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Racconti di Dominazione

Mia sorella Giuseppina 26

By 8 Ottobre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Mia sorella Giuseppina Cap. 26

i miei racconti
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Sequenza di
Mia sorella Giuseppina
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Giuseppina al centro commerciale’ 2′

Passeggiano per le gallerie fermandosi ad osservare le vetrine di tanto in tanto. Girato l’angolo, si ritrovano davanti all’ingresso della sala giochi.
Le viene in mente l’ultima volta che è entrata e ha giocato con Tonino. Trema aggrappandosi fortemente al suo braccio.

Prega silenziosamente che non voglia entrare e quasi chiude gli occhi per non vedere.
Superato quasi l’ingresso, trovano appoggiato al pilastro un compagno di classe e Giuseppina arrossisce nel vedere come sgrana gli occhi stupefatto. Sicuramente non l’ha mai vista vestita in quel modo. La mini è eccessivamente corta e il top elasticizzato le modella perfettamente i seni evidenziandoli ancor di più. Si salutano con evidente imbarazzo mentre Tonino presentatosi come il fidanzato, lo invita ad entrare con loro.

Le ha tenuto aperta la porta cavallerescamente mentre lei incerta entrava.
Da sempre era uno dei suoi posti preferiti ma si sentiva a disagio entrarci dopo la volta precedente, anche se la minigonna che indossava le dava l’impressione che fosse un poco più lunga di quella rossa.
Sapeva di non portare nulla sotto e vedendo come in molti la stessero osservando, le pareva che ognuno li dentro, lo sospettasse o che si ricordassero della sua visita precedente. Infatti, come sono entrati, molte teste si sono girate.

Tonino è intento a cambiare i soldi e Giuseppina si osserva attorno. Riconosce molti dei ragazzi e come vede il gioco sniper trema. Spera che non la faccia giocare ancora come l’ultima volta. Non vuole dare spettacolo, anche se è quasi sicura che la nuova mini che indossa la stia coprendo a sufficienza.
Segue Tonino, intento a sua volta a guardare i vari giochi, mentre si sforza a non incrociare lo sguardo degli altri ragazzi. Sente le guance calde e spera che non si noti troppo il rossore della sua faccia. Lui si ferma nella saletta dedicata ai giochi da tavolo.
Si limita a salutare timidamente con un sorriso o un accenno della testa, non ha voglia di parlare con nessuno e desidera che continuino a giocare al biliardo o a chiacchierare dei fatti loro. Non si era accorta che lui si era fermato davanti al tavolo da hokey.

‘Sai giocare?’ Le chiede.

Timidamente muove la testa in segno negativo. Non ha assolutamente voglia di restare in quel posto e vuole andare via il prima possibile.

‘Ti spiego le regole. Devi impugnare questo e colpire il disco cercando di mandarlo nella porta avversaria. Puoi giocare anche facendolo rimbalzare contro le pareti. Vedi quei fori sul campo di gioco? Da li esce l’aria che solleva il disco facendolo letteralmente volare come se fosse sul ghiaccio. Lo scopo ovviamente, è di impedire all’avversario di far entrare il disco nella propria porta.’

Attraverso le vetrine, Michele ha visto dove si sono fermati, entra eccitato continuando a registrare con la videocamera.

Tonino e il suo compagno di classe, fanno una partita, per farle vedere come si gioca.
Per giocare avrebbe dovuto abbassarsi e sporgersi in avanti e non portando nulla si vergognava enormemente, inoltre, per ribattere meglio il disco più agevolmente avrebbe dovuto allargare le gambe.

è obbligata a prendere il posto del compagno di classe mentre Tonino mette un gettone e una volta impugnata strettamente la manopola, giocano una partita in cui cercava di non muovere troppo il sedere o i piedi e di non sporgersi eccessivamente in avanti.

Finita la partita in cui Tonino era il trionfatore, il compagno di classe di lei si impegna a spiegarle come giocare per poi posizionarla nella giusta posizione con lui dietro le spalle per guidarla.
In un movimento laterale con l’anca ha urtato il bacino del ragazzo che non ritraendosi, le ha fatto sentire la sua eccitazione strusciando il pacco duro sulla coscia.

Lo ha guardato torvo senza dire nulla e lui intimidito si è discostato.

‘Giuse.- La chiama Tonino.- Che ne dici se ci giochiamo qualcosa?’

Aveva attirato la sua attenzione e lo guardava con aria interrogativa.

‘I 30 giorni scadono lunedì prossimo. Che ne dici se ci giochiamo un giorno?’

Sorride, pensando che potrebbe liberarsi di lui prima della scadenza timidamente risponde.
‘Ok!’

Tonino inserisce la moneta e giocano. Inizialmente è in vantaggio lui, ma poi messa da parte ogni indugio cerca di concentrarsi e giocare come ha sempre fatto con le sue amiche.
Ben presto Giuseppina è in vantaggio e quando il gioco si spegne, lei è nettamente la vincente.

Quando hanno finito, si è risistemata la minigonna. Non poteva sapere se durante il gioco si era spostata o era rimasta al suo posto e l’avesse coperta a sufficienza.

Una volta che il suo ragazzo ha messo il gettone per giocare e hanno iniziato la partita, era troppo vicino per poter osservare bene e fatto un passo indietro è rimasto senza fiato. La mini si era sollevata lasciando intravedere le guance inferiori e parte del taglio del culo. Quando poi si è messa a ribattere il disco anticipando e segnando qualche punto, la visione era stupefacente.
Eccitato e rosso in viso, si è osservato attorno accorgendosi che in molti erano interessati a quella visione.

‘Va bene.- Dice Tonino ansante.- Mi sono solo scaldato. Giochiamoci 2 giorni. La meglio di 3 partite. Accetti?’

Maliziosamente sorride e l’osserva. Con aria di sfida risponde con un unico: ‘Ok!’

Si scioglie i muscoli del collo e fa roteare le spalle. Le duole ancora ma è solo un fastidio e neppure tanto doloroso.

Tonino ha messo un altro gettone e incominciano a giocare forsennatamente. Quando la partita è finita si sente sudato e accaldato. Non si era neppure accorto di aver vinto con 2 punti di vantaggio.

Alla fine della seconda partita Giuseppina ha chiuso con un distacco di 3 punti.

La spalla le faceva veramente male. Giocare con le scarpe col tacco non era facile ma è riuscita ha restare concentrata e sempre in vantaggio di uno o 2 punti.

Durante il gioco, ogni volta che lei doveva allungarsi per schiacciare, chi era dietro di lei si poteva beare di una visione magnifica.
A causa del taglio della gonna, visto che era tagliata di sbiego con un lembo che le arrivava a mezza coscia, lasciava in bella mostra una delle 2 chiappe e si poteva intravedere distintamente il taglio delle piccole labbrine.

Guardandola attraverso il monitor della videocamera si era eccitato, soprattutto dopo che aveva zummato per immortalare quella visione magnifica.
Spostatosi di lato ha registrato come le tette ballassero libere e come i capezzoli duri fossero perfettamente visibili ai molti spettatori compiaciuti.

La terza partita è finita in perfetta parità. Combattuta da entrambe le parti senza risparmio.

Più ragazzi si stavano accalcando alle spalle di lei. In molti hanno potuto vedere distintamente le piccole labbra della figa. Nulla ostacolava lo sguardo avido dei ragazzi.

Fra una pausa e l’altra si aggiustava la mini chiedendosi se non si fosse spostata eccessivamente.

In molti avevano interrotto i loro giochi per non perdersi lo spettacolo offerto da quel culo che si intravedeva.

‘Chi vince piglia tutto!’ Si asciuga la fronte con il dorso della mano.

La partita finale è incominciata. Tonino dopo alcuni tiri ribattuti è riuscito a segnare il primo punto.
Giuseppina era ben determinata a non cedere anche se aveva la spalla che le faceva male. In un movimento eccessivo ha allargato le gambe, e puntati i piedi, ha lanciato il disco contro l’area avversaria. Fra un batti e ribatti e per anticipare, si è allungata troppo in avanti e la mini si è alzata ben oltre i fianchi, lasciando vedere a tutti, anche ai più lontani, che non portasse nulla.

Si era sbilanciata troppo in avanti intenta com’era a giocare. Ha sentito chiaramente la mini alzarsi leggermente ma ha continuato a tenere l’attenzione sul gioco.

Stava filmando tutto e avrebbe voluto che anche Tonino potesse registrare le tette che ballavano libere e le facce sbigottite dei ragazzi. Incuranti di tutto e tutti, due di loro si stavano segando il cazzo attraverso i jeans.

Messosi leggermente alle spalle di lei ha visto chiaramente anche lui la visione magnifica della figa di sua sorella. Si potevano chiaramente distinguere le labbra interne, lucide e umide fintanto che uno dei ragazzi non si è messo a fischiare.

A quel suono è saltata come una molla e si è rimessa dritta, osservando compiaciuta come il disco appena lanciato, entra nella porta di Tonino. Si è ricomposta immediatamente mentre si guardava attorno e dietro di lei.
Vedendo le loro facce si è vergognata a dismisura, mentre la sua avvampava e diventava rossa. Notando due ragazzi che si sono messi la mano all’altezza del cazzo e hanno mimato il segno di farsi una sega, ha dato una rapita occhiata anche agli altri tipi e al loro evidente pacco. Si è sentita vergognare a morte. Voleva sprofondare e scappare.

‘Gioco!’ Urla Tonino lanciando il disco sul campo.

Lui ha camminato attorno al tavolo dei due lottatori, attirando l’attenzione anche di chi era intento al proprio gioco, nel vederlo camminare lentamente con la videocamera accesa intento a registrare.
Attraverso il monitor, ha potuto registrare come molti dei ragazzi, avevano il cazzo duro che deformava i loro pantaloni.

Cercava di tenere lo sguardo fisso sul tavolo da gioco e provando a non muoversi troppo sperando in cuor suo che non si vedesse molto.

Tonino era ancora concentrato al gioco ma vedendola esitare ha osservato le facce dei ragazzi dietro di lei notando i pacchi duri che si erano formati nei loro pantaloni. Gli si è illuminato il volto con un largo sorriso nel vedere Michele con la videocamera e nel vedere lei rossa in volto con i capezzoli duri e le tette ballare libere.

Il gioco è terminato con la vittoria finale di Tonino.
Giuseppina si limitava a difendere cercando di non muoversi troppo e non sporgersi in avanti. Il calvario e ben presto terminato con la vittoria di lui.

Come si è girata è rimasta folgorata nel vedere suo fratello con la cinepresa accesa mentre il rossore alle guance è tornato più acceso di prima, vedendo che tutti erano intenti a guardarla.
Tonino la presa per mano e la guidata verso l’uscita passando fra il capannello di ragazzi che si era formato. In segno di vergogna ha abbassato la testa mentre passava in mezzo a loro. Qualcuno, in un bisbiglio più forte, l’ha appellata col nomignolo: ‘Troia!’

Qualche intraprendente ha allungato la mano e ben 2 hanno potuto sfiorare la parte sottostante della minigonna arrivando a toccarle il sedere.

Era tanto abbattuta e avvilita, che sottomessa, non si è ribellata a quelle mani impudiche.

Una volta usciti, si recano al pub vicino. Pur essendoci posto, Tonino le si avvicina e le bisbiglia all’orecchio.
‘Siediti sulle sue ginocchia.’

Incredula e smarrita, si siede come le è stato detto di fare sul compagno esterrefatto e impaurito. Quasi immediatamente si accorge di sentire il cazzo duro premere sotto la coscia.

‘Ti piace la ragazza?’Chiede Tonino mentre poco lontano Michele continua a registrare.

Lui annuisce imbarazzato.

‘Se le fai un regalo, lei poi ti farà un regalo a sua volta che ti ricorderai a vita.’

Impaurita guarda Tonino. Michele sorride con un ghigno che gli deforma la faccia mentre il ragazzo resta pensieroso ad osservarli.

Annuisce dopo aver pensato a lungo e guardando Giuseppina prende infine la decisione.
‘Andiamo!’

Con le mani sotto braccio ai ragazzi e in mezzo a loro li segue titubante ed entrano nel negozio di lingerì.

Entrambi i ragazzi sono imbarazzati a trovarsi fra tutto quell’intimo femminile osservati a loro volta dalla commessa e dalle varie acquirenti. Osservano smarriti fra i vari espositori e manichini indecisi come e cosa scegliere.

‘Posso fare qualcosa per voi?’

‘Lei lavora qui?’ Risponde Tonino.

‘Sono il proprietario.’

‘Bene. è il suo compleanno e vorremmo farle un regalo ma non sappiamo da che parte incominciare.’

‘Scusate la delicatezza, ma avete dei limiti di spesa?’

Sia Tonino che Michele osservano il ragazzo. Questi preso il portafoglio, estrae il bancomat e lo fa vedere al titolare.

‘Bene. Venite, vorrei farvi vedere alcuni articoli.’

Mentre i ragazzi si destreggiano fra i completi, Giuseppina si guarda attorno.

‘Vieni!’ Le dice Tonino con le mani occupate di appendini.

Lo strano movimento dei ragazzi fermi a fissare il camerino attira l’attenzione di chi è nel negozio. Sentono i commenti dei 3 ragazzi giudicare i vari completi e incuriosito, il titolare si avvicina.

Rimane a bocca aperta nell’osservare uno di loro intento a riprendere la ragazza che si veste con la tendina completamente aperta. Aggrotta la fronte nel vederla indossare i capi senza alcun tipo di intimo ma resta a bocca aperta nel vederla girarsi ed esporre all’indietro il sedere. Voltatasi, si accarezza il busto e soppesa le tette con entrambe le mani come se avesse voluto aggiustarsele.

Stava indossando un sexi completo semi trasparente composto da canotta smanicata aderentissima e slip con la trama anteriore di pizzo, lasciando in perfetta evidenzia la striscia sottile di peli. L’effetto sensuale sul suo corpo con effetto vedo-non-vedo e le pose che assumeva gli fa baluginare un’idea.

Colpito per come le aderiva sulla pelle evidenziando le curve sinuose, prende di sua iniziativa alcuni capi appesi agli espositori e li passa eccitato a Giuseppina.

Intimorita dal modo di fare del titolare, si ritrova ad indossare un nuovo completo intimo. Sperava di aver finito e invece si ritrova a doversi spogliare nuovamente e questa volta difronte anche al signore.

Mentre assume nuove pose, estrae dalla tasca la macchina digitale e incomincia a scattare alcune foto.

Tonino le fa mettere il rossetto rosso fuoco mentre Michele continua a registrare e il compagno di classe di Giuseppina, eccitato e divertito, scatta alcune foto col cellulare.

I completi si susseguono ed è invitata ad uscire dal camerino ogni volta per assumere nuove posizioni sempre più fantasiose e oscene.

In un momento di calma, anche la commessa si avvicina e rimane esterrefatta nel vedere la ragazza assumere pose a volte erotiche, altre decisamente pornografiche. La vestaglietta che indossa non nasconde nulla delle sue forme e vede come abbassatasi leggermente, con le gambe flesse e le ginocchia a lato, si accarezza la figa con entrambe le mani. Può notare chiaramente l’interno della vagina, oltre al rosso acceso della carne, anche un certo luccichio, segno che ciò che sta facendo non la lascia certamente indifferente. Lei stessa prova un certo prurito in mezzo le gambe dopo qualche minuto che la sta osservando.

I completi si susseguono, canotta e perizoma coordinato con fiorellini rosa ricamati, semi elasticizzato ad effetto trasparente.
Set composto da corpetto nero in pizzo con spalline e reggicalze, tanga coordinato con incluso le calze.
‘Con questo riscalderai le tue notti, le sensuali trasparenze nere “vedo-non-vedo” sono la sua forza ed composto da babydoll e slip nero.’

Indossato anche il set bianco, si stupisce una volta di più per la leggera e morbida consistenza del tessuto. Si compiace della sua figura riflessa allo specchio e l’abbronzatura integrale accompagnata alla sensualissima trasparenza del vedo-non-vedo del pezzo indossato, la inorgoglisce e la soddisfa pienamente.

Si cambia e indossa un altro babydoll semitrasparente ma più lungo con lo string coordinato di colore acquamarina con sensuali motivi floreali che esaltano i seni.

Una volta indossato si vergogna e avvampa nello specchiarsi. Il nuovo completo è composto da alzaseno più perizoma in pizzo. Le tette sono perfettamente in vista e pur facendo vedere che porta le spalline manca totalmente della parte di tessuto che dovrebbe coprire il seno.
Si sente avvampare le guance dovendo esibirsi davanti alle molte clienti che affollano il negozio attirate dai flash della macchina digitale.

Della stessa linea di quello precedente ma invece che nero questi è di color salmone e pur restando aperto on e tette perfettamente in vista, il reggiseno ha il ferretto più il perizoma in pizzo.
Altro completo in pizzo con reggiseno aperto e bretelle regolabili e micro perizoma che la obbliga ad esporre la sottile linea di peli del pube.

Quando lo vede perde qualche minuto per girarlo e controllare come si indossa. Il completo in pizzo nero è composto da reggiseno ‘contour’ che espone completamente il seno senza nascondere nulla e anzi, lo evidenzia maggiormente e perizoma con apertura frontale. La trama del pizzo è solo fatta per nascondere i peli. Nell’assumere le pose più impensabili, più volte la figa viene esposta dall’apertura sottostante.

Indossando il nuovo completo quasi non si stupisce nel vedere che è molto simile al precedente. Questi è composto da reggiseno contour e perizoma della stessa specie. Le carnose labbra della figa sono completamente esposte.

Completo composto di bustino fatto in modo da ricordare vagamente una farfalla, è tempestato da paiettes e il tanga di pizzo nero è aperto ma in più vi è una striscia di tessuto centrale. In questo modo le piccole e grandi labbra della figa sono perfettamente visibili e in perfetta evidenza.

Con lo stesso bustino, viene fotografata e filmata con diversi tipi di string, tanga e slip a volte dalle forme più fantasiose e di ogni colore.

Attirati dai lampi del flash, molte clienti affollano il negozio accompagnati talvolta dai rispettivi accompagnatori. Molti occhi sono attirati da quello che accade vicino alla zona dei camerini e visto la ressa che si sta formando attorno a loro, il titolare è costretto ad allontanarsi per assecondare il lavoro.

Finito di provare tutti i capi, Tonino le dice che può rivestirsi e Giuseppina finalmente si infila per l’ultima volta nel cubicolo. Si sentiva mortificata e imbarazzatissima per quello a cui era stata costretta a fare.

Il ragazzo resta allibito nel vederla che si veste senza indossare nessun tipo di intimo come alcune signore che aspettavano di poter entrare a provare a loro volta alcuni indumenti.

Fatta la fila alla cassa e pagati alcuni completi il titolare mette una seconda busta sul banco.
‘Questi sono per lei signorina, se mi autorizza a usare le foto che ho scattato per pubblicizzare il negozio.’

Vergognandosi, abbassa lo sguardo e timidamente accenna una risposta affermativa.

Il titolare del negozio, stringe la mano a tutti con somma soddisfazione al punto che mette nella busta alcuni altri capi anche per i ragazzi.

Usciti, continuano ad elogiare Giuseppina per la sua bellezza e per la sua bravura.
Si sentiva a disagio e rossa in volto. Non era abituata a comportarsi così liberamente davanti ad estranei e a farsi fotografare. Suo fratello l’aveva registrata per tutto il tempo e vedendo ancora la videocamera stretta nella sua mano, ha avuto un brivido.
Continua a pensare e a seguirli a testa china. Cercava di non pensare ma le sensazioni che aveva provato indossando quei vestiti l’hanno scaldata ed era curiosa di sapere che tipo di completi erano stati messi nelle buste. Quando ha alzato gli occhi, ha visto che si erano fermati all’ingresso dei bagni.

‘La dentro starete soli. Quando esci voglio vederti che lo hai spompinato a dovere. Ti voglio vedere che hai lo sperma sul mento. Il resto lo devi ingoiare. Vi osserverò dall’alto quindi state tranquilli entrambi. Sono stato chiaro Giuseppina?’

Impaurita e sottomessa, ben sapendo che non poteva rifiutarsi, li segue mentre entrano attraverso la porta degli uomini e una volta chiusisi dentro, il cuore le batte sempre più forte.

Facendo appello al proprio coraggio, cerca di non scappare. Il cuore le martella nel petto sempre più forte e la bocca se la sente secca. Non aveva mai preso in considerazione di vendere un servizio offerto generalmente dalle prostitute. Il tipo le ha regalato degli indumenti e in cambio riceve un pompino.
Prostituta. Si ripete fra se. Trema. Trattiene le lacrime con fatica.
Prostituta. Si ripete con un nodo alla gola.

Si domanda come potrebbe andare avanti e farlo, anche dopo tutto quello che le è accaduto durante il resto della settimana!

Chiude gli occhi e li riapre, constatando che non stava facendo un brutto incubo. Il ragazzo davanti a lei era reale. Tiene lo sguardo abbassato e lo vede che si abbassa i pantaloni insieme alle mutande e il cazzo barzotto svetta in avanti puntando verso di lei. Le prende il polso e guida la mano verso il cazzo.
Istintivamente avvolge le dita attorno al caldo duro paletto di carne.

Il cazzo era caldo e duro, con la pelle morbida dura ed elastica nel palmo della propria mano. La cappella era morbida e stava fuoriuscendo il liquido eiaculatorio dall’uretra esattamente come quella volta. Chiude gli occhi e si lascia trasportare dai ricordi. Stesso posto, stesso ambiente.

Quelle piccole goccioline, aveva imparato da un libro che è un lubrificante per aiutare l’inserzione nella vagina delle ragazze e che può contenere le cellule di sperma. Proprio a causa di questo non bisogna pensare che estraendo il cazzo in anticipo durante una scopata, questo possa impedire la gravidanza. Sapeva che tipo di regalo doveva fare per accontentarlo.
Continuava a masturbarlo anche se non era pratica della tecnica pur conoscendo cosa prevedere. Poteva prendere in considerazione di continuare in quel modo e farlo venire sulla carta igienica o sul fazzoletto.

Ha percepito la contrazione del cazzo, ha visto i muscoli addominali contrarsi, le gambe si sono flesse in basso un poco ed ha raccolto ogni goccia del suo seme sul fazzoletto! Ha sentito l’odore forte, pungente, caratteristico dello sperma ed ha visto che una parte le ha impiastricciato la mano.

Era appiccicosa, unta e ha pulito con attenzione tutto per poi, una volta piegato il fazzoletto in modo che tutto restasse nella parte interna, l’ha riposto nella tasca della minigonna. Non è mai stato lavato quel fazzoletto! Sua madre le ha sempre detto che ‘è un topino strano.’ Forse lo sono, ma quel fazzoletto è una pietra miliare nella mia vita! Si dice fra se pensando a quella volta.

Nonostante tutto, era nervosa, esattamente come all’ora. Che strana la mente, affiorano ricordi in momenti impensabili. ‘Quanto tempo era passato da quella volta, da quella prima volta.’ Si chiede fra se.

Cosa le aveva detto? Si, si ricordava benissimo quando le ha assicurato che gli era piaciuto, l’ha resa orgogliosa! E quando l’ha ringraziata baciandola con passione prima di dividersi, lei ha risposto. ‘In qualunque momento che lo desideri.’

‘Prego.’ Ha detto mentre sono passati attraverso la porta.

‘Grazie.’ Ha risposto in un bisbiglio mentre le teneva aperta la porta per poi chiuderla alle loro spalle.

Continuava a considerarsi una puttana ma le è venuta in mente una delle videocassette porno di suo padre. Era passato già qualche tempo da quando le aveva viste per l’ultima volta e lentamente ha cercato di rilassarsi.

Ha incrociato gli occhi del ragazzo e si è sentita avvampare la faccia. Anche lui non era tranquillo e si vedeva da come avesse le guance rosse.

Ha osservato l’erezione del cazzo, si era alzato come Lazzaro, ritornando in vita dal mondo dei morti una volta che avesse finito di spogliarsi.
Sorride nel vederlo sobbalzare ritmicamente, come fosse dotato di vita propria.

Fra se ha fatto voto dargli il migliore orgasmo che mai avesse avuto durante la sua corta vita sessuale. Ha toccato il cazzo, avvolto delicatamente le dita attorno ad esso e ha percepito il caldo bruciante del suo organo. Dopo averlo guardato, piegando il collo in alto per via dell’altezza, si è inginocchiata davanti a lui.

Sapeva cosa stava pensando, quello che stava per andare a fare era un lavoro di bocca.
Bene, non dovevano esserci ostacoli per farlo. Si dice fra se. Per nessun motivo avrebbe rischiato di renderlo insoddisfatto. Alludendo alla videocassetta.

Il forte odore di lui la infastidisce. Considera che non è molto più forte di quello dell’ambiente circostante e non ritrae la bocca dopo averlo assaggiato.

Come si era ripromessa, ha iniziato a fare l’amore al cazzo con le mani e la bocca. Ha mosso le mani in modo da alternare veloci seghe con pause per soppesare le palle. Ha leccato il glade e una volta imboccato lo ha spompinato per qualche attimo continuando ad alternare il lavoro con le mani e la lingua.

Gli occhi avidi e increduli del ragazzo sono rimasti attenti per non perdere quello che stava facendo.

La cappella era soltanto a pochi centimetri dalla faccia. Potrebbe vedere la fessura della punta, la struttura del glade (quel libro le aveva insegnato molto), il filetto dove è massimo il piacere dell’uomo. Sfiora delicatamente la punta e mentre soppesa le palle, con l’altra mano ha aperto delicatamente la fessura della cappella. Ha munto il paletto di carne per tutta la lunghezza ed è fuoriuscita un’onda spessa di liquido. Era liquido seminale e dopo averlo spalmato attorno alla cappella con entrambi i pollici, lo ingoia per quasi tutta la sua lunghezza.

Era caldo, appiccicoso e viscido, tutto allo stesso tempo e dopo aver estratto la bocca entrambe le mani scorrono lungo il cazzo caldo e duro. Ha incominciato a segarlo, con le mani umide della propria saliva incominciando a muoverle sempre più velocemente, alternando con la bocca che succhia e la lingua che lecca le piccole gocce che fuoriescono. Ogni tanto si soffermava apposta per aumentare e ritardare il piacere. Osservandolo, nota come il respiro si sia fatto più corto.
Ha incominciato nuovamente il lavorio sul cazzo. è partita molto lentamente e via, via, ha aumentato il ritmo.

‘Sto per venire.’ Ha gemuto fra un rantolo e l’altro.

Dall’angolo dell’occhio, può vedere Tommaso in cima al bordo del muro divisorio guardarli e registrare con la videocamera. Aveva smesso di succhiarlo e ora stava segando il meraviglioso duro cazzo del tipo. Sapeva che l’erezione era merito suo e in un certo senso, si sentiva giustamente compiaciuta ed eccitata. Sapeva cosa stava per accadere e desiderava che accadesse. Voleva assaggiare lo sperma del tipo e si sentiva fremere l’interno della vulva. Non si è fermata quando ha sentito il ragazzo gemere e irrigidire i muscoli. La mano ha continuato a correre lungo il cazzo.

I pollici erano sotto il glade e ha potuto sentire distintamente lo sperma correre attraverso il cazzo come un treno espresso. La sborra è uscita potentemente colpendola al lato del mento mentre ora il ragazzo stava tremando tutto. Ha percepito chiaramente il forte odore e ha piegato il cazzo in modo da poterlo imboccare facilmente. A causa di un movimento convulso del tipo, un secondo violento schizzo la colpisce sulla guancia sinistra. Un terzo vola atterrando appena sotto al mento e finalmente riesce a imboccare la cappella. I continui violenti schizzi in breve, le hanno riempito la bocca, mentre percepiva chiaramente che le gocce sulla faccia e sul collo le scendevano per cadere fra, e sui seni.

Il cazzo pulsava continuando ad eruttare sperma nella bocca mentre cercava di ingoiare e respirare.

Il tipo ha smesso di gemere anche se continua ad ansimare con lei che continuava a tenere il cazzo in bocca succhiandolo. I tremiti e gli spasmi erano terminati da parte di lui. Le gocce di sperma ora erano scese fin sulla pancia.
Ora che il cazzo incominciava a perdere una certa consistenza lo lascia e in questo modo possono respirare entrambi più liberamente.
L’aiuta ad alzarsi in piedi ed entrambi osservano lo sperma che dalla faccia le è caduto fin sul grembo. Raccolto con un dito una grossa goccia, lo assapora mugolando come una vera intenditrice. Ha fatto vedere che il dito le è rimasto pulito e incomincia a massaggiare e a spalmarsi per tutto il corpo, quel poco che ne è rimasto.

‘Grazie.’ Ha bisbigliato.

Giuseppina è frastornata. Ha i sensi in subbuglio e non sa se vergognarsi o preoccuparsi. Le mani le tremano mentre si riveste e una volta usciti dalla toilette, scappa precedendo i ragazzi per aspettarli fuori. Incrocia un signore anziano che la guarda torvo mentre i ragazzi sorridono amichevolmente come se niente fosse accaduto.

Arrivati al parcheggio si salutano e come vecchi amici il compagno di classe si avvicina e la bacia sulla guancia. In cinque anni si erano a mala pena salutati e ora le aveva rubato un bacio. Timidamente lo saluta e poi una volta saliti in macchina si avviano verso il ristorante. Con l’aria che le accarezza il viso, si accorge che è matida di sudore.

Maxtaxi

Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

taximassimo@yahoo.it – mail e msg nelle poche volte che sono collegato.

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