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Racconti di Dominazione

Elisa

By 1 Maggio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

La guardavo fremere mentre con difficoltà respirava, per via del mio cazzo tutto in bocca. In quel momento, mi è venuto in mento il primo incontro, quando mi resi conto che Elisa aveva lo sguardo da schiava. Ne ero convinto. E così con una scusa attaccai discorso e lei, come se percepisse il mio ruolo, iniziò immediatamente a donare la sua assoluta dedizione. Fu così che già la sera, eravamo finiti a casa mia dove le chiarì il mio gioco.
‘Prendere o lasciare, mia cara. Se accetti devi sottostare ad ogni mio volere. Soddisfarmi in tutto e per tutto. In cambio avrai il grande pregio di starmi accanto’. Lei mi guardò, quasi spaurita, incapace di proferire parola.
Ed allora io incalzai: ‘allora troia, questo silenzio lo prendo per assenso. Vieni qui. Inginocchiati davanti a me’. Timorosa mi si avvicinò e si inginocchiò. Mi avvicinai, le presi il viso tra le mani, la guardai fissa negli occhi e dissi ‘da oggi per te ci sarà una nuova vita, schiavetta. Vivrai per me e ti assicuro che godrai come mai prima in vita tua’. Le sputai in faccia, e poi la baciai. Le tolsi i jeans e le mutandine e, senza riguardi, le misi due dita nella fica.
Come immaginavo la trovai calda ed accogliente e soprattutto bagnatissima. La scopai con violenza quella notte, e per molti giorni a seguire.
‘Troia ti ho detto che devi prenderlo tutto in bocca, non me ne frega nulla se non respiri’, tornai a gustarmi la situazione del momento. Sentivo che cercava di dire qualcosa, mi faceva ridere vederla farfugliare col cazzo in bocca.
‘Adesso basta. Girati che ti voglia inculare’. ‘Ma padrone non così, ho ancora il tuo regalo nella fica’. Il mio regalo era un grosso dildo che le avevo ordinato di tenere dentro di se dal pomeriggio, mentre in ginocchio aspettava il mio rientro. Era enorme e lei da brava schiava aveva eseguito i miei ordini.
‘Meglio godrai ancor di più se in tuo culo è più stretto. Adesso girati’. Nel dire questo le tirai uno schiaffo. Si girò immediatamente. Le abbassai la schiena con il piede e senza riguardi misi il mio arnese nel suo culo, in un sol colpo. Iniziai a scoparla con forza, volevo romperle il culo. Lei gridava e godeva, pregandomi di non smettere. Ebbe un orgasmo incredibile. Quando stavo per venire anche io, ho preso una ciotola e venni dentro. La poggia a terra. ‘Troia, magia che questa per stasera è la tua cena’. Le diedi un calcio e finì per terra. Come una cagna iniziò a leccare il mio sperma dalla ciotola. Mi avvicinai le misi una mano nella fica. Era dilatatissima. Il mio regalo avevo davvero funzionato. Con facilità entrò quasi la mia mano. La trovai bagnata ed ancora eccitata e così decisi di continuare’
Sono graditi commenti ilmaster.1975@gmail.com

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