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Racconti di Dominazione

Giornate piacevoli

By 29 Giugno 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi siedo al computer per rilassarmi. La giornata è stata lunga ed il mio unico desiderio e restare tranquillo qualche minuto a rilassarmi. Desidero godere della calma del silenzio trastullandomi con le vicessitudini virtuali dei miei amici. Rifletto sulle cose di casa e guardo occasionalmente dalla finestra per scrutare il sole morente. Tutto è perfetto, la calma regna. Poi , con passo felpato lei entra nella stanza.
Indossa ancora gli abiti della mattina, probabilmente è tornata dal lavoro da pochi minuti. Mi guarda quasi dispiaciuta, varca la soglia e si inginocchia accanto alla mia sedia. Mi volto lentamente, le presto attenzione, ma so già che cosa sia venuta a chiedere.
-Ho bisogno di te…
Mi dice
-Per cosa?
Fingo di non capire io
-Lo sai…
-Voglio che tu me lo dica comunque…
-Ho bisogno del tuo cazzo…
-Lo hai già avuto prima di andare al lavoro no? Ti ho lasciato succhiare per un’ora!
-Lo so ma ne ho bisogno Zedkiel…
Mi giro nuovamente verso il computer e penso. Lei rimane ferma a capo chinato. Attende
-dillo…
Le dico senza degnarla di uno sguardo
-Perchè mi umili ogni volta?
-Vuoi il mio cazzo? Allora sai cosa devi dire…
Lei abbassa lo sguardo
-Se non vuoi dirlo puoi anche andartene
Seguono pochi momenti di silenzio
-Ti prego Zedkiel…
-No…
Lei sbuffa, poggia le mani sulla gomitiera della mia sedia
-La supplico Padrone dia il suo cazzo a questa lurida puttana
Ruoto la sedia verso di lei, sorrido soddisfatto, aspetto che finisca
-Sono la sua puttana padrone e desidero che il mio corpo sia suo
Non dico niente, l’aggaunto alla nuca e la tiro a me. Mi piego in avanti, la bacio. Lei non fugge, si lascia andare, le infilo la lingua in gola e sento che il suo corpo comincia a scaldarsi. Mi stacco da lei dopo poco, mi siedo comodamente
-Succhiami il cazzo puttana…
Lei sorride, mi slaccia i jeans e senza esitazione mi abbassa i boxer. Il mio membro rimase scoperto e lei avidamente vi si getta sopra. Comincia a leccarmi le palle, a piena lingua, quasi fosse un gelato succoso. Con la mancina mi masturba delicatamente mentre con la destra si poggia ad una mia gamba. Lascio che lecchi per un po’, poi le metto due dita sul mento e l’invito a sgranare la bocca. Ho il pene indurito dalla sega che mi ha appena fatto e senza parsimonia la penetro oralmente. Con la mano destra mi porto sulla sua nuca e la trattengo. Le sbatto il cazzo in gola fino alle palle che rimbalzano sul mento ed ogni volta lei ha un conato.
-Brava troia stai imparando a resistere…
Mi complimento
-Adesso vediamo quanto resisti…
E con fermezza la trattengo col cazzo piantato fino in gola. Lei diventa rapidamente rossa e sono costretto a rilasciarla per evitare che mi vomiti addosso. Tossisce, ma non mi dispiace.
-Mi scusi padrone…
-Fanculo le scuse troia! Non hai fatto quello che dovevi perciò sai che cosa ti spetta!
Lei meccanicamente si alza, slaccia i pantaloni e li abbassa. Si mette delicatamente a novanta col perizoma che le definisce un culo fantastico. Io mi avvicino. Le schiaffo un colpo a mano aperta sulla natica, lei geme di dolore e piacere. Ama essere colpita sul sedere.
-Ti piace essere punita troia?
Lei geme faticosamente un si. Io la colpisco ancora. Ho il cazzo in tiro ed il suo culo pronto alla mia sevizia. Mi metto dietro di lei, discosto il perizoma e le sputo sul buchetto. Lei sospira.
-Sei pronta puttana?
-Si…
-Chiedimelo…
-Mi inculi padrone…
Non me lo faccio ripetere. Le pianto i quasi venti centimetri di asta su per il culo senza alcun garbo. Con tale veemenza da produrre un lieve dolore anche a me. Lei urla ed io la colpisco sulle natiche
-Piantala puttana!
-Bastardo!’
Mi replica lei, io sorrido. Lei sa che amo che mi insulti. Sa che ho questa perversione e da brava schiava non si sottrae
-Sei un puttaniere schifoso! Scopami il culo bastardo!
Urla. Ed io la scopo. Stantuffo il suo culo stretto e rosa come un ossesso. Lei geme, urla, poggia il volto al muro. Sento che le fa male, ma la cosa non mi preoccupa. La vedo portare una mano alla figa e cominciare a masturbarsi
-ti stai masturbando troia?
-oh si…
ansa lei
-ti piace prenderlo nel culo
-da te si porco…
-Sei una lurida troia…una puttana da cazzo…ti riempo il culo troia…
-Uhmmm si…pisciami anche addosso bastardo…umilia la tua zoccola…la tua cagna…
Non dico nulla, comincio a scoparla più forte e a farle sempre più male. Tolgo per poco il cazzo dal culo e mi concentro sulla fica. Un paio di colpi, ma presto torno al culo. Lei continua a gemere ed ad urlare.
Andiamo avanti per diverso tempo, le squilla il cellulare. Io le impongo di rispondere mentre ha il mio cazzo nel culo ed una mano nella fica. Dall’altra parte del telefono c’è suo padre. Lei soffre, piange per il non poter urlare il piacere che sta provando e questo mi eccita ancora di più. Le tiro uno schiaffo sulle natiche e senza alcun ritegno le vengo nel culo. Lei lo sente. Urla, chiude il telefono con una scusa, si getta a terra, pere sperma dal culo, ma avidamente tenta, con una mano, di impedirlo.
Io la guardo. Lei è a terra, ancora parzialmente vestita. La faccio inginocchiare. Le spalanco la bocca e punto il mio cazzo verso di essa. Le piscio in gola e lei non si oppone. Anzi si bagna di piscio le mani e si passa esse sul seno e sulla figa. Continua a gocciolare sperma dal culo.
Mi allontano da lei
-bevi tutto quello che c’è per terra, poi va a farti una doccia puttana! Stasera devfi uscire col tuo fidanzato!
-si padrone
-e non scopare con lui. Se provi a tornare a casa con la figa o il culo gonfi ti metto a dormire nuda sul balcone!
-non lo farò, padrone…

come al solito spero che la storia vi sia piaciuta. Per eventuali commenti, pareri o semplicemente cose da riferirmi potete scrivermi a : zedkiel.blanchard@hotmail.it

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