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Racconti di Dominazione

Il massacro

By 28 Gennaio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

L’indomani si presenta Tony con diversi prodotti che ci elenca: nove api chiuse in tre diversi bicchieri, una gabbietta con alcuni criceti e una vasca contenente centinaia di micro pesciolini.
‘Questi ‘spiega ‘sono un’autentica rarità; vengono da Tahiti e ‘brucano’ la barriera corallina, in cerca di cibo. Basta metterli nella vasca, farci immergere la schiava e per rendere il supplizio più efficace cospargere la peluria (ascelle, fica, ano, gambe) di cibo per pesci. Naturalmente è necessario che la troia non si depili per alcuni giorni: ci penseranno loro’
I criceti me li tenete a digiuno e gliene ficchiamo almeno un paio per buco, chiusi in un condom. Il giorno della session verrò con un sacco pieno di formiche, vermi, mosche: si spalma la vacca di miele o marmellata e lo spettacolo è assicurato, idem per le sanguisughe che vanno applicate su ferite o tagli. Poi ci sarebbe una cosina davvero eccezionale ma carissima. E mi dovete dire subito se v’interessa perché è un casino trovarlo; un pesce tropicale con un aculeo elettrogeno che emette scosse micidiali. E’ quasi introvabile ma posso procuravene uno a prezzo di costo: cinquemila euro; naturalmente basta nutrirlo e tenerlo in un acquario e campa diversi anni. Infine le meduse, quelle le offre la ditta’.
‘Certo che lo prendiamo il pesce-scossa ‘ fa Ingrid ‘ Pam non avrà certo obiezioni per un piccolo supplemento, anzi potremmo pure affittarglielo a ‘ che so? ‘ cinque mila il mese’.
Tony aveva lasciato molto soddisfatte le due mistress, quando arriva Yui, gasatissima, che ci informa di essere già a buon punto nel suo lavoro. Francy, pronta: ‘Facciamo che il cesso sarà il nostro assaggiatore, eheh’.
A questo punto va avvisata Pam di venire molto pelosa, quindi Ingry le telefona rinviando l’incontro di una settimana e ordinando tassativamente di non depilarsi in alcun modo e in nessun posto. ‘Se non sei pelosa come una cazzo di scimmia dappertutto, ti garantisco, brutta depravata del cazzo che ti riempio di benzina e ti do fuoco. Se invece farai la brava bambina e gambe, ascelle, culo e fica saranno una foresta vedrai che ne sarà valsa la pena. Perché? Non sono cazzi tuoi, puttana, fa come ti ho detto e basta! La session si svolgerà in due giornate differenti perché ti abbiamo preparato un menù molto ricco e appetitoso. Quindi porti quindici all’inizio e altrettanti la seconda volta. Ah, che cristo fai, la pezzente? Troia sono dieci in più perché c’è una sorpresa che ti farà impazzire, lurida bestia masochista: ma se preferisci ne facciamo a meno, è solo peggio per te’.
Il consenso di Pamela è immediato e Ingrid lancia uno sguardo ironico alla sua amante per il piccolo ritocco del prezzo del pesce’
Finalmente siamo al giorno della session: circa venti minuti prima dell’ora fissata arrivano Tony e una raggiante Yui.
Mi sembra divertente l’idea di far ingurgitare alla schiava il pestilenziale miscuglio ‘cucinato’ dalla giapponesina immersa nella vasca colma di vermi.
Chiedo quindi a Tony di preparare l’ambiente e lui getta alcune decine di vermiciattoli in bagno.
Alle 17 in punto suona Pam; le ordino al citofono di entrare in casa già completamente nuda.
Una volta dentro spiego alla troia lo svolgimento della serata: ‘Stammi bene a sentire, stupida schiava del cazzo. Abbiamo deciso di dividere in due tranche la session per ragioni organizzative che non ti sto a spiegare che non mi frega una sega del tuo stupido parere.
La nostra splendida Yui ti ha preparato la sua specialità culinaria che poi la pregherò di descriverci. Tu, lurida depravata, la degusterai sdraiata nella vasca da bagno, diciamo, in buona compagnia. Il resto lo scoprirai man mano’.
Ingrid interviene descrivendo le caratteristiche del pesce tropicale e del suo aculeo particolare chiedendo se pensava di poterselo permettere. Gli occhi della merda s’illuminano e accetta convintamente il sovrapprezzo.
‘Cazzo, sono una schifosa masochista abbietta e voglio essere letteralmente massacrata, costi quel che costi’!
La guardo col disprezzo che merita e le ordino di raggiungere il bagno strisciando come’un verme.
Durante il percorso Ingry pensa bene di balzare a piedi uniti sul corpo di Pamela, saltellandovi fino all’arrivo.
Pamela si accorge dei vermiciattoli che riempiono oltre metà vasca e, senza indugi, si sdraia nella stessa. ‘Sìììì, un verme di merda come me non può che stare tra i suoi simili.
I viscidi animaletti si distribuiscono striscianti sul suo corpo e i più intraprendenti s’incuneano nei luridi orifizi. La troia ne raccoglie una manciata e se la spalma sul viso.
‘Brava schifosa ‘ commento ‘ non preoccuparti che poi te li mangi tutti”.
Ci raggiunge trionfante la giap con un ampio pentolone. ‘Questa è la mia specialità, brutta bastarda: contiene la mia merda e quella di due amiche, frullata con ben quattro diverse sborrate e condita con piscio, catarro, muco e una salsina leggermente piccante’.
Ordino al cesso di assaggiare il prodotto; ne mangia un’ampia cucchiaiata cui segue un’indicativa smorfia disgustata.
‘Cristo, la salsa è piccantissima: mi brucia la gola come avessi ingoiato fuoco’!
Ingry prende il tegame, vi scatarra dentro, aggiunge una ventina di vermiciattoli e, dopo aver mescolato il tutto, lo passa a Pam: ‘Bestia, ora lo mangi con le tue cazzo di zampe e vedi di non lasciarne nemmeno un goccio che se trovo un avanzo, pur minuscolo, ti scortico viva. Anzi ti faccio scavare una bella buca, ti ci infilo con i vermi e ti sotterro viva, ahah’.
La schiava commenta: ‘E’ un grande onore per un essere ributtante come sono, poter gustare questa delizia e, Yui, ti sarò eternamente grata per il tuo lavoro’.
Ciò detto si getta con avidità sul nauseabondo miscuglio e inizia a riempirsi le fauci, dandosi di lurida schifosa. Finisce il tutto a tempo di record, controllo che non abbia lasciato nulla (non che ne dubitassi’) e la invito a degustarsi le bestiole restanti, cosa che fa col medesimo entusiasmo.
Yui appare molto soddisfatta del suo successo, si leva jeans e mutandine e ricambia i complimenti sparando alcune sonore scorregge in gola alla schifosa.
‘Bene ‘ dice Ingry ‘ tu merda rimani dove sei che facciamo un altro giochetto: copre il corpo di Pam di miele e invita l’animalista a portare quello che sa’.
Il tipo, dopo essersi allontanato un attimo, rientra con un sacchetto colmo di formiche, mosconi e vespe che getta di un colpo addosso alla bestia. Gli insetti attirati dal profumo non tardano ad avventarsi su Pamela coprendola su ogni cm.
Tony estrae due bicchieri in cui sbattono come impazzite delle api e, dopo averli agitati con energia, li incolla sulle tettine microscopiche della masochista, sbeffegiandola: ‘Sono chiuse da tre giorni e particolarmente incazzate, vediamo se riescono a far nascere delle tette vere su quel piattume merdoso’.
Come prevedibile, le api pungono a ripetizione gli pseudo – seni che si gonfiano visibilmente tra le grida della schiava. Ingid leva con violenza i bicchieri e la potente colla fa sì che lembi di pelle siano strappati.
‘Non è finito lo spettacolo, puttana. Ora arriva il meglio’. Distribuisce generose dosi di cibo per pesci sulla pelosissima vacca: ascelle, gambe, fica e buco del culo. Poi apre i rubinetti dell’acqua fredda e, una volta riempita la vasca, vi aggiunge i pesciolini tahitiani che fanno autentico scempio della foresta della bastarda, strappandole con i loro famelici dentini tutti i peli. Le urla di Pam sono disumane e per la prima volta la vedo piangere copiosamente.
‘Cazzo, meraviglioso, mai provato un dolore così intenso. Esattamente quello che merito e voglio; non fatevi commuovere dalle mie stupide lacrime, vi scongiuro, infierite senza alcuna pietà su questa sporca masochista. Voglio impazzire dal male’!
‘Non preoccuparti, puttana, nel secondo tempo arriva il piatto forte’ la sfotto pensando al pesce lancia-scosse che ho deciso di usare nella seconda parte della session, unitamente alle meduse, ai criceti e a diverse altre sevizie.

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