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Racconti di Dominazione

La vacanza di Nicola

By 12 Luglio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Voglio per prima cosa ringraziare Nicola per i suoi ‘appunti di viaggio’ che sono alla base di questo racconto. E dargli un grosso bacio per la sua immensa simpatia e affetto nei miei confronti.

Mi presento,mi chiamo Nicola e quella che vorrei raccontare &egrave la vacanza fatta con Chiara,splendida Dea e a quel tempo mia fidanzata. In verità stava con me solo perch&egrave pagavo ogni suo capriccio e perch&egrave poteva umiliarmi in ogni maniera sapendo che ciò mi avrebbe ancora di più legato a Lei.
Con me non aveva rapporti sessuali ‘classici’ anche se ci avevamo provato un paio di volte,ma le dimensioni del mio pene,una decina di centimetri in piena erezioni,non potevano certo bastare a soddisfare una donna,soprattutto una vera femmina come Lei.
Non mi sorpresi quando mi disse che voleva andare una settimana in vacanza,proposi una crociera,ma Lei m’impose un villaggio turistico in Puglia,dove ‘potrò divertirmi e fare del sesso con qualche vero uomo’.
Così la domenica,nel primo pomeriggio partiamo da casa sua,ma subito ci troviamo intrappolati in una coda senza fine. Riusciamo ad arrivare giusto per ora di cena,stanchissimi,ma affamati tanto da spazzare via quel che rimaneva nel buffet serale.
Subito dopo ci ritiriamo nel nostro bungalow,un piccolo monolocale dotato di ogni comfort come la mia Dea merita.
Io vorrei addormentarmi,l’aver guidato seppur a bassa velocità m’aveva distrutto,ma Chiara non &egrave dello stesso avviso.
‘Non riesco neanche ad addormentarmi se prima non ti prendi cura dei miei piedi.’
Così spronato mi metto carponi in fondo al letto e,come una pantera,inizio ad avvicinarmi alle sue nobili estremità. Li fisso come se avessi un mirino al posto degli occhi,quando sono vicinissimo sposto lo sguardo verso di Lei che si fa dura e seria e mi mette in soggezione. Così prendo ad accarezzarli col viso poi guardo la mia Padrona e tiro fuori la lingua lasciandole capire che per me Lei &egrave il più prezioso nettare.
A quel punto inizio a baciare e leccare le dita che prendo in bocca succhiandole a lungo,il tempo sembra fermarsi come se il mio essere suo servo dovesse rimanermi marcato nel cervello.
Lei nel frattempo si masturba col suo vibratore preferito,quello che si porta sempre dietro,un cilindro argentato il cui ronzio mi &egrave ben familiare avendolo provato nel mio buchetto più di una volta.
Come provo a toccarmi vengo fulminato dal suo sguardo.
‘Oggi non &egrave proprio il caso dopo tutto il tempo che hai impiegato per portarmi qui.’
Non oso neanche rispondere che il traffico non dipende da me,ma continuo a succhiarle le dita dei piedi fino a quando non viene senza concedermi il piacere di leccarla per ripulire il suo godimento.
Però mi concede il privilegio di dormirle vicino e così c’addormentiamo senza dirci una parola.

La mattina mi sveglio prima di Lei per poterle portare a letto la colazione che mangia con appetito lasciandomi le briciole cadute nel vassoio. Poi si prepara per andare in spiaggia,ma come faccio per mettere anch’io il costume mi blocca subito.
‘Non vorrai mica venire così con me al mare ?’
‘Perch&egrave mia Dea.’
‘Per prima cosa devi depilarti del tutto,non vorrei tu apparissi come il mio uomo,inoltre quel costume non ti dona quindi metti quello rosso che ti ho fatto portare.’
Rimango allibito,non mi sono mai depilato in maniera integrale,ma se &egrave il suo volere non posso che obbedire.
Così mentre Lei va in spiaggia,mi armo di rasoio ed elimino ogni mio pelo,compresi quelli pubici.
Alla fine non so se sembro di più un ragazzino o un finocchio,ma come metto il costume propendo per la seconda. Quel costume ha voluto Lei stessa che lo comprassi,&egrave molto sgambato e attillato,così ho mezzo sedere all’aria e non posso mascherare il mio piccolo pene.
Quando finalmente la raggiungo Lei &egrave arrabbiata.
‘Ma quanto ci hai messo,devo mettere l’olio sennò mi scotto.’
‘Scusami Chiara,ho fatto il più fretta possibile.’
‘Le solite scuse,ora prendo l’olio e spalmalo senza ungermi il costume o ti scanno vivo.’
Mentre Lei si mette a pancia sotto prendo la protezione solare e inizio a spalmarla massaggiandola con cura e amore. Mi gusto le sue spalle,poi la schiena ed infine il suo splendido culo appena coperto da un sottile filo brasiliano. Poi scendo sulle sue cosce e sui polpacci e credo d’aver finito,quando Lei ha una nuova richiesta.
‘Massaggiami i piedi,sono ancora stanca da ieri.’
Cerco di farlo senza dare troppo nell’occhio,non vorrei far capire a tutti qual’&egrave il mio vero ruolo,ma già con quel costume non posso certo passare inosservato,inoltre devo stare sula sabbia mentre Lei &egrave sdraiata sul lettino.
Ma poco m’importa della gente,quello che conta &egrave poterle toccare i piedini e prendermi cura di loro e far crescere in me quel misto di eccitazione ed umiliazione che &egrave ciò che più amo.
La giornata passa veloce fra l’andare a prendere qualcosa da bere per farle rinfrescare la bocca e accenderle le sigarette visto che non ama la prima boccata dicendo che sa di gas.

Dopocena facciamo una passeggiata per il villaggio fino a quando non decide d’andare in discoteca per vedere se c’&egrave qualche bel maschio da portarsi a letto.
Appena entrati adocchia un bel giovane che invita a ballare mentre io rimango su un divanetto a guardarli. Lei si muove sinuosa come sempre,&egrave uno spettacolo solo vederla muoversi a tempo di musica,ma come mettono un lento i due s’attaccano l’uno all’altro strusciandosi contro.
Ad un certo punto Lei si gira verso di me poggiando la schiena contro di lui che le afferra i seni come se ci fossero solo loro. Vorrei alzarmi e fare una scenata,in fondo &egrave la mia fidanzata,ma non riesco a muovere un muscolo,anzi mi eccito vedendola stretta fra quelle braccia così forti.
Quando finisce il lento Lei lo prende per mano e dopo avermi fatto un cenno,esce dalla discoteca sapendo bene quello che vuole.
Appena fuori non perde tempo in chiacchiere inutili.
‘Nico lui &egrave Luigi,adesso andiamo in camera perch&egrave ho voglia di scopare,però se vuoi seguirci devi chiederlo a lui.’
Come chiederlo a lui ?
Non solo si farà la mia Dea,ma devo anche chiedere il permesso di guardare !
Luigi però non &egrave convinto e così inizia a fare domande.
‘Ma non &egrave che dopo lui ci prova con me?’
Lei si mette a sorridere schernendomi oltremodo.
‘Chi Nicola ? Ma non scherzare,non &egrave in grado di sverginare nessuno,&egrave solo un guardone che paga i miei conti.’
‘Allora guarda e basta ?’
‘Certo al limite ci può portare da bere se ci viene sete,ma di certo non si muove dalla sua sedia vero Nicola ?’
Mi sento umiliato davanti a quel ragazzo così diverso da me,ma che mi piace,non posso negarlo.
‘Certo Chiara,come tu desideri.’
‘Allora andiamo,però tu cammina dietro di noi,così se t’incastri con le corna non ci blocchi.’
Lei ride alla sua battuta,prima di mettersi sotto il suo braccio e avviarsi verso il bungalow.
Durante la camminata la mano di Luigi scivola verso il sedere di Chiara e lo palma con vigore,ma non provo rabbia ma invidia perch&egrave vorrei essere io al posto della mia Padrona.
Appena dentro non faccio in tempo a chiudere la porta che si avvinghiano baciandosi con passione,più che spogliarsi a vicenda sembra che si strappino i vestiti di dosso tanto ne hanno voglia. Luigi l’afferra per il sedere con una mano mentre con l’altra le prende un seno che poi inizia a leccare con foga. Ma quando Lei gli toglie i boxer non posso trattenere un’esclamazione,anche se appena sussurrata. Lui ha una mazza spropositata,anche se non ancora del tutto duro &egrave più del doppio del mio,ma soprattutto ha un diametro incredibile,mai visto in vita mia.
Chiara come lo vede va in tilt,se prima aveva voglia ora lo vuole e subito.
Si abbassa per prenderlo in bocca e nonostante sia abituata ai veri maschi fatica a metterlo tutto dentro le sue labbra. Però riesce a farlo diventare duro in breve tempo,così si sdraia a gambe aperte e l’invita a scoparla.
‘Dai Luigi non resisto,mettimelo dentro,e fallo adesso.’
‘Certo che sei una gran cagna in calore,ma non &egrave ancora il momento di farti provare il mio cazzo,e poi più aspetti più godi dopo.’
Luigi le apre ancora di più le gambe e inizia a leccarla lentamente per farla eccitare ancora di più e ci riesce benissimo. La mia Dea geme di vero piacere senza mai smettere di chiedere a gran voce il suo cazzo.
Mi avvicino a Lei con discrezione per poi sedermi appena dietro e metterle la testa sulle mie gambe per accarezzarle i capelli. Chiara sembra non considerarmi per niente,ormai ha in mente solo Luigi ed io sono quasi un peso. Sento tutta la mia inadeguatezza nel soddisfarla,Lei ha bisogno di veri maschi mentre io non lo sono ne mai lo sarò,però provo piacere nel vederla godere e mi nutro della sua felicità.
Quando lui decide che &egrave il momento di scoparla non le dice nulla,si sposta quel che basta per metterglielo dentro e inizia subito a sbattersela senza alcuno scrupolo.
‘Sei tanto bagnata che entra senza fatica.’
‘Si dammelo tutto,scopami come una troia.’
Luigi non ha certo bisogno di sentirselo dire,pompa come un dannato e posso quasi sentire il rumore dei suoi umori che schizzano fuori dalla sua fica spinti all’eterno da quel gran cazzo.
Scopano a lungo fino a quando lui non le viene sulla pancia riempendola col suo seme,ma da vero toro da monta si ferma solo un attimo e dopo riprende a chiavare come prima.
Chiara &egrave sconvolta da tanta foga,ormai non conto più gli orgasmi che ha tanto sono numerosi.
Poi lui decide che &egrave ora di cambiare posizione e la gira mettendola a carponi come se fosse un bambola,e appena sistemata alla pecorina riprende a sbatterla più di prima.
Ora ho il suo viso vicino al mio,i suoi gemiti mi entrano direttamente nelle orecchie,fino a quello più forte di tutti. Luigi infatti lo tira fuori e senza tanti preamboli lo spinge dentro il suo buchetto.
Chiara quasi urla un misto di dolore e piacere,ma dopo &egrave solo godere di quel pene così grande e resistente.
Lui la insulta dandole della puttana,ma se la prende anche con me dandomi della checca cornuta mentre si fa la mia donna.
Se sentirmi umiliato mi eccita,in quei momenti provavo anche un po’ d’invidia nei confronti della mia Dea che si stava gustando quel pene che la trapanava senza sosta. Mentre li vedevo pensavo come doveva essere bello trovarmi io l suo posto,messo come una puttanella a prenderlo dietro da quello stallone.
I miei pensieri vengono interrotti dal loro comune orgasmo,Luigi le viene dentro per poi sdraiarsi ormai esausto. Anche Chiara &egrave distrutta e forse anche per questo non si va a lavare inventando una scusa.
‘Voglio tenere il tuo piacere dentro tutta la notte,ora però riposiamoci,mi hai smontata.’
‘Certo che sei una gran cavalla da monta,però hai ragione,un sonno non ci sta mica male.’
Io non so che fare,come sistemarmi finch&egrave Lei non provvede a puntino.
‘Nicola qui non c’&egrave posto per te quindi prendi due asciugami e mettiti sul pavimento,ora ho sonno quindi togliti dai coglioni.’
Così mi sistemo ai piedi del letto su quel giaciglio d’emergenza,appena li sento dormire mi masturbo in fretta venendomi sulle dita e bevendo il mio piacere per togliere ogni traccia.

La mattina ci svegliamo tutti e tre insieme,io sono a pezzi dopo aver dormito per terra,ma vado lo stesso a prendere la colazione per Chiara e Luigi. Dopo che ha mangiato Lei va a farsi una doccia e lui mi chiama subito a se.
‘Senti checca,ho visto come mi guardi mentre scopo la tua donna,scommetto che anche tu vuoi un po’ di cazzo.’
Non sono mai stato con un uomo,la Dea mi ha sempre minacciato di farmi fottere da uno dei suoi amanti,ma non &egrave mai passata dalle parole ai fatti.
‘No ma che dici,e poi Lei non vorrebbe.’
Luigi però &egrave di diverso avviso e mi prende per un orecchio per farmi abbassare.
‘Non credo proprio quindi ora comincia a succhiarlo e vedi di fare un buon lavoro.’
Mi ritrovo il suo pene davanti alla faccia,anche se moscio &egrave grande,grandissimo. Non sapendo come cominciare prendo a leccarlo per tutta la sua lunghezza e presto diventa duro.
‘Vedi che ti piace,ora apri la bocca e prendilo dentro.’
Cerco di fare quello che vuole,ho paura che Lei mi veda e che mi mandi via per sempre considerandomi un gay,ma ho anche voglia di sentire Luigi mio. Così apro la bocca e metto dentro la cappella,mi sembra di soffocare per quanto me la riempe,respiro a fatica col naso,ma lui non &egrave certo il ritratto della tenerezza.
‘Ora ti do l’aiutino,così facciamo prima.’
Mi prende la testa e me lo spinge tutto dentro,quasi vomito per quanto m’arriva dentro la gola,ma Luigi non bada a me e mi scopa in bocca come una puttana.
‘Prendilo frocio,prendi il mio cazzo.’
Quando inizio a non soffrire più per il disgusto vedo che Chiara &egrave nuda al suo fianco e mi deride mentre lo accarezza.
‘Ma bravo Nicola,pure checca sei,non ti bastava il vibratore nel culo anche il cazzo ti piace.’
Vorrei piangere per la vergogna,ma Luigi non mi da tregua e io non sono certo uno specialista,così ci metto parecchio per farlo venire. Inutile dire che mi sborra in bocca costringendomi a bere tutto senza farne cadere una goccia,alla fine mi sento uno schifo,ma anche un po’ felice per aver soddisfatto quel così bel ragazzo.

Una volta in spiaggia Luigi ci presenta alla sua compagnia,un gruppo di una quindicina fra ragazzi e ragazze. Fra di loro spicca Giuseppe,che Luigi chiama il suo gemello perch&egrave anch’egli molto dotato,Sara una pazza scatenata ed infine Luisa considerata la ninfomane della comitiva.
Mentre Chiara viene presentata con tutti gli onori,io vengo subito chiamato checca e delegato ai lavori più umili,come portare da bere per tutti o riportare il pallone se finiva lontano.
Dopo pranzo torniamo in spiaggia e subito Chiara si mette vicino a Giuseppe e cominciano a baciarsi toccandosi a vicenda. La situazione non sfugge agli altri ragazzi che mi scherniscono dandomi del cornuto e contento. Sono soprattutto Sara e Chiara a prendermi di mira,non solo m’insultano,ma mi fanno girare per la spiaggia col costume ben ficcato nelle chiappe,come una vera checca in cerca di cazzo.
La sera poi non contente del mio abbigliamento mi fanno mettere uno smalto rosso sulle unghie dei piedi e degli orecchini di perle,trasformandomi ancora di più un una puttanella.
Una volta in discoteca tutti si mettono a ballare lasciandomi solo su un divanetto a guardarli mentre si divertono. Quando Sara mi chiede d’accompagnarla in bagno obbietto che in quelle delle donne non posso entrare,ma lei &egrave categorica.
‘Sembri un finocchio più di quello che sei,quindi seguimi e zitto.’
Ci chiudiamo in un bagno libero e subito mi dimostra il suo potere.
‘Inginocchiati checca,devo avere qualcosa nei piedi.’
Mi abbasso per guardarli bene e li trovo splendidi,ha uno smalto nero che esaltano le lunghe unghie e dei meravigliosi sandali con un tacco da urlo.
‘Non hai capito,prendili in bocca e puliscili.’
Le sfilo un sandalo e mi ritrovo quasi immediatamente il suo piede in bocca,più lei lo spinge fra le mie labbra e più io lo succhio con amore e devozione.
‘Lecca stronzo li voglio ben puliti per quando mi farò scopare da Luigi. Dimenticavo domattina niente pompino perch&egrave dormirà con me,però magari un cazzo da succhiare lo trovi lo stesso.’
Così sa di me e Luigi e di stamattina.
Vorrei sprofondare per quanto mi sento una merda e invece continuo a succhiare i suoi piedi come un servo.
Quando si &egrave stancata mi spinge via.
‘Ora basta,scommetto che la tua donna si &egrave già rimorchiata qualcheduno per farsi sbattere.’
Appena esco vedo la mia Dea che sta uscendo con Giuseppe e la raggiungo di corsa.
Loro non mi considerano,dopo essersi baciati e toccati tutto il giorno hanno una gran voglia di sesso ed io sono solo d’impiccio.
Appena entrati nel bungalow Lui spinge Chiara contro il muro e le alza la minigonna fino a scoprirle il sedere appena coperto da un perizoma.
‘Vieni checca ora ti faccio vedere come si fa godere una donna.’
Senza aggiungere altro tira fuori il suo cazzo,&egrave come aveva detto Luigi,identico al suo per dimensioni,solo che Giuseppe &egrave più selvaggio. Glielo mette dentro con forza e prende subito a scoparla come un animale,cosa che Chiara gradisce,almeno a sentire i suoi gemiti di piacere.
Io mi avvicino a loro e inizio a leccarla fra le gambe,&egrave un torrente in piena di dolcissimi liquidi che bevo con passione,ma senza mai toccare i genitali di lui.
Giuseppe infatti me lo vieta subito,vuole godersi la mia donna,la mia divinità.
La scopa a lungo fino a venirle dentro,solo allora posso assaggiare il suo seme che cola dalla fica di Lei,caldo e copioso,sembra quasi non finire mai.
Chiara &egrave vogliosa come poche altre volte,mi spinge via per prendere in bocca quell’asta di carne e farla tornare subito dura come piace a Lei,poi lo fa sdraiare e se lo infila dritto nel buchetto.
‘Sei proprio una gran troia,aveva ragione Luigi quando me l’ha detto.’
‘Mi piace il cazzo e il tuo &egrave come lo voglio io.’
‘Sfondati da sola che dopo te lo apro io.’
‘Non vedo l’ora,intanto Nicola vieni qui e leccamela,voglio godere anche con la fica.’
Corro subito in mezzo alle sue gambe e torno a leccarla,ha ancora il suo sapore e questo mi eccita ancora di più. La vedo salire e scendere su quel palo infoiata e vogliosa,sono felice per Lei,almeno ha trovato chi la fa godere.
Come promesso Giuseppe la mette sotto e l’incula senza pietà mentre io mi sposto sotto per non staccare mai le labbra dal suo piacere.
‘Prendilo puttana e tu checca del cazzo guarda come gode la tua troia.’
‘Non pensare a lui e scopami,tappami il culo col tuo cazzo.’
Sembra quasi che facciano una gara,più lui la sbatte più Lei lo incita ad andare ancora più forte fino a che non vengono insieme.
Alla fine chiara pulisce il suo cazzo ed io la sua fica,poi come la notte precedente,mi ritrovo a dormire per terra mentre loro riposano sul letto.

La mattina mi sveglio più rotto del solito,ho la schiena a pezzi,ma svolgo ugualmente i miei doveri preparando la colazione e portandola a letto alla mia Dea ed il suo giovane amante.
Raggiungiamo il resto della comitiva in spiaggia,come mi vedono arrivano gli insulti,checca e cornuto sono nei primi posti di questa strana hit parade,ma anche bacia piedi e pompinaro sono sempre presenti.
Prima di pranzo Sara inizia a stuzzicarmi toccandomi coi suoi piedi che vorrei tanto leccare anche se pieni di sabbia.
‘Ti piacerebbe leccarmi i piedi vero checca ?’
‘Si Sara,hai dei piedi splendidi.’
‘E del resto che dici ?’
‘Sei davvero molto bella..’
‘Allora sdraiati che così mi vedrai meglio.’
Io obbedisco senza ben capire,poi lei mi mette in piedi sopra di me e di colpo s’abbassa mettendomi il culo in faccia.
‘Fammi sentire la tua lingua frocio.’
Cerco d’aiutarmi con le mani e inizio a leccare il bordo del costume sotto lo sguardo di tutti che iniziano a formare un cerchio intorno a noi. Lei ha un bikini molto ridotto soprattutto il pezzo di sotto,e così non faccio tanta fatica a farle sentire la mia lingua sul suo buchetto,una vera rosellina di carne dall’odore inebriante.
Lei da vera donna dominatrice non fa nulla per aiutarmi,più che godere vuole umiliarmi davanti ai suoi amici,e ci riesce molto bene.
‘Ora ti faccio godere checca del cazzo.’
Porta i suoi piedi sul mio cazzo appena coperto da un costume davvero minimo,il tuo tocco mi eccita ancora di più,già sentirmi un suo giocattolo mi arrapa,leccarle le natiche &egrave un di più,ma i suoi piedi sul pene sono il massimo.
Con calma li preme sul mio cazzetto,passandogli ora di lato,ora sopra,con un movimento costante che allunga il mio piacere fino a che non vengo sborrandomi nel costume.
‘Guardate il porco,&egrave venuto con quel cazzetto nel suo costumino da checca.’
Tutti si mettono a ridere,sento Chiara che mi da del pervertito fra una risata e l’altra,poi una volta libero,corro in un bagno per pulirmi.

Poco dopo pranzo ci vengono a chiamare i nostri nuovi quattro amici.
‘Chiara che ne dici di fare spese in un negozio aperto solo per noi ?’
Quando lo dice Luisa &egrave entusiasta e la mia Dea accetta con gioia portandomi dietro solo per farmi pagare il conto.
Nella macchina di Luigi vengo sistemato nel bagagliaio,per fortuna &egrave una wagon e il viaggio &egrave molto breve. Arriviamo davanti ad un negozio di lingerie e dopo aver bussato,ci viene ad aprire una splendida donna sui quaranta,elegantemente vestita.
‘Dai entrate in fretta che devo chiudere sennò vi vedono.’
La donna &egrave Silvana,proprietaria del negozio ed amica di vecchia data della madre di Luisa.
‘Allora che vi serve ragazze ?’
‘Veramente ci servirebbe qualcosa per questa checca,non so un bel perizoma in pizzo rosa,poi fai tu.’
‘E mi fai aprire per un culorotto ?’
‘Dai Silvana,facci divertire e poi lo puoi usare anche tu,&egrave un senza palle.’
Silvana mi fulmina con lo sguardo ed io non posso che abbassarlo pieno di vergogna.
‘Va bene,dammi solo un attimo.’
Sparisce dietro il bancone per uscirne con una piccola scatola blu dal quale fuoriesce un bellissimo perizoma rosa coi bordini viola.
‘Dai fammi vedere come stai.’
Per la prima volta riesco ad aprire bocca,incredulo per quanto sentito.
‘Ma qui davanti a tutti ?’
‘Certo frocio,tanto chi vuoi si scandalizzi.’
Mi spoglio in mezzo a loro pieno di vergogna fino a rimanere del tutto nudo,quindi indosso il perizoma che con stizza mi passa Silvana che subito commenta.
‘Non ti sta male,così non &egrave che sembri frocio,lo sei e basta,ora però vediamo se &egrave anche funzionale.’
Mi spinge verso il bancone e mi fa abbassare le spalle,mettendo così il mio culetto in risalto,poi sposta il filo posteriore e senza dire nulla mi ficca un dito dentro.
Sento un male cane,non sono abituato a prenderlo dietro senza lubrificazione,ma sento anche un gran caldo salirmi dentro ed il cazzo indurirsi.
‘Si così ti possono sfondare senza sfilarlo,ora però me lo devi pagare come dico io,quindi sdraiati.’
Mi metto a terra ancora dolorante e subito sento i suoi tacchi sul mio petto,mi sta usando come se fossi un zerbino mentre invita Luigi a prenderla da dietro. Lui non se lo fa ripetere due volte e inizia a chiavarla davanti a tutti che dettano il tempo battendo le mani. Ad ogni colpo che lui le da,sento il suo peso ancora di più,mi sembra quasi che mi stia bucando coi suoi tacchi a spillo finch&egrave Luigi non viene riempendola col suo seme.
Lei allora si abbassa su di me mettendomela in faccia.
‘Puliscimi e fallo bene,tanto chissà quanta sborra hai già bevuto.’
Prendo a leccarla con foga,sento i suoi umori mischiati con quelli del ragazzo uniti all’umiliazione di averli visti senza fare nulla se non sottomettermi ai suoi desideri.
Quando ho finito mi rivesto tenendo addosso il perizoma appena ‘comprato’ e andiamo tutti in spiaggia dove non oso togliermi i pantaloncini.

La sera nella ormai solita discoteca Chiara si mette a ballare con me. Lo fa in maniera sensuale e quasi non credo ai miei occhi,mi sembra che voglia tornare ad essere la mia donna in una maniera più tradizionale.
Ma quando usciamo i miei sogni svanisco come neve al sole.
Lei prende sottobraccio Luigi e Giuseppe e dice loro di accompagnarla nel nostro appartamento.
Li si scatenano davanti ai miei occhi,non credevo che la mia dea potesse essere così vogliosa e disinibita.
Prima s’inginocchia in mezzo a loro due per prenderli in bocca a turno,poi a letto si mette a carponi in modo da continuare il lavoro di lingua su uno mentre l’altro la scopa.
Io mo spoglio e non riuscendomi più a trattenere lecco tutto quel che trovo,piedi e culi sono il mio primo obbiettivo,ma finisco anche sulle palle di Luigi e sulla figa di Chiara.
Lei non ha più nessun freno,incita i due ragazzi a scoparla senza mai smettere,vuole la fica sempre piena,ma stranamente nulla dietro.
Ogni volta che uno dei due ragazzi viene io ripulisco tutto in fretta per non fargli perdere tempo,alla fine ho un gusto di sperma in bocca che non se ne andrà per tutta la nottata.
Per rimettere presto in forze chi &egrave venuto,la mia Dea gli fa dei pompini con una foga tale che sembra quasi voglia staccare il cazzo dal resto del corpo,se non basta si dedica ai testicoli con lunghe leccate che lo farebbero drizzare anche ad un morto.
Non so per quanto rimane li sul letto nella stessa oscena posizione,ma alla fine l’hanno tanta aperta che sembra una caverna,ma quello che conta &egrave che Lei &egrave sazia e quindi felice.
Quando si addormentano vado in silenzio in bagno per masturbarmi,ma mentre lo faccio infilo un dito nel mio buchetto per fare prima e poi mi ripulisco da solo con la lingua.

Il giorno successivo Lei decide di fare un’escursione coi due ragazzi e di non portarmi dietro,ma di lasciarmi nelle mani di Sara e Luisa. Le due mi mettono subito sotto il loro controllo,in spiaggia non fanno altro che parlare di quello che mi farebbero,finch&egrave non decidono di passare ai fatti.
Mi portano nella loro stanza dove mi legano le mani dietro la schiena,in realtà potrei liberarmi facilmente,ma così si perderebbe il piacere del gioco.
Una volta che mi hanno tolto pantaloncini e costume mi fanno inginocchiare ai piedi del letto e loro due ci salgono sopra. Iniziano così a spogliarsi a vicenda di quel poco che hanno indosso,poi passano ai primi baci ed infine al più sfrenato dei sessi saffici.
Le vedo mentre si mettono nel più classico dei sessantanove per darsi reciproco piacere,nonostante non siano bellissime,non certo come la mia Dea,sono estremamente sensuali,e poi quale uomo non si ecciterebbe nel vedere due donne fare l’amore con tanta passione.
Mi avvicino per guardarle meglio e loro per risposta gemono più forte facendomi eccitare ancora di più. Poi Luisa scenda dall’amica e si mette in modo da leccarle la fica senza essere corrisposta,ma subito mi ordina di muovermi.
‘Checca leccami il culo,ho visto che lo sai fare bene.’
Così mi metto dietro di lei e le lecco il sederino,anche se &egrave ben più aperta di Sara &egrave sempre un gran bel leccare e m’impegno per vederla godere.
‘Dai liberati le mani e leccamelo bene dentro,voglio sentire la lingua di un frocio dentro il culo.’
Sara ride sentendo i suoi insulti,mail sentirmi così disprezzato non fa che aumentare in me il desiderio di farla godere,così mi libero e le apro bene le natiche per ficcare la mia lingua dentro il suo orifizio.
Le sento godere e godo con loro,certo loro hanno degli orgasmi ed io no,ma il piacere che sento ascoltandole e vedendole &egrave unico.
Alla fine mi portano in bagno i mi fanno sdraiare con la faccia sul piatto della doccia. Luisa mi mette la fica ad un palmo dal naso e mi piscia in faccia senza alcun preavviso.
‘Bevi il mio piscio stronzo che poi c’&egrave quello di Sara.’
Il getto mi colpisce in piena bocca,cerco di tenerla aperta,ma &egrave davvero troppo e così mi scivola su tutta la faccia. Poi &egrave Sara a salirmi sopra e a svuotarsi sopra di me.
‘Tieni cesso,perch&egrave tu sei un cesso,il nostro cesso col cazzetto.’
Quando anche lei ha finito allunga una mano e inizia a segarmi,inutile dire che eccitato come sono vengo in brevissimo tempo riempendole la mano col mio seme.
‘Ma guarda questo stronzo,mi hai sporcato tutta la mano,ora mi devo pulire.’
Così prende la mano e me la strofina sul volto ancora sporco di piscio rendendomi un vero schifo.
Quando si rivestono vorrei lavarmi,ma loro me lo impediscono.
‘Puoi venire in spiaggia anche così,tanto tutti sanno la schifezza d’essere che sei.’
Mi portano in spiaggia mostrandomi come un trofeo,che puzza di piscio e con la faccia piena di sborra,e mi fanno rimanere così fino al ritorno di Chiara che m’insulta per averla aspettata in quello stato indecente.
‘Stasera me la paghi porco e con gli interessi stanne certo.’
Poi la vedo andare dalle due ragazze e scherzare con loro,di certo non era all’oscuro dei loro progetti,ma ora temo un po’ per la serata.

Infatti dopo cena ci prepariamo per una passeggiata,Lei &egrave un po’ stanca e non vuole andare a ballare, solo che prima di uscire mi ricorda la figuraccia del pomeriggio e mi vuole punire per come mi sono presentato in spiaggia.
Non cerco neanche di scusarmi,tanto sarebbe inutile o peggio,la farebbe ancor di più arrabbiare.
‘Tirati giù pantaloni e mutande e piegati sul tavolo con le gambe aperte.’
Mi sistemo come mi ha ordinato pensando che mi voglia sculacciare,le piace tanto farlo ed io godo nel sentirmi un bambino cattivo da punire in quel modo. Invece prende un plug che di certo le hanno prestato le due ragazze e,dopo averlo bagnato con un po’ di sapone,me lo infila nel culo.
Per essere certa che non mi esca mi lega una corda alla vita che fa passare dopo in mezzo alle chiappe,stringendola con forza.
‘Ora rivestiti che per colpa tua siamo in ritardo.’
Mi tiro su mutande e pantaloni e prendendola sottobraccio,usciamo nella pineta.
Li ci accoglie la comitiva che deve sapere del plug,infatti subito mi arrivano calci in mezzo al sedere che mi fanno sentire ancor di più quella presenza.
Decidono di fare il gioco dello schiaffo del soldato e mettono sotto me,solo che dopo qualche schiaffo non troppo forte,un ragazzo mi tira un violento calcio nel culo,facendomi piegare per il dolore,mentre tutti mi scherniscono.
‘Com’&egrave checca,te lo abbiamo aperto troppo ?’
‘Ma dimmi ti piace avere il culo bello pieno ?’
‘Preferisci i cazzi finti o quelli veri ?’
Vorrei sprofondare sotto terra per quanto mi sento una nullità,ma basta una carezza della mia Dea per rimettermi in piedi e continuare la serata che procede in maniera abbastanza normale.
Solo quando si tratta di ritirarsi vedo che al suo fianco ci sono Paolo e Gisella,una coppia aperta, molto disponibile per rapporti multipli.
Chiara li fa entrare nel nostro bungalow e senza dire nulla si mette a slinguarsi con la ragazza mentre lui si spoglia. Io non lo faccio per non mostrare il plug e mi limito a togliermi la maglietta.
Le due femmine finisco presto sul letto dove Paolo le raggiunge ed iniziano un rapporto orale a tre, poi lui scopa Chiara che ha la faccia fra le cosce di Gisella. Continuano per tutta la notte scambiandosi continuamente le posizioni fino a che Paolo non mi prende e mi butta sul letto dove vengo spogliato.
La coppia di amici non &egrave stupita nel vedere il plug fissato con la corda,anzi me lo tolgono senza farmi male,ma in ogni caso mi ritrovo col buchetto che &egrave diventato una voragine.
‘Certo che adesso non so se sentirai il mio cazzo sfondato come sei.’
Un brivido mi corre lungo la schiena,anche se non ha le misure di quelli di Luigi o Giuseppe il cazzo di Paolo &egrave sempre di una bella misura,ma non ho tanto il tempo per pensare che mi ritrovo messo a pecora con lui dietro che me lo mette dentro.
Chiara me lo apre ancora di più mettendomi le mani sulle chiappe ed incita Paolo a sfondarmi.
‘Dai Paolo,rompilo per bene,tanto gli piace,non sai com’&egrave checca quando vuole.’
Lui non solo me lo ficca dentro con pochi e violenti colpi,ma lo fa sempre uscire fuori del tutto per rimetterlo dentro facendomi più male possibile.
‘No non così,ti prego,mi fai male.’
‘Taci puttana da culo sennò ti ci ficco il braccio.’
Dopo un po’ smette di farlo uscire e prende a scoparmi con una furia animale,ma dentro di me godo tantissimo,certo preferirei che dietro ci fosse Luigi,ma essere preso da un uomo davanti alla mia donna che lesbica con una ragazza &egrave il massimo che posso chiedere.
Alla fine lui mi gira e mi sborra in bocca,non &egrave tanta perch&egrave &egrave venuto più volte,e riesco a non perdermi neanche una goccia di quel piacere.
Come al solito finisco col dormire per terra,solo che mi fa tanto male il culo che ho difficoltà ad addormentarmi mentre loro tre ridacchiano della mia mascolinità.

La mattina mi sveglio a pezzi,ma quel che &egrave peggio dopo di Chiara che s’infuria per non aver trovato la colazione a letto.
‘Sei un essere inutile oltre che impotente e frocio,non so più cosa fare con te per farti capire che il tuo unico &egrave servirmi in tutto e per tutto.’
Quel che &egrave peggio &egrave che ci sono ancora Paolo e Gisella che ridacchiano di me.
Quando loro se ne vanno,la Dea decide d’infliggermi la giusta punizione per il mio errore.
Prende la corda che ha usato ieri e mi lega strette le palle e il cazzetto,poi fissa tutto alla vita e mi fa mettere un suo costume rosa sgambatissimo.
Quando ci presentiamo in spiaggia vengo subito deriso da tutti,fra smalto ai piedi e costume sembro davvero una checca in cerca di cazzo. Nonostante cerchi da darmi un contegno tipicamente maschile,le mante sulle chiappe praticamente nude si sprecano come i pizzicotti sui capezzoli.
Ad un certo punto quattro ragazzi fra cui Luigi mi prendono di peso e mi buttano in mare,fin qui nulla di strano lo prendo come uno scherzo,ma appena riemergo mi tolgono il costume lasciandomi nudo coi genitali legati.
Così combinato non oso pensare di uscire dall’acqua nonostante i loro richiami,ma col tempo la corda si imprime sempre più d’acqua stringendosi ed il dolore che provo &egrave presto insopportabile.
Per resistere mi siedo pregandoli di riportarmi il costume,ma nessuno m’ascolta intenti nei loro giochi. Rimango ore in acqua,piegato dal dolore e senza avere il coraggio di uscire facendomi vedere da tutta la spiaggia.
Alla fine se ne vanno a pranzo lasciandoli il costume ben visibile su una sdraio e quando vedo la spiaggia quasi vuota esco dall’acqua e corro a rimetterlo.

Quando arrivo al bungalow Lei &egrave nel letto con Luisa.
Stanno facendo l’amore e non badano a me che non ho neanche mangiato e cerco qualcosa per tagliare le corde che ho addosso.
Dopo che mi sono liberato mi fermo a guardarle,Chiara &egrave ancora più bella in preda agli spasmi dell’orgasmo,&egrave divina nel suo godere e non riesco neanche a muovermi per quanto mi prenda vederla così.
Poi Lei fa sedere con le gambe aperte Luisa e si mette dietro la ragazza.
‘Dai Nicola,fammi vedere come la fai godere con la tua lingua.’
Mi precipito in mezzo alle sue gambe e inizio a leccarla eccitatissimo,Chiara ha le sue tette nelle mani e le palma con forza,ma senza farle male. Luisa mette le mani sulla mia testa come per spingerla ancora di più verso il sesso fino a venire e riempirmi la faccia coi suoi umori.
Io bevo tutto,avrei una voglia pazzesca di toccarmi e Chiara lo sa ben.
‘Dai checca,fatti una sega qui in mezzo a noi,così ci divertiamo un po’ a vedertelo,o meglio a cercartelo.’
Si mettono a ridere mentre io mi masturbo davanti a loro in un misto di eccitazione e umiliazione che &egrave poi il mio pane quotidiano.
Mi sborro nelle mani e Luisa me le fa pulire a colpi di lingua,poi &egrave la Dea a parlare.
‘Sai che si sono rifiutati di pulire la stanza delle mie amiche trovandola troppo in disordine. Ora la metterei a posto tu in modo che loro si possano riposare per il pomeriggio,quindi vai con Luisa e mi raccomando,non voglio sentire lamentele sul tuo comportamento.
‘Certo Chiara,farò del mio meglio.’
Luisa si mette una maglietta e mi porta nel loro bungalow,camminandole dietro posso ammirare il suo bel culo tondo,avrei voglia di allungare una mano,ma di certo prenderei uno schiaffone e quindi desisto.
Una volta da loro capisco il perch&egrave nessuno voglia metterci mano,&egrave un casino incredibile.
Sara &egrave sul letto che ascolta musica col MP3 incurante del caos che le sta intorno.
‘Sara una bella notizia,il frocetto metterà a posto così possiamo riposarci.’
‘Vedi di non fare casino,ho sonno,stanotte abbiamo fatto troppa baldoria e devo riprendermi.’
Anche Luisa si butta sul letto e così inizio a mettere a posto cercando di non fare rumore.
Dopo due ore la camera ha un aspetto più civile,il bagno &egrave tornato ad un più che accettabile livello d’igiene e la cucina &egrave in ordine.
Sto per uscire quando Sara mi chiama.
‘Dove credi d’andare,ora ci dobbiamo divertire quindi spogliati e inginocchiati davanti al letto.’
Io rimango fermo,vorrei tornare dalla mia Dea,ma Luisa mi molla uno schiaffo e mi prende per un orecchio.
‘Cosa cazzo credi di fare ? Tornare da Chiara ? Secondo te perch&egrave sei qui e non con lei ? Sta scopando e non vuole averti fra i piedi quindi ora resti con noi finch&egrave ne abbiamo voglia.’
Più che lo schiaffo &egrave il sapere della mia donna con un altro senza di me che mi fa male,ma forse per vendicarmi o solo perch&egrave non posso fare altro,mi spoglio e mi metto davanti al letto.
Sara si siede sul bordo davanti a me,&egrave nuda ed il suo corpo così giovane e acerbo mi provoca turbamenti unici,finch&egrave non mi sveglia con la sua voce.
‘Leccami i piedi,li voglio ben puliti.’
Cerco di portarmene uno alla bocca,ma con l’altro mi spinge la faccia verso il pavimento.
‘Leccali da terra che mi piace di più.’
‘Si Chiara come vuoi tu.’
Mi libera ma rimango con la faccia a terra,umiliato come uno schiavo e come uomo,e inizio a leccare quei bellissimi piedi. Luisa si siede vicino a lei e comincia a toccarle il sesso ben depilato,lo vedo con la coda dell’occhio e mi eccito parecchio sentirla mugolare mentre la mia lingua passa lentamente sulle sue estremità.
La sento godere sempre di più e vorrei bere il suo piacere,ma ogni volta che provo ad alzare la testa il piede di Luisa mi respinge in basso.
Neanche dopo che &egrave venuta posso avvicinarmi alla sua fica,anzi Luisa mi fa sdraiare a terra e mi mette il culo in faccia.
‘Ho visto come lo guardavi mentre venivamo qui,ora puoi vederlo da vicino.’
Aiutandomi con le mani inizio a leccarle il buchetto mentre Sara la bacia e la masturba.
I suoi umori mi scivolano sul viso e li bevo con avidità mentre il mio cazzo &egrave al massimo della sua erezione.
Anche Luisa viene con un orgasmo violento,sconquassata dalla dita dell’amica che non conto neanche più per quanto sono veloci.
‘Brava la checca,ora va in frigo e prendi tre birre fresche.’
Corro felice del fatto che vogliano bere con me,ma come al solito mi sbaglio.
Mentre loro sorseggiano la bevanda fresca,io rimango in piedi con la mia in mano,poi quando hanno finito mi portano in bagno.
‘Metti le mani sulle caviglie in modo da farci vedere bene il tuo culo sfondato.’
E’ Sara a dirigere le operazioni,mi prende la birra di mano e una volta sistemato inizia a sputarmi nel culo.
‘Ora t’insegno come una troia come te beve la birra.’
Mette un dito sull’apertura della bottiglia e la agita un po’,poi con un gesto veloce m’infila il collo della stessa nel culo.
‘Ora puoi bere,ma dal culo.’
Le sento ridere mentre quello strano clistere mi entra nelle budella.
Soffro come un cane sia perch&egrave la birra sembra esplodermi dentro per il gas,sia perch&egrave &egrave gelida.
Quando toglie la bottiglia mi accascio sul cesso e mi libero mentre loro due non smettono di ridere e d’insultarmi.
Alla fine andiamo in spiaggia dove c’&egrave tutta la comitiva che sembra quasi aspettarci.
Subito si mettono a raccontare quanto &egrave successo mentre io cerco di non far caso a loro anche se &egrave impossibile.
Ad un certo punto Luigi mi chiama ed io corro da qual bel ragazzo.
‘Visto che ti piacciono tanto i piedi perch&egrave non lecchi anche i miei.’
In realtà i piedi maschili mi fanno un po’ schifo,ma a lui non so dire di no,così mi abbasso e inizio a prenderli in bocca.
Mi guardano tutti rimanendo senza parole,sono proprio la troia del branco,ma non m’importa,ora sto soddisfando il ragazzo che più mi piace e pendo dalle sue labbra.
Lui lo sa e subito ne approfitta.
‘La nostra checca mi ama,non &egrave vero ?’
‘Si ti amo’
Tutti si mettono a ridere,tranne Chiara che si sputa su un piede e me lo pulisce in faccia.
‘Chi ami adesso frocio.’
‘Amo te mia Signora.’
Così nasce una gara per chi amo di più e mi ritrovo il volto coperto degli sputi di tutti i ragazzi che ormai mi considerano una nullità.

Ma Chiara non &egrave soddisfatta e la sera continua la sua vendetta.
Dopo cena chiama in camera quattro ragazzi che prima mi spogliano e dopo mi legano le mani dietro la schiena.
‘Visto che sei una checca e che sei bravo di lingua preparerai questi ragazzi per me.’
Io non capisco fino a che uno di loro non mi mette il cazzo davanti alla bocca e mi dice di succhiarglielo.
Inizio così a fare pompini a tutti preparandoli per Lei che li aspetta sul letto a gambe aperte.
Alcuni dopo il rapporto con la mia donna vengono da me per sborrarmi in bocca facendomi bere tutto il loro seme. Poi mi liberano le mani così posso anche segare le loro mazze prima di succhiarle.
Vado avanti così tutta la sera,mi sembra quasi che siano più interessati a me che a Lei,ma &egrave solo un’impressione. Quello che invece &egrave vero &egrave che sono aumentati,ora sono sei i cazzi che devo spompinare e segare. E sono arrivate anche Sara e Luisa che lesbicano con Chiara lasciandomi in balia di quei ragazzi assatanati.
Alla fine uno mi lega una corda al collo e mi fanno uscire camminando a quattro zampe come un cagnolino per legarmi ad un palo.
Quindi si mettono in cerchio intorno a me e iniziano a pisciarmi addosso. Chiudo gli occhi cercando di pensare di non essere li,mi sento meno di un verme,un cesso d’uomo senza spina dorsale che ormai non sa più neanche qual’&egrave il suo limite.
Rientro e mi ficco sotto la doccia,le tre femmine non mi degnano neanche di uno scherno ed esco dal bagno solo quando sento che dormono,per mettermi ai loro piedi in attesa di quello che sarà l’ultimo giorno di vacanza.

L’ultima mattina di vacanza se ne vanno in spiaggia senza dirmi nulla ed io ne approfitto per stare un po’ da solo.
Ero partito coll’idea di servire la mia Dea e mi sono trovato in situazioni che neanche pensavo si potessero creare. Ormai non mi riconosco più,non so neanche se mi piacciano ancora le donne o se ormai sono davvero un gay che non vuole ammetterlo a se stesso.
Quando vedo Luigi il mio cuore batte in maniera diversa,ma anche quando Chiara mi umilia provo un piacere unico.
Vago coi miei pensieri fino all’ora di pranzo,quindi raggiungo Chiara e con Lei vado a mangiare.
Non mi chiede nulla di come abbia passato la mattinata,mi racconta di come si &egrave divertita e che quando abbiamo finito dobbiamo raggiungere gli altri al mare.
Quando arriviamo c’&egrave anche Silvana con alcuni sacchetti in mano che subito saluta la mia Dea.
‘Chiara sei uno splendore,ti ho portata gli articoli che mi avevi chiesto,spero sia tutto di tuo gradimento.’
‘Silvana sei stata gentilissima,se le taglie sono giuste non c’&egrave neanche bisogno che provi tutto.’
‘Stai tranquilla ho controllata ogni scatola,per il pagamento mi rivolgo al cornutone.’
‘Certo &egrave un suo dovere,Nicola paga la signora.
Mi trovo in imbarazzo,il conto &egrave di 300euro ed io in tasca ho pochi spicci.
‘Silvana dammi il tempo di andare a prendere i soldi e tornare.’
‘Ma non &egrave il caso e poi Chiara ha già pensato a come farti saldare il conto.’
Non capisco più niente fino a che non vengo portato di peso dentro una cabina e Luisa appende fuori un cartello con scritto ‘Checca fa pompini per 30euro’.
Credo si tratti di uno scherzo,ma poco dopo arrivano due tedeschi di mezza età che si fermano incuriositi,poi uno si fa avanti.
‘Davvero quello fa pompa per pochi soldi ?’
E’ Luisa che non mi da il tempo di parlare.
‘Certo 30euro con l’ingoio,però sia chiaro solo bocca.’
‘Va bene ecco i soldi.’
Il tedesco da il denaro a Luisa ed entra dentro la cabina chiudendo la porta dietro di se.
‘Ora tu fare me pompa e poi bevi tutto.’
Rimango fermo non sapendo che fare,ma lui si siede e mi prende per i capelli spingendomi verso il suo costume.
‘Dai frocio fai pompa.’
Lo guardo bene,avrà cinquant’anni e non &egrave certo un bell’uomo,ma nonostante tutto glielo tiro fuori e inizio a spompinarlo in fretta fino a farlo venire. Mi sborra in bocca tenendomela schiacciata contro di se in modo che debba per forza bere il suo sperma e se ne esce bello soddisfatto.
Quando rimetto la testa fuori vedo che c’&egrave una mezza fila di uomini che mi vuole,ne entrano una decina uno dopo l’altro senza darmi il tempo di rifiatare. Faccio a tutti lo stesso servizio,ma man mano che passano ci provo sempre più gusto e inizio a farlo con passione,aspettando con ansia di riempirmi la gola col loro sperma,quasi fosse una liberazione.
Alla fine entra Luigi e rimango sorpreso.
‘Io non ho pagato,ma un bel pompino melo fai lo stesso,vero ?’
‘Certo,anzi a te lo faccio meglio,però non sederti.’
Lui si appoggia alla porta ed io gli sfilo il costume per far uscire quell’oggetto di desiderio che &egrave il suo cazzone. Lo prendo in mano e me lo passo sul viso,sento quasi le pulsazioni delle sue vene contro la mia guancia mentre s’indurisce sempre di più. Inizio a leccargli le palle con lunghi colpi di lingua,le prendo in bocca per succhiarle mentre con una mano gli stimolo la cappella.
‘Dai checca lo sai che sei proprio bravo.’
‘Si luigi per te questo ed altro,lo sai che per me sei speciale.’
Passo a leccargli l’asta girandoci intorno colla lingua,sa di vero maschio ed ho il mio cazzetto duro come il marmo tanta &egrave l’eccitazione nel sentirlo mio.
‘Dai prendilo in bocca.’
Non me lo faccio ripetere e lo infilo fra le labbra fino a sentirlo in gola tanto &egrave grande. Vado su e giù senza sosta mentre lui geme di piacere,il piacere che gli sto dando con la mia bocca.
‘Cazzo quanto sei bravo,solo che scommetto da me vuoi anche prenderlo in culo.’
‘Si luigi sfondami tutto,non voglio altro che sentirmi tuo.’
‘Dai allora alzati e girati.’
Mi tolgo il costume e m’appoggio al muro offrendogli il mio culetto,lui ci lascia un po’ di saliva e dopo inizia a mettermelo dentro. All’inizio mi fa un male cane,anche se mi hanno sfondato diverse volte,il suo cazzo &egrave di ben altra dimensione,ma riesce lo stesso a mettermelo tutto dentro,quindi si ferma.
‘Ora ti farò godere come la troia che sei,perch&egrave sei una troia non &egrave vero ?’
‘Si sono una puttana,la tua puttana,sfondami il culo Luigi,fammi tuo.’
Lui inizia a pompare piano,sento le viscere che quasi si rompono sotto i suoi colpi,ma provo anche tanto piacere,un piacere mai provato,inculato da un ragazzo che mi piace come nessuno mai prima d’ora. Sento le sue palle sbattere contro le mie ogni volta che mi &egrave dentro,godo così tanto che non penso neanche di segarmi,voglio solo guastarmi quel cazzo in culo senza altri pensieri.
Luigi &egrave un vero stallone da monta e mi fotte a lungo fino a venirmi dentro riempendomi le budella col suo sperma caldo. Anch’io vengo o meglio vengo per l’ennesima volta ormai rapito da quel rapporto.
Senza dire nulla esce da me e io m’inginocchio per pulirglielo leccando ogni goccia di piacere.
Quando ho finito apre la porta e mi butta fuori dalla cabina facendomi cadere di pancia.
‘Ora la checca &egrave anche un culorotto.’
Tutti si mettono a ridere davanti al mio culo sporco di sborra e capisco che il suo non era amore,ma solo un gioco bastardo per umiliarmi per l’ennesima volta.
Fuggo via in lacrime,neanche Luigi ha resistito ad usarmi come un bamboccio e ora non so davvero cosa m’aspetti, o meglio quanto possa scendere ancora in basso.

Quando arriva Chiara non so che fare,e Lei lo sa benissimo e comincia a tempestarmi di domande.
‘Ti &egrave piaciuto farti scopare da Luigi ?’
‘Si mia Dea.’
‘E hai goduto piccolo porco.’
‘Si non posso negarlo.’
‘E quando ti ha buttato fuori come ti sei sentito ?’
‘Una nullità mia Signora.’
‘Però hai goduto lo stesso ?’
‘Si &egrave vero ho goduto mentre voi ridevate di me.’
‘bene visto che ormai sei una checca stasera ti farò godere come meriti,non sei contento ?’
‘Si grazie Chiara.’
‘Ora andiamo a cena ho fame.’
Si veste mettendosi un abito da sera elegantissimo,mentre io indosso una maglietta e dei pantaloncini. Mangio con gusto anche perch&egrave mi sento debilitato e subito dopo che abbiamo finito rientriamo nel bungalow.
Poco dopo arriva tutta la comitiva maschile tranne Luigi,che mi spoglia di forza e mi butta sul letto.
Non so neanche quanti siano,so solo che mi ritrovo circondato da maschi nudi che quasi litigano per mettermelo in bocca. Poi uno me lo mette dietro senza alcun riguarda,ma dopo aver provato il bastone di Luigi,non sento alcun male,ma solo un gran piacere. Mi ritrovo messo a pecora a spompinare e segare cazzi e a prenderlo nel culo,solo quando mi prende Giuseppe col suo solito modo animalesco ho un sussulto di dolore,ma presto godo anche di lui.
Inutile dire che chiunque venga lo fa sul mio viso che presto si trasforma in una maschera di sperma. Chiara rimane su una sedia a guardarmi,non fa nulla se non fumare una sigaretta dietro l’altra.
Quando se ne vanno via sono letteralmente distrutto,ho il buco in fiamme dilatato da tutte quelle penetrazioni e la mia mascolinità sotto terra.
Chiara manda un SMS e quasi subito arrivano Sara e Luisa.
‘Checca non sei contento di vederci,ti abbia mo portata una sorpresa.’
Ormai non so più cosa aspettarmi,sono stato inculato in tutte le maniere e con ogni cosa,mi hanno pisciato addosso e ho fatto pompini a pagamento,insomma non so più quale umiliazione possa ancora subite.
Sara da a Chiara una scatole da dove esce un fallo in gomma nero,non &egrave eccessivamente grande e ci rimango quasi male per quelle dimensioni ‘normali’.
Luisa mi guarda beffarda e inizia ad accarezzarmi i capelli.
‘Stai tranquillo frocetto,non &egrave un cazzo di gomma normale,ma ora capirai il perch&egrave.’
Chiara me lo ficca dentro con calma,il solo sapere che m’incula Lei mi eccita ed il mio cazzetto diventa subito duro.
‘Ora godi servo.’
Mi giro e vedo che in mano Sara ha una pompetta e che inizia a schiacciarla e sento il fallo aumentare di dimensioni. Chiara mi scopa sempre con calma ma presto il dolore diventa insopportabile.
‘Basta ti prego &egrave troppo grosso per me.’
‘Taci checca,volevi il cazzo,bene questo &egrave il più grosso che esista e lo proverai in tutta la sua grandezza.’
Il fallo diventa sempre più grande,non riesco neanche ad immaginare quanto sia gonfio ora,so solo che non mi sento più l’ano,ma che sto godendo come una puttana in calore. Alla fine non sento più pompare,ma solo Chiara che mi fotte,ora più decisa mentre le due ragazze mi danno manate sulle chiappe.
Alla fine vengo sborrando sulle lenzuola e la mia Dea mi fa leccare il mio sperma,prima di andarsene e lasciarmi da solo con quel mostruoso fallo nel culo.
Dopo che esce me lo sfilo,&egrave davvero enorme e non riesco a credere di averlo avuto tutto dentro,ma soprattutto di aver goduto come una troia.

Mi risveglio la mattina e subito mi metto a fare i bagagli,dobbiamo ripartire e non vorrei beccare tutto il traffico dell’andata. Dopo una mezz’ora rientra Chiara,deve aver scopato tutta la notte perch&egrave ha l’aria distrutta e non mi considera neanche,ma si butta sotto la doccia prima di cambiarsi.
Prima di partire passiamo dalle due ragazze per salutarle,come regalo d’addio mi lasciano in costume e mi mettono delle palline anali nel culo lasciando la cordicella fuori dal perizoma.
Arrivare alla macchina &egrave quasi un’impresa fra il godimento di quella indiscreta presenza e l’umiliazione nel vedere tutti che mi guardano.

Arrivati in città andiamo a casa della Dea dove scarico i bagagli,ma prima d’andarmene lei mi da l’ultima mazzata.
‘Nicola non mi cercare mai più.’
‘Ma mia Signora perch&egrave,non ti ho servito come dovevo ?’
‘No anzi sei stato perfetto,forse troppo,&egrave che non saprei più come umiliarti,sei diventato frocio solo perch&egrave te l’ho ordinato,non hai più nessuna dignità da calpestare,quindi sei inutile.’
Mi butto ai suoi piedi,ma Lei si ritrae.
‘Ti prego Chiara non posso vivere senza di te.’
‘Vattene,non ti voglio più vedere,lo vuoi capire sì o no ?’
‘Ma io ti amo.’
Lei si mette a ridere prima di finire di umiliarmi.
‘Tu mi ami,ma a me fai solo pena,sei un senza palle ed io ho bisogno di un uomo vero,ora esci e dimentica il mio numero di telefono,perch&egrave per te non ci sarò mai più.’
Con le lacrime agli occhi esco da casa sua e mi dirigo verso il mio appartamento più disperato che mai.

Da allora ho chiamato Chiara diverse volte,ma Lei si &egrave sempre negata,ma io spero sempre che mi riprenda con se.

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