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Racconti di Dominazione

Daniela: cagna, puttana e donna.

By 9 Maggio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono seduto sul divano con i piedi poggiati sul tavolino. Daniela, la mia ragazza, va su è giù con la lingua dal tallone fino alle dita. Le piace leccarmi i piedi, soprattutto quando ritorno dalla palestra. Non c’è neanche bisogno di parlare: muovo le dita e subito se le fa sparire in gola, stringendo le guancie e succhiandole; scavando coi denti sotto le unghie per pulirle bene.
‘Basta ora’ – e piego le ginocchia alzando al contempo le gambe ‘ ‘leccami il buco del culo.’
Subito fa aderire le labbra al culo, chiudendo l’ano tra le labbra. Lo succhia e mugolo di piacere. Indurisce la lingua e lentamente, con movimenti circolari, inizia a scoparmi il culo con la lingua, fino a schiacciare il naso contro le palle.
‘Ti piace il buco del culo troia?’ ‘ ci piace farci domande retoriche, dalla risposta scontata, e sento il cazzo vibrare mentre Daniela si stacca dal mio ano, tenendo la punta della lingua sul culo e mormorando con la voce calda impastata dalla saliva, – ‘mi piace da morire leccare il buco del culo Padrone.’

Anche se non ci sono molti racconti sul genere, a molte donne piace sentirsi umiliate. Leccare piedi, culo, e ovviamente succhiare il cazzo fino a farsi sparire la cappella in gola. A molte piace anche annusare le ascelle. Molte donne, e forse pochi uomini se ne accorgono, si addormentano con il naso vicino alla spalla del proprio uomo. Alle donne piace sentire l’odore maschile. A Daniela piace anche farsi pisciare in bocca, sul viso e sul corpo.

La mattina dopo è domenica. Mi sveglio per primo e lascio Daniela a dormire. In cucina prendo una ciotola e ci piscio dentro, riempiendolo per metà. Ci sputo dentro e lo poggio a terra, vicino ad un’altra ciotola per cani. Apro una scatoletta ‘ manzo e riso per un’alimentazione sana per il vostro cane, – e ne verso un terzo del contenuto nella ciotola. Verso le otto Daniela si sveglia e facciamo l’amore, fino a quando non gli sborro in pancia. Una cosa che adoro è sborrare dentro l’utero della mia donna, senza preservativo o spirale. Sentire lo sperma uscire, liberamente, come se io e lei fossimo una cosa sola.
‘Non pulirti e vai in cucina, ti ho preparato la colazione.’
Un lampo d’eccitazione riempie gli occhi di Daniela. Scende dal letto e a quattro zampe si dirige in cucina. Si accuccia davanti alla ciotola piena di urina, gialla e odorosa, e col culo all’aria ‘ quasi volesse invitarmi ad incularla, – inizia a risucchiare il liquido dorato. Fa rumore con la bocca, e questo la fa vergognare. Le guancie le diventano subito rosse. Dopo aver bevuto inizia a mangiare la pappa per cani. Le prime volte non riusciva a tenerne giù nemmeno un boccone, e le veniva da rigettare. Non tanto per il sapore ‘ alla fine è pur sempre cibo, – ma per il fatto che fosse cibo per cani. Alla fine, dopo un paio di mesi, si è abituata e ora, quando voglio trattarla come una bestia, riesce a far restare nello stomaco tutto il contenuto della ciotola.
Mentre fa colazione osservo il suo buco del culo. L’ano roseo e la fessura umida, gocciolante di umori e sperma. Il cazzo mi è tornato duro e allargando le gambe mi porto dietro di lei, mettendole le mani sulle spalle. Poggio la cappella sull’ano, strusciandolo, e la sento mugolare di piacere.
‘Sei soltanto una puttana da culo.’
La inculo in un colpo, facendole emettere un gemito di dolore. Inizio a scoparle il culo con violenza, sentendo le palle sbattere sulle natiche. In risposta, Daniela stringe le natiche per farmi sentire ancora di più il suo culo, e io gemo, di piacere e voglia, con il cazzo che incula la cagna sotto di me.
Dopo poco sborro e gli vengo nell’intestino, riempiendole il culo di sborra.

Un’altra giornata sta per iniziare.

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