I. era diversa.
I. non sapeva quel che era.
I. non conosceva il suo essere sottomessa.
Credeva di conoscere quel che voleva, di avere sperimentato i piaceri e di sapere cosa andava bene per lei.
Poi ci siamo incontrati.
I. è bellissima, ha tutti gli uomini sotto. Ma è lei quella che vuol stare sotto tutti gli uomini.
La bacio. Niente tenerezze.
Solo passione, voglia di possederla, lingue che si toccano in una sottile guerra per la conquista del palato.
Una mano scivola sotto il suo mento.
E preme.
Stringo tra le dita il suo collo sottile, premo fino a che il respiro non diventa sincopato.
La testa premuta contro il muro, la mia mano sul collo, le gambe che bloccano le sue.
Paura, senso di claustrofobia.
Mi guarda, fissa negli occhi, chiedendo perchè si trova qui, perchè in questa situazione.
Poi sente il calore tra le sue gambe. E capisce.
Capisce che è quel che ha sempre voluto, che il resto è sempre stato una pallida proiezione di questa sottomissione.
E si lascia andare.
Schiava di me, sottomessa al suo volere.
La giro e la prendo da dietro, come gli animali. Il viso schiacciato contro lo stipite della porta.
Tira fuori la lingua e lecca il muro, come una cagna, come una troia che non aspettava altro che di essere scopata.
La penetro fino in fondo, tirandole i capelli, facendole sentire il dolore.
E il dolore diventa piacere.
Gode con me, urlando la sua voglia, aprendo il mondo verso un’altra lei.
Troia.
Sottomessa.
Mia.
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono