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Racconti di Dominazione

Il dungeon – la mattina 2

By 19 Maggio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

La porta si apre. Mi giro rabbiosa. La mia espressione cambia quando incontro i tuoi occhi. Luca non semtte di leccare anche se un’indecisione lo ha attraversato.
Luca come tutti gli altri sanno che devono esserti grati per essere qui ma ti odiano tutti indistintamente. Un grande rispetto ma pericolosamente velato di odio.
Un leggero bacio sulle spalle per me. Un sussurro nell’orecchio.
‘Dormito bene?’
Vaffanculo. Un brivido. Ancora la tua voce nelle orecchie.
‘Spero che la notte ti abbia fatto riflettere e razionalizzare’ vedo che ti stai già prendendo la rivincita” Uno sguardo di disprezzo a Luca ai miei piedi. Non credo o almeno non so quanto Luca abbia sentito. So che si sente a disagio. Non sa che fare se alzarsi e andarsene per lasciarci soli o rimanere. Rimanere significherebbe la sua iniziazione. Dovrà stare attento a quello che fa. Tutti qui dentro debbono passare il tuo esame e forse a Luca non converrebbe fosse oggi. Lo vedo con la coda nell’occhio che si ritira indietro e fa per alzarsi.
‘Rimani lì!’ dico dura.
MI sorridi e la tua lingua &egrave nella mia bocca in un bacio. Guidi la mia mano sul tuo sesso eccitato. Mi chiedo a cosa &egrave dovuto se a me o se al mio atteggiamento con Luca. Lo so che lo ami lo hai creato e ti da una sensazione di terribile potenza. Mi hai plasmato da slave a mistress sono un tua creazione. Ne sento il peso e ne capisco la potenza. Mi dirigi verso lo specchio. Sei alle mie spalle.
Le tue dita percorrono i tagli sulle mie labbra, i lividi neri sul seno e i segni che mi hai fatto sulla schiena.
‘Hai capito quanto sei stata stupida?’
I brividi sulla pelle e lo stomaco rivoltato. Annuisco.
‘Guarda come hai ridotto la mia Regina’.’
‘Perdonami’
Luca prostrato in terra ha deciso di rendersi invisibile. Sa di te solo attraverso le storie che gli altri gli hanno raccontato. Sa che non sei semplice da digerire e così io quando sono con te.
‘La lezione durerà a lungo e se servirà sarò io a rinfrescarla.’
‘non servirà mio signore’
‘Lo so’ sei così o impari o non impari. Mi piaci anche per questo. Hai una mente attiva e ricettiva i nostri percorsi si sono intrecciati alla perfezione. Sei solo troppo distratta’ o troppo sicura”
I Capelli tirati indietro.
‘Il tuo posto qui non &egrave eterno attenta a quello che fai o ci metto un attimo ad allontanarti’
Lo so, lo so ora lo so. Si forse hai ragione avevo dato per scontato che oramai questo posto era mio e si forse stavo tastando il terreno di quanto potevo muovermi. Ti odio ‘ Ma proprio per questa dimostrazione di forza mi fa amarti di più.
‘Non succederà più mio signore’
Ti dirigi verso la poltrona e ti siedi.
‘Continua pure mia Regina.. gioca pure con il tuo servo. Io rimango a guardarti.’
Un’occhiata seducente a te e torno da Luca che non ha avuto nemmeno il coraggio di alzare gli occhi. E’ ancora lì prostrato con il plug che gli sbuca dalle natiche. La tensione gli ha fatto stringere i muscoli ed espellerlo un po’. Il mio piede lo spinge dentro di nuovo. Luca sussulta e gli sfugge un gemito. Ti guardo sorridere e versarti da bere.
Rientro nella vasca
‘Ti voglio tra le mie gambe’
Luca si alza e si dirige verso la vasca. Nemmeno un’occhiata a te. Credo che stia cercando di convincersi che tu non ci sia. Ottima strategia Luca. Siamo solo io e te. La posizione mantenuta a lungo e il plug dentro lo fanno incedere in modo incerto. Ma entra nella vasca e si inginocchia in mezzo alle mie gambe.
‘Fammi ricordare perché sei qui luca Leccami fino a farmi venire’
Mi guarda dubbioso non sa se ha capito bene cosa gli ho chiesto veramente ma non vuole domandare.
‘sei ancora lì Luca? Voglio sentire la tua lingua sulla fica e dentro la fica. Voglio che mi fai godere.’
Inarco leggermente la schiena e il mio monte di venere affiora dall’acqua. La sua testa si abbassa per raggiungerlo e il mio sesso &egrave di nuovo sotto la superficie. Lo prendo per i capelli tirandogli indietro la testa.
‘Luca cerca di non farmi incazzare oggi non &egrave giornata e lo sai benissimo che rischi in ogni momento di dover tornare a quella squallida vita che avevi. Chiaro?’
La sua testa accenna un si e aspetta solo che lasci la presa per prendere il respiro e affondare la testa nell’acqua ed arrivare tra le mie gambe.
Appoggio i piedi sulla sua schiena e chino indietro la testa. La sua lingua attutita dall’acqua quasi una carezza che nulla ha a che fare con il sesso. Non ho voglia di godere mi fa vomitare il solo pensiero ma la sua lingua che mi coccola mi piace e poi non si sa mai’
Lascio continuare. Torna su solo per prendere fiato e la sua lingua &egrave un piacere e mi rilassa.
Una lappata più lunga e le sue labbra che stringono il clitoride e un brivido di piacere mi pervade. Qualche mugolio impercettibile per lui con le orecchie chiuse dall’acqua. Indugia ancora a leccare, Lo ha percepito.
Quando esce a prendere fiato si &egrave spinto al suo limite. Ci mette un po’ a far tornare il suo respiro normale. Fingo di non accorgermene e forzo leggermente i suoi movimenti per farlo tornare sott’acqua. Riprende fiato ed &egrave di nuovo lì.
Ora si dedica solo al mio clitoride, le mie mani sulla sua testa spinta sul mio ventre. Lo succhia incessantemente. So che farmi godere per lui sarebbe una vittoria, esalterebbe il suo ego.
Sento che vorrebbe risalire ma non lascio la sua testa. Resisti ancora qualche secondo lo so che puoi’ E’ docile’ si sforza di leccare’ non prova di nuovo a tornare su.. Ora ha msesso di leccare. Vorrebbe continuare ad obbedire ma gli manca il fiato. Gli servono tutti i secondi di aria che può ora’ Le sue mani affondano nella mia carne’. Ancora qualche secondo.. ancora qualche secondo’ E’ una sensazione splendida’. Lo lascio immediatamente’
Cazzo ma che stavo facendo??? Avevo voglia di sentire la sua vita dipendere da me.. di sentirlo morire tra le mie dita’. Sto impazzendo.. sto diventando pericolosa.
Luca sta tossendo, il fiato spezzato, sta cercando di respirare di nuovo’. E io sto facendo i conti con me stessa. Basta mi rivesto.
Esco dalla vasca e incurante di luca faccio per andarmene.. Mi blocchi sulla porta.
Avevo scordato la tua presenza.
‘E brava’..
Ti piaceva tenerlo sott’acqua vero?.. Sapere che la sua vita era nelle tue mani?… non barare l’ho visto. Arrenditi a quello che senti. Qui non ci sono regole morali. &egrave tutto lecito e tu non lo avresti ucciso, rilassati, solo forzato fino all’estremo, come faccio io con te..’
Un bacio.. Mi stringi’Il mio corpo tra le tue braccia che si rilassa. Ti odio’ Ti amo’
Non dovrebbe piacermi, non dovrei avere queste sensazioni. Le tue dita nella fica completamente bagnata. Sì, mi ha fatto eccitare, sì mi ha fatto godere, ma non dovrei’Continui a baciarmi sorridendo. Sai che ho goduto e io ora so che lo sai.
‘Ho voglia di scoparti ora”
MI prendi in braccio e mi appoggi sul lavandino.
‘Vieni qui piccolo verme. E lecca questa roba dalla fica della signora.’
Imbarazzato e spaventato dal tuo tono si inginocchia in mezzo alle mie gambe aperte e la sua lingua raccoglie il mio orgasmo..
‘Leccale il culo verme. Mi serve pronta.’
Continui a baciarmi e a palparmi mentre Luca non smette e ti obbedisce, con la sua lingua sul mio sfintere.. ad accarezzare l’entrata e poi cercare di inserirsi all’interno.
La mia mano a liberare il tuo sesso. Luca sei nei guai”
Lo scansi bruscamente. La mia sorpresa si legge negli occhi. Mi aspettavo che lo obbligassi a succhiartelo come avevi minacciato’. Poi improvvisamente capisco’
Luca non ti interessa perché non interessa a me. Non &egrave il mio preferito, &egrave appena arrivato e non mi tocca cosa gli fai. Se ci fosse stato Riccardo al suo posto lo avresti fatto. E avresti imposto a me di trattarlo in modo identico.
Adoro quando riesco a leggere così chiaramente i tuoi pensieri, quando siamo così in sintonia.
Luca si accuccia ai miei piedi e attende.
Mi fai scendere dal lavandino e mi giri di fronte allo specchio. Le mie mani appoggiano sul bordo. Mi pieghi la schiena. I capelli tirati indietro per farmi guardare’ la mia immagine di cagna domata. Poggi il tuo cazzo al mio sfintere. I miei occhi nei tuoi. Lo spingi in fondo con un colpo di reni. Un gemito soffocato e i miei occhi che si stringono, si chiudono quasi’ La nausea che sale’
No non va bene.. ma ti odio per ieri e il pensiero di scopare mi fa venire da vomitare..
‘Mia Regina cosa succede non ti piace?’ Il tono &egrave cinico e di sfida.. non posso barare mi leggi nell’anima’
‘No Padrone amo quando mi scopi”
‘Lo so ‘ &egrave che sei una piccola cagna orgogliosa e non ti &egrave andata ancora giù la lezione vero?’
‘Si Padrone..’
‘Luca ti voglio qua sotto. Alleviale la nausea. Ho visto che la tua lurida lingua le fa piacere’
Lo vedo arrivare gattonando tra le mie gambe. Sento i tuoi colpi di reni infilarsi dentro di me e Luca che con la lingua accarezza il mio clitoride.
I Capelli nelle tue mani e gli occhi fissi nei miei.
‘Sei mia.. Lo capisci vero?’
Non c’&egrave bisogno di risponderti lo vedi negli occhi.
I tuoi colpi pù violenti e veloci, il desiderio che cresce. Le tue mani che lasciano i miei capelli ma la mia testa che continua a guardarti. Le appoggi sulla mia schiena, percorri i tuoi segni con le dita. Li guardi, ti eccitano.. mi eccita la tua espressione, il tuo prendermi così. Il tuo dimostrarmi che sono tua. Tutto diventa più veloce.
Il mio sborrare sulle labbra di Luca’ Il tuo gemito roco e il calore nelle mie viscere.
I tuoi movimenti che si fanno più lenti’
Sento il tuo sperma fluire. E continuare a riempirmi piano dopo i primi fiotti. Piano ma ancora.. Sento il tuo sesso continuare ad entrare in me e a far fluire il tuo seme con meno urgenza e con tutta calma.
Le mie dita sulla testa di luca a guidare i suoi movimenti per far continuare anche il mio orgasmo’
TI sfili da me’
Sento il tuo seme scivolare fuori e colare tra le mie cosce’
So che tra qualche secondo Luca lo sentirà sulla sua lingua’
Sento l’attimo che accade’
L’esitazione nel suo leccare’.
‘Non provare a smettere’ La testa bloccata contro il mio inguine.
Sento la sua nausea, ma la lingua continua. Alzo gli occhi per incontrare il tuo sguardo.
Ti stai rivestendo ma sorridi’
Tiro i capelli di Luca indietro. Voglio la sua faccia , la sua bocca aperta tra le mie gambe.
‘Lascia la bocca aperta e la lingua fuori’ Voglio vederci sopra quello che esce da me’ voglio vedere lo seme del mio signore.’
Sento il liquido colare ‘
Sulla sua lingua lo sperma bianco insieme ai fili vischiosi dei miei umori.
Rimango a guardarlo quasi ipnotizzata’ lo trovo eccitante’
MI chino su di lui’ ho voglia di assaggiare la sua lingua’
Ti vedo bloccarti mentre stavi allacciando la cravatta.. continui a guardarmi mentre lecco il tuo sperma dalla sua bocca.
Vieni vicino e mi accarezzi
‘Ti adoro mia piccola Regina’ sai essere puttana come nessun’altra.. a domani”

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