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Racconti di Dominazione

Orgasmo celebrale

By 27 Dicembre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

-Finalmente!- esclamai richiudendomi la porta di casa alle spalle.
Sara, entrata prima di me si stava già levando la giacca e guardandomi: -Grazie! Lo so che le cene con i miei sono pesanti.. ma glielo devo!-
In effetti tutti gli anni è lo stesso supplizio, suo padre mi odia sua madre è succube e non proferisce parola così le cene passano in un religioso quanto imbarazzante silenzio che ogni tanto Sara prova a rompere lanciando qualche discorso subito concluso dal padre.
-Ho bisogno di una doccia.. assolutamente!- mi dice guardandomi mentre riattizzo il caminetto nella nostra sala.
-Certo! io mi metto un po’ sul divano.. ti aspetto- si avvicina e mentre gioca con il colletto della mia camicia mi bacia.. Il suo profumo mi invade l’anima.. profumo di donna misto all’odore di tabacco.
La guardo, ancheggia verso il bagno.. la mia mente si lancia in una slow motion.. quei capelli castani catturati nella coda di cavallo, quel tubino nero che esalta la perfezione di madre natura.. i piedini avvolti nei collant coccolati dal caldo parquet, Dio che meraviglia!
Un’erezione si accenna negli slip, vorrei seguirla.. il mio membro pulsa.. scaccio il pensiero e mi lancio sul divano osservando distrattamente il camino penso all’indomani.. al lavoro, al cantiere..
-Eccomi!- dice lei, sobbalzo, ero troppo disperso nei meandri del mio cervello.. non mi sono nemmeno accorto che era già passata mezz’ora.
-Scusa, (dice ridendo) ti ho spaventato?-
-No, tranquilla stavo pensando a domani..-
La guardo, la fisso..
In piedi davanti a me avvolta in quel morbido accappatoio bianco, i capelli raccolti in un asciugamano eppure anche così è una dea.. sei anni di fidanzamento e non mi stanco mai di guardarla.. una dea!
Si raggomitola sul divano cercando un abbraccio, è calda, morbiba, profuma di bagnoschiuma ai frutti di bosco.
-Sei bellissima, sai?-
-Mh, certo!- risponde con una smorfia di disapprovazione girando la testa.
Dolcemente le prendo il mento rigirandola verso di me, la bacio, le nostre lingue si intrecciano.. chiudo gli occhi e mi godo quel momento come un dodicenne al primo bacio.. il bagnoschiuma inebria le mie narici il sapore del dentrifricio invade la mia bocca.
La voglio! Il mio membro inizia a pulsare, i miei ormoni si lanciano impazienti in una danza del sesso.
Tolgo l’asciugamano dai capelli e passo una mano dietro la sua testa, la tiro più vicina, la mia lingua le violenta la bocca mentre l’altra mano si avvinghia alle natiche, la frenesia cresce, i corpi vibrano, l’eccitazione sale i respiri diventano affannosi..
In poche mosse la spoglio, (non che serva un ingegnere per togliere un accappatoio) mi inginocchio ai piedi del divano davanti alle sue gambe e i nostri sguardi si incollano come calamite.
Lentamente divarico le sue gambe appoggiate sulle mie spalle mentre spinge il bacino sul bordo del divano mostrandomi il frutto proibito con quel ciuffetto di peli castani che amo tanto.
-Mi mancava un po’..-
-Oh, si.. anche a me! Molto-
Senza proferir parola con la mano schiude le grandi labbra e ammicca un sorrisetto.
Il mio membro è sul punto di esplodere, affondo la lingua, inizio a godermi i gemiti di piacere, le sue mani si intrecciano nei miei capelli e usandoli come una briglia si impadronisce della mia testa..
I movimenti diventano più animaleschi.. Mi tira.. mi tira con forza contro il suo frutto grondante di piacere, amo questo sapore, lo amo con tutto me stesso.. Mi sta fottendo.. non ha ancora toccato il mio uccello eppure ho già avuto un orgasmo celebrale.. mi sta fottendo il cervello..
Ormai tra le gambe ho la guerra mondiale, intanto che mi violenta abbasso gli slip e sfilo la mia asta, vorrei esplodere! Vorrei esploderle dentro guardandola negli occhi.. mi accarezzo..
In un momento di lucidità si accorge delle mie mani e tirandomi più forte i capelli -Cattivo bambino, non si fa!!-
Scavallando le gambe dalle spalle prende tra i piedini il mio membro e lentamente lo masturba mentre si passa la lingua sulle labbra..
-Lo sai che mi fai impazzire?- dico guardandola giocare con il piercing sulla lingua.
-..questo è niente.. stasera sarà difficile da dimenticare!-
-Cos’hai intenzione di fare?- intanto i piedi continuano il percorso di tortura.. la mia cappella.. il mio scroto.. il contatto con quella pelle morbida..
-Vedrai.. Alessia mi ha fatto un regalo interessante da aggiungere al nostro borsone..-
(Da quando eravamo andati a convivere i nostri rapporti erano diventati sempre più spinti e pervertiti, così per rendere più piccanti le nostre fantasie facevamo spesa al sexy shop della nostra città, immaginate dopo 6 anni quanta attrezzatura.. il tutto gelosamente custodito in un borsone da viaggio.. utile per ogni evenienza no?)
Non so che espressione passò sul mio viso in quel momento.. ma il cuore non reggeva più.. i pensieri si accavallavano.. la lucidità lasciava posto agli ormoni..
Mi scappa un fremito e il respiro inizia a diventare affannoso.. quei piedi mi stanno facendo impazzire.. sto per venire!
-No, adesso non è il momento di godere!! giochiamo ancora un po’.. l’orgasmo va meritato- così dicendo termina la piacevole tortura.
Ma come? Non puoi negarmi l’orgasmo sto impazzendo! Cosa vuoi fare? Cos’ha di cosi interessante questo giochino?
La mia testa è bombardata.. guerra totale non sono più lucido! Sono in balia della mia ragazza, il mio cervello è prigioniero.
Si alza dal divano, scompare.. ha preso le scale.. starà andando in camera da letto.
Mi alzo e inizio a spogliarmi.. attimi interminabili.
-Eccomi!-
Rieccola.. non è sola.. con lei il famoso borsone!
Avanza decisa e felina verso di me il viso dipinge una smorfia perversa.. appoggia una mano sul mio petto e a ritroso mi direziona fino a farmi sedere sul divano.
-Non ti preoccupare!- dice, intanto rapida si inginocchia davanti alla valigia che in questo momento sto odiando..
Certo, potrei andarmene.. potrei finire da solo di godere.. ma Sara.. Sara mi elettrizza troppo.. sa come farmi impazzire e come tenermi in pugno.. non voglio muovermi! Il mio cervello è nelle sue mani.. mi sta manipolando.. calcola tutto alla perfezione ogni sguardo, ogni movimento.. sa benissimo l’effetto che mi fa.
Armeggiando da più di un minuto quando ‘finalmente’ estrae un paio di manette e una benda.
Si avvicina.. si avvicina.. eccola.. a cavalcioni su di me, il seno sfiora la barba, le cosce sfregano il membro, mi prende le mani me le porta sopra alla testa e mi ritrovo ammanettato alla testiera del divano.
l’eccitazione ha preso il sopravvento.. non ho più parole!
-Adesso ti bendo.. se poi fai il bravo ti darò il permesso di vedere-
Nella stanza cala il silenzio, ha voce in capitolo solo il camino che scoppietta allegro alla mia destra.. mi tiene compagnia.. mi perdo nella mia testa.
Il rumore di una zip che si apre mi riporta nel mondo, oh no… cosa cercherà ancora?! Rumore metallico.. stoffa..
Ritorna, sento la sua presenza, questa volta mi sta attaccando qualcosa alle caviglie.. le riconosco, gliele avevo comprate io.. 2 fasce di cuoio con gli anelli di metallo..

Ok, ora non so più se sono eccitato o spaventato.. sono curioso.. vorrei vedere la scena in terza persona.. vorrei assistere come spettatore, invece sono l’invitato speciale.
L’attesa mi stronca, lei lo sa.. lo sa bene!
La sento di fianco a me.. armeggia con la testiera, in men che non si dica le mie caviglie vengono tirate da due lacci di cuoio verso le spalle, mi sento nudo, provo un senso di vergogna.. il mio sedere è in mostra, aperto, non avevo mai provato niente di simile, mi sento umiliato e impotente!
Vorrei sganciare tutto alzarmi e prenderla.. prenderla fino a farmi supplicare, invece.. invece è l’esatto contrario, mi sento come un verme in bocca a un volatile che porta la cena ai suoi piccoli.
-Cosa vuoi fare?- le chiedo, intanto l’erezione comincia a riprender forma..
Non risponde, la sento è vicina.. molto vicina.. cammina, il parquet tradisce la camminata silenziosa.
Sussulto violentemente, una mano stringe il mio scroto mentre la bocca affonda sull’asta..
-Dio!- Esclamo..
Il ritmo si fa incalzante l’alternanza bocca lingua mi fa impazzire, il dolore delle mie palle nelle sue mani è eccitante.
Sento la saliva colare, cola lungo le mie gambe.. la sento scorrere tra le natiche..
Eccola lo spinge ancora di più.. quasi in gola.. mi fa impazzire.. non lo fa per farmi godere, vuole solo dimostrare che può far quello che vuole.. infatti di colpo, la morsa che mi attanagliava i testicoli si stacca e la lingua la segue.
Il respiro affannoso non è di certo aiutato dalla scomoda posizione..
-Che ne dici?- chiede intanto che accarezza le mie gambe..
-Non resisto più..-
Baciando le mie cosce
-Tranquillo, manca poco.. ti meriti un bel premio!-
Si avvicina ai testicoli e avidamente li prende in bocca.. succhia, lentamente tira con i denti.. li molla per poi riprenderli di colpo..
Un via via di fremiti e sussulti mi pervade, l’orgasmo negato.. l’umiliazione.. non mi riconosco.. dovrei incazzarmi e invece mi sto eccitando sempre di più..
Le sue mani avide di me iniziano ad aprire le mie natiche, le unghie ben piantate lacerano la mia mente e la mia carne.. la lingua si fa strada sino al mio buchino vergine. inesplorato e con forza lo violenta..
Sono impietrito, mi eccito mentre una donna gioca con il mio culo? Io non sono gay.. queste cose non mi piacciono.. non devono piacermi..
Oramai è impossibile fermarla, la lingua lascia il posto alle dita.. mi sento violato, la mia umiliazione cresce, arrossisco.. vorrei non fosse mai successo.
Le dita insistenti entrano.. prima una.. due.. tre.. mi violentano, le mie viscere sono scombussolate.. la saliva calda scorre su di me.. voglio di più, non ci credo ma voglio di più.. ecco il 4 dito..
Sara sa bene dove stimolare.. la mia erezione leggermente affievolita rinvigorisce, ho voglia di fare pipì.. lei spinge.. spinge.. esplodo da dentro!
Il mio stomaco è sottosopra l’emozione, l’eccitazione.. se solo mi sfiorasse la cappella..
Di colpo mi sento svuotato, come se avessi evacuato.. ha tolto le mani.
-Non mi lascerai così vero?- chiedo
-Non ti preoccupare, intanto questo ti terrà compagnia- Di nuovo vengo violato ma questa volta faccio fatica.. fa male! Mi spacca a metà!
-Cazzo se fa male!-
-Shht, non ti lamentare… spingi.. spingi bene con quel culetto-
In men che non si dica il mio intestino accoglie il nuovo molesto ospite che si fa spazio nelle viscere.
-è il cuneo nero, quello che mi avevi regalato per Natale ma non lo avevamo neancora usato.. ti piace?-
Non parlo.. non so cosa dire.. com’è possibile che il mio intestino abbia accolto un plug di 4 cm di diametro?
Rabbrividisco, tremo.
Il tempo passa, cala il silenzio, ascolto il molesto ospite dentro me.. non se ne vuole andare.. il bruciore sta passando..
Dai.. potrei anche abituarmi, non è così male!
-Sai, (dice Sara rompendo il silenzio) Alessia pensava che questo giocattolo andasse proprio bene per noi 2, ieri sera volevamo provarlo ma ci hai interrotto.. adesso lo provo con te-
La mia mente si lancia nei più disparati e disperati pensieri sozzi che cerca di immaginare la mia ragazza con la sua collega e il famoso giocattolo.
Con la stessa dolcezza di un carnefice sfila l’ospite indesiderato e inizia a massaggiare il campo di battaglia..

Sento un rumore.. come quando cerchi di tirare fuori la crema da un tubetto quasi vuoto e poi una sensazione di freddo sul mio povero buco martoriato..
-Lubrificante?- chiedo
Non risponde, ma in compenso mi toglie la benda.
Lei è in piedi davanti a me indossa una cintura fallica e di fianco a lei su un piccolo treppiedi una telecamera, un brivido di freddo mi attraversa la schiena.
-Sai, Ale non voleva perdersi la tua deflorazione e siccome oggi lavora le ho promesso un filmino non ti dispiace vero?-
Non riesco a levare gli occhi da quella protuberanza artificiale.. nero lucida venata con una cappella enorme, sul fianco del fallo ci sono un cavo elettrico con uno scatolino e una pompetta come quelle che si usano per misurare la pressione..
-quelli a che servono?- chiedo con un filo di voce
-Bella vero? Ha un fallo interno vibrante- dice mentre armeggia con lo scatolino
Dal sussulto che ha presumo lo abbia acceso e minacciosa si avvicina a me, Si inginocchia mentre con una mano masturba il fallo sporcandolo di lubrificante.
Istintivamente spingo il sedere verso lei.
-Calma, calma, adesso arrivo- ridacchiando.
Sento l’imponente nera cappella sul mio ano che bussa.. chiudo gli occhi, voglio godermi fino in fondo..
si fa strada.. spinge, rotea il busto e di colpo accolgo il secondo ospite.
Riapro gli occhi e incrocio il suo sguardo è eccitata sta godendo.. non resisto inizio a muovere il busto per fottermi contro quella favolosa asta massacra viscere ma subito sferza un sonoro schiaffone contro il mio sedere e avvinghiando le unghie nella mia carne:
-Ti fotto come e quando lo decido io! Chiaro?-
-Volevi sapere a che serve questa? (stringendo in mano la pompetta) ti accontento!!-
detto fatto il suo sguardo diventa come quello di un bimbo col giocattolo nuovo e inizia a trastullarla.
Il fallo comincia a gonfiarsi dentro me.. lo sento si fa spazio tra le mie viscere il mio sguardo incredulo eccita Sara che si lancia in una cavalcata senza fine, è senza controllo.. la sento.. se spinge ancora un po’ arriva nello stomaco.
Eccola, da altre due pompate il fallo è enorme.. mi chiedo come faccia a star dentro di me.. spinge.. spinge.. ormai non sento più il dolore, il mio corpo vibra, vibra inerme sotto le spinte vigorose della mia ragazza.
Sono posseduto da una donna, sono violentato.. lei è il pene e il mio cervello la vagina, fantastico.
Di nuovo, di colpo.. mi sento svuotato, questa volta però sobbalzo, Sara si accascia a terra devastata dall’orgasmo mentre dalla mia asta cola il seme della mungitura.

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