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Racconti di Dominazione

alla fiera dell’est

By 27 Dicembre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Innanzi tutto grazie a quanti mi scrivono di continuo per farmi i complimenti per i miei racconti. ho sempre piacere di leggervi e spero che siate sempre di più. come promesso rispondo sempre a tutti e lo faccio molto celermente.
per contattarmi scrivetemi a albert.lolli@libero.it

prima di leggere quanto segue vi consiglio di leggere i miei altri racconti per avere ben chiaro tutta la storia che sto continuando a raccontarvi sulla mia famiglia e la mia vita sessuale.
trovate tutti i miei racconti sotto il mio nome autore LOLLI.

Sono passati alcuni mesi dal mio compleanno, si avvicina halloween e tutto sembra andare per il meglio, il mio fratellino (o mio figlio… chissà!) cresce bene e sta quasi sempre da nonna, mamma ha partorito da un mese e mezzo e come sempre &egrave già in splendida forma, 48 anni portati alla grande, alta non molto, ma un fisico staturario, un seno enorme, una sesta al “naturale” ma un’ottava ora che &egrave gonfia di latte, che causa la forza di gravità, adesso scende fino a sotto l’ombellico. un corpo comuqnue magrissimo, scolpito da ore e ore di sesso. cappelli castanitagliati a caschetto e occhi bellissimi come la bocca del resto. appena smetterà di allattare, insieme agli altri ragazzi, abbiamo deciso di fargli rifare il seno,una bella tirata in su e almeno una taglia di aumento… diventerà ancora più mucca di quello che &egrave adesso!!!!
il giorno prima di hallowenn mi passano a prendere luca e cristiano, la meta del viaggio &egrave lontana, Lublin, nell’est dell’europa, nella zona est della polonia.
li si tiene quest’anno una festa, della durata di 48 ore, solo per il sesso sadico… insomma il nostro paradiso, la nostra vera casa, il luogo dove ogni nostro desiderio potrà realizzarsi.
nel viaggio in aereo luca mi spiega bene il funzionamento.
“&egrave una sorta di motorshow dedicato al sesso, con un occhio di riguardo per quello violento, ma non quello commerciale fatto di completini e finti frustini, dove uno viene accarezzato sul culo e fa gridolini di piacere, qui si parla di sesso violento, torture, cose forti… per entrare si paga un biglietto, ne esistono di vari tipi. quello che costa di più &egrave solo per guardoni, 50 euro e per 48 ore puoi stare dentro a guardare ciò che ti pare, essendo tutto al chiuso, quindi senza problemi per il freddo, puoi girare anche nudo e masturbarti, ovviamente tali pratiche, come altre, sono molto gradite se fatte davanti al pubblico o cmq dove si può essere visti… sono il succo della festa.
Se altrimenti vuoi partecipare come “addetto ai lavori” paghi cifre diverse a seconda di cosa vuoi fare. gli uomini pagano 40 euro, le donne 10. in caso si accettino rapporti gay si paga la metà. ci sono braccialini di vari colori per cui tutti sapranno subito se accetterai o meno proposte gay, etero o bisex.”
insomma sembrava piuttosto facile, mi spiegò anche che si riceveva una sorta di stand dove stare o si poteva anche girare… tutto organizzato alla grande.
Una volta arrivati e sistemati i bagagli ci recammo all’ingresso, io luca e cristiano pagammo ovviamente come guardoni con la possibilità di scoparci eventuali altre donne e per mia madre pagammo invece 5 euro per usarla come merce per gli altri, uomini o donne che siano. noi tre siamo vestiti abbastanza normali e comodi, scarpe da ginnastica e tuta, cosi da essere comodi per eventuali svestizioni d’abito. mia madre &egrave stupenda, indossa stivali sopra al ginocchio in pelle nera lucidissima, con vertiginosi tacchi da 14 cm, delle autoreggenti nere, un microperizoma che non copre nulla, un corpetto di seta nero che fascia la pancia ma non il seno che &egrave di conseguenza tutto fuori.
all’inteno della fiera girano qualche migliaio di persone, pochissime donne in realtà, meno di 10 forse, e questo, anche se da un punto di vista significa per noi poveri maschietti pochi buchi da riempire, da un altro punto di vista significa divertirsi da morire a vedere quanta gente cercherò di fottersi mia madre e di quanti la violenteranno con divertenti torture.
le prime ore siamo un pò persi a capire se esiste un codice di comportamento o comunque il modo più corretto per approcciarci, mia madre nel frattempo non viene lasciata in pace, sta in un angolo con gente che la monta e la mena, ha la fila di uomini che la vogliono scopare, con un disceto pubblico di una quindicina di persone che si marturbano guardandola. nel mentre di questo spettacolino due uomini piuttosto grandi e rozzi nei modi si fanno largo, fanno “cortesemente” segno all’uomo che la sta scopando di finire veloce e poi le prendono per i capelli e la trascinano ad una decina di metri da dove si trovava. qualcuno di quelli che c’erano la segue, altri se ne vanno, altri ancora arrivano. i due bestioni la prendono e la sdraiano a pancia in giù su una tavola. con una corda le legano i piedi e poi legano la corda stessa a due ganci che gli aprono la bocca. se le gambe gli cedono gli sti strapperebbero di netto le guance.legano poi le braccia dietro la schiena e la appoggiano cosi “incaprettata” sulla tavola. la corda che gli lega la bocca alle gambe viene accorciata fino a fare in modo che si trovi in una posizione alquanto scomoda e curvata. le inizia a scendere bava dalla bocca mentre cerca di strillare ma la forzatura alle guance non gli permette di articolare parole.
uno dei due carcerieri le afferra una tetta e con un ferro da stiro spento gli spiaccica ben bene le tette sul tavolo… con stupore e gioia di tutti inizia a schizzare il latte dalle enormi zucche che si ritrova appese al corpo.
il secondo ccarceriere arriva da dietro di lei con 6 enormi viti, e un avvitatore. aiutandosi con l’amico fa stendere bene le tettone molle di mamma sul tavolo (ecco a cosa serviva il ferro!) e avvita con brutalità le viti da 20 cm nelle tette di mamma inchiodandole di fatto al tavolo. le urla che mamma cerca di emettere sono disumane, come un maiale mentre viene sgozzato, e le gambe che cercano di muoversi… solo il provvidenziale aiuto di uno dei due aguzzini impedisce che il movimento scalciante delle gambe non faccia si che sulla faccia si formino delle pesanti lacerazioni.
mamma cerca di urlare o cmq di emettere versi e piange, tremando tutta.
uno dei due parlando credo in russo spiega qualcosa al pubblico li presente. un signore cortesemente mi spiega che grosso modo dovrebbe aver detto qualcosa del tipo “ora che la signora &egrave bloccata per bene possiamo iniziare a divertirci tutti. prima però una piccola punizione per queste sue urla.” il suo amico infatti durante queste parole prende un oggetto cilindrico di metallo, che scopro poi trattarsi di un divaricatore anale. con forza e senza complimenti glielo infila tutto in un colpo nel culo e spinge un pulsante che aziona un timer. ogni 5 minuti il cilindro aumenterà il suo diametro di un cm fino ad un massimo di 35…. credo sia veramente troppo per chiunque, ma fiducioso lascio fare e mi gusto la scena.
i carcerieri tolgono dalla bocca di mamma i ganci che però, non come pensavo, non vengono tolgi, ma vengono attaccati agli orecchini che mia madre indossa. in pratica ora &egrave incaprettata come prima, ma adesso con il rischio di strapparsi i lobi….
lo spettacolo &egrave esaltante, frotte di persone davanti a lei che le scopano la bocca, mia madre un pò per il dolore e la violenza con cui lo fanno, un pò per i cazzi che gli vengono infilati in gola, vomita 2 o 3 volte. ad ogni vomito gemiti di dolore perch&egrave le contrazioni gli fanno muovere le gambe e le orecchie gli fanno male. i minuti passano e il cilindro ha ora un diametro di 18 cm, ha subito di peggio ma anche a causa della posizione inizia a diventare doloroso da sopportare…
il tempo passa e la gente continua ad usarla, il cilindro &egrave arrivato a 27 cm e i danni cominciano ad essere evidenti.
i due aguzzini, forse stanchi di lei decidono di finire il gioco, estraggono di colpo il cilindro, causando a mia madre l’ennesimo prolasso anale che viene subito aggredito da alcune persone li intorno, glielo iniziano a toccare, due ragazzi addirittura lo afferrano con le dita e glielo iniziano a tirare come se volessero rivoltargli all’esterno l’intestino. uno dei carcerieri con un paio di colpi secchi lo ributta in dentro, le slega mani e gambe e gli consegna un caccavite con il quale può liberarsi le tette. una volta libera il giro continua… e continua cosi per due giorni, in cui sono riuscito appena a scoparmi altre due donne, una giovanissima che era appesa al soffitto per le tette e un altra che tutta vestita di pelle nera, con una cuffia sempre di pelle nera che gli copriva occhi e bocca, con solo i buchi per respirare dal naso, veniva scopata nel culo davanti al marito compiaciuto. questa donna &egrave stata per 48 ore a pecorina con occhi e bocca chiusi a farsi montare e sborrare nel culo da centinaia di ragazzi….
al termine delle due giornata la situazione &egrave eccezionale, nell’aria si respira odore di sesso e sperma, le pochissime donne (scoprirò poi che alla festa sono state presenti 16 donne e 1800 uomini) sono a terra distrutte, segnate dalle torture subite e con i buchi massacrati in modo scellerato. mia madre &egrave al momento riversa a terra in un mare di sperma, l’ultimo gioco della festa che ha subito &egrave stato una sorta di bukkake dove però l’uomo si masturbava e nel contempo la prendere a pugni e calci sulle tette… lo spettacolo era stupendo, avevi i seni praticamente appoggiati in terra gonfi e segnati a sufficienza, sperma ovunque, con i capelli completamente impastati da due giorni di sborrate senza poterli mai lavare. una secchiata di acqua gelida la ridestò dal torpore. era uno degli organizzatori che volle le 16 donne sul palco centrale per ringraziarle. tutte, come premio, ricevettero un martello con dei chiodi, come ultimo saluto si sarebbero dovute inchiodare da sole ad una enorme tavola di legno fatta scendere dal soffitto. tra bestemmie in tutte le lingue presenti e urla di tutti i tipi le sedici donne si ritrovarono inchiodate alla tavola… il gioco non era finito. l’organizzatore si presentò dichiarando di donare 1000 euro alla donna che avrebbe resistito di più appesa alla tavola. nemmeno il tempo per qualcuna di loro per dire A che la tavola, cosi come era scesa dal soffitto sopra al palco, immediatamente si sollevo, sollevando con essa le 16 donne. alcune di loro, forse quelle più furbe o forse no, caddero di schianto… essersi inchiodate pochi millimetri di pelle vicino al capezzolo significò per loro lacerare la pelle. altre ressero per molti minuti prima di comunicare l’abbandono. mia madre fu purtroppo una di quelle, motivo per cui nel viaggio di ritorno fu pesantemente punita… con quei mille euro avremmo ripagato tutto il viaggio senza problemi…. ma questa&egrave un altra storia.

come sempre vi attendo numerosi. scrivete ad albert.lolli@libero.it
non fatelo se il vostro interesse &egrave solo quello di offendermi o giudicarmi pazzo. se avete letto il racconto fino in fondo forse qualcosa che vi ha attirato deve esserci….
come sempre attendo i miei lettori più affezionati ma anche quelli nuovi, attendo le vostre domande o commenti e come sempre RISPONDERO A TUTTI!
ciao e al prossimo racconto.

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