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Racconti di Dominazione

le mie prime sottomissioni

By 16 Marzo 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

ho deciso di raccontarvi gli inizi della mia storia’

tutto si svolge a casa di mio zio, al sud quando per un periodo ho vissuto la, più o meno per due anni.
aldo aveva diciotto anni ed aveva una cugina di venti, con i capelli biondi e mossi, lunghi sotto alla spalla, gli occhi azzurri, un bel fisico e con una terza di seno su di un corpo snello e sodo, nel quartiere i suoi amici uscivano letteralmente pazzi per eva questo era il suo nome e la mangiavano con gli occhi, tutti i ragazzi del vicinato speravano di riuscire a fottersela, anche ghi uomini un po piu grandi lei era consapevole della sua bellezza e anche il cugino quindi era molto geloso anche se si beccavano sempre per via della stanza comunicante, si perche’ nella stanza di eva si trovava il computer e aldo passava le giornate li giocando.
un giorno eva torno’ dalla palestra e trovo’ nella sua stanza il cugino con due suoi amici a giocare, lei voleva fare una doccia e voleva cambiarsi quindi invito’ il cugino a uscire ma lui non ne volle a che sapere quindi ci fu la solita lite dove alla fine eva lo chiamo’ stronzo e aldo le rispose – vaffanculo puttana – lei ando’ in bagno e gli disse che al suo ritorno dovevano uscire tutti fuori, intanto toto’, uno dei due era andato inbagno e con la scusa inizio’ a frugare nellacesta dei panni sporchi trovando un paio di mutandine sporche di eva con un alone giallognolo all’altezza della fica, le annuso’ e sele mise in tasca. al ritorno di eva erano ancora tutti li, allora ciccio questa volta ando’ nel bagno dove ere appena stata eva e con la stessa intenzione trovo’ li per terra la roba sporca che si era appena tolta e fra quelle cose prese le mutandine a fiorellini ancora tutte bagnate di sudori e con una macchia di sancue perche’ eva in quei giorni aveva le mestruazioni allora capi’ perche’ eva aveva il seno piu’ grosso del solito e la fica gonfia, poi fece la stessa cosa dell’amico, le annuso’ e cerco’ altro, e trovo’ lo scatolo dei tampax, poi con le mutande al naso si fece una sega e sborro’ sui pantaloncini di eva e poi torno’ in camera con le mutande in tasca. lei era in accappatoio e sapendo quanto era geloso il cugino penso’ di dargli una bella lezione, si distese sul letto e l’accappatoio si apri’ quindi le sue coscie nute erano li in vista i suoi amici iniziarono a buttare sbirciatine e aldo ancora non si era accorto di niente, lei capi che i due ragazzi stavano abboccando allora aumento’ la dose allargando un po le gambe, ma tutto rimase in quel modo, poi si lamento’ del troppo caldo e si sedette sul letto a gambe incrociate per mettere lo smalto alle dita dei piedi e in quella posizione si poteva chiaramente vedere il pelo pubico, lei allora chiamo’ uno dei due dicendogli – perche’ non mi dai un consiglio su come s’intona questo smalto con la mia pelle chiara? e quello si avvicino’ ma i suoi sguardi non erano rivolti ai piedi di eva ma alla sua fichetta, l’altro intanto non guardava piu’ il computer ma si era sintonizzato su di eva che accortasi di questo invito’ pure lui, aldo intanto guardava nel riflesso dello schermo quello che succedeva ma sapeva che era una trappola quindi non disse niente, l’altro si avvicino’ e inizio’ a guardarle anche lui la fica, e gli disse -ma tu sei bionda naturale o ti tingi i capelli?- lei sorrise, apri’ le gambe da seduta e mostro’ la sua fica in tutto il suo splendore e con la cordicella del tampax che le penzolava fuori dalle labra della fica e disse -ti sembro tinta?- loro due rimasero senza parole trovandosi davanti a quella fica bionda che emanava un odore di vaniglia, allora lei tirandosi un po i peli disse -secondo voi dovrei tagliarli un po questi peli?- e loro due risposero -certo se vuoi la pelata posso fartela io che ho lavorato da un barbiere- aldo faceva finta di niente ma ascoltava tutto pero’ non volle perdere e penso’ che questa volta non sarebbe intervenuto e sela sarebbe cavata da sola.
allora eva continuo’ a provocare e prendendo dal cassetto delle forbicette disse – come mi devo mettere?- e il ragazzo furbo le disse -conviene sempre iniziare da sotto quindi stenditi che ciccio ti terra’ le gambe sollevate. eva aveva notato con piacere che i due sotto le tute avevano una erezione spaventosa, si senti desiderata e continuo’, si stese sul letto e divarico’ oscenamente le gambe, i due restarono scioccati avevano davanti la ragazza che avevano sempre desiderato scoparsi, allora ciccio la prese dalle caviglie e toto’ inizio’ con la forbice a sfoltere il pelo, lei rideva si sentiva solleticare e disse -stai attento a non tagliarmi- e toto’ rispose non ti preoccupare solo che per essere piu’ sicuri devo fare cosi- e le apri’ le grandi labra con le dita, lei ansimo’, e si sentiva del tutto esposta, poi con la scusa di tagliare bene toto’ alla spovvista le tiro’ fuori il tampax che era sporco di sangue e le usci dalla fica un odore sgadevole di mestruazioni, e inizio’ ad infilarle un dito nella fica, quella mossa spiazzo’ completamente eva che si sentiva molto sicura di se e forse per il momento o forze perche sapeva che in quel quartiere era molto desiderata si bagno’, inizio’ a venirle fuori un liquido denso e giallognolo e a colarle fuori, eva non riusciva a trattenerlo e non sapeva che fare e divenne tutta rossa in viso, toto’ che noto’ la sua difficolta’ e vide che aldo non cera perche’ era sotto a rispondere al telefono incalzo’ infilandole dentro un secondo dito, eva tratteneva il respiro pesante ma toto’ di colpo inizio’ a andare su e giu’ con le dita provocando un rumore osceno come uno squaquerio e eva inizio’ ad ansimare tutta viola in viso e a buttare un sacco di liquidi fuori tanto che toto’ era bagnato fino al polso e il copriletto si era imbrattato, allora eva cerco’ di chiudere le gambe ma aveva dimenticato che ciccio la teneva dalle caviglie ed anche lui aveva abbassato i pantaloni e tiro’ fuori un cazzo di venti centimetri e presa la mano di eva inizio’ a farsi masturbare, lei ebbe un attimo di panico perche’ senti precipitare la situazione allora toto’ la guardo’ in viso e non vedendo piu’ quella sicurezza di prima le infilo’ il terzo dito anche se con un po di difficolta’ eva rimase a bocca aperta e intanto toto’ continuava ad andare su e giu’, ciccio era troppo eccitato e non duro’ molto cosi fini’ per sborrarle nella mano e qualche fiotto di sperma arrivo’ anche sul cuscino dove eva fece in tempo a spostarsi prima di essere imbrattata sul viso. toto’ intanto stava continuando col ditalino e eva ormai non aveva piu’ quella sicurezza di prima da predatore si sentiva una preda nelle mani di quello, allora disse – ti prego basta non ce la faccio piu’ smettila- stava godendo come una cagna, e toto’ rispose – proprio adesso che mi sto divertendo che c’e’ non ti piace sentire le mie dita che ti massaggiano la fica e troia non vuoi piu’ che c’e’ non mi sembri piu’ tanto sicura di te ti stai bagando come una cagna in calore- queste parole distrussero eva che si senti’ umiliata e sottomessa ad un tratto lui tolse le dita dalla fica e inizio’ a leccargliela dilatandola col le dita ed eva cercava in tutti i modi di stringere le gambe, poi mentre la leccava le infilo’ un dito nel culo, eva come senti’ il contatto col buco del sedere salto’ in aria dicendo -no, questo no, basta cosi- ma lui spinse dentro fino alle nocche dicendo adesso te lo spacco il culo- ma eva era irremovibile e la volle finire li, allora toto’ si masturbo’ da solo con le dita ancora imbrattade dai liquidi di eva e per sfreggio le sborro’ su un piede visto che eva si dimenava poi raccolse i peli che le aveva tagliato e limise in tasca e le disse guarda che non finisce qui prima o poi mi farai godere e come dico io bella, lei si incazzo’ e li butto’ fuori dalla stanza.
toto’ e ciccio andarono trionfanti dai loro amici spifferando a tutti quello che era successo e sventolando come un trofelo le mutandine ancora bagnate di sudore e di sangue di eva e facendole annusare a tutti disse -senti come puzza la fica della bionda- e gli altri aggiunsero i loro commenti dicendo -secondo me deve essere una troietta, un altro disse quella e’ una vacca, poi altri dissero secondo me ha il culo aperto, ma intervenne toto’ dicendo no di culo e’ vergine, e come fai a saperlo risposero e lui rispose perche’ le ho infilato tre dita nella gnocca e si bagnava come una cagna, poi glielo’ pure leccata ma quando le ho messo un dito nel culo e’ saltata in aria e ci ha buttato fuori pero’ secondo me quella ha voglia di cazzo, risposero certi -e noi se vuole siamo qua per darglielo, poi altri commentavano, se la prendo io la sfondo e il culo sai come glielo faccio, allora ciccio penso’ di organizzare qualcosa ed organizzarono di passare il sabato sera a casa di un loro amico e invitarono pure eva dicendole che cerano anche altre ragazze, il posto era un po distante e andarono con i motorini erano cinque e quando arrivarono eva noto’ di essere l’unica ragazza e chiese spiegazioni, ma le fu detto che gli altri li avrebbero ragiunti, intanto loro presero un fiasco di vino e iniziarono a bere e a fare bere eva che non faceva complimenti, intanto l’alcol a stomaco vuoto fece sentire subito i suoi effetti e eva cominciava a non capire piu’
niente, poi iniziarono a giocare al gioco della bottiglia e tra un pegno e l’altro iniziarono a fare denudare eva che ubriaca come era non capiva nulla, realizzo’ un po quello che stava succedendo quando rimase solo in mutandine e dovette pagare pegno di nuovo e levarle, rimase seduta in terra in cerchio con gli altri con le gambe incrociate e tutti la guardavano nel suo splendore, poi ciccio raccolse da terra le mutandine e si accorse che erano bagnate e inizio’ a passare la voce finche non perse un altro pegno e toto’ le comando’ di prendere in bocca il cazzo di ciro che era seduto alla sua sinistra, mentre toto’ stava alla destra, ciro le mise la mano dietro la testa e la tiro’ a se, lei si piego’ su di lui rimanendo seduta e toto’ riusci a vedere che aveva ancora la cordicella del tampax, che le penzolava giu’ dalla fica,allora approfitto’ che eva era tenuta ferma da ciro con la mano dietro la nuca e dopo averle messo la mano vicino le labra della fica tiro’ verso di se in modo che la fica si schiudesse e afferrata la cordicella le sfilo’ il tampax, lo getto’ in mezzo al cerchio tra i fischi e i commenti degli altri che si lanciarono come cani per raccoglierlo per primi e disse -questo adesso non ti serve piu’ zoccola hai a disposizione quattro tamponi di carne – e diede il via all’orgia, tutti si buttarono su di eva che ebbe un po di paura ne disse -no vi prego non voglio basta cosi mentre le mani la toccavano da per tutto e per tutta risposta toto’ la fece prendere dalle caviglie e le divaricarono oscenamente le gambe, toto’ le disse -non avevamo lasciato qualcosa in sospeso io e te?- e le infilo’ questa volta di colpo due dita nella fica trovandola gia’ tutta bagnata, allora lui esclamo’ -allora ti piace, ragazzi questa troia e’ gia’ tutta bagnata, ora ci penso io a far godere questa cagnetta, dovete vederla quando gode diventa un lago, fra poco vedrete – e inizio’ ad andare su e giu’ con le dita in modo violento e veloce, lei capiva poco a causa della sbronza e si limitava ad ansimare diventando rossa in viso, poi toto’ per accentuare la dose prese a mordicchiarle anche il clitoride e in quel momento per la sensibilita’ lei cerco di sringere le gambe ma senza successo, allora eva senti’ che l’orgasmo stava arrivando e non voleva godere davanti a tutti in quel modo ma non riusci’ a trattenerlo e sotto gli occhi incredulo di tutti gli spettatori le usci’ dalla fica uno spruzzo di liquido giallognolo un po denso e le scorreva fuori a fontana per almeno trenta secondi accompagnato dai suoi urli di goduria, allora vedendo questo toto’ non le tolse le dita dalla fica bensi’ aggiunse il terzo e le disse – ti sfondo puttana ti sfondo-, mentre gli altri commentavano oscenamente l’accaduto con affermazioni volgari e umilianti per eva del tipo -guarda come gode sta zoccola, oppure gli piace il cazzo a questa, adesso vedi come ci divertiamo con te e inizio’ toto’ a penetrarla col cazzo in fica, lei era all’ultimo giorno di mestruazioni quindi le pareti vaginali erano ancora molto sensibili e lei provava un fastidio nella penetrazione, ma toto’ non aveva pieta’ nel penetrarla con i suoi venti centimetri di cazzo, poi si scanzo’ e inizio’ a fottersela ciccio che era bure buon dotato, e piu’ la penetrava senpre con piu’ forza e piu’ si sentiva lo squaquerio dei suoi liquidi vaginali, dopo dieci minuti ciccio passo’ la mano a ciro che prese a stantuffarla con foga e le mollava sberle sulle cosce e sulle natiche, in fine franco la volle girare a pecora e la penetro’ in profondita’ strappandole dei gridolini di dolore, e schiaffeggiandola anche lui sul sedere. la misero in tutte le posizioni e la fottorono per due ore, lei era disfatta, ma godeva, poi iniziarono a sborrarle addosso, chi sul viso, chi sulla pancia.
alla fine toto’ le disse – e questo e’ solo l’inizio troia ci divertiremo ancora con te –
il giorno dopo avevano gia’ sparso la voce in giroraccontando a tutti di come si erano scopati la bella eva e di come si bagnava, si diceva persino che esisteva una foto incriminante, comunque le mutandine cerano sicuramente.
una sera mentre eva stava andando in palestra, indossava una tutina aderente, in un angolo di strada un po buio ci stava il figlio del barbiere con un amico che parlavano erano le venti passate e i negozzi erano tutti chiusi, come videro eva arrivare iniziarono ad importunarla e il barbiere disse all’amico -sai che ho una bella foto porno di una bionda che si bagna come una troia davanti a quattro ragazzi? come eva senti queste parole si fermo’ subito e il ragazzo le disse che l’aveva lasciata in un cassetto del locale.
eva gli chiese gentilmente se poteva averla perche’ quella foto l’avrebbe potuta mettere nei guai con i genitori.
lui per tutta risposta le disse – io posso pure dartela ma tu cosa mi dai in cambio? comunque complimenti hai una bella fichetta e mi hanno pure detto che quando godi diventi un lago.-
lei divento’ rossa in viso e comunque lo segui’ nel salone, entro’ e l’amico alle spalle abbasso’ la serranda, lei era un po spaventata non aveva piu’ la sicurezza di quando aveva provocato toto’, ad un tratto senti’ una pacca sul sedere e si giro’ di scatto per dare un ceffone al ragazzo che le blocco’ le mani, mentre il barbiere le tasto’ il seno, lei si lamento’ e tento’ di gridare ma il ragazzo le disse -non ti conviene gridare se non vuoi che i tuoi genitori vedano che razza di puttana hanno per figlia, e le porto’ una mano sul pube e le poggio’ il pene sul sedere.
eva senti’ subito l’erezione del ragazzo e per scansare la sua sorte bleffo’ dicendo -non sono io e’ un foto montaggio che avete fatto voi, ma i suoi liquidi iniziarono a tradirla si perche il barbiere le aveva messo la mano tra la coscie e inizio’ a sentire un caldo umido, allora disse _ vuoi fare la santa ma il tuo corpo ti tradisce allora facciamo cosi se ti stai bagnando ti scopiamo a sangue- la piego’ in avanti mettendola a novanta sul bracciolo della poltrona e con un colpo secco in un istante senza che eva avesse il tempo di capire che le stessero facendo, le tiro’ giu’ i pantaloni della tuta con tutto il perizoma.
eva si lamento’ e divento’ tutta rossa dalla vergogna e cerco’ di gridare ma uno dei due le mise una mano sulla bocca, mentre l’altro le infilo’ di colpo due dita nella fica, trovandola bagnata, lei senti’ quelle dita fredde che la penetravano e quella freddura le provoco’ un orgasmo mostruoso e inizio’ ad ansimare, mentre dalle labra della sua fica inizio’ ad uscire un liquido biancastro e a colarle sulle coscie, imbrattando anche le dita del barbiere che continuavano ad andare su e giu’ dentro di lei, allora il tipo disse -allora hanno ragione quando dicono che sei una cagna in calore- e l’afferro’ per i capelli dicendole- ed ora che cosa ti meriti troia, devo mantenere la promessa e scoparti a sangue, tanto vedo che ti piace, e rivolto a l’altro disse vieni a toccare pure tu come e’ bagnata sta puttana, l’altro si avvicino’ e introdusse pure lui due dita commentando a sua volta in maniera oscena e offensiva.
ad un tratto il barbiere disse -non mi piace la fica con i peli, mi ha detto toto’ che volevi essere rasata ora ti accontento io-, la fece spogliare e lei dovette obbedire, e la fece posizionare su una poltrona a gambe divaricate, intanto commentava e umiliava eva dicendo -adesso a questa signorina le facciamo una barba come si deve e inizio’ col pennello a metterle la schiuma, poi inizio’ col rasoio da barbiere dicendole io ti consiglio di stare ferna perche’ se mi scappa il rasoio potrei rovinarti per sempre.
eva si sentiva umiliata, degradata, e pensare che quello scherzo l’aveva inventato lei per dispetto al fratello ma ora era in gabbia, ma con tutto cio’ continuava a bagnarsi, forse quell’esposizione a due sconosciuti le faceva effetto, ma torno’ in se quando vide il flash di una foto che le avevano scattato, il barbiere le disse non ti preoccupare eva faccio sempre una foto quando faccio la barba a qualcuno, cosi per ricordo, ma con te per essere sicuro che resterai sempre la mia puttana, lei inizio’ a lacrimare, quando il barbiere fini’ e disse ecco cosi ti ho fatto una bella pelata e ora sei liscia come una banbina, ma la cosa che eccito’ ancora di piu’ i ragazzi era un neo sul labro della fica che ancora non avevano notato, poi il barbiere prese subito a leccarle la fica infilandole anche le dita, la fece scendere dalla poltrona e inizio’ a scoparla con foga, passandosela con l’altro che la tirava su e giu’ dai capelli per farsi spompinare mentre ,’altro la scopava con forsa e lei piangeva e godeva lui le gridava -e’ da una vita che ti sogno e ora sei la mia schiava, poi erano talmente eccitati che il barbiere inizio’ a gridare – godo troia godo e le tiro’ quattro o cinque ceffoni violenti sulle natiche con tanta forza da farla strillare dal dolore e lasciarle i segni, mentre l’altro le sborro’ in bocca e le disse bevilo tutto troia, poi la lasciarono ancora ansimante e piangente a riprendersi e poi la fecero rivestire senza mutandine e le tirarono su i pantaloni finche’ non le entrarono nello spacco della fica che cercarono di penetrare da sopra la stoffa e con una sonora pacca sul culo la mandarono via.
eva ormai aveva paura di quello che le stava succedendo quindi evitava di uscire di casa se non per lo stretto necessario, c’erano troppe prove che la incriminavano e capiva che per evitare nguai avrebbe dovuto sottostare alle voglie di quei pervertiti bastardi degli amici del quartiere, ma c’era anche il fatto che con tutto cio’ era pure umida e sentiva la voglia di andare, ma aveva molta paura che quelle prove arrivassero all’attenzione dei genitori.
un giorno come un altro arrivo’ una telefonata a casa e lei rispose, era toto’ che aveva trovato il modo di raggiungerla e le diceva -come mai sei sparita e non ti si vede piu’ in giro? ti consiglio di farti un giro dopo le otto verso la pescheria tanto ho saputo che i tuoi non ci sono questo finesettimana oppure al loro rientro potrebbero trovare qualcosa di interessante nella posta- e lei rispose perche’ non la smettete bastardi’- ma lui la interruppe subito dicendo – non ti permettere piu’ a rispondermi in quel modo troia tu sei la mia schiava, la mia serva e devi fare tutto quello che ti ordino hai capito puttana, ti e’ piaciuto giocare, beh hai giocato col fuoco, ti sei bruciata e adesso devi pagare tutte la conseguenze hai capito troia?- e lei non rispose, allora lui incalzo’ dicendo -quando ti parlo ndevi rispondermi schiava o ti prendo a calci in culo hai capito e lei timidamente disse va bene si- lui disse vedo che oltre ad essere troia sei anche maleducata si dice si padrone e lei rispose si padrone, allora dopo le otto ti presenterai al negozio e miraccomando ti voglio in minigonna, collant color carne e stivaletti.
toto’ l’aspettava insieme ai suoi tre fratelli di venti, ventidue e ventiquattro anni.
quando eva arrivo’ vide solo toto’ che la fece entrare e poi chiuse la serranda, come si avvicino’ a lei le mollo’ un ceffone sul viso dicendole -questo per il ritardo che hai – e poi tirandola dai capelli le disse -e quando ti do un ordine devi obbedire e rispondere si padrone hai capito troia?- e lei rispose con le lacrime agli occhi si padrone.
poi uscirono di colpo i tre fratelli di toto’ e lui la presento’ -vi presento eva questa e’ la mia schiava, la troia di famiglia, poi si avvicino’ uno dei tre e le poggio’ una mano tra le coscie dicendo e’ bollente sta troietta- lei cerco’ di allontanarsi ma non fece altro che farlo incazzare e le disse, -ti ribelli? allora mi fai incazzare e le strinze la mano sulla vulva facendole male e poi disse al fratello – questa puttanella mi sa che ha bisogno di essere domata un po- e toto’ rispose,- hai ragione- e alzandole la mini da dietro le strappo’ i collant all’altezza del culo e le infilo’ una mano nelle mutande arrivandole alla fica, poi la fecero spogliare e rimase solo con gli stivali, i collant strappati dal culo e le mutande, la fecero inginocchiare e la costrinsero a succhiare i loro cazzi anche se di tano in tanto uno si abbassava a massaggiarle la fica, poi la fecero alzare e la stesero sul banco del pesce con le gambe divaricate, le strapparono a brandelli i collant che le svolazzavano da tutte le parti e una volta tolti gli stivali mentre uno le leccava i piedi un altro le strappava le mutandine, ora lei era del tutto esposta con la fica depilata si sentiva priva di protezione, lei stava in silenzio con le lacrime agli occhi e non osava lamentarsi per paura ma intanto qualcosa dentro di se si stava inumidendo, poi iniziarono a commentare volgarmente per distruggerla emotivamente e degradarla fino a farla sentire come l’ultima delle puttane dicendole- eri la ragazza piu’ desiderata del quartiere e adesso sei la nostra troia, ti stai facendo scopare
da tutti come una cagna in calore, adesso vedi che dopo questa bella lezione impari ad avere piu’ rispetto per i tuoi padroni e anon provocare piu’ nessuno, sei la nostra schiava, la nostra puttana e le ordinarono di pisciare, e lei piangendo grido’ va bene la faccio, allora si concentro’ un po si rilasso’ e inizio’ a zampillarle fuori un fiotto giallastro sotto le risate dei quattro e i loro commenti del tipo – si e’ emozionata e se la fa sotto la troietta, hai capito chi comanda finalmente.
poi toto’ dopo avergliela leccata e mordicchiato il clitoride fino a farle male le disse -tuo fratello dice che non mangi carne, ma solo pesce e che ti piace allora mangia anche questo- e le infilo’ nella fica un anguilla,e piano piano la infilo’ tutta ed era lunga trenta centimetri infatti eva verso la fine inizio’ a cambiare colore in viso perche era troppo lunga, poi dopo che la tiro’ fuori inizio’ a scoparla con forza e la scopavano a turno insultandola, poi toto’ le sborro’ tutto dentro e anche i suoi fratelli, lei inizio’ di nuovo a piangere pensando al danno che era successo, e dopo questo toto’ disse -voglio segnare il territorio come i cani e le piscio’ addosso, dicensole -ti sei meritata un regalino, poi le disse – adesso e’ arrivato il momento di farti il culo, lei gridando lo imploro’ che la era ancora vergine ma lui e i fraelli la misero a novanta sul bancone e toto’ con un notevole sforzo e sotto le gridate di dolore di eva riusci’ ad incularla provocandole un bruciore intenzo e un dolore orribile, poi la passo’ a fratelli che infierivano con delle sonore pacce sulle natiche, lei non riusciva a difendersi, le sue difese anali erano state distrutte ed ora con le lacrime agli occhi subiva quella devastazione, e mentre il fratello di toto’ le mordeva l’orecchio per sottometterla ancora di piu’, intanto un altro le tirava i capelli ed un altro dopo averle sputato in faccia le stava pisciando sul viso lavandole via il trucco e costringendola a succhiarglielo, poi toto’ si mise di sotto e la penetrarono in due e a turno la scoparono cosi per una mezzoretta, continuando a schiaffeggiarla sulle coscie e sul culo, alla fine toto’ le sborro’ nel culo, dalla quale fuoriusciva un rivolo di sangue, mentre i fratelli le vollero imbrattare il suo splendido viso schizzandole sopra, come toto’ estrasse il cazzo dal culo di eva lei ormai martoriata e senza forze non riusci’ a trattenere una fuoriuscita liquami mista alla sborra che aveva incamerato nel culo, alla fine tutti si rivestirono ed eva ancora rimaneva stesa priva di forze e ansimante, allora con due sberle pesanti sulle natiche la riportarono alla realta’, insultandola i fratelli di toto’ dissero- glielo hai purgato per bene il culo a sta troia, guarda come glielo hai sturato, e lui rispose ho fatto quello che volevo fare il primo giorno che sta puttana mi ha provocato.
poi eva disse, -dove mi posso lavare? non posso uscire per strada cosi, ditemi dove e’ un bagno,- allora uno rispose -bella che ci hai preso per un albergo vai a lavarti a casa tua, lei puzzava di piscio, di pesce e di sperma che rassegnata si asciugo’ con le braccia nude, mentre il liquame che le era uscito dal culo le era colato nrll’interno coscia, riusci’ a rivestirsi, senza ormai piu’ la biancheria intima che era ridotta in brandelli e senza collant, col trucco inesistente si rimise gli stivali e con la faccia piena di sperma ormai asciugato e con le coscie imbrattate da quel liquame si incammino’ zoppicando e camminando piano e con le ganbe larghe per il forte dolore al culo.

p.s.- cosa ne pensate di me? scrivetemelo a eva1980.e@libero.it e non temete a dirmi che sono una cagna in calore tanto so di esserlo ciao ciao…

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