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Racconti di Dominazione

La prova del cuoco

By 22 Agosto 2010Febbraio 7th, 2020No Comments

– Questo è un racconto di pura fantasia. L’autore si dichiara contrario a qualsiasi tipo di violenza nella vita reale –

l sorriso disarmante di A  non smetteva mai di ammaliare il portiere del Royal. La bella presentatrice si trovava a Venezia per girare gli spot del suo nuovo programma televisivo. Un varietà sulle manie culinarie degli italiani dalla sede itinerante. Ogni puntata una città e dei sapori sempre nuovi. A 46 anni non era mai stata cosi felice della sua vita. Il marito, la gravidanza e il successo televisivo giustificavano i tanti sforzi fatti in gioventù. E poi essere considerata, nonostante l’età, una delle donne più sexy della tv la divertiva e la gratificava. Il suo sorriso era stata ai tempi della scuola un’arma di seduzione infallibile. Ora le sue generose curve non mancavano mai di essere presenti nei sogni erotici degli italiani di tutte l’età. Fianchi larghi e culo abbondante erano richiami di un sesso gioioso, la sua quarta abbondante ricordava il calore materno. Un trionfo di carne dove abbandonarsi e lasciarsi morire. Lei ne era consapevole e non rimproverava mai un tassista che sistemando lo specchietto, non si lasciava sfuggire le sue scollature da capogiro. Erano soprattutto i giovani ad eccitarla. Aitanti magazzinieri o cameraman che la squadravano viziosi ogni volta che si presentava in studio. Corpi che parlavano ai suoi sensi di cazzi duri e petti scolpiti. Una donna matura e piacente come lei non riusciva a resistere a questi richiami perversi. E felice della sua avvenenza quasi non degnava di uno sguardo i suoi coetanei.

Dopo aver sorriso al giovane portiere entrò nella Hall. Mentre l’ascensore la portava alla sua elegante suite la Clerici già pregustava un bagno rinfrescante. La giornata di riprese era stata insopportabile per via della calura estiva. Antonella mise le chiavi nella serratura ed entrò. Nell’ampio salone erano state sistemate due carrelli pieni di vino e bevande. Avrebbe cenato da sola e in santa pace come più le piaceva. Non aveva proprio voglia di chiacchiere con gli autori per questa sera. La bella presentatrice si guardò ad uno degli specchi giganti dell’ingresso. Il suo abito estivo sarebbe stato troppo scollato per altre donne, ma non per lei. Una collana di rara bellezza moriva nei solchi di quelle tette abbondantemente scoperte. Le sue braccia carnose erano leggermente abbronzate e il sorriso che Antonella regalò alla sua figura fu trionfante. Dietro di lei apparve, silenziosa e imponente, la figura di un uomo mascherato. Il grido di Antonella fu terrificante. Ma questo sembrò solo alle sue orecchie, perché in realtà nessun suono le uscì dalla gola. La paura fece abortire ogni suono. In pochi attimi l’uomo la prese per i fianchi e, da dietro, salì a palpare le sue tettone da sopra il vestito. La toccava con schifosa ingordigia stringendoli come fosse l’unico modo per salvare l’umanità. Una presa forte e senza cedimenti. Antonella si dibatteva singhiozzando un ‘Noooo’ spezzato dal terrore. Poi l’uomo tirò fuori una pezza impregnata di cloroformio e soffocò le forze della bionda showgirl. I sensi di Antonella si offuscarono e nel buio dell’incoscienza morì per sempre la donna che era stata fino a quel giorno.

Antonella si risvegliò intontita. Quando si accorse di essere legata al letto, nuda e con le gambe oscenamente spalancate provò ad urlare di nuovo. Questa volta fu uno spesso nastro adesivo a soffocare le sue proteste. Accanto a lei gli uomini due uomini nudi la guardavano divertiti. Il nuovo aguzzino era più basso, aveva una pancia enorme, gonfia di birra e cattive intenzioni. L’altro era molto più alto. I fisici erano tutt’altro che giovanili. Probabilmente si trattava di sessantenni una volta playboy. Ora riciclatisi in sadici stupratori. L’evoluzione della specie. I cazzi erano grossi e già in erezione. Senza aspettare ancora quello più alto si avventò su di lei. Antonella non poteva muoversi, costretta dalle corde e dal peso dell’uomo a subire i baci e tutti gli oltraggi di un porco senza Dio. Poi il suo aggressore la penetrò. La sua fica non era stretta ma la dimensione di quel cazzo era notevole. Antonella fu violentata per oltre dieci minuti. Nel frattempo il ciccione si masturbava accarezzando i biondi capelli della Clerici. I suoi occhi si riempirono di lacrime che vennero accolte da un applauso dai suoi aguzzini. L’applauso più degradante che la presentatrice avesse mai ricevuto. Una buia disperazione riempì il suo cuore. Non riusciva a intravedere una via di salvezza. E sapeva che quella brutale violenza sarebbe durata ancora molto’

Per commenti, critiche, e suggerimenti scrivete a marco.dionisi@yahoo.com

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