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Racconti di Dominazione

Lucy Butterfly

By 29 Marzo 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Premo il pulsante del campanello numero 23. Qualche secondo di attesa e giunge inconfondibile il suono della porta aperta. Raggiungo il secondo piano e busso titubante. La porta si apre. Lucy mi accoglie con un calorosissimo sorriso ed un abbraccio che si riserva ad amici di vecchia data, ormai da tempo più incontrati. ‘&egrave davvero bello che tu sia qui’ dice sciogliendo l’abbraccio e fissandomi negli occhi. indossa un babydoll nero e rosso merlettato nelle forme che le coprono i seni e semitrasparente sino alla coscia rivelando così la sua intimità. Non so cosa rispondere, sono ancora confuso per l’accoglienza e quella dolce visione. ‘Il gatto ti ha mangiato la lingua?’ chiede divertita prendendomi per mano e conducendomi in cucina. ‘Ti preparo un caff&egrave vuoi? Così intanto ti tranquillizzi..’ Accetto volentieri l’offerta e intanto chiacchieriamo del più e del meno. Lucy da l’impressione di essere una ragazza adorabile e molto alla mano. ‘Latte? Zucchero?’ ‘Mi va bene così grazie’ le rispondo. Mi serve il caff&egrave e mi si siede comodamente in braccio. ‘Non ti disturba vero?’ chiede, ma si capisce che da per scontato la risposta.Ho i suoi seni praticamente in faccia e respiro il suo profumo. Mi passa una mano tra i capelli, sul viso e poi sorride nuovamente. ‘Dicevo che &egrave davvero bello che tu sia venuto sai?. Ieri sera ho fatto una scopata come non facevo da tempo col mio ragazzo. L’ho cavalcato per quelle che sembravano ore sul letto e poi sul pavimento. Sono venuta due volte e poi per ricompensa mi sono fatta sbattere da dietro e mi &egrave venuto dentro. Bello vero?’ Mi appoggia un dito sulle labbra per farmi capire che non &egrave necessario rispondere. ‘Ultimamente non ho molta voglia,e lui poverino deve restare a secco. E questo non &egrave bello. Mi fa sentire una cattiva ragazza.’ Dice con aria triste ma che subito scaccia con un sorriso e poi si avvicina all’orecchio per sussurrarmi: ‘Ma per fortuna ci sono gli sfigati come te. Mi divertite un sacco voi microcazzetti e inadeguati. Da una parte mi fate quasi tenerezza ma adoro dilettarmi con le vostre mancanze e insicurezze.’ E così dicendo lascia scivolare una mano all’altezza del cavallo dei miei pantaloni andando a tastare con una risatina. ‘Mi fa eccitare da morire. Stamattina ero così eccitata che ho regalato al mio ragazzo un pompino da urlo e se n’&egrave andato al lavoro tutto felice. Certo, avrei potuto scoparlo di nuovo… ma non c’&egrave niente che un uomo adori di più di un pompino ben fatto no? E poi volevo tenermi tutta la voglia per te.’ Sorride nuovamente, ma non &egrave il sorriso dolce che conoscevo. ‘Non sono un ragazza fantastica? Procuro il meglio per ciascuno…’ Chiede maliziosamente. ‘Assolutamente sì ‘ le rispondo. ‘Su ti prego, non essere sciocchino. Mi eri sembrato più intelligente al telefono. Sono solo domande retoriche. Cosa ti fa pensare che mi interessi la tua opinione? Sei solo un passatempo, un giocattolino, un modo per agitare un po’ le acque di questa relazione monogama. Sei qui per fornirmi quei servizi che al mio ragazzo non posso certo chiedere, ma che al contempo sono tanto piacevoli.’ Sospira mordendosi le labbra. ‘Adorerai il mio corpo. Mi leccherai i piedi e il buco del culo e ogni parte che desideri. Mi osserverai inerme mentre mi darò piacere e dalla tua frustrazione trarrò piacere.’ Ancora un sospiro. ‘Ora spogliati e seguimi in camera, ho voglia di vedere quel cosino che hai tra le gambe.’

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