce, più veloce! Fino in fondo, ficcamelo tutto fino in fondo! Mmm, così, così, tutto, tutto dentro!” mugolava Maria. Ormai era andata troppo oltre e non poteva più aspettare; così accelerò i movimenti della mano.
“Ahh, si, dai, più veloce, più veloce! Brava! Dai che sono vicina! Dai che sto……per…gode……! Ahh, godo, godo! Ohh, vengo, vengo! Ahhh, ahhh!” urlò alla fine Maria.
“Mmm, mia cara ti confermo quello che ti ho detto prima. Non c’è niente di meglio di un bel cazzo per farti godere!” mormorò poi Maria prima di addormentarsi. Lucia, però, non la sentì neppure; approfittando del buio aveva cominciato a farsi il suo primo ditalino.
grammaticalmente pessimo........
Ciao Ruben, sei un mito! Hai un modo di scrivere che mi fa eccitare! La penso esattamente come te. Se…
Ti ringrazio, sono felice che ti piacciano. Vedremo cosa penserai dei prossimi episodi, quando si chiuderà anche la sottotrama di…
Davvero molto bello. Piacevole come gli altri e decisamente pregno di sentimenti espressi senza risultare melensi o ripetitivi. D'impatto leggiadro,…
Come ti ho detto, in pochi e poche sanno sa scrivere in maniera così eccitante sia dare un senso ad…