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una storia da vivere

By 25 Agosto 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Ci incontriamo alle 12,30 davanti alla ditta, &egrave tanto che non la vedo, la ricordo molto carina e solare
L’ultima volta che l’avevo vista era stato qualche anno prima e mi era rimasta impressa perché portava un tajeur molto d’effetto addosso al suo corpo affusolato.
Infatti Erica &egrave alta 1,70 che per una donna italiana non &egrave poco.
Appena la vedo, apprezzo subito il suo modo di vestire, sportiva, con un tocco di eleganza che non esubera e pochi ghingheri addosso.
Calzoni neri e una camicia beige sopra, aperta sino al seno, che supponente, risalta, facendomi capire quanto sia ancora florido, la faccio salire sulla mia macchina e la porto a pranzo in un ristorante fuori città, rinomato per i vini e la cucina delicata.
Quando arriviamo, la faccio passare per prima e così posso ammirare anche il suo sedere, un sedere pieno e leggermente largo ma che fa ancora la sua stupenda figura.
Ammiro la sua pelle leggermente abbronzata e apprezzo il suo trucco leggero che non appesantisce il suo viso.
Ci siamo sentiti spesso per telefono e visti poche volte per lavoro, &egrave tanto che voglio conoscerla meglio e questa occasione viene a pennello.
Ci sediamo e cominciamo a scambiarci frammenti di vita, i discorsi vengono seguiti da un buon vino che alleggerisce le restrizioni mentali, così quando le accarezzo una mano, lei non si sposta e facendo finta di niente continua a conversare.
Vorrei baciarla, ma rimango con il mio desiderio e continuo a parlare, lei mi ascolta e io parlo.
Dopo una leggero pranzo, usciamo e prima di salire in macchina le mostro un deplian che parla di vacanze e questa volta le passo un braccio sulla spalla e scherzando le dico se vuole venire con me, lei sorride e si lascia sfiorare.
Questo erotismo velato, mi eccita tantissimo, la guardo salire e sistemarsi e i miei pensieri volano sul suo corpo.
In macchina mentre percorriamo la strada che porta al nostro lavoro, le dico che &egrave stata una compagnia stimolante e dicendo questo le accarezzo le dita, lei dice che era un pezzo che non stava così bene e nel frattempo ricambia il mio contatto e per la prima volta muove anche lei le dita e ricambia
Quel gesto mi eccita, i miei calzoni faticano a nascondere il mio desiderio, le chiedo se le va di venire a vedere il mare dal mio appartamento, che ho voglia di stare ancora con lei.
Quando mi risponde che ha ancora un po di tempo e che si può fare, la cingo a me e la bacio, um bacio passionale che incontra subito la sua lingua e il suo desiderio.
Veloce arrivo al mio appartamento e chiudendo la porta alle spalle la spingo al muro e comincio a palparla con tutto il mio corpo, mi avvinghio a lei, le slaccio la camicetta, le tiro su il reggiseno liberando le sue tette così sode e comincio a baciarle i capezzoli,mentre con le mani scendo a slacciarle i calzoni, le sue mani sono frenetiche come le mie, cercano il mio membro e lo accarezzano, nel frattempo i suoi calzoni sfilati mi fanno vedere un tanga nero che le incornicia perfettamente la piccola fessura.
Un pelo ben curato appare alla mia vista quando deciso le tolgo anche il perizoma e quando sento che lei mi porta il membro all’altezza del suo inguine, prendo le sue natiche e le alzo facendole passare le gambe dietro la mia schiena.
Il letto &egrave lì a due passi ma questa passione che ci travolge non ci da scampo, le bacio la bocca e mi spingo dentro la sua carne calda, il gemito che lei accompagna in quella entrata, &egrave quanto di più senudale posso sentire, le sue labbra vaginali sono leggermente strette ma so che presto si adatteranno e parteciperanno al mio piacere.
Lei comincia a spingere con il bacino e a stringermi il membro con i muscoli vaginali, le sensazioni che arrivano al mio cervello sono adrenaliniche, stiamo scopando come due ragazzini e con la stessa intensità mentale.
Quando mi spingo sino in fondo sento il contatto dei nostri genitali e quel sudore che ci accomuna, &egrave una sensazione indescrivibile.
La faccio roteare senza uscire e l’adagio sul letto, poi smetto di baciarla e la guardo negli occhi, voglio che veda la passione che ho dentro e che per merito suo sto trasmettendo in qull’amplesso.
Lei ricambia il mio sguardo e alza le gambe ancora più in alto permettendomi una entrata ancora più facile e intensa.
le mie mani vanno sui suoi seni e stringono forte tutto quello che trovano.
Il suo fiore adesso &egrave più scivoloso e le mie spinte sono facilitate dai suoi umori che agiscono da lubrificante, vedo il suo viso contrarsi con l’avvicinarsi del piacere e io la seguo quando mi dice che non ce la fa più e che sta per venire,.
Aumento le mie spinte e libero il mio sperma a scaldarle il cuore.
Siamo stremati da quel primo rapporto così intenso ma nello stesso tempo siamo anche pronti a ricominciare la guerra dei nostri sessi, così, disinvoltamente, comincio a baciarle il collo e con la lingua scendo sue seni e ancora più giù fino a trovare quel calore che mi attira come il miele per le api.
Lecco le sue grandi labbra e nel frattempo mi giro per permettere a lei di ricambiare il piacere, appena sento il calore avvolgente delle sue labbra sul mio membro, entro in lei e comincio a succhiare il suo nettare.
Mi sento stringere le vene e gonfiare di nuovo il tutto, quella ragazza ha una bocca eccezionale e la sta usando con grande maestria, i suoi movimenti sono una pennellata continua e il quadro che sta facendo &egrave da grande artista.
Cerco di ricambiare concentrandomi sul suo clitoride e con le dita le accarezzo i seni pizzicando leggermente i capezzoli.
Lei mi stringe forte le gambe sulla testa obbligandomi a fermare il mio attacco al suo clitoride, evidentemente &egrave di nuovo molto vicina.
Aspetto un suo segnale e quando io le batto con una mano sui fianchi per farle capire che adesso anche lei deve fermarsi, lei mi apre le gambe e aumenta il ritmo .
Il mio membro &egrave duro e pronto a farle sentire quanto &egrave stata brava e così mentre mi lascio andare, sento i suoi gemiti che scaricano tutto il suo piacere.
Assorbo volentieri i suoi umori come lei fa con i miei e sfinito mi lascio stravolgere da quella sensazione impagabile.
Passano minuti dove rimaniamo a coccolarci, i nostri vestiti sparsi per la stanza,sono le prove della nostra passione, guardo il suo tanga e penso a come le stava bene addosso e di come non ho visto come le accarezzava i glutei, mi alzo lo prendo e gli dico di rimetterlo, poi la faccio girare e l’ammiro.
Un sedere scultoreo si erge ai lati della stoffa, facendo risaltare ancora di più quella visione.
Il mio eccitamento comincia a crescere mentre le accarezzo il sedere e bacio la sua schiena, lei allarga le gambe per permettermi qualsiasi cosa, io mi sento di nuovo pronto a combattere e spostandole il tanga le entro di nuovo dentro con la lingua sino a che non sento che il mio membro e teso come la prima volta.
La faccio mettere a carponi facendola alzare e prendendo i suoi fianchi, spingo il mio cazzo dentro la sua calda figa.
Prenderla da dietro mi da sensazioni forti e quando vedo che lei alle mie entrate spinge decisa il bacino all’indietro e gira la testa per farmi vedere la voglia nei suoi occhi, devo calmarmi,per non venirle subito dentro.
Rallento, appoggio il mio corpo alla sua schiena e chiudo gli occhi per non vedere quel sedere che mi attira in un modo incredibile.
Chi mi segue e legge le mie storie sa che io amo il sedere delle donne e che mi piace prenderle in quel modo, quindi lo sforzo che faccio per non pensare al suo culo &egrave notevole, come &egrave notevole l’orgasmo che ancora una volta quella ragazza riesce a darmi e a dare.
Sono appagato e soddisfatto, esco da lei e comincio a baciarle il sedere, ho resistito ai miei istinti, ma in effetti ho solo ritardato il mio desiderio .
Le do un succhiotto sulle natiche e le dico le mie voglie future e lei facendomi la lingua in segno di scherno, mi dice;
– veramente credevo di non salvarlo neanche oggi, anche io sono una tua lettrice e so bene cosa ti piace.

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