Skip to main content
Racconti di Dominazione

la mia supplenza a scuola

By 27 Febbraio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao a tutti mi chiamo Sandra sono bionda alta 1,68 e ho 30 anni, vengo dal sud e faccio l’insegnante a Roma anche se non di ruolo, ancora sono solo una supplente, insegno italiano e da sei mesi vivo a Roma e faccio una supplenza presso una scuola superiore.
Nella mia classe quando mi hanno vista hanno iniziato a sbavare io me ne sono accorta che mi mangiavano con gli occhi e magari un po mi faceva pure piacere, ma nella mia classe ci sta un soggetto che è ripetente da tre anni che io chiamerò Gianni.
Questo Gianni che si sente il più fico di tutti, crea sempre problemi e disordini, fino che un bel giorno l’ho sospeso per tre giorni, mentre lo allontanavo da”aula e scrivevo la nota di sospensione mi disse che la penna me la dovevo mettere nel culo, io feci finta di niente ma ho avuto un brivido di eccitazione.
Un sabato sera ero in discoteca con una conoscente io avevo un vestitino nero corto, ci stavamo divertendo e avevamo alzato anche un po il gomito, quando tra la folla sento uno che ballando si struscia al mio culo, io continuo a ballare mi piaceva sentirlo, ma non capivo nemmeno chi fosse, mi sento proprio palpare tutto il culo e io comunque continuavo a ballare, poi mi allontano e vado dove c’erano certi divanetti in una zona buia e mi siedo quando dopo un po sento lo stesso trattamento di prima sulle mie gambe,e di colpo prima che riuscissi a parlare mi sento baciare infilare una lingua in bocca mentre la mano stava salendo in mezzo alle mie gambe e la cosa più strana è che io lo facevo fare,mi sentivo un dito dentro la fica mentre avevo la sua lingua in bocca e non dicevo niente mi piaceva, mi stavo bagnando,io stavo con gli occhi chiusi e mi piaceva.
Quando ho riaperto gli occhi ho visto chi era a farmi tutto questo, era Gianni, io sono sobbalzata dicendo
‘Ma che fai’
E lui con molta sicurezza mi prese dalla mano e mi disse
‘dove vai proff vieni qui che la fai bene la troia’
Ad un tratto sento la voce di un altro ragazzo che mostrandomi la macchina fotografica mi dice
‘bella sta foto’
Si vedeva Gianni che mi baciava e la sua mano in mezzo alle mie cosce mezze aperte.
Io subito nella confusione del locale gli dissi di darmele e Gianni mi rispose di seguirlo nel parcheggio che dovevamo parlare, sono andata e ci ritrovammo nel parcheggio io Gianni e il suo amico.
Gianni mi disse
‘Lo sai cosa mi ha fatto mio padre per colpa tua che mi hai sospeso?
Adesso devi pagare pegno pure tu dai continua a fare la troia che nel locale la facevi bene’
Allora io gli risposi
‘Gianni guarda che io per una foto di quella posso perdere pure il posto dammela’
E lui
‘e che me ne frega se lo perdi tu mi hai sospeso, vuol dire che vai a fare la puttana tanto la sai fare bene’
Io gli dissi
‘che vuoi’
E Gianni rispose
‘Mettiti in ginocchio troia e supplicami’
Io non avevo scelta ma tutte quelle parole offensive mi avevano fatta bagnare ero la loro schiava, mi misi in ginocchio e lui e il suo amico tirarono i cazzi fuori e mi dissero di fare il mio dovere.
Iniziai a spampinarli, mentre Gianni mi diceva
‘non fai più la dura senza la scrivania, dai succhia puttana, ti piace il cazzo vero?’
E io succhiavo alternando tutti e due nella mia bocca, ero bagnatissima sotto, dopo quindici minuti mi hanno sborrata in faccia sotto un mare di insulti mi umiliavano mi insultavano e mi piaceva mi bagnavo di più.
Alla fine avevo la faccia piena di sborra e gli ho detto di cancellare la foto e lui mi rispose
‘con calma proff te la vuoi levare con una pompa? Ci divertiremo ancora’
La storia infatti ancora sta continuando questo è il primo capitolo lui mi ha detto di scrivere quello che mi fa fare qua.
Potete commentare come volete avete carta bianca sandrapisti80@live.it ‘..continua

Leave a Reply