Skip to main content
Racconti CuckoldRacconti di Dominazione

Due per uno (parte terza)

By 21 Ottobre 2024No Comments

La serata nei miei piani non era di certo finita lì. Come da programma decidiamo di ordinare qualcosa da mangiare attraverso uno dei siti di delivery. Scegliamo un giapponese e ordiniamo un po’ di tutto. Nell’attesa Marco apre una bottiglia di vino bianco, ci accomodiamo a sorseggiare il vino. Vi è piaciuto? Chiedo. Molto padrone risponde Alice. Siete entrati in fretta nel ruolo. Era da tempo che io fantasticavo di vivere questa situazione e credo che anche lui avesse delle fantasie simili alle mie. Cosa mi dici Marco? Non so bene. Fantasticavo anch’io sul vedere Alice nelle mani di un altro uomo, ma già dalla prima volta la cosa ha preso una piega per me inaspettata. A cosa ti riferisci? Chiedo con malizia. Be non pensavo di essere coinvolto in questo modo. Quale modo? Insisto. Non avrei mai pensato di dover fare un pompino, pensavo di limitarmi a guardare ed eventualmente occuparmi di Alice, aiutare a darle piacere. E che effetto ti ha fatto prendere un cazzo in bocca? Non hai fatto molta resistenza quando Alice te l’ha chiesto e anche stasera sembrava proprio che tu ne avessi una gran voglia. Sì, è vero desideravo prendertelo in bocca. Mi eccita farlo soprattutto sapendo che Alice mi sta guardando. Alice scegli tra i tuoi abiti qualcosa che possa andare bene a Marco. Alice si alza e va di là, Marco beve un sorso di vino e la guarda allontanarsi. Alice torna quasi subito con un paio di autoreggenti a rete e un chemisier trasparente. Purtroppo non ho molto che gli possa andare, ma se il padrone lo desidera la prossima volta troverà una sissy perfettamente vestita e truccata. Che ne pensi Marco? Dopo un attimo risponde, se il padrone lo vuole mi farò trovare così. L’idea ti eccita? Faccio cosa ordina il padrone. Questo lo so, ma vogli che tu mi dica se essere femminilizzato è una tua fantasia. Non saprei, non ci ho mai pensato. Pensaci adesso, anzi non pensare, dammi una risposta di pancia. Sì voglio essere usato dal padrone in ogni modo. Intendi dire che vorresti essere inculato? Un attimo di esitazione e poi, sì lo voglio. E tu Alice cosa ne pensi? Che mi piacerebbe molto vederlo inculato da un altro uomo, come mi è piaciuto vederlo essere scopato in bocca. Il cazzo di Marco intanto era diventato duro, lui non aveva ancora avuto nessuna soddisfazione se non quella di prendere in bocca il mio membro. La prossima volta vi porterò un regalo: uno strap on con cui tu Alice lo potrai prendere come desidera. Adesso indossa quello che ti ha portato Alice, mentre tu fammi sentire come sai usare la lingua. Lei non se lo fa ripetere due volte. Scivola tra le mie gambe, impugna l’asta e inizia a leccarmi lo scroto. Scende lentamente sempre più giù fino a leccarmi il buco del culo. Spalanco le gambe, le leccate sono lunghe lente, sta assaporando anche lei la situazione. Poi risale e mi lecca il cazzo, arriva alla cappella, la lingua scorre in senso orario, lenta, come se si gustasse il cibo più appetitoso del mondo. Marco, un po’ buffo con le autoreggenti, ovviamente troppo corte, e lo chemisier troppo piccolo per poterlo indossare in una mano, guarda sua moglie che mi sta deliziando con la sua lingua. Avvicinati e mettiti a quattro zampe gli dico. Lo fa. Alice, lubrificagli bene il buco del culo che Marco sta per perdere la sua ultima verginità. Lei si stacca da me, gli si mette dietro, appoggia le mani sulle sue natiche e gli inizia a leccare il culo. Poi introduce prima un dito e poi due nel suo orfizio, iniziando a ruotarle in modo da allargare il passaggio. Dopo un po’ di rotazioni estrae le dita e lo lecca di nuovo. Vedo luccicare la sua saliva, si gira verso di me e dice è pronto. Mi metto dietro a lui, lei si gira e me lo prende un’ultima volta in bocca, poi me prende in mano e lo dirige verso l’ano di Marco. Lo appoggia, lo tiene puntato sul culo del marito. Sei pronto, chiedo. Non ottengo risposta. Gli do uno schiaffo piuttosto violento su una natica, ti ho fatto una domanda. Sì padrone sono pronto. Pronto per cosa? Pronto per lei. Dillo bene, voglio sentirtelo dire. Pronto per essere inculato signore. Lo vuoi davvero? Sì, lo voglio. Vuoi diventare la mia puttana, come è Alice? Sì. Sì. Inizio a spingere la mia cappella nel suo culo. Lo faccio lentamente, voglio che senta scorrere il mio cazzo nelle sue viscere un po’ alla volta, centimetro dopo centimetro. Alice resta lì attenta ad osservare. Quando è penetrato quasi tutto inizio a pompare sempre un po’ più forte e veloce. Marco resta lì, sembra che gli piaccia, non fa resistenza. Sono scivolato in lui senza alcuna fatica. Mi fermo. Allora ti piace sentirti sbattuto come una puttana? O sì, la prego signore continui, faccia di me la sua puttana. Spingo forte ancora qualche volta, poi esco. Adesso Alice finisci di aprirlo. Lei gli infila due dita nel culo, lo fotte forte, le ruota nel tentativo di dilatalo di più. Marco geme, sembra che queste manovre gli piacciano ancora di più. Alice non tarda a infilare un terzo dito e ripetere le stesse manovre. Le chiedo se le a eccita. Voglio rompere il culo a questo porco. Le brillano gli occhi è come in trance. Mi alzo. Mi posiziono davanti alla bocca di Marco, che senza chiedere nulla la apre per accogliermi. Adesso è scopato davanti e dietro. Resto fermo, è l’azione di Alice che lo spinge verso di me, è lei a dare il ritmo. Al quarto dito, Marco si scosta, le dita escono, evidentemente ne ha abbastanza, la dilatazione deve iniziare a fare male. Alice non molla e gli infila nuovamente tre dita nel culo. La fermo, adesso basta, non vorrai fargli passare la voglia. Macché a questo porco piace, mi lasci fare signore che lo apro completamente. Fermati per oggi può bastare. Comprerò un dildo di dimensioni ragguardevoli la prossima volta così potrai divertirti ad aprirlo. Esco anch’io. Marco rimane lì a quattro zampe, sembra sfatto. Ha il cazzo che pende, l’erezione non ha resistito al trattamento di Alice. E’ vero che sei un porco, come afferma Alice? Sì sono un porco, sono una puttana, voglio essere ancora inculato, signore. Non essere egoista, adesso tocca ad Alice che ha dovuto lavorare duro per il tuo godimento. E’ ora che tu ricambi. Leccala tutta, figa e culo, preparala perché riceverà il tuo stesso trattamento. Faccio sedere Alice sulla poltrona. Le sollevo le caviglie e dilato le gambe. Marco si avvicina sempre a quattro zampe e da inizia a leccarla. Bravo cagnolino, leccala bene. Alice chiude gli occhi e si gode il piacere. Dai gemiti sempre più forti capisco che sta per venire. Le lascio andare le gambe, fa un lungo sospiro. Marco lubrifica bene il mio cazzo. altrimenti non scivolerà bene nel culo di Alice. Esegue, la sua saliva mi bagna copiosamente l’asta. Mi siedo io sulla poltrona, giro alice ormai in piedi e le dico adesso impalati da sola. Appoggia le mani sulle mie ginocchia, scende, punto il cazzo sulla sua figa. Si lascia andare. Il membro entra tutto senza alcuna resistenza. E’ bagnata di umori e di saliva. Va su e giù per un po’, poi si alza fa uscire il mio cazzo e si sposta un po’ in avanti. Appoggio il cazzo sul suo buco del culo e lei si lascia andare giù di colpo e se lo prende tutto in una volta. Va sù e giù come una forsennata, accompagnando con un gemito gutturale ogni discesa. La fermo, voglio sentire le sue natiche ben appoggiate sulle mie gambe e il mio cazzo sprofondato nelle sue viscere. Leccala e falla venire. Marco che se lo stava menando, si inginocchia, le apre bene la vulva con le mani e la lecca velocemente. Con un ultimo gemito Alice viene rumorosamente. La faccio alzare. Il culo è aperto, come piace a me. Inginocchiatevi uno dui fianco all’altro. Mi alzo e mi masturbo davanti alle loro bocche spalancate e fameliche. Vengo a fiotti, sui loro visi, sugli occhi, sulle lingue esposte. Baciatevi e leccate via tutto lo sperma, che non ne vada perso una goccia. Eseguono felici

Per commenti valentinois.2015@yahoo.it

3
1

Leave a Reply