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Doppia coppia d’antan: parte 2 – i giorni nostri

By 18 Ottobre 2024No Comments

“Certo di lui e della sua ragazza Nadia, come potrei dimenticarmene” è la sua risposta
La frase è all’inizio della prima parte del racconto:
Prima parte

riprendiamo da li. Leggendolo si può ben capire perché mia moglie Giulia ha proferito tale frase. Dopo l’episodio oggetto del racconto, avevo parlato con mia moglie all’epoca la mia ragazza e Mauro aveva fatto lo stesso con Nadia ma nessuna delle due donne aveva dato spazio ad un bis che sarebbe stato molto gradito a noi maschietti. Avevamo continuato a frequentarci normalmente uscendo come due coppie di amici senza alcuna connotazione sessuale.
Poi terminata l’università noi avevamo lasciato Padova, ci eravamo sposati ed eravamo andati a vivere in un’altra città.
Il giorno del ritorno a Padova per rivedere la città ed i nostri vecchi amici è arrivato.
Ci prepariamo, Giulia ha indossato un bel tubino nero ed un paio di scarpe col tacco alto seppure non stratosferico, sotto il vestito un collant velatissimo, la trovo elegantemente sexy.
Lungo il tragitto allungo la mano ma Giulia la sposta. “mani a posto non voglio scompigliarmi, semmai al ritorno potrai dare una toccatina” mi dice mia moglie strizzandomi l’occhio.
Arrivati a destinazione parcheggio sotto casa di Mauro e gli telefono, lui e Nadia scendono subito, grandi abbracci fra noi e loro e poi iniziamo a passeggiare dirigendoci verso il centro cittadino. In quasi 40 anni sono cambiate un po’ di cose ed i nostri ospiti ci illustrano le modifiche. E’ ora di pranzo e ci avviamo verso la trattoria San Pietro dove andavamo a mangiare da ragazzi quando avevamo qualcosa di importante da festeggiare e le nostre finanze ce lo consentivano. Il locale è rimasto lo stesso, piccolo ed accogliente, ci sediamo ed il pranzo è ottimo ed anche la bottiglia di vino che viene doppiata. Le chiacchiere vertono sugli ultimi 40 anni da raccontarci a vicenda ma anche sugli anni trascorsi insieme durante l’università ma nessun accenno alla serata in cui avevamo fatto lo scambio di coppia concluso in orgia.
Abbiamo bevuto anche gli amari, subito prima Giulia e Nadia sono andate in bagno e ci sono restate un po’ più del dovuto. Siamo abbastanza alticci date le due bottiglie e sento una mano che risale sulla gamba ed arriva alla patta ma non arriva dalla mia destra dove è seduta Giulia ma dalla sinistra dove c’è Nadia. Mi irrigidisco e guardo negli occhi mia moglie che mi fa l’occhiolino. Dalla sua postura capisco che sta facendo lo stesso con Mauro. Non posso che godermi il massaggio della mano di Nadia. Il mio cazzo diventa di pietra velocemente come da tempo non mi capitava per l’età. Nadia, seppure con 40 anni in più è sempre una bella donna, deve avere fatto una plastica al seno perché le sue tette sono leggermente più voluminose e stanno su dritte. Anche Giulia è per me ancora bellissima ma non ha effettuato alcun ritocco. Entrambe hanno messo su un paio di chili ma stanno anche meglio, il peso aggiuntive le rende più vere.
Nadia fa un cenno a Giulia e le mani di entrambe tornano sopra il tavolo.
E’ Nadia a parlare: “avete bevuto troppo per tornare a casa in auto, che ne dite di fermarvi a dormire da noi? Nella stanza degli ospiti che fa anche da studio a Mauro abbiamo un divano letto matrimoniale molto comodo”.
Guardo Giulia negli occhi e capisco cosa è successo nel bagno del locale.
Giulia ed io ringraziamo ed accettiamo.
Nadia mi prende sottobraccio, indossa una mini di pelle rossa nappata, tre dita sopra il ginocchio ma con una cerniera che si apre dal basso verso l’alto e, tornando dal bagno, avevo visto che era risalita qualche centimetro, abbastanza per far vedere la balza di una calza nera velata.
Lo stesso fa Giulia con Mauro, chi non ci conoscesse direbbe che le coppie sono invertite da come le due donne si appoggiano e strusciano a noi mentre camminiamo.
Tutti e quattro sappiamo benissimo cosa succederà una volta arrivati in casa dei nostri anfitrioni.
Il ritorno verso casa di Mauro e Nadia è, nonostante i tacchi delle due donne, veloce.
In ascensore “oso”, bacio Nadia sulla bocca, lei non vedeva l’ora e si apre ricambiando il bacio e mettendomi la mano sulla patta. Giulia fa di più. Ferma l’ascensore, abbassa la cerniera dei pantaloni a Mauro ed inizia a sbocchinarlo.
Una voce dalle scale urla di sbloccare l’ascensore, ci ricomponiamo e raggiungiamo il piano dove abitano i nostri amici.
Mauro fatica ad infilare la chiave nella toppa, mia moglie è infoiata come da anni non la vedevo ed ha ripreso a succhiargli il cazzo sul pianerottolo.
Finalmente Mauro apre la porta e quasi rotoliamo dentro da come siamo avvinghiati.
Ci spogliamo in un attimo, Mauro si avvia verso il salotto che ha uno splendido divano angolare di pelle rossa martellata.
Scopro che quello che indossa Giulia e che pensavo fosse un semplice collant è invece uno di quelli con l’apertura e lei non indossa le mutandine. Si siede sul divano e Mauro si tuffa fra le sue cosce iniziando a baciarla ed a farla mugolare. Nadia invece mi spinge sull’altra estremità del divano, si inginocchia ed inizia a leccarmi e succhiarmi il cazzo. Le sue tette, all’epoca minute (una seconda scarsa) sono ora quasi una quarta. Il chirurgo ha fatto un ottimo lavoro, se non fosse per l’età di Nadia, per quanto svettano potrebbero perfino apparire vere. Lo sa benissimo che le sue tette sono fonte di ammirazione e decide di farmele assaggiare. Mi si struscia addosso, la palpo abbondantemente stuzzicandole i capezzoli che si ergono dritti come chiodi. Poi scivola giù ed il mio cazzo viene risucchiato dall’avalla mento fra le due deliziose montagnole. Il movimento è più piacevole mentalmente che fisicamente ma quando la cappella spunta e lei la lecca, mi corrono i brividi lungo la schiena.
Giro per un attimo la testa e vedo che Mauro e Giulia sono impegnati in un furioso 69. Lui sotto e lei sopra, il culo di Giulia è rivolto verso di noi e vedo la lingua di Mauro andare avanti ed indietro sul suo clitoride mentre con le mani allarga le chiappe e cerca, riuscendoci, di infilare un dito nel culo di mia moglie.
Nadia vuole la sua parte e mi fa cenno di sdraiarmi mettendosi sopra di me e porgendomi la passera da leccare. Ha un ottimo profumo e, se mai fosse stato necessario, l’aver visto la foga con cui Mauro lappava mia moglie, mi da una spinta competitiva per fare del mio meglio. La mia lingua si insinua nella figa di Nadia che trovo colma di nettare, la zoccola ne ha veramente tanta voglia. Non sono più abituato a questi livelli di lubrificazione. Con Giulia prima di scopare, a causa della secchezza vaginale devo darmi molto da fare ed a volte è necessario usare del gel apposito per non far cadere la libidine.
Mordicchio le grandi labbra ed il clitoride e poi infilo una alla volta tre dita nella passera di Nadia che inizia a gemere, la cosa mi dà un surplus di energia ma lei mi ferma, mi fa sedere bene attaccato allo schienale e mi monta sopra. Il mio cazzo affonda senza fatica e lei comincia a salire e scendere dettando il ritmo. Mi aggrappo alle sue meravigliose tette tormentandola, di tanto in tanto le porgo due dita da succhiare e lo fa con maestria come se stesse facendo un pompino.
Anche i due di fianco si sono messi a scopare, Giulia si è messa a pecorina e Mauro la sta pompando con veemenza. Giulia è a pochi centimetri da noi ed ogni tanto riesce a dare una slinguata al seno di Nadia che gradisce. Mauro infoiato ogni tanto molla una sculacciata a Giulia che è altrettanto compiaciuta, almeno a giudicare dai gemiti che emette a fronte dello schiaffo sul culo.
Rompo il tabù delle parolacce e da lì è un fiume in piena come un duello verbale fra me e Mauro.
“Nadia sei una grandissima zoccola”
“Giulia ti piace il cazzo vero? Lo risucchi come un’idrovora”
“Sì Mauro pompami forte che ne ho tanta voglia, scopami fino in fondo e riempimi di sborra”
“Marco riempimi tutta come avevi fatto 40 anni fa”.
Il resto va a ruota fino a quando Giulia viene ma Mauro ne ha ancora ed allora si posiziona dietro sua moglie, le sputa sul buco del culo e con tre colpi il suo cazzo è tutto dentro facendo capire che l’ano di Nadia è molto allenato.
Giulia guarda i due cazzi alternarsi andando avanti ed indietro negli orifizi di Nadia e si mette dietro iniziando a leccare le palle di noi maschietti.
Nadia ha un paio di orgasmi molto ravvicinati ed anche Mauro ed io siamo prossimi a godere.
Mauro esce dal culo di sua moglie e lei si alza inginocchiandosi di fronte al marito che segandosi la riempie di sborra sul viso e sulle tette. Ci sono rimasto male, avrei voluto sborrarle in figa ma anche la prospettiva di farle una maschera di bellezza mi eccita da morire. Mi alzo dal divano e mentre Mauro emette l’ultimo schizzo inizio anche io a sborrare su Nadia. Nel frattempo anche Giulia s è messa vicino a lei e viene colpita da uno schizzo di Mauro e da un paio dei miei.
Appena abbiamo finito le due donne iniziano a ripulire i nostri cazzi, lo fanno insieme. Io sono di fronte a Mauro e le due donne ai lati. Le loro lingue si incrociano sui nostri cazzi e li ripuliscono per bene poi, come fosse la cosa più naturale del mondo, iniziano a baciarsi scambiandosi lo sperma ed ingoiandolo. Nel giro di un paio di minuti sono ripulite.
Lo spettacolo è stato arrapante ma non abbiamo più 20 anni e non abbiamo preso Viagra così i nostri uccelli non risalgono.
Nadia da brava padrona di casa ci chiede se vogliamo qualcosa da bene, parte dell’alcool lo abbiamo smaltito ma non vogliamo aggiungerne altro anche se probabilmente è stato il motore di quanto successo nell’ultima ora. Nadia ci propone una spremuta e la accettiamo volentieri lei, nuda sui tacchi alti, la prepara insieme a Giulia in eguale tenuta. Noi osserviamo con i cazzi barzotti.
Mentre stiamo bevendo Giulia mi sorprende: “voglio anche io una dose doppia di cazzo”.
Andate di là ci dice Nadia, sono quasi le 18. Mauro ed io torniamo in salotto e ci rivestiamo, sentiamo e nostre mogli parlottare in cucina. Quando tornano Nadia dice: “che fate vestiti, non avete sentito cosa ha detto Giulia? Non vorrete deludere una signora!”
Ci spogliamo in attesa di capire cosa hanno in mente, è chiaro che, come 40 anni prima, il gioco lo guidano loro.
Nadia si sdraia sul divano mentre giulia si mette sopra di lei ed iniziano un 69 lesbico come tanti anni prima.
“Voi godetevi lo spettacolo, vi diremo noi come e quando intervenire”.
In piedi come due statue di sale giriamo intorno a loro. Vedere la faccia di mia moglie che lappa una passera mi fa un effetto strano ma mi eccita moltissimo, giro dall’altra parte e vedo che la lingua di Nadia non è fissa sulla passera di mia moglie ma arriva fino all’ano e dopo un po’ inizia a forzarlo con le dita. La sta preparando per l’inculata.
Mauro ha il cazzo dritto come me, ci seghiamo lentamente per farlo indurire sempre di più ed essere pronti.
Poi, d’improvviso, Mauro prende il telecomando della tv, la accende, seleziona una sorgente usb e fa partire un filmato.
E’ la ripresa fatta tanti anni prima, camera a fuoco fisso, immagine molto sgranata ad una risoluzione bassa ma è comunque un tuffo al cuore.
Giulia non si è ancora accorta di nulla, sullo schermo le due donne sono allacciate in un 69 come ora sotto i nostri occhi. Sono diverse, la pelle non è così lucida e tesa ma gli anni trascorsi sono stati generosi con loro.
Maura alza il volume e dalla tv escono gemiti d’antan, Giulia gira la testa e resta sorpresa interrompendo il trattamento a Nadia.
Scende da sopra di lei, vuole vedere il filmato e lo dice apertamente. Ci sediamo sul grande divano, le due donne in mezzo noi uomini ognuno di fianco alla propria moglie.
Quando le immagini arrivano alla fine Giulia monta sopra di me a spegnimoccolo, affondo la faccia nelle sue tette mordicchiandole e leccandole mentre lei fa cenno a Mauro di girare intorno al divano e si fa mettere il cazzo davanti al viso per spompinarlo. Mi giro e di fianco a me Nadia è a gambe larghe e sta per infilarsi un dildo nero di dimensioni enormi, chissà da dove lo ha tirato fuori.
Sono passati 5 minuti, Giulia dice a Mauro: “ora inculami, fai piano all’inizio è un po’ che non lo prendo dietro”.
Mauro passa dall’altra parte del divano e fa una cosa che non mi aspettavo. Anziché puntare al culo di Giulia appoggia la cappella di fianco al mio uccello. Sento qualcosa di fresco prima del caldo del cazzo di Mauro. Le due cappelle sono compresse all’ingresso della figa di mia moglie che ci dice: “piano piano che mi squartate” però non chiede di smettere.
“Sei una gran troia” dico a mia moglie.
“Dai che ti piace sentire un altro cazzo dentro di me” mi risponde con la voce rotta dal piacere ed anche un po’ dal male.
Ci fermiamo un attimo. Nadia ha preso tutto il cazzone nero dopo averlo lubrificato con il gel che anche Mauro si era spalmato sull’uccello prima di iniziare la manovra per prendere Giulia.
Pian piano, e facendo molta attenzione, affondiamo i nostri cazzi dentro Giulia poi io mi fermo dentro e Mauro si sfila un pochino ma senza far uscire la cappella quindi rientra e riesce sempre più velocemente. Il mio cazzo dentro è come segato dal cazzo di Mauro. Nei gemiti di Giulia scompare la componente del dolore che lascia il posto solo al piacere.
Nadia estrae il cazzone nero, fa il giro del divano e, dopo averlo inserito su una cintura, lo usa come strap-on facendolo spompinare da mia moglie.
“Ti stanno preparando per questo perché poi ti voglio scopare per bene” dice Nadia a Giulia.
Mauro da dietro non è ancora contento, non capisco cosa sta facendo, me lo diranno poi, ma ha infilato due dita nel culo di Giulia che, nel marasma generale, non sembra farci caso.
Mauro dice: “E’ pronta per il cazzone nero” e si sfila, Giulia gira il volto e mi dice di uscire.
Esco dalla figa di mia moglie, la guardo, non la avevo mai vista così aperta. Speriamo che poi abbia l’elasticità di ritirarsi perché così spalancata né lei né io sentiremmo nulla quando scoperemo da soli.
Nadia intanto si è seduta sul divano col cazzone nero di gomma svettante.
“Siediti su di me, guiderai tu come e quanto prenderne di questo enorme cazzo”.
Giulia ci dice: “Mauro, Marco sorreggetemi, non so se le mie ginocchia sono abbastanza forti” (Giulia qualche anno prima si è rotta legamento e menisco sciando).
Ci mettiamo ai lati di mia moglie e la sorreggiamo da sotto le ascelle. In effetti il cazzone nero è talmente grosso che i nostri due che sono normali, messi insieme non lo raggiungono in dimensione. Vedendo come Nadia se lo era preso non sembrava così mostruoso, si vede che lei è “allenata”.
Giulia inizia a calarsi vis a vis con Nadia la quale alterna carezze ai seni ad allargare le chiappe di Giulia per facilitare l’ingresso.
Prima di iniziare l’operazione Nadia aveva spruzzato di gel lubrificante il mostro per poi passare il flacone a Mauro il quale quasi ad ogni movimento di ritiro di Giulia, spruzza sul fusto del cazzone un po’ di lubrificante.
Butto un occhio e la figa di Giulia è lucida di gel, pian piano il membro artificiale si fa strada, ad un certo punto Giulia dice che più di così non ce la fa, sono entrati quasi 25 centimetri di cazzo e ne restano fuori almeno altri 5.
Giulia e Nadia si muovono in sincrono ed il cazzone inizia ad entrare ed uscire dalla figa di Giulia, i suoi gemiti di fastidio e dolore pian piano si trasformano in gemiti di piacere e, sorpresa, almeno per me, si cala fino in fondo.
La figa di mia moglie è piena di un cazzo finto di 30 centimetri e lei gode.
“Hai la figa sfondata, lo hai preso tutto” mi scappa di bocca rivolta a mia moglie.
“Si è un bel vaccone anche lei” aggiunge Mauro.
“Non volevo essere da meno di Nadia” replica Giulia mentre le sfugge un gemito.
Vedo Mauro che si cosparge il cazzo di altro gel e ne spruzza anche sul buco del culo di mia moglie.
Credo che voglia incularsela, mi sale un moto ti difesa di mia moglie.
“No nel culo con quello in figa no, la rovinate”.
“Tranquillo, sono d’accordo” replica ansimando Giulia.
Sono basito, avevamo fatto qualche doppia in casa con dei dildi, una volta le avevo messo il mio cazzo insieme ad un altro in figa ma mai riempito i due buchi sotto con così tanta roba.
Mauro si posiziona sopra di lei, prima le infila tre dita una alla volta poi le fa scivolare dentro e fuori lentamente senza che Giulia si ribelli quindi appoggia la cappella mentre Giulia si sta sollevando dal cazzone nero e con un colpo secco lo spinge dentro. Mentre Nadia e Giulia sono sospese con la sola cappella del cazzone nero dentro la figa di mia moglie, Mauro inizia a scoparla in culo fino a che tutto il suo cazzo non è dentro.
La scena è arrapante, Giulia si cala sul cazzone nero e lo prende tutto ed al contempo Mauro si ritrae quindi mentre si alza (a proposito le sue ginocchia funzionano benissimo) Mauro lo spinge di nuovo tutto dentro.
“Sei sfondata come Cicciolina tesoro” le dico, lei gira la testa e mi sorride e mi domanda “ti dispiace? Quante volte a letto abbiamo immaginato scene come questa ed ora ci siamo in mezzo, sono la tua mignotta”.
Di nuovo il muro delle parolacce è ormai crollato.
“Si sei proprio una gran vacca, una zoccolona”
Ho il cazzo che mi scoppia ma non c’è posto per me lì per cui giro intorno al divano e le metto il cazzo davanti al volto ed usandolo come un manganello inizio a schiaffeggiarla.
“Troia quanti ne vorresti oggi”
Giulia cerca di prenderlo in bocca ma ogni volta che si avvicina sottraggo il membro dalla sua portata.
Poi di colpo le tappo il naso, lei spalanca la bocca e le ficco in gola quanto più riesco, quasi soffoca e ritiro il mio cazzo lasciandolo però alla sua portata.
Ci si tuffa e lo lecca come un bel cono gelato mentre sotto e dietro la danza continua.
Giulia esplode in un sonoro orgasmo, è troppo per me ed anche io segandomi la riempio di sborra il viso per quanta i rapporti precedenti me ne hanno lasciata.
Anche Mauro è prossimo a venire, sta per uscire ma Nadia gli dice “riempi il culo di sborra a sta maiala”.
Mauro obbedisce a sua moglie e solo dopo che ha terminato estrae il cazzo. Io nel frattempo sono tornato dietro per godermi l’atto finale e vedo il buco del culo spanato, il cazzo di Mauro è normale fortunatamente credo che Giulia non avrà problemi ma in quel momento è ben aperto e cola sborra.
Giulia si solleva completamente, la sua figa è oscenamente aperta, lei crolla stravolta sul divano.
Nadia ci dice “venite qui che vi voglio ripulire”.
Il cazzo di Mauro è un coacervo di gel, sborra e qualche striatura marone e, come il mio, si sta ritirando dopo avere goduto.
Prima che tornino ad essere poco più che pezzi di pelle Nadia vi ci si tuffa ed inizia a leccarli prolungando lo stato di parziale erezione, i lecca li sega, strofina le cappelle quindi toglie lo strap-on dalle cinghie e se lo ficca in figa iniziando a masturbarsi furiosamente, non ci mette più di due minuti a venire mentre Mauro si è accovacciato davanti alle sue cosce e contribuisce all’orgasmo leccandole il clitoride vedendo il cazzo entrare ed uscire da Nadia a pochi centimetri dalla sua lingua.
Alla fine tutti e quattro stravolti crolliamo sul divano. Restiamo lì 5 minuti buoni. Credo che non chiederò a Giulia di scopare per almeno una settimana ammesso che lei si riprenda.
Nadia inizia a spogliarsi togliendosi il poco che aveva addosso, via le scarpe e via le calze.
Se volete farvi una doccia a destra c’è il bagno e trovate dei teli appesi.
Mi alzo e lo stesso fa Giulia appoggiandosi a me dopo aver mollato lì anche lei le scarpe e le calze.
La doccia è splendida di quelle grandi, probabilmente ha sostituito una vasca da bagno ed è anche attrezzata. Ci entriamo insieme ed i getti di acqua calda da ogni direzione sono molto piacevoli.
Ho voglia di baciare mia moglie per dimostrarle che la amo e che ho apprezzato la sua troiaggine inaspettata. E’ più lesta lei a farlo, la ricambio e la abbraccio ed incredibilmente il mio uccello da qualche segnale di vita.
“No adesso basta” mi dice ridendo Giulia.
Ci laviamo a vicenda, è una doccia calda e ristoratrice che dura una dozzina di minuti, usciamo e ci asciughiamo con i teli, ci sono anche delle ciabatte di spugna nuove. Ospitalità di grande livello penso.
Quando usciamo dal bagno Mauro e Nadia stanno uscendo dall’altro bagno ed indossano degli accappatoi. Recuperiamo i nostri vestiti e li indossiamo, il collant con buco di Giulia è un po’ strappato e Nadia gentilmente le porge uno nuovo sigillato.
“Vi fermate per la notte?” ci chiede Nadia. Personalmente eviterei, sono stravolto e non sarei pronto per altre sessioni di sesso.
Giulia risponde “grazie ma sono veramente provata e domani devo andare a lavorare, preferisco andare a casa ma questo non è un addio ma un arrivederci, mi piacerebbe se veniste a trovarci alla nostra casa al mare”.
Ci baciamo ed abbracciamo, l’auto fortunatamente è parcheggiata sotto casa, ci aspetta circa un’ora di strada, credo che Giulia si addormenterà velocemente.
Saliamo in auto e prima dell’ingresso in autostrada Giulia è già fra le braccia di Morfeo.

Nadia

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