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Il viaggio di nozze…orgia al centro di fitness e massaggi…

By 26 Dicembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

La mattina seguente ci svegliammo ancora storditi, dalla serata di sesso sfrenato che avevamo trascorso, mia moglie subito si andò a infilare sotto la doccia, io rimasi ancora a letto a ricordare quello che era successo la sera prima.uscita mia moglie dalla doccia, m’infilai io sotto la doccia e ci rimasi per una mezzoretta,per rigenerarmi un po’,uscito dalla doccia trovai mia moglie già pronta e vestita, una semplice mini di jeans e una t-shirt bianca frettolosamente indossai anchio un t-shirt e un pantaloncino. E scendemmo dalla camera per andare al ristorante a pranzare. Ci sedemmo al tavolo e venne il nostro amico cameriere a portarci il menù. Ci guardò e ci disse: “Nottata intensa?che né dite di provare la parte fitness e massaggi del club?” mia mogie subito rispose. “ il Fitness ci interessa molto poco, visto il caldo, però un bel massaggio rilassante e quello che ci vuole.” “allora vi prenoto per questo pomeriggio?” senza indugiare accettammo. Finito il pranzo ci sedemmo a bordo piscina per prendere un po’ di sole. Dopo un vedemmo arrivare il nostro amico cameriere, per dirci che il centro fitness apriva alle 15, restammo un altro po’ seduti e poi ci avviammo al centro fitness. Entrammo nelle stanze riservate a questa attività, una serie di lettini dotati di separè. Un’occhiata rapida ed individuammo i due massaggiatori liberi. Gli unici. Non c’era nessuno a quell’ora, subito dopo pranzo. Chiedemmo se era possibile avere un bel massaggio rilassante e ci dissero che non c’era problema. Ci fecero accomodare su lettini adiacenti ma divisi da un separè bianco trasparente.  A mia moglie toccò quello più grosso, e grosso era il termine giusto perché avrà pesato più o meno 150 chili.
Manone e braccia enormi, grossa pancia. E saperla toccata da un essere del genere un po’ mi infastidiva. E un po’ mi eccitava.Ci chiesero di toglierci praticamente tutto e di rimanere solo con gli slip. Per me non ci fu problema ma vidi in controluce che mia moglie si spogliava un po’ svogliatamente e che non tolse il reggiseno. Forse non gli piaceva il tipo che le avrebbe fatto i massaggi.
Ci sdraiammo a pancia in giù e ci coprirono il sedere con un asciugamanino. Il massaggio fu un vero toccasana, dal collo alle spalle in giù fino al fondo schiena e poi fino alle piante dei piedi passando per le gambe. Olii profumati, odori eccitanti ed orientaleggianti per tutta la sala.
Riuscivo a vedere anche il massaggio che l’omone stava praticando a mia moglie al di là del separè. Lo vedevo impastare con le sue dita nodose tutta la sua schiena, poi lo vidi slacciare il reggiseno “signorina questo dà fastidio, lo slacciamo”.  Mia moglie non fece opposizione.Così a schiena completamente nuda lo vedevo che allungava sempre di più lo scorrere delle sue mani fino all’inizio del fondoschiena.
E poi lo vidi iniziare a dedicarsi al sedere di mia moglie.
Attraverso gli slip girava le sue manone spalmando di olio le sue chiappe.Lo vidi scostare gli slip fino a farli diventare quasi un perizoma ed indugiare con le mani sul solco del sedere.
Sentivo lei ansimare leggermente. Si stava rilassando o si stava eccitando? Lui passò all’interno coscia e risalì ancora verso il culo. Ma stavolta vidi che con un dito scorreva attraverso le chiappe lubrificando ben bene tutto l’interno.
A questo punto abbassò lo slip del tutto fino alle cosce.
Lei non si oppose di nuovo. A culo nudo e tutto lubrificato si sentì più troia che mai, e come tale reagì. L’omone non ci mise molto, durante il finto massaggio del culo, a piantargli per sbaglio un dito nel buco. E che dito, sembrava un cazzo di medie dimensioni. La porcella sobbalzò fece un grosso respiro, ma non disse nulla, forse intimorita dalle fattezze dell’omone. Questo allora decise di infilarle un secondo dito in figa. E di proseguire il massaggio fino all’orgasmo della mia cara mogliettina, che udii impercettibilmente.
Nel frattempo quel bestione aveva anche avuto modo di strusciare il suo imperioso membro sul suo corpo disteso.
Ma non si spinse oltre. Terminata l’operazione, i due massaggiatori ci fecero rivestire. Tolto il separè, la vidi paonazza in volto e palesemente, ma piacevolmente, scossa da quel trattamento inaspettato. Tuttavia non ne fece parola.“Vi consigliamo di approfittare del bagno turco qui vicino”, suggerirono entrambi. L’idea non era male e peraltro era deserto anche il bagno turco. Entrammo tra i vapori dell’acqua calda e non scorgemmo nessuno. Ci spogliammo completamente, ed ancora ben oleati ci immergemmo nell’acqua. Eravamo eccitati come non mai, io per quello che avevo visto e la troietta  per quello che aveva provato. Di colpo gli chiesi: “Che ti ha fatto quel porco mentre ti massaggiava?” la porcella mi guardò maliziosamente e disse: “Quel maialone mi ha infilato le dita nel culo e nella figa, e stato più rilassante che mai.” A sentire quelle parole il mio cazzo divento durissimo, mentre scivolammo nell’acqua anchio le infilai tre dita nel culo, le mie dita Entrarono subito come non mai tanto aveva il buchino lubrificato e dilatato. La feci scivolare su di me e la penetrai immediatamente. Uscimmo dall’acqua.  Ci mettemmo sul bordo piscina, io sotto e lei sopra e scopammo come non mai mentre continuavo ad infilarle le dita nel culo. La porcella godeva ed urlava tra i vapori che ci nascondevano. Dagli sguardi indiscreti di un paio di uomini che erano entrati senza che noi ci accorgessimo di nulla. Anziani, sulla sessantina.
Flaccidi, pelosi. Erano seduti su una panca a due metri nemmeno da noi e si stavano gustando tutto non so da quanto tempo. Mia moglie non se ne era accorta.
E si dimenava ancora di più. Si staccò e si gettò sul mio cazzo durissimo per spompinarlo come solo lei sapeva fare. Vidi allora che i due si erano oramai scostati gli asciugamanini ed erano completamente nudi. Si stava.no masturbando. Uno non si capiva nemmeno se avesse il cazzo in tiro o meno, l’altro invece era grosso, ma veramente grosso. E stavano a pancia all’aria, anzi a palle all’aria, con il cazzo in mano e guardavano la mia porcella che mi faceva un pompino da sogno. Tentai di fermarla.“Ehi, guarda che c’è gente!”“Dove?”
“Qui accanto a noi, ci sono due uomini, anzi due vecchi che si stanno masturbando”“Non li vedo, dove sono?”
“Girati a destra e fai piano”I vapori si erano diradati ed ora le due sagome si scorgevano perfettamente. Li vide e si ritrasse subito. Tentò di coprirsi, ma alle nostre spalle arrivò l’omone dei massaggi. Non lo avevamo visto per niente. si avvicinò a mia moglie e le disse “Allora, cosa fai ti fermi proprio ora che sono arrivato io? non ti è piaciuto il massaggino di prima? Mi era sembrato di sì, così ho invitato questi due miei amici per godersi lo spettacolo, è da quando ti ho infilato il le dita nel culo che ti osservano da dietro lo specchio della sala massaggi” L’omone si spogliò all’istante sfoderando un cazzo di smisurate dimensioni. Quasi più grosso del nostro amico cameriere. “Adesso che dici di divertirsi insieme?”
E con un gesto rapido le sbattè il cazzo sulle labbra.
La troia si ritrasse, ma lui le prese la testa con una mano e la bloccò. La tirò verso di sè e la spinse sul suo cazzo.
Lei non ce la fece a resistere, in prossimità della cappella gigantesca aprì le labbra e lo prese in bocca. Io senza dire niente mi gustavo la scena più eccitato che mai. Visi chi si avvicinò anche il vecchio con il cazzo in tiro ed iniziò a lisciarle le cosce. La porcella lo scostò via con poca convinzione. Mentre pompava l’omone, il vecchio si rifece sotto e le sfiorò direttamente la figa. Questa volta la troia lo fece fare. Allora la fecero mettere comoda, il bestione con lei attaccata al suo cazzo per la bocca fece due passi indietro e si sedette sulla panca a bordo vasca, lei si inginocchiò davanti a lui con la testa affondata tra la sua pancia e le sue cosce ed il viso che sbatteva sulle due enormi palle dell’uomo.
Il vecchio la toccava e si masturbava e troia spompinava quell’armadio. Io mi stavo eccitando tantissimo ed iniziai a masturbarmi. L’altro vecchio era innocuo fortunatamente, ma credo volesse anche lui la sua razione di sesso.
Ed infatti si alzò dalla sua panchina, e venne verso di me che mi stavo masturbando, s’inginocchiò e si mise il mio uccello durissimo tutto in bocca, e iniziò con una certa maestria a ciucciarmi il cazzo. Giocherellando con le mie palle mi fece scivolare due dita nel mio culo ancora oleato. Io eccitatissimo glia presi la testa con decisione e l’affondai tutto il mio cazzo durissimo in bocca fino ad accarezzargli la gola con la mia cappella. Con le dita nel culo e la bocca del vecchio che mi stava spompando, eccitato come non mai, sborrai subito in gola al vecchio, si tirò fuori dalla bocca il mio cazzo grondante di sperma e lo ripulì fino a l’ultima goccia, si alzò e andò verso mia moglie e gli altri due. Si mise di fianco all’omone e iniziò ad accarezzare la testa della mia cara mogliettina seguendo il movimento del pompino che stava facendo all’omone. Poi le prese una mano e se la portò verso il suo cazzo. Era grosso anche il suo, ma non molto eretto.
la troia tentò di ribellarsi senza convinzione, ma fu un attimo.
Perché il vecchio che stava dietro di lei le mollò una sculacciata sonora. Lei inarcò la schiena, ma sbarrò gli occhi per il piacere. Tutte quelle mani addosso, tre cazzi da sfamare. Prese in mano il cazzo del secondo vecchio ed iniziò a masturbarlo.Da dietro intanto il vecchio dal cazzo grosso si preparò la strada. La mise a carponi senza staccarle la bocca dal cazzo dell’omone e le piantò il suo membro nella figa ormai grondante. Ed iniziò a pomparla .E la sbatteva ed ogni volta lei affogava con l’altro cazzone in bocca e smenava l’altro vecchio con la mano destra. Intanto io seduto sulla panca continuavo a smanettarmi, l’omone mi vide che mi stavo masturbando, sfilò il cazzone dalla bocca di mia moglie e venne verso di me, e disse: “lo vuoi assaggiare anche tu il mio bel cazzone?” dicendo cosi mi afferrò per i capelli e mi ordinò di aprire la bocca, io senza dire niente afferrai l’uccellone e quasi a gustarmi la sua grandezza me lo feci scivolare in bocca piano piano. Una perfetta scopata con la mia bocca, con il cazzone in bocca continuavo a masturbarmi, dopo un po’ che l’uccellone esplorò per bene la mia bocca e la mia gola. L’omone lo tirò fuori e mi disse: “ la bocca e la lingua della puttana di tua moglie e più buona” si avvicinò a la troia di mia moglie e lo piantò nuovamente il cazzone in bocca. Cambiarono posizione subito dopo.
L’omone scivolò dalla panca e si piazzò sotto di lei.
La prese e la portò verso di sé leccandole le tette, succhiandole i capezzoloni durissimi e slinguandola ovunque.
Lei dovette smettere di smanettare il vecchio sulla panca, mentre quello dietro si staccò da lei avendo capito che cosa sarebbe successo. Lei era tutta lucida degli olii spalmati addosso, tutta lubrificata. L’omone le piantò il suo enorme cazzone in figa, impalandola. La troia si mise subito a smorzacandela. Il vecchio sulla panca si alzò e le poggiò il suo cazzo in bocca. Lei se lo ciucciò tutto fino alle palle. La puttana di mia moglie si dimenava, si sentiva sfondata ed io ad un passo da loro continuavo a masturbarmi, ma non intervenivo. Il vecchio dietro, allora, decise di fare il colpo grosso. Si inginocchiò, puntò la sua cappella sul buco dilatato e lubrificato della troiona e di colpo la inculò. Adesso sì che era piena in ogni dove. Come piaceva a lei.
Il primo che sborrò fu il vecchio che stava spompinando.
Tutto in faccia, fece una sborrata copiosa. Poco dopo venne quello nel culo che si alzò di scatto la prese per i capelli, la voltò verso di sé e la inondò di fiotti cremosi e bianchi fin sopra i capelli. L’omone si alzò tenendola ancora incollata a sè. Lui in piedi, lei in braccio a lui con quel cazzone piantato in figa. La fece scendere, la fece voltare, la fece piegare in avanti con le mani poggiate per terra e la inculò anche lui.
Mi avvicinai e la carezzai in volto, la feci arrivare all’altezza del mio cazzo e mi feci spompinare anche io.
Era supereccitata, lo prese in bocca e quasi lo mangiò voracemente, mi morse le palle, mi leccò il culo e piano piano mi sfiorò il buco con le dita e mentre si sentiva sfondare dentro, forse per farmi provare quello che sentiva lei, o per vendetta, mi infilò due dita in culo. Rivolgendosi all’omone gli disse: “anche il mio bel maritino li farebbe piacere assaggiare il tuo bel cazzone nel suo culo.” Subito l’omone mi ordinò: “ mettiti a quattro zampe che ti sfondo il culo.” Ubbidii senza battere ciglio, la puttana di mia moglie con il cazzone in mano dell’omone, lo accompagnò dietro di me. La troia con la mano indirizzò il cappellone sul mio buco del culo, e con un colpo secco l’omone mi piantò il suo cazzone tutto in culo. Ad essere sincero un po’ mi faceva male, ogni colpo più violento mi lamentavo sempre di più. La mia cara mogliettina per alleviarmi il dolore, si posizionò sotto di me e mi prese l’uccello in bocca. Mentre continuavo a lamentarmi di piacere e dolore, sentii dire da un vecchio: “non urlare frocio ci potrebbero sentire.” Piazzandomi il suo cazzone moscio tutto in bocca. Eccitato come un toro sborrai in bocca a mia moglie una consistente quantità di sborra. La porca ingoiò tutto fino a l’ultima goccia. Mia moglie si sfilò sotto di me, e andò a baciare sulle labbra l’omone dicendogli: “Ora tocca di nuovo a me.” Posizionandosi nuovamente a novanta gradi e offrendo il culo a l’omone. Il vecchio che mi aveva infilato il cazzone moscio in bocca, lo sfilò e lo infilò in bocca a mia moglie. L’omone fece la stessa cosa sfilò il suo cazzone dal mio culo dolorante, e con un colpo secco trapanò nuovamente il culo della troia di mia moglie.dopo che trapanò per bene il culo di mia moglie l’omone tese tutti i suoi muscoli, emise un gemito  e disse:“dai troiona, dai che vengo, dai che ti rompo il culo e te lo riempio di crema, muoviti, ancora!” la troia ribbattè:
“Sì sfondami, sono la tua troia, sì spaccami il culo, sborrami dentro dai, fai vedere a quel frocio di mio marito come si incula una donna, dammelo tutto, fino alle palle, dai mettimele dentro. E quando si staccarono, vidi un enorme quantità di sborra colare dal buco del culo. Della mia bella mogliettina. Ci sdraiammo sfiniti, l’omone e i vecchietti andarono via soddisfatti. Noi ci immergemmo in piscina per rinfrescarci e pulirci. Dopo un po’ ci rivestimmo e uscimmo dal centro di fitness e massaggi. Ritornando in albergo per andare in camera nel hall dell’albergo incontrammo il nostro amico cameriere. E ci chiese come era andata nel centro di fitness e massaggi, mia moglie maliziosamente lo guardò negli occhi e gli disse: “ E andato meravigliosamente, prima di partire ci andremo un’altra volta, però in tua compagnia.” Il cameriere sorrise e accettò. E disse: “Se stasera dopo cena siete liberi insieme alla mia ragazza potremmo fare un salto in discoteca.” Accettammo con molto piacere, e che poi al ristorante a cena ci saremmo messi d’accordo……..

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