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Racconti di Dominazione

Geisha

By 18 Settembre 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Geisha

Ho fatto l’amore stanotte, beh nulla di strano, no ‘ ho fatto l’amore al telefono con un uomo che non conosco e che mi ha fatto venire, venire, venire ‘
Una notte solitaria e rabbiosa, il desiderio di sentire il mio corpo e non i tanti pensieri che mi si affollavano in testa, la sua mente così interessante, la sua voce così calda, ma dominante.

Già ‘ dominante: mentre lo penso e lo scrivo un brivido sottile scende lungo la schiena, un calore amico mi invade il pube, i capezzoli si ergono turgidi. Un dominio mentale, dolce a volte, impietoso altre, ma sempre molto eccitante.
Sono bella, colta, raffinata, non posso essere che una geisha e per lui tatuerò i due ideogrammi cinesi che ne indicano il nome sull’interno coscia, a cinque centimetri dall’inguine, vicino al mio piacere, ma non troppo ‘. Così ha detto il mio maestro, così farò, senza discutere, con il solo piacere di piacergli e compiacerlo.

‘Spogliati e distenditi sul letto a pancia in su e con il corpo abbandonato’
‘Accarezzati il seno, impastalo, titillati i capezzoli stringendoli tra il pollice e l’indice’
‘Un po’ di più ancora, fino a sentire, ma solo appena, il dolore. Allora fermati, ma assapora e ricercalo ancora quel limite tra piacere e dolore, so che ti piace’
‘Dimmi ti prego quando mi chiedi di continuare, fammela sentire tutta la voglia che ti sta crescendo dentro, femmina di donna’
‘Scendi con la mano sul clitoride, insinuati con le dita e titillalo, ecco così sento che ti piace. Ferma, adesso fermati e non mi pregare di farti continuare, fermati e basta.’
‘Ancora adesso, veloce, sei bagnata vero?’
‘Lo so che ti piace, lo sento da come gemi, ma ti voglio più libera, più impudica, più mia, infilati un dito nella fica, uno solo un colpo secco, profondo, fermati!’
‘Brava, adesso stai cominciando a perderti, puoi riprendere a farti, ma segui il mio ritmo: veloce adesso, dentro e fuori dentro e fuori. Fermati e fallo roteare quel dito, immagina che sia il mio cazzo ‘ quelle dita perché la tua voglia &egrave cresciuta e sono necessarie almeno due dita per scoparti’
‘Brava la mia alunna ubbidiente, pregami e vedrò di consentirti di andare avanti e di giocare con il vibratore che vuoi tra le gambe che vuoi ti riempia’
‘Lo sai vero che la prossima volta sarai mia ?! che ti ordinerò di prendere la macchina e di raggiungermi dove, come, quando lo deciderò?! tu eseguirai e basta.’
‘Dimmelo, urlamelo il tuo piacere, fammi sentire quanto ti piace quel cazzo tra le gambe, lo sento persino da qui quanto ti piace dal rumore che fa tra i tuoi umori. Ehi, piano, non godere così forte, controllati, ma mentre lo fai dimmelo che sei la mia troia.’

Grazie mio guerriero.

Laciami un tuo commento: diretto, schietto, impudico ma propedeutico! gmp3@hotmail.it

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