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IO. FOTOGRAFO A LUCI ROSSE – CAPITOLO 3

By 30 Ottobre 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Ero inebriato in questi piacevolissimi pensieri quando entrai nello studio. La mia attenzione venne subito attratta da un fogliettino di carta rosa che calpestai appena varcata la soglia di ingresso. Era stato evidentemente infilato sotto la mia porta durante la mia assenza. Lo presi in mano, notai una calligrafia indubbiamente femminile ed iniziai a leggerlo. “Ciaoooooooo! Ciao, signor Fabio. Siamo Laura e Luca, i tuoi nuovi vicini di casa. Appena possibile avremmo tanto piacere di conoscerti.”

Rimasi piacevolmente sorpreso dall’originale maniera di presentarsi da parte di quelli che sarebbero stati i miei nuovi vicini di casa. In particolare, pensai, dell’autore del messaggino. Sicuramente lei, Laura!

Appoggiai il foglietto sulla scrivania e la mia attenzione venne subito attratta dal lampeggio della segreteria telefonica. Mi misi in ascolto. “Buongiorno, signor Fabio – esordiva la registrazione – . Sono la signora Rossini, Paola Rossini. Una mia collega mi ha gentilmente fornito il suo nome, parlandomi molto bene di lei. Come fotografo molto bravo ma soprattutto come professionista molto serio e riservato… Avrei bisogno di una sua consulenza e le chiederei quanto prima un appuntamento telefonico. Mi può contattare al numero di cellulare che le è sicuramente apparso sulla sua segreteria? Attendo fiduciosa la sua chiamata. La ringrazio in anticipo.”

Ricopiai velocemente il numero che era effettivamente apparso sul display della segreteria telefonica e lo memorizzai immediatamente sulla rubrica del mio cellulare. Era il numero privato del cellulare della signora Paola Rossini e l’intuito mi disse che non dovevo assolutamente smarrirlo tra l’elenco infinito di numeri telefonici che giacevano nella mia segreteria telefonica. Già dalla voce sentita fantasticai e non potei non pensare che la donna fosse carina e magari particolarmente simpatica.

Pensai bene di richiamarla immediatamente. Dopo un’infinità di squilli rispose. “Pronto? – sentii finalmente la risposta un po’ affannata di una donna – Sono Paola… Chi è?” “Buongiorno, signora Paola! Sono Fabio il fotografo… Disturbo?” “No, no… Il fatto è che ero sotto la doccia… Ma le confido che speravo che lei mi richiamasse quanto prima!” “L’ho fatto appena possibile – aggiunsi io – Sono appena rientrato nello studio. Spero di non averla disturbata troppo così presto al mattino…” “Oh no, tranquillo. Ha atteso la risposta perché ero sotto la doccia e sono sola in casa. Mio marito… non c’è e mia figlia è già a scuola, al liceo…”

Non potei per un secondo non immaginarla con la fantasia in quell’istante e non pensare a come fosse in quel momento la signora che mi stava parlando affannata al cellulare. Era precipitosamente uscita dalla doccia. Non doveva certamente essere molto vestita! Non riuscii proprio a non far trasparire dalla mia voce il mio pensiero. “Capisco… Se preferisce la richiamo tra qualche minuto…” “Sarebbe infinitamente gentile e le sarei grata…. Ho allagato tutto qui… Il tempo di asciugarmi un po’… Due minuti?” “Certo! Faccia con comodo… La richiamo…”

Non potei fare a meno di pensarla per due minuti in una certa maniera. Risi io stesso della mia eccessiva fantasia che mi ero creato. Ma immaginandola bellissima, inevitabilmente nuda e magari con solo l’asciugamanino tenuto stretto come un turbante sui capelli bagnati e raccolti. Era precipitosamente uscita dalla doccia! Non riuscii a non accarezzarmi la patta dei miei pantaloni. Ero già agitato per colpa di Simonetta e lui era di nuovo duro! Troppe emozioni per il mio uccello quella mattina! Prima la dolce Simonetta, poi la misteriosa vicina di casa ed adesso la signora Paola Rossini… Così gentile… E cosi nuda… Al cellulare! 

Dopo qualche minuto la richiamai. “Eccomi! – rispose questa volta lei immediatamente dopo un solo squillo – Adesso sono pronta… Quasi… – aggiunse probabilmente sorridente – E poi non siamo mica in videochiamata!” “Ho il sospetto che dovrei rattristarmi… Mi dica, signora… – replicai facendole capire di aver capito la sua allusione sulla sua nudità – L’ascolto, signora Rossini!”

“Una mia collega ed amica mi ha assicurato che lei è un vero professionista. Della fotografia…” “Grazie! – risposi subito facendo trapelare il sorriso provocatomi da quel complimento e che non riuscii a trattenere – Mi fa piacere sapere di godere di una certa fama tra le signore… E buona fama!” “Evidentemente se la merita. Ed io ho proprio bisogno di una sua prestazione che la giustifichi e confermi soprattutto la sua professionalità unita ad un’altrettanto certa serietà…”

“Mi dica… – la interruppi indubbiamente ancor più inorgoglito da quelle parole – Sono a sua completa disposizione! Se posso…”

La sentii emettere un primo sospiro. “Ho bisogno di un book fotografico… – disse tutto d’un fiato – Si chiama così, no? Deve sapere… ehm, che è per un regalo… Naturalmente è una mia iniziativa! Mio marito non lo sa e non approverebbe assolutamente! Anzi…” “Capisco! – la interruppi di nuovo facendole così subito intendere tutta la mia spontanea complicità – Ma non le sembra che sarebbe meglio che prima ci vedessimo? Magari qui, nel mio studio? Certe cose è meglio non dirle al telefono!” “Le sarei infinitamente grata! – rispose subito la signora Paola che evidentemente non attendeva altro – Neanche a me va di parlare di cose così private al cellulare. Quando posso venire a trovarla?” “Anche oggi, se le va… – tentai subito di incoraggiarla – Se desidera mi tengo il pomeriggio libero. Sul tardi…”

“Sarebbe magnifico! – rispose subito lei che era evidentemente un po’ in ansia per il problema che aveva – Mio marito è in riunione fino alle 21 e poi ha una cena di lavoro. Mia figlia ha una cena con le compagne di classe…” “Le va bene, signora Rossini, alle 17.30?” “Perfetto! Ma io mi chiamo Paola. Non sono una adolescente ma non sono neppure una vecchia! Dammi del tu, se vuoi… E so già dove è il tuo studio… Me l’ha già spiegato la mia collega…” “Ti aspetto, Paola! – le dissi allora gongolante e confidenzialmente – Lo studio è situato nel sottotetto dello stabile, in una mansarda ristrutturata allo scopo… E in quel piano abita solo una giovane coppia. E così lo studiolo è molto discreto…” “Perfetto. Ci sarò. A dopo, Fabio!”

Paola con quel tono di voce mi aveva intrigato. Quelle parole espresse con molta preoccupazione e quella particolare richiesta mi avevano incuriosito e turbato. Viaggiavo già con la fantasia anche se non tutto mi era chiaro. Ma tutto mi sarebbe stato spiegato fra qualche ora. Ero sicuro che non sarei rimasto deluso dalla signora Paola. Anzi, per sua volontà, da Paola!

Trascorsi la mattina lavorando nel trattare una infinita di fotografie di servizi fotografici fatti per alcune riviste specializzate con le quali collaboravo. Ma il pensiero tornava sempre alle due donne che avevano allietato quella mia mattinata. Simonetta e Paola mi avevano entrambe intrigato e solleticato, anche se così diverse! Avevano risvegliato bruscamente i miei appetiti. Simonetta con le sue curiosità ed ingenuità. In particolare il suo non intendere il permesso al topless davanti ai suoi amici concessole dal suo moroso. Paola con la sua voce affannata appena uscita dalla doccia. Ancora bagnata e sicuramente nuda mentre mi parlava al cellulare!

Ero eccitato e non riuscii a trattenere una una notevole erezione. Pensai per un attimo di masturbarmi. Avevo tanta voglia e le due donne mi avevano provocato a dismisura. Aprii la finestra e mi affacciai. Da fuori nessuno poteva vedermi e pensai a come quel solleone stesse probabilmente in quel momento ancora accarezzando il corpo di Simonetta. Forse lei mi stava pensando e mi stava aspettando… Chissà quale costumino stava usando…

Mi abbassai la cerniera dei jeans e mi infilai la mano nello slip. Trovai il mio uccello duro ed urlante. Decisi allora di sfilarmi subito con violenza jeans e slip rimanendo con la sola maglietta addosso. Persi la testa ed iniziai a farmi una bella sega. Furiosamente perché avevo tanta voglia ed avevo bisogno di sfogarmi, di liberarmi… Insomma dovevo sborrare e spruzzare tutto il mio seme. Chissà quanto ne avrei fatto!

Fu allora che sentii distintamente le due voci. Due voci indiscutibilmente femminili ed a me molto, molto vicine. La mia finestra era infatti adiacente ed attaccata al terrazzone adibito a vasca solarium dell’attico dei miei nuovi vicini di casa. Un’enorme opaca vetrata laterale lo proteggeva dagli eventuali sguardi indiscreti provenienti appunto dalla finestra del vicino.

Rimasi lì in religioso silenzio per non tradire la mia presenza. Ma sempre più incuriosito mi misi in ascolto. Lo facevo continuando a masturbarmi. Piano, con una lentezza esasperante perché non volevo ancora spruzzare il mio seme. Mi misi insomma senza vergogna ad origliare e cominciai a sentire tutto. Proprio tutto quello che le due donne si confidarono, sicure che nessuno le vedesse e soprattutto le sentisse! E in particolare nessun uomo curioso e perverso che avrebbe avuto tanta voglia di sborrare vedendole e persino solo ascoltandole!

“Oh, Laura! Questa terrazza è un paradiso terrestre!” “Lo so, Daniela. Devi sapere che appena ho visto il terrazzone di questo piccolo attico me ne sono innamorata follemente. Io adoro il sole! E prenderlo così, rilassata e in totale tranquillità e libertà… Non è stato facile, sai, convincere Luca a prendere in affitto questo appartamento. L’affitto è molto caro ma la vista di questo terrazzo e la possibilità di usarlo come vasca solarium lo rende per me giustificato. Un po’ meno per il mio lui…”

“Hai proprio ragione, Laura. Anche a me piacerebbe tanto poter prendere il sole così. Sì, insomma, senza bikini… Adoro stare così e pure mi eccita un po’… Proprio così, completamente nuda, Come te, mi sembra di vedere… Sì, soprattutto senza paura di essere vista o sbirciata.

Ma Laura, scusami se te lo chiedo… Sei proprio sicura che quella vetrata lì ci protegge dai vicini?” “Ma certo! Stai serena Daniela! – tranquillizzò Laura la sua amica – La vetrata è opaca a sufficienza…. Di là c’è solo uno studio. Mi sembra fotografico. E Fabio, il fotografo, non lo conosco ancora…

Io trasalii. Avevo proprio sentito bene! Ed avevo capito che le due donne si godevano il sole come due lucertolone. L’amica Daniela l’aveva appena detto! Sì le due donne erano nude, proprio nude! Sicure di non essere viste e neppure sentite!

“Come ti capisco, Daniela! Anch’io, sai, non sopporterei di essere vista proprio nuda in pubblico. Soprattutto se c’è anche Luca! Anche lui lo sa che mi vergogno un po’ a mostrare in pubblico la mia farfallina! Eppure ti confesso che talvolta stranamente quasi mi costringe a farlo! Anche contro la mia volontà!” “Non capisco, Laura! Dove te lo fa fare? Non certo al mare in uno dei nostri affollatissimi stabilimenti balneari!” “Ma no, Daniela! Scherzi? Ti sembrerà strano per questo ma Luca è anche gelosissimo! E ti immagini se un suo o un mio collega mi vedesse nuda al mare! Non mi permette di mostrare neanche le mie tette negli stabilimenti balneari cittadini! Ti immagini se potessi mostrare anche il mio triangolino peloso!

Insomma posso starmene nuda solo in vacanza in qualche spiaggia molto protetta o sulla sua barca in compagnia di qualche coppia nostra ospite scelta con cura e quindi molto privilegiata. Ma le mogli o le fidanzate si mostrano pure loro come sono fatte! Sì, sì, noi donne insomma possiamo mostrare tutto ed esibirci tutte nude. Presentiamo così a tutti i maschietti anche il nostro pelo! Chi ce l’ha, perché tra le più giovani c’è la moda della depilazione! Anche a me piacerebbe così… Ma, come puoi vedere anche tu adesso, Luca mi preferisce lì curatissima ma assolutamente al naturale… Gli piace insomma il mio triangolone!

Tutto questo però sempre ben al largo dalla costa e lontana da sguardi indiscreti. Insomma, pochi uomini mi hanno così potuto vedere nuda! E in quei casi rarissimi sempre con il mio Luca presente!”.

Quelle parole della mia vicina cominciarono attizzarmi.

“Gabriele, il mio lui, non ha purtroppo la barca come il tuo Luca! – sentii lamentarsi l’altra donna – Ma pensa che ho scoperto che invece a lui talvolta non dispiace per nulla che io mi mostri nuda ad altri maschietti! Ma devono essere rigorosamente degli sconosciuti! Ho dovuto subire, sai questa sua turpe passionaccia! Anche contro la mia volontà! In vacanza, ovvio! Raramente io quindi nuda o in topless. E certamente non qui in uno dei nostri stabilimenti balneari! Eppure siamo tutte e due molto carine! – ridacchiò Daniela – E saremmo proprio un bel vedere per tanti maschietti!”

“Ma Daniela! Il tuo uomo è allora proprio un bel porcellino! E magari vorrebbe farti fare anche altre porcherie?”

Quella conversazione così privata cominciava ad interessarmi veramente sempre di più! E quella domanda mi incuriosì parecchio.

“Sì, Laura… Qualcosa avrebbe voluto da sempre farmela fare…” “E tu, Daniela, lo hai accontentato?” “Sì, un paio di volte l’ho accontentato… Ma eravamo come sempre in vacanza. Ma una volta lui esagerò! Allora si creò una situazione molto incresciosa e non la ricordo volentieri. Io non volevo, quella volta… Scoprii allora anche per la prima volta un lato oscuro della sessualità del mio Gabriele. Prima l’avevo solo un po’ sospettato qualche volta, ma non ci avevo fatto troppo caso. Lui in quella occasione era pure stato molto ingenuo. Soprattutto all’inizio lui bevve anche parecchio ed io stessa fui invitata a fare altrettanto… Bevvi anch’io un po’ troppo ed i miei freni inibitori furono volutamente messi alla prova. Si allentarono un po’ alla volta e purtroppo cedettero di schianto molto presto… Per la gioia dei presenti che avevano architettato tutto a nostra insaputa…”

Le sofferte parole dell’amica di Laura mi incuriosirono e, certo di non essere visto, cercai di avvicinarmi ancor di più alla vetrata per sentire meglio le sue parole.

Oh Daniela, cosa mi dici…” “Effettivamente come immagini è una storia parecchio scabrosa! Se vuoi e se non ti imbarazzo troppo te la potrei raccontare. Non l’ho mai fatto con nessuno! E’ un segreto tra me e il mio uomo e rientra anche adesso nella sfera più intima della nostra sessualità che continuiamo a vivere sempre intensamente nonostante quella tremenda vicenda vissuta!

Dai, Daniela… – la sentii rassicurare Laura – Stai tranquilla! Racconta pure, se ti va…”

Eravamo in vacanza in un esclusivissimo villaggio turistico delle Maldive. Ed avevamo fraternizzato con Greg e Steve, due ragazzotti americani di New York. I due erano veramente molto carini. Ti confesso che mi piacevano assai! Entrambi! Ma non glielo feci assolutamente capire! Anche perché non ero sola lì! Io ero con Gabriele, già da parecchi anni il mio moroso al quale ero stata sempre fedele! E poi loro erano così giovani! E pure in due!

Sì, ma uffa! Erano indubbiamente due splendidi esemplari di giovani maschi di rara bellezza. E, dall’atteggiamento che avevano tenuto di giorno in spiaggia e di notte in discoteca con le ragazzine che numerose subito spudoratamente si erano loro offerte, sapevano di esserlo! Ma tutti e due, incuranti del mio moroso, da subito avevano invece puntato me. Solo il mio uomo non se ne era proprio accorto. Insomma, indubbiamente i due erano parecchio carini, ma lo era ancor più la giovane italiana… Erano indubbiamente anche parecchio più giovani di me, ma sicuramente già uomini fatti! Eccome! E loro, i mascalzoni, alla ricerca in quella vacanza di qualche avventura un po’ diversa con qualche donna più matura, avevano lasciato le giovani morose a casa!

Una sera, dopo una giornata trascorsa in spiaggia tra surf e tanti cocktail rigorosamente alcolici, uno dei due ci ha invitati a fare un pokerino nel loro capanno. Io, sospettosa di natura e preoccupata per le attenzioni che entrambi mi avevano già prestato, ero stata subito un po’ perplessa da quell’invito un po’ strano ed inopportuno per la loro giovane età. Ed io poi sarei risultata l’unica donna con tre uomini nel bungalow di uno di loro… ‘Non essere la solita provinciale – mi rimproverò sottovoce il mio moroso sentite le mie perplessità – Sono così simpatici… Mi hanno insegnato anche ad andare così bene in surf!’

Il mio moroso molto dopo intuì anche lui qualcosa ma ormai era troppo tardi. E purtroppo non fece una piega, stette al gioco e mi lasciò in balia dei due maschiacci! E non solo io! Indubbiamente molto più giovani di noi ma parecchio più furbi e smaliziati del mio uomo!”

Incollato alla vetrata mi resi conto che il racconto di Daniela si sarebbe rivelato sempre più interessante! E lo era anche per Laura che infatti la incoraggiò a proseguire.

“Ossia? Dai, Daniela, raccontami! Cosa è successo poi?” “Non lo immagini proprio, cara amica mia? Mi hanno prima fatto bere ancora di più! Uno, due, tre Martini ghiacciati! Tanti! E loro forse anche bararono nel gioco! Si servivano continuamente carte meravigliose. Abbondarono per loro i full, i poker ma anche i tris. Sufficienti anche questi per rendere penose le doppie coppie che invece noi due al massimo riuscimmo a proprore. Così, io ed il mio moroso iniziammo a perdere sempre di più. Ci ripulirono completamente. Poche mani e rimanemmo senza un soldo!

Io, confidando in un ultimo attimo di lucidità del mio moroso lo invitai miagolando a concludere subito quello sfortunato e sospetto poker ed a tornarcene immediatamente nel nostro bungalow.

Ma ormai era troppo tardi. Anch’io per la verità mi sentivo un po’ inebriata dai tanti cocktail già bevuti. Ma lo era soprattutto anche il mio moroso! Purtroppo era mezzo brillo e continuava scioccamente a sentirsi troppo sicuro di sé e della sua capacita di giocatore di poker. Mostrandosi anzi molto divertito e confidando nella fortuna che era proprio mancata fino ad allora a lui ed alla sua morosa non si oppose alla improvvisa proposta di uno dei due ragazzini di passare dal solito e noioso poker ad un ben più divertente e sicuramente più stimolante strip-poker!

Io abbassai il capo e sbiancai perché io pensai subito che quel tipo di poker sarebbe stato divertente e stimolante solo per loro! Ma Steve, quello che tra i due ragazzini era il più agitato, insistette nella sua proposta. La giustificò con il loro nobile intento di darci così la possibilità di recuperare almeno un po’ dei tanti soldi che Luca ed io avevamo già perso. Tutta colpa, diceva lui, di tanta, tanta sfortuna…

Ma uffa! Io pensai che non era proprio giusto. Non erano stati questi gli accordi ed io non volevo proprio quello strip-poker! No, accidenti! Non lo volevo proprio fare! Non avrei proprio voluto essere costretta a dovermi spogliare davanti a quei due ragazzini. Non ero poi molto vestita! Ero insomma molto perplessa e lanciai degli sguardi al mio uomo che mostravano tutta la mia inquietudine e preoccupazione. Poi, sottovoce e senza farmi sentire dai due americanini feci notare al mio fidanzato che io ero l’unica donna al tavolo e che cominciavo ad avere un po’ di paura! Aggiunsi poi supplichevole che mi sentivo pure in ansia perché non riuscivo proprio a capire dove Greg e Steve volessero effettivamente arrivar! Per la verità, io, vedendo i sorrisetti maliziosi dei due, avevo iniziato molto presto a sospettarlo! Ma Gabriele, l’uomo che avrebbe dovuto proteggermi, non volle sentire le mie timide e disperate proteste.”

Anch’io, al di là della vetrata, avevo già immaginato come sarebbe proseguita la serata e con estremo piacere continuai ad ascoltare le parole della giovane donna. Erano effettivamente sempre più sofferte e quasi sussurrate!

“Ma Daniela! – esclamò allora Laura – Non ci posso credere! Il tuo uomo fu uno sciocco! Non pensò che loro barassero e che voi avreste potuto continuare a perdere? E la sua morosa era l’unica donna presente! E allora? Cosa accadde dopo?”

“Non lo immagini, Laura?” “Lo immagino, lo immagino…” “Oh, Laura! Noi continuammo naturalmente a perdere. Sempre di più. Alla fine perdemmo tutto, tutto quello che potevamo offrire nei pagamento che si ripeterono senza interruzioni. In silenzio, senza protestare, ororammo i debiti che si erano accresciuti per le continue perdite. Prima Gabriele e poi, naturalmente, dovetti farlo io! Rimanemmo purtroppo davanti a loro tutti e due quasi subito completamente nudi. Io mi vergognai tantissimo a mostrarmi così tutta nuda davanti ai due maschietti che non nascosero per nulla proprio tutto il loro apprezzamento nel vedermi finalmente così! Proprio nuda e finalmente senza il bikini addosso che in spiaggia avevo sempre indossato!

Cercai però subito goffamente di nascondere le mie mammelle e il pelo del mio sesso coprendomi con le braccia e le mani. Il risultato fu l’opposto di quello cercato. Ero infatti così, costretta in quella posa, ancora più sexy!

Sì, il mio imbarazzo e il mio tentativo di non mostrarmi proprio tutta nuda a loro eccitarono ulteriormente i due giovani ma astutissimi uomini. Ed ancor più proprio le posizioni particolarmente sensuali da me assunte involontariamente seduta sulla sedia precedentemente ben allontanata dal tavolo da gioco.

Ma uffa! Non era proprio mia intenzione eccitarli ancor più di quello che già lo fossero! Ma non mi bastò questa umiliazione! Anche il mio moroso, nonostante mi avesse vista e apprezzata molte volte senza nulla addosso, in quella situazione così creatasi e notando il mio imbarazzo esibì stranamente una violentissima eccitazione. Gli venne insomma una enorme erezione. L’uccello divenne duro come raramente lo avevo visto prima e gli piacque pure senza alcun ritegno mostrarmelo tutto! ‘Sei bellissima così… – sospirò addirittura lui vedendomi tutta raccolta e appollaiata sulla sedia mentre tentavo di coprirmi almeno un po’ – Sì, Daniela, nuda così sei stupenda ed in quella posizione sei tremendamente sexy! Se non fossi ubriaco ti scoperei lì, sulla sedia!’ Io come risposta lo fulminai con uno sguardo!”

“Povera Daniela! – sentii quasi urlare Laura – Il tuo moroso si era eccitato vedendoti in difficoltà. Nuda davanti a degli sconosciuti! E pure loro sù di giri, immagino!” “Sì, Laura. Proprio così! Mi vergognai come una liceale! E non si fermarono lì ed io iniziai a sentirmi come una preda indifesa prima di essere sbranata da due lupi famelici! E Greg e Steve avevano proprio tanta fame! Me lo dimostravano con quegli sguardi…” 

Ma Daniela… Voi due eravate già nudi, vero? Lo strip-poker non era finito? Non avevano vinto ed ottenuto lo scopo? Sì, quello di vedere nuda la bella e matura donna italiana! Ben diversa da tutte le ragazzine del villaggio che li avevano corteggiati. Belle e giovanissime femminucce che si sarebbero ben volentieri prestate a mostrarsi anche nude a loro e pure soddisfare tutte le loro voglie! Anche quelle più turpi e scabrose!”

“No, Laura – replicò con voce bassa e mestamente – Non bastò vedermi nuda e raccolta tutta stretta sulla sedia! Vollero stravincere ed umiliarci ancor di più. E in particolare me! Unica donna e in quel momento indifesa” “Lo immagino, povera Daniela! Cosa vollero ancora da te? Eri ormai in loro balia e il tuo uomo non ti difendeva più! Non poteva e, mi pare, non lo voleva proprio!”

Per qualche minuto al di là della vetrata regnò il silenzio. Non ne capii inizialmente il motivo. Poi improvvisamente sentii di nuovo la voce di Daniela. Feci fatica perché le sue parole erano appena appena sussurrate. “Ecco fatto, Laura. Avevi proprio bisogno che qualcuno ti mettesse l’abbronzante!” “Grazie, Daniela. Il sole scotta ed io ho la pelle delicata. Soprattutto dove il sole non è mai arrivato… O solo qualche volta…” “Hai un bellissimo culetto, Laura. Peccato effettivamente quella strisciolina bianca del bikini…” “Lo so, lo so…. Uso perizomi piccolini e talvolta anche il tanga… Mi raramente mi posso dedicare ad una vera abbronzatura integrale. Ma oggi grazie a questo sole ed a te… Dovremmo regalarci un po’ di più queste libertà e prendere più spesso il sole insieme, così…” “Sì, Laura, è vero! Anche per coccolarci finalmente un po’…”

Adesso tocca a te… – sentii sussurrare Laura – Girati Daniela… Anche tu hai un bellissimo culetto e vanno levati quei segnacci della mutandina del tuo bikini!” “Oh grazie, Laura… Sei molto gentile… Eccomi! Va bene così? Ora sono proprio nelle tue mani…” “Brava, Daniela, lo faccio molto volentieri. Ma tesoro, devo spalmarti l’abbronzante anche all’interno delle cosce. Allarga pure un po’ le tue belle gambe… Sì, così… Non preoccuparti se mi mostrerai un po’ del tuo sesso, della tua fessurina… E del tuo tesorino. Non preoccuparti! Ora qui sono anch’io una donna! Come te… Mmm… Brava Daniela, proprio così… Sto per terminare… Ma sbaglio od apprezzi molto anche le mie carezze?” “Certo Laura, gli uomini sono sempre troppo rudi e non conoscono la dolcezza di noi donne in questi momenti… Sì, Laura, sei stata veramente molto brava e mi è proprio piaciuto molto quello che mi hai fatto… Mi hai unta proprio per bene dappertutto ma mi hai soprattutto fatto rilassare un po’! Mi ero agitata parecchio raccontandoti quella mia brutta avventura vissuta con il mio fidanzato in vacanza… E quello è stato solo l’inizio…” “Grazie Daniela. Ma ti ho vista veramente alterarti troppo nel raccontarlo… Ma tu, tesoro, puoi continuare a raccontare… Se ti va…”

Va bene, Laura, anche se mi costa un po’ di fatica ricordare… Anche perché il peggio doveva ancora arrivare!”

Ma dopo qualche secondo, mentre probabilmente la dolce Laura terminava di spalmarle delicatamente l’abbronzante sul suo culetto, Daniela riprese a narrare. 

“I due maschietti vollero allora vedere anche quanto fossi brava…” “Brava? A far cosa, Daniela?” “Mmmm… Non lo immagini, Laura?” “No, no, questo veramente no…”

Io invece anche questo lo immaginavo già ma mi piaceva sentire la donna confessarlo…

“Oh Laura! Quanto fossi brava a fare certe cose e soprattutto a come far godere un maschio!”

Ci furono degli istanti dove regnò il silenzio.

“E tu, Daniela, lo facesti? – riprese Laura – Accettasti? Era una porcata e una umiliazione per te… Non era previsto, questo! E davanti a tre uomini!” “No, quello non era proprio previsto! Ma a quel punto non potevo più rifiutarmi… Dovevamo un sacco di soldi ai due ragazzi! Ero quindi costretta e l’ho fatto!” “Cosa, Daniela, cosa hai fatto?” “Beh… Ho mostrato a quei due come lo sapevo fare. E soprattutto se ero brava! Sì, insomma… Se ero brava a fare una sega ad un uomo…” “Capisco. E a chi l’hai fatta?” “Decisi di farla al mio lui. Davanti a loro, come loro avrebbero senza dubbio gradito… Chiesi a Gabriele di avvicinarsi alla sedia dove ero ancora seduta. Dovetti scoprirmi il seno che coprivo con un braccio e con la mano dello stesso impugnai l’uccello del mio moroso che era già duro ed eretto. Era proprio uno spettacolino a luci rosse tutto dedicato ai due maschi. Esclusivo! La bella donna italiana sega il suo uomo! Speravo fosse l’ultimo pagamento che dovevo fare! Volevo farlo allora prestissimo! Sapevo come farlo venire subito… Gabriele era il mio maschio e lo conoscevo bene! Dopo tutte le seghe che gli avevo già fatto!”

“Allora Daniela lo facesti spruzzare subito…” “Oh sì, ma lui come sempre fece pochissimo sperma. Solo due schizzetti… Loro risero sguaiatamente indicando la scarsa quantità di seme spruzzato dal mio uomo. Mi fecero capire con gestacci che loro avrebbero dato invece tanto, tanto di più! Io a quelle parole prima impallidii dalla rabbia, poi divenni rossa dalla vergogna ed alla fine allargai le braccia in segno di resa e rassegnazione. Con un filo di voce confessai a loro che lui più di così non riusciva mai a fare! Mi sentii ancor più umiliata a dover svelare anche questo ai due ragazzini presuntuosi e prepotenti. Era una cosa intima, quella! Del mio moroso e soprattutto mia che ero la sua donna!” “Ma, ma… Non ho ancora capito, Daniela! Cosa avrebbero dato tanto di più?” “Uffa! In mio onore me lo dissero poi anche in italiano! Avrebbero fatto tanta, tanta…. sborra! Me lo dissero proprio così! Per imbarazzarmi ancor di più e mandarmi ancor più in confusione! Hai capito adesso Laura?”

A sentire la donna pronunciare con rabbia quelle parole andai anch’io in confusione e non mi trattenni più. Ripresi a segarmi con inaudita energia.

“Porci! Porci ed ancora porci! – sentii strepitare Laura – E dimmi, Daniela, l’hanno fatta?” “Si, Laura! Dopo, alla fine, me l’hanno fatta anche loro! Tanta, tanta! Non mentivano, purtroppo! Mai vista così tanta! Mai visto fare un uomo così tanta, tanta… sborra! Si sono rivelati veramente due animali, superdotati e super produttori di liquido seminale. Mi fa male ricordare tutto questo e mi vergogno a dirlo ancora oggi, sai! Ma prima di mostrarsi nella loro porcata bestiale vollero anche di più!”

“Di più di quello che ti avevano già visto fare? Ti avevano vista masturbare il tuo uomo! E come lo avevi fatto spruzzare! E loro cosa fecero?” “Uffa! Mi ordinarono di alzarmi dalla sedia e mettermi ben ritta in piedi! Si levarono jeans e mutandine e vollero prima mostrarmi i loro uccelloni già ritti, duri e gonfi. Dovetti guardarlili con i miei occhi sbarrati per la sorpresa di quello che mi stavano facendo vedere. Ce l’avevano veramente entrambi enorme. Tutti e due erano molto più lunghi e grossi di quello del mio moroso che assisteva a tutto ciò inebetito. Gabriele era indifferente al fatto che due uomini si divertissero a mostrare il loro uccello alla sua fidanzata!

Ma quello era solo l’inizio! Greg per primo allungò un braccio e con le dita della mano cominciò a toccarmi davanti. Nonstante mi ritraessi continuò ad accarezzarmi con prepotenza il pelo. ‘Non voglio – sospirai – Ti prego, smettila’. Come risposta lui mi mordicchiò un orecchio, mi baciò e leccò il collo e mi fece capire che voleva entrare nella mia passerina. Sì, voleva proprio scoparmi! Subito!

Steve invece si posizionò dietro di me. Si incollò alla mia schiena nuda e mi leccò e mi succhiò anche lui rumorosamente sul collo. Subito avvertii appoggiarsi il suo enorme glande sul fragile ed indifeso forellino del mio culetto. Ero così stretta e bloccata tra i corpi nudi dei due ragazzini che sentivo ansimare sicuramente in calore e strapieni di voglia! Sentivo sempre di più Greg strusciare il suo enorme uccello sul mio pube. Steve invece già puntava il suo enorme glande sul mio strettissimo buco del mio culetto. Li sentivo sempre più ansimare! Volevano insomma penetrarmi insieme e dappertutto! Subito! Ero atterrita!”

“Ma Daniela! Stavi per subire davanti al tuo fidanzato ad una doppia penetrazione! E tu, cosa hai fatto? Hai subito anche quello?” “No, questa volta no! Sono riuscita ad evitarla! Li ho supplicati. Pensai che i due stalloncini non avevano neppure neanche un preservativo per i loro orgasmi che sarebbero stati animaleschi e devastanti per me! Cercai di spiegare loro che io ero in pausa pillola e che ero molto fertile. Mi avrebbero sicuramente ingravidata e mi avrebbero certamente inguaiata. Gesticolando feci intendere loro che non volevo il pancione! Con tutto quel seme che quei due giovani maschioni mi avrebbero spruzzato dentro non avrei avuto scampo.”

Piagnucolando poi svelai loro che il mio culetto era invece allora ancora vergine e non volevo essere così deflorata. Proprio no! Quei due bastoni di carne mi avrebbero sfondata insieme dappertutto e mi avrebbero fatto troppo male. ‘Non potete farmi questo – gemetti – Non così, vi prego!’ Poi scoppiai a singhiozzare e non riuscii a trattenere le lacrime!

I due allora per un attimo mi liberarono dalla morsa dei due loro corpi nudi in cui mi avevano imprigionata e mi lasciarono sola, nuda e ritta in piedi in mezzo alla stanza. Si diressero verso il mio moroso che era accovacciato in un angolo e gli urlarono una serie infinita di parolacce. Alla fine uno dei due gli ordinò di andare nel nostro bungalow a prendere almeno quattro preservativi.”

Quattro preservativi? – la interruppe Laura – Esagerati!” “No, purtroppo no, Laura! – rispose mestamente Daniela – I due avevano le idee molto chiare! Greg urlò al mio moroso sempre più inebetito che loro facevano tanta sperma. Molta più di lui. Se lui non avesse procurato i preservativi tutti e due avrebbero sborrato senza pietà dentro la figa della sua morosa. Ridacchiando conclusero dicendo che con tutta quella sborra dentro di sé la bella donna italiana sarebbe senza dubbio stata fecondata ed ingravidata”.

Io, davanti a quella minacciosa previsione rimasi pietrificata. Non sapevo proprio dove avrei potuto procurarmi in quel villaggio sperduto delle pillole del giorno dopo che mi avrebbero potuto salvare dalla gravidanza. Fissai con sguardo supplichevole il mio uomo. La sua risposta mi lasciò disperata!”

Non posso immaginare cosa ti abbia risposto, il tuo sciocco moroso! – si inserì ansiosa Laura – Spero che almeno in quella situazione Gabriele ti abbia protetta!”

Invece no, Laura! Candidamente Gabriele informò i due ragazzi che i preservativi li aveva già finiti da tempo. Ma ciò non era stato per lui un problema. Come già fatto in passato anche in futuro in caso di necessità lui mi avrebbe sborrato in bocca! Come proprio aveva già fatto anche la sera prima facendo bere la sua morosa tutta la sua sborra!”

Ma Daniela! – quasi urlò Laura – Gabriele svelò anche questo ai due ragazzini? In quel momento? Ma era il tuo uomo! E’ terribile cosa ha raccontato a quei due ragazzini!”

Sì, Laura. Gabriele mi mancò totalmente di rispetto. Ma quello che aveva svelato ai due uomini era purtroppo proprio tutto vero! La notte prima aveva finito il rapporto sessuale pretendendo di schizzarmi in bocca e facendomi poi bere assolutamente tutto il suo seme! Io non sapevo che lui avesse finito i preservativi ma avevo pensato che volesse per l’ennesima volta farmi bere il suo seme!

E pensa, Laura, che Gabriele, aggravando la situazione nella quale io già mi trovavo, insistette perfidamente nell’inutilità in quel momento dei preservativi poiché, anche se un po’ malvolentieri, la sua morosa permette sempre di farsi sborrare in bocca! E concede talvolta anche l’ingoio! Così dicendo fece intendere ai due ragazzini che io fossi proprio una donna tanto vogliosa di sesso ed assetata di sperma!”

Oh no! – esclamò Laura – Non ci posso credere! Se anche lo fosse, questo è una tua cosa molto intima e privatissima. Non doveva assolutamente confidarlo ad altri!”

E invece lui lo fece! – confermò triste Daniela – Non lo giustificò il fatto che era praticamente ubriaco per i Martini che costretto dai due continuava a bere. Lo volevano infatti, per il trattamento che avevavo previsto per noi due, docile, mansueto ed ubbidiente! Ma io avevo mantenuto un briciolo di lucidità. Quella sufficiente per essere disperata, per comincia a calcolare a che punto del mio ciclo mestruale io fossi arrivata e le possibilità, pur ricevendo dentro di me una quantità enorme di sperma, di riuscire egualmente a non farmi ingravidare! E uffa, lo sperma, tanto, sarebbe stato anche di due uomini! Giovani, forti ed indubbiamente sani!”

Che rischio, Daniela! – la sentii ancora interrompere Laura – E i due ragazzini come reagirono a quelle parole?”

Malissimo, Laura, malissimo… E soprattutto per il mio moroso che dovette per primo subirne le conseguenze ed una parte di quello che i due avevano riservato inizialmente a me!”

Non capisco, Daniela… – chiese Laura sempre turbata – Conseguenze subite da lui? E cosa avevano riservato invece per te?” “Al mio lui avevano chiesto quattro preservativi evidentemente per quattro loro orgasmi! Avevano evidentemente sperato di spruzzare entrambi dentro di me e dappertutto almeno due volte il loro sperma. Erano superdotati, loro due! Ma adesso non c’erano più i preservativi! Quindi…”

Quindi, Daniela?” “Ci fu, Laura, un colpo di scena! – iniziò a svelare Daniela – Molto doloroso per Gabriele, il mio ingenuo fidanzato!”

Non capisco, Daniela! – la interruppe Laura – Non capisco…” “Il mio uomo non era mai stato gay! – cominciò a spuegare Daniela – I due ragazzi si rivelarono allora invece a sorpresa bisex. E costrinsero allora a diventare bisex anche il mio moroso. Fece molte resistenze inizialmente, protestò anche disperato e fece poi pure i capricci.”

Non ci posso credere! – sentii io ridacchiare Laura! – E cosa gli fecero?”

Tutto quello che gli uomini fanno fare a noi donne. Tutto, proprio tutto quello che un uomo può subire! In una ventina di minuti gli fecero fare tutto. Ma per Gabriele furono venti minuti di autentico calvario! Come lo è stato forse anche per noi la prima volta.”

A quel punto anch’io avevo capito e mi apprestai a sentire il calvario dell’ormai prossimo cornuto.

Ma tutto cosa? – insistette ancora Laura – Esattamente cosa? Lui era sempre un maschio!” “Sì, sì, ebbe pure tutte i naturali bisogni da uomo ed alla fine di fare anche il maschio, di sfogarsi e liberarsi! Ma Gabriele si era molto agitato ed aveva avuto delle difficoltà ad avere un orgasmo! Ed ancora una volta dovetti quindi io aiutarlo un po’…

Ti prego, Daniela racconta…” “Sì, Laura. Lo faccio… Ma ti prego, anche questo è un segreto tra noi due!” “Certo… – tranquillizzò ridendo Laura la sua amica Daniela – Tutto è segreto per le due belle lucertolone che siamo adesso noi due…”

Vidi uno dei due ragazzotti scolare di forza in gola al mio moroso quello che era rimasto nella bottiglia di Martini. Lo faceva palpeggiandogli leggermente i testicoli. Voleva forse sentirne il peso. Il mio uomo con l’ultimo attimo di lucidità brontolò un po’, cercò di divincolarsi e tentò inutilmente di spostare la mano così indiscreta di Steve dal suo scroto. Non voleva essere toccato così lì! Non immaginava proprio ancora cosa gli stesse per succedere. Il ragazzo rimproverò il mio fidanzato che rimase sorpreso da quel tono. E rimase ancor più infastidito quando le dita del ragazzo abbandonarono i testicoli e sfiorarono il suo glande. Non soddisfatto con il pollice e l’indice Steve gli abbassò tutto in una volta il prepuzio liberando completamente il glande. Lo scoprì viola ed ancora un po’ sporco di sborra. Quella che Gabriele aveva fatto prima quando aveva visto la sua morosa costretta a spogliarsi nuda davanti a due uomini,”

Si era masturbato vedendoti tanto in difficoltà, vero? – chiese Laura – Ma poi lo avevi finito tu…” “Sì, ed aveva fatto le due ridicole goccioline che tanto avevano fatto ridere i due mascalzoni!”

Il mio moroso, brontolando si fece trascinare in mezzo alla stanza. In piedi e completamente scappellato mostrava il suo glande viola ed ancora sporco. Si guardava attorno stranito. Greg gli si parò davanti. Steve dietro. Gabriele si ritrovò così nella stessa posizione alla quale ero stata costretta io poco prima. Vidi Steve palpeggiargli lentamente con una mano il culo e da dietro allungando l’altro braccio le palle che piene dondolavano. Greg davanti gli sfiorava invece con una mano i lineamenti del volto e le labbra. Con l’altra gli sfiorava il pube, gli accarezzava il ventre bello piatto e poi, alla fine l’uccello sempre completamente scappellato. Notai dall’uccello che continuava a rizzarsi che il mio moroso aveva cominciato ad apprezzare tutte quelle attenzioni che il giovane uomo gli aveva prestato. Sì a Gabriele tirava l’uccello e si era rizzato! Lo vidi guardarmi con sguardo stupito. ‘Ma daaaaiii – lo sentii sussurrare già un po’ ansimante – Ma cosa volete voi due da me…’”

Non ci posso credere! – esclamò Laura – Gli piaceva essere accarezzato e toccato da un altro uomo…” “Evidentemente sì, Laura! Ma egualmente brontolava e dava talvolta segni di insofferenza. Le proteste aumentarono quando l’uomo che gli stava davanti dopo avergli intimato di stare tranquillo con dolcezza ma con un certa decisione tentò di farlo piegare in avanti. Il mio moroso si oppose e non volle assolutamente farsi così subito sottomettere ed assumere quella posizione. Soprattutto perché sentì distintamente l’altro maschiaccio dietro giocherellare con il suo buco del culo! No, Gabriele non era proprio pronto per farsi mettere lui alla pecorina! Come piaceva invece mettere me alla pecorina! Era forse la sua posizione preferita!

Il mio fidanzato si agitò parecchio e cominciò a sbuffare. ‘Ma uffa! – riusci solo a bofonchiare – Cosa mi fate, adesso? – Greg gli sorrise rassicurante e con le dita della mano gli accarezzò le labbra. A sorpresa gli avvicinò le sue e poi le appoggiò su quelle sempre ben chiuse del mio uomo. Steve dietro continuava intanto ad accarezzare i glutei ben muscolosi del mio moroso ma poi con decisione da dietro dopo aver sfiorato ancora una volta lo scroto peloso catturò il suo cazzo già abbastanza duro ed eretto. Lo impugnò e lo piegò verso il pavimento. E vidi che così stretto in mano iniziò a fargli una lentissima sega. Molto più lentamente di come io l’abbia mai fatto. Sembrava che lo stesse mungendo, per ottenere il suo prezioso liquido che il mio maschio aveva dentro! ‘Ma daaaaaaiiii! – sentii gemere il mio uomo – Cosa mi fai… Non voglio!’ Ma contemporaneamente lo vidi socchiudere gli occhi mostrando il piacere che stava indubbiamente provando.

Gabriele sbuffò e lanciò prima uno sguardo al cielo e poi a me. Evidentemente il ragazzino sapeva fare bene le seghe. Emise un leggero rantolo e Greg che gli stava davanti approfittò per tentare di forzare la sua bocca con la lingua. Il mio moroso si oppose e spostò subito lateralmente la sua bocca! Gabriele non aveva mai baciato un uomo in vita sua. Greg allora gli catturò il mento e rimise la sua bocca sulle labbra. Sperava che lui prima o poi le socchiudesse. Il giovane uomo sapeva che se fosse riuscito ad entrare per la prima volta nella bocca di Gabriele con la lingua il mio moroso sarebbe sicuramente crollato. Anche perché la sega sotto stava procedendo con successo. Il cazzo del mio moroso era già bello duro e dava soddisfazione all’uomo che stringendolo lo segava con sempre maggior energia.

Mi accorsi dall’ennesimo sguardo incredulo che il mio moroso mi lanciò che il mio bel Gabriele era più sorpreso che infastidito. E notai che aumentavano sempre di più i suoi sospiri e gli sguardi al cielo. Ad un certo punto Greg gli sussurrò qualcosa nell’orecchio e subito dopo lo mordicchiò sul piccolo lobo. Proprio come faceva sempre Gabriele con me quando voleva mandarmi fuori giri per mandarmi in tilt e scoparmi! Vidi allora il mio moroso lentamente abbandonarsi e appoggiare il capo sulla spalla di Greg. Questi si abbassò e gli sorrise. Gli accarezzò le labbra con un dito e piano glielo infilò in bocca. Solo per qualche secondo, però…”

Stava crollando, il tuo moroso… – interruppe Laura il racconto che stava diventando a luci rosse – Stava per perdere la testa… Come sono bravi gli uomini a far perdere la testa anche a noi donne!” “Effettivamente… Anche Gabriele è bravissimo a farmi perdere la testa… Come la stava perdendo lui in quel momento tra le braccia di Greg. Gabriele teneva infatti gli occhi socchiusi ed ogni tanto mi guardava con sguardo trasognante. Forse anche l’alcol cominciava ad avere effetto! Sentii alcuni sospiri e pure dei gemiti.

Greg decise di rompere gli indugi. Con la lingua iniziò a sfiorare e bagnare le labbra. Sempre fissandolo negli occhi semichiusi. Gli fece una carezza tra i capelli mentre l’altro uomo sotto continuava a segarlo senza soste ed accarezzandogli contemporaneamente piano piano e con dolcezza le palle. Con una mano Gabriele cercò di fermare quella mano che lo faceva impazzire dal piacere. Era l’estremo tentativo di difesa. ‘Ma nooo. Daiii! Cosa mi fate voi due… – gemette per l’ultima volta Gabriele – Mi fate impazzire, così! Siete bravi come la mia morosa!’

Sentii il mio moroso ansimare sempre più forte. L’uomo che voleva baciarlo si accorse che Gabriele stava vacillando e appoggiò le sue labbra alle sue e cercò con la lingua di entrare. Poi fu un attimo. Greg spalancò la bocca e con la sua lingua leccò e bagnò le labbra del mio moroso ancora socchiuse. Questa volta lui cedette, un po’ alla volta piano si aprì ed alla fine si fece penetrare. Crollato, subito dopo si spalancò completamente e partecipò con passione al lunghissimo bacio bollente. Gabriele non aveva mai baciato un uomo. Vidi il mio moroso baciare quell’uomo con sempre maggiore passione. Dal suo sguardo prima ad occhi socchiusi e poi ad occhi spalancati trasparivano momenti di estasi e momenti di incredulità. E più era baciato con passione e più l’uccello in mano a Steve si induriva e si allungava. Segno che quel bacio gli piaceva proprio!”

Aveva ceduto completamente! – commentò Laura – Il ragazzino ci sapeva fare e ce l’aveva fatta!” “Oh sì, Daniela! Ma entrambi ci sapevano fare e questo era solo l’inizio. I due maschietti sapevano bene cosa volessero dal mio uomo. E non persero tempo. L’uomo che aveva sverginato la bocca del mio fidanzato lentamente e con delicatezza gli fece una leggera pressione sulla nuca e cominciò a sospingere il volto del mio lui verso il basso. Accarezzandogli i capelli lo invitava a baciare tutto il suo corpo.

Capisco! – intervenne Laura – Ho qualche sospetto, Daniela…”

Certo! Faceva così anche Gabriele con me quando voleva una cosa molto particolare e che piace tanto a tutti gli uomini! Sì, insomma, quando voleva che scendessi e che glielo prendessi in bocca! Uffa! Quando dovevo fargli il pompino! Mi faceva abbassare un po’ alla volta davanti a lui! Fino a mettermelo davanti ai miei occhi! E la bocca…”

E’ vero… – sentii sospirare Laura – Anche il mio fa così… Tenendomi ben stretta la nuca! Rimando così sempre senza vie di scampo…”

E questa volta così fece Greg con il mio fidanzato! E lui se ne accorse ma fu evidentemente consenziente. Infatti finalmente così facendo Greg ottenne che questa volta un po’ alla volta, lentamente e quasi naturalmente il mio moroso appoggiasse la sua bocca proprio dove lui aveva prima desiderato. Ma prima era stato troppo presto! Gabriele brontolando prima non aveva infatti voluto. No, non era ancora pronto per quella cosa! Non aveva sopportato quella posizione e non aveva ancora voluto farsi mettere alla pecorina! Si forse anche vergognava troppo che la sua morosa lo vedesse così. Ma adesso i due maschiacci gli avevano riservato quel trattamento così particolare… Gli avevano fatto perdere la testa e lo avevano fatto scoprire cose e sensazioni mai conosciute ed apprezzate prima. Era confuso, incerto, inebriato ma anche pieno di desiderio. Ede anche di tante, tante curiosità! E sotto l’altro ragazzino continuava a segarlo ma nello stesso tempo aveva iniziato a giocherellare con un dito con il buco del culo vergine del mio uomo. Piano, piano cercava di allargarlo… Ma molto presto Steve si sarebbe alzato e avrebbe fatto sentire al mio moroso qualcosa d’altro sul suo buchino dietro così indifeso!”

La scena gay stava decollando e mi piaceva come Daniela descrivesse i particolari.

Il mio moroso era ormai completamente in balia dei due uomini. Ogni tanto emetteva qualche grugnito di dissenso. ‘Ma uffa! Cosa mi fate fare! – ripeteva borbottando ogni tanto – Non ho mai fatto queste cose, io! E lì c’è la mia morosa che mi guarda! Me la sono scopata anche stanotte, sapete! E senza preservativo…’ Ma subito dopo tornava a riassaporare i piaceri che i due uomini riuscivano a regalargli.

Lentamente, senza quasi accorgersene, il mio fidanzato piegato in avanti giunse con la bocca all’altezza del pube dell’uomo che gli stava davanti. L’altro allora si raddrizzò e con voce suadente invitò Gabriele ad allargare un pochino le gambe. Aggiunse che così sarebbe stato tutto più facile…

Gabriele non capì o non volle capire quello che stava succedendo… ‘Cosa sarebbe stato più facile? – chiese con a bassa voce Gabriele – Cosa mi combini tu lì dietro?’ Ingenuamente non oppose però gran resistenza. Ondeggiò solo un po’ infastidito il culo che era già ben sollevato ed era proprio in ottima posizione per essere sodomizzato. Aveva assunto effettivamente una gran bella posizione! L’uomo che gli stava dietro apprezzò il bel culo che il mio uomo gli proponeva. Bello, muscoloso, solo un po’ peloso attorno al forellino. Ma soprattutto vergine! 

A sorpresa il ragazzino che fino ad allora aveva segato il mio fidanzato mi fece cenno di avvicinarmi. Con un eloquente gesto mi invitò a fare al mio lui quello che lui con ottimi risultati gli aveva fatto fino ad allora. Io non capii il motivo ma il ricordo dei quattro preservativi mi fece accettare senza eccessive proteste. Mi inginocchia ancora tutta nuda a lato e vicina al mio uomo. Presi in mano il suo uccello che scoprii bello duro e ritto. Steve aveva fatto veramente un buon lavoro con la sua mano. Gabriele, appoggiato al pube di Greg con uno sguardo trasognante mi sorrise. ‘Hai visto cosa mi fanno fare questi due mascalzoni? – mi chiese serio – Non le ho mai fatte queste cose, io!’ ‘Ma Gabriele! Hai voluto tu venire a giocare a poker con loro! E non solo quello! – replicai anch’io a voce bassissima – E adesso devi pagarne le conseguenze! Sei stato uno sciocco e tanto ingenuo! Guarda cosa sono costretta anch’io a fare e mostrare!’ Ma lui mi sorrise ancora e sorprendendomi cercò di allungare un braccio verso di me e con una mano cercò il mio sesso. Lo trovò e sfiorò le grandi labbra della mia fighetta. Piano, molto piano le divaricò e le penetrò con il suo grosso dito medio. Scoprì che ero pure un po’ bagnata… Avrei preferito che lui non se ne accorgesse. Quelle forti emozioni mi avevano evidentemente invece turbata parecchio. Feci finta di nulla ed in silenzio cominciai a segarlo mostrando così ai due ragazzini come fossi brava anch’io a farlo! Come lo facevo io e che a lui era sempre piaciuto tanto! Gabriele apprezzò infatti moltissimo e mugolò come una cane in calore che indubbiamente allora era. Il suo cazzo che era stato un po’ violentemente completamente scappellato da Steve mi rimase in mano bello, duro e ben ritto.”

La porcata ingegnata dai due giovani uomini per il cornuto italiano stava probabilmente per giungere all’epilogo. Ascoltai con attenzione le parole di Daniela.

Ma Daniela! – senti chiedere Laura – Il tuo uomo era proprio ubriaco e sottomesso! Tu però ce l’avevi fatta insomma a convincerli, Daniela… – sentii Laura continuare un po’ affannata – Così non ti eri fatta prendere brutalmente! Con una pericolosa e dolorosa doppia penetrazione. E soprattutto senza preservativi!” 

Io sentii allora la donna continuare nel racconto e pure evidentemente eccitata. Come sospettavo lo fosse anche la mia vicina di casa.

Sì ma subito iniziò il calvario per Gabriele!

Vidi fare Greg un ghigno e rivolgersi al mio Gabriele. Ebbi quasi paura per il mio moroso! Era anche vergine, lui… ‘Preparati cornuto! Adesso ci mostrerai a tutti quanto sei bravo a fare la donna!’ Subito dopo turò con violenza il naso al mio lui. Per respirare Gabriele fu costretto a spalancare la bocca. Fu sufficiente! Greg infilò la bocca di Gabriele con tutto il suo uccello. Glielo sospinse con prepotenza tutto dentro, con forza! Gabriele strabuzzò gli occhi e cercò di divincolarsi. Ma era bloccato continuando Greg a tenere strette le sue mani sulla nuca dell’uomo che stava spompinando! ‘Ti piace, cornuto? – continuò il ragazzino ad infierire sul mio moroso – Mai fatto un pompino ad un altro uomo, vero? Adesso mostraci quanto sei bravo! E soprattutto se sei più bravo della tua morosa! Lo sai, vero, come lo fa lei…”

Naturalmente queste parole mi infastidirono tantissimo ma Gabriele gemeva, brontolava e continuava rassegnato a succhiare quell’enorme fallo! Nello stesso tempo Steve con brutalità lo penetrò dietro ed iniziò a penetrarlo. Con brutalità lo sverginò senza pietà. Il mio lui emise un lungo gemito di dolore e tentò di inarcarsi un po’ in segno di difesa. Ma aveva la bocca piena del sesso di Greg ed era bloccato in tutti i suoi movimenti. Si vedeva che soffriva, tanto! Soprattutto quando Steve infilò proprio tutto il suo uccellone in piena erezione dentro di lui. Dopo avergli squarciato il buco del culo stava ora visitando il suo intestino. E accompagnava la violenta sodomia con continue e violente spinte. Ad ogni colpo inferto dall’uccellone del ragazzino il mio moroso quasi si sollevava da terra. E l’altro terribile ragazzino continuava a quasi soffocarlo!”

Ma il tuo moroso ha subito una violenza inaudita! – sentii dire Laura – Era anche vergine…” “ Sì, Laura, era vergine! Quelle cose non le aveva mai subite e se le aveva solo fatte fare o le aveva imposte alla sua fidanzata!” “Tu, Daniela…” “Sì, sì Laura! Ma io in quel momento ero impegnata a far altro!” “Continuavi a masturbarlo, Daniela?” “Sì, Laura ma dopo un attimo di sbandamento dovuto alla paura e al dolore inizialmente provati Gabriele si riprese! Sempre di più… Lievitò di nuovo nella mia mano e si indurì! Come prima…”

I due maschioni la stavano penetrando dappertutto e la morosa lo stava segando… – sentii Laura aggiungere con voce affannata – Una situazione non avrebbe mai previsto…” “No, Laura! E neanche io non avrei mai immaginato di vedere il mio lui succhiare l’uccello di un uomo e prenderlo nel culo da un altro! E più i due giovani uomini aumentavano il ritmo delle loro penetrazioni ancor più l’uccello di Gabriele si induriva ed allungava nella mia mano che continuava a segare come piaceva a lui!” “E tu, Daniela? – insistette Laura – Cosa provasti nel vedere quello spettacolino?” “Greg e Steve erano proprio due bei esemplari di maschi pieni di voglia. Ti confesso che anche se preoccupata ero un po’ curiosa sul gran finale! Ed io pure continuavo ad avere in mano un uccello che cresceva e si induriva sempre di più! E mi dava una certa soddisfazione…”

Da quelle parole capii che a Daniela non dispiaceva vedere il suo moroso cornuto sottomesso in quella maniera. E Laura era sempre più turbata ed un po’ incredula!

I due uomini infierirono a lungo – chiese Laura – Il tuo moroso era sottomesso e ormai docile! Ma loro…”

Certo, Laura! Si vedeva che i due erano… pronti! E se ne accorse anche Gabriele!” “Era pronto a sorbirsi gli orgasmi dei due? – insistette Laura – Non era preoccupato per l’alluvione di sperma che stava per assistere e subire?” “No, Laura, alla paura e dolore era subentrato il piacere. Era agitato, completamente in balia delle voglie dei due ragazzini e pure lui ne aveva tanta! Me lo dimostrò subito!” “ Cosa combinò Daniela?” “Rimase alla pecorina appoggiandosi su una sola mano e con l’altra, allungandosi tutto, giunse a me ed ad accarezzarmi il sesso che era rimasto in bella mostra per i tre uomini. Io rimasi sbalordita! Con le dita per qualche secondo mi sfiorò subito le grandi labbra che trovò umide. Poi mi penetrò e contemporaneamente andò alla ricerca del mio piccolo clitoride! Per quella sfrontatezza, mi eccitai e subito mi allagai senza più riuscire a trattenermi. Lui lo apprezzò e mi offrì un lentissimo ditalino!”

Una gran bella scena a luci rosse, pensai. E lo pensò pure Laura.

Ma Daniela! Ti facesti fare anche quella cosa? – quasi gemette Laura incredula – Davanti ai due ragazzini?” “Greg e Steve, stavano per venire, Laura… Stavano pensando alla bocca ed al culetto di Gabriele! Sospettavo che poco dopo anche loro mi avrebbero vista per bene…”

Capisco, Daniela… E a quel punto cosa accadde?

Io ero ansioso del gran finale e lo era indubbiamente pure Laura!

Sentii una serie infinita di gemiti e sussurri. Tutti e tre i maschi stavano per raggiungere i loro orgasmi. Greg e Steve urlarono frasi irripetibili al mio moroso che pure ansimando e gemendo annuiva con il capo. Fu Steve il primo a scuotersi tutto ed a stringere con forza il glutei di Gabriele. Quando sentì il primo spruzzò di sperma inondargli l’intestino il mio moroso bloccò il suo ondeggiare. Lo lasciò fare e permise che Steve lo inondasse del suo seme. In silenzio Gabriele raccolse così con gli occhi socchiusi dentro di sé tutto lo sperma di Steve. Era stato tanto!

Sentii i testicoli del mio moroso indurirsi e la sua cappella diventare lucida e viola. Sentivo nella mia mano che Gabriele stava per venirmi nel palmo dell’altra mano! Ma anche Greg lo anticipò. Dall’urlo di piacere del giovane americano e dall’espressione di disgusto del mio fidanzato intuii che anche Greg stava sborrando e stava facendo assaporare al mio uomo tutto lo sperma che gli stava spruzzando in bocca! Gabriele era bloccata nella morsa ferrea delle mani di Greg. Non poteva liberarsi! Con gli occhi sbarrati e un lungo gemito il mio moroso mostrò tutta la sua insofferenza nell’assaporare lo sperma di un altro uomo! Come lo comprendevo. Soprattutto se anche quello di Greg era amaro come quello di tanti uomini! E pure impossibile da bere!

Vidi la sua bocca subito gonfiarsi e deformarsi. Ne aveva fatta proprio tanto il ragazzino. Parte iniziava a colare dalle labbra del mio moroso! Povero Gabriele. Iniziò a tossire violentemente ed avere evidenti segni di nausea accompagnati da un paio di conati di vomito. No, neanche lui non aveva sopportato il liquido seminale di un uomo.

Ma le emozioni erano state troppe per lui. Sentii il suo uccello indurirsi ancora di più. Io aumentai la sega e… anche Gabriele venne. Mi depositò il suo seme nella mia mano! Subito dopo essersi svuotato Gabriele crollò e i due ragazzini ebbero pietà. Greg e Steve estrassero i loro uccelloni ancora grondanti di liquidissimo seme dalla sua bocca e dal suo buco del culo. Lunghi filamenti di sperma continuavano ad uscire da dove Gabriele era stato appena deflorato. E poco dopo anche lui finì di colare il suo seme.”

Tutto attorno regnava il silenzio di tre orgasmi appena raggiunti e l’odore nauseabondi di tre tipi di sperma! Una puzza terribile.”

Daniela, il tuo moroso aveva pagato una parte del debito! – aggiunse con filo di voce Laura – Te la saresti aspettata così, Daniela?”

“Oh no, così no, Laura! Ma purtroppo come prevedevo dopo toccò a me e dovetti subire altre umiliazioni!” “Ossia? Dimmi, Daniela, dimmi…” “Uffa! Sì, Laura! Fui costretta a fare certe cose orribili per una donna! Così, proprio davanti al mio moroso che dolorante si lamentava ancora sommessamente per la penetrazione dolorosamente subita da Steve. E pure continuava a grondare lo sperma di Greg. Disgustato non terminava mai di sputarla tra le smorfie di disgusto e nausea.

Ma mi accorsi pure con rabbia e disgusto che il mio lui era ancora eccitato, che l’aveva ancora bello duro ed eretto e che nonostante lo avessi fatto appena schizzare per bene si stava masturbando come un forsennato. Era stralunata ma già probabilmente si pregustava lo spettacolino che la sua fidanzata costretta si stava accingendo purtroppo ad offrire a loro tre!

Nella stanza regnava proprio insopportabile sempre di più l’odore acre dello sperma che i tre maschioni avevano appena schizzato. Ne ero già nauseata. Ma i due giovani avevano ancora tanta voglia! Mi resi conto che come temevo era giunto anche il mio momento di pagare il debito ed a soddisfarli! Come avrebbero gradito loro! In assenza dei quattro preservativi e in presenza del mio moroso completamente inebetito ed incapace di qualsiasi difesa della propria donna che era totalmente in balia dei due animali di sesso maschile…

Greg e Steve mi presero per mano anche se una era ancora strapiena del seme di Gabriele e mi fecero alzare in piedi. Ancora una volta mi ritrovai ritta in piedi completamente nuda e davanti a loro! Poi con prepotenza mi fecero di nuovo inginocchiare. Questa volta davanti ai loro corpi nudi ed in particolare davanti ai loro uccelli duri ed eretti. Ma io non volevo subire anche quella umiliazione! Avevo infatti iniziato ad immaginare il supplizio che mi avrebbero costretta a subire!

Mi fecero infatti mettere il mio bel viso proprio tra i loro due uccelloni gonfi ed in piena erezione. Sentii forte ed ancora più acre l’odore di maschio. Di tutti e due senza distinguere di chi appartenesse. Ma sentivo quel nauseabondo odoraccio che purtroppo ben conoscevo! Ma uffa! I due cazzi che orgogliosamente mi esibivano davanti ai miei occhi sbarrati e che sfioravano anche il mio nasino erano ancora sporchi del loro liquido seminale. Quello con il quale avevano riempito senza pietà dappertutto il mio povero fidanzato! E soprattutto dove avevano voluto.

Con le mani poi mi raccolsero i capelli dietro la nuca per farmi capire che volevano vedere per bene quello che desideravano io stessi per fare a loro. I miei capelli non dovevano coprire e proteggere il mio volto in certi momenti che mi accingevo a vivere con gran fastidio! In particolare volevano assistere e gustarsi le mie espressioni del volto e le mie smorfie che avrei fatto in quei momenti di mio gran disagio! Con tutti e due i loro uccelloni in tiro! Insieme! Loro volevano vedermi proprio per bene! Sì, volevano godersi completamente la bella italiana mentre li spompinava! L’avevo capito! Ero atterrita ed avevo paura! Non avevo mai fatto quella porcheria e non sapevo proprio se io fossi stata capace di farlo e quindi soddisfare i due maschiacci ancora tanto in calore e pure strapieni del loro liquido seminale! Bleahhhh!!”

Mi piaceva troppo sentire una donna raccontare a fatica le proprie ansie mentre era costretta ad accingersi a fare un pompino a due uomini. E soprattutto come stava per farlo! Mi sembrava di assistere ad un vero film aluci rosse! La mia erezione raggiunse dimensioni preoccupanti!

“Oh, avresti dovuto masturbarli con la bocca tutti e due… Ed insieme! E farli venire così? Che schifo! – ripetè disgustata Laura – L’avevi mai fatto così?” “Ma Laura! Stai scherzando? Non mi piace fare i pompini. Lo facevo raramente, a fatica e solo se costretta al mio moroso!”

“E allora, Daniela? Cosa hai fatto?” “Ho cercato di spiegare a quei due ragazzini che quelle cose non mi piacevano farle neppure a lui, al mio uomo. Anche se lui purtroppo aveva detto prima che a me invece piaceva! E pure ingoiare… Uffa! L’aveva detto proprio lui, prima… Prima di essere lui stesso brutalmente sodomizzato e riempito nell’intestino dallo sperma di Steve e pure essere anche ubriacato dal seme di Greg!”

“Mmm – sentii gemere Laura – Ed i due maschietti cosa dissero?” “Risero e vidi i loro uccelli ingrossarsi ancor di più. Il mio rifiuto li aveva evidentemente ulteriormente eccitati. Poi non mi diedero più scampo. Sghignazzando mi dissero che sarei stata bravissima a succhiare i lo uccelli! Sì, uffa! A tutti e due ed anche insieme! Mi fecero girare il volto verso i loro enormi cazzi, mi fecero spalancare la bocca e uno alla volta me lo spinsero dentro.

Ma poi lo vollero fare insieme e me li spinsero dentro tutti e due insieme. Così mi spalancarono ancor più la mia piccola bocca e me la deformarono. Mi fecero male. Tanto male! Tutti e due vollero violentemente scoparmi la bocca e Greg in particolare mi sospinse il suo uccello fin giù in gola. Dopo quella di Gabriele, il ragazzino voleva gustarsi proprio per bene anche la bocca della sua morosa. La mia!

Facevo difficoltà a respirare e Steve allora crudelmente mi turò il naso per mantenere ancor più spalancata e più possibile la bocca per respirare e così succhiare ancor meglio il glande dei due uccelli che avevo in bocca. I due sapevano indubbiamente come farselo fare proprio per bene un pompino da una donna! E pensai pure che si erano probabilmente già divertiti in passato insieme con entrambe le morose americane! Una alla volta, naturalmente! E poi insieme! Questa volta toccava a me!”

“Cattivi e perversi! Povera Daniela! – sentii esclamare e sbuffare Laura – Fu un vero e proprio supplizio! E davanti gli occhi del tuo moroso che pure apprezzava vederti mentre succhiavi gli uccelli di quei due uomini!” “Oh, Laura! Proprio così! Mi sentivo veramente umiliata ed offesa! Oltre che avvilita! Ma purtroppo, come puoi immaginare, il peggio doveva ancora arrivare! Cercai di spiegarmi ai miei due aguzzini gesticolando nervosamente e facendo segno di diniego con il dito indice. Tentai di far capire a loro che no, non volevo assolutamente farmi sbporrare in bocca. Non mi è mai piaciuto lo sperma! A te piace, Laura, lo sperma? Lo sopporti? In bocca, in particolare…”

Quella improvvisa domanda fatta da Daniela a Laura mi sorprese. Mi piacque tantissimo però sapere se alla mia vicina piaceva la sborra! Ed ascoltai la risposta con la massima attenzione!

“No, uffa Daniela! Ti confermo che neanche a me piace troppo quella robaccia, sai… Ma devi sapere che il marito qualche volta lo pretende… E la moglie sopporta… – rispose sussurrando ed un po’ sbuffando la dolce Laura – Ma tu temevi che avrebbero voluto proprio spruzzarti in bocca tutto il loro seme, vero? E tutti e due! Insieme…” “Oh , Laura! Ne ero certa e il loro ansimare sempre più rumoroso mi preoccupava e mi agitava. Temevo che stessero proprio per esplodermi in bocca. Molto presto! Oh no! Lo sperma di due uomini! Non ce l’avrei fatta a farmi riempire la bocca di tutta quella loro robaccia schifosa e puzzolente ed avrei potuto anche vomitare! E che vergogna farlo davanti a due uomini! Sputare il loro sperma! Come avrebbero riso di me in quelle condizioni… La bella donna italiana non era abituata proprio a certe cose! Non avrebbe retto e sarebbe stata costretta a vomitare il loro sperma! Che sarebbe stato sicuramente tanto, tanto…”

“Come ti capisco, Daniela! Riuscisti ad impietosirli?” “No e come risposta mi fecero capire che si erano accorti dei miei piccoli capezzoli diventati turgidi ed appuntiti ed anche del mio sesso che si era bagnato. Un po’… Era vero, purtroppo! Non ero riuscita infatti a nascondere che stavo provando anche un po’ di piacere nel subire quelle porcherie che non avevo mai fatto prima. Non volevo, ma mi ero bagnata… Sì, un pochino, uffa! Ma loro se ne erano subito accorti e ne erano molto fieri! La donna italiana si stava eccitando! Ma io non mi ero proprio mai trovata in quella situazione! Proprio no, uffa! E il mio sesso mi tradiva mostrando cose non doveva proprio mostrare a quei due!”

“Era naturale che ti succedesse, Daniela! Eri una donna! E stavi vivendo per la prima volta una emozione troppo forte e molto, molto… particolare!”

“Sì, ma quando quei due maialini mi sentirono gemere un po’ più forte per il piacere che mi stavano procurando approfittarono del mio sbandamento. Mi sfuggì anche un sospiro di piacere e… Uffa! Non mi neanche avvisarono! Scoppiarono e mi schizzarono in bocca…. Tutti e due! Ciascuno fece prima uno spruzzo, uno alla volta! Per farmeli assaggiare entrambi il loro seme! Poi gli spruzzi di entrambi si mescolarono nella mia bocca ed a fatica riuscii a distinguerli e capire chi fosse l’autore di ogni schizzo. Ma tutti, purtroppo, diversi ma bollenti, densi ed amari. Soprattutto il seme del secondo. Il primo, quello di Steve lo scoprii amaro ed un po’ salato alla fine… Ma il secondo, quello di Greg fu proprio amarissimo! E’ stato proprio orribile, Laura! Credimi… E non lo auguro a nessuna altra donna!”

Sentii allora distintamente Daniela abbassare la voce, ansimare e gemere. Subito interrotta da Laura che con un tono di voce spezzata da sospiri non riusciva a nascondere la sua grande… partecipazione! Anche Laura era evidentemente molto turbata da quel racconto ma forse anche un po’ imbarazzata! “Bleehhh! – sentii infatti Laura fare a bassissima voce all’amica pensando al diluvio di sperma del quale l’amica era stata travolta e sommersa – E te l’hanno allora fatto proprio tutto in bocca! Povera Daniela!”

“Oh sì, Laura! Purtroppo sì. Tutti e due. Hanno voluto schizzarmi in bocca tutti e due. In particolare i primi fiotti, quelli più violenti, densi e pesanti! Mi hanno riempito due volte la bocca ed ho sentito il loro caldo sperma scendermi giù, giù! Nella mia gola e riempirmi pure il pancino!

Soddisfatti poi hanno estratto i loro due bastoni di carne ancora frementi e gocciolanti dalla mia bocca dolorante e deformata! Mi hanno allora devastato il viso riempiendomelo pure tutto del loro liquido seminale. Non hanno avuto proprio pietà né degli occhi, né dei capelli che pure Steve mi aveva raccolto dietro la nuca.

Ad ogni mio sussulto ed imprecazione per ogni schizzo ricevuto in particolare negli occhi seguiva la risata compiaciuta dell’autore dello spruzzo! E me ne fecero così tante di sborrate che mi riempirono completamente il viso. Me lo coprirono praticamente tutto. Mi avevano costretta ad indossare una maschera puzzolente di sperma! Finché il loro seme degli ultimi spruzzi diventato allora alla fine liquidissimo e filamentoso iniziò a colare ed ad adagiarsi sul mio seno e sul mio ventre. Sì, anche colavo così il loro sperma!

Quanto puzzava il loro liquido seminale! Non riuscii a non provare tanta nausea ed a non mostrare tutto il mio disgusto. Mi scapparono anche dei conati di vomito. Ma uffa! Avevo proprio bevuto troppo sperma ed il mio necessario ingoio li aveva eccitati tantissimo. Vedendomi costretta proprio in quello stato a buttare giù il loro sperma, tutta sporca del loro seme e, tutta rossa in volto, in evidente difficoltà. Steve con tanta cattiveria si ripulì il glande ancora grondante sperma con i miei capelli. E fu allora che Greg volle ancora di più!”

Sentii allora Laura quasi urlare!

Di più? Dopo tutto quello che ti avevano già costretta a fare e subire?”

Sì, Laura… E purtroppo loro sapevano benissimo che non ero proprio più in grado di ribellarmi ed opporre alcuna resistenza! Troppe le emozioni così forti costretta a vivere! Ed il troppo alcol fattomi ingurgitare come al mio moroso aveva fatto poi il resto! La bella italiana era completamente sottomessa. Addomesticata ed incapace di reagire ero in loro completa balia.

Steve mi tirò con le dita di una mano i capelli da dietro per farmi sollevare il capo che tenevo basso per la vergogna che provavo e lo sospinse verso Greg che mi stava di fronte. Il ragazzaccio così scoprì le mie labbra ancora sporche ma ben serrate e la mia bocca gonfia perché ancora strapiena del loro sperma. Quello che non avevo ancora fatto in tempo ad ingoiare e buttar giù nel mio pancino.

Si soffermò a guardarmi ed ammirò a lungo il mio bel volto devastato. Sì, ero proprio così. Ero paonazza e tutta arruffata, con un occhio spalancato ed uno semichiuso perché impietosamente prima colpito da uno dei primi schizzoni di sperma di uno di loro. Mi era sembrato fosse stato proprio lui il primo a sborrarmi con cattiveria nell’occhio! E poi rimase in contemplazione di tutto quel seme di loro due che mi usciva ancora dalla bocca e che mi grondava filamentoso sulle tette e sul ventre fino al pelo.

Ci fu un cenno di intesa di Steve con Greg che purtroppo io non capii subito. Ma qualche istante dopo sentii, distinto, un clic! Greg mi aveva scattato, senza preavviso e senza pietà, una foto con il cellulare che aveva tenuto stretto e nascosto nell’altra mano dietro la schiena! Sorpresa urlai furiosa ed ottenni solo lo scopo di essere ancora più eccitante da immortalare nel mio rabbioso rifiuto di essere colta in quel momento per me così difficile! ‘Vi prego, no! – lo implorai – Non voglio così!’ Lo supplicai di non farlo più, di smetterla con quegli scatti e di non umiliarmi ancora in quel modo. Non volevo! Ma lui incurante delle mie proteste continuava imperterrito nei suoi clic. Fu tutto inutile e fece in tempo a scaricarmi addosso una serie infinita di foto. ‘Wonderful, fantastica! Sì, proprio così, tutta sborrata in faccia! Sei splendida!’ continuava a ripetere urlando… Più urlavo e mi dimenavo e più lui scattava. Quasi rabbiosamente!”

Stupendo, pensai io sentendo Daniela ed immaginando la scena. Colpo da maestro, quello del ragazzino! Conclusi che probabilmente Daniela si era rivelata un ottimo soggetto per delle ottime foto rubate! E provai una grande invidia per il ragazzino che era riuscito a cogliere l’attimo sublime! Il bel volto della giovane donna sfigurato! Sorpresa ed indispettita per l’improvviso oltraggio subito! Non voleva proprio mostrare alla fotocamera del cellulare di un uomo il suo bel visino pieno di sperma!

E dopo, Daniela? – sentii chiedere Laura all’amica con tono di comprensione – E dopo quelle foto che ti erano state rubate? Il tuo moroso? Non ha protestato? Non ti ha difeso?” “Figurati! Lui si era di nuovo masturbato ed aveva goduto pure lui mentre subivo quella prepotenza dei due ragazzini così cattivi e perversi. L’ho visto venire mentre Greg mi scattava le ultime foto. Evidentemente gli era piaciuto vedere la scena ed il mio estremo oltraggio! La sua morosa inginocchiata, nuda e piena del seme di altri uomini. E soprattutto sottomessa e così costretta anche a farsi immortalare in una serie infinita di fotografie! In purtroppo proprio in quello stato… Come un’attricetta di un film a luci rosse!”

Non capisco gli uomini, Daniela! A loro talvolta piacciono certe cose così strane…” ”Hai ragione Laura ma ti confesso in confidenza che anche a noi talvolta piacciono delle cose un po’ particolari… Chiamale fantasie o sogni erotici, se vuoi…”

Le parole di Daniela mi incuriosirono. Per l’ennesima volta mi sforzai di sentire ancora meglio quel dialogo tra le due donne evidentemente molto turbate ed in vena di confidenze sempre più intime e scabrose.

Non capisco Daniela… – sentii aggiungere subito Laura – Cosa intendi dire con fantasie erotiche…” “Non hai mai sognato qualcosa di particolare? Nel sesso, naturalmente. E non necessariamente con il tuo Luca! Dai, Laura! Non farti supera ora tutto il pudore! Siamo tra amiche! Siamo sole, qui, nude… E in pieno relax… Non ti vede e sente nessuno, non vergognarti e puoi confessarmi qualche tuo segreto. Io ti ho raccontato questa mia storia…”

Mmm, sì, sì… Ho capito… – replicò allora Laura – Ma mi vergogno veramente a parlarne, sai… E tu quella sera come è finita?”

Quando ho iniziato a piagnucolare il mio moroso ha finalmente invitato il ragazzino a smettere di fotografarmi in quelle condizioni. Greg me ne aveva fatte abbastanza… Solo allora, ricoperta dappertutto di sperma, riuscii a divincolarmi dalla loro ferrea presa e scappare da quel bungalow. Corsi per la spiaggia completamente nuda e sperando di non incontrare nessuno. Ebbi fortuna e appena rientrata in camera mi precipitai sotto la doccia. Mi sentivo sporca. Ed effettivamente lo ero. Il mio moroso non rientrò in stanza quella notte. Dormii sola… Lui, vergognandosi di quello che mi aveva combinato e fatto fare, dormì probabilmente da solo in spiaggia… Certamente soddisfatto e svuotato di tutto il suo seme!”

“Un’avventura tremenda, Daniela!” “Certo, ma ho perdonato quell’uomo che mi aveva trascinata in quella avventura! Mi ha poi convinta un po’ alla volta che dentro la coppia nel sesso talvolta si hanno dei desideri molto particolari e che è stupendo poterli condividere con la propria compagna, fidanzata o moglie che sia.”

Capisco, Daniela. E talvolta penso che dovrei anch’io essere meno rigida e severa con me stessa. E soprattutto più comprensiva e permissiva con mio marito. Ma l’educazione avuta e il pudore talvolta mi bloccano. Mi vengono certi pensieri, ma non riesco sempre a…. a metterli in pratica. Anche se me ne rimane la voglia!”

Lo sai una cosa, Laura?” “Dimmi, Daniela, dimmi….” “Ti voglio raccontare ancora un’altra cosa su quella storia… Ti ricordi di quelle foto delle quali ti ho parlato prima?” “Certo che le ricordo. Come potrei dimentirle?!” “Ebbene, parecchio tempo dopo uno dei due ragazzini le ha spedite tutte via mail al mio moroso… Assicurandolo però che non le avrebbe mai mandate in Internet, anche se avrebbero riscosso un enorme successo! La giovane donna italiana era veramente bella così! Mi resi conto a quelle parole che in quei momenti non ero stata neppure un po’ protetta! Una mascherina, degli occhialoni… Insomma chiunque mi avrebbe potuto riconoscere… Per esempio qualche mio collega che naviga spesso su certi siti per soli uomini… Che vergogna al pensiero che le avrebbe poi potuto mostrare ad altri colleghi comuni! Dovetti fidarmi!”

Non ci posso credere, Daniela!” “Sì, ma il mio moroso se le è stampate tutte e se le guarda spesso. E vuole farlo anche insieme a me!” “Lo fate pure insieme?” “Sì…” “E poi, Daniela? Non farmi stare sulle spine, adesso!” “Ehi, Laura tu non mi hai parlato delle tue fantasie segrete!” “Te l’ho detto! Sono timida! Le ho anch’io, comunque!”

La conversazione tra le due donne diventava ancora una volta sempre più intrigante. E mi eccitava la ritrosia di Laura a svelarsi.

“Ebbene, Laura, sappi che il mio fidanzato ed io quelle foto ce le guardiamo spesso insieme. A letto, mentre siamo tutti e due nudi e rilassati… A lui piace tantissimo vedermi sporca del seme di altri maschietti. E impazzisce dal piacere farsi una sega davanti a me mentre mi guarda come sono ridotta alla fine in quelle foto. Anche se in quel momento mentre si sta masturbando io sono lì, accanto a lui. E tutta nuda. Solo per lui…”

“Ma dai! Non ci posso credere, Daniela! E tu, cosa fai mentre lui si fa….?” “Si fa cosa? Ma Laura! Mi viene da ridere sentire che ogni tanto ti si arrotola la lingua! Ti vergogni a dire certe cose? Non sei mica una verginella” “No, no… Adesso te lo dico! Mentre il tuo uomo si fa la sega! Va bene così, Daniela?” “Perfetto, Laura. Io mentre si masturba furiosamente mi accarezzo tutta.” “Bello! E alla fine?” “Alla fine mi comporto come lui vuole. Lui preferisce quello…” “Lo immagino, Daniela…. Come tutti gli uomini…” “Sì, Laura, come tutti gli uomini…” “Alla fine gli fai un bel pompino, vero?” “Sì, Laura. Alla fine vuole sempre la mia bocca…” “E lo fai venire lì, Daniela?” “Sì, sempre!” “Bleah! Te l’ho detto, Daniela! A me non piace troppo quella loro robaccia…”

La conversazione tra le due donne era proprio sempre più interessante ed intrigante e mi piaceva troppo tutti i commenti di Laura.

“Ma Laura! Non ti piace neanche lo sperma di Luca…” “Daniela devi sapere che il seme di mio marito è amarissimo e puzza tantissimo…” “Ma hai assaggiato lo sperma di altri? Hai provato il liquido seminale di altri uomini?” “Ma Daniela! Che domande mi fai…” “Allora, Laura?” “E va bene… Alcuni sì. Ma lui non lo sa! Ma erano stati ancora più cattivi e puzzolenti del suo.”

La confessione della mia vicina di casa di non gradire il sapore dello sperma mi faceva impazzire. Come avrei voluto farle assaggiare per una volta il mio. E il sapere che due donne nude vicino a me parlassero della sborra di noi uomini me lo faceva rizzare sempre di più. Ma il vetro opaco mi impediva purtroppo di gustarmi anche la splendida visione dei loro due corpi nudi!

Sentii squillare un cellulare. “Ciao amore! – sentii cinguettare Laura – Sì, sì, sono in casa. Sì, sono sola e sto leggendo un bel libro! Certo che mi manchi…”

Evidentemente Laura non voleva proprio raccontare al suo maritino con chi era e cosa stesse facendo. E soprattutto di cosa stesse parlando e cosa stesse sentendo.

Dài, tesoro non dirmi queste cose al telefono… Certo che mi manchi… Sì, anch’io ho tanta voglia…. Sì, certo, di te! Ma oggi è lunedì! Tu torni appena sabato, vero?”

La telefonata proseguì a lungo. Poi Laura manifestò una certa insofferenza e la sentii anche alzare poi un po’ la voce.

No, Luca, adesso no! Non ho voglia di fare quella cosa! Uffa, ti prego, non insistere… Sì, sì, so benissimo cosa vuoi… E so anche come andrebbe a finire! Come ieri sera! Ed io adesso vorrei anzi prendere un po’ il sole! Sì, sì, come sai bene… Anche nuda! Posso, vero? Non mi vede nessuno, qui…”

Ma l’uomo evidentemente continuò ad insistere.

Uffaaaa… Ho capito che hai voglia! Fammi pensare…. Ti richiamo io tra un po’. Ti va? Ma sìììììì…. Promesso!”

La sentii anch’io proprio gridare evidentemente molto contrariata.

“Oh, Daniela! Non ne posso più! Da quando ha imparato ad usare la video chiamata Luca mi tormenta!” “Ti tormenta? E cosa fa?” “Quando è via per lavoro soprattutto alla sera mi chiama al cellulare. Ma, uffa! Pretende anche di vedermi!” “Vederti?” “Sì, piagnucola di essere solo nella stanza d’albergo e mi dice sempre di avere una grande voglia… Anche ieri sera! Voleva assolutamente vedermi! Sì, sul cell, in video chiamata! Mi aveva confessato che era… insonna… che era nudo, che era in tiro e che voleva vedermi… Puoi immaginare come…” “Non lo so, Laura… Non lo so proprio! Ma mi sembra giusto che desiderasse vederti oltre che sentirti… Se ne aveva la possibilità…” “Ma lui mi voleva nuda, ovvio! Per aiutarlo, mi ha detto lui…” “Per aiutarlo? Spiegami, Laura, spiegami…”

Io avevo già intuito che aiuto desiderasse Luca, il marito dalla bella mogliettina così lontana. Ma mi piacque tantissimo sentire la mia vicina di casa raccontare all’amica le porcate che il marito le aveva proposto.

“Beh, lui inizia dicendomi che mi vuole vedere. Nuda, proprio nuda! Poi mi vuole vedere che mi accarezzo un po’.” “Ti piace, Laura, che lui ti guardi mentre lo fai?” “Non tanto! Sono cose mie e mi vergogno un po’ a riprendermi con il cellulare mentre lo faccio. Ma lui insiste per convincermi e contemporaneamente si riprende pure lui mentre si masturba. Me lo mostra in primo piano! E senza alcun ritegno.” “E poi, Laura? – sento insistere l’altra giovane donna – Cosa succede dopo?”

Laura rimane un po’ in silenzio. Poi, quasi gridando, si lascia andare. “Mi dice cose oscene e si masturba sempre più violentemente, quasi con foga! Lui mi ordina di avvicinare sempre di più la piccola telecamera del mio cellulare al mio sesso sempre più bagnato ed allargato. Mi urla che sta per venire vedendomelo pulsare e fradicio dei miei umori. E lo fa. Mi obbliga a guardarlo e mi mostra subito in primo piano i violenti fiotti del suo orgasmo! Sì! I suoi schizzi di sperma!” 

“Ma Laura, lui ti ha mostrato il suo orgasmo in video-chiamata?” “Oh sì! Proprio così, Daniela! A lui è piaciuto proprio fare così!” “E a te, Laura, è piaciuto vederlo spruzzare?” “Insomma… Mi piace di più vedere certe cose dal vivo. Lui mi fa sentire come una sgualdrinella delle telefonate a luci rosse… E lui fa quello che so che fanno tanti uomini quando sono soli e devono sfogarsi… Ma a loro basta sentire una vocina femminile complice. Ma con la video-chiamata lui voleva anche vedermi, uffa! Sorridente e, sotto, ben spalancata!”

“Ma dimmi, Laura, lui è capace anche così di fare tanto seme?” “Oh sì, Daniela! A lui piace proprio tanto farlo così! Da impazzire… Fa tantissimi schizzi e si riempie la pancia… Ed alla fine quasi mi sembra addirittura di percepire la puzza del suo sperma!”

“Ho capito, ho capito… Non pensavo proprio che al tuo Luca piacessero queste cose! – sentii aggiungere molto seria Daniela – E oggi, adesso, Laura, vuole farlo di nuovo…” “Sì, devo richiamarlo e mi ha detto che ha voglia di schizzare di nuovo…” “E tu, cosa farai?” “Sono sua moglie, Daniela! E lui torna a casa appena sabato! Piuttosto che si sfoghi con qualche ragazzina offertagli dall’albergatore…”

Sentii allora riduzzare le due donne. “Allora ti lascio ai tuoi doveri di moglie! – sentii gridare ridacchiando e con un sospiro l’ospite della mia vicina di casa – Non voglio che lui muoia dalla voglia nell’attesa della tua chiamata!” “Ma tu… Ma tu, Daniela, mai fatte queste cose? – sentii chiedere Laura – Mai fatte queste cose con il tuo Gabriele?” “No, Laura, non l’ho mai fatto così…” “Se vuoi te lo mostro come si fa! Basta che io stia attenta nelle inquadrature! Tu stai zitta e Luca non se ne accorgerebbe della tua presenza. Quindi non saprebbe mai che l’ho mostrato ad un’altra donna mentre si masturba con me, guardandomi nuda al cellulare…”

“Tu me lo faresti fare, Laura? Potrei guardare tuo marito? Ma no, no, Laura, oggi no. Non mi va adesso. Se ti va un’altra volta mi piacerebbe vedere il tuo Luca mentre si eccita in quella maniera e come fa poi gli schizzi! E’ bravo ad eiaculare per bene, suppongo… Se poi è ben dotato e ne fa tanto… Mmmm… Deve essere proprio carino vedere lo spettacolino che mi offrirebbe! Se tu non sei gelosa ed a te non dispiace…”

“Beh Luca è ben fatto ed ha tutte le sue cosine a posto… – volle aggiungere Laura – Neanche lui come il tuo Gabriele non fa tanto seme… Due o tre schizzi, non di più… Ma va bene lo stesso, Daniela! Anche perché puzza tantissimo! Comunque lui torna appena sabato e tu puoi venire quando vuoi a prendere il sole qui! Potrai così curare e migliorare ancor di più la tua abbronzatura integrale, se lo vorrai!” “Grazie, Laura, verrò sicuramente uno dei prossimi giorni. Questo posto è incantevole e sono proprio curiosa di vedere cosa sia capace di fare il tuo maritino così porcello! Adesso ti lascio. Lui ti sta aspettando… Non farlo soffrire…” “Va bene, Daniela. Ci vediamo nei prossimi giorni, se ti va… Con questo sole…”

Capii che la mia vicina di casa, nonostante certe titubanze e ritrosie iniziali, era in realtà al contrario molto disinvolta e vogliosa di provare nuove emozioni forti. Come gliele avrei regalate io! Ed avevo scoperto che era sola fino a sabato. Ricordavo bene il bigliettino che probabilmente lei mi aveva lasciato sotto la porta prima che lui dovesse assentarsi per lavoro. La dolcissima Laura voleva conoscere con suo marito il vicino di casa. Ma se lui era via, il vicino di casa era ben disponibile egualmente di conoscerla… Dovevo quanto prima trovare la scusa per conoscerla.

Mi ritirai in casa continuando ad immaginare le due donne nude che si erano abbronzavate lì vicino a me. Sarebbe stato bellissimo vedere anche come fossero fatte. Quanto fossero belle ed apprezzare le loro farfalline pelose ed i loro seni mentre si sottoponevano ad una piacevole abbronzatura integrale. Ma era stato molto piacevole anche origliare e godermi tutte le loro confessioni a luci rosse.

Mi scaraventai sotto la doccia. Il mio uccello continuava ad essere duro. Urlava dalla voglia. Mi resi conto che avrei dovuto sfogarmi e che dovevo assolutamente fare un po’ di seme. Non riuscii a non iniziare a farmi una sega sotto la doccia. Ricordando le parole di Laura e di Daniela sentivo che stavo per sborrare ma mi trattenni sapendo che stavo per avere molto presto un’altra visita. Mancava poco alle cinque e stava per arrivare la signora Rossini! Non volevo che interrompesse la mia… doccia! Proprio sul più bello! Magari come avevo fatto io con lei al mattino!

 

continua

 

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