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le disavventure di Anna

By 31 Maggio 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

Le disavventure di Anna

Questo &egrave un racconto di pura fantasia, una situazione che mi piacerebbe vivere e non mi piacerebbe vivere’..direte” ma ti piace oppure no?…..be avete mai visto qualche video dove lui frusta lei oppure lei frusta lui? A voi dove piacerebbe essere sopra che frusta oppure che viene frustato?…..a me piacerebbe stare da tutte e due le parti frustare e essere frustato”.

Io e Anna ci conosciamo da moltissimi anni, ci siamo incontrati quando avevamo solo 19 anni e da quel momento non ci siamo più divisi, nel bene e nel male.
Lei molto bella quando la incontrai ebbi come si dice il famoso colpo di fulmine portava una gonna mini che gli metteva in evidenza le sue magnifiche gambe e una camicetta che era tutta da vedere, mi vide e scappo ma convinto di averla ci misi molto tempo ma riuscii nell’intento.
Ci sposammo e siccome lavoravo in periferia affittammo un villino al margine di una strada abbastanza isolata e molto silenziosa, ottima per poter riposare e stare lontano da stress di città, cosi cominciò la nostra vita insieme da sposi, ogni occasione era buono per fare l’amore da qualsiasi parte lo si voleva fare nessuno ci poteva disturbare ne tanto meno ci potevano bussare eravamo molto felici, passammo degli anni all’insegna del sesso e del nostro amore, ma”’.qualche volta ci capitò di notare che qualcosa era stata mossa in casa, e nel giardino diciamo come se le cose fossero state messe in una certa maniera differenti da come le avevamo lasciate noi ma sai non ci fai molto caso quando sei felice il lavoro va bene e stai insieme a qualcuno che ti ama, nel giardino affiancato alla nostra casa c’era un capannone adibito a box era molto ampio tanto da poter ospitare anche tre auto, c’erano le travi a vista una scaffalatura sul lato destro piena di attrezzi da giardino e da meccanico e io dopo aver fatto scendere Anna andavo a parcheggiare l’auto, ma un pomeriggio dopo aver messo la macchina al solito posto dove non dava fastidio neanche a piedi mi sembrò come se qualcosa non andava, alle travi mi accorsi che c’erano dei ganci e in qualche posto nel muro degli altri, sembrava che erano predisposti in concomitanza con quelli in alto ma mi dissi fra me, ‘ forse non ci ho mai fatto caso’.
Rientrai in casa e Anna mi fece notare che anche li qualcosa non andava sembrava che stessero preparando tutta le cose buone a vista per poi fare razzia, ma che poteva rubare e se anche fosse se le mettevano in evidenza perché non portarle via subito invece di ritornare? Anna pensò la stessa cosa e non ci facemmo più caso ma ( dovevamo farci caso perché potevano anche volerci mandare via in malo modo).
Passò più di un paio di settimane e non notammo niente di insolito e ricominciammo la nostra vita come sempre, noi si usciva la mattina alle otto e si rientrava insieme alle diciotto, figli non ne avevamo e quindi eravamo solo noi io e lei sempre, in casa era sempre in tanga, aveva un culo che era uno spettacolo e delle tette di una terza abbondante capelli castani lunghi e portava quasi sempre gli infradito diceva che scalza non gli piaceva stare.
Di solito la notte lasciavamo accese dei faretti nel giardino che illuminavano quasi tutto magari se entrava qualcuno lo vedevamo, ma quella notte ero nervoso mi sembrava come se mi dovesse succedere qualcosa lo dissi a Anna e lei mi incitò a chiudere tutte le porte e le finestre accuratamente senza possibilità che qualcuno potesse entrare senza far rumore cosi andammo a letto, era venerdi eravamo di festa sabato e domenica e potevamo stare di piu a letto e stare di piu insieme ma’.. non fu come avevamo previsto.
Dopo un po’ che ci eravamo coricati e come sempre dopo aver fatto sesso, ci addormentammo ma mi accorsi che avevamo lasciato la tv accesa cosi andai dal lato di Anna a prendere il telecomando per spegnerla e improvvisamente sentii un sibilo un fssssssssssssssssssssssssssss molto forte, mi impressionai pensando che fosse entrato un serpente e lo avevo disturbato ma non era cosi, dopo pochi minuti dal rumore non ricordo più niente, mi svegliai con un gran mal di testa ero nudo e legato ad una sedia con le braccia dietro e le gambe attorno a quelle della sedia ma erano legate in modo che non potessi fare nessun movimento, avevo una benda sugli occhi e dalla brezza che sentivo mi sembrava che non ero a casa ma chissà forse nel box, giravo la testa sperando che si spostasse un po’ la benda ma non riuscivo a vedere niente ero anche imbavagliato in bocca mi avevano messo uno di quei bavagli che si gonfiano senza la minima possibilità di emettere suoni, la mia mente cominciò subito a funzionare ‘..Anna”dove stava che cosa gli era capitato e perché non la sentivo ne piangere ne fare qualche mugolio, pensai che forse l’avevano legata nella mia stessa posizione ma poi”.perch&egrave nudo? Se volevano uccidermi o rubare mi avevano già addormentato e quindi potevano fare tutto senza nessun problema ma queste domande ebbero risposte più tardi quando ci fu una specie di presentazione.
‘bene’ sentii dire ‘ adesso io posso parlare mi chiamo Mustafà e sono il nero che ogni mattina incontrate per strada senza degnarmi neanche di sguardo, inzialmente sembravate due persone molto brave ma non avete mai guardato in mia faccia ne in faccia a miei amici, siete razzisti? Noi adesso razzisti con voi, salutavamo solo per amicizia ed essere cortesi ma voi sempre faccia girata non solo ma diciamo che ci disprezzate da come vi atteggiate’ io cercavo di parlare ma non mi riusciva potevo solo mmmhhhhh mmmmmhhhhh, mugolare, cosi gli sentii dire ‘ leva bavaglio cosi vediamo che cosa vuole dire’ e cosi fecero mi tolsero il bavaglio e prima di poter cominciare dire qualche parola dovetti riaggiustare la bocca, ‘ guarda amico che non siamo razzisti solo che non vogliamo elemosinare soldi, se voi veramente volevate restavate nel vostro paese per cercare di rimettere insieme quello che gli altri hanno distrutto, io cosi avrei fatto, non sarei scappato dalle mie origini, solo per questo non abbiamo niente contro di voi ‘.mia moglie dov’&egrave?’ chiesi ma senza rispondere mi rimisero il bavaglio e continuò ‘ che sapere tu di paese mio non sai perché siamo venuti qui noi vogliamo vita buona senza guerra in pace ma voi non volete fare amicizia con noi, cosi abbiamo deciso che per un po’ restiamo a casa vostra e ci divertiamo un po’ con voi due, qui si sta bene posto tranquillo e pace assoluta.
A quelle parole pensai &egrave finita ci ammazzano ci sotterrano e nessuno ci viene a cercare anche perché non avevamo mai lasciato il nostro indirzzo a nessuno, appunto per non avere persone che con la scusa del giardino e del villino venivano a casa nostra e ci davano fastidio, e devo ammetterlo mi pisciai sotto dalla paura e il buco del culo lo sentivo che si stringeva, insomma tanta la paura che non sapevo ne chiedevo come stesse Anna, io non sono molto fisicato diciamo che ho il fisico da lavoratore ma niente di più e neanche il mio cazzo &egrave molto grande una 15 di cm però in quel momento avevo un terrore che non riuscivo anche se mi toglievano il bavaglio neanche sarei riuscito a parlare.
Sentivo che le voci erano molte non riuscivo a farmi una idea di quanti ne erano, parlavano la loro lingua e ridevano fino a quanto Mustafà ‘ allora come la mettiamo che dici, ti tolgo il bavaglio cosi mi puoi rispondere’ feci cenno di si con la testa e cosi mi tolsero il bavaglio, ‘ allora dici che vi dobbiamo fare? Noi siamo come voi ma voi ci schifate’ ‘ no no’ risposi’ noi molte volte non abbiamo neanche il tempo di guardarci in giro ritorniamo stanchi dal lavoro, abbiate pietà siamo due persone per bene su fate i bravi se volete prendete quello che volete e lasciateci stare’ hahahahahahahahahahah, una risata di gusto si alzò nel silenzio tutti ridevano ‘ come prendiamo quello che vogliamo noi già lo stiamo facendo, ci prendiamo quello che vogliamo e per un po’ ce lo prendiamo tutti i giorni’ hahahahahahaha e rise nuovamente accompagnato dagli altri.
A quel punto cominciai a capire che era finita, allora visto che avevo la bocca libera dissi ‘Mustafà abbi pietà dimmi mia moglie che fine ha fatto fammela baciare prima che ci ammazzate’ ma lui ‘ non vi ammazziamo tranquillo solo che ci divertiamo un po’ con voi a te fa piacere??’ non lo risposi e lui si incazzò, mi venne vicino e alitandomi un odore di aglio cipolla e altro sulla faccia mi richiese ‘ a te fa piacere??’ allora scossi la testa in segno di si.
Tutto tacque non si sentiva parlare più nessuno mi sentivo impotente a stare legato in quella posizione e non sapere neanche se Anna era ancora viva oppure se la stavano chiavando dentro casa e non si sentiva nessun rumore, passò tanto tempo non riuscivo a capire il tempo sapevo solo che avevo una paura e volevo sapere Anna’.Anna’.che fine aveva fatto nessuno mi rispondeva.
Poi dopo tanto tempo mi sentii sollevare con tutta la sedia, non mi ero neanche accorto che si erano avvicinato, mi portare chissà dove e mi riposarono nuovamente a terra ma questa volta era ancora piu fresco e c’era vento, dove stavo e un pensiero ricorrente Anna’Anna’Anna che cose le era successo?

Se volete che continuo fatemi un fischio’accetto anche qualche consiglio grazie
Anche se penso non sia piaciuto scrivo altro capitolo

Sentii qualcosa come se qualcuno passava e ripassava vicino a me, qualcosa che veniva strisciata per terra, non capivo volevo vedere, mi agitavo cercando in questo modo di allentare un po le corde e potermi liberare ma’..non era facile erano legate molto bene, poi un mugolio”’. Hummmmmmmm e il rumore di uno schiaffo (almeno cosi sembrava) ma il mugolio lo risentii’..hummmmm e questa volta lo schiaffo lo sentii veramente era quello il rumore, poi nella mia mente la vidi”.Anna legata che mugolava e qualcuno che per farla stare zitta la prendeva a schiaffi”ma”.era veramente cosi? Oppure ormai la mia mente fantasticava e non era vero neanche il mugolio?
Mi alzarono con la sedia e mi spostarono forse in angolo perche il vento si era attenuato, non riuscivo a capire se stavo con la faccia rivolta al muro oppure rivolta davanti solo che”’..un rumore mi fece tendere le orecchie un rumore sembrava di corde che venivano tirate su qualcosa come una carrucola perché si sentiva un cigolio e si ripeté quel mugolio, e subito dopo quel rumore dello schiaffo, allora Anna era lei che mugolava, mi stavo segando i polsi a furia di girarli e rigirarli nelle corde cercando di allentarle ma senza risultato, ‘Mustafà’ dissi, ma non ebbi neanche il tempo di continuare che mi rimisero il bavaglio cosi che non potevo chiedere chi fosse, poi sciafff, lo schiaffo si ripeté ma questa volta senza che mugolava sentii un singhiozzo come se stesse piangendo, mi agitavo cercando di attirare l’attenzione ma adesso gli schiaffi aumentavano’..sciaffff”sciaffff’..sciafff e il mugolio del pianto sempre più forte e intenso, poi al posto degli schiaffi si senti un sibilo”..swissss”..swisss ma credo che non colpisse solo la faceva vibrare nel vuoto solo per il rumore incuteva paura e terrore pensando che la potevano usare su di lei, la sua pelle chiara era troppo delicata per subire qualche scudisciata, ma non potevo parlare gli avrei chiesto di usarla su di me non su di lei, sempre che era lei la vittima, poi”’.uno swisss e un rumore sordo l’avevano colpita si senti un mummmmmmm che per la mia mente era devastante, poi un altro e un altro e i mugolii erano sempre più forti, all’improvviso sentii l’odore dell’alito di Mustafà quindi era vicino al mio viso, ‘ vuoi vedere? Ti tolgo benda se vuoi vedere,’ io muovevo la testa in segno di assenso sentii il freddo di un coltello che si infilò tra la benda e la mia tempia e con un colpo deciso mi tagliarono la benda, i miei occhi ci misero un po’ per abituarsi ormai aveva la benda da molte ore quando finalmente riuscii a distinguere qualcosa rimasi basito, eravamo nel box/stalla e Anna era legata alla trave del soffitto e quel gancio che non avevo mai visto le sue gambe divaricate e legate agli occhielli ai lati e un nero che al centro delle sue gambe l’accarezzava la fica, mi vennero le lagrime agli occhi a guardarla cosi, mi girai intorno e avevo riconosciuto quasi tutti i neri che erano li almeno dieci che incontravo sulla strada facendo il percorso per andare al lavoro, ma siccome odio i neri non davo confidenza a nessuno non rivolgevo loro neanche uno sguardo, poi alzai gli occhi e incontri gli occhi di Mustafà, era quello un po’ piu anziano che stazionava sempre davanti al supermercato, mi sorrideva i suoi denti bianchi spiccavano su quella faccia nera sembrava che avessero acceso una luce, ‘ guarda, adesso ci vedi finalmente, ci riconosci, non ci hai mai degnato di uno sguardo ne tu ne lei, la vedi lei dove sta e come sta, lo vedi che quello le sta leccando la figa? Be siamo dieci pensa che cosa le potrà succedere in questi giorni che vi teniamo compagnia’ ahahahahahahahah e sbottò in una risata crudele.
La guardavo, guardavo quello che era tra le sue gambe e sentivo che leccava e succhiava Anna alzava la testa non lo voleva vedere non voleva vedere nessuno, poi quando si accorse che ero sbendato e la stavo guardando, gridava aiutami scusa aiutami non voglio che mi lecchi aiuto, ma quello impassibile anche perché non si poteva muovere continuava a leccare e risucchiare, poi il capo disse qualcosa e si fermò si allontanò da Anna e si misero tutti in cerchio attorno a lei, ‘ Mustafà’.mi dici perché ti stai accanendo contro di lei quando ci sono tante persone che non vi possono sopportare? Perché noi? Non vi abbiamo mancato di rispetto solo che non volevamo la vostra amicizia tutto qui’ Mustafà lo guardò con un aria di disprezzo si avvicinò al mio viso e mi alitò addosso ‘ &egrave per questo che vi siamo addosso, e poi lei &egrave una femmina bella e noi siamo da parecchi giorni diciamo mesi che non facciamo sesso con una femmina, pensa che in qualche occasione lo facciamo tra di noi e qualcuno non disdegnerebbe farlo a te dopo che lo facciamo a lei, si ci siamo accorti che i suoi buchi sono abbastanza stretti, e abbiamo capito perché spogliandoti nudo ahahahahahahahahahaha sembri un bimbo con quel cosettino’ poi si allontanò e sbatte le mani, tutti si misero in circolo attorno a Anna, lei mi guardava e piangeva mi venne da piangere anche a me non volevo che la toccassero figuriamoci toccata da neri era una cosa insostenibile, cercavo di liberarmi ma non ne ero capace, uno dei neri si accorse dei miei movimenti si avvicinò e mi diede uno schiaffo talmente forte che quasi svenni e sembrava che mi avesse fatto cadere almeno dei denti, quando tutti furono in circolo il capo disse ‘ ok uno per volta adesso, fate quello che volete ma’..cercate di non lasciare tracce’.
Cominciò uno bassino aveva una chioma esageratamente riccia era enorme si avvicinò a gli diede degli schiaffi sul culo con una forza esagerata, lasciando sulla pelle bianca di Anna i segni della sua mano, li contai gliene diede almeno venti facendola piangere a singhiozzo e lasciandogli la pelle rosso porpora, pensai se questo &egrave stato il primo figurati quando finisce il decimo, allora ‘ Mustafà ‘ gridai mi vene vicino e mi guardo con aria interrogativa,’ e se ti diamo dei soldi che potrai dividere con loro? Li posso ritirare in banca e voi andate via e non denunceremo niente di quello che sta succedendo, che ne dici?’ Mustafà chiamò tutti a raccolta e si spostarono dove non li sentivo poi ritornò ‘ no nessuno &egrave d’accordo ci divertiamo con voi per una settimana, poi noi andiamo via e””.ahahahahahah, vi lasciamo nelle mani di altri dieci come noi che vogliono anche loro la loro parte’, a quel punto mi sentivo morire che potevo fare per farli desistere da quei pensieri cosi cattivi verso di noi?
Intanto un altro nero si avvicinò a Anna e cominciò a palparla la toccava da tutte le parti facendola contorcere perché non voleva essere toccata ma questo insisteva le tirava i capezzoli tirava i peli della figa, facendole anche male perche la vedevo che gridava, poi prese del sapone che gli comparve nelle mani spalmo la figa di quel sapone , prese un coltello molto grande, come quelli che usano i cacciatori e ridendo gli cominciò a rasare la figa piano Anna restò immobile sperando che non la ferisse e quello imperterrito mentre gli altri ridevano la raschiava sul pube, quando arrivò alle labbra si inginocchiò e continuando la resa liscia sembrava una bimbetta da come era liscia si vedeva da lontano, e purtroppo si vedeva anche che le colava qualcosa sulle gambe, contro la sua voglia cominciava ad eccitarsi e se ne accorsero anche loro, Anna cercava di resistere poverina ma la natura fa il suo corso, tutte quelle eccitazioni la stavano portando dove volevano loro.
Mustafà se la rideva e mi guardava, senza dire una parola, era enorme doveva almeno essere alto due metri, i capelli brizzolati e la barba incolta anche quella un po’ bianca, quando fini di raschiare tutta la figa di Anna gli passò una spugna che gocciolava qualcosa, ma appena la sfregò sulla figa sentii un urlo disumano Anna stava gridando a più non posso, ma che era quella roba? Me lo disse Mustafà era acqua imbevuta in una sostanza che bruciava ma che dopo appena asciugata gli lasciava una voglia di fare sesso e rise sguaiatamente ahahahahahahahaha.
Infatti dopo diversi minuti che ormai era asciugata la vidi che aveva cambiato espressione, e li guardava diversamente da prima ma il terzo che si avvicinò era minaccioso alto muscoloso nero come il carbone, aveva una canna di bambù tra le mani e si posizionò dietro di lei e la colpì prima un paio di colpi teneri e poco forti poi continuò era arrivato al sesto e il settimo fu devastante Anna gridò ma questa volta sembrava che gli piacesse il suo culo era diventato rosso con qualche ematoma che già si cominciava a vedere, si mise sotto di lei il quarto che cominciò a leccare il culo e la figa Anna senza neanche che avesse cominciato già aveva goduto tutti la vedevano si agitava sulle braccia e cercava di chiudere le gambe ma le colava l’eccitazione sulle gambe, il quinto l’accarezzò solo senza fare niente altro, invece il sesto si presentò con una frusta e la colpi forte si agitava ma questa volta non gridava di terrore anzi, la colpiva forte e più la colpiva lei si agitava di meno aspettando il colpo successivo, il settimo invece si accontentò di schiaffeggiare le sue tette che ad ogni schiaffo diventavano sempre più rossa, poi non si mosse più nessuno pensai che agli altri non piaceva picchiare una femmina indifesa, cosi Mustafà si avvicinò lui ad Anna la palpò su tutto il corpo infilando una mano tra le gambe e la masturbò fino a farla godere, ma mentre godeva la riempi di schiaffi sul culo e sulle tette e’..Anna continuava a godere lui rise sguaiatamente e con dei gesti agli altri si mossero e la slegarono, lei stanca del troppo tempo legata si abbandonò nelle loro braccia, e distesa sulle loro mani la portarono via, forse in casa, a me mi lasciarono dove stavo legato, ‘ Mustafà”Mustafà”..’ ma nessuno mi rispose.
Passò molto ma molto tempo chiamavo ma nessuno rispondeva avevo le mani e i piedi anchilosate non sapevo cosa pensare sembrava che in casa non ci fosse nessuno, pensai che l’avevano rapita e che a me mi lasciavano a morire di fame e di freddo, diventava notte e ero sempre li cominciai a tremare dal freddo, insomma eravamo agli inizi di ottobre e il freddo la notte si faceva sentire, ma”.rimasi li nessuno mi venne a prendere mi addormentai per stanchezza, alle prime luci dell’alba vidi due neri che si avvicinavano mi alzarono sempre con la sedia e mi portarono in casa, ebbi subito un calore sulla pelle, sempre quei due mi slegarono e mi distesero su un materasso, il nostro materasso che era messo per terra, finalmente ebbi un po’ di sollievo alla schiena, però mi guardavo intorno e non vedevo ne sentivo nessun rumore, cosi dissi ‘ ma che succede dove sono tutti e’.Anna? dove sta?’ uno dei due mi guardò ‘ sta tranquillo che va tutto bene Anna? Cosi si chiama quella splendida? Be &egrave andata con gli altri a conoscere quelli che dopo di noi vi faranno compagnia, ‘ ma chi siete come vi permettete di dire e fare queste cose a casa nostra, lasciateci non farò denunce ne dirò niente a nessuno su fate i bravi’ ahahahahahahahah si fecero una risata che mi rabbrividì più che il freddo della stalla, poi mi misero una coperta addosso e mi diedero una bevanda calda , era te a me non piace ma lo sorseggiai anche per rimettere in circolazione il fisico.
Cosi rimasi sul materasso e loro si misero seduti a guardarmi, e cominciò a balenare nella mia testa che questi due non disdegnavano un culo maschile anzi sembrava che ogni tanto mi guardavano in un certo modo, ma non diedi peso a questo e continuai a sorseggiare il te.
Mi ripresi un po e cercai di alzarmi dal materasso la schiena cominciava a farmi male, ma uno si alzò e mi rispinse giù come a farmi capire che non dovevo mettermi in piedi, sentii un rumore di almeno due auto che parcheggiavano e subito cercai di poter distinguere un rumore o qualcosa, entrarono tutti e dieci i neri e Musatafà era avanti a tutti, ma non vidi Anna, dove stava? ‘ Mustafà Anna? Dove sta ‘.
Ahahahahahahahahah tutti ridevano ‘ che ti importa dove sta, sta bene te lo assicuro io e sai”..forse non ti vuole più vedere’ ahahahahahahahaha ero distrutto che gli avevano fatto? L’avevano uccisa, rapita, ma che succedeva nessuno mi diceva niente, allora gridai ‘ MUSTAFAAAAAAAA DOVE STA LA VOGLIO VEDERE SUBITOOOOOOOO’ mi guardò e tutti si misero intorno, quello fu il momento che ebbi veramente molta paura che mi potevano se non uccidere almeno picchiare erano in tanti mi avrebbero rotto le ossa se volevano, tutti più o meno erano muscolosi e secondo me molto forti, ma poi Mustafà si girò e andò nella cucina tutti insieme meno i due che mi facevano la guardia andarono insieme a lui, ma”.Anna? ancora non mi avevano detto dove stava.
Quando tornarono avevano tutti dei panini che sgranocchiavano, e mi guardavano ridendo, ma ancora non mi avevano detto che fine aveva fatto Anna, la mia Anna che la stavano facendo perché non me lo dicevano sarebbe ritornata? Ormai quasi avevo perso le speranze di rivederla, ma perché doveva succedere a noi? Perché si erano accaniti su di noi? Nessuna di queste domande mi dava una risposta, poi Mustafà si avvicino e sempre con quell’alito cattivo mi fece alzare e con un cenno della testa due di loro mi presero sotto le braccia e mi riportarono nella stalla, e mi legarono come con Anna, ebbi una paura fottuta che mi avessero ucciso ma mi imbavagliarono con un plug gonfiabile in bocca poi rividi la faccia e il fetore di Mustafà che avvicinatosi mi rideva in faccia, ti piace stare cosi disse ‘ spero di si perché ti faremo vedere che cosa ha patito la tua amata Anna, che abbiamo soprannominato Annanostra,’ ahahahahahah e si mise a ridere seguito da tutti i neri che erano attorno a me, poi prima di bendarmi mi piantò uno schiaffone sul viso facendomi girare la testa e poi lo ripete sull’altro lato facendomi girare nuovamente la testa e mi cominciò a colare dal labbro un rivolo di sangue che mi scese lungo il mento gocciolando per terra, poi mi bendarono e mi tirarono le gambe come ad Anna, adesso stavo proprio alla loro merce non potevo neanche difendermi, potevo solo immaginare dal rumore se lo facevano, di dove stavano e che cosa potevano farmi, quei due schiaffoni mi avevano rintronato mi sentito imbambolato ma questo non bastò a farmi risentire gli stessi schiaffi sul viso che non mi aspettavo, ma erano piu forti di quelli di Mustafà, e lo sentii ridere, poi ci fu un silenzio che mi mise paura era come se all’improvviso fossero andati tutti via e mi avevano lasciato da solo legato a v nella stalla, ma”..una staffilata sul culo mi fece subito capire che ero in compagnia fu un dolore tremendo e non potendo gridare come sfogo mi sembrò ancora piu doloroso, ma non fini c’&egrave ne fu un’altra e un’altra ancora le contai mentalmente furono dieci colpi ma uno piu forte dell’altro e ridevano, uno mi si avvicinò me ne accorsi dall’alito mi prese i capezzoli tra le unghie e me li strizzò con una forza inaudita mi sono sentito mancare e poi di nuovo silenzio, ma c’erano ancora e questa volta non vennero uno alla volta ma tutti insieme ci fu una gragnuola di colpi che venivano da tutte le parti, avanti indietro sulle spalle sul petto anche sul cazzo e tra le palle fu un massacro mi stavano massacrando di colpi sentivo che a qualche parte del corpo mi bruciava piu delle altre e pensai che stesse uscendo del sangue, per un sacco di tempo ebbi solo staffilate frustate e botte con delle pale che forse avevano trovato nella stalla, mi sentivo tutto il corpo martoriato e dolorante, poi smisero lasciandomi per molto tempo ancora legato e infreddolito, tutte quelle botte mi fecero dimenticare chi ero e chi era Anna, mi lasciarono intorpidito e solo.
Poi dopo molto tempo riapparvero mi slegarono e mi tirarono giu dal soffitto e mi lasciarono per terra ancora dolorante ma, magari vivo, calò la sera e venne il mattino alle prime luci dell’alba mi svegliai, riuscii a recuperare un po’ di forze cosi mi alzai ero ancora nudo cercai e trovai qualcosa che riuscì a coprirmi e cercai piano senza far rumore di scappare andare alla polizia e cercare finalmente Anna, facevo un passo alla volta mi accucciavo cercando di non farmi vedere ne far rumore, ma appena arrivai al cancelletto che mi separava dalla strada, mi trovai davanti uno dei neri era enorme muscoloso come hulk che mi guardò e rideva, quella risatina che aveva sulle lebbra mi dava un fastidio che non riesco a descrivere, mi guardò e senza neanche fare domande mi prese per sotto l’ascella e mi riportò dentro sbattendomi letteralmente sul pavimento della stalla, in quel momento uscirono anche gli altri perché avevano sentito il tonfo della mia caduta, mi guardava Mustafà e rideva ‘ ma veramente credevi che era cosi semplice scappare da noi?’ ‘ voglio sapere dove sta Anna dove l’avete lasciata e perché non ritorna e se non me lo dite”’ Mustafà e tutti i neri si misero a ridere sguaiatamente, due di loro mi sollevarono come se non pesassi niente e mi portarono in casa finalmente, subito cercai con gli occhi Anna che non vidi volevo correre sopra nella camera da letto ma poi guardandomi intorno vidi che i neri erano sempre dieci e Anna? Non si sentiva ne gridare ne mugolare tutto era in silenzio.
Guardando meglio mi accorsi che c’era una specie di gogna all’incontrario cio&egrave sembrava che mi avessero sfasciato la tavola da pranzo trasformandola in un qualcosa che non riuscivo a capire a che cosa potesse servire, Mustafà mi dette una bottiglia di acqua perché ero senza bere ne mangiare da molto tempo, la bevvi quasi tutta in un sorso solo, poi indicò due di loro ‘ tu e tu preparatelo’ mi presero mi sollevarono e mi misero di spalle sul ripiano del tavolo mi misero la testa al bordo legandola con la nuca lasciando la testa che vedeva la stanza piegata all’indietro, mi legarono le braccia ai bordi del tavolo, una cintura mi fu messa bloccandomi la pancia e infine alzarono due pali alla fine della tavolo dove alzandomi le gambe me le legarono vicino, ecco a cosa serviva, pensai ebbi una paura folle che mi volessero sgozzare con il collo messo in quella maniera ma”..non fu come avevo pensato.
Sentivo un gran trambusto ma non vedevo niente poi””””.qualcuno mi passò qualcosa tra le gambe bagnando molto bene il buco del culo, allora il mio cuore parti a mille non volevo essere violentato dai neri, non ero razzista ma non volevo che mi toccassero ( lo avevano già fatto) ma questo non lo accettavo, cosi cominciai ad urlare molto gridavo come se non ci fosse un domani, siccome gridavo non mi accorsi che uno dei neri mi sistemò tra i denti un divaricatore che manteneva la mia bocca larga, e subito dopo mi infilò il suo cazzo dentro era enorme e quasi strusciava vicino al divaricatore e guardando Mustafà disse ‘ ti avevo detto che il divaricatore era piccolo e quando lo fa Junior che succede?’ Mustafà non si sconpose ‘ vedremo dopo ‘ disse e davanti alle mie gambe c’era gli altri neri che mi guardavano il cazzo e ridevano qualcuno lo prese ma che ci fa con questo coso? E tutti risero facendomi ancora piu umiliare, poi mentre quello mi infilava il cazzo in bocca sentii un qualcosa che mi premeva il buco del culo e mano a mano cercava di forzarlo , io stringevo molto forte lo sfintere ma quello spingeva e non riusciva a entrare era grande e il mio culo ancora vergine, poi più niente e mentre quello mi pompava la bocca pensai ci avrà rinunciato invece lo riappoggiò d’improvviso e dette una spinta che entrò facendomi un male e lacerando il buco, urlai ma non ci riuscii molto perché nel momento che urlai quello mi infilò il suo cazzo ancora più dentro, li sentivo ridere di me e quello nel culo cominciò ad andare avanti e indietro facendomi sempre piu male, mi sembrava che arrivasse alla pancia tanto era lungo e grosso, passarono molti minuti e quello continuava a martellare come quell’altro in bocca alla fine la mia bocca fu inondata di sperma e per gioco forza dovetti ingoiare non potento neanche chiuderla, nel culo anche aveva goduto e mi sentii pieno anche li ma non era finito erano in dieci, cosi un altro entrò nella gola e uno si appoggiò al buco, pensai be quello di prima mi avrà aperto molto ma’..mi sbagliavo quest’altro aveva un cazzo il doppio di diametro di quello di prima e anche lui mi sfondò senza darmi neanche il tempo di provare a chiudere il muscolo lo sentivo bene entrare e uscire e anche quello in bocca siccome era un po’ più piccolo mi era arrivato alle tonsille e spingeva sempre più dentro mi usciva schiuma dalla gola che mi inondava il naso gli occhi, ma dovevo subire nessuno mi poteva aiutare ne tanto meno potevo fuggire o difendermi, cosi anche loro due dopo essersi scambiati di posto sborrarono dentro di me, ma ovviamente anche gli altri volevano la loro parte e cosi continuarono imperterriti a violentarmi, passavano in bocca , in culo, ormai era tutto aperto ero passivo e mi aspettavo tutto, quando tutti si sfogarono su di me, fu finalmente il turno di Mustafà era l’unico che non mi aveva usato era solo rimasto a guardare senza muoversi mai, con la coda dell’occhio lo vidi che cominciava a togliersi i pantaloni, sotto vidi una mutanda grossa gli arrivava fino quasi alla pancia, era bianca, quando era pulita, adesso aveva un colore grigio sporco, pensai ‘ che cosa mi sta capitando’ poi quasi a sentire i miei pensieri cominciò a calare le mutande e””..ne usci un cazzo che quasi gli arrivava al ginocchio era di almeno 15 cm di diametro, già lo immaginavo nella mia bocca’..che schifo e se me lo avesse messo anche in culo? Anche se ne avevo presi nove questo era almeno il doppio di tutti nessuno ne aveva uno come lui, lo vidi che mi rideva in faccia, lo prese con due mani e’.’ti piace? Lo abbiamo lasciato per ultimo eheheheheh cosi prima ti hanno preparato ma comunque credo che ti farò ancora male ahahahahah ancora due minuti ed &egrave tutto tuo’, mi stavano scendendo le lacrime dagli occhi che mi inondava la fronte visto che ancora tenevo la testa tirata all’indietro, venne uno e mi tolse il divaricatore dalla bocca, e aaaaaaahhhhhhhhhhhh finalmente riuscivo a chiudere la bocca, ma”..non fu positivo anzi, chiudendo la bocca sentii tutti i sapori di quelli che mi avevano sborrato in bocca e mi venne da rimettere, poi si avvicinò Mustafà, ‘ dai apri la bocca quando più puoi altrimenti se lo faccio io ti posso far del male alla mascella ‘ e cosi feci aprii la bocca al massimo ma’..nemmeno riusciva ad entrare ne entrarono solo alcuni cm e lui spingeva inesorabilmente fino a far entrare tutto il glande non riusci a fare altro, era fetido puzzava da far schifo e aveva un sapore sgradevole mi veniva da vomitare solo che ne sentivo l’odore, e anche se non spingeva ormai più di tanto la mascella mi doleva e mugolando cercai di fargli capire che non ne potevo più quasi capi usci dalla bocca facendomi finalmente respirare e si diresse al culo, lo sentii che lo appoggiò solo al buco ormai dischiuso e””spinse con una violenza inaudita emisi un urlo raccapricciante mentre lui continuava ad entrare me lo sentii nello stomaco tanto era lungo, poi si fermò mi sentivo pieno non riuscivo a connettere e quasi stavo svenendo, Mustafà se ne accorse e disse a qualcuno, ‘ bbutttaateci dell’aaaacccqua in facccccia deve ssstttare sveglio’ la voce di Mustafà la sentivo come se venisse dal fondi di qualcosa attutita ma qualcuno mi scarico in faccia un secchio di acqua ghiacciata che mi fece ridestare subito e mi accorsi che adesso stava chiavandomi il culo, lo sentivo tutto che entrava fino alle palle, doveva essere lungo almeno 35 cm me lo sentivo arrivare fino allo stomaco quando rientrava, per ben due volte lo tirò fuori, stette pochi secondi e poi lo infilò fino in fondo tanto che sentii i coglioni che mi sbatterono sulla pelle del culo, continuò per un tempo indefinito ormai andava avanti e indietro veloce, ogni tre quattro colpi lo estraeva del tutto e poi lo infilava fino in fondo, pensai che mi avesse rotto qualcosa dentro tanto che lo sentivo, poi come impazzito prese un ritmo veloce e andava sempre più veloce fino a quando sborrò, stette almeno due minuti a sborrarmi dentro era come se mi avessi fatto un clistere, tanta ne era poi usci e ridendo lo sentii che disse ‘ finalmente questa &egrave la prima volta che riesco a chiavare e sborrare nel culo di qualcuno bello fantastico, lo rifaremo’,
subito dopo mi slegarono non sentivo le gambe le braccia e il collo ci volle un po’ per rimetterlo diritto mi distesero a terra e”’non sentii più nessuno e niente, non so se svenni oppure se mi addormentai, so solo che quando riaprii gli occhi mi trovai sul mio letto ovviamente legato con le braccia dietro la schiena e le gambe al letto, ma continuai a godere di quel riposo momentaneo.
Mi lasciarono cosi e andarono via venne in camera Mustafà e ridendo ‘ ciao andiamo anche noi da Anna, vuoi sapere dove stà la vuoi vedere? Sai abbiamo trovato una videocamera tra le tue cose ne faremo un video e lo proiettiamo quando torniamo, eheheheheheh ma non subito diciamo che torniamo quando abbiamo finito con lei, quando tornerà la troverai cambiata, sicuramente cambiata in tutte le sue parte ehehehehe’ e rise nuovamente ‘ ma slegatemi, mi lasciate legato, come faccio?’ ci pensò un po’ sopra e poi ‘ per adesso no ma ti farò slegare tra un po’ di tempo’ poi si girò e andò via, lo guardavo che si allontanava e mi venne da piangere pensando ad Anna e anche a me che ero rimasto solo dolorante al culo e legato non potevo neanche cercare di seguirli, cosi dopo tutte le cose passate e stanco mi assopii senza pensare più a niente.
Mi risvegliai e non sapevo se notte oppure giorno, ma’..ero sempre legato le braccia mi facevano male e non riuscivo a muovere le gambe, mi ritrovai bagnato della mia urina che era uscita mentre dormivo, ma c’era silenzio nessuno mi aveva slegato, significava che non erano ancora ritornati, povera Anna che gli stavano facendo e come la stavano deviando visto che nonpotevo saperlo speravo che almeno lei potesse venire e raccontare ma mentre pensavo a queste cose vidi entrare un nero non era uno di quelli che mi aveva violentato ma era nuovo ma aveva qualcosa, forse la sua faccia non era come gli altri sembrava più europeo, mi si avvicinò e mi slegò, dovetti muovermi lentamente per poter riattivare le articolazioni, mi aveva portato acqua e da mangiare cosi mi sedetti sul bordo del letto e mangiai e bevvi, nel frattempo mi guardavo intorno cercando una via di fuga, ma non ne sarei mai potuto uscire, anche perché quello era enorme, alto muscoloso (chissà perché i neri sono sempre più massicci di noi) e poi avevo paura e daopo tutto quello che avevo passato non sarei stato in grado di reagire subito.
Mi guardò e rise ‘ Mustafà mi ha dato un dvd, e vuole che tu lo veda da solo o con me, che vuoi fare? Vederlo da solo oppure vuoi compagnia?’ pensai che la compagnia non la volevo e se si eccitava mi avrebbe violentato anche lui, ‘ no, niente compagnia se me lo dai e esci lo vedo in questa camera ho un lettore’ cosi fece si alzò andò vicino alla finestra guardò un po’ giù e poi usci, ‘ sto qua fuori non fare cose che io non voglio sarebbe un peccato farti del male’ e cosi usci.
Mi alzai dal letto e camminando piano andai in bagno non ne potevo più, mi sciacquai la faccia e poi accesi il lettore e la tv mi sedetti e sudando pensando a quello che avrei visto spinsi play””’apparve la faccia di Mustafà che rideva ‘ sai in effetti la videocamera l’avevamo trovata molto tempo fa e abbiamo registrato tutto da quando abbiamo iniziato te Anna fino a ieri che ti abbiamo iniziato alla sodomizzazione, eheheheheh adesso vedrai Anna la volevi? La cercavi? E adesso la vedrai’ scomparve e riapparve l’immagine di Anna legata alla stalla che veniva frustata e toccata da tutti, poi”la slegarono, io a quel punto ero bendato ma con il dvd vidi cosa succedeva, la presero di peso e la fecero uscire, lei si dibatteva con tutte le sue forze cercando di liberarsi, cadde sulle ginocchia ma uno la prese per i capelli e cominciò a trascinarla facendola urlare dal dolore, poi dopo un po’ la sollevarono e se la misero sulle spalle andando via.
La rividi che sempre sulle spalle di un nero entravano in una casa, era molto sporca sulle pareti per terra,lei aveva ancora tanga e reggiseno, e sembrava ormai esausta e stanca dopo tutto il dibattersi che aveva fatto, la guardavo e pensavo ‘ poverina adesso che gli faranno, lei cosi piccolina e delicata’ senza nessuna delicatezza la sbatte su un materasso che era a terra, lei rimase cosi senza muoversi, poi alzò la testa li sentiva ridere (e anche io) ‘ ma siete sicuri che riuscirà a soddisfare tutti?’ chiese uno ‘ lo sai quanti ne siamo qualcuno &egrave in astinenza da mesi e qualche altro’.. lo sapete vero?’ non capivo cosa volevano dire, ma continuai a guardare mi scendevano le lacrime sulle guance pensandola sola indifesa nelle mani di tanti neri si ma quanti! La risposta arrivò subito dopo qualcuno fece prima una zoomata su di lei, la prese in ogni piccolo particolare, si fermò sulla figa con la mano la fece girare e inquadrò il culetto ancora vergine poi la inquadrò in faccia entrando nei particolari gli occhi verdi erano pieni di lacrime, dopo alzò la videocamera e”’..non ci potevo credere erano tanti oltre ai dieci che erano venuti a casa ce n’erano ancora e ancora ma quanti? Non riuscivo a contarli erano troppi pensai e se la uccidono?
Mustafà rispose a quello che aveva parlato ‘ non so penso di si se lo farà senza ribellarsi se invece si ribella allora la dovremo legare e ognuno prenderà quello che vuole, poi la dovremo addestrare perché &egrave molto bella e ci farà guadagnare molti soldi’ ma’.che volevano fare portarmela via? Spensi il lettore e andai vicino alla finestra per scappare la volevo salvare, ma non credo che ero ancora in tempo, il video era di almeno tre o quattro giorni fa, ormai pensai già &egrave stata aperta da tutti quelli, con fare stanco mi rimisi seduto sul bordo del letto e riaccesi il lettore spingendo play.
Riapparve la schermata e si sentivano ridere, dovevano essere tanti non fece una panoramica di tutto l’appartamento, poi uno le si avvicinò e si mise seduto vicino a lei cominciandola ad accarezzare la sfiorava la spalla arrivando al collo facendola rabbrividire scese lungo le spalle arrivando alla chiusura del reggiseno lo tocco ci girò intorno ma senza slacciarlo, un altro si era messo dall’altro lato cominciando a fare anche lui le stesse cose che faceva quello di prima insieme le loro dita percorrevano il corpo di Anna mentre lei se ne stava seduta sul materasso con le braccia abbracciate ai seni, con gli occhi chiusi, ma qualcuno disse ‘apri gli occhi e guardaci’ lei li apri guardandosi intorno e la vedevo sconvolta, (ma quanti ne potevano essere?) pensavo ma continuavo a guardare quei due seduti sui suoi lati continuavano ad accarezzarla ma sempre senza toglierle di dosso le il tanga ne il reggiseno, intanto la videocamera girò tutto intorno facendo uscire dall’inquadratura Anna e cosi girando mi resi conto che erano molti facendo una stima potevano esserne diciamo una trentina, mi venne da piangere pensando a quello che pensava lei, quando ritorno su di lei era nuda, avevano tolto gli ultimi residui di resistenza che poteva avere le sue mani coprivano le tette e una era infilata tra le gambe cercando di coprire la figa e non farla vedere, ma quei due le presero le mani e le alzarono ‘ nooooooooooooooooo’ disse ‘ non voglio che mi tocchiate lasciatemi andare via ve ne prego non fatemi del male’ a quel punto intervenne Mustafà che sapevo aveva un cazzo mostruoso provato nel mio culo e sobbalzai, vuoi vedere che la rompe con il suo cazzo, ma mi sbagliavo ‘ ti chiami Anna &egrave vero?’ lei annui con la testa ‘ allora Anna se partecipi non ti faremo del male anzi penso che ti piacerà anche, abbiamo visto che ha tra le gambe tuo marito e non credo che ti soddisfa molto, vero? Ma se invece ti ribelli noi lo faremo uguale e tu potresti subire qualche trauma, ne vale la pena’ .
Lei guardandosi ancora intorno disse ‘ ma’..sono troppi dopo non sarò più come adesso mi sfonderanno mi apriranno tutti e due i buchi e come faccio a tornare da lui? ‘ ‘ lui???’ fu la risposta che gli diede Mustafà, ‘ e sei sicura che ci tornerai?, e se poi lui non ti vuole più? E se per caso ti accorgi che lui anche &egrave cambiato? Dammi solo una risposta lo farai da sola oppure”’vuoi che te lo facciamo contro la tua voglia?’ Anna sembrava che voleva partecipare facendolo a sola ma appena fu in piedi prese tanga e reggiseno dette un calcio nelle palle a quello che gli stava davanti e scappò dove non c’erano neri (perché erano tutti in avanti) dovette girarsi e scappare dietro, tutti risero la fecero scappare di corsa arrivò alla fine della casa ma”’.non c’era la porta di uscita era alle spalle dei neri, Anna si rannicchiò in un angolo, ma fu presa da uno di loro e siccome aveva tentato di scappare e non voleva collaborare la appesero al soffitto con le braccia unite, sollevandola di dieci cm dal pavimento, si dimenava e si agitava dava calci a chiunque si avvicinava, cosi mentre tutti la guardavano agitarsi si munirono di cinture dei loro pantaloni e cominciarono a colparla da qualsiasi parte, sembrava che non finisse mai durarono i minuti più brutti che avessi mai visto e pregavo, anche se era già successo che la finissero lasciandola in pace, ma le fecero la pelle zebrata, fino a quando non si agitava più, la slegarono la misero sul materasso e tutti nudi intorno a lei gli dissero, ‘ con chi vuoi cominciare ti diamo questa opportunità altrimenti facciamo noi con violenza e brutalità’ ma Anna si mise in una posizione di feto cosi spazientiti la presero e la e la distesero subito uno gli fu sopra, e la penetrò senza che lei volesse la chiavava con violenza durò molto tempo nel frattempo un altro lo aveva infilato nella bocca ma Anna strinse i denti facendolo molto male cosi si scostò e la riempi di schiaffi facendogli il viso rosso poi lo rimisi in bocca e questa volta non fece nessuna protesta, questo glielo infilava con forza fino a dove poteva e lei vomitava e mentre si apriva la gola per far uscire il vomito lui lo infilava piu dentro, fino a quando sborrò direttamente in gola Anna non aveva mai preso la sborra in gola non gli piaceva il sapore ma questa volta dovette farlo per forza appena usci dalla bocca subito un altro prese il suo posto, mentre quello che la chiavava continuava sembrava un martello dava colpi molto potenti, pensai ‘ e se tutti fanno cosi la sua figa diventerà larga come un tunnel’ quello in bocca cominciò anche lui a martellare entrando sempre piu in fondo, si fermarono quello che la chiavava si distese e quello che lo aveva messo in gola la sollevò e la fece scendere su quel cazzo, quindi Anna si trovo a quattro zampe mentre quello riprese la chiavata quello in bocca adesso stava in una posizione migliore e poteva dare sempre colpi piu forti ad un certo punto Anna si accorse che qualcuno con un dito accarezzava il buchino del culo, si irrigidì subito, ‘noooooooooooooo’ disse ‘questo no’ si alzò riusci a districarsi da quei due e cercò nuovamente di fuggire, guardavo e faceva il tifo per lei, sperando che riuscisse, anche se sapevo che ormai non ci riusciva.
Intervenne Mustafà ‘ aaaaaa Anna Anna Anna speravo che collaboravi anche dopo le botte che hai avuto ma vedo che sei ribelle e ti dobbiamo addomesticare, purtroppo adesso ti dobbiamo legare cosi che non scappi più’..vuoi che ti leghiamo e lo facciamo lo stesso”oppure vuoi collaborare e lo facciamo non con violenaza ma con tenerezza?’ per tutta risposta Anna da combattente che era si avvicinò e lo sputò in faccia cercando di dargli un calcio nelle palle”’.noooooo dissi se ti legano ti faranno più male collabora, vidi che Mustafà la prese per i capelli tirandola a destra e sinistra facendogli male ordinò a qualcuno di prendere qualcosa , ma lo disse nella sua lingua, quello parti in volata tornò con un cavalletto lo mise al centro della stanza spostando il materasso, era diverso da dove avevano messo me, qui lei sarebbe dovuta stare in ginocchio diciamo a quattro zampe lasciando spazio sotto che se qualcuno voleva distendersi si sarebbe potuto benissimo mettere disteso senza problemi, e cosi fu la presero la misero sul cavalletto le legarono le braccia con delle cinture dal gomito al polso, lo stesso fu per le gambe dal ginocchio alle caviglie, legarono una cintura alla vita che la sosteneva dall’alto cosi che non si poteva accucciare in nessun modo, gli andò davanti alla faccia ‘allora”lo sai che adesso non puoi difenderti ne scappare, e lo sai vero che il tuo culo diventerà largo come la fica??? Forse meglio, diventerà elastico cosi che tutto può entrare, dimmi come vuoi cominciare?’ e dicendo questo si abbassò i pantaloni facendo uscire nuovamente quella mutanda sporca che tolse cacciando il suo mostro, Anna dilatò la bocca per gridare ma un nero gli infilò un divaricatore in bocca, ma mi accorgevo che era diverso da quello che mi avevano messo a me era più largo apriva di più le mandibole, cosi Mustafà andò dietro Anna e massaggiando il suo mostro lo fece diventare ancora più grande Anna cercava di fare qualcosa ma non ci riusciva, cosi si avvicinò al suo culetto piccolino e stretto ‘ per la prima volta metterò qualcosa che lo lubrifica e lo fa scivolare meglio’ cosi dicendo spalmò della gelatina filamentosa che infilò anche nel buco con una pompetta, lo passò anche sul suo mostro e lo appoggiò al buco sembrava una cosa inverosimile, un mostro che visto di profilo sembrava ancora più lungo appoggiato al culo di Anna minuta (era solo alta 160 cm) mentre lui almeno 190 e il suo mostro almeno 30/35, e cosi spinse facendo emettere un grido straziante dalla bocca di Anna anche se con il divaricatore, usci, poi lo riappoggiò e spinse di nuovo ripeteva ogni tanto la stessa cosa e ogni volta che affondava entrava un pochino in più e Anna gridava sempre più forte, poi lo tirò fuori guardò il buco, fece cenno a quello che riprendeva andò dietro il culo di Anna e’.già si vedeva un po’ più largo, poi la videocamere riprendeva da vicino e si vide in primo piano il mostro che nuovamente si appoggiava al culo e questa volta senza nessuna pietà spinse e entrò per almeno cinque cm la il video non si allontanava dal culo e si vedeva che era un po’ lacerato, ma spingeva e spingeva si vedeva lo sforzo che faceva ad entrare e la carne che si allargava alla spinta che ci metteva qualche gocciolina di sangue cominciò a uscire dai lati, infine con una spinta forte entrò del tutto Anna gridava , gridava, e cercava di divincolarsi ma non aveva nessuna possibilità di riuscita, nel frattempo Mustafà rideva come tutti i neri che stavano intorno, quando lo piantò del tutto, si fermò aspettando,magari fu magnanimo a farla aspettare che la carne magari si abituasse a quella dilatazione, tutti erano in silenzio, si sentiva solo Anna che gridava, e gridava, poi”’anche lei si calmò, ci fu un silenzio spettrale, e il mostro cominciò l’andarivieni nella sua carne.
Poi divenne tutto nero e usci un the end, noooooooooooooooo gridai tanto da far entrare il nero che mi faceva la guardia, ‘ma come finisce cosi’ e lui ‘ un dvd ogni giorno questo &egrave di oggi domani ne porto un altro, rilassati che se la sta godendo’
Be! pensare che se la stesse godendo non ci credevo neanche un poco, lei mi amava si sarebbe fatta uccidere per me, ma ero impotente che potevo fare, quello era sempre dietro la porta, qualche volta entrava e mi accarezzava, io lo mandavo al diavolo ma purtroppo non dovevo Anna era loro ostaggio non potevo, e non volevo farli arrabbiare, cosi aspettavo passò una giornata mi portavano da mangiare, ma non mi davano nessun dvd da vedere, l’angoscia mi stava distruggendo e”.se fosse morta e loro volevano far finta che era viva per magari avere soldi da me dopo, quando ormai non c’era più niente all’orizzonte, e continuavo a sperare, potevo chiedere a quello di guardia e se poi avesse capito male? A me non mi piaceva far sesso con i maschi, lo avevano fatto con la forza non con la mia disponibilità, ma dovevo stare e aspettare.
Dopo quasi due giorni entrò il nero mi portò da mangiare e sorridendo mi disse ‘ ecco stamattina e fino a stasera ti puoi divertire oppure incazzare a vedere che cosa ne hanno fatto della tua”..ahahahahah”.Anna’ e mi diede due dvd glieli scippai dalle mani e con le mani che mi tremavano accesi il lettore e ne infilai uno dove c’era scritto secondo, quindi pensai il primo era quello dell’altra volta e questo il secondo, presi il telecomando e sempre tremando schiacciai play.
Riapparve lo schermo nero, per quasi due minuti, già pensavo al peggio ma divenne bianco lo schermo e”’Anna era sotto a Mustafà che pompava nel suo culo, ogni volta che entrava lei gridava dal dolore, e lui se la rideva ‘che credevi che non lo avrei messo nel tuo culo? Sai”..anche lui ha avuto lo stesso trattamento, magari non voleva”’. Ahahahhaaha”’. ma lo ha subito’ Anna cambiò espressione perché ormai il cazzo di Mustafà entrava quasi fino alle palle, poi lui con cattiveria lo faceva arrivare all’imboccatura del buco e lo infilava con tutta la forza nuovamente dentro fino alle palle e ogni volta Anna dava un grido, gli faceva molto male si vedeva, Mustafà rideva come gli altri neri, qualcuno azzardò ‘ ma ancora non sai”’ ‘zitto’ disse Mustafà e continuava nella sua missione di stalabrare il culo a Anna e continuò ancora per un paio di minuti poi”.lo sentimmo tutti guaire come una scrofa e infine sborrare nelle viscere di Anna, sembrò dall’espressione che piacque anche a lei ma non se ne fece accorgere, io la conoscevo bene e quindi mi accorsi della cosa, quando lo tirò fuori il piccolo culo di Anna era diventato una voragine aperta perché stentava a chiudersi, Mustafà si scostò e lei sempre impossibilitata a muoversi dovette stare sempre in quella posizione, uno gli infilò il cazzo in bocca e stantuffava arrivando penso dal gonfiore fino alla gola e più, facendola tossire e avere conati di vomito, poi le venne in gola senza che lei potesse reagire non poteva neanche ingoiare perché le era venuto direttamente in gola, nel momento che si scostò un gigante prese il posto di Mustafà e si avvicinò, aveva ancora i pantaloni mettendosi dietro Anna, le leccò la figa con un risucchio, e infilò la lingua nel culo anche se ancora c’era lo sperma di Mustafà, poi rivolgendosi a Mustafà ‘ veramente credi che ci riesco anche io a incularla come hai fatto tu’ ‘ certo non ci sono problemi, se vogliamo tenercela deve poter ricevere di tutto quando sarà il momento di darla in affitto ogni tanto’,”in affitto??? Ma che avevano comprato una macchina oppure un oggetto che lo davano in affitto, come si permettevano di parlare cosi di mia moglie Anna, chi erano loro, tanto mi adirai che spensi il lettore e cominciai a piangere pensando che ormai non ci liberavamo mai di quella gentaglia, entrò il nero vedendomi piangere si sedette sul letto vicino a me e cominciò ad accarezzarmi in testa, non so che cosa mi prese forse la disperazione, mi girai e lo abbracciai, cercando in lui conforto che non avevo in quel momento, cosi fui ricambiato nell’abbraccio e vidi che mi baciava il collo, mi scostai dicendo ‘ voglio riprendere la visione vai via per favore’ mise il broncio ma si alzò e usci fuori.
Pigiai di nuovo play e riapparve la scena Anna sempre legata e quel bestione enorme dietro al suo culetto, ma diciamo adesso culone dopo il trattamento di Mustafà, allora ci fu una risata generale tutti aspettavano quello che sarebbe successo dietro a lei, non sapevo perch&egrave ma gli altri sicuramente si, quello cominciò con calma a staccarsi la cintura sempre con molta calma abbassò i pantaloni, ne usci una mutanda bianca candida, ma enorme arrivava all’ombelico, si passò le mani tra le gambe e prese l’elastico della mutanda abbassandolo con estrema calma d fino a ‘ DIO MIO’ esclamai riguardando, portai il dvd indietro e avevo visto bene, ‘ MIO DIO!’ esclamai nuovamente, aveva un cazzo macch&egrave era un cazzone quello di Mustafà era piccino vicino al suo, e ripresi a piangere, Anna non vedeva anche perché l’avevano bendata, questo prese quell’enorme cazzo con due mani, lo sollevò e sempre con due mani cominciò a masturbarsi, e divenne ancora più grande sembrava che gli arrivassi al ginocchio e siccome era enorme non riusciva a mantenersi dritto era grande anche di diametro, non riuscivo a calcolarlo ma sembrava almeno 10 cm, ripresi a piangere e spensi nuovamente il lettore, mi distesi sul letto e misi la testa sotto il cuscino, non volevo vedere, ero diventato un vigliacco, speravo che quando toglievo la testa da sotto il cuscino non era successo niente, era solo un incubo, ma quando lo feci”’non era cambiato niente stavo sempre solo e dovevo riprendere la visione i dvd erano due, allora misi play, riapparve nuovamente la scena, quell’enorme nero prese del lubrificante e lo spalmò sul culo di Anna che capì cosa stava succedendo che qualche altro l’avrebbe inculata e sembrava che non volesse, ma poi quello lo appoggiò al buco e Anna sentendo la grandezza aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa’..non poteva fare altro per colpa del divaricatore che aveva in bocca, cosi il nero cominciò a spingere ma come era ovvio non sarebbe potuto entrare subito, poi come aveva fatto l’altro spingeva e usciva spingeva e usciva e ogni volta entrava sempre un mm in più Anna era agitata sudava come una fontana ma quello senza nessun rispetto e nessuna pietà ogni volta entrava sempre più dentro fino a quando”””l’ultima spinta fece quasi entrare la testa, aaaaaaaaaaaaaaa Anna urlò come un ossessa anche se aveva il divaricatore in bocca si senti chiaramente che li mandava affanculo, questo dietro sentendo qualcosa non usci ma spinse ancora con molta forza, la videocamera inquadrava il culo che si dilatava sotto la spinta del nero e il suo mostro di cazzo che piano ma inesorabilmente entrava sempre più dentro fino a quasi arrivare a metà, il nero sudava come una fontana, Anna gridava tanto forte che gli tolsero il divaricatore, uno di loro ridendo si tolse la mutanda, la fece vedere alla videocamera era sporca di tutto aveva addirittura un colore di cioccolato alla parte di dietro, erano giorni forse mesi che non si lavava il culo e il cazzo cosi l’appallottolò e la infilò in bocca a Anna, non riuscivo a vedere bene perché le lacrime di deformavano le immagini, poi prese dello scotch di quelli da imballaggio e glielo girò intorno alla testa cosi che non poteva gridare, sempre con quella mutanda puzzolente e schifosa in bocca, la videocamera ritornò al culo e il cazzo di quello era entrato almeno più della metà e continuava a entrare dilatando sempre di più la carne, da un lato usciva del sangue, ma quello con un ultimo affondo lo infilò tutto, vidi la testa di Anna che si piegò in avanti forse era svenuta dal dolore, quello dietro era fermo nel suo culo, chiamò uno Abdulh che capi dai suoi gesti cosa voleva, prese un secchio di acqua gelida e lo scarico su di lei facendola rinvenire, ma proprio in quel momento il nero cominciò a uscire e entrare dal suo culo, su vedeva la carne che faceva fatica quando usciva e fatica quando entrava, questo forse per compassione gli scaricò ancora del lubrificante perche faceva molto attrito e cosi andò avanti per quasi dieci minuti, Anna era esausta, il nero sudava le gocce scendevano e bagnavano il culo di Anna, poi quando stava quasi per sborrare i colpi diventarono sempre piu violenti le stava sfondando le viscere, poi spinse forte fino alle palle e”’..aaagggrrrrr ‘.sborrò tanto che ci mise due minuti per esaurirsi del tutto, poi si fermò e usci piano piano, si vedeva che usciva sembrava un serpente che mano a mano usciva dalla tana ed era cosi, quando finalmente usci il video inquadrò il buco era’.era”da non credere enorme dilatato al massimo e aveva qualche goccia di sangue che scorreva, quello soddisfatto disse ‘ Mustafà avevi ragione non ho mai chiavato in vita mia una femmina vera, qualche vacca (animale) ma un culo di una ragazza bella come questa mai’ Anna nel frattempo era nuovamente svenuta e stava li, adesso nessuno la pensava e nessuno per il momento la toccava, ancora qualche battuta e’..il solito the end e tutto nero.
Rimasi seduto continuando a guardare quel monitor nero, mi sentivo anche io distrutto, molti dicono che guardare la propria femmina sottomessa a qualcuno e chiavata da qualcuno li fa eccitare, invece a me fece l’opposto mi fece rimpicciolire il mio cazzo perché mi dispiaceva molto quello che gli stava capitando, anche perché non sapevo come la potevo aiutare.
Mi addormentai con il lettore acceso, il mattino dopo entrò il nero e mi portò da mangiare, non avevo il coraggio di inserire il terzo dvd, che cosa avrei visto nel terzo??? Che cosa avevano ancora in serbo per lei? Feci colazione pensando a queste cose non sapevo cosa aspettarmi, già”cosa avrei visto nel terzo dvd? Per saperlo lo dovevo solo inserire nel lettore, ma’..non riuscivo a farlo avevo timore mi giravo e rigiravo per la stanza, ma non inserivo il dischetto, lo giravo tra le mani ma chissà perché non avevo il coraggio, pensai ‘ormai che cosa gli può capitare di più brutto e difficile? Non sapevo cosa aspettarmi, presi il coraggio e cambiai dischetto mettendo il numero tre, mi sistemai seduto sul letto con il telecomando in mano ma”.il dito non riusciva a premere play, guardavo la tv buia non trasmetteva niente ma non accendevo, alla fine feci anima e coraggio e spinsi play.
La tv divenne nera e sempre quasi dopo due minuti di buio, improvvisamente apparve in primo piano la faccia di Mustafà, ‘ penso che hai inserito anche il terzo dei dischetti, e questo &egrave il più bello a mio avviso, la vedrai’..ahahahahahahaha”la vedrai in tutta la sua bellezza, la trasformeremo in un solo buco dove tutti possono entrare anche i cavalli, ieri il mio amico ha fatto uno spettacolo, e lei &egrave ancora li’.legata e ha ancora in bocca’.ahahahahaha’..la mutanda sporca del mio amico, sembrava farle un torto toglierla, lo sai vero che tra il secondo e il terzo dischetto sono passate solo due ore? Dovevamo farla riposare un poco, era allo stremo delle forze e”dimenticavo il suo culo, lo vuoi vedere? E’ ancora aperto non si &egrave richiuso, guarda’ cosi dicendo sostò l’inquadratura sul culo di Anna ed era vero ancora non si era chiuso, dava l’idea che ci si potesse vedere dentro tanto era ancora dilatato, sembrava anche che ormai era diventata passiva si aspettava di tutto, pensai che se la slegavano non si sarebbe ribellata, ma stava ancora legata, poi ‘ allora amico mio, ti facciamo vedere cosa abbiamo pensato per lei? Ma non credere che non abbiamo pensato anche a te, appena abbiamo un poco di tempo lo facciamo anche a te qualcosa di bello ahahahahahahahahahah’ e risero tutti, la videocamera fece una panoramica e”.sembrava che ne erano di più del giorno prima, vedevo anche qualche bianco che stava li cosa gli volevano fare? Dovevo solo stringere i pugni e guardare.
E cosi feci, continuai la visione sperando che non le facessero del male, ma ormai l’avevano sfondale nel culo, ‘ allora’..ti sei incazzato?? Be ancora non hai visto il meglio vedrai e ti piacerà ‘..ahahahahahaha” oppure no?? Staremo a vedere’ il monitor divenne nuovamente buio e io maledissi tutto quello che potevo ‘ vuoi vedere che mi hanno fatto vedere e hanno spento la camera?’ ma subito dopo rividi la stanza sempre con Anna legata ormai non la volevano più slegare, ne facevano quello che volevano, un bianco si distese sotto di lei, anche lui aveva un cazzo enorme, e lo infilò in fica mentre un nero saliva sul tavolo e glielo infilò in culo, vidi che Anna anche se quello di prima era enorme senti anche questo e alzò la testa, aveva ancora la bocca bendata con la mutanda e lo scotch intorno alla testa, e non poteva neanche gridare vedevo quei due cazzi enormi che entravano e uscivano dal culo e dalla figa di Anna senza sosta, poi il nero di sopra sborrò e quel bianco che stava sotto ne usci facendo entrare un altro nero mentre lui lo infilava in culo, insomma uno o due alla volta la incularono e la chiavarono in tutti i modi possibili e immaginabili, ogni tanto veniva inquadrata di culo e si vedeva che dai due buchi usciva sborra in quantità industriale ognuno scaricava il suo carico dentro di lei, quando sembrava che tutto era finito, vidi nuovamente la faccia di Mustafà”.ahahahahahaha ‘..’ adesso le faremo vedere i sorci verdi’ ahahahahahah”.cosi si infilò sotto e alzando il suo enorme cazzo la infilò la figa mentre quello che era ancora più grosso del suo si preparò ad incularla, emisi un grido NOOOOOOOOOOOOOO e misi in pausa, la volevano veramente aprire del tutto non c’era scampo se lo facevano tutti e due, speravo che non lo facevano o magari che non riuscivano a infilarli insieme.
Riaccesi il video e continuai la visione, Mustafà già era dentro quasi del tutto mentre l’altro si preparò e senza neanche fare un po’ di spazio gli infilò quell’enorme cazzo tutto nel culo fino alle palle, Anna anche con la bocca tappata gridò e si senti tutto aaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh, appena fu dentro sia lui dietro e l’altro avanti cominciarono uno stantuffamento esagerato, l’inquadratura era tutta dietro si vedevano quei due cosi che laceravano la carne entrando e uscendo dai due buchi allargandoli ancora di più, vedevo il suo corpo coperto di sudore e lei che mi sembrava ormai andata quasi svenuta sotto quei colpi che la spostavano avanti e indietro, poi Mustafà sborrò tutto dentro e appena usci da lei lo vidi come una liberazione quindi anche l’altro sborrò e appena usci dal suo culo usci insieme al suo cazzo sborra a quantità, le colava lungo le gambe sporcando il tavolo, ormai era immobile non riusciva e non poteva neanche riposare per la posizione di come stava.
La faccia di Mustafà entrò nuovamente nell’inquadratura ‘ ti &egrave piaciuto? Vuoi vedere i suoi buchi? Guarda e ammira’ aveva due voragine non aveva più la figa e il culo ma due enormi buchi che stentavano a chiudersi, ‘ se vuoi ne facciamo uno solo basta togliere la membrana che li divide e il gioco &egrave fatto, vuoi che lo facciamo??……………..no dai che non lo facciamo poi quando la usano non distinguono più il culo dalla figa e non vale niente’ poi girò la camera e vidi dei neri che con dei catini gettavano acqua su di lei cercando magari di ripulirla con delle spugne, lei impassibile anche volendo che movimenti poteva fare?
Finalmente la slegarono e la distesero tolsero il bavaglio ma non la sbendarono la distesero su un materasso e la lasciarono li, Mustafà mi salutò dicendo ‘ a domani amico mio ti manderemo quello che gli facciamo dopo ehehehehehhe’ e rise some al solito, sul monitor quel’the end’.mi dava fastidio quasi avrei rotto la tv dandogli un calcio ma non potevo, mi distesi e piangendo mi addormentai, venni svegliato dal nero che mi aveva portato la cena, gliel’avrei tirata in faccia ma dovevo nutrirmi e cosi mangiai senza parlare.
Passò la nottata e rivedevo nella mente quello che facevano a Anna, e non riuscivo a capacitarmi perché?…….dicevo”’ perché’.dovevamo essere alla merce di quelle persone, ma non riuscivo a trovare una risposta, caddi in un sonno violento vedevo che prendevano Anna e la violentavano fino ad ucciderla e tagliarla a pezzi, mi svegliai sudato e con un’ansia, non riuscivo a respirare, che fare? Come faccio a sapere dov’&egrave? Sicuramente quello fuori non me lo avrebbe detto mai, e se”’avrei potuto invitarlo sul letto e fare qualcosa di gay con lui, il pensiero non mi piaceva proprio, ma volevo sapere di Anna, improvvisamente entrò portandomi caffe e cornetto, lo guardai, non mi aveva mai portato (caff&egrave e cornetto caldo) che stava succedendo? Cercavo di indovinare guardandolo fisso, ma non dava nessun segno particolare, e allora? Niente dopo aver posato il pacchetto usci chiudendo la porta ma’.questa volta la chiuse a chiave, come mai? Perché? Furono le uniche cose che riuscii a pensare poi non si vide più per quasi due giorni ero digiuno solo non avevo nessuna notizia e ”non potevo neanche scappare, ma come mai mi avevano lasciato solo?
Improvvisamente sentii girare le chiavi nella toppa e riapparve Mustafà”’..ebbi un tuffo al cuore ‘ vedi? Stamattina sono venuto io a salutarti”eheheheh”.sono tre giorni che non ti salutiamo te ne eri accorto? Sono venuto io per darti una bella notizia””””””””.sai abbiamo pensato a lungo e poi abbiamo deciso tutti insieme’ lo guardavo senza dire niente non sapevo dove voleva arrivare ‘ormai Anna non la vedi da””..diciamo quasi dieci giorni e ormai vogliamo tenercela noi’ ‘ ma che dici? Anna &egrave mia e tu non puoi decidere di prenderti una persona senza la sua volontà, e”’ri..ricorda che se ..se un giorno mi liberi ti darò la caccia e ti ucciderò, vi ucciderò tutti’ improvvisamente uno schiaffo talmente forte mi arrivò sulla guancia facendomi perdere l’equilibrio e facendomi cadere dal letto, cominciò a uscire sangue dal naso e dal labbro, mi alzai guardandolo mi aspettavo che mi colpisse ancora ma non lo fece anzi”’ siediti di nuovo sul letto e ti spiego”non sarai mai messo da parte’..non la portiamo via ti terremo sempre informato con i dvd che ti mandiamo ogni volta ma lei resterà con noi, anche lei ha deciso cosi’.tutto quello che ha subito dice, non vuole che tu la veda da vicino e cosi &egrave deciso’.resterai sempre qui non potrai uscire e ogni tanto”.eheheheheheh’.violentiamo anche te’..vi siete licenziati dal lavoro, vi manteniamo noi, anzi Anna ogni tanto si mantiene da sola con i soldi che gli facciamo guadagnare noi a te ancora non abbiamo deciso, ma presto saprai qualcosa”ora qui c’&egrave il pranzo la cena la portiamo più tardi come &egrave di regola e qui”’..ehehehehehe”’ci sono due dvd che potrai guardare con comodo quando ne hai voglia, solo che”’sono molto violenti”.ehehehheeh”’poi si vedrà’ si alzò e andò via richiudendo la porta a chiave, che faccio??? Pensai, ma avevo fame e senza pensare più a Anna mi tuffai nel pranzo e piangendo mangiai.
Mangiavo ma non sapevo neanche cosa, piangevo pensando se dovevo vedere o no i dvd, avevo paura di inserirli nel lettore e vedere qualcosa che non volevo vedere, ma dopo aver mangiato lo avrei visto, volevo sapere, vedere, non avrei esitato.
Appena finito, mi distesi sul letto cercando di non pensare, dopo quasi un’ora, più o meno (non avevo orologio) presi il dvd numero quattro, con mani tremanti aprii il lettore tolsi il numero tre e infilai il quattro, mi sedetti sulla sponda del letto e con mani tremanti non riuscivo a schiacciare il play, poi respirai profondamente e cercai di calmarmi, il mio cuore sbatteva in petto come un martello pneumatico, feci un altro respiro profondo riuscii a calmarmi solo un po’, cosi pigiai play e aspettai che il dvd partisse, come al solito era buio e durò qualche minuto forse, poi apparve una stanza bianca, non erano più allo stesso posto ma sembrava uno studio medico, che gli vogliono fare? O che gli faranno? Ebbi paura quando improvvisamente apparve la faccia di Mustafà ‘ ciao amichetto ”eheheheheh”.vedi siamo andati via da quel tugurio, adesso stiamo più puliti, cosi non puoi dire che siamo sporchi’..eheheheheheh”. ma questo non cambia, sai perché &egrave tutto bianco? Perché cosi se esce del sangue si vede meglio’..eheheheheheheh”’ ma’..adesso vedrai’ spostò la videocamera e fece una panoramica, al centro c’era un tavolo ginecologico, Anna non c’era ma tutti i neri e i bianchi erano intorno appoggiati al muro, erano tanti gli occhi mi si riempirono di lacrime e non vedevo più niente, me li asciugai con la mano e ripresi a vedere, la vidi entrare, la tenevano sotto le ascelle, le avevano tagliati i capelli quasi a zero, la misero in ginocchio sul lettino, la testa in avanti appoggiata alla spalliera, le due mani legate attorno alla spalliera, il culo in alto e le gambe legate ai poggi che ci sono ai lati, insomma l’avevano messa diciamo alla pecorina, ma che avevano intenzione di fare, la videocamera andò dietro di lei la fica e il culo erano due caverne, non si erano riusciti a chiudere, come se i muscoli si fossero rotti dopo le ripetute inculate e chiavate che aveva avuto, era pulita si vedevano ancora qualche frustata sulla sua pelle bianca.
Poi”.venne un nero che portava una bacinella che appoggiò dietro Anna e rimirò i buchi dilatati, ci passò sopra un dito salendo e scendendo poi andò via, ‘ ecco vedi?’ la voce di Mustafà interruppe l’incantesimo di quello che stavo vedendo ‘ adesso vedrai che cosa ci siamo inventato per la bella e capiente Anna’..eheheheheh”guarda ci divertiamo un po’ e si divertirà anche lei, mentre tu”be penso che ti inacazzerai’.eheheheheh’.’
E cosi la ripresa si spostò dietro Anna, tutti i personaggi si misero uno dietro l’altro, il primo fu Mustafà che bagnò le mani nella bacinella, quando le tirò fuori si vedeva qualcosa di vischiosa che ricadeva, andò tra le gambe di Anna e passò le mani su tutta la sua intimità compreso il buco del culo, poi’..forzò sia la fica che il culo infilando un dito sopra e uno sotto, continuò per un po’ alla fine aveva infilato la mano nella fica, facendo uscire e entrare il dito nel culo, tolse la mano destra dalla fica e la sinistra cominciò a forzare il culo, quando entrò con tre dita Anna emise un grido che subito fu tamponato con un bavaglio con scotch e qualcosa in bocca, ma imperterrito Mustafà continuava arrivò a quattro dita, infine infilò anche le nocche e appoggiando il pollice vicino riuscì con molto pressione a far entrare tutta la mano fino al polso, Anna ormai non si muoveva più, con la mano sinistra nel culo Mustafà iniziò con la destra a infilare prima un dito poi due nella fica, la volevano squartare del tutto, la volevano aprire, dopo le tre dita Mustafà tolse quella nel culo e infine anche le tre dita nella fica, si spostò e quello che era dietro bagnò le mani nella bacinella, ‘ Dio mio’ pensai ‘ le vogliono infilare tutti le mani nei buchi? La lasceranno lacerata’ questo andò più vicino e senza sforzo (le sue mani erano più piccole) entrò nella fica e stantuffò per un po’, si scostò e l’altro dietro fece lo stesso bagnò le mani nella bacinella e invece di infilare la fica entrò senza neanche provare a forzarlo un po’ , tutta nel culo Anna ebbe uno sbalzo avanti, dal dolore, ma questo infilò l’altra nella fica allo stesso modo, e cosi fu per tutti ognuno infilava le mani dove voleva nella fica nel culo o insieme, poi fu la volta di un bianco era esile secco, bagnò anche lui le mani e guardandolo pensai ‘ magari la farà meno male visto che &egrave secco secco’ non finii di pensarlo che questo infilò la mano nel culo, ormai senza sforzo, e continuava passò il polso e continuava, arrivò all’avambraccio e spingeva sempre, vidi che passava il gomito e sempre con pressione arrivò dopo il gomito, praticamente gli aveva infilato tutto il braccio, era arrivato sotto l’ascella Anna non riuscivo a capire se fosse svenuta oppure ormai non sentiva niente, ma come faceva a non sentire niente? Questo infilava e ritirava il braccio infilandolo fino all’ascella. Era una scena sconvolgente, intorno tutti ridevano, poi tolse il braccio e ricominciando dal buco iniziale mise la mani insieme e entrò con tutt’&egrave due la mani, spingeva arrivando fino al gomito, che cosa facevano la volevano sventrare?
Si fermarono tutti dopo questa performance di questo, la lasciarono riposare, Mustafà riapparve ‘ ti piace? Se vuoi continuiamo’..hai ragione non me lo puoi dire ma’.anche senza il tuo consenso’..continuiamo”.ehehehehehehhe’.
E cosi fu tutti in fila indiana infilarono le loro sporche mani nei buchi della mia Anna che ormai era aperta al massimo, quando tutti ebbero la loro parte la slegarono la lavarono e la misero in posizione ginecologica, con le gambe aperte si vedevano i buchi aperti che non si richiudevano, anche dal video riuscivo a vedere l’interno del culo, mi accorsi che l’avevano legata molto, cio&egrave era immobilizzata senza nessuna possibilità di movimento, come se non volessero che si potesse muovere, portarono un tavolino con un fornellino sopra acceso e sopra il fornellino c’erano due aste appoggiate sopra, non riuscivo a capire a che cosa potessero servire, poi””. Mustafà ne prese uno e avvicinandosi alla camera ‘ guarda’.adesso la marchiamo a fuoco, con due tipi di marchi, uno mio e un altro del gruppo a cui ormai appartiene, pensa che anche se un giorno vi lasciamo e torna con te, resterà sempre alla nostra merce, dovrà sempre quando la chiamiamo correre da noi e sottostare alle nostre voglie oppure a quelle a cui la vendiamo”’.CAPITOO??????’.
Che potevo rispondere neanche lo avevo a disposizione era solo un qualcosa di remoto, ma continuai a guardare il video, ormai curioso, Mustafà riappoggiò l’asta sul fuoco e tutti erano in attesa che i marchi si facessero di fuoco, nell’attesa pensavo a cosa potevo fare ma non trovavo soluzioni.
Infine Mustafà prese la prima asta, si avvicinò alla fica di Anna e appoggiò il marchio incandescente sul pube, Anna emise un grido anche se imbavagliata che sembrava non avesse niente in bocca, poi niente altro, era svenuta, appoggiarono un qualcosa sulla ferita che ancora fumava, la slegarono, e mi accorsi che avevo ragione era svenuta, perché la muovevano e lei era come una bambola, era senza volontà quindi la girarono e la legarono nuovamente molto stretta al tavolo, guardavo il suo culo che adesso sarebbe stato violato da un marchio a fuoco non si sarebbe mai più potuto togliere, cosi volevo chiudere gli occhi ma pensai che era una cosa troppo vigliacca e cosi guardai, vidi che Mustafà si mosse prese l’altro marchio si avvicinò al culo e puntandolo lo impresse facendo svegliare Anna che gridò nuovamente, si sentiva lo sfrigolio della carne che bruciava,’ eheheheheheh’..ma non &egrave finito amico mio, vedi che ne hanno portati altri due, uno brucerà una tetta, e l’altro farà un tatuaggio dietro al collo sotto i capelli”ops”. scusa i capelli non li ha più ma ricresceranno e coprirà il marchio’..eheheheheh’.
Cosi si allontanò prese l’asta con un marchio piccolo e lo appoggiò alla nuca di Anna, la slegarono nuovamente la rigirarono, e questa volta la mantennero ferma Mustafà prese ormai l’ultima asticina e l’appoggiò alla tetta sinistra sopra il capezzolo, Anna venne meno nelle gambe, chi la sosteneva la lasciò distesa sul pavimento era provata stanca non riusciva neanche a stare in piedi, cosi la lasciarono distesa, il monitor divenne buio e usci quella dannata scritta ‘ THE END’.
Spensi tutto piangendo misi la testa sotto il cuscino non volevo credere che tutto quello che avevo visto fosse successo realmente e alla mia Anna, ma purtroppo era realtà, aspettai, non volevo continuare a vedere le torture sul suo splendido corpo.
Passò un po’ di tempo, mi alzai dal letto e mi avvicinai al lettore mi tremavano le mani, spinsi eject e usci il numero quattro, il quinto lo avevo tra le mani, lo appoggiai alla base e lo inserii, mi rimisi a sedere sul letto e spinsi play, come al solito buio, poi apparve un giardino, pieno di alberi e fiori, c’era un viale, con dello sterrato come strada, ai lati delle siepi alte e in lontananza si vedeva un cancello, ma non era d’ingresso alla villa, poi’..la faccia di Mustafà mi fece sobbalzare ‘ehehehheh’..eccoci nuovamente, penso che non hai resistito e hai inserito il numero cinque, sarà bellissimo, Anna adesso &egrave di una disponibilità assoluta, i suoi buchi sono disponibili e accoglienti, pensa che adesso tutti possono entrare, cani, pony e volendo anche un cavallo di razza”..ehehehehehehe”..ma &egrave ancora presto per questo, ieri quando ho messo la sua foto sul mio sito ho avuto una marea di prenotazioni, e ho dovuto preparare una lista, pensa sono arrivato al numero cento”ehehehehehe’.mi farò molti soldi con lei e se sarai bravo anche con te’..ehhehhehehehehe”..ma questo a suo tempo’.
Poi ci fu l’inquadratura della strada, da lontano si vedeva una specie di calesse, che con calma e piano veniva avanti, quando arrivò ad una distanza buona mi accorsi che era Anna che lo tirava a carponi, aveva i finimenti da cavalla e tirava il calesse con sopra Mustafà che se la rideva di gusto, quando arrivò vicino alla videocamera, la fece fermare, gli tolse il calesse dalle spalle e prendendola per il morso sotto la gola la tirò facendola mugolare, e la fece alzare, si vedeva che era stata frustata perché aveva ancora delle striature sulle spalle e sul culo, cosi la trascinò fino ad una stalla e la legò al palo della stessa, la lasciò da sola andando verso un’altra box, ritornò con una corda e delle altre cose che non si riusciva a sapere che erano, si avvicinò e le tolse tutti i finimenti, e la lasciò nuda e da sola, usci e chiuse la porta.
Poi la ripresa fu solo di giardino di alberi, ogni tanto inquadrava la strada da dove erano arrivati insomma quasi mezz’ora di cose strane, tanto che stavo quasi per mettere stop e spegnere tutto, poi improvvisamente si vide un nero che camminava da solo nudo aveva un fisico molto sviluppato un cazzo da far invidia a chiunque, camminava senza fretta, ‘ ma che cosa sta succedendo? Perché questo? Chi &egrave? E dove va che lo stanno riprendendo da tanto tempo?’, si avviò alla stalla andando verso il box dove stava Anna, apri e richiuse la porta, quello che riprendeva restò fuori, quindi non seppi cosa successe nel box, si sentiva solo che Anna gridava, erano grida di dolore? O di godimento? Non si riusciva a capire bene, era tutto offuscato, passò molto tempo poi”il nero usci, Anna rimase dentro quello della videocamera non entrò ma segui nuovamente il nero adesso di spalle, aveva spalle dritte e muscolose, mi accorsi che aveva le mani di un altro colore non riuscivo a capire di che colore, cominciai a sudare freddo, e se la uccisa? E non me lo vogliono dire?, domande tante domande ma nessuna risposta.
Il video si spense, ma non usci il solito messaggio, cosi continuai a vedere, riapparve Mustafà ‘ ciao carino, ti starai domandando che ha fatto il mio amico nel box di Anna vero?……..ehehehehehe”.lo vorresti sapere, ma dovrai anche tu sottoporti ad una prova perché anche tu devi essere prenotato, ci sono tante persone gay a cui credo che tu piacerai’..ehehehehe”’
Poi il solito buio e la solita scritta”THE END”
Rimasi interdetto non sapevo cosa pensare ma ormai mi stavo quasi abituando era piu di tre settimane che eravamo prigionieri di quelle persone e mi aspettavo succedesse qualsiasi cosa.
Entrò la mia guardia mi portò da mangiare, mi salutò e usci chiudendo la porta a chiave, solo che questa volta si portò via tutti e cinque i dischetti, era la prima volta che succedeva, rimasto solo ormai non sapevo più che fare mi distesi e cercai di immaginarmi Anna e i bei giorni che avevamo passato insieme, mi addormentai e rimasi in quella stanza, non so quanto tempo non mi davano da mangiare, secondo i miei calcoli da almeno tre giorni ero disidratato e dimagrito, mi volevano uccidere facendomi morire di fame e di sete?
Cosi restai ad aspettare cosa sarebbe successo.
Ormai non speravo più che qualcuno venisse a portarmi del cibo, ma mentre ormai pensavo sempre più negativo, si apri la porta, entrò Mustafà, aveva in mano delle scatole, ebbi una paura terribile’paura che mi avesse portato Anna fatta a pezzi, tremano tutto, mentre lui sorrideva, quando si avvicinò di più, sentii che si sentiva odore di mangiare, me lo porse ‘mangia’ disse ‘so che da un po’ non metti niente sotto i denti e neanche bevi, ho provveduto io, mangia e ristorati, ci vediamo dopo’, aprii lo scatole c’era di tutto e c’erano anche almeno cinque bottiglie di acqua, cosi bevvi e mangiai con avidità, non ne potevo piu di stare digiuno, alla fine mi accorsi che aveva lasciato anche uno scatolino piccolo, lo presi e lo aprii dentro altri tre dvd, ma quando tempo ero rimasto senza sapere notizie??
Presi il sei, che era sopra, sotto c’era sette e otto, ma che le avevano fatto? Cosi anche se vigliaccamente non volevo vederlo, lo inserii nel lettore e mi sedetti nuovamente sul letto, guardando il monitor spento senza accenderlo, poi presi il telecomando e accesi il monitor, quando si illuminò misi play, e chiusi gli occhi, pensando di trovare Anna fatta a pezzi, ma non sentivo nessun suono, cosi riaprendo gli occhi vidi che stava trasmettendo un campo di erba fiorito, che significava? Dove volevano arrivare? La cosa prosegui per un bel po’ di tempo, tanto che pensai mi volessero prendere in giro facendomi vedere dei video su paesaggi, ma non era cosi, sempre senza distogliere il campo di erba in lontananza si vedeva un’ombra che piano si avvicinava, era lei, da sola senza catene ne altro, scalza nuda e con quei capelli cortissimi, era stupenda, non aveva un pelo su tutto il corpo solo un poco di peluria in testa, si avvicinò quasi del tutto alla camera, si guardò intorno e mi dette un bacio’.almeno pensai che me lo stava dando a me visto che avrebbe dovuto sapere che me li facevano vedere, la camera cominciò a scendere per tutto il corpo si fermò un po’ sulla pancia e poi ricominciò a scendere era una ripresa lenta sembrava che andasse a rallentatore, si soffermò sulle cosce e infine arrivò ai piedi nudi, poi fece il giro e risali dall’altra parte fino ad arrivare al culo si fermò e lo inquadrava da vicino, qualcuno gli apri le natiche con delle grosse mani e la ripresa andò nel buco”’mamma mia!!!!…….aperta con le mani il buco era enorme non si richiudeva, che le avevano fatto? Come mai era cosi largo, ma pensando alle inculate avute doveva essere cosi, oppure no?
Poi risali fino alle spalle che erano ricoperte di striature di frustate ancora molto marcate, segno che le avevano inflitte prima che si avvicinasse, si soffermò sul cuoio capelluto a far vedere per l’ennesima volta che le avevano tagliato i capelli in modo drastico, poi buio”’.improvvisamente apparve la faccia di Mustafà, e come sempre mi fece spaventare ‘ ciao carino, hai visto come &egrave diventata bella tua moglie?? E ti sei accorto del suo culo? &egrave largo abbastanza? Oppure vuoi che lo apriamo di più?………ahahahahahaha”’.sei proprio una nullità, stai li a vedere come la violentiamo senza fare niente ma che cosa sei”..nessuno”. non sei neanche capace di parlare quindi subisci senza difenderti, ma se sei contento cosi a noi va bene”.stasera &egrave stata affittata per ben tremila euro da un gruppo di persone, non voglio dirti chi sono, sta tutto nel dvd numero dieci’..ahahahaha’.che ancora non hai avuto, ma goditi questi per adesso, ti hanno portato da mangiare?…….ricordo”. te lo portato io’.eheheheh”ciao ci risentiamo e molto presto ci rivedremo molto intimamente”eheheheheheh”’ poi buio e la fatidica frase’..THE END”
Spensi tutto e avrei voluto ucciderli tutti mi rimuginavo dalla collera, mi prendevano anche in giro sti neri del cazzo, ma che cosa potevo fare ancora non lo sapevo, ma poi’.come una automa tirai fuori il dvd e ne inserii un altro, mi sedetti sul letto e spinsi play’..questa volta subito parti’..eravamo in una campo molto grande, c’erano molte persone, ovviamente maschi neri e bianchi, ma ne erano molti, ‘ e adesso che succederà che cosa le faranno?’ mentre pensavo entrò lei agganciata a un calesse, con il pennacchio e i paraocchi aveva le mani legate sui fianchi da una cintura che prendeva anche le staffe del calesse, aveva ai capezzoli dei sonagli, come sulle labbra della fica e alle caviglie agganciati a dei bracciali, il morso in bocca e la coda, una bella coda bionda ma’.guardandola bene sembravano i suoi capelli che erano stati trasformati in una coda di cavalla.
Fu preparata e era a disposizione di chi volesse portarla a spasso, in effetti era solo lo spasso di quelle persone, salirono due neri e una femmina sempre nera che se la rideva che una bianca faceva da cavalla a loro, si sedettero comodi, e mi accorsi che Anna faceva fatica a stare in piedi per il troppo peso, la vedevo ormai umiliata e disposta a tutto non reagiva a nessuna umiliazione, la nera prese il frustino e gli diede una frustata sul culo che in quella posizione prese anche le gambe e il pube, Anna emise un grido ma capi e cominciò a tirare quei tre che stavano sul calesse con molta fatica, ma poi preso il ritmo li cominciò a portare a spasso per tutto il campo, la nera si divertiva a frustarla e dava sempre colpi più forti e quasi sempre allo stesso posto, alla fine della girata, Anna aveva la bava alla bocca e per il caldo e per lo sforzo che stava facendo , cosi gli tolsero i finimenti il calesse e tutto la lasciarono sola in mezzo al campo, qualcuno con molta cattiveria gli girò una pompa dell’acqua facendola cadere tanto il getto era forte, lei si rialzò con fatica, nel frattempo avevano preparato un cavallo di legno al centro della pista, due la presero bagnata come era e la disposero sul cavallo con le gambe larghe, la legarono braccia e gambe come sempre lasciandola al sole, era sempre li nessuno si avvicinava e neanche la coprivano dal sole, lei aveva la pelle bianca e il sole la bruciava non l’abbronzava, dopo un po’ di tempo, si avvicinò un nero insieme a un bianco, che ridevano, quando arrivarono ad una minima distanza da lei si tolsero i pantaloni e le mutande”..DIO MIOOOO!! Esclamai, avevano due cazzi asinini il nero arrivava quasi al ginocchio come anche il bianco forse un po’ di più, li presero e li agitarono un po’, ma visto la grandezza e la lunghezza stentavano a rimanere diritti li dovevano alzare loro, il bianco e il nero ridendo fecero la conta a chi l’avrebbe inculata per primo, cosi usci prima il bianco che ridendo come uno scemo prese il cazzo in mano e lo puntò al culo di Anna poi girandosi verso la videocamera’ sai ‘..mi ha detto Mustafà che starai vedendo il video, ma voglio farti sapere che Anna &egrave la prima ad averlo tutto nel culo, ho trenta anni e non sono mai riuscito a chiavare nessuno perché nessuno mi voleva, ma lei”eheheheheheh’..non può opporsi e tu guardi??’ e cosi dicendo cominciò a spingere il culo ormai esageratamente aperto cominciò a ingoiarlo, il bianco””aaaaaaahhhhhhhh” finalmente &egrave una sensazione che non avevo mai avuto’..aaaaaaahhhhhhh”’ e cosi dicendo continuava a spingere si vedeva Anna che alzando la testa sentiva dolore, ma con tutti quelli che aveva preso ormai si era quasi abituata, questo spinse’.spinse’..fino ad arrivare alle palle, il suo cazzo era tutto piantato nel culo di Anna ‘magnifico &egrave bellissimo’ disse con gli occhi chiusi, restò fermo ad assaporare il piacere di quello che stava facendo poi piano, lentamente ne usci fuori ma non del tutto, poi sempre con gli occhi chiusi spinse di nuovo arrivando nuovamente alle palle sembrava che Anna ogni volta lo sentiva che gli devastava il ventre anzi’..si vedeva che camminava nelle viscere, visto che il cavallo era vuoto al centro dove lei aveva la pancia, sembrava un serpente che camminava in lei arrivando fino allo stomaco, ci mise poco, visto che non era abituato al calore del culo o della fica, e ci mise anche molto per farlo uscire tutto ma era soddisfatto, il nero anche non aveva mai chiavato del tutto cosi domando all’altro ‘ che sensazione &egrave?’ ‘ bellissima non si può descrivere’.
Allora il nero si posizionò dietro a lei e alzando la punta lo inseri nel culo Anna nuovamente alzò la testa, ma non disse niente neanche un grido, questo piano e spingendo con forza anche lui arrivò alle palle, e come l’altro chiuse gli occhi gustandosi l’introduzione, e dopo qualche secondo cominciò a entrare e uscire dal culo, queso molto piu cattivo lo faceva uscire del tutto quando il culo si stringeva lui lo infilava facendo tutto il percorso in una sola volta, da sotto si vedeva il cazzo che allargava le viscere arrivando fino allo stomaco, poi dopo ripetuti colpi anche lui sborrò e quando lo tirò fuori uscirono anche delle goccioline di sangue, ma nessuno ci fece caso come lo avevo visto io, la lasciarono li e il video fini con il solito’..THE END’sembrava che mi pigliasse per il culo.
Spento il lettore cominciai a piangere e per la prima volta a singhiozzo non riuscivo a fermarmi tanto che mi prese l’angoscia e quasi mi volevo suicidare, ma il pensiero di Anna che ormai era in balia di quelle persone (oddio le ho le chiamate persone), mi faceva stare male, ma come fare? Questa domanda mi balenava sempre nella mente ma era come sempre senza risposta, poi mi avvicinai al lettore dovevo ancora vedere il numero otto e’..spinsi play”come sempre era tutto buio, poi comparve qualcosa ma non riuscivo a sapere cosa fosse, sembrava una stanza ma era troppo illuminata, e se era una veranda? No’.neanche un vetro si vedeva, ma poi’..eccola, al centro di una stanza che sembrava all’aperto, c’era lei, immobile bendata e aveva un bavaglio, era sorretto da corde che la mantenevano sotto le braccia legate in alto, quindi non riusciva a stare in piedi, oppure doveva subire qualcosa.
L’immagine restò cosi per un bel po’ di tempo, nessun commento ne si vedeva gente, poi entrarono tutti e si misero intorno a lei che era come annullata, non si agitava ne faceva nessun movimento, e se fosse stata drogata?, ma no e se era svenuta? Neanche si muoveva con le mani’.allora che cosa succedeva?
Nessuno faceva una mossa erano tutti fermi, come se aspettassero istruzioni, poi”’.
La faccia di Mustafà come un incubo apparve improvvisamente, e come sempre mi fece paura, ‘ eccola, e li e aspetta, cosa le potrebbe accadere? Secondo te che cosa le potremmo fare? Hai un’idea di quello che succederà tra poco alla tua belle e rotta in culo di Anna?……ahahhaahhahahahah”’.veramente non sappiamo cosa inventarci ma nel frattempo che parlo stanno escogitando qualcosa per lei, la rivuoi a casa? Anche nello stato in cui &egrave? Ne sei convinto, e sei convinto che non ci verrebbe a cercare per farsi fare del male? Lei &egrave nata per subire senza condizioni, non te ne sei accorto, non ha mai cercato di difendersi neanche quando l’abbiamo lasciata libera, vuoi vedere il filmato di qualche giorno dopo che era con noi?’, cosi iniziò un video con la data di molti giorni dietro, si vedeva che fuori ad una porta un po’ usurata e sporca i muri rotti, c’era Mustafà con altri due neri che le scioglievano le mani e la facevano uscire dalla porta, dicendo ‘ va sei libera puoi ritornare da tuo marito, se vuoi te ne puoi anche andare’ vidi Anna, ancora non le avevano fatto niente, si guardò in giro e senza dire una parola rientrò nella casa da dove era uscita, Mustafà guardò nella videocamera e’.’ visto? Non vuole venire da te, ma sapere che cosa le vogliamo fare, ancora non l’abbiamo neanche toccata una volta, ma non vuole essere libera gli piace pensare che le faremo del bene’oppure del male’..si &egrave stancata di te’.
Non ci potevo credere, che le avevano fatto per non farla venire da me per non ritornare libera da quei neri, che succedeva, il video poteva essere stato manipolato ma una cosa mi fece riflettere quando, ‘Anna dimmi una cosa e dilla anche a tuo marito, vuoi restare qui oppure vuoi ritornare da lui? Lo sai che non vogliamo costringerti ‘, ‘ resto con voi, anche se amo molto mio marito ma quello che forse provo con voi lui non me lo farà mai provare, sono quello che volete, qualsiasi cosa mi potete fare lo potete fare, si sta avverando un sogno che &egrave sempre stato sopito nel mio cervello avevo paura a dirglielo, non sapevo come l’avrebbe presa,’.fatemi male e fate quello che più vi piace””era la voce di Anna e la sua faccia non ne avevo dubbi, ma perché aveva di questi pensieri? Mi facevano vedere i video solo per farmi tormentare, cosi senza ormai più forze misi stop e mi distesi sul letto, non avevo neanche la voglia di continuare la visione.
Rimasi disteso per molto tempo e stavo in dormiveglia non riuscivo a rilassarmi del tutto, entrò il nero che mi sorvegliava aveva un pacco nelle mani, erano dei vestiti, mi disse ‘ lavati vestiti che andiamo da Anna’ .
Dopo quello che avevo assistito nel video non avevo nessuna voglia di vederla, ma quello minaccioso mi fece capire che dovevo, cosi di mala voglia mi feci una doccia e mi vestii escii c’era un sole che mi accecava, entrammo in auto, mi bendò e partimmo”’.camminammo per molto tempo, sentivo che cambiava direzione poi dopo ancora del tempo entrammo in uno sterrato, pensai forse &egrave quello del video, ma non riuscii a connettere che ci fermammo, apri la portiera e mi prese per un braccio facendomi uscire, camminammo per qualche passo e mi tolse la benda, entrai nella stanza e la ‘.vidi’..finalmente la rivedevo dal vivo e non dai dischetti, era li sospesa con le corde che la prendeva da sotto le braccia e la mantenevano diritta, apri gli occhi e mi guardò, ‘ Anna”Anna”mi riconosci? Che ti hanno fatto in tutto questo tempo lo ricordi? Oppure ti hanno drogata e non sei cosciente, &egrave vero che non hai voluto venire da me”.ti avevano lasciata libera, perché non sei scappata,’ continuava a guardarmi ma non diceva niente si limitava solo a guardarmi, mi girai di scatto e”rividi Mustafà il suo ghigno mi dava fastidio, il suo sorrisetto che ogni tanto si spalmava sulla sua bocca non potevo soffrirlo, mi nauseava”.di tutto quello che mi passava nella mente lui lo percepiva e continuava a sorridere, era un sorriso di beffa sapeva che non lo soffrivo ma continuava, ‘visto? Non ti risponde neanche, vuole stare con noi, vuoi assistere a quello che succede in diretta oppure lo vuoi vedere in video e ti riportiamo a casa? Oppure”’..avevo pensato una cosa”vuoi prendere il suo posto? Le vuoi veramente molto bene? Se cosi dovresti accettare’.
Mi aveva preso in contropiede, guardavo Anna appesa e tutti intorno impazienti di cominciare chissà che cosa, guardavo Mustafà, che mi sorrideva con quel sorriso da ebete che aveva, non sapevo decidere che fare avevo voglia di scappare ma da solo? come mi portavo anche lei? Tremavo come una foglia e mi giravo ogni tanto poi guardai Anna”’.’vuoi scappare con me? Ti slego e fuggiamo insieme’ mi guardava, non rispondeva aveva un sorriso perso e lo sguardo che guardava cosa”.era nel vuoto sembrava persa nell’infinito, non rispondeva solo quella espressione, poi tutti risero sguaiatamente pensando a quello che avevo detto”scappare”.e come avrei fatto, erano tanti”troppi’..non sarei riuscito neanche ad arrivare vicino ad Anna, poi”’..’ allora? Non possiamo stare qui tutto la giornata che vuoi fare, se non mi dai una risposta entro cinque secondi, be ti leghiamo e continuiamo con lei”.uno”.due”tre”quattro”’ aspetta’ dissi ‘ accetto voglio stare io al posto di Anna ma’..ad una condizione”che deve essere slegata e messa su un letto a riposare’ ‘ tu non puoi fare nessun patto con nessuno’..non sei nelle condizioni’.ma hai visto quanti ne siamo? E se vogliamo ti facciamo il culo a te e a Anna senza aspettare il tuo o il suo consenso’.
Purtroppo aveva ragione lui non potevo dettar regole ma comunque vidi che cominciavano a slegarla e la adagiarono su un letto disposto un poco più lontano, in un angolo della stanza, poi tutti si girarono verso di me e ridendo mi presero come un pupazzo, mi muovevano e non riuscivo a resistere, cosi mi misero in ginocchio su un cavallo di legno adattato a questo, mi legarono talmente bene che non riuscivo a muovere neanche un muscolo, una benda nera sugli occhi e un divaricatore in bocca che mi allargò la bocca in modo anormale, ‘ ci risiamo ‘ pensai ‘ adesso mi faranno il culo come l’altra volta che per cinque giorni non riuscivo a sedermi ne a stare steso’ ma non fu cosi, dopo legato mi lasciarono cosi e andarono via, li sentivo ridere dall’altra stanza, poi ci fu silenzio’..non sentivo niente solo la bocca mi faceva un male tremendo perché molto divaricata, non riuscivo a vedere neanche se Anna era ancora nella stanza, perché la mia testa era stata legata, avevo il collo appoggiato su una cosa concava e quindi la testa diritta davanti a me, restai cosi per molto tempo, ormai rassegnato e mi aspettavo qualunque cosa.
Poi aguzzando l’udito senti dei lamenti di donna doveva essere Anna se l’erano portata nell’altra stanza e la stavano chiavando, la sentivo gemere di piacere ormai ci aveva fatto l’abitudine e credo che non ne potesse più fare a meno di quei cazzi enormi che la stavano violentando da diversi giorni, come sempre senti accanto a me l’alito nauseabondo di Mustafà che mi disse vicino all’orecchio, ‘ la senti? Ormai geme alle nostre attenzioni, non ne può fare a meno, ma gli piace essere legata e maltrattata, la stanno chiavando in molti nella stanza, sono venuto di qua solo per dirtelo visto che non puoi vedere ma solo sentire e cercare di capire se &egrave vero oppure no, ma &egrave vero se la stanno passando un po’ fra di loro, stasera se la vengono a prendere un gruppo di zingari, la porteranno nel loro accampamento, ma faranno come gli ho chiesto dei video e me li manderanno cosi li puoi vedere anche tu, dopo che &egrave andata via”..ahahahahahahahah”’ci occuperemo di te sta tranquillo che sei nei nostri pensieri’.
E cosi rimasi assorto nei miei pensieri, sentivo le grida di Anna’.di piacere ovviamente, poi ancora silenzio, per un tempo interminabile, non so se era scuro oppure ancora giorno so solo che mi stavo stancando a stare in quella posizione, non molto comoda per me, poi si sentirono delle voci, che parlavano molto forte quasi gridando, sentii che contrattavano soldi poi rumore di catenelle e Anna che gridava, questa volta penso di dolore, poi ‘ vieni cagna, che stasera e per tutto domani sei nostra, a carponi svelta che le cagne puttane devono camminare a quattro zampe e improvvisamente SWISSS”SWISSS’..SWISSS’.. AHHHHHHHHAHHHHHHHH’..era Anna che gridava aveva avuto sicuramente delle frustate, poi la sentii piangere e niente più”.. ritornò il silenzio.
Non sentivo più nessun rumore, ma ebbi l’impressione che c’era gente intorno a me, e infatti erano tutti entrati, come mi fece notare Mustafà, ‘ siamo tutti qui ti siamo mancati?……ahahahahaahah””e abbiamo messo a punto dei bei giochini per non farti annoiare, tra poco cominciamo’, cosi fui messo con tutto il cavallo di legno al centro della stanza, credo, perché mi sentii spostare, ‘sai c’&egrave qui quel mio amico che ti vuole inculare, ancora non lo ha fatto con te ma con lei si, che ne dici?’ cosi sentii che qualcuno stava sputando sul mio culo e qualche mano cominciò a spalmarla, sentii all’improvviso che qualcosa si appoggiava al buco e senza neanche un po’ di preparazione infilò il suo lungo e grosso cazzo arrivando senza tanti complimenti fino alla fine toccando con i coglioni il mio culo, mi sentii sventrare dal dolore e dalla grossezza del cazzo, non potendo gridare emisi un MUUUUUUUUUUUUUUUHHHHHHHHHHHHHHHAAAAAA, mentre quello arrivato fino in fondo si fermò, ‘ahahahahahahahahah”Mustafà erano anni che non chiavavo ne il culo ne la fica, ma questi due sono fantastici’.hai visto &egrave entrato tutto in un sol colpo senza trovare resistenza, lo sai che già sono venuto tre volte, quindi adesso resisterò almeno due ore,’ sentendo quelle parole mi pentii di aver preso il posto di Anna, ma ormai era fatto, sentii che andava indietro fino a farlo uscire dal buco poi’..entrò con una tale violenza che credetti che mi avesse rotto qualche intestino, poi prese il ritmo e cominciò l’avanti e indietro, lo faceva uscire e poi lo rinfilava con molta cattiveria sembrava che lo infilasse forte per farmi molto male e ci riusciva benissimo, poi presi dall’eccitazione uno mi venne davanti alla faccia e me lo infilò in bocca facendolo arrivare fino alla gola, cercavo di tossire ma non era possibile, perché entrava e usciva ad un ritmo crescendo, come quello che avevo in culo entrava e usciva’.entrava e usciva’..entrava e usciva’.. in bocca uguale, non ne potevo più quello in bocca mi sborro sulle tonsille, e dopo il posto lo prese un altro che durò quasi niente sborrandomi in faccia, quello in culo continuava sempre più veloce, ormai non sentivo più le pareti del culo, lo sentivo solo che entrava e usciva e quando usciva quasi il mio culo prolassava tanto era grande.
Poi intervenne Mustafà, ‘ su dai basta altrimenti facciamo notte anche gli altri si vogliono divertire un poco, allora l’inculatore aumentò il ritmo e alla fine sborrò sentivo i getti che mi raggiungevano le viscere e anche se non voglio ammetterlo sborrai anche io, quando lo videro tutti risero parlando nella loro lingua che non riuscivo a capire ‘ ma hai visto che hai fatto??? Ti sei sborrato addosso senza averlo toccato solo con il cazzo in culo, stai proprio diventando una bella femminuccia o no?’
Purtroppo che dirgli? Aveva ragione senza toccarlo avevo sborrato mentre mi inculava”allora veramente stavo diventando un gay?……non ci volevo credere erano le circostanze e il corpo viene sollecitato anche senza eccitazione, mi sentivo male solo al pensiero, mi facevano male i muscoli della bocca avevo ancora il divaricatore in bocca e la bocca piena di sborra.
Mi slegarono e mi tolsero dal cavallo, mi distesero sul pavimento, finalmente riuscivo a distendere la schiena, ma qualcuno aveva capito che mi doleva la schiena cosi mi rigirarono a pancia sotto e ridendo cominciarono a salire e scendere dalla mia schiena, un dolore sul dolore era tremendo, non contenti due mi presero per i polsi a altri due per le caviglie e cominciarono a tirare, sembrava che mi volessero squartare, poi smisero e mi lasciarono per terra, mi lamentavo come un bambino ma non potevo neanche chiedere pietà perché non mi avrebbero ascoltato.
Mi sentii avvolgere qualcosa attorno alle caviglie, non riuscivo a vedere cosa era, poi mi sentii sollevare, mi misero a testa sotto, le gambe tirate di traverso, praticamente stavo ad angolo retto ma con la testa che toccava il pavimento le mani legate dietro la schiena e le gambe che mi mantenevano tirate al muro, su una tavola.
Li sentivo confabulare ovviamente non capivo cosa dicessero ma pensavo che stavano preparando qualcosa di tremendo, ma non avrei mai indovinato quello che mi volevano fare, cosi sentii qualcuno che mi mise del gel sul buco che era quasi aperto, facendolo anche entrare dentro il colon, poi”( lo racconto ma ho ancora i brividi)’..sentii del rumore di catene sembravano grandi e’.una mano infilò il primo anello nel culo, poi mano a mano cominciò a far scorrere dentro anello dopo anello, li sentivo entrare e sentivo che mi appesantivano la pancia, non riesco a descrivere la sensazione ma era una cosa tremenda, entrava’.entrava’.entrava”.e io mi sentivo sempre più pieno e pesante, mi faceva anche molto dolore, ma la cosa non finiva mai, qualche volta visto che non entravano da soli alzavano la catena facendo uscire molte maglie poi’..la lasciavano cadere e per peso entrava senza sforzo nel mio retto appoggiandosi”.dove? non lo so so soltando che arrivarono alla fine della catena lasciandomi solo una maglia fuori e dopo molti minuti cominciarono a ritirarla facendola uscire del tutto e gettandola in un secchio.
Mi rimisero disteso mi sentivo malissimo avevo lo stomaco sconvolto, ma li sentivo ridere poi Mustafà’.’ Ahahahahahah”’.ti sei ingoiato con il culo quasi due metri di catena”ahahahhahah’..ma sei proprio una femmina con i fiocchi, tra poco ci divertiamo tutti riposa e riprenditi che poi cominciamo’.
Cosi restai li disteso cercando veramente di riprendermi cercando di capire cosa avessero in serbo per dopo ma come sempre non si capiva niente, restai abbastanza tempo a riposare, sentivo il buco del culo che pulsava, ogni volta che lo stringevo sentivo dolore e sembrava che non riuscissi a farlo toccare insieme ma solo avvicinare, passò molto tempo sentivo rumore di vetro come se stessero bevendo della birra, ‘ figurati’ pensai ‘ cattivi, neri e ubriachi, che mi faranno??’.
Passò molto tempo e’diciamo riuscii a recuperare mi sollevai un po’ sulle braccia mi stavo quasi per togliere la benda ma’..una mano mi fermò, non sapevo che c’era qualcuno che mi stesse vicino, lo sentii chiamare e rumore di passi erano entrati tutti, almeno cosi pensai, qualcuno mi fasciò i polsi con delle polsiere (almeno cosi sembrava) e mi legarono le caviglie a delle corde distaccate fra di loro, poi cominciarono a issarmi facendomi stare a testa giù e le mani divaricate legate ai lati da altre corde, e come sempre ricominciarono a ridere, poi cominciarono a darmi degli schiaffi sul culo ebbi molti schiaffi chi più forte chi meno, sentivo la pelle del culo che mi faceva male e la sentivo caldo, poi mi cominciarono ad accarezzare, e la cosa mi sembrò impossibile ma’.il mio cazzo comincio ad avere una erezione molto forte, loro accarezzavano e io gemevo dal desiderio che continuassero, mi strizzarono i capezzoli da farli quasi sanguinare e ripresero con il culo lo riempirono di gel e il primo cominciò a massaggiarlo e di colpo infilò la mano nel buco, poi la tirò fuori, e forse un altro la infilò al posto suo, poi la tolse e mano a mano tutti misero la mano nel mio culo, poi uno infilò la mano e cominciò una chiavata con la mano facendola scendere sempre più dentro, la sentivo scorrere nelle viscere mi riempiva tutto e’.sborrai”ebbi una vergogna e una umiliazione volevo sparire non farmi vedere da loro che avevo sborrato, risero di gusto ma le mani non smettevano mai di entrare e uscire dal mio culo, Mustafà come sempre ‘ ma che fai sborri con le mani nel culo??? Allora sei proprio una femminuccia ormai”ehehehehehehehe”.’ E tutti risero ma continuavano a entrare e uscire dal mio culo con le mani, poi soddisfatti mi slegarono, ero esausto sfinito non riuscivo a capire che cosa stava succedendo avevo sempre la benda, mi sollevavano e mi spostavano come un pupazzo di plastica, mi portarono su una macchina e poi non ricordo più niente, mi risvegliai a casa mia sul letto non ricordo quando tempo era passato so solo che mi sentivo ancora il culo fuori dal retto, prolassato, lo toccai con la mano ed era vero l’interno era un po più esposto all’esterno cosi lo rinfilai dentro e mi sentii un poco meglio, mi distesi e’..persi di nuovo conoscenza, mi svegliai che il nero mi scuoteva chiamandomi, quando aprii gli occhi mi guardò dicendo ‘ credevo che eri morto non rispondi da due giorni, ti ho portato da mangiare e due dischetti di Anna al campo rom se li vuoi vedere sono qua’ lasciò tutto sul letto andò via e chiuse la porta, lasciandomi di nuovo da solo.
Quindi erano passati più di tre giorni e Anna era ritornata dal campo rom, recuperai le forze mi alzai dal letto e andai a farmi una doccia avevo tutti i muscoli doloranti, ritornai sul letto e mangia ne avevo bisogno, dopo essermi rifocillato mi distesi ero titubante se inserire i dvd e rivedere Anna e cosa le facevano oppure riposare e non guardare avevo paura di vedere che cosa le avevano fatto.
Mi giravo e rigiravo ero nudo era quasi novembre ma sudavo come se fosse stato piena estate, non trovavo pace, ogni volta che chiudevo gli occhi la vedevo che la maltrattavano e lei ne godeva, poi li aprivo e mi accorgevo che ero solo e non stavo vedendo nessun video, mi turbava non sapere ma vigliaccamente non volevo sapere, le due cose mi distruggevano dentro, non riposavo, non vedevo il video, ne ero tranquillo cosi decisi”.presi un dvd accesi il lettore, il monitor e lo inserii, mi risedetti sul letto e con il telecomando nelle mani lo giravo e rigiravo ma non avevo il coraggio di schiacciare play, poi”..lo feci.
Come sempre iniziò con il monitor buio, dopo qualche secondo Mustafà, ‘ se stai vedendo il dvd ti assicuro che gli hanno fatto di tutto ad Anna, mentre tu soddisfacevi noi lei lo faceva ai rom’..ehehehehehehe”..ma vedrai non voglio darti nessuna anticipazione, io lo visto e mentre lo vedevo mi mancavi mi sarei fatto fare da te un bel pompino, visto che stai imparando come si fanno’..eheheheheheh’.. perché stai imparando vero???? Invece mi sono dovuto accontentare della mia mano anche se non &egrave stata una grande cosa”.ehehehehehehe”.adesso ti lascio alla visione del video e”.auguri’la troverai molto più aperta quando ci siamo scocciati e la rimandiamo da te lasciandovi ormai al vostro destino, non avete più un lavoro, non avete più rispetto di voi , siete due persone umiliate e sottomesse a un branco di neri e’.anche qualche bianco, ma adesso ciaooo divertiti’.
Il video continuava quando era ancora con me io ero legato nella stanza e lei nell’altra, si vedeva Mustafà e una persona grassa e sporca che contrattavano il prezzo ‘ lo sai quando costa una bianca come questa? Be mi devi dare per due giorni almeno 15 mila euro, altrimenti non se ne fa niente resta qui’ ‘ ma sei pazzo quindicimila euro, ma che dici ne trovo quante ne voglio e pagando molto ma molto meno’ sai allora puoi anche andartene, volete una bianca sotomessa a cui piace essere maltrattata e potete fargli quello che vi pare e mi dici che ne trovi quante ne vuoi anche a meno? Be valla a cercare altrove questa resta qua’,’ ok’ok ‘.allora te li do i quindicimila, ma la tengo per due giorni quindi da adesso a due giorni &egrave mia e ne faccio quello che voglio, senza nessuna condizione’ ok rispose Mustafà, ‘ la rivengo a prendere io fra 48 ore, se poi vuoi continuare paghi il supplemento, ma”.non deve avere segni che non si cancellano dopo deve essere come adesso’ ‘ ok’ rispose il rom, si prese il guinzaglio dalle mani di Mustafà e le tirò la gola per farla mettere a quattro zampe, poi con il frustino gli diede tre frustate tremende sul culo da lasciare subito dei segni ben visibili, poi salutò Mustafà e la tiro portandosela via sempre a carponi, le avevano infilato anche una coda nel culo, vedendola in video sembrava veramente una cagna che seguiva il padrone.
La trascinava più che farla camminare vicino a lui, e sembrava’..almeno cosi mi parve’..che non ci volesse andare, ogni tanto tendeva il guinzaglio e quello la doveva tirare per farla camminare, era voluto da parte sua? Oppure veramente non li voleva seguire”come fare per saperlo dovevo solo fantasticare, la fece salire nel bagagliaio di una auto e parti, il video come sempre si scuri e come sempre”THE END”’
Spensi tutto non volevo piu vedere, mi rannicchiai sul letto e mi addormentai.

Se legge lolita deve sapere che non metterò mai più il racconto dedicato alle sue fantasie, perché poco credibile.
Quando ripresi conoscenza mi accorsi che avevo dormito molto perche c’erano almeno due pacchi di mangiare appoggiati sul letto, e ancora due video, ancora da scartare, mi guardai intorno, presi la scatola del mangiare e mangiai dovevo nutrirmi non potevo lasciarmi andare, Anna anche se come dicevano non voleva più me io la volevo ancora, l’amavo e volevo riprenderla senza condizioni, anche se usata malissimo e dilatata la rivolevo nuovamente mia.
Dopo essermi nutrito, tolsi il dvd che era nel lettore e misi quello che ancora non avevo visto, cosi spinsi play e”’.apparve un posto malandato con tende e roulotte, qualche fuoco acceso e molte persone, femmine e maschi vestiti in un modo primitivo con vesti pesanti e lunghe per le femmine qualcuna portava un foulard arrotolato in testa, mentre i maschi avevano pantaloni felpati e maglioni doppi con giacche di tempi andati, ma erano tutti fuori alle”. diciamo case, erano in circolo attorno al grande fuoco che ardeva al centro, qualcuno seduto su sedia e altri seduti per terra su grandi tappeti.
La videocamera fece una panoramica e girando si fermò sull’ingresso dell’accampamento, e entrò una macchina parcheggiò scesero tre persone quella che era seduto dietro andò vicino al portellone e lo apri, prendendo il guinzaglio e tirando fuori Lei, che questa volta sembrava impaurita, scese dal bagagliaio in piedi ma questo gli tirò forte la catena del guinzaglio facendola cadere sulle ginocchia e gli sibilo nell’orecchio. ‘ devi stare in ginocchio e camminare sempre a carponi non ti devi mai alzare ne guardare negli occhi nessuno, ne femmine ne maschi e devi solo ubbidire e fare quello che ti dicono loro qualsiasi cosa”capito?’ Anna annui con la testa, e fu tirata e camminando a carponi entrò definitivamente nello spazio dove erano accumulati tutte le cose e le macchine, alla vista di Anna tutti applaudirono, era una rivincita su una bianca sempre disprezzata da quelle persone, legata al guinzaglio gli fece fare un giro davanti e tutte le persone, facendola fermare ogni volta e facendogli baciare i piedi a tutti, tutti si preparavano ad avere i baci sui piedi da Anna, e lei baciava tutti i piedi, ‘ma che fa’ pensai, ma continuai a guardare e lei continuava non si erano tolti neanche le calze quindi lei baciava le calze doppie di lana di quelle persone ma poi”gli rifecero fare il giro e mentre passava qualcuno gli tirava pacche sul culo con forza si sentiva il rumore e si vedeva anche il culo cominciava a diventare rosso, ma adesso si erano tolte le calze e la videocamera inquadrò qualche piede era di un colore indefinito sporco, con unghie poco curate e nere, quello che la guidava la faceva fermare a tutte le stazioni dei piedi, e l’ordinava di baciare e leccare, Anna la prima che vide non voleva leccare ma uno schiaffone la fece desistere e cacciò la lingua e”leccò”. quel piede sporco e molto maleodorante, quello molto cattivo gli infilò l’alluce in bocca dicendo ‘ succhia deve uscire pulito dalla tua bocca’ehehehehe’.’ E Anna lo leccò e lo succhiava, e lo fece con tutti erano almeno una quarantina di persone tra femmine e maschi, quando fini di leccare e succhiare tutti i piedi ormai esausta la fecero mettere vicino al fuoco dicendo ‘ a cuccia, sta qua vicino e riposa ti aspetta qualcosa di molto pesante da sopportare’ lei cosi fece si mise vicino al fuoco e si fermò’..poi buio e”.THE END”..
Come odiavo quella scritta, li volevo uccidere ma ormai eravamo solo due pupazzi e loro ci usavano come volevano, cosi scartai gli altri dvd, ma non li inserii ne tolsi quello di prima, non volevo pensare a cosa avrei visto, e cosi mi distesi e rimasi cosi fermo pensieroso, ma purtroppo non riuscivo a non pensare a lei, adesso dove era? Ancora con i rom? Oppure era con Mustafà? E se l’aveva nuovamente venduta per qualche giorno?…..che tormento la mia mente stavo perdendo la facoltà di pensare, mi sentivo malissimo che non riuscivo a non pensare, poi’.presi una decisione, voglio vedere e cosi feci tolsi quel dvd e ne misi uno di quelli nuovi, chiusi gli occhi e’..play”
Questa volta cominciò con delle persone che costruivano una sorta di palafitta, erano quattro pali affondati nel terreno poi ne misero altri quattro in alto che manteneva la costruzione, uno al centro sul tetto e uno a quasi meta dell’altezza laterale, l’inquadratura era tutto per quella costruzione, guardavo ma non capivo a cosa potesse servire, fino a quando vidi che legarono un parancolo a quello al centro in alto e allora subito capii cosa volevano fare ‘ sicuramente legheranno Anna al centro con le braccia in alto’ e i miei occhi si riempirono di lacrime, cosi misi stop e mi distesi sul letto cercando di non immaginare cosa stessero facendo..
Ma non riuscivo a stare cosi e ripresi la visione, dopo un po di tempo entrò il capo (almeno cosi sembrava) che con un sorriso a quarantadue denti con orgoglio portava Anna al guinzaglio facendola camminare carponi con la coda e gli avevano messo in testa una parrucca che portava laterale due orecchie come di una cane quelli da caccia, ogni tanto la tirava per farla camminare più veloce, fortunatamente gli avevano fatto indossare delle ginocchiere per non far sanguinare le ginocchia e alle mani dei guanti che guarda caso avevano la forma di una zampa di cane.
Cosi li vidi entrare la portò al centro della struttura e la lasciò in consegna ad un altro che le staccò il guinzaglio e la fece alzare, poi fece scendere la corda che aveva due polsiere che legò ai polsi e poi tirando una corda (sapete come funziona un parancolo?) cominciò ad alzarle le mani e le braccia, la issò fino a qualche cm da terra, lasciandola li ferma, tutti erano intorno che la guardavano, Anna aveva gli occhi chiusi e la bocca aperta da un divaricatore (non me ne ero accorto), cosi la lasciarono per un po’, qualche femmina si armò di rami di albero con tutte le foglie e qualche altra con frustini improvvisati, poi con un ghigno sulla bocca si misero intorno entrando nella struttura, qualcuna la accarezzò sulle tette poi scese sulla pancia e infine infilò la mano tra le gambe stringendo le lebbra della vagina facendola urlare anche se aveva il divaricatore, la strinse talmente forte che quasi svenne dal dolore, le altre ridevano e una la colpi sul culo con il ramo facendola sobbalzare, ma quando tutto sembrava che fosse finito”’una gridò qualcosa e tutte cominciarono a colpire contemporaneamente, Anna non sapeva da che parte venissero i colpi cercava solo di girarsi e rigirarsi, il suo corpo bianco latte era diventato rosso peperone a qualche parte qualche rivolino di sangue, era tutta strisce sia davanti che indietro, poi”.smisero, si fermarono tutte, e guardavano i maschi forse aspettavano ordine che nessuno ancora dava.
Poi quello che sembrava il capo disse qualcosa fu portata una tavola di legno la fecero scendere e sempre con le mani legata la adagiarono sulla tavola, con la testa appoggiata e le gambe penzoloni al bordo, le femmine erano otto, e tutte si tolsero quasi contemporaneamente la gonna restando tutte nude dalla cintola in poi, una forse la moglie del capo, per prima si mise a cavallo della bocca di Anna e per la prima volta si senti una voce ‘caccia la lingua e lecca come meglio puoi’ Anna obbedi, almeno cercava di farlo, con il divaricatore in bocca dal centro cacciava solo la lingua e la videocamera inquadrava proprio la lingua che saettava fuori e leccava la fica della rom, la sentii che godette e poi come se fosse su un cesso pisciò nella bocca di Anna che dovette deglutire per forza non potendo chiudere le labbra, poi si mise la seconda e fece lo stesso, cosi via via tutte le altre una, molto cattiva dopo aver goduto nella sua bocca pisciò e scorreggiò in gola a Anna si senti il rumore perché la videocamera era proprio li vicino molto vicino, tutti scoppiarono in una risata di soddisfazione, e di supremazia su una bianca.
Poi si annuvolò, e tutti cominciarono ad andare al riparo nelle loro roulotte, lasciarono Anna sul tavolo con il divaricatore in bocca e ancora legata, non si poteva alzare, poi cominciò la pioggia e lei poverina stava fuori bagnandosi e purtroppo le gocce gli arrivavano anche in bocca, visto che aveva ancora il divaricatore, con gli occhi chiusi era li, senza potersi neanche riparare le tette, restai a guardare la pioggia per molto tempo e lei sempre distesa e sotto la pioggia nessuno la copriva con qualcosa per evitare magari il freddo dell’acqua che la colpiva, poi”.THE END”e si spense tutto.
Che fare? Mettere l’altro per continuare a vedere? Si lo feci, tolsi il dischetto e ne misi un altro, spinsi play.
Il video questa volta subito parti, l’inquadratura era su di lei ormai la pioggia aveva smesso lasciando intorno a lei e per terra fango e pozzanghere, una femmina usci la slegò, e gli disse qualcosa Anna si mise in piedi e presa una ramazza cominciò a spazzare tutto intorno cercando di togliere la maggior parte di acqua che si era accumulata, strisciava quella ramazza sul terreno circostante, era una cosa faticosa l’acqua non riusciva a spostarsi visto che c’era solo fango, la vidi stremata, non ne poteva più, tremava dal freddo ma continuava, gli andò un maschio vicino, pensavo che la coprisse con qualcosa ma invece di coprirla oppure aiutarla, gli agganciò il guinzaglio e strattonandola la fece mettere a carponi dentro a fango e acqua sporca, facendola camminare, avanti e indietro, poi la lasciò legandola vicino a una specie di braciere che accese, finalmente un po’ di calore, mise sopra il fuoco un triangolo appendendoci una pentola,’ prepara qualcosa da mangiare che abbiamo fame’, Anna si guardava intorno, che doveva prendere per cucinare intorno a lei c’era solo fango, si avvicinò una femmina e portando un tavolino appoggiò qualcosa sopra Anna si alzò e guardando cosa c’era sopra cominciò a tagliare e spellare cose, non si riusciva a capire, gettò tutto nel pentolone e con un mestolo cominciò a cucinare qualcosa, sembrava una zuppa, alla fine li chiamò, si avvicinarono due femmine e in pochi minuti imbandirono una tavola sotto una tenda vicino a una roulotte, presero il pentolone e lo misero al centro e ognuno con il mestolo si riempiva il suo piatto, ad Anna nessuno l’aveva invitata a mettersi a tavola ma in compenso riempirono una ciotola e gliela misero per terra dove aveva cucinato, lei li guardò e per la prima volta la vidi piangere senza che nessuno la colpisse, era umiliata da quei rom, ‘ su cagnetta perché non mangi, non hai fame?’ lei si rimise a carponi e cominciò a leccare nella ciotola, ma riprese la pioggia, erano tutti al riparo solo lei era allo scoperto e mentre mangiava la ciotola si riempiva anche di pioggia, ma la vidi che continuava, il fuoco si spense e rimase nuovamente sotto la pioggia, tremava tutta dal freddo ma nessuno se ne curava, si alzò un maschio che la chiamò ‘ fiuuu’fiuuu’vieni qui bella che ci divertiamo un poco’ Anna si avvicinò e lui gli lanciò un legnetto nel fango, ‘ vallo a prendere e riportamelo’ lei si girò e si incamminò sempre a carponi sotto la pioggia e con la bocca nel fango cercava il legnetto per riportarlo, mise la testa nel fango lo prese con la bocca e lo riportò indietro a quell’essere, fece questo per almeno cinque sei volte, tutti ridevano e la mortificavano chiamandola’.cagna’..cagnolina pelata”..puttana” e chi più ne aveva più ne diceva.
‘basta giocare sparecchia e pulisci tutto, la pioggia &egrave finita, togli l’acqua dal campo deve essere tutto pulito, che devi soddisfare ancora tutti i maschi e se ci va anche qualche femmina che vuole ancora la tua lingua’, Anna si impegnò molto nella pulizia e quasi ripulì tutto, poi si mise seduta a terra cercando di riposare ma”.gli andarono vicino due femmine che la presero per le ascelle e la riportarono tra i pali, usci un pallido sole e ne fui contento perche magari si riscaldava un poco, la rilegarono al parancolo e gli rimisero il divaricatore in bocca, lasciandola distesa ma questa volta la testa la lasciarono penzolare dalla tavola, subito uno si avvicinò e gli mise il cazzo in bocca e senza nessun riguardo lo infilò fino in gola facendole avere dei conati di vomito, anzi la fece proprio rigurgitare quel poco di zuppa che era riuscita a ingoiare, gli usci tutto dalla bocca e dal naso, scendendo per tutto il viso gli imbrattò anche la testa e gli occhi, ma questo non contento continuò quello che stava facendo e le sborrò in gola, ‘ adesso mangia hai rimesso tutto, questo &egrave pieno di proteine’ tutti risero, poi la sollevarono e le legarono le caviglie al palo che era in mezzo e tutti i maschi uno alla volta, la chiavarono chi in fica chi in culo, la sentivo gemere, questa volta di goduria, anche se legata a lei piaceva cosi adesso, non gli piaceva più stare libera ma doveva essere legata e violentata per farla godere.
Quando tutti ebbero finito di approfittare dei suoi buchi la slegarono gli tolsero il divaricatore e la fecero mettere carponi a terra, poi gli legarono il guinzaglio e una femmina la tirò,’ avanti che non hai ancora finito dei soddisfarci in tutte le maniere, adesso ci farai un bel lavaggio del culo a tutti, e sai che non abbiamo acqua corrente’..ahahahahahahah”.’ tutti risero abbassandosi i pantaloni, e alzando le gonne, si misero tutti con il culo in offerta, cosi fu tirata con il guinzaglio e portata vicino al capo che rideva, Anna inizialmente si girò con la faccia, sentiva il cattivo odore già ad una certa distanza e non voleva leccargli il culo, ma lo strattone e lo schiaffo che ebbe gli fecero abbassare le arie e cosi dette una prima lappata ma subito fu presa dal vomito, altri schiaffi in viso e sul culo, cosi affondò la testa nel culo del capo e leccò, dopo parecchi minuti, il capo si girò aveva il cazzo come il marmo glielo mise in bocca e le sborrò sulla lingua ‘ bevi cosi che si idrata un poco la lingua mentre lecchi gli altri’, tirando sempre il guinzaglio la fece passare da un culo all’altro, qualcuno gli gridava che voleva sentire la lingua dentro al buco e non solo da fuori, e lei suo malgrado lo faceva, alla fine ormai disgustata da tutti quei culi, sporchi che non vedeva l’acqua da tanto tempo, quella che la portava al guinzaglio la fece distendere con le spalle a terra e si accovacciò sulla sua bocca, era quella che prima gli aveva fatto la scorreggia in gola, Anna sembrava che ne avesse paura, forse pensava che voleva fare anche altro nella sua bocca, cosi serrò le labbra per non farla fare niente, ma questa indispettita con l’aiuto di un’altra le rimise il divaricatore, gli legò i polsi dietro e mentre una gli manteneva le gambe questa si riaccucciò sulla sua bocca pisciandole in gola, e facendo aria dal culo sempre nella sua bocca, ci fu una esplosione di risate in generale, tutti ridevano sbeffaggiandola, poi questa dopo le varie scorregge cominciò a defecare imbrattandola tutta in bocca sul naso negli occhi, Anna aveva conati di vomito e cercava di sgusciare fuori dal suo culo ma la tenevano abbastanza stretta e non riusciva a muoversi, alla fine la rifece mettere in ginocchio e gli diede il culo da pulire ‘ forza che deve essere pulito e lavato bene’ e Anna lo fece anche questa volta, non la pulirono la lasciarono con i polsi legati in mezzo al campo sporca delle feci, ognuno che gli passava vicino la sputava, ‘ che schifo di bianca che sei ti fai cacare in faccia da una rom’ dicevano, sempre sputando, poi buio e il fatidico ”.THE END”.
Spensi tutto e mi distesi sul letto ma’.questa volta aveva il cazzo in erezione tremenda, mi stavano contagiando anche a me, vedevo la mia donna umiliata e disprezzata e io ne gioivo? Ma che schifo di persona ero o lo stavo diventando?
Mi distesi e aspettavo ormai non avevo più la forza di lottare, tolsi il dvd dal lettore e li preparai sulla sedia pensando che se li sarebbe portati via come gli altri, stetti disteso per molto tempo ormai non aspettavo ne la notte ne il giorno, per me i giorni trascorrevano tutti uguali vedevo che Anna scendeva sempre più giù le scale della depravazione e delle torture, a lei piaceva e lo aveva detto che se non le facevano del male e stava legata non riusciva a godere.
Entrò il nero guardiano aveva un sorriso bianchissimo mi guardava e sorrideva, pensai ‘ che cazzo avrà da ridere?’ mi venne vicino e portò da mangiare, che posò sul bordo del letto, poi sempre ridendo mi diede degli altri dvd erano almeno quattro, e ridendo disse ‘ su questi tua moglie si &egrave superata, ormai non sappiamo più che cosa inventarci per lei’ si girò usci e chiuse la porta come sempre.
Non aspettai neanche che uscisse che presi i dvd che mi aveva dato e subito lo misi nel lettore, non ero nella pelle volevo vedere come la maltrattavano, ancora non era scaduto il termine dell’affitto di Anna, mi fermai e mi sentivo da schifo, per quello che avevo pensato, ma già avevo il cazzo in tiro senza sapere neanche che cosa avrei visto, allora mi sedetti sul letto aprii il cartoccio del mangiare e spinsi play.
Mi avevano portato un pollo arrosto, caso strano perche di solito mi portavano solo panini, forse volevano addolcirmi a quello che avrei visto nel video”apparve nuovamente il campo rom, Anna era sempre accucciata a terra, pioveva nuovamente e lei cercava in tutti i modi di ripararsi con le mani la testa e il corpo mettendosi rannicchiata su se stessa, questo andò avanti per un po’, quando smise di piovere, una femmina nana, gli andò vicino, la fece alzare a quattro zampe, e l’agganciò il guinzaglio, poi gli mise sulla schiena una coperta con dei lacci che legò sotto la pancia, infine gli sali in groppa, ‘l’aveva presa per un pony’ pensai, ma mentre addentavo la carne della coscia del pollo continuai a guardare, dopo essere salita a cavalcioni su di lei la vidi che strinse i piedi dando dei calcetti sulle cosce di Anna e a questo movimento Anna gridò, aveva dei puntali vicino alle scarpe e con quelle incitava a farla camminare, cosi si mosse sempre a carponi, l’inquadratura fu sulla faccia della piccola roma che se la rideva di gusto incitando la cavalla a camminare, e lei doveva farlo altrimenti sarebbe stata colpita con i puntali dei piedi, gli fece fare più volte il giro del campo nel fango era tutta infangata e continuava a girare, la portava vicino alle roulotte , e quando passa qualcuna di loro era in possesso di una lunga bacchetta e la colpiva sul culo facendola camminare, dopo molti giri Anna si stancò sulle braccia e cadde con la faccia nel fango, proprio davanti a una di queste case mobili e visto che non si rialzava uscirono alcune di loro e cominciarono a colpirla su tutto il corpo, facendole molto male perché la sentivo gridare forte, si rialzò con fatica aveva ancora l’altra sulla schiena e ci mise molto tempo e questo significò molte bacchettate sul culo e sulle spalle, ma ci riuscì e continuò a girare, quella che era su di lei ad un certo punto scese da dosso, e sempre al guinzaglio la tirava con forza, quasi la trascinava nel fango facendole molto male al collo, la tirava con forza nel fango, nel frattempo qualcuno aveva riattizzato il fuoco, ( visto che non pioveva più) cosi la trascinò vicino al fuoco, Anna si asciugò la faccia con le mani cercando di scrollare da dosso il fango che gli aveva inferto quella tirandola per il campo, aveva qualche escoriazione, le tette erano graffiate dal terreno che anche se bagnato strisciava sul suo corpo, la lasciò li per un po’, e si allontanò dicendo qualcosa verso la camera che non si capì.
Avevo quasi finito il pollo, era da tanto che non mangiavo carne, cosi aprii un altro pacchetto e c’erano delle patatine fritte, mi avventai su di loro e le ingoiai tutte in poco tempo,.
Intanto il video era finito e ormai la solita scritta”.THE END”.
I video questa volta non erano numerati cosi non potevo sapere se era la continuazione di quello di prima oppure era il finale, ma seguii il numero di come li avevano sistemati, cosi lo inserii nel lettore e lo accesi ma per molto tempo non si vedeva niente poi ”THE END’..
Che scherzo era questo? Ne misi un altro ma come quello di prima usciva solo ‘..THE END’. Niente di più.
Ormai demoralizzato e con una paura di non rivederla più misi l’ultimo dvd, misi play e”..apparve la faccia di Mustafà”” ahahahahahaha”.che c’&egrave hai avuto paura che l’avevamo mangiata? Ma non siamo cannibali a noi piace solo sottomettere le persone che si credono superiori a noi, cosi abbiamo deciso che forse non te la faremo più vedere per un bel pezzo”ahahahahahah”.lei &egrave d’accordo ha detto che non vuole tu veda quello che fa”ahahahahahah’..e sai sta facendo molto e ci sta facendo guadagnare molti soldi, ora sta in un castello, mi hanno dato quasi ventimila euro per poterla tenere con loro per tre giorni, ho detto che questa volta le possono fare veramente tutto, anche lasciarle qualche segno indelebile’.ahahahahahahaha’..non so se dopo la rivorrai ancora ma per adesso non c’&egrave niente da vedere per almeno tre giorni, poi se lei vuole ti inviamo qualche video”ma solo se vuole lei altrimenti rimarrai con il dubbio di quello che le hanno fatto e che le stanno facendo ora’ la faccia di Mustafà scomparve e il video”..THE END”come sempre.
Ero nella disperazione più totale, mi guardavo intorno andai alla porta e sbattevo le mani su di essa in attesa che il guardiano mi aprisse ma inutilmente, come fare’.come fare” non c’era niente e se lei non voleva che li vedessi i suoi video che succedeva, me la ripotavano oppure ormai era persa per sempre, camminavo nella stanza avanti e indietro, ma non risolvevo niente, guardando intorno e nel sottofondo del pollo vidi un altro dvd, corsi subito al lettore e lo inserii, anche questo buio completo, mi avevano nuovamente preso in giro, aspettai un poco poi”.apparve una tenda come quella degli indiani visti in televisione, la videocamera stava entrando nella tenda, e c’era lei appesa per le braccia al centro era come fosse morta non aveva reazione, nuda non aveva un pelo ne in testa ne altrove, la camera gli passava vicino inquadrandole le spalle il culo la fica, le tette l’inquadrava in faccia ed era lei non c’erano dubbi.
Entrò un mezzo uomo sarà stato alto guardandolo dal video solo un metro e cinquanta sembrava un nano, come quella dei rom, si avvicinò e la chiama ‘ Anna!!! Anna!!!!’ Ma lei non apriva neanche gli occhi, ne dava cenni di movimento, questo con molta cattiveria prese dal fuoco un tizzone non sembrava molto caldo, anzi sembrava spento, con quello si riavvicinò e lo avvicinava alle spalle, Anna apri gli occhi e gridò fortissimo, allora pensai era molto caldo, inquadrando dietro si vide la piaga che subito si manifestò sulla sua pelle chiarissima, ma il vigliacco sorridendo continuava a farlo scorrere ad una certa distanza su tutto il corpo e lei gridava sempre più forte, sembrava che le sue grida gli davano soddisfazione e lo incitavano a farlo nuovamente sempre con piu insistenza, lo avvicinò a tutto il corpo fino alle caviglie, Anna era in preda al panico gridava sempre più forte e quello non smetteva mai, poi si allontanò butto il tizzone nuovamente nel fuoco e se ne andò, non guardò neanche se avesse fatto danni, ci pensò il videoamatore a farlo, si avvicinò da dietro e dalle spella alle caviglie fece una panoramica, muovendosi con calma senza correre, si vedeva la pelle che aveva anche se da lontano avuto contatto con qualcosa di caldo, poi smise e ritorno fuori la tenda lasciando Anna sempre li legata e adesso anche con il dolore del calore sul suo corpo.
Il video continuava all’esterno inquadrando dei campi di erba immensi, si perdevano a vista d’occhio, c’era qualche albero e la vista era stupenda, ma in lontananza si intravvedeva un’ombra sembravano persone che camminavano verso la camera, poi mano a mano si stagliavano sempre con maggiore intensità, e infatti erano delle persone maschi e femmine, ma non erano rom sembravano molto eleganti anche, quando arrivarono molto vicini alla camera”’.si spense tutto e’..nuovamente la faccia di Mustafà”’ ciao carino, come vedi ti abbiamo fatto vedere solo un poco di quello che gli hanno fatto”ma quello che gli faranno sarà molto più duro, questo lo sai vero? Non so se te lo faremo vedere,ma”..c’&egrave quel mio amico con il cazzo asinino che ti vorrebbe incontrare visto che Anna &egrave impegnata a te fa piacere?……dimenticavo tu non mi puoi rispondere, però te lo mando e forse viene anche un altro che non ha mai chiavato nella sua vita per lo stesso problema, ha solo 25 anni ed ha un cazzo impressionante cosi non &egrave mai riuscito a farsi nessuno, lo faremo anche se so che ha te non piace’eheheheheh’.ti farò legare e bendare cosi non vedi ma’.senti soltanto’.eheheheheh”ma questo lo decido io quando’ poi’.come sempre ‘..THE END’.
Continuavo a guardare il monitor senza ovviamente vedere niente, mi lacrimavano gli occhi, non solo pensando che non avrei visto Anna, ormai vedere i suoi video mi eccitavano e anche se non volevo mi piaceva che la maltrattavano, poi perché pensavo’..veramente vengono quei due che ha detto quello?? Sai molte cose rimani combattuto, non volevo farlo ma mi piaceva che me lo avrebbero imposto’..allora ero anche io come Anna, mi piaceva che le cose me le facevano fare con l’imposizione, non sapevo più cosa pensare, ogni tanto mentre ero disteso sul letto pensavo a lei e cosa le stavano o stava facendo, con la sua disponibilità oppure per forza, e poi veramente verranno, avevo le farfalle nello stomaco pensando che avrei provato nuovamente ad avere un cazzo enorme nelle viscere, ma un’altra parte non voleva che la cosa accadesse, che mi stava succedendo?
Cosi disteso e con questi pensieri che mi giravano nella mente, non ricordai più niente, mi svegliai che c’era il nero a guardarmi, e ebbi una paura che era arrivato il momento, ma non era cosi, mi aveva portato del cibo, e cosi passai” penso”. un’altra giornata, non succedeva niente mangiavo e dormivo,senza avere notizie ne di Anna ne se veramente qualcuno sarebbe venuto, mi aveva messo un tarlo nella testa che mi ronzava e mi faceva pensare.
Poi”’.successe qualcosa’..una mattina o sera, entrò il nero che dopo avermi dato il cibo mi invitò a farmi una doccia, e un clistere, lo guardai e sorrisi, ‘ un clistere e a te che importa se vado di corpo oppure no che te ne frega’ gli dissi, ma questo si rabbuiò in volto e con la bocca chiusa senza che i denti si vedessero sembrava più nero del solito e ebbi paura quando si avvicinò ‘ ti ho detto quello che devi fare fallo senza creare problemi’ mi disse, mi ero dimenticato di quello che aveva detto Mustafà e mi venne un colpo, allora era arrivato il mio momento.
E cosi dopo che ebbi mangiato andai in bagno mi feci una doccia tonificante prima calda e poi fredda e infine’.vidi già posizionato il clistere appeso, doveva contenere almeno tre litri di acqua da quando era grosso, cosi unsi la cannuccia e mi misi in posizione, quando d’improvviso entrò il nero mi disse ‘ ok te lo faccio io, tu devi solo stare fermo altrimenti ti lego, lo sai che ti posso fare quello che voglio’ e per paura rimasi con la testa per terra e il culo in aria, il nero prese la cannula, vide che era lubrificata ma la ripulì rendendola di nuovo secca, e la infilò senza neanche dirmelo nel culo, mi fece sentire un dolore tremendo, anche perché non prese in pieno il buco ma strusciò su un lato e mi graffiò, ma poi apri l’acqua tutta in una volta e subito mi sentii riempire, sono stato molto tempo sembrava che il mio ventre voleva scoppiare tanto era ingrossato, lui sentiva che mi lamentavo ma continuava a riempire, fino a quando l’acqua cominciò a uscire da sola e lui incazzandosi mi diede molti schiaffi sul culo dicendo di chiudere e non far uscire l’acqua, ma non ci riuscivo, cosi quando il clistere stava quasi per finire, tolse la cannula e mi infilò un plug anale per non far fuoriuscire l’acqua ma durò poco perché anche se non mi aveva dato il permesso mi sono alzai e mi sonoi seduto sul water, scaricai tutto acqua feci e mi sentii meglio ovviamente, ma il nero era incazzato venne vicino e siccome ero seduto e mi mantenevo la pancia mi assestò tre schiaffoni che quasi mi faceva cadere qualche dente, rimasi stralunato poi disse ‘ ok appena finito ritorna nella camera e rimani li ti faccio sapere io qualcosa’ e cosi dicendo mi lascio seduto sul cesso e se ne andò.
Ritornai nella camera avevo la pancia sconquassata mi faceva male molto male avevo scaricato dal mio intestino anche l’anima, cosi mi distesi e rimasi in attesa.
Restai in quello stato di semincoscienza per un po’ ancora mi faceva male la faccia per gli schiaffi che mi aveva assestato il nero, e restai in attesa, non potevo neanche rivedere qualche video perché si era portato via tutto dischetti e rimanenze del cibo che avevo conservato, diciamo per la cena, quindi mi aveva lasciato senza niente, dovevo solo aspettare gli eventi, e che cosa sarebbe successo.
Mentre pensavo queste cose ecco che entra’..Mustafà, era l’ultima persona (lo chiamato persona) che volevo incontrare quel giorno, non lo volevo neanche guardare il faccia, era stato la causa di tutte le nostre vicissitudini, e lo odiavo con tutto me stesso, penso che questo lo sapeva anche lui, ed era per questo che continuava a martellarmi, poi ”.ahahahahahah’..ciao bella passerina, anzi dovrei dire bel culettino”.ahahahahahah”.&egrave arrivato anche il tuo momento lo sai vero?, diciamo che tra poco vengono a prenderci, ci portano dove sta”.Anna, la vuoi rivedere? Ti piacerebbe? Penso proprio di si, e la facciamo assistere a quello che ti facciamo, lo sai quello che ti facciamo, oppure non ricordi?’ lo guardai, ero contento di rivedere Anna ma subito riabbassai gli occhi, non volevo vederlo in faccia, ma credo che lui capì che ormai ero una persona succube di loro, e che mai mi sarei ribellato, anche perché come fare?
In effetti dopo qualche minuti bussarono e scendemmo, anche a me come a lei mi misero un collare e un guinzaglio e mi obbligarono a camminare a carponi, mi fecero salire nel portabagagli e la macchina parti a tutta velocità, camminammo molto, tanto che mi stavo stancando a stare rannicchiato nel portabagagli, poi ci fermammo, mi aprirono e senza neanche una parola mi tirarono e mi bendarono, facendomi scendere e rimettere a carponi, camminai con molta difficoltà, eravamo su del bricciato che mi faceva male alle mani e alle ginocchia, ma loro tiravano e volevano che camminassi veloce, ma più di quello che facevo non potevo fare, sentii che salivo degli scalini, e infine sentii sulla pelle il freddo del marmo, eravamo arrivati in casa, mi fecero camminare ancora un poco e poi, ‘ cuccia qui non ti muovere e non togliere la benda, sai che cosa ti potrebbe capitare vero??’ annuii con la testa e cosi fu, mi lasciarono e tornarono dopo un poco, mi ripresero per il guinzaglio e mi incitarono a camminare, fui preso pr le braccia e le gambe e mi fecero coricare con la schiena, non capivo cosa fosse so solo che avevo ancora le gambe penzoloni dopo avermi sistemati su questa fascia, che arrivava dalle spalle alla fine della schiena, praticamente il culo era esternamente alla fascia, poi mi distesero legandomi la testa all’indietro le mani a delle catene della fascia che era sollevata da loro e poi alla fine mi alzarono le gambe legandole alle catene sempre della fascia, praticamente ero su un lettino ginecologico ma sospeso.
Dopo qualche minuti mi sentii la voce e il cattivo odore di Mustafà, ‘ adesso ti tolgo la benda e ti faccio legare una fascia dietro la testa cosi che alzandola puoi vedere almeno per un poco quello che ti sta succedendo tra le gambe, va bene?….ahahahhaah’.avrai una bella sorpresa’ non sapevo quale sorpresa mi sarebbe apparsa ma annuii con la testa e cosi fece, mi tolse la benda e rividi la sua orrenda faccia, mi misero la fascia dietro la testa e alzandola cosa vidi?
Anna”..mi sorrideva, era in piena forma anche se usata in malo modo sembrava anche che avesse più muscoli, poi si guardò in basso e lo feci anche io, ‘ mamma mia!!!’ esclamai, aveva uno strapon allacciato alla vita che era una cosa enorme, poi me lo appoggiò sulle palle e disse, ( era la prima volta dopo che se l’erano presa che mi parlava), ‘ ti piace’..ha un diametro di tredici cm ed ha una lunghezza di quarantotto cm, se entra te lo infilo tutto dentro, se no entro fino a dove arrivo, sai ti preparo per questi’ e si avvicinarono due neri e un bianco anche loro avevano dei mostri tra le gambe, ( Anna aveva una voce bellissima, era da molto che non la sentivo), poi”..’ Anna ma che fai, lo sai almeno chi sono? Ti ricordi di me, che ti hanno fatto, mi tratti in questo modo’ ‘ certo che so chi sei, sei quel pisellino di mio marito che’..non ha mai capito che a me piaceva essere violentata e non accarezzata dolcemente come facevi”.e poi”’hai un cazzetto che vicino a questi non &egrave neanche un loro pelo’, tutti ridevano anche Mustafà si stava sbellicando dalle risate, poi Anna prese un tubetto da un mobiletto e con le mani lo spalmò su tutto l’enorme stra pon che aveva, poi fece uscire il gel sul mio buco del culo e lo spalmò con molta solerzia, ogni tanto infilava due o tre dita nel buco cercando di far entrare anche il gel, poi mi tolsero la fascia dalla testa lasciando che questa si appesantisse all’indietro, e qualcuno mentre Anna continuava mi infilò il suo cazzo in bocca, facendolo entrare fino alla gola, e mentre ero distratto da quello sentii che mi premeva sul buco e”..fece entrare senza sforzo ( con l’aiuto del gel) una buona porzione di quello strapon nel frattempo per il dolore strinsi la mascella facendo male quello che avevo in bocca, cosi lo tolse e mi riempi di schiaffi sulla faccia, e Anna entrava sempre di più nelle mie viscere, spingeva e entrava mentre quello che gli avevo quasi morso il cazzo mi prendeva a schiaffi ‘ quasi me lo staccavi, figlio di puttana’ e giu schiaffi, Anna? Continuava non gli importava che mi stavano schiaffeggiando a lei interessava solo entrare con quel gigante nel mio culo, mi sentivo sventrare, mi sentivo pieno e quasi mi faceva male, mi accorsi che aveva appoggiato le sue cosce sul mio culo mi accorsi che era entrato tutto, 46 cm di strapon tutto nel mio culo, si fermò mi guardava con occhi di eccitazione, poi dopo alcuni secondi che era ferma”..usci tornando indietro a passi letteramente, lo sentivo scivolare fuori, usci del tutto dal culo lasciando un buco largo, e lo infilò nuovamente entrando fino a fondo come prima solo che questa volta non era entrata piano piano come prima ma’.tutto in un colpo, senza mai fermarsi emisi un grido quando arrivò alla fine che sentendolo anche io mi venne la pelle d’oca, la sua faccia era in estasi mi guardava e aveva un sorrisetto come se dicesse, ‘ te lo sto mettendo in culo ed &egrave enorme’.
Molte volte andò avanti e indietro e ogni volta mi faceva male perché arrivava fino allo stomaco, dopo molto tempo usci lasciando buco aperto e distruzione interna ero sfinito avevo male allo stomaco e mi faceva male il buco del culo, ma non finii neanche di pensare che il nero mi fece nuovamente gridare, aveva sostituito Anna e mi aveva penetrato in un sol colpo, anche lui mi chiavò nel culo molto profondamente e con molta violenza, e anche lui dopo molto tempo lo sentii sborrare nelle viscere, ne usci e subito ne entrò un altro, faticavo a stare sveglio mi sentivo lacerare le viscere, certo ne avevo subite tante ma questo era impossibile sostenerlo, anche il secondo fini lasciando il posto al terzo che mi infilò con una violenza tale che mi venne da vomitare dal dolore, anche questo mi chiavò nel culo con forza e determinazione senza smettere mai, non mi avevano lasciato il tempo di respirare tra uno e un altro, mi avevano allargato quattro di loro in poco piu di un’ora senza lasciarmi risposare neanche un minuto tra l’uno e l’altro.
Ero distrutto sia nella mente e’anche nel culo e la cosa che più mi faceva schifo era che avevo goduto almeno due volte mentre mi inculavano senza che mi toccasse nessuno, cominciai a piangere come un bambino, Anna si avvicinò alla mia faccia e mi baciò sulla bocca infilandomi la lingua in gola, cosi mi sentii meglio sapevo che ancora mi amava ma non sapevo se voleva ritornare con me oppure no, poi si scostò si mise ad una certa distanza e mi guardava, senza dire una parola, poi mi circumnavigò intorno e si rimise tra le mie gambe, c’era un silenzio esagerato si poteva quasi tagliare con un coltello, tutti erano attenti a quello che sarebbe successo mi appoggiò nuovamente lo strapon all’ingresso del culo e con una spinta brutale lo infilò nuovamente tutto dentro ma questa volta si fermò quando le sue gambe raggiunsero il mio culo, avevo tutto lo strapon nel culo e lei si abbassò prendendo tra le labbra il mio come lo aveva chiamato lei il mio pisellino, cominciando ad aspirare come se era una cannuccia e lei aspirava dal bicchiere, fino a farmi sborrare nuovamente nella sua bocca, Anna non ne fece uscire neanche una goccia ingoiando tutto, poi con una lentezza esasperante cominciò a far uscire e poi rientrare lo strapon dal mio culo, alla fine come era entrata cosi usci, brutalmente, provocandomi una temporanea fuoriuscita del culo dalla sua sede, che lei rispinse dentro e infilandoci anche la mano per farlo stare al suo posto.

Lolita aspetto tue notizie

Mi alzai a fatica, non riuscivo a reggermi sulle gambe, tanto che mi presero sotto le braccia e mi fece vestire, mi accompagnarono a casa e mi riportarono nella stanza che ormai era diventata l’unica mia proprietà, mi distesero sul letto e mi lasciarono solo, la mia mente ormai vaneggiava non riuscivo più a connettere, che giorno era? Che cosa stava succedendo? Non capivo più niente ero alla merce della ormai perdita della memoria, mi sentivo girare senza poter fermarmi, e ogni tanto mi risalivano alla mente le belle giornate passate con Anna e tutte le cose che facevamo insieme, il giorno che ci siamo sposati e poi alla fine la faccia di Mustafà che mi guardava, mi addormentai sfinito non ricordando neanche il mio nome.
Mi risveglia dopo non so quando, ricordo solo che mi facevano male le gambe e non sentivo il culo era come se fosse enorme mi sembrava di avere una ciambella tra le chiappe e non potevo stringere, mi guardai intorno e vidi su un tavolo dei pacchetti forse è cibo pensai e alzandomi con molto sforzo cercai di mettermi seduto ma non potevo avevo troppo male, cosi mi alzai barcollando e mi avvicinai al pacchetto lo aprii e vi trovai del cibo che ingurgitai senza neanche sentire il sapore, e come al solito dei dvd, “nooooooo” gridai “mi sono stufato di avere questi dischetti, e lei non fa niente per non farli smettere gli piace molto essere torturata” parlai ad alta voce, ma non avevo voglia di vedere quei dischetti mi davano il voltastomaco, cosi decisi di finire di mangiare e rimettermi a letto, li avrei visti in momenti migliori quando mi sarei sentito meglio, cosi mi distesi e cercai di rilassarmi e non pensare più a niente.
Quando mi risvegliai mi sentivo un poco meglio, ma sempre il buco del culo mi faceva male, non riuscivo a stare seduto cosi mi alzai feci una doccia, che mi rimise un po’ in sesto, e siccome non avevo mangiato tutto, finii quello che avevo lasciato, il pacchetto dei dvd era ancora sigillato non volevo aprirlo, ma la curiosità era tanta che non ne potetti fare a meno dopo aver ingoiato l’ultimo morso aprii il pacchetto, dentro c’erano tre dischetti, con sopra scritti i numeri 1…2…3 e un postit “ da vedere in sequenza non sbagliare……Mustafà”.
Non volevo vedere e solo il pensiero che lo avrei rivisto nel video mi dava la nausea, ma la curiosità era troppa, restai a guardare i dischetti senza fare niente per un bel po’, poi….presi quello che stava scritto uno e lo inserii nel lettore ma senza pigiare play, guardavo il monitor buio e non avevo il coraggio di far partire il video ma alla fine vinse la mia curiosità e cosi pigiai play.
LO SAPEVO non volevo pigiare ilplay perché non volevo vederlo, ma la prima immagine è di Mustafà…..” ciao femminuccia, e si che ti è proprio piaciuto quello che ti hanno e ti abbiamo fatto, sei contento? Non so credo di si, come credo di no, ma che avresti potuto fare se non sottostare alle nostre voglie? E sai è piaciuto molto anche a lei anzi vorrebbe ripeterlo tu sei d’accordo?…….ahahahah anche se non lo fossi se vogliamo ripeterlo non puoi disubbidire ti pare? Ok non voglio più stare a parlare con te, tanto non mi rispondi…….ho venduto Anna per una settimana mi hanno offerto 50mila euro, però……..vogliono usarla come vogliono senza regole, che dici la mando? Ma si a te fa piacere come fa piacere a me sai i soldi e cosi ho accettato le possono fare tutto ma proprio tutto senza nessuna regola, e se poi……………….ma staremo a vedere dopo una settimana che succede, dimenticavo questo dvd è stato inciso già una settimana fa, ehehehehehe, e lei sarà tornata? Sana? Oppure rotta? Rotta senza dubbio sicuramente le avranno aperto il culo ancora di più ma….questo video è finito devi inserire il numero due se vuoi continuare, è stata una settimana tremenda per la tua……ANNA, se vedrai te ne accorgerai,……a dimenticavo, non vuole più tornare da te…..ha detto che se ti fa piacere ti invia sempre i video che farà, ma è una tua decisione, ciao alla prossima”.
Cosi mi salutò Mustafà, rimasi di sasso a sentire quelle cose che aveva detto, non credevo che Anna la mia bella Anna non volesse più tornare da me, l’amo alla follia accetto tutto quello che fa e che vuole fare ma la rivoglio in qualsiasi stato sta, anche vecchia e usata da tutti, ma come fare per sapere se era vero? Avrei dovuto parlare con lei, comunque tolsi il dischetto e lasciai lo sportellino aperto non riuscivo a mettere il secondo.
Passai tanto tempo a guardare il monitor e lo sportellino aperto avevo il dvd tra le mani e non riuscivo a inserirlo, poi preso dalla curiosità lo inserii e pigiai play, come sempre i primi minuti furono bui, finalmente si illuminò e la scena era ambientata in una stanza, dove c’era una scrivania solo e dietro come sempre Mustafà, il resto della stanza era nuda nessun gingillo solo una sedia davanti alla scrivania, si apri una porta e entrarono tre persone, una si mise seduta e due rimasero ai suoi lati…..”allora” disse quello seduto “ c’è la dai questa femmina da maltrattare? E quando ci viene a costare? Diciamo per una settimana e se ci piace la terremo un’altra settimana” Mustafà fece un cenno entrò un nero enorme aveva una catena alla fine della catena collegato con un moschettone c’era…..Anna aveva le mani legate dietro la schiena, un plug in bocca che gli vietava di parlare, sui capezzoli una sorta di conchiglie e sul pube una copertura che impediva di vedere le labbra, quando fu vicina quello che era seduto sulla sedia si alzò si avvicinò a loro e cominciò a palparla su tutto il corpo, ma appena si avvicinò al pube per evitare che togliesse la copertura il nero lo fermò “ che ne dici ti piace” disse Mustafà,” ma la puoi solo toccare non puoi togliere niente fino a quando non hai pagato e accettato le regole e devi sempre farle dei video in qualsiasi occasione, “ ok “ disse quello e si rimise a sedere, “ quanto” “ diciamo cinquantamila per una settimana, e….non puoi lasciare ferite permanenti la devi riportare cosi come la vedi adesso….. amico!!” l’amico si rigirò nuovamente a guardare ma non fece nessun movimento “ non ti sembrano troppi soldi cinquantamila per una settimana? Diciamo la metà e la riportiamo cosi” Mustafà guardò il gigante e questi scosse la testa impercettibilmente “ no per la metà solo tre giorni, tutta la settimana il prezzo è quello che ti ho detto”.
Misi in pausa, non ci credevo stavano trattando un prezzo per la mia Anna, ma che cosa era diventata in mano a questa gente, non riuscivo a credere pensavo che stessero scherzando per farmi dispetto….cosi ripresi la visione.
L’amico si girò verso i suoi e questi dissero di accettare, “ ok….ma le regole le facciamo noi….le possiamo fare tutto ma proprio tutto anche se dovesse rimanere qualche cicatrice, “ il video riprese tra le cosce di Anna e si vedeva la sua eccitazione che le colava lungo la coscia, si eccitava solo della contrattazione figurati quando stava con loro, Mustafà ci pensò e questa volta non guardò il nero, “ va bene “ disse “ ma se nel caso esagerate vi ritengo colpevoli e per voi ci sarà guerra”, l’amico non battè ciglio mise la mano nell’interno della giacca e tirò fuori un libretto di assegni, lo apri sul tavolo e prese una penna ma Mustafà “ che fai…….non voglio assegni ma soldi in contanti gli assegni non sono mai stati buoni per noi”, l’amico “ ma non ho tanti contanti con me e poi i nostri assegni sono sempre stati coperti “ ma visto che Mustafà non si muoveva “ ok mando uno dei miei a prendere i contanti” cosi si girò e farfugliò qualcosa, uno dei due parti e andò via, nel frattempo portarono dei liquori e degli stizzichini in attesa del ritorno dell’uomo.
Ritornò dopo una buona ora aveva una specie di valigetta che depositò sul tavolo, l’amico la apri e la girò verso Mustafà, che prese le mazzette e le cominciò a guardare, se erano buoni e non false, chiamò Hassad!! Entrò un altro nero, Mustafà gli passò la valigetta questi la prese e usci, ritorno dopo un po’, assicurando che erano tutti buoni, “ ok i soldi sono buoni” “non avrai mica pensato che ti dessi soldi falsi vero?” “ neanche un minuto la ragazza è vostra da questo momento la riporterete sulle sue gambe come ve la stiamo consegnando, ok??”.
Senza dire una parola presero il guinzaglio dalle mani del nero e la strattonarono facendola camminare insieme a loro, uscirono dalla stanza e il video si fermò con la faccia di Mustafà che guardava la camera rideva e sventolava i soldi che gli avevano dato “ vedremo come torna tra una settimana, questi sono dei sadici figli di puttana e la useranno veramente come vogliono, speriamo solo che la riportano viva…..ahahahahahahahahah….”.
Il video si fermò per qualche minuto, poi riparti, si vedeva Anna che veniva tirata dall’amico e senza neanche un poco di accortezza la sbatté nel cofano del suv lo richiuse e parti sgommando.
Il video continuava con la visione di una strada, doveva essere una autostrada non si sentiva niente nessun rumore, poi dopo quasi una buona ora entrarono in un cancello con un viale lo percorsero tutto e quando arrivarono al portone il suv si fermò, scese l’amico apri il cofano prese il guinzaglio e letteralmente tiro fino a farla cadere per terra Anna che quasi si voleva opporre, riusci a mettere un piede e rimanere in equilibrio ( visto che aveva le mani legate) ma l’amico non si scompose più di tanto continuò a tirare e avvicinandosi all’orecchio di Anna ringhiò “ per una settimana sarai soltanto nostra e non puoi dire di voler smettere ti abbiamo pagato e anche molto caro quindi aspettati una settimana di terrore e di dolore” poi la continuò a tirare e passò il guinzaglio ad una inserviente che era sulla porta, questa anche la tirò facendola camminare svelta, Anna aveva ormai la bocca anchilosata per il plug che ancora era legato nella sua bocca correva indietro a quella cercando di non cadere con i tacchi, sarebbe stato tremendo farsi trascinare per il collare, poi buio e ……THE END…….
Tolsi il dischetto e lo guadavo tra le mani lo giravo e lo rigiravo che fine avrà fatto, che le stanno facendo, dalle parole di quello forse la torturano molto speriamo che la lasciano in vita e non l’ammazzano….cosi con questi pensieri inserii l’ultimo dischetto anche se sapevo che me ne avrebbero portati degli altri, una settimana è lunga se ti torturano, le giornate non passano mai, le ore sono infinite.
Misi il terzo e per adesso ultimo dischetto, caso strano parti subito, una luce forte mi abbagliò gli occhi, poi si vide una stanza al centro Anna legata a croce al centro, intorno quattro femmine che la accarezzavano, qualcuno le tirava i capezzoli facendola gemere (aveva ancora un plug nella bocca) una le infilò la mano nella figa senza neanche lubrificare un po’ ma ci fece sapere che non ne aveva bisogno visto che già era zuppa, e mentre quella con la mano nella figa parlava e rideva un’altra gliela infilò nel culo con violenza, Anna gemeva quelle due cominciarono a uscire e entrare nei suoi buchi senza smettere mai e lei godeva si sentiva che godeva come una pazza, anzi agevolava le due, poi smisero si armarono di fruste, alla fine della frusta avevano inserito dei piccoli aghi, e cominciarono a frustare , quasi subito la pelle di Anna cominciò a sanguinare e questa volta gridava dal dolore non era godimento ma dolore vero, le altre vedendo che gridava a più non posso si unirono alla fustigazione la ridussero a brandelli usciva sangue da tutto il corpo dalle tette dal pube dalla schiena dal culo si accanirono talmente che qualcuno gridò che smettessero e cosi fu, smisero ma Anna continuava a lamentarsi e il sangue colava, nessuno andò a pulirla ma ebbe un paio di secchi di acqua, credo che era acqua ghiacciata perché si irrigidi e rimase senza fiato, qualche punto del corpo smise di sanguinare ma ancora aveva sangue che le gocciolava sul corpo.
Il video era ripreso non continuo ma ogni tanto smetteva e la scena di dopo era un altro momento e forse ad ore differenti, perché Anna questa volta era stata legata con dei tubolari su una tavola, uno all’altezza della pancia che gli faceva alzare il culo due erano delle fasce di ferro che le coprivano le caviglie ed erano state avvitate alla tavola, altre due ai polsi e infine la testa era infilata in un buco della stessa tavola girata a testa in giù, praticamente non vedeva quello che gli succedeva intorno ma solo sotto, e cosi cominciarono a chiavarla e incularla si alternavano mentre uno chiavava l’altro la frustava sulle spalle, alcuni lo infilavano nel culo altri solo nella figa, andò avanti per molto tempo non finivano mai, prima di perdere il conto ne contai almeno cinquanta, ma poi anche io persi interesse, lei godeva quando cominciarono, poi cominciò anche lei ad avere fastidio, la sua figa era diventata rosso fuoco e il culo una caverna ma quella gente continuava qualcuno la inquadrava da sotto e lei con gli occhi chiusi sembrava come svenuta ma….le colavano le lacrime dalle guance…….finalmente la scena cambiò adesso era distesa con la pancia in alto, non si capiva se le scene erano in sequenza oppure girate giorno per giorno o a distanza di ore, bloccarono la testa con delle tavolette ai lati quindi poteva solo guardare in alto, sempre polsi e caviglie saldamente legate, non poteva muovere neanche il busto anche quello mantenuto fermo da delle cinghie, e cosi cominciarono a frustarla, erano in tanti e lei poteva solo chiudere gli occhi e gridare, cambiò scena ripresero sempre lei distesa sul tavolo, le strisce delle frustate erano meno evidenti, quindi era un nuovo giorno, la testa sempre bloccata come i polsi e le caviglie, le femmine del gruppo si alternarono a mettersi sedute sulla sua faccia, qualcuna si faceva leccare culo e figa e godeva altre le pisciarono in faccia facendosi poi leccare le ultime gocce, una….anzi tre si misero sedute sul suo viso e oltre a pisciare gli cagarono letteralmente in faccia, la cosa buona era che poteva chiudere la bocca quindi non ingoiò niente di quella schifezza, si allontanarono e vidi che inserivano un tubo nel culo largo a occhio almeno otto cm, un altro fu posizionato nella figa alla fine del tubo una scatola trasparente, non capivo cosa potevano fare, erano veramente delle persone poco normali, poi mentre lei ancora aveva la faccia piena di cacca sulla bocca sugli occhi, non poteva vedere solo sentire, intorno si sistemarono tutti, maschi e femmine e cominciarono a fare scommesse, “ scommetto che va prima nel culo” “ no prima nella figa, “ ma cosa? Non riuscivo a capire, sapevo che era qualcosa di schifoso ma non sapevo cosa.
Poi mentre tutti chiacchieravano entrò un maschio che aveva tra le mani uno scatolo di cartone che appoggiò sul tavolo tra le gambe di Anna, ci fu silenzio, questo si guardò intorno e ridendo apri lo scatolo, ne tirò fuori due topolini bianchi, e due criceti del caucaso, e li mise nel contenitore trasparente dove partivano i tubi che arrivavano alla figa e al culo di Anna, poi…..”cominciamo? avete smesso di scommettere oppure aspetto ancora un poco?” Anna era sempre piena di cacca nessuno l’aveva tolta quindi non poteva ne vedere ne aprire la bocca, poi ci fu un coro “ok diamo inizio alla corsa”.
Poi………..al prossimo dvd, mi fate sapere se vi piace? Anche se negativo va bene uguale, anche solo per qualche consiglio

 

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Ero sconcertato di quello che avevo visto, povera Anna deve subire tutte queste cose, ma….a lei piacciono anche se in parte ma piacciono, adesso? Dovevo solo aspettare se mi portavano qualche altro dischetto, cosi mi rimisi sul letto a pensare e ripensare quello che avevo visto, e se fosse tutta una montatura, ormai con i pc si può fare di tutto, ma, forse non era una montatura, e ripensandoci presi il mio cazzo in mano ormai in tiro e comincia e masturbarmi, piano senza fretta altrimenti sarei venuto subito e poi????
Passò un poco e mi sborrai nella mano, che schifo non lo avevo fatto più da quando mi ero sposato con Anna, e mi addormentai spossato dai video e dalla sborrata.
D’improvviso entrò il nero che era fuori, oppure non c’era più, forse volevano farmelo credere, portò uno scatolo lo poggiò sul tavolino e sorridendo disse “ dentro lo scatolo ci sono dei dischetti che ti manda la tua cagna….anzi diciamo la nostra cagnaputtana, “ e scoppiò in una fragorosa risata che rintronò nella stanza, poi usci chiusa la porta come sempre a chiave e rimasi solo.
Avevo fame sete e mi sarei fiondato sullo scatolo per vedere che cosa c’era, ma aspettai, solo il pensiero che avrei trovato altri dischetti di Anna mi tormentava, quindi aspettai ancora, ma dallo scatolo anche se chiuso usciva un profumo di mangiare che non potei farne a meno mi sollevai sui gomiti, misi i piedi fuori (ancora non potevo mettermi a sedere) e mi alzai apri lo scatolo e in piedi cominciai a mangiare, ingurgitavo tutto senza sapere neanche che fosse, lo ingoiavo senza masticare, poi mentre mangiavo vidi un foglio, e lo lessi “ stai mangiando?? Be quello che mangi……no fa niente non ti voglio dire cos’è, ma metti il numero uno dei dvd e mangia mentre guardi potrebbe succedere che capisci” quella scritta mi fece subito passare la voglia sputai quello che avevo in bocca e mi venne da vomitare, ma segui il consiglio cosi presi il dischetto uno e lo inserii nel lettore, questa volta erano quattro, pensai che era tutta la settimana, quindi era già passata, lei ora era con loro speravo che la facessero riposare e che la curassero, ma pigiai play.
Questa volta il video apparve subito senza bui e senza la faccia di Mustafà, riprese da dove aveva lasciato Anna distesa legata con la faccia imbrattata e due tubi nella figa e nel culo alla fine un contenitore trasparente con due topolini e due criceti e tutti che dopo aver scommesso aspettavano l’apertura dei tubi che li conduceva ai buchi.
“ok disse quel signore, tutto finito siete sicuri di aver finito le scommesse a quale animale arriva per primo nel buco? E quale buco è il primo?” risposero tutti che era ok e doveva aprire e liberare gli animali, e cosi fece prese una cordicella e la tirò aprendo i tubi che conducevano ai buchi di Anna, i topi e i criceti si azzuffavano ormai nello stretto ma un topolino bianco annusò l’ingresso del tubo e molto titubante cominciò a sgattaiolare dentro, tutti quelli che avevano scommesso sui topolini lo incitavano a continuare, ma quello entrava e usciva dal tubo titubante, anche un criceto entrò nel tubo poi piano piano continuò il percorso, si dirigeva verso il culo, anche un topolino cominciò a camminare nel tubo ma questa volta andava verso la figa, tutti incitavano chi il criceto chi il topolino, Anna era ferma con la cacca tutta in faccia che ormai si era quasi tutta rappresa, alla fine vinse il topolino entro nella figa e subito dopo il criceto nel culo, Anna ebbe un sussulto non voleva gridare, anche perché gli sarebbe entrata quella roba in bocca, ma il topolino sicuramente gli aveva dato qualche morsettino e non riuscendo a trattenersi gridò aprendo la bocca e per conseguenza entrò tutto quello che aveva davanti in bocca, tutti risero a guardarla con la bocca piena di cacca non riusciva a sputare, una femmina si avvicinò e con molta cattiveria gli infilò un plug in bocca facendogli anche assaporare la cacca Anna si voleva divincolare ma non ci riuscì, intanto anche gli altri due animaletti erano arrivati alle sue intimità e da come la si vedeva agitarsi sembrava che stessero morsicandola all’interno, tutti si avvicinarono di più per vedere ma sicuramente non ci riuscirono perche gli animali erano dentro, non si vedeva niente dal di fuori, spensi e cominciai a piangere come un bambino, ma perché erano cosi cattivi con noi? Che cosa gli avevamo fatto che dovevamo subire tutte quelle cattiverie? Non c’erano risposte che potevano alleviare le nostre pene.
Cosi ripresi la visione, ormai si vedeva che soffriva e questa volta davvero non era più una cosa erotica ma solo torture senza scopo, il video cambiò scena e riprese che Anna era stata ripulita era nuovamente legata alla stessa maniera e ancora con i tubi, ma alla fine dei tubi non c’era più il contenitore piccolo ma uno un poco più grande, lei non aveva la bocca impegnata e aveva i suoi begli occhi verdi aperti e guardava in alto perché era una posizione obbligata, tutti la guardavano questa volta portarono una specie di bacinella, la cosa fece molto scalpore, dentro c’erano delle anguille erano grandi e scivolose, “adesso ci divertiamo per davvero i topolini ieri hanno fatto male alle sue parti interne, e l’abbiamo dovuta disinfettare, ma oggi abbiamo delle cose scivolose che non hanno bisogno di agitarsi eheheheh ci sarà da divertirci a vedere che cosa succede”.
E cosi dicendo prese le tre anguille e le verso nel contenitore subito si agitarono sbattendo la coda e come era previsto due subito imboccarono il tubo che andava al culo e l’altra a quello della figa, erano veloci e subito la prima entrò nel culo seguita dalla seconda, mentre la terza anche lei entrò nella figa, era una cosa paurosa, si vedeva il ventre di Anna che si muoveva perché le anguille cercavano di uscirne visto che il posto non era quello che a loro piaceva, era mostruoso la pancia si muoveva si vedeva distintamente che si muovevano nelle sue viscere,” ma non sarà pericoloso?” disse uno del gruppo “ e se non riescono più a uscire che accadrà?” ma subito uno disse, “tranquillo che non succede niente se non escono prendiamo un bisturi e gli apriamo la pancia e le togliamo” a quelle parole tutti risero ma molte femmine e maschi si masturbavano, si vedeva che qualche femmina aveva messo la mano tra le gambe e i maschi se lo menavano, pensando che veramente si poteva fare una cosa del genere, ( e se lo faceva veramente? Che cosa succedeva?).
Comunque il video continuò a riprendere la pelle della pancia che si muoveva, e Anna che strabuzzava gli occhi lacrimando, poi uno infilò una cannula nel culo e la riempi di acqua la pancia si gonfiò a dismisura, quando la fecero evacuare uscirono le due anguille nella bacinella dove aveva riversato tutta l’acqua che gli avevano fatto entrare, quella nella figa fu più facile uno infilò la mano e la prese, e quando infilò la mano Anna emise un grido da far paura, poi il video si spense ed era come se fosse finito ma……..improvvisamente si vedeva una stanza con un letto e sopra distesa c’era lei, che dormiva, ma quanto tempo era passato?
Entrarono due ragazzine avevano si o no diciannove anni, e si avvicinarono al letto avevano tra le mani delle fruste, e senza neanche svegliarla cominciarono a frustarla dicendole cose come “ puttana, dormi che fai, ci devi servire non dormire, ci dobbiamo divertire” e giu colpi forti su tutto il corpo, si vedeva lei che cercava di ripararsi con le mani e i piedi e…piano piano si fece buio e……THE END…..
Avevano ripreso a scrivere quel the end che mi angosciava molto, tolsi il dvd e ne inserii un altro ero preso da quello che vedevo e non volevo smettere, anche se angosciato la cosa mi eccitava molto e mentre vedevo sborrai da solo nelle mutande ma che cosa mi succedeva? Non riuscivo a capire, mi piaceva vedere come facevano del male ad Anna, lei lo permetteva e io ci godevo.
Pigiai play e parti il dvd, ormai non era un video ma solo spezzoni che si accavallavano uno sull’altro, l’immagine cominciò con Anna distesa sul letto e le due ragazzine che si facevano leccare da lei, si alternavano sulla sua faccia e ne godevano anche Anna sembrava che godesse anche se loro non davano nessuna attenzione a lei ma solo fra di loro, Anna era il dolce incomodo che doveva solo dare piacere non riceverlo, quando le due ragazzine furono soddisfatte, andarono via la lasciarono da sola sul letto, aveva il corpo pieno di strisce di frustate che gli avevano inferto le due, si distese esausta ma non ebbe neanche il tempo di chiudere gli occhi che entrarono tre maschi erano enormi due la presero e la sollevarono come se fosse di cartone, la misero di traverso sul letto a pancia in alto e uno si inginocchiò sulla sua faccia facendosi leccare il culo, Anna lo fece ma sembrava disgustata forse che non si era pulito quando era andato al bagno? Si vedeva che ridevano e quando fu soddisfatto si mise l’altro alla fine erano stati lavati dalla lingua di Anna tutti e tre e ridendo uscirono e la lasciarono sola.
Il video continuò che era in una stalla (almeno sembrava) aveva le mani coperte da guanti senza dita e legate al collare che aveva al collo, in testa portava un pennacchio di un colore blu in bocca un morso da cavallo, dove c’erano le briglie e era legata al palo del box.
Poi entrò una ragazza bassina le sciolse le mani, poi prese le briglie e tirandole la fece mettere a carponi, le inseri due ginocchiere e quando fu pronta le mise sulla schiena una sella con tanto di staffe lei montò degli stivali, era nuda e Sali sulla sella, Anna dava l’impressione dalla faccia che era sconvolta non capiva, la ma ragazza gli fece subito capire cosa voleva da lei, appena fu salita strinse i piedi e le sferrò due staffilate ai fianchi con gli speroni che aveva agli stivali cosa che non avevo visto, Anna gridò ma capi che doveva camminare con quella sulla schiena, sembrava una cavalla con la sua cavallerizza, questa la portò fuori dove c’erano tutti che aspettavano, la cosa che mi sembrò strana era che grandi piccoli enormi maschi e femmine erano tutti nudi e tutti aveva gli stivali ai piedi, vuoi vedere che tutti la monteranno come una cavalla? Ma c’è qualcuno che pesa maledettamente le spezzeranno la schiena, ma contemporaneamente mentre mi dispiaceva mi stavo facendo una sega a guardarla come subiva.
E cosi fu dopo aver fatto un giro con quella ragazza si avvicinò ad una staccionata e scese facendo salire un omone alto almeno 190 cm si sedette e Anna non potè fare a meno di emettere un grido, questo anche se molto alto riusci anche a inserire i piedi nelle staffe, quindi tutto il peso di almeno cento chili era tutto sulla schiena di Anna, anche lui dette due incitazioni con i piedi facendogli sentire gli speroni sulle gambe e Anna quasi sveniva ma mosse qualche passo prima che le braccia e le gambe la facessero cadere con la faccia per terra nel fango, cosi quello rimase su di lei mentre stava distesa , si mise a ridere accompagnato da tutti gli altri.
Si mosse uno che la sollevò da terra tutta sporca di fango la fece mettere eretta e gli legò alla vita una cintura di almeno dieci cm ai lati c’erano degli anelli e più avanti due anelli più piccoli, prese le mani di Anna e le agganciò negli anelli avanti, girò le redini indietro, prese un calesse (sembrava leggero) e lo infilò negli anelli più grandi e il finale negli anelli più piccoli vicino alle mani di Anna, legò molto stretto e lo testò salendoci sopra, Anna ebbe uno sbalzo all’indietro quando vi sali poi si stabilizzò sulle gambe facendo leva anche sulle ruote del calesse e questo con una frusta lunga la colpi sulle gambe incitandola a trottare e lei cominciò a camminare per tutto il percorso con due persone sedute sul calesse, poi ebbe altre frustate e cominciò a correre, quando ormai stremata non ne poteva più la fermò legandola alla staccionata e la lasciarono fuori al sole, mentre tutti entrarono a ristorarsi, ci fu uno che sembrava uno stalliere che si avvicinò con un sacco e lo mise intorno alla faccia di Anna, ma veramente l’avevano presa per un cavallo, dentro c’era del fieno che gli colpi la faccia.
La scena cambiò, adesso era in un box sempre con le bardature legata ai lati proprio come si legano i cavalli nei box, aveva sempre le mani coperte e legate alla vita dalla cintura, magari era al fresco e non al sole, pensai, all’improvviso entrò quello che avevo definito uno stalliere, prese un forcone e cominciò a smuovere la paglia che era sotto i suoi piedi, la trattavano proprio come una cavalla, dopo che ebbe messo della paglia fresca, portò dentro un pony, e lo mise insieme a lei, prese le redini di Anna e la mise in modo che stesse abbassata con la testa, insomma come si suol dire a novanta gradi, la tirò la sistemò e la legò anche le gambe un poco aperte, non riuscivo a capire quella posizione, Anna emetteva una specie di grugnito per colpa del morso che aveva tra i denti, ma non potè fare niente per non mettersi in quella posizione, poi chiuse lo sportello d’ingresso e andò via.
Il pony non lo aveva legato stava libero nel box e si rigirava sempre senza sosta qualche volta annusava tra le gambe di Anna ma niente di più, poi improvvisamente gettarono nel box un panno il pony lo vide lo annusò e improvvisamente il cazzo gli divenne enorme quasi toccava per terra annusò nuovamente Anna che cercava di spostarsi in qualche modo per non farselo salire sulla schiena, ma il pony cominciò a insistere, quel panno che gli avevano gettato nel box che cosa conteneva che lo fece eccitare in quel modo, insistendo provò a salire su di lei, e il cazzo tanto era tosto che si muoveva cercando un buco dove poter entrare e sfogare tutta la sua libidine, ci provava senza riuscirci ovviamente ma comunque salive e scendeva dalla schiena di Anna ma alla fine……trovò il buco e quasi la sollevò dalla spinta che diede nella sua figa Anna anche se aveva la bocca impegnata dal morso emise un grido non umano mentre il pony continuava a chiavarla, poi il pony si fermò e ritornò indietro il video zummò tra le gambe e si vide il cazzo del pony con una testa enorme uscire dalla figa e con lui una cascata di sperma, il pony si allontanò perdendo interesse e Anna rimase con le gambe aperte legata e non poteva neanche fare qualche movimento, all’improvviso apparvero tutti che applaudivano a quello che avevano visto, venne lo stalliere la sciolse dalla staccionata le tolse tutti i finimenti e sorreggendola la portò fuori e…….THE END…….
Ero sconvolto di quello che avevo visto e quello che le stavano facendo, però anche molto eccitato avevo il cazzo che mi scoppiava tanto era duro, aspettai un poco per inserire il nuovo dvd, non volevo continuare a vedere ma mi eccitava il fatto che la stavano veramente usando come volevano, stavano esaudendo tutte le loro perversioni su un’altra persona, e loro godevano vederla umiliata e sofferente, ma che razza di gente esisteva, e la cosa che più di innervosiva che lei non aveva e non faceva niente per farli smettere.
Passò un poco di tempo ero sempre assorto nei miei pensieri, quando si apri la porta e entrò un nero che non avevo mai visto neanche nei dvd, questo mi venne vicino e mi accarezzò, io mi ritrassi scappando da lui ma non si scompose neanche un poco, Sali sul letto sedendosi e mi prese per i polsi tirandomi verso di lui, ma a me non piaceva non volevo stare con lui come se fossimo fidanzati, cosi strattonai i polsi dalle sue mani, lo vidi che fece una faccia durissima, e sinceramente ebbi paura che mi avrebbe ucciso, ma non fu cosi si alzò e si allontanò esci e rientrò con la solita scatola del pranzo la lasciò sul tavolo e usci chiudendo la porta a chiave.
Questa volta lo scatolone era più grande del solito, lo aprii e dentro questa volta c’era un primo di pasta con sugo un secondo e della frutta, una bottiglia di acqua e una di vino, che cosa stava succedendo? Come mai mi avevano dato tante cose da mangiare? Che cosa stava cambiando, forse mi volevano togliere da mezzo mandandomi da qualche parte e tenendosi Anna per loro, e questo era un pensiero che ormai girava nella mia testa da tempo.
Mangiai con calma questa volta, assaporando quello che mangiavo, lo masticavo piano, bevvi il vino e l’acqua e il secondo era una braciola e avevano messo anche il contorno, mangiavo ma piangevo perché non sapevo cosa volevano dire quelle cose, e se era il mio ultimo pasto? E dopo mi avrebbero ucciso e sotterrato da qualche parte, mi potevano anche portare nelle loro terre lasciandomi morire nel deserto o altrove, chi mi avrebbe mai trovato? Neanche qui mi venivano a trovare, anche perché avevo rotto i ponti con tutti i parenti miei e suoi, ma adesso mi preoccupavo seriamente, comunque misi da parte quei pensieri cattivi e fini il pranzo, non ero più abituato a mangiare tanto, mi facevo bastare quello che mi davano, ma questa volta mi sentivo gonfio e il vino fece l’effetto di farmi addormentare.
Non so quando dormii ma mi ridestai abbastanza appagato finalmente riuscii a sedermi, mi versai altro vino e riaccesi il lettore.
Apparve lei, in una stanza attorniata da femmine ma….non era ne legata ne altro anzi lei incitava le femmine a salire sul letto e fare sesso con lei, e cosi fecero fu un’orgia di femmine tutte si leccavano, tutte erano impegnate con la bocca e la lingua anche Anna che era al centro aveva le mani di tutte addosso, si vedeva che godeva come una pazza non smetteva più, dopo molto tempo cambiò scena, adesso era attorniata da almeno trenta maschi che la accarezzavano la palpavano, e messa a carponi tutti la chiavarono, il video ogni tanto inquadrava la figa e il culo erano diventate caverne enormi buchi che quasi si vedeva l’interno rosa e lei godeva, godeva, godeva, fino a quando sfinita non reagiva più ma loro continuavano a chiavare senza sosta, poi quando tutti furono soddisfatti l’abbandonarono sul letto lei sfatta non riusciva neanche a girarsi per poter riposare e rimase cosi come l’avevano lasciata loro, poi buio e……THE END…..come sempre spensi tutto e mi distesi sul letto anche io senza neanche accorgermene avevo sborrato almeno tre volte cosi mi girai sul lato sinistro e mi addormentai stanco spossato e senza sapere che futuro avrei avuto.

Ringrazio tutti per l’apporto che non avete dato

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Mi risvegliai ancora stanco di quello che avevo fatto e di quello che mi stava succedendo, perché avevano preso di mira proprio noi, era la domanda che mi facevo sempre, nella stanza non vedevo pacchi di cibo e il mio stomaco stava reclamando, avevo ancora un video che non avevo visto ma speravo che mi portassero anche da mangiare cosi che recuperavo qualche poco di energia ma aspettai fiducioso, qualsiasi rumore speravo in qualcuno che aprisse la porta, ma niente cosi misi l’ultimo di quei dvd che mi avevano dato, e pigia play.
Il video cominciò con una distesa di verde, sembrava un campo, anzi era un campo che girava in tondo, aveva una staccionata sulla sinistra e sembrava un campo per il trotto, e lo era girando inquadrò quattro calessi, poi in lontananza si videro arrivare quattro persone che avevano al morso quattro ponygirls tutte bardate per la corsa, pennacchi in testa morso e paraocchi sembravano tutte uguali ma c’erano le eccezioni, i vari colori del pennacchio le legarono alle assi dei calessi, una era Anna che era stata posizionata vicino alla staccionata, avevano tutte un plug con la coda da cavalla, chi a treccia chi lunga sciolta, dopo un poco il banditore si allontanò un poco e cominciò un certo discorso.
‘ Bene volevo farvi sapere come si svolge la corsa dopo che le mistress saranno salite sul calesse darò il via alla corsa il primo giro sarà solo al passo, cio&egrave dovete solo camminare, il secondo giro la velocità sarà un po’ più veloce il terzo e il quarto dovete correre come il vento, e a secondo l’arrivo ci saranno dei premi, la prima che arriverà avrà un premio di 50000 mila euro da portare in dono al suo padrone sarà lavata profumata e gli saranno regali abiti e potrà tornare a casa, la seconda classificata avrà un premio di 5000 euro da portare in dono al suo padrone e avrà almeno 500 frustate sul culo, poi la laveremo la vestiremo e la lasciamo andare a casa, la terza classificata, sarà messa a disposizione degli innumerevoli coloni che abitano sul posto, sarà legata a un tavolo preparato apposta, con le gambe alzate e la figa il culo e la bocca a disposizione di chi passando vuole farsela, purtroppo la quarta classificata resterà con noi almeno un’altra settimana sarà appesa per un giorno nell’aia e tutti la possono frustare come vogliono, sarà violentata sempre da tutti, avrà un posto nel canile messa a disposizione dei nostri cani e infine nella stalla dove i nostri pony avranno di che divertirsi per il tempo che gli rimane, voglio che mi rispondiate abbassando la testa in segno di assenso, avete capito??’ tutte le cavalle fecero si con la testa e si senti uno scampanellio lo avevano ai capezzoli e avevano anche due campanelli alle labbra della figa, quindi il banditore si allontanò di qualche passo dette il tempo alle mistress di accomodarsi sui calessi, e quando furono comode e impugnate le redini lui dette il via.
Subito le cavalle si incamminarono cercando di mantenere un passo veloce e cercando di rimanere prime, Anna arrancava anche a camminare ma stava tenendo il passo con le altre erano tutte testa a testa, all’arrivo erano pari (dovevano solo camminare) poi il passo divenne più veloce e la prima partendo da destra già era in testa di almeno due passi, Anna era l’ultima delle quattro era anche vicino alla staccionata ma purtroppo per lei anche camminando veloce già era ultima, io la incitavo come se potesse sentire, alla fine del secondo giro, quella che era già in testa scatto in avanti correndo come se dovesse raggiungere la libertà quella accanto le era vicina ma non riusciva a mantenersi alla pari, Anna?? Era ultima come era di prassi lei non riusciva a correre tanto che le altre le avevano dato almeno mezzo campo di distanza, alla fine dei due giri di corsa quella che era prima rimase prima, quella accanto che perse il passo e la terza arrivò seconda, Anna”’era ultima e ancora doveva arrivare al traguardo anche se la mistress che era sul calesse la frustava a più non posso per farla correre, aveva le gambe piene di lividi dalle frustate avute, ma non ci riusciva, arrivò dopo almeno quattro minuti stanca sudata la mistress scese subito legandola alla staccionata e colpendola almeno altre dieci volte, la prima arrivata fu subito sciolta dal calesse e gli tolsero in fretta tutte le bardature, la coprirono con una coperta e la portarono via, lasciando le altre li come stavano sudate e ancora con tutte le bardature.
Dopo una mezz’ora la videro ritornare era vestita le avevano fatto fare un bagno truccata e profumata camminando sembrava che lasciava una scia di profumo anche all’aria aperta, andò dal banditore lo baciò sulla guancia e aspettò un poco, venne una macchina, gli fu aperta la portiera e le diedero un cofanetto dove dentro c’erano i soldi vinti dalla corsa, con una risata salutò le altre che erano ancora legate ai calessi e andò via, poi fu la volta della seconda, gli tolsero le bardature e la portarono dentro, due inservienti portarono una panca a forma triangolare, dopo un poco riportarono lei la legarono mani e piedi al tavolo, una cintura le cinse la vita mantenendola salda senza possibilità di movimento, la bendarono e le misero un toy gonfiabile in bocca gonfiandolo fino a che non potesse in nessun caso emettere grida, le quattro mistress si armarono di fruste si allontanarono di qualche passo da lei e cominciarono a frustarla sul culo, avevano una mira eccezionale la colpivano sistematicamente una per volta e sempre sul culo, quando arrivarono a trecento (non si erano mai fermate) si fermarono accaldate il banditore dette loro delle bottigliette di acqua che aprirono e si ristorarono poi ripresero le frustate, arrivate a cinquecento si fermarono, vennero degli inservienti che prelevarono la cavalla e la portarono dentro, ne usci dopo quasi un’ora, le altre ponygirl erano sempre fuori sotto il sole ancora con tutte le bardature, usci che ancora barcollava, camminava a stento veniva sorretta dalle braccia, il banditore gli diede una busta e quando arrivò la macchina l’aiutarono a sedersi cosa che credo dopo quello che aveva avuto non poteva fare ma si distese e la macchina parti.
Le altre due ormai erano stremate e dalla stanchezza e dal sole che picchiava su di loro, il banditore chiamò nuovamente i due inservienti e dopo aver detto qualcosa questi misero in funzione una sirena che suonò per almeno un minuto, era un rumore assordante, poi tornarono con una tavola dove su un lato erano predisposte due assi e da un altro uno spazio concavo, liberarono la numero tre di arrivo e la spogliarono direttamente sul campo, in malo modo la presero e la legarono al tavolo con le gambe alte e la testa nel lato concavo fermata in modo che non potesse alzarla, le misero un divaricatore nella bocca e lo aprirono quasi del tutto lasciandola cosi, dopo qualche minuto dai campi cominciarono ad arrivare con calma delle ombre che minacciose si avvicinavano al tavolo dove c’era la cavalla, erano tutti maschi di colore nero, alti bassi grassi magri, qualcuno era sudato, qualche altro era bruttissimo con barba e capelli lunghi, quando furono tutti intorno cominciarono a palparla su tutto il corpo, infilando anche le dita nei suoi buchi qualcuno gli sputò sopra facendo scivolare le dita dentro, poi quasi come se ci fosse stato un segno tutti si cominciarono a spogliare togliendosi i pantaloni e le mutande chi le aveva e chi no, c’erano cazzi di tutte le specie lunghi, corti, grossi qualcuno cominciava a masturbarsi per farlo mettere in forma, uno era bianco di pelle aveva un cazzo spropositato ma era di un colore indefinito sembrava che non lo lavasse da tempo gli girò intorno e si posizionò verso la sua faccia dove senza neanche parlare glielo infilo tutto in gola facendola sobbalzare, nel frattempo davanti c’era un altro colone che aveva un cazzo spropositato era enorme per larghezza e lunghezza, e glielo infilò tutto in una volta nel culo ora aveva un cazzo che la violentava la gola e un altro che la violentava le viscere, la poverina era li e non poteva neanche difendersi o muoversi e cosi uno alla volta dopo aver aspettato il proprio turno la violentava in un qualsiasi suo buco, e mentre guardavo assorto da quella violenza sentii un rumore alle mie spalle, misi in pausa e mi girai mi stavo sentendo male solo al pensiero che qualcuno potesse entrare e malmenarmi, visto che mi ero indebolito e anche dimagrito molto, ma per mia sorpresa entrò il solito nero che aveva il solito pacco di mangiare, lo poggiò sul tavolo e mi venne vicino dicendo nell’orecchio ‘ ho una gran voglia di fare sesso e non so dove sta Anna mi posso approfittare di te?’ avrebbe potuto violentarmi e prendermi senza chiedere ma’.lo disse con tanto amore ( e io avevo il cazzo in tiro dal video) che lo guardai e gli dissi di si, mi spostai sul letto mi abbassai le mutante e mi misi a pecora aspettando il suo assalto e purtroppo la cosa mi piaceva, ma questo mi spostò facendomi coricare e cominciò ad accarezzarmi su tutto il corpo mi baciava i capezzoli succhiandoli insomma mi stava facendo sentire bene nelle sue braccia dopo tanta violenza subita in altre occasioni, poi mi Sali in petto e mi invitò a prendere il suo cazzo in bocca ma”’..cazzo’..era enorme come quelli che avevo avuto, mi batteva forte il cuore, sembravamo due innamorati e io”.ci stavo, la mia mente vulcanica cominciò a pensare’..ma sono gay? Che mi sta succedendo a me sono sempre piaciute le femmine, però intanto continuavo a leccare e spompinare quel cazzo enorme poi come se qualcuno me lo avesse chiesto mi girai e mi misi in ginocchio con il culo in alto questo mi inumidi il buco del culo e senza tanti preampoli lo infilò in un solo colpo facendolo entrare per tutta la sua lunghezza fino a toccare con le palle il mio culo, si fermò e gustava l’introduzione restò fermo qualche secondo poi cominciò ad entrare e uscire sempre piu velocemente fino a quando sentivo che il buco si infiammava tanto era l’attrito e la velocità che andava alla fine si spinse tutto in avanti e sborrò resto cosi un minuto e ancora usciva la sentivo dentro bollente che mi inondava, poi lo tirò fuori e si mise davanti a me infilandomelo in gola, ma non mi ero accorto che era un po sporco di mio, e sentii un sapore acido, quando mi resi conto di quello che poteva essere ormai era tutto andato, lo leccai ancora qualche minuto, poi mi baciò sulla bocca e mi ringrazio, era proprio un nero educato, si alzò si rivesti e andò via lasciandomi cosi come stavo, mi ripresi solo qualche minuto dopo quando ritornai alla realtà, in definitiva io non avevo goduto, che rabbia mi venne, ma la fame ebbe il sopravvento aprii il pacco e mangiai senza smettere mai, ormai sazio ripresi la visione del video.
Riparti che ancora violentavano quella arrivata terza, ormai era coperta dai coloni erano in tanti, nel frattempo Anna sempre legata al calesse e sempre al sole, ogni tanto la inquadravano e si vedeva che era stanca, alzava una gamba ogni tanto per riposare poi l’abbassava e alzava l’altra, sembrava proprio una cavalla, mentre quell’altra veniva violentata regolarmente da tutti i coloni, mano a mano che le sborrava dentro in culo o in figa oppure in bocca andavano via e rimanevano sempre di meno quando alla fine non ci fu più nessuno, fecero una panoramica ai buchi della sventurata la bocca era ancora piena di sborra che le usciva e le colava sul viso nel naso e negli occhi, la figa e il culo erano diventate caverne da dove usciva il liquido bianco, i due inservienti la slegarono e quando la misero in piedi cadde sulle ginocchia sul selciato la presero dalle ascelle e la trascinarono letteralmente dentro e spari all’interno della casa, passò ancora del tempo ormai Anna era allo stremo quasi si voleva accovacciare per sedersi e riposare un poco ma mentre lo stava quasi facendo’..apparvero i due inservienti che la slegarono in malo modo le tirarono le bardature senza neanche un po’ di educazione, la presero dalle mani e dai piedi la sollevarono e la portarono nella casa poi”’THE END”.
E adesso? Non mi hanno portati altri video che gli hanno fatto? Erano domande senza risposta che ormai ero abituato a non ricevere, cosi ancora eccitato da quelle visione e dal sesso con il nero mi distesi e mi addormentai subito.
Quando mi sveglia mi guardai intorno, non c’era da mangiare ne altri video da guardare, e mi distesi nuovamente ormai ero alla merc&egrave di quelle persone, ma il giorno dopo si apri la porta il nero entrò posò il pacco di cibo e andò via, senza dire una parola, lo apri e dentro c’era solo da mangiare nessun video, e questo successe quasi tutte le mattine, entrava portava del cibo e andava via senza parlare, non so quanti giorni erano passati mi portavano solo il cibo e niente altro, non sapevo più notizie di Anna ne cosa faceva neanche se era ancora viva, ero sempre chiuso dentro, nessuno mi parlava e nessuno mi dava notizie anche se ogni giorni quando mi portavano da mangiare chiedevo notizie, mi guardava e non rispondeva lasciandomi solo e richiudendo la porta dietro di lui.
Non so quando tempo era passato un anno?? Sei mesi??? Non ricordo niente ero come in un’altra dimensione, ormai la mia mente divagava, mangiavo dormivo, senza sapere il giorno sempre solo nessuno mi parlava avevo quasi perso la volontà di continuare a vivere.
Un giorno, non sapevo se era giorno o notte ( ero rinchiuso in una stanza senza finestre ) si apri la porta ed entrò Anna, ci guardammo per qualche minuto poi ci abbracciammo, era magrissima invece io per sedentarietà ero diventato più grasso, non mi sembrava vero che fosse lei la guardavo e senza dire una parola la stringevo tra le mie braccia e la baciavo sul collo, lei si allontanò quel poco che bastava per guardarmi in faccia e prendendomi la mano mi invitava ad uscire da quella stanza, ebbi paura non volevo uscire, avevo paura che qualcuno vedendomi mi potesse fare del male, ma lei senza dire una parola mi tirò facendomi passare l’uscio e ritornare finalmente nella mia casa, c’era la porta finestra da dove entrava una luce forte il sole girava nella casa e mi abbagliò gli occhi facendomeli coprire con le mani, poi risentii finalmente la sua voce ‘ siamo liberi, ormai &egrave passato un anno e ci hanno liberati, ma hanno detto che quando qualche volta mi vendono a qualcuno ti devo lasciare altrimenti questa volta non ci lasciano più vivere insieme”’..’ un anno??ma che dici sono rinchiuso li dentro da un anno? &egrave passato cosi tanto tempo che non riuscivo a capirlo’ mi guardò sorridendo mi baciò sulla bocca infilandomi la lingua tra i denti che poi si attorcigliò con la mia, risentii il suo sapore era bello risentirlo avevo solo ingoiato sborra e leccato cazzi, che non mi sembrava vero che eravamo nuovamente liberi delle nostre azioni senza chiedere niente a nessuno, poi gli chiesi ‘ come se ti vendono devi andare’.in che senso comunque resteremo sempre legati a quella gente”..e a chi ti venderebbero”’ma che dici’domani prepariamo le valige e andiamo via da questa città e da questa casa partiamo andiamo lontano da tutti nessuno ci troverà più’, Anna mi guardò e senza parlare si girò mettendo in mostra il suo bellissimo culo, alzò il vestito e”vidi su una natica un tatuaggio fatto a fuoco, era un teschio e tutto intorno tanta teschi piccoli e alla fine sotto una scritta, ( sei nostra non puoi ribellarti e nemmeno rifiutare altrimenti, sarai uccisa) mi lasciai cadere su una sedia, guardavo quel tatuaggio e quella scritta, mi si era seccata la bocca non riuscivo a pronunciare nessuna parola, lei mi guardò e mi sussurrò mentre mi baciava sul collo ‘ ti amo troppo e non saprei vivere senza di te, ma mi hanno depravata non riesco a fare sesso se non quello violento, mi devono maltrattare per farmi godere ormai, staremo sempre insieme, ma qualche volta devo stare lontana da te per un po’ ‘ io non volevo che ogni tanto la portassero via da me, lei continuò ‘ sai”.ci hanno fatto riprendere il nostro lavoro, non so che gente &egrave ma quando l’ultima volta sono stata fittata mi dissero che avremmo riavuto i nostri posti di lavoro cosi che possiamo mantenerci e quando capiterà che mi fitteranno avremo il 10% sull’incasso che ne dici?’.
La guardavo non riuscivo a smettere di guardarla, era rimasta bellissima e dopo tutto quello che avevamo subito volevo solo stare solo con lei, ‘non so ‘ risposi ‘ non mi sembra una idea buona, lo sai vero che quando ti fitteranno vogliono molto ma molto da te, e poi io che faccio aspetto che ritorni mezza ammaccata? E se poi”.volessero farlo anche con me? Lo sai che non mi piace, anche se’.’ Rimasi la frase cosi senza continuare e lei non chiese il continuo anzi, andò in cucina aveva portato tante cose da mangiare e cominciò a preparare qualcosa, ero ancora pauroso a girare per casa senza che qualcuno mi saltasse addosso ma piano piano cominciavo a riprendermi, poi ‘ a tavola’ mi misi seduto a tavola era da tanto che non lo facevo usai nuovamente le posate e finalmente mangiai della pasta, anche se mi sentivo distrutto nella mente fisicamente stavo cominciando a sentirmi bene, alla fine del pranzo sparecchiammo e lei ritornò con uno scatolino lo apri e dentro c’erano ancora dei dvd, l’ultimo che avevo visto era quando faceva la cavalla e poi niente altro, mi guardò e”..’ vuoi continuare a vedere oppure aspettiamo qualche altro giorno, sai ormai per me &egrave come una droga non riesco a pensare che lo potrò fare ogni tanto quando me lo chiederanno’.
Non risposi la guardai ‘ a te fa piacere rivederti in video? ‘ senza rispondere su alzò accese lo schermo gigante che avevamo in salotto mise il dvd nel lettore si mise seduta vicino a me sul divano sotto al mio braccio e puntando il telecomando lo accese spingendo play.
Il video riprese da quando le tolsero le bardature e la sollevarono per portarla dentro il videoamatore li seguiva facendo oscillare la ripresa, entrarono nella stalla, passarono due porte dove in una camera molto grande c’era una corda al centro con delle polsiere, la portarono li sotto e le misero le polsiere, facendola issare, adesso stava a una diecina di cm alzata dal suolo, al che le misero delle cavigliere, e allargandole le gambe la legarono a degli anelli praticamente era in croce finirono e la lasciarono li.
Al mio fianco vedevo che Anna si agitava sul divano mettendo ogni tanto una mano tra le gambe ‘ questa cosa ti sta eccitando?’ gli dissi e lei fece cenno di si con la testa, ma continuammo a guardare, rimase nella stanza legata per un bel po’ di tempo poi’..venne una ragazzina aveva si o no diciannove anni, gli andò vicino l’accarezzò per tutto il corpo, soffermandosi tra le gambe gli accarezzava la figa con calma, saliva e scendeva per il solco arrivando fino al buchetto posteriore, poi mi accorsi che si irrigidi, che cosa era successo?? Mi girai a guardarla, e mi spiegò che legato al dito aveva un ago che gli aveva infilato vicino al buco del culo e le aveva fatto molto male, continuammo a vedere il video e lei ormai si era rannicchiata vicino a me, questa ragazza si allontanò di qualche passo andò su un tavolo e usci dall’inquadratura, tornò non una frusta, aveva una asta rigida di mezzo metro e alla fine c’era una corda attorcigliata di un altro mezzo metro, sembrava come quello da cavallerizza ma non era quello, lo agitò nell’aria e si sentiva il sibilo della corda che girava poi improvvisamente la colpi, lei vicino a me si mosse come se l’avesse avuta in quel momento, si vide che la frusta roteò nuovamente e la ricolpi molto forte, lasciando una striscia che subito diventò rosso fiamma, e mano a mano la colpiva sempre più forte senza dare un poco di riposo, la vedevo nel video che cercava di pararsi e accanto a me che ogni colpo che vedeva si muoveva, era vero ormai si era deviata se non soffriva non godeva, continuammo a vedere la ragazzina quando ormai non riusciva più ad alzare la mano per colpire si fermò, posò la frusta, l’aveva lasciata piena di strisce rosse su tutta la schiena e sul culo, quando usci dette il cinque ad un’altra ragazzina, sembrava ancora più giovane, era umiliante farsi frustare da ragazzine mentre tu sei più vecchio, questa si avvicinò anche lei la palpeggiò tutta passando le mani sulle ferite inferte dall’altra ragazza, ma si limitò solo a quello, ogni tanto si girava guardando la porta e continuava a palpare, ad Anna piaceva e sembrava che godesse a quelle carezze, poi entrarono altre tre giovanette, tutte sbarbine e molto belle, alla fine entrò una nera aveva i capelli biondissimi che risaltavano sul colore della sua pelle e si uni a loro e tutte le mani erano su di lei, l’accarezzavano una entrò senza fatica nella figa mentre una da dietro gli entrò nel culo si vedeva che sobbalzava ma non faceva nessun movimento anche se non poteva, poi quella del culo e della figa uscirono improvvisamente insieme con forza si senti un rumore di floppp che inondò la stalla, tutte si allontanarono il video divenne nero e’..THE END’..il fatidico.
Mi girai a guardarla, ‘ ti piace rivederti e risentire anche solo con il pensiero i colpi che ti davano e il dolore che sentivi?”.’ si, non sai cosa si prova anche se lo vissuto guardando mi sembra di stare nuovamente li e la cosa mi inebria,”vogliamo metterne un altro oppure li rivediamo con calma in altri giorni?”’non risposi continuai a guardarla poi avvicinai la mia bocca alla sua e la baciai ricambiato da lei, comincia a esplorare le sue cosce, la sentivo fremere, il video l’aveva eccitata, cosi continuai arrivai alla sua figa che trovai bagnatissima le colava e aveva inzuppato le mutandine che stranamente aveva indossato, cosi continuai senza che lei opponesse resistenze, la distesi sul divano mi spogliai in fretta e entrai in lei senza nessuno sforzo, e perché era bagnata e perché ormai era molto larga, facemmo sesso in modo tenero senza violenza entravo fino in fondo e aspettavo a uscire un poco di tempo , poi arrivato fuori aspettavo un secondo e rientravo, la vedeva che si contorceva sotto di me, non lo aveva mai fatto prima che conoscessimo quella gente, alla fine sborrai in lei e anche lei godette inarcando la schiena accettando tutto il mio cazzo non volevo piu uscire da lei ma mano a mano si ammosciò e scivolò fuori, rimanemmo abbracciati per molto tempo, era da tempo che non eravamo sereni e tranquilli.
Ancora in estasi si alzò dal divano, si avvicinò al lettore e tolse il dvd, lasciando lo sportellino aperto, si girò e mi guardò, “ ne inserisco un altro?” risposi di no, che volevo gustarmi ancora lei vicino a me abbracciati, e cosi ritornò indietro e si gettò di scatto sul divano e abbassandosi velocemente riprese il mio cazzo in bocca, aspirava come un mantice, forse pensava ancora a quello che gli avevano fatto, e l’erezione divenne enorme, mi Sali a cavalcioni e se lo infilò con violenza nella figa, saltava sul mio cazzo come una forsennata, fino alla fine mi baciava mi arrotolava i capelli con le mani, sembrava un’altra……ma in effetti era un’altra, non era mai stata cosi espansiva nelle cose di sesso, quando ormai appagati ci fermammo lei rimase su di me abbracciata respirava pesante stanca, poi calmatasi si alzò scavalcando con le gambe il mio cazzo, andò in cucina e mi chiese se volevo mangiare qualcosa, prima di continuare a vedere qualche altro dvd, gli risposi di si….” Ma ha te fa piacere rivederti nei video mentre ti fanno torture di tutti i generi? “ mi rispose con un sorriso smagliante facendo cenno con la testa di si, cosi preparò qualcosa per la cena, cenammo in silenzio la guardavo e non mi sembrava vero che eravamo nuovamente insieme, tanto che mi commossi e cominciai a piangere silenziosamente cercando di non farmene accorgere da lei ma subito mi guardò e prendendomi la mano mi sussurrò all’orecchio “ su dai ormai il peggio &egrave passato faremo una bella vita insieme, tra una settimana riprendiamo anche a lavorare quindi diciamo ritorneremo alla vita normale ma non sempre…..ogni tanto farò qualcosa che ormai mi piace e non posso farne al meno” la guardai sorridendo e la strinsi forte nelle mie braccia senza riuscire a dire niente e cosi ci distendemmo sul divano e lei “ che dici metto il dvd? &egrave ancora presto per andare a letto e a me fa piacere rivedermi e sognare di stare li ancora” risposi con un cenno di si cosi si alzò e prese un altro dvd inserendolo nel piatto e spingendolo nel lettore, poi si sedette accanto a me abbracciando il mio braccio…….poi con il telecomando pigiò play.
Il video riparti proprio da quando le ragazze si allontanarono da lei, poi con una panoramica girando a 360 gradi, si videro tutte le ragazze che avevano tra le mani fruste e frustini e giravano intorno ad Anna ridendo e beffeggiandola, poi una colpi con una staffilata forte e precisa, si senti nell’aria un SWIIIIFFF e un segno sul suo culo divenne rosso fuoco, a quel colpi cominciarono tutte, la colpivano dove capitava non erano solo sul culo ma su tutto il corpo, le strisce si cominciavano a vedere e le ragazze giravano sempre in tondo colpendo e dicendo fra di loro “ che botta…..la mia &egrave stata più forte della tua” e dopo quasi un’ora di video Anna era solo un pezzo di carne martoriato dalle staffilate era tutta rossa e piena di lividi dal collo alle gambe, poi come avevano cominciato si fermarono, mi accorgevo che dopo ogni colpo che prendeva la vedevo agitarsi come se era li ancora, continuammo a vedere il video, dopo aver smesso di frustarla uscirono tutte la lasciarono li semisvenuta legata e dolorante, poi l’inquadratura passò ad un secondo momento, quando entrarono due maschi possenti enormi, le si avvicinarono e la palparono su tutto il corpo, e lei ogni volta che passavano le mani sulle sue ferita sentiva doloro.
Mi girai la guardai e “ ma dopo quando tempo sono entrati questi due? Sentivi molto dolore ai loro palpeggiamenti?” “si” rispose “ sono stata quasi mezza giornata cosi legata tanto che le mani mi erano diventate nere, il sangue non circolava più come doveva e ormai ero quasi svenuta dal dolore”, poi si girò e continuammo a vedere, i due maschi dopo i palpeggiamenti la sollevarono e sciolsero mani e piedi adagiandola per terra, c’era la paglia come giaciglio, la lasciarono e scomparvero come erano venuti, la nuova ripresa era giorno e lei gia stava un poco meglio, mi girai la guardai….” Sai erano due giorni dopo, sono rimasta in quella stalla per due giorni non riuscivo ne ad alzarmi ne a svegliarmi”.
Era legata con un collare ad un guinzaglio portato da una ragazza la tirava e lei camminava a quattro zampe come una cagna, la fece fare il giro dell’aia aspettò che facesse i suoi bisogni, Anna doveva pisciare e si accovacciò facendo anche altro, poi stava tentando di pulirsi alla meno peggio ma la ragazza la tirò forte con il guinzaglio facendola cadere e non permettendo che si pulisse, cosi dopo ancora un giro entrarono insieme in un recinto al centro un palo fissato nel terreno, la ragazza la fece avvicinare poi le sganciò il guinzaglio e la legò al palo, molto stretta, quindi aveva la testa vicinissimo al palo non poteva allontanarsi solo girarci intorno, la fece girare facendola combaciare con dei ganci del palo dove fissò i polsi e per terra le caviglie distanti qualche diecina di cm tra di loro legandole agli occhielli, quindi adesso era impossibilitata a muoversi, le dette uno schiaffone sul culo, che ancora portava i segni delle frustate e si allontanò dicendole “ starai qui dentro due giorni e spero che ti divertirai.”
Mi girai a guardarla ma lei mise un dito sulla bocca dicendo di non parlare e indicò il televisore “ guarda” , mi girai e la scena era la stessa di prima lei legata al palo, faceva anche un poco di pioggerellina che la stava facendo infreddolire, ma doveva per forza di cose mantenere la posizione come l’aveva lasciata la ragazza, dopo poco si senti un latrare di cani gioiosi, e entrò nel recinto una quindicina di cani sciolti che felici cominciarono a girare intorno, qualcuno senza interesse si era avvicinato a lei ma poi era nuovamente fra gli altri a giocare a rincorrersi mordersi, ma sempre per gioco, poi si cominciarono a placare, lei mi guardò e ridendo disse “ ti sei accorto???….sono tutti maschi “ continuando a ridere mi indicò il televisore da guardare con il dito, e cosi feci i cani cominciarono a placarsi e vedendo l’intrusa presero confidenza e cominciarono ad andargli vicino, guardando mi dava l’idea che avesse paura, mi girai e la guardai “ avevi paura che ti facessero del male? “ mi fece cenno di no con la testa ma continuava ad invitarmi e vedere il resto, uno dei cani si avvicinò al palo e alzando la zampa pisciò ovviamente prendendola in faccia, mi girai a guardarla era seria non si muoveva come prima aveva gli occhi fissi sul televisore, un altro forse marcando la proprietà la pisciò sulla gamba, poi arrivò un grosso alano, che spavaldo subito ficcò il muso tra le gambe di Anna leccando e ringhiando a tutti quelli che si avvicinavano, poi si abbassò ancora e la leccò forte sul culo e sulla figa, anche se legata e impossibilitata a muoversi la vedevo che si muoveva sotto le linguate del cane, fino a quando si alzò sulle zampe posteriori e………mimando l’atto della chiavata tropo un buco e la chiavò forte, la sentivo mugolare, e anche accanto a me mugolava stringendo le gambe, quando fini il cane usci da lei aveva un cazzo enorme con una palla che aveva tappato il buco (come fanno i cani per evitare la fuoriuscita del loro seme) si girò e leccandosi il cazzo perse un poco di interesse subito anche gli altri eccitati dalla cosa si avvicinarono tutti a lei un pastore le Sali sulle spalle e anche lui la montò, e non sbagliò bersaglio anche perché si era avvicinata la ripresa e quindi si vedeva bene dove chiavava, anche lui dopo un poco usci e come aveva fatto l’altro si leccò il cazzo, cosi mano a mano quasi tutti i cani che le giravano intorno l’avevano montata, lei sempre immobile che non poteva muoversi, il tempo cambiò e si mise al brutto cominciò a piovere cosi che tutti i cani rientrarono nelle cucce ma lei…..era sempre li nessuno l’aveva slegata si vide la pelle che si accapponò dal freddo delle gocce che le cadevano addosso, ebbe anche uno scroscio di grandine,……..mi girai la guardai, “ ma non sentivi male quando ha grandinato?” rise e sempre senza distrarsi dalla registrazione rispose “ un poco niente di che”.
La ripresa ormai era fissa su di lei e fino a quando non smetteva di piovere i cani non si muovevano dai loro ripari, quando fini uscirono dal riparo e quello che ancora non aveva abusato di lei subito senza guardarsi intorno le Sali in groppa e la montò anche lui, stette nel canile tre giorni senza mangiare ne bere, ogni tanto qualche cane la montava e qualche altro la leccava facendola sempre fremere, un pomeriggio rientrò la ragazza che l’aveva portata li, la slegò le caviglie e i polsi le legò il guinzaglio e la invitò con una strattone a farla camminare con lei, Anna si mosse a stento era anchilosata dalla permanenza in quella posizione ma la segui e uscirono dal canile………… e come sempre…….THE END…….
Mi girai a guardarla sorrideva “ non puoi capire che cosa significa stare li dentro, una cosa meravigliosa, quei cani erano affamati di sesso, non si &egrave visto tutto ma mi hanno montata a lungo anche due volte ognuno, che spettacolo”.
Ero strabiliato di quello che diceva, lei che quando eravamo insieme a stento se lo faceva strusciare sul buco del culo senza entrare dentro non voleva, era atterrita da quello che sarebbe successo, ma adesso ormai era una cosa normale per lei, si alzò tolse il dvd e lo mise in un raccoglitore, poi mi guardò “ qui dentro ci sono tutti i video che ci hanno fatto, sono datati adesso quindi se qualche volta ti vuoi rivedere o vuoi rivedere me in qualche occasione non hai che da trovare la data inserirlo e guardarlo, continuiamo….oppure domani? Abbiamo ancora dei giorni di festa prima di ricominciare il lavoro”.
Non la risposi, la guardavo senza dire niente non ne avevo il coraggio ero solo felice che eravamo insieme, era quasi mezzanotte quando improvvisamente….squillò il telefono………ci guardammo in faccia spaventati senza avere il coraggio di rispondere fino a quando dopo molti squilli lei rispose “ pronto…….si sono io…….quando adesso………si sono libera……tra un’ora?………..tutto quello che volete anche di più…..certo va bene aspetto……….” Mi guardò e senza dire una parola corse sotto la doccia, usci che ancora gocciolava andò in camera e si vesti…..diciamo si mise una pezza addosso, solo una specie di lenzuolo senza niente altro ne sotto ne sopra eppure faceva abbastanza freddo, il vestito le copriva a stento la fine del culo, e continuando si truccò molto leggera si mise il collare da cagna e si inginocchiò davanti alla porta d’ingresso, la guardavo e non la riconoscevo, “ ma che &egrave successo al telefono? Perché cosi in fretta che ci fai inginocchiata davanti alla porta?” tutte domande senza risposta, poi squillò il campanello d’ingresso, e dopo qualche secondo si senti una chiave nella toppa che apriva, e chi entrò…………Mustafà, mi guardò sorridendomi e senza neanche un saluto prese Anna per i capelli e la trascinò fuori richiudendo la porta alle sue spalle.
Rimasi solo guardavo la porta da dove aveva tirato fuori Anna e non riuscivo a muovermi, poi preso dallo sconforto andai a letto, finalmente nel mio lettone matrimoniale avrei preferito stare con lei, magari fare sesso o amore come si dice, invece ero nuovamente solo, comunque non ero segregato in una stanza senza finestre poi il sonno mi assali facendomi risvegliare al chiarore del sole che entrava di prepotenza nella stanza, mi girai di scatto sperando di trovarla accanto a me ma niente ero solo, non sapevo neanche dove poteva stare ne quando tempo sarebbe stata fuori, feci colazione mi vestii e da quando ci avevano sequestrato era la prima volta che uscivo per strada da solo, ero felice in quel momento, tanto da dimenticare Anna girovagai per i negozi senza una meta guardavo le vetrine, però……quando dovevo passare vicino a qualche nero……..be! cercavo di stargli lontano e passare da altra parte, ero rimasto scioccato da quello che ci avevano fatto e che ancora ci stavano facendo, e cosi mi ritornò alla mente Anna….adesso dove stava? Ma ormai la separazione non mi faceva più di tanto eravamo stati tanto tempo lontani.
Rientrato a casa come avevo previsto ero solo non c’era, chissà dove l’avevano portata e quando sarebbe rientrata, povero me….pensai…..appena poche ore insieme e già &egrave riscomparsa, ma egoisticamente pensai che magari avevo tutta la casa a disposizione cosi mi preparai da mangiare visto che avevo comprato qualcosa e andai a farmi una doccia, cosi dopo mi distesi sul divano e accesi il televisore inserii un dvd e spinsi play.
Il video riparti con lei che ancora al guinzaglio seguiva docile la ragazzina che la portava a spasso, le fece fare un giro di campo molto lungo, poi la fece alzare e la portò in una stalla, la ripresa che seguiva fu solo l’ingresso della stalla, non si vedeva dentro ne tanto meno usciva o entrava nessuno ma….improvvisamente cominciai a sentire dei campanellini come se……..e usci bardata nuovamente da cavalla era lei che faceva rumore di campanelli, quindi la ragazzina seduta sul calesse si stava divertendo con la signora più grande, aveva una frusta tra le mani e la colpiva con poderose frustate sulle gambe e sulle spalle, incitandola a correre, “ corri l’ultima volta sei arrivata ultima e devi migliorare “ e cosi dicendo la frustava sempre più forte, Anna cominciò a correre, era stanca non aveva avuto riposo da quella gara ma continuava a correre si sentivano i campanellini che risuonavano e anche se all’aperto si sentiva nell’aria il sibilo delle frustate che si abbattevano su di lei.
Dopo due giri di campo, la fece entrare nella stalla, e da li non si sentiva piu nessun rumore, il videoamatore camminò fino alla stalla, entrò, si girò un poco in giro, e si incamminò in un corridoio dove c’erano i box dei pony, e di qualche cavallo, ma tassativamente maschi, erano tutti maschi come i cani, continuando entrò in una specie di cortile, come quelli che si addestrano i cavalli al chiuso, al centro del cortile una panca, di una certa altezza, e sopra c’era lei legata mani e piedi con una cintura che la legava alla vita e una specie di mantello di pelle sulle spalle stretto in modo che non potesse cadere, ma allora…….dicevano sul serio che avrebbe….subito…….tutto quello che gli avevano detto? E lo stavano applicando.
Quindi la lasciarono li legata, senza potersi muovere al centro del cortile, poi……..uscirono quasi tutti i pony, lasciarono dentro solo i piu grandi, i pony cominciarono a correre girare intorno qualcuno mangiava ma era tutti in tiro, avevano tutti il cazzo semirigido che ballonzolava tra le gambe, come avevano fatto? Non riuscivo a spiegarmelo, ma fatto sta che qualcuno gia annusava tra le sue gambe, che l’avessero profumata di qualcosa che eccitava i cavalli….era una ipotesi, ma continuai a guardare, quindi si avvicinò un pony che annusando la sua figa ogni tanto alzava la testa facendo uscire i denti alzando le labbra, poi il suo cazzo si cominciò a ingrossare sempre di più fino a quando si alzò sulle zampe posteriori e si appoggiò alle spalle di Anna ( ecco a cosa serviva il telo di pelle sulle spalle per evitare di ferirsi con gli zoccoli dei cavalli) si vedeva che il suo cazzo oscillava su e giu cercando un buco fino a quando lo trovò e……entrò in un sol colpo, tutto dentro, anche se sapevo che stava bene, in quel momento sperai che non l’avesse sfondata, il pony dava dei colpi poderosi, si sentivano solo le sue urla e qualche nitrito poi usci da lei e la videocamere inquadrò giusto quel momento che il cazzo scivolava fuori, usci una testa che faceva paura, e subito dopo una marea di sperma, (almeno cosi sembrava), dopo poco qualche altro anche si avvicinò a lei e la montò ma questa volta centrò il culo, emise un grido straziante ma il pony senza nessuna colpa continuava a sfondarla fino alla fine, cosi ad uno ad uno tutti ebbe lo spasso con i suoi buchi, alla fine anche se legata sembrava che stesse per svenire, qualcuno entrò si sentivo solo del rumore e alla fine uscirono tutti i pony dal cortile, ci fu un silenzio di tomba si sentiva solo il suo respiro che ancora provata era stanca e affannata, la ripresa prosegui forse avanti di qualche ora che ancora era legata alla stessa maniera solo che avevano alzato un po’ il tavolo e adesso era sollevata da terra non appoggiava neanche più i piedi, ma perché………e subito capii adesso c’erano due cavalli non erano piu pony ma cavalli in tutta la loro potenza, pensai adesso veramente le fanno del male questi due, e anche se lo sapeva che stava bene pensai al peggio.
I cavalli li fecero trottare un poco in tondo, poi li lasciarono a loro stessi e andarono via, qualcuno aveva un cazzo enorme tra le gambe e dondolava quando camminava, poi si avvicinò a Anna, l’annusò un poco e poi……….come avevano fatto i pony si alzò sulle zampe posteriori e appoggiandosi sulle spalle di Anna cercava il buco per poter entrare, infine dopo molto tempo lo trovò…….Anna urlò tanto forte che gli altri cavalli si spaventarono, e svenne dal dolore, nel frattempo il cavallo continuava fino a quando usci da lei, subito entrarono delle persone che allontanando i cavalli la slegarono portandola via e improvvisamente……..THE END……..
Ero sconvolto di quello che avevo visto, mi sentivo male solo al pensiero che adesso non era con me, che cosa le stavano facendo?

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