Skip to main content
Racconti di Dominazione

Cena di caponanno: sodomizzato di nuovo

By 2 Gennaio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Come concordato alle 18 e 30 di mercoledì 31 dicembre passò a prendermi una persona in macchina……..una persona molto distinta su di una bmw nera.

La mia padrona mi aveva avvisato di tutto ciò, dicendomi che a capodanno avrei cenato in modo molto particolare.

Mi aveva anche detto che sotto i jeans avrei dovuto indossare una micromutandina rossa alla brasiliana. Era buio e dopo una mezz’oretta di viaggio non avevo più ben chiaro dove ci trovassimo; ad un certo punto l’uomo distinto che si era limitato a dei semplici convenevoli girò dalla strada principale per intromettersi in una stradina laterale che poco più in là terminava nel cortile di un grosso cascinale.

Mi fece scendere e mi accompagnò all’interno dell cascinale, in un ampia sala, con un lungo tavolo preparato ed addobbato per il cenone, e li un po’ mi tranquillizzai………vidi ex colleghi di fabbrica…….gente che conoscevo……ma stranamente tutti uomini.

L’unica donna era lei……..DIVINA…..PERFETTA….in quel lungo abito rosso fasciatissimo……..che ne esaltava cosce e glutei perfettissimi.

ERA LA MIA PADRONA.

Dopo alcuni convenevoli ci accomodammo a tavola; i posti erano già stati prestabiliti, la MIA padrona mi fece accomodare di fianco a lei, riservandomi un grandissimo onore: quello di cenare al SUO fianco.

Ero in fondo alla tavola e mancava solo più il capotavola che si sarebbe dovuto accomodare di fianco a me. Quando lo vidi rimasi paralizzato………..era MARCO!

Per chi non lo sapesse Marco era lo stallone dotatissimo sul quale la mia padrona mi aveva fatto letteralmente calare sopra impalandomici.

Marco mi salutò cordialmente e cominciammo a mangiare, bevendo e scherzando.

Ero abbastanza rilassato, non capivo la presenza di Marco ma la mia padrona non mi aveva dato ordini particolari, e anzi anche per via dell’alcool mi stavo veramente divertendo.

Ad un certo punto la mia padrona alzando un po’ il tono di voce in un momento morto delle varie conversazioni chiede chi si sia messo dell’abbigliamento intimo rosso per capodanno.
I miei ex colleghi e amici naturalmente rispndono di no, dicono che &egrave da femminucce mettersi il rosso a capodanno.

La padrona si gira verso di me e con tono perentorio mi dice “SCHIAVO TOGLITI SUBITO I JEANS, SALI IN PIEDI SULLA SEDIA FACENDO VEDERE X BENE COSA INDOSSI”.

Di colpo non mi sento più a mio agio, anzi divento paonazzo, ma ubbidisco. Mi levo i jeans, salgo sulla sedia mostrando uno spettacolo osceno:io in piedi girato di culo, con una piccola mutandina brasilina che tiene giusto l’interno delle chiappe, ………insomma poco piu’ che un tanga, fatto a retina.

La mia padrona sorride perfidamente e tutti cominciano ad apostrofarmi dicendomi che ho un culo da donna, reso ancora piu’ femminile dalle mutandine.
Ora sono veramente imbarazzato, ma non e’ ancora nulla visto che appena mi giro vedo Marco in piedi, nudo.

Vorrei precisare che io non sono gay, ma la mia Padrona gode a vedermi così.

Marco mi tira una sonora pacca sul culo….dicendomi ” ..e brava puttanella…….ora vai in giro pure con mutandine oscene…..mi sa che dalla quella impalata……….non desideri altro che leccarmi bene le palle davanti a loro vero?!”

“Ora ti inginocchi davanti a me e fai vedere a tutta questa brava gente come lecchi queste palle enormi e questi 23 cm ce ti hanno già reso felice”

Cavoli!!!!!!!!!!! ero viola!!!!! non avevo il coraggio ne di guardare lui negli occhi ne tantomeno gli altri partecipanti alla cena dei quali fra l’altro almeno la metà erano persone conosciute. Come un automa mi abbasso in ginocchio con il culo ben esposto coperto solo dalle mutandine e comincio una lunga leccata al pacco di Marco…….palle e cazzo di continuo.

Marco sghignazza mentre lecco; mi dice di guardarlo negli occhi mentre provvedo con la lingua a lappare tutto il pacco, mentre la mia SIGNORA commenta con gli altri la scena, sorridendo e tirandomi sonori ceffoni sul culo.

Ad un tratto Marco mi scosta la testa e dice “Ora puttanella devi far vedere a tutti come gemi con la mia mazza nel culo”

La mia padrona annuisce sorridendo. Marco mi fa girare appoggiando i gomiti sul tavolo in modo che tutti possano vedermi in viso.
Mi cala le mutandine fin sotto le chiappe, si mette del lubrificante sull’enorme uccello e comincia a spingere, piano fino a raggiungere la fine, cioe’ la palle contro il mio cul .e poi comincia a stantuffare con regolarità.

Una vergogna pazzesca.
Tutti mi stanno guardando, qualcuno addirittura si sta masturbando guardando la scena.

Gemevo e godevo vergognosamente.
Marco mi domandava se ne volevo ancora e io urlvavo di continuare, di scoparmi e fottermi davanti a tutti.

Ad un certo punto lui gode, forte e mi riempie; lo fa con foga tirandomi sonrissimi ceffoni sul culo.
Penso che in quel momento la mia vergogna pubblica sia finita, ma non &egrave così.

La mia signora mi fa accomodare sul tavolo completamente nudo solo con le mie mutandine in bocca, prende un enorme vibratore e me lo fa infilare nel culo davanti a tutti da un mio ex collega di fabbrica, che nel mentre mi smanetta.

GODO in quel modo davanti a tutti, urlando e gemendo, lacrimando dall’oscena goduria.

A quel punto la mia signora si alza, fa per andarsene, si gira e mi dice “Tanti auguri di buon anno schiavvetto; ti &egrave piaciuto il regalo?”

……….e come una pantera se ne va, lasciandomi li umiliato e sfinito.

Leave a Reply