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Racconti di Dominazione

corso di laurea in spanking

By 25 Gennaio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

‘Bene, bene. Ora cercate un posto e sedetevi. Sì, anche tu con la minigonna verde senza mutandine”.

‘Grazie.’

‘Dunque, benvenuti al corso di specializzazione in Spanking. Il mio nome è Prof. Jack Tormenta e, prima di iniziare mi piacerebbe mettere un paio di cose in chiaro’
Nelle lezioni vi parlerò esclusivamente tenendo conto delle mie prospettive sessuali, e cioè ‘Lui sculaccia Lei’. Perdonatemi questo piccolo peccato, non significa che i miei insegnamenti non siano sessualmente ribaltabili, in tutti i sensi e tutte le varianti di genere sessuale del mondo conosciuto. Non voglio rendere le mie lezioni ridicole, combinando le parole in tutti i modi solo per non lasciare nessun culo scoperto. Non utilizzerò frasi del tipo ‘quando lui o lei sculaccia lui o lei, lei o lui deve far capire, tramite grida, contorcimenti del corpo, che le mani di lui o lei stanno sortendo il giusto effetto sul culo di lui o lei’. Insomma, me ne fotto del politically correct’.

‘Il fatto che l’Università per stranieri di Perugia tenga un corso di Laurea sullo Spanking non giustifica l’aggressione verso qualsiasi culo attiri la vostra attenzione. Se verrete arrestati, non potrete discolparvi dicendo ‘Ho l’esame lunedì, stavo soltanto ripetendo la lezione’. Per cui, prima di colpire un qualsiasi culo, assicuratevi che la proprietaria sia consenziente. Altrimenti in carcere sarà il vostro, di culo, oggetto di interesse altrui’.

‘Ok, Ho l’attenzione di tutti? Bene.
Molti di voi hanno già frequentato, l’anno scorso, il corso BDSM 1, del Prof. Andrea Lazzarini. Per chi non l’avesse fatto, voglio ribadire una cosa fondamentale valida per tutte le pratiche BDSM insegnate all’Università per stranieri di Perugia e quindi anche per lo Spanking. La parola da non dimenticare mai prima di poggiare le vostre mani sul culo di una fanciulla è SSC, acronimo di Safe, Sane and Consensual, tradotto in italiano Sicuro, Sano e Consensuale.
Quindi, come potrete ben capire, questo esclude la possibilità di sculacciare la prima donna che incontrate per strada, non ammette che si possano causare ferite, danni o mutilazioni permanenti e, cosa fondamentale, il culo deve darvi prima il suo consenso. Meglio se per iscritto. A tal riguardo esistono parecchi contratti per chi pratica il BDSM.’
‘Ora, prima che vi sentiate già Dottori in Spanking e abbandoniate l’aula in cerca di una vittima da sculacciare, sarebbe una buona idea prendere in considerazione qualcos’altro:
Quanto forti devono essere le sculacciate? Sono forti abbastanza? Quante sculacciate bisogna dare? Con che frequenza?’

‘Lo spanking è una punizione, quindi deve essere commisurata al reato. Ma come stabilire la pena giusta?
Come vedete la materia ha punti in comune con la giurisprudenza, ma, per certi versi è molto più complessa. Punire con un tot di tempo/carcere un ladro, è relativamente semplice, perché gli elementi su cui basare la propria decisione sono limitati e il ladro non vuole andare in prigione. Punire con sculacciate la nostra Sub, invece può essere davvero tanto complesso, poiché, quest’ultima, molto spesso prova piacere nel ricevere sculacciate. Ed ogni femmina sculacciata prova una quantità di piacere variabile, da culetto a culetto’.

‘La soluzione, tuttavia, è più semplice di quanto si creda, basta chiedere al ladro’ pardon, alla sub’.

‘Facciamo un esempio:

– Tesoro, non credi di aver fatto troppo la zoccola con i nostri amici a cena? Mi sono sentito in imbarazzo!
– Sì Signore, chiedo perdono, giuro che non lo farò più!
– Meriti comunque una punizione, in modo che tu tenga ben presente che non devi comportarti come una troietta se non te lo ordino io.
– Sì Signore, se Voi pensiate sia giusto’
– Vieni qui sulle mie ginocchia e scopriti il culo. Dieci sono sufficienti? O la ma ragazza ne merità venti stasera?’

‘Va precisato che tali situazioni sono molto facili da gestire quando si dispone di una slave ben ammaestrata. Che per qualche strana, ma deliziosa ragione, effettivamente prova piacere nell’essere sculacciata. Lei ha bisogno di sentirsi sottomessa e, un padrone premuroso non terrà mai la sua schiava senza sculacciate per lungo tempo. Tornando alla pena giusta, per mia esperienza, posso dirvi che il 90% delle sculacciate sono vissute come puro piacere. Per cui se la vostra slave vi dice che merita 10 sculacciate, sappiate che nove sono di godimento, solo una è dolore. Quindi, senza far troppi calcoli matematici, vi basta aggiungere altre nove sculacciate a quelle richieste dalla sub, per un totale di diciannove colpi’.

‘Per ora abbiamo stabilito il numero, adesso passiamo all’intensità. Non disponendo di particolari strumenti per misurare scientificamente la forza impattante della mano sulle natiche, dobbiamo basarci sul’esperienza acquisita. In nostro aiuto ci vengono due elementi fondamentali: a) il suono emesso durante il colpo; b) il colore che assume il culo durante la punizione.
Il suono deve essere quello di uno schiaffo, rumoroso, schioccante, ma di schiaffo. Quando il colpo è troppo leggero non si sente praticamente nulla, al contrario, se diventa troppo forte, il suono da acuto che era diventa greve, quasi un tonfo.
Il colore del culo deve diventare di un bel rosa acceso tendente al violaceo. Per avere un punto di riferimento preciso vi consiglio di acquistare una mazzetta di colori Pantone, le tonalità ideali da raggiungere sono comprese tra il 212C e il 215C, tenendo conto anche del colore naturale della carnagione’.

‘Nello spanking il ritmo è fondamentale, io consiglio di alternare tre carezze e una sculacciata. Mai seguire un ordine casuale, ricordate tre carezze e una sculacciata. Se il vostro senso del ritmo lascia a desiderare, vi suggerisco di mettere un sottofondo musicale, l’ideale è Blue Monday dei New Order.’

‘Bisogna ricordare che per i primi tempi, finché non raggiungerete una buona esperienza, è meglio praticare lo spanking a mani nude. Il palmo della mano deve essere ben teso, con indice, medio, anulare e mignolo uniti. I colpi devono cadere in un immaginario punto centrale di una singola natica, né troppo vicino al bordo dell’anca e neppure al centro del culo, nel qual caso la mano sprofonderebbe tra le chiappe. Tornando a quanto vi avevo detto prima a proposito del ritmo (tre carezze e una sculacciata) dovrete aggiungere l’alternanza delle natiche. Es. Tre carezze e una sculacciata sulla natica sinistra, tre carezze e una sculacciata sulla natica destra’ e così via’.

‘Ok ragazzi, prima che suoni la campanella, è il momento di mettere in pratica quello che avete appreso finora. Senza fare troppa confusione, tutti quelli che si trovano nelle file pari, si alzino e scoprano il culo. Quelli delle file dispari rimangano seduti con le ginocchia ben unite.
Voi con il culo da fuori, sistematevi a pancia sotto sulle gambe della prima persona alla vostra sinistra, il culo deve essere la parte più in alta del vostro corpo, la testa deve penzolare in basso. Se preferite potete poggiare le mani per terra.
Siete tutti pronti? Allora forza, focalizzate la vostra attenzione sulla natica sinistra, e’ carezza, carezza, sculacciata. Ora la destra, carezza, carezza, sculacciata’ Bene’ molto bene’.

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