Sono seduto sul divano con i piedi poggiati sul tavolino. Daniela, la mia ragazza, va su è giù con la lingua dal tallone fino alle dita. Le piace leccarmi i piedi, soprattutto quando ritorno dalla palestra. Non c’è neanche bisogno di parlare: muovo le dita e subito se le fa sparire in gola, stringendo le guancie e succhiandole; scavando coi denti sotto le unghie per pulirle bene.
‘Basta ora’ – e piego le ginocchia alzando al contempo le gambe ‘ ‘leccami il buco del culo.’
Subito fa aderire le labbra al culo, chiudendo l’ano tra le labbra. Lo succhia e mugolo di piacere. Indurisce la lingua e lentamente, con movimenti circolari, inizia a scoparmi il culo con la lingua, fino a schiacciare il naso contro le palle.
‘Ti piace il buco del culo troia?’ ‘ ci piace farci domande retoriche, dalla risposta scontata, e sento il cazzo vibrare mentre Daniela si stacca dal mio ano, tenendo la punta della lingua sul culo e mormorando con la voce calda impastata dalla saliva, – ‘mi piace da morire leccare il buco del culo Padrone.’
Anche se non ci sono molti racconti sul genere, a molte donne piace sentirsi umiliate. Leccare piedi, culo, e ovviamente succhiare il cazzo fino a farsi sparire la cappella in gola. A molte piace anche annusare le ascelle. Molte donne, e forse pochi uomini se ne accorgono, si addormentano con il naso vicino alla spalla del proprio uomo. Alle donne piace sentire l’odore maschile. A Daniela piace anche farsi pisciare in bocca, sul viso e sul corpo.
La mattina dopo è domenica. Mi sveglio per primo e lascio Daniela a dormire. In cucina prendo una ciotola e ci piscio dentro, riempiendolo per metà. Ci sputo dentro e lo poggio a terra, vicino ad un’altra ciotola per cani. Apro una scatoletta ‘ manzo e riso per un’alimentazione sana per il vostro cane, – e ne verso un terzo del contenuto nella ciotola. Verso le otto Daniela si sveglia e facciamo l’amore, fino a quando non gli sborro in pancia. Una cosa che adoro è sborrare dentro l’utero della mia donna, senza preservativo o spirale. Sentire lo sperma uscire, liberamente, come se io e lei fossimo una cosa sola.
‘Non pulirti e vai in cucina, ti ho preparato la colazione.’
Un lampo d’eccitazione riempie gli occhi di Daniela. Scende dal letto e a quattro zampe si dirige in cucina. Si accuccia davanti alla ciotola piena di urina, gialla e odorosa, e col culo all’aria ‘ quasi volesse invitarmi ad incularla, – inizia a risucchiare il liquido dorato. Fa rumore con la bocca, e questo la fa vergognare. Le guancie le diventano subito rosse. Dopo aver bevuto inizia a mangiare la pappa per cani. Le prime volte non riusciva a tenerne giù nemmeno un boccone, e le veniva da rigettare. Non tanto per il sapore ‘ alla fine è pur sempre cibo, – ma per il fatto che fosse cibo per cani. Alla fine, dopo un paio di mesi, si è abituata e ora, quando voglio trattarla come una bestia, riesce a far restare nello stomaco tutto il contenuto della ciotola.
Mentre fa colazione osservo il suo buco del culo. L’ano roseo e la fessura umida, gocciolante di umori e sperma. Il cazzo mi è tornato duro e allargando le gambe mi porto dietro di lei, mettendole le mani sulle spalle. Poggio la cappella sull’ano, strusciandolo, e la sento mugolare di piacere.
‘Sei soltanto una puttana da culo.’
La inculo in un colpo, facendole emettere un gemito di dolore. Inizio a scoparle il culo con violenza, sentendo le palle sbattere sulle natiche. In risposta, Daniela stringe le natiche per farmi sentire ancora di più il suo culo, e io gemo, di piacere e voglia, con il cazzo che incula la cagna sotto di me.
Dopo poco sborro e gli vengo nell’intestino, riempiendole il culo di sborra.
Un’altra giornata sta per iniziare.
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono