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Racconti Erotici

Vita d’ufficio capitolo 26 – Elisa inizia a pagare i suoi errori

By 28 Dicembre 2022No Comments

Dopo l’ingresso delle ragazze in ufficio convoco Elisa ed Elena.
Elena è vestita normalmente, con una maglia e una gonna fino al ginocchio.
Elisa porta una blusa e un paio di pantaloni aderenti che valorizzano il suo bel culo.
Elisa mi chiede cosa le devo dire.
Le dico che è in ufficio per il rinnovo del contratto, ancora temporaneo, poi le dico che adesso Elena non
pagherà più per i suoi errore e sarà lei direttamente responsabile di ciò che fa.
Elisa mi chiede cosa vorrei dire, le dico che inizi a sdebitarsi con Elena, facendo esattamente quello che le
chiede.
Lei le chiede, sfilandosi la maglia e sganciandosi il reggiseno di farla godere con la bocca.
Elisa la guarda stupita, Elena le chiede se non avesse capito.
Le ripete che deve prenderle in bocca i capezzoli e farla godere.
Elisa chiede ancora, Elena dice che per lei ha dovuto subire ben di peggio.
Allora Elisa si mette all’opera e inizia a succhiare i capezzoli ad Elena alternativamente, Elena sospira
godendo mentre Elisa continua a farla godere.
Elena dice ad Elisa di toccarla e farla venire.
Elisa obbedisce infilando una mano sotto la gonna ad Elena.
Elena gode senza ritegno e la scena sta facendo eccitare anche me.
Elena si abbandona sulla sedia.
Elisa chiede se può firmare il contratto.
Le dico che ha fatto eccitare anche me, sottintendendo la richiesta di un trattamento.
Lei mi chiede perché gliel’avrei detto con aria innocente.
Le dico che se vuole firmare il prolungamento del contratto deve far godere anche me e sarà sottoposta a
una punizione a mio piacimento in caso di errore.
Intanto mi calo i calzoni.
“Succhialo” le ordino.
Lei dice di no, al che le dico che allora il suo contratto non verrà rinnovato.
Allora lei mi prende in bocca l’uccello e me lo succhia, non benissimo a dire il vero ma dopo un po’ di tempo
sta avendo i suoi effetti, sto iniziando a godere sempre di più fino a riempirle la bocca di sborra.
Le faccio ingoiare tutto.
Mi chiede cosa dirà al suo ragazzo, le dico che non è un mio problema, se vuole può andarsene, troverò
un’altra impiegata.
Lei dice con aria innocente di no e chiede se non si può fare altrimenti.
Le dico che se vuole firmare si deve togliere pantaloni e mutande e le condizioni sono quelle che le ho
detto.
Lei si spoglia e si mette a novanta gradi sulla scrivania mostrandomi il suo bel culo e la figa.
Io inizio a toccarle il culo avidamente, non ha idea di quanto ho aspettato questo momento.
Inizio a leccarle la figa e penetrarle il culo con un dito, lei inizia ad ansimare e godere.
Io continuo a leccarla e penetrarla mentre gode fino a venire.
Una volta firmato si riveste e mi chiede cosa succederà con il suo ragazzo.
Le dico che quello non è un problema mio e che se sbaglierà il mio comportamento potrebbe non essere
piacevole come oggi.

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