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Racconti CuckoldRacconti di Dominazione

per amore di samantha

By 1 Marzo 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

Per amore di Samantha

Volevo raccontarvi la mia storia, molto vera e arricchita di qualche mia fantasia, ovviamente nomi e città che descriverò sono inventati.
La mia storia, se storia si può definire, cominciò un giorno che fui invitato ad una sfilata di moda da un amico che era frequente andarci, per il suo lavoro da stilista, così ci sedemmo e cominciò la sfilata di ragazze bellissime, che con disinvoltura andavano a passo di danza sulla passerella, con passo felino e arricchita da vestiti abbastanza sex, visto che si parlava di una sfilata per vestiti sexy.
Il mio nome &egrave Federico, oggi 46 anni, un bel moro con 180 cm di altezza, occhi verdi e capelli nerissimi, a quel tempo di anni ne avevo trenta, e non avevo legami di nessun genere, cambiavo femmina ogni giorno senza mai restare incastrato da nessuna, ma”..quel giorno rimasi folgorato dalla faccia bella e interessante di una modella che mi sfilò avanti guardandomi negli occhi, non potei fare a meno di rimane incollato con gli occhi al suo fisico e in particolare al suo bel culetto, che veniva disegnato nel miniabitino che indossava, aveva delle gambe perfette un paio di tette da mozzare il fiato, insomma come si suol dire ebbi il classico colpo di fulmine, il mio amico mi guardò chiedendomi cosa fosse successo, e io risposi che mi sarebbe piaciuto incontrare quella ragazza che era appena sfilata.
Mi guardò sorrise e disse che cercava di avere notizie e se possibile farmela conoscere. E cosi fu passò una settimana e mi richiamò dicendo che la sera stessa avevamo un appuntamento con la ragazza e una sua amica, ne fui veramente contento, anche perché non riuscivo a togliermela dalla mente la sognavo ogni giorno.
Aspettai che venisse la sera ero eccitato come un ragazzino al suo primo appuntamento, Lorenzo (il nome del mio amico) mi venne a prendere sotto casa e poi ci avviammo fuori città dove c’era un localino che lui frequentava spesso, avendo dato appuntamento li alle ragazze, arrivammo in netto anticipo anche perche a lui piaceva guidare veloce, ci sistemammo al tavolo che aveva prenotato e aspettammo.
Passò una mezz’ora buona ma le ragazze ancora non si vedevano, guardai Lorenzo ma lui mi rassicurò dicendo aspetta che vengono sta tranquillo.
Volgendo lo sguardo verso l’ingresso del locale la vidi entrare insieme alla sua amica, era indescrivibile bella aveva i capelli sciolti sulle spalle biondi, portava un rossetto rosso fuoco si muoveva come sulle passerelle molto sensualmente, rimasi abbagliato tanto che non notai neanche la sua amica accanto, ma solo lei, si avvicinarono e Lorenzo ci presentò, Samantha per gli amici Sam, questo &egrave Federico l’amico che ti ho detto, io che ero una persona che chiacchierava molto non avevo parole, mi rimase un ‘ciao ‘ in gola, deglutivo senza ragione, Sam mi guardò e sorrise, anche ill sorriso era un miracolo aveva dei denti bianchissimi che spiccavano dal suo colorito abbronzato, poi piano piano cominciai a sciogliermi e parlavo in continuazione, Sam mi guardava come affascinata da me, cenammo e dopo visto che stavo in macchina con Lorenzo, sarei dovuto andare per forza di cose con lui, ma Sam tutta ridente mi fece una proposta, qui fittano anche le camere, possiamo restare e finire la serata in bellezza, non ci credevo che lei volesse restare con me, cosi acconsentii, prendemmo una camera, mentre Lorenzo e l’altra si allontanavano, non mi importava di loro.
Avemmo la numero 34, non so perche ma mi sembrò un numero fortunato, entrammo ancora non mi sembrava vero che stavo con una femmina cosi bella, si sedette sul letto appoggiando la sua giacca sulla sponda e mi guardava ridendo, io ero rimasto in piedi la guardavo e non riuscivo a fare niente, si rialzò mi prese per mano facendomi sedere accanto a lei, mi carezzò la faccia avvicinando la bocca e dandomi tanti bacini, aveva un odore di rosa, nel mentre non resistei tanto e la baciai infilando la mia lingua nella sua bocca, lei ricambiava, le mie mani cominciarono ad esplorare il suo corpo accarezzai le tette da sopra il vestito che erano dure e sode i suoi capezzoli si indurirono slacciai la cerniera del vestito facendolo scendere dalle spalle scoprendo le sue tette belle erano gonfie, si muovevano al suo respiro affannato, la spinsi supina sul letto facendo scorrere sempre piu giu il vestito scoprendo il perizoma che fasciava la sua figa depilata, lo feci scendere ai piedi e lo tolsi lasciandola sola con il perizoma che comincia a baciare e leccare piano salendo sempre un po piu su fino ad arrivare all’ombelico e continuare fino ai capezzoli che si ergevano in alto li mordicchiai facendole avere dei brividi, li leccai girando con la lingua intorno per poi ridiscendere fino di nuovo al perizoma, e con i denti cominciai a toglierlo, fino a quando ci riuscii facendolo scendere fino alle ginocchia, nel frattempo continuavo a leccare, aveva un sapore bellissimo lei si contorceva e appena libera dall’indumento la toccai sul clitoride con la punta della lingua la vidi che si inarcava, godendo stringendomi la testa tra le sue mani e forzandola sulla figa, appena si riprese si mise in ginocchio vicino a me che ancora ero seduto sul letto e con calma cominciò a togliermi la cinta e abbassando la cerniera mise a nudo il mio cazzo che era di buone proporzioni, mi abbassò del tutto i pantaloni, e mi tocca con la punta della lingua il filetto facendomi avere una sensazione tremenda, cominciò a salire e scendere con la lingua lungo lasta fino a leccare le palle poi risalì e lo ingoiò del tutto lo fece arrivare fino alla gola salendo e scendendo, ma non volevo godere cosi, e prendendola per la braccia feci in modo che risalisse sul letto e spingendola nuovamente supina gli salii sopra e con calma infilai il mio cazzo nella sua figa che era bagnatissima, scivolò senza nessuna resistenza facendola inarcare la schiena e sentivo le contrazione della sua figa che avvolgeva il mio si apriva e si richiudeva ebbe un orgasmo che sconvolse anche me facendomi godere nella sua figa, si accorse di questo ma lasciò fare ci riprendemmo guardandoci negli occhi, gli chiesi scusa non sono riuscito a trattenere uscendo, ma mi rassicurò dicendo che lei era protetta e non aveva problema di quel genere.
Da quella volta in poi ci siamo rivisti e siamo diventati amanti, ogni posto era buono per poter consumare un amplesso furioso eravamo come due calamite che si attraggono sempre.
Passò un anno e ci sposammo coronando un sogno, io avevo una moglie che molti mi invidiavano ed io ero contento di questo, li guardavo che sbavavano dietro a lei, ma dentro di me sorridevo pensando anche che io ero l’unico a poterla toccare e nessun’altro lo avrebbe mai fatto.
Le nostre notti e i giorni erano all’insegna del sesso non riuscivamo mai a stare un giorno senza farlo, e goderne appieno, una sera che come al solito, dopo aver cenato ci mettevamo distesi sul divano come sempre cominciai a far scorrere la mia mano sulle sue stupende cosce arrivai come sempre all’inguine ( a casa non portava mai l’intimo) e subito trovai la sua fighetta che gia sbrodolava solo per il mio tocco, ma quella sera volevo di più cosi mi avvicinai al suo orecchio chiedendo ‘stasera voglio altro’, lei con occhi chiusi gia in preda all’eccitazione mi rispose affermativo che anche lei desiderava provarlo, cosi mi abbassai e cominciai a leccarla facendola avere subito l’orgasmo, lei era molto sensibile alle carezze che gli facevo, cosi la feci girare e aprendole le chiappette misi a nudo il suo bel buchino, lo leccai e gia riprendeva a contorcersi sotto la mia lingua, infilai un dito lei si fermò aspettando altro, lo feci uscire e entrare un paio di volete poi ne avvicinai un altro e lo infilai insieme al primo, roteandolo un po’ infine mi alzai e puntai il mio cazzo lo appoggiai piano cominciando a spingere, e piano e un po alla volta feci entrare la cappella, nel frattempo lei gia aveva goduto nuovamente, era tanto eccitata di quello che stavamo facendo che i suoi umori le colavano tra le gambe raggiungendo le ginocchia, con due dita lo raccolsi e lo rigirai intorno al mio cazzo spingendo facendolo entrare del tutto in un sol colpo, alzò la testa e girandosi mi guardò sorridendo ma le contrazioni del nuovo orgasmo che stava avendo si mi stringeva facendomi godere anche a me inndai il suo intestino del mio seme lasciandomi spossato, caddi sulle sue spalle e lei appena si girò baciandomi in bocca e ringraziandomi delle sensazioni che le stavo facendo provare.
Erano giorni felici, sempre insieme anche se dovevamo essere divisi dal lavoro ma appena finiva tutti a casa a divertirci sempre, non mancava occasione per fare sesso, ed era sempre come la prima volta, lei sempre pronta e sempre eccitata, insomma non poteva andare meglio, viaggiavamo spesso facendo dei bei viaggi, insomma era la vita che volevamo ma un giorno”’..come tutte le cose belle c’&egrave sempre la cattiva notizia, mi ammalai dovetti ricoverarmi non sapevano cosa avessi, quindi mi dovetti ricoverare in una clinica e sottopormi a degli analisi specifici, erano analisi che non si facevano spesso quindi bisognava aspettare, nel frattempo mi tenevano in osservazione, Sam era sempre con me ogni giorno non mi abbandonava mai, dopo quasi un mese di attesa e trepidazione, ci fu la risposta, venne nella nostra stanza il primario , il Professore Giacobetti che mi dette la risposta e la diagnosi fu che avevo una grave malattia testicolare chiamata (Sindrome di Klinefelter) cio&egrave una malattia che colpisce i testicoli provocando una disfunzione erettile grave e non curabile, almeno a detta dei medici, Sam ne fu sconvolta, io più di lei, non sarei più stato in grado di avere rapporti sessuali con la mia amata Sam, come fare? Come si sarebbe svolta la nostra vita? Erano domande che non riuscivo a rispondere, ritornato a casa, lei mi subissava di premure cercando di non farmi pesare molto il mio stato, passò un mese ormai senza sesso, lei cominciò a fare un po’ di fusa sperando che succedesse qualcosa ma niente, il mio fratellino non voleva in nessun caso saperne, cosi acquistai del giocattoli toy, con la speranza di farla almeno godere in qualche modo ma già sapevo che a Sam piaceva la carne calda pulsante, e non riuscivo più a soddisfarla.
Il nostro rapporto non si incrinò minimamente, ci volevamo un bene dell’anima e niente ci avrebbe fatto allontanare, così Sam cercò conforto da una sua cara amica di sempre si chiama Annamaria ed &egrave una di quelle amiche che anche se ti vuole molto bene cerca sempre il modo di poterti denigrare e portarti alla sua totale dominazione anche se non proprio possessiva.
Così cominciarono a frequentarsi nuovamente, uscivano insieme andavano a qualche festa, io le lasciavo fare sapendo che Sam cercava di non pensare alla mia grave malattia ormai confermata dal professore.
Quando rientrava era sempre allegra e mi baciava mi toccava e rideva cercando di non darmi una colpa e cercando di non pensarlo lei, una sera disse che sarebbe andata con Annamaria in discoteca insieme a dei suoi amici della stessa età, che potevo dire se non ‘vai non ti preoccupare sarò qui ad aspettarti’ anche perche non potevo fare sforzi di qualsiasi genere e dovevo rimanere calmo e riposato.
Rientrò sul tardi radiosa come sempre, mi corse incontro la aspettai sul divano, mi si attaccò al collo dicendomi che si era divertita molto ed aveva trovato degli amici di Annamaria molto carini e simpatici, e che se a me non dispiaceva sarebbero ancora una volta andati a ballare con loro, non trovai obbiezioni a questo, ma anche se la mia mente lo pensava scacciavo il pensiero che gli amici potessero diventare altro, visto che lei era in astinenza da un bel po’ di tempo.
Cosi venne il sabato e Sam uscì insieme alla sua amica, venne a prenderla alle 17 lei si preparò molto dettagliatamente io la guardavo dalla sala la porta della camera era aperta e vidi che si metteva del profumo che a me piaceva molto, lo passò sulla figa che prima aveva depilato con molta cura, infilò un perizoma decorato con brillantini, molto particolare, non usò il reggiseno, non ne aveva bisogno le sue tette erano stupende, ma non riuscivo a capire perche si vestisse con tanta cura in fondo doveva andare a ballare e in discoteca ci si suda facendo movimento,”..oppure no? Scacciai il pensiero che danzava nella mia mente, e se”ma non lo pensavo avevo fiducia in lei, ma era piu giovane di me e siccome era da molto che non faceva sesso”..no”non ci volevo pensare, infine mi venne ad abbracciare mi baciò con foga, mai mi aveva baciato così prima di uscire per la discoteca, così andò via salutandomi con la mano, gli dissi ‘non fare tardi lo sai che ti aspetto’ mi mandò un bacio da lontano con la mano e uscì.
Il tempo sembrava che si fosse fermato, le ore non passavano mai, si fece tardi, passò la mezzanotte e ancora non veniva’l’una, le due, le tre, fino alle cinque l’aspettai sveglio, aprì la porta silenziosamente non mi voleva svegliare ma ero sveglio non mi ero mai assopito si spaventò dicendo ‘che fai ancora sveglio?? Perché non sei andato a dormire?’ ‘lo sai che ti aspetto, non riesco a dormire se non ci sei’ mi abbracciò come sempre ma non mi baciò in bocca come faceva di solito, aveva i capelli sgarbugliati gli occhi erano non so ‘..erano come uno che &egrave stanco, ma non di lavoro pareva assonnata ma non per la serata in discoteca, disse vado a letto stasera ci siamo sbizzarrite, cosi si spogliò e”’..il perizoma??……..non c’era, mi vennero le lacrime agli occhi non volevo che succedesse ma non potevo evitarlo ormai, speravo solo che era sincera con me, cosi si fece la doccia e mi disse ‘vieni?’ gli risposi tra poco va non ho tanto sonno, ritornai in sala mi presi del liquore e mi sedetti sul divano pensieroso, ma non volevo chiederglielo io lo doveva dire lei cosa era successo e dove stava il perizoma.
A mattina inoltrata si alzò venne in sala mi baciò come sempre e mi chiese perché non fossi andato a dormire, gli risposi che ero pensieroso di come avesse passato la notte, ma non rispose mi disse come dove?? In discoteca non lo sai? Mangiò il cornetto che gli avevo riscaldato e il caffelatta caldo, lo gusto veramente, mi guardava mi sorrideva con gli occhi mentre mangiava e beveva, io ricambiavo, passò la settimana tra ritorno a lavoro e vari problemi che mi erano saltati sul collo per il mio allontanamento dal lavoro, il venerdi’..’sai mi ha telefonato Annamaria, mi ha detto se posso andare ancora con lei in discoteca sai lei da sola non &egrave che gli piace molto’ risposi ma’ non va con i suoi amici? Mica &egrave da sola vuole te perché? E perché ti fa piacere andare?’ ‘se non vuoi non ci vado, dicevo solo che dopo una settimana di ufficio mi sarebbe piaciuto divertirmi tu ancora non puoi agitarti’ ,purtroppo ero vero dovevo stare calmo, così di controvoglia gli dissi ok vai, ma stavolta cerca di rientrare in orario perche non riesco a dormire se non ci sei, mi rispose ok.
Venne il sabato e come sempre io la guadavo dalla sala, e come sempre si profumò anche la figa, e come sempre mise un altro perizoma bellissimo, non lo avevo mai visto forse lo aveva comprato per l’occasione della discoteca, cosi mi baciò sulla bocca come sempre e andò via Annamaria l’aveva bussata dalla strada e lei era corsa, ma’..come sempre si fece tardi, questa volta mi misi a letto facendo finta di dormire, la guardavo a sua insaputa la vidi che era agitata, si passò la mano tra le gambe e sospirò molto forte, e il perizoma?………neanche questa volta c’era, andò a fare la doccia e si coricò, cosi mi avvicinai e la baciai sul collo, sei sveglio disse, risposi si mi hai svegliato, scusa ‘non fa niente’ risposi, aveva un odore bellissimo, cosi allungai una mano cercandola sotto le coperte, arrivai alla figa ma lei si allontanò, dicendo ‘dai sono stanca’ ‘ ma ti voglio solo accarezzare un po qual &egrave il problema’ ‘ sono stanca dai adesso non mi va’.
I miei pensieri erano fondati aveva sicuramente fatto sesso e non voleva che lo sapessi, cosi non voleva farsi toccare perche avrei capito, cosi mi girai di spalle, ma lei mi abbracciò e mi disse scusami sai che io’..io”ho”stasera’.sai, ‘ certo va bene non ti preoccupare domani se vuoi mi racconti’ ok disse e si addormentò.
Passai una notte semi sveglio, non sapevo cosa mi avrebbe raccontato e se mi raccontava tutta la verità, cosi di primo mattina mi alzai, feci le mie cose e preparai la colazione come facevo quasi tutte le mattine, venne in cucina era molto assonnata ancora non connetteva tanto che sorrisi nel vederla in quello stato, lei mi guardò e sorrise anche lei, ‘non riesco a svegliarmi stamattina’ lo so dissi, hai dormito come un ghiro, eri molto stanca ieri sera vero??
Alzò lo sguardo e non rispose subito, morsicò il cornetto che avevo riscaldato e dette una sorsata al latte e caff&egrave, poi si schiarì la gola, e disse ‘ ieri sera non avevo il coraggio di dirti una cosa che mi sta capitando in questi giorni’, mi presi una sedia e mi sedetti di fronte a lei appoggiai il mento sul palmo della mano e aspettavo, lei continuò ‘ la prima volta che sono uscita con Annamaria e siamo andate a ballare, ho conosciuto un paio dei suoi amici, erano simpatici e si poteva ridere e scherzare, cosi tanto ma dopo che ci siamo lasciati, uno di nome Alberto mi ha detto che aveva un amico, un simpaticone, e che mi sarebbe piaciuto conoscere, me lo ha descritto bene, era alto almeno 189 cm, muscoloso, atletico e che non mi sarebbe dispiaciuto conoscere’ mangiò un altro po’ di cornetto e bevve un po’ di latte, ‘cosi quando ci siamo rivisti mi ha presentato Abdullàh, un giovane di colore, era veramente molto bello come disse Alberto, quando lo visto mi &egrave subito piaciuto, parla molto bene l’italiano e sa come si deve presentare a una femmina, cosi siamo andati in discoteca, abbiamo ballato e ci siamo divertiti tutta la notte, verso le due, Annamaria voleva andare a casa sua e ci ha invitato a me e altri due compreso Abdullah, a casa sua abbiamo bevuto qualche liguorino secondo me un po’ troppo forte, mi girava un po’ la testa, ma con l’aiuto del nero mi sono distesa sul divano, mentre Anna andava in un’altra stanza, il nero ha cominciato a baciarmi e con la mano mi sbottonava la camicetta, lo fermai, dicendo che ero una femmina sposata e che non volevo tradire mio marito, ma lui continuò, mi prese una tetta, e cominciò a stringerla e rilasciarla, sai che &egrave da un po’ che non lo facciamo, e così mi sono subito sciolta alle sue mani, &egrave sceso fin sull’elastico del perizoma e piano e con calma ha cominciato a scendere fino alla figa , mi ha massaggiato un po’ e poi &egrave sceso ancora e il dito passando e ripassando sullo spacco senza mai penetrare, mi cominciavo a bagnare sempre di piu, fino a quando ha infilato un dito e sempre piano &egrave entrato e uscito, e non sono riuscita a non godere, volevo resistere ma non ci sono riuscita, se ne accorto ed ha continuato, poi si &egrave alzato e si &egrave spogliato, avevo gli occhi chiusi dall’orgasmo che mi aveva appena sconquassato, che una volta aperti”’mi si &egrave parato davanti un palo di quelli importanti aveva un cazzo dalle dimensione enormi, si &egrave avvicinato e me l’ha fatto penzolare davanti alla bocca, non ne ho potuto fare a meno e ho cominciato a baciarlo e leccarlo, fino a quando me lo sono presa un bocca cominciando a succhiare come una ventosa, era da molto che non avevo un pezzo di carne cosi importante nella bocca, cosi mi ha disteso definitivamente e tolto il perizoma ormai inguardabile da quando era bagnato, si &egrave disteso vicino e piano piano mi ha cominciato a strusciare la punta sulla figa e con calma &egrave cominciato a entrare, ho avuto subito un orgasmo tremendo, era da tanto che non godevo con un cazzo vero e lui lo aveva capito cosi ha cominciato ad andare avanti e indietro, e riusciva a infilarlo tutto, ho goduto come una fontana, mi contorcevo sotto di lui e lui lo sapeva usare bene, mi ha preso per un’ora senza mai smettere, e io ho goduto almeno cinque volte, poi quando ormai mi sentivo sfinita, &egrave uscito e me lo ha messo in bocca cercando di infilarlo fino alla gola, infine mi ha inondata con il suo sperma, ho bevuto tutto aveva un sapore aspro ma gradevole, quando ho riaperto gli occhi c’era Annamaria e Alberto che ci guardavano sorridendo, ‘hai visto che ti sarebbe piaciuto il mio amico??’ disse Annamaria, ne ero certa, cosi dopo mi sono rivestita alla meglio e mi hanno accompagnata a casa, ‘scusami’.
La guardavo, la mia gelosia era allo spasimo ma’..cosa potevo dirle? Purtroppo era piu giovane di me, e io troppo presto ho avuto quei problemi che di solito non ha nessuno, gli occhi mi si riempirono di lacrime, lei se ne accorse, mi venne alle spalle e mi abbracciò forte, ‘non l’ho fatto apposta &egrave capitato, io ti amo con tutta me stessa ma sai la situazione il liquore’ va bene risposi non c’&egrave niente che ti devi scusare, lo so purtroppo che sarebbe capitato, prima o dopo, solo spero che tu tornerai sempre a casa, senza lasciarmi mai, lo prometti??
Mi baciò con una passione che non avevo mai visto, sigillando quel patto, senza una parola finì la colazione si andò a fare una doccia si vestì e andò a lavorare, prima di uscire mi strinse ancora tra le braccia, ripetendo ancora ‘ scusami’.
Passò la settimana, ogni tanto ci stendevamo sul divano e io la baciavo e la leccavo tra le gambe cercando di non fargli mancare il mio affetto, ma secondo me il suo pensiero era rivolto al nero, poi venne il sabato e la vidi che si preparava con una voglia di fare tutto bene, e essere provocante, si girò e si accorse che la guardavo, ‘lo sai’ disse ‘a lui gli piace che mi vesto provocante’ (non dirò più il nome del nero, perché non ne sono contento), le sorrisi, cosa potevo fare se non assecondarla cercando di non dimostrare la mia gelosia e la voglia di non vederla tra le braccia di quel nero?
Quando si accinse a uscire mi abbracciò stretto e mi baciò sulla bocca, la guardai e le dissi ‘giurami una cosa, che quando saremo da soli e ritorni dalle feste, anche se mi fa male mi racconti tutto, anche i piu piccoli particolari, giura’ rispose, ok ti racconterò tutto ma veramente tutto non dimenticherò niente se ti fa piacere, annuii con la testa e andò.
Quella sera tornò veramente tardi, diciamo che erano le sette del mattino, io giravo per casa avevo preparato la colazione ma ancora non si vedeva, improvvisamente sentii lo scatto della serratura e la porta aprirsi, era Sam, si appoggiò alla porta, non riusciva a camminare aveva gli occhi cerchiati, gli andai incontro e la presi tra le mie braccia, portandola con calma sul letto, la spogliai, diciamo gli tolsi quel poco che aveva addosso e la distesi sul letto, mi soffermai sulla sua intimità e vidi la sua figa larga come non mai che ancora gocciolava qualcosa, guardai meglio e anche il buchino mi sembrava slabbrato ma non troppo poi la guardai si addormentò in un secondo, uscii senza far rumore (ma anche se lo avessi fatto non lo avrebbe sentito) e la lascia tranquilla a dormire, non doveva andare al lavoro era un giorno di festa.
Cominciò a fare tardi ero uscito a fare la spesa per il pranzo, ritornai lo preparai, erano quasi le 13 ma lei non si destava ancora, così entrai nella stanza la vidi era ancora che dormiva in posizione fetale, dal buco della figa usciva ancora qualcosa ma ormai era secco e sembrava una patina biancastra che la copriva.
Ritornai in sala e mi accinsi a stare ancora da solo, sperando che si svegliasse da sola, passò ancora qualche ora, e la vidi che si affacciava alla porta della stanza, mi sorrise, si diresse in bagno chiuse la porta e sentii l’acqua della doccia che correva, mi affacciai sulla porta e la vidi sotto al getto che si massaggiava il suo stupendo corpo, aveva il culo arrossato, come se l’avessero sculacciato, ma si sa nel momento del sesso si fa questo e altro non si accorse della mia presenza e la vidi che si mise una mano sulla figa e cominciò a sditalinarsi, come se pensasse ancora a quello che gli era capitato la notte, escii senza farla accorgere della mia presenza, quando venne in sala la tavola era apparecchiata ed era gia tutto pronto, si mise seduta mi guardò mi sorrise, poi come se si fosse dimenticata di qualcosa si alzò di scatto venne dalla mia parte e mi baciò forte sulle labbra infilando la sua lingua nella mia bocca, io a mia volta l’accarezzai le gambe, salendo piano fino all’inguine, ma si scostò di quel tanto che non riuscii a toccarle la figa, la guardai lei sorrise e disse ‘adesso non mi va che mi tocchi’ forse l’aveva ancora bruciante per la nottata che aveva passato con il suo nero, anche se lei non sapeva che gia avevo visto in che stato si trovava e di quando fosse larga.
Mangiammo in silenzio, avevo preparato tutto buono vidi che era contenta di mangiare e magari dimenticare per un po quello che aveva fatto nella notte, ma la vedevo pensierosa e la mia mente cominciò a fantasticare che potesse lasciarmi per andare con lui, ma non era questo, non riusciva a cominciare il suo racconto di come aveva passato la notte.
Poi’ ‘sai ieri sera siamo andati a cenare in un locale molto bello ci ha portato lui, abbiamo mangiato bene, dopo visto che il locale era anche un club privato, ci portò dietro un telone verde scuro che nella penombra non si vedeva, varcato, ci trovammo in una sala molto grande al centro una pedana per ballare, intorno c’erano tanti divanetti per piu persone, ci sedemmo e un cameriere ci portò da bere, e come sempre mi sembrò molto forte, tanto che da subito mi sentii girare un po’ la testa, lui &egrave molto bello, amo te, ma lui mi ammalia con gli occhi mi guarda e mi sciolgo tra le gambe, lui ordina ed io eseguo, non so perche ma lo faccio, mi disse va a ballare, ma lo devi fare con movimenti sexy, ed io ho eseguito, cominciai con dei movimenti lenti, ogni tanto mi accovacciavo facendo vedere le mie mutandine che poi era un perizoma, mi alzavo e abbassavo il vestito, sempre con molta sensualità, lo vedevo che mi sorrideva, poi mi chiamò con la mano facendomi avvicinare, mi ha baciato sulla bocca e mi ha infilato una mano tra le gambe cominciando a far entrare e uscire le dita dalla mia figa, e ho goduto come una fontana, alla fine mi ha disteso sulle sue gambe chiedendomi se volevo andare a finire quello che aveva cominciato in camera, io ormai ero partita non capivo cosa dicevo ma gli sorrisi e accettai’.
Cosi andammo in camera da letto, dove c’era un enorme letto in ottone lavorato, si sedette sul bordo dicendomi che dovevo fargli uno spogliarello sexy e molto accattivante, cominciai a spogliarmi piano piano senza togliere tutto in fretta, mi passavo le mani sulle tette strizzando piano i capezzoli, e facendo salire e scendere le tette e sempre continuando a spogliarmi mi abbassai e tolsi il piccolo perizoma che copriva a stento la mia fighetta depilata, si vedevano le goccioline della mia eccitazione che rigavano le gambe, come una gatta in calore mi avvicinai cominciando a fare le fusa, gli accarezzavo il petto baciando e leccandogli i capezzoli poi cominciai a scendere passai la lingua intorno all’ombelico entrando all’interno gli sciolsi la cintura e sbottonai la patta a morsi piano senza agitarmi, fino ad arrivare al suo cazzo che era diventato enorme e duro come l’acciaio, mi prese tra le braccia e cominciò ad accarezzarmi facendomi coricare accanto a lui, mi Sali sopra e mi accarezzava con il suo cazzo tra le gambe , ma io gia avevo avuto almeno un orgasmo, poi entrò tutto in un colpo solo, tanto da farmi mancare l’aria, e questo mi procurò un altro orgasmo che mi fece scuotere tutta lo sentivo fino in fondo alla figa mi urtava il collo dell’utero massaggiandomelo cosi abbiamo passato il resto della notte mi ha chiavata per almeno due ore senza smettere mai.
Ascoltavo e la guardavo, sembrava appagata ma ogni volta che nominava il nome del suo amico nero le brillavano gli occhi ne era affascinata lo reputava suo e penso che anche lui ormai la riteneva la sua femmina, Sam era succube di quello, e faceva tutto quello che gli diceva senza chiedere.
Dopo aver finito di mangiare si andò a fare una doccia, la guardavo di nascosto e la vedevo persa mentre si passava una spugna morbida di colore rosa e piena di sapone su tutto il corpo, lo faceva con una certa lentezza indugiava tra le gambe e chiudeva gli occhi, forse ricordava quello che aveva fatto con lui, si asciugò andò in camera e si preparò ma mi accorsi che non aveva indossato le mutandine, ‘ma cosa fai’ gli dissi ‘ ti sei dimenticata le mutandine’ e lei per tutta risposta’ non vuole che le porti, mi vuole subito a disposizione per qualsiasi momento che lui ne ha voglia’ dovetti assorbire anche quello la baciai sulle labbra come sempre e la vidi uscire, rientrai nel salotto mi sedetti sul divano e presi la testa tra le mani, mi veniva da piangere, era la mia femmina mi amava alla disperazione ma”..non faceva sesso con me era stata soggiocata da quello che ormai la comandava come un burattino, le faceva fare tutto quello che voleva e lei ubbidiva sempre adesso non chiedeva neanche piu a me se poteva o no lo faceva e basta e quando gli domandavo spiegazioni diceva che lo voleva lui.
Quando uscì dal lavoro andai a prenderla la vedevo raggiante, mi domandavo cosa era successo, e cosi lo chiesi a lei, ‘sai mi ha telefonato”’. E mi ha detto che stasera vuole venire a cena a casa ns,’ sbiancai in volto non lo volevo incontrare, non volevo incontrare l’uomo che mi aveva violato la femmina e che la comandava e poi era nero.
Subito non risposi, poi’..’ma ho preparato solo per noi e poi lo sai che non mi va di conoscerlo’ ma lei ridendo mi fece capire che non faceva niente e se non lo facevo venire a casa sarebbe lei andata da lui lasciandomi come sempre da solo, cosi acconsentii alla cosa, avevamo preparato la cena, Sam era bellissima si era tirata tutti i capelli indietro formando una coda di cavallo, aveva messo un vestitino rosso che la copriva solo un po l’inguine lasciando le sue stupende gambe libere di essere guardate, aveva dei tacchi spilli di almeno 12 cm, e si che quello era alto e lei non voleva sfigurare vicino a lui.
Alle otto in punto suonò il citofono lei corse ad aprire senza neanche chiedere chi fosse, poi apri la porta e la socchiuse aspettando all’interno che si aprisse del tutto, improvvisamente si apri ed entrò lui era veramente enorme vicino a me, lo guardai dalla testa ai piedi, e pensavo come poteva stare sopra Sam senza farlemale, mi allungò la mano e si presentò ‘ buonasera sono ”’. &egrave un piacere conoscerti’ subito mi aveva dato del tu io non volevo neanche conoscerlo figurati”’ma dovetti fare buon viso a cattivo gioco ‘ salve anche per me &egrave un piacere, ma prego si metta a suo agio’ mi guardò con un senso di disprezzo forse perché gli avevo dato del lei e cercavo di mantenerlo a distanza, ma fu Sam come sempre a rompere quella situazione, questo &egrave mio marito, forza sediamoci a mangiare, ok fece si sedette e si gustò tutto quello che avevo preparato, lo vedevo ogni tanto che allungava le mani e non vedendo riuscivo a capire dove le metteva ogni tanto.
Finito ci sedemmo sul divano la tensione si tagliava con il coltello, ma lui aveva una faccia tosta che quasi sembrava il contrario io l’ospite e lui il padrone, poi bisbigliò qualcosa nell’orecchio di Sam, lei diceva no con la testa, ma lui la guardò in malo modo e lei capitolò e si accoccolò sulle mia ginocchia, poi disse in silenzio, ‘sai ”.vuole fare sesso e non gli fa piacere che tu sei presente’ mi sentii avvampare le guance ”’.ma che voleva che la lasciassi a casa da sola con lui nel mio letto dove ero stato felice con lei e ancora lo ero?
Sam mi guardò come i suoi occhioni grandi e diceva dai lasciaci soli, ma io non volevo, la presi per mano la portai nella camera, la presi tra le braccia e ‘veramente vuoi che io me ne vada lasciandoti sola con lui nel mio letto? Anzi nel ns letto’ mi rispose ‘dai che sarà mai ormai lo sai quello che facciamo ti racconto tutto dopo ma lasciaci soli per un paio di ore poi ritorni e lui già sarà andato via, non gli fa piacere se ci sei anche tu’.
Cosi a malincuore mi preparai e con la coda tra le gambe uscii senza neanche salutare, mi misi in auto e partii sgommando senza una meta, il tempo non passava mai, guardai l’ora ed era sempre la stessa, ma poi dopo quasi due ore e trenta e tanti giri per le strade solitarie, risalii a casa la trovai sul divano aveva solo indossato mutandine e reggiseno aveva i capelli scompigliati lo sguardo perso, alzò gli occhi mi vide si alzò e mi strinse forte, ‘grazie ‘ mi disse ‘ ti sei comportato da persona sensibile e altruista, ti amo come non ho mai amato nessuno nella mia vita’ mi vennero le lagrime agli occhi, sapendo che era stata con lui e aveva ancora addosso l’odore del nero che aveva fatto sesso con lei, poi”’.vuoi sapere come &egrave andata e cosa abbiamo fatto??
‘No’ gli risposi, non adesso, adesso voglio solo stare un po’ abbracciato con te, lei si mise vicino e mi strinse forte, rimanemmo cosi per molto tempo io piangevo ma non volevo che lo sapesse, cosi ogni tanto pensavo ad altro, cominciai ad accarezzarle le spalle, e scendendo gli accarezzai i seni titillando i capezzoli arrivai sulla pancia e non volevo scendere di piu sapevo che aveva ancora la vagina un po’ aperta per quello che aveva fatto e cosi rimasi al bordo delle mutandine senza forzare piu di tanto, si girò mi sorrise, ‘adesso vuoi sapere?’ annuii senza rispondere, e cominciò.
‘Appena sei uscito lui ha voluto che io ballassi, gli piace molto vedermi ballare e contemporaneamente spogliarmi e cosi misi una musica molto erotica e cominciai, piano piano e mano mano rimanendo nuda, mi strinse i fianchi con le sue grandi mani e mi tirò a lui, cominciando a baciarmi sulla pancia sull’ombelico salendo fino alle tette stringendo tra i denti i miei capezzoli facendomi avere brividi di terrore se me li mordeva e cosi fu, ogni tanto stringeva forte facendomi molto male ma le sue dita erano nella figa e mentre su mi faceva male giu mi faceva eccitare entrando e uscendo dalla figa, mi costrinse a inginocchiarmi e mi dette il suo cazzo in bocca, lo sai che non ci riesco tanto &egrave grande e largo, ma lui insisteva facendolo entrare il piu possibile facendomi mancare il respiro, quando si senti pronto, mi prese in braccio e andammo sul lettone, mi distese e si distese accanto a me, avevo la figa zuppa di umori lui me la leccava con avidita facendomi avere un orgasmo forte che mi ha squassata tutta, mi ha girato a pancia sotto facendo leva con la mani mi ha alzato il bacino, sono rimasta con il culo in aria e già il mio cuore era a mille aspettando e pensando quello che voleva fare, si inzuppò le mani tra le labbra delle figa e poi bagnò il buchino, fece entrare un dito con calma, ancora non lo avevamo fatto li, poi lo fece uscire e ne infilò un altro, e subito infilò anche l’altro le dita erano due nel mio buchino infine si alzò puntando il suo grande cazzo sul buco, gli dissi di fare piano, che era la prima volta, ma non mi dette ascolto e con forze e senza smettere spingeva fino a quanto &egrave entrato tutto, ho gridato forte mi faceva un male pazzesco, ma lui non ha avuto pietà, anzi ha detto che cosi &egrave più facile sentire dolore subito anziché piano piano. Sistemandosi nel canale si &egrave fermato, lo sentivo tutto la sensazione era bella mi sentivo piena infine dopo un tempo che non so dire ha cominciato a salire e scendere prima piano poi a mano a mano che il buco si adattava al suo cazzo sempre piu forte, me lo sentivo di fuoco ma mi piaceva e aiutandomi con le mani ebbi almeno tre orgasmi uno dietro l’altro, ha fatto questo per almeno un’ora senza mai smettere il mio buco era diventato enorme, e lo sento ancora aperto, poi prima che sborrasse e venuto davanti mi ha aperto la bocca e mi riversato tutto in gola, tanto che mi stavo quasi soffocando, se infili un dito nel culo vedrai come &egrave largo adesso vuoi vedere?’
La cosa mi eccitava ma non lo infilai, non ne ebbi il coraggio di vedere quello che le aveva fatto cosi scossi la testa dicendo non fa niente ti credo, ‘spero che non diventi un’abitudine che viene a pranzo da noi e io devo uscire per lasciargli campo libero e lasciare te nelle sue mani sul nostro letto’, ‘ vuoi che vado via? Che mi porta dove vuole non sei contento che io sia a casa anche se tu esci un po”.
Rimasi senza parole, l’aveva proprio assoggettata a lui, ormai la teneva in pugno e Sam faceva tutto quello che lui voleva senza disobbedire mai.
Purtroppo mi aveva colpito nel vivo, non volevo che andasse via e mio malgrado l’avrei accontentata ancora, quando sarebbe successo, sperando in cuor mio che non lo facessero piu, almeno da noi e nel ns letto.
Un paio di sere dopo Sam non era uscita, ma la vedevo lontana con pensieri chissà di cosa, mi avvicinai e cominciai a baciarla sulle labbra, sul viso, sugli occhi, e lei si accoccolava sempre di più tra le mie braccia, cosi continuai gli davo bacetti piccoli sul seno e scendendo arrivai al pancino che aveva piatto e sodo, continuai arrivai al bordo dell’elastico del perizoma che ormai metteva sempre, non usava più le mutandine tradizionali, cercai di mordicchiarlo cercando di farlo abbassare senza usare le mani, lei non si muoveva, anzi sporgeva il bacino per assecondare i miei movimenti, poi riuscendo nell’intento la baciai sul pube depilato era liscio bellissimo e cominciai a leccarlo scendendo e infilandola lingua trovai il clitoride gia fuori pronto lo presi tra i denti stringendo piano, poi infilai la lingua nella figa, era calda gia intrisa di umori che le colavano tutto intorno, leccavo e ingoiavo volevo che il suo sapore mi rimanesse per sempre sulla lingua nella gola, ma sapevo che sarebbe ancora andata con quel nero, non sono razzista ma ci stavo diventando, mi stava diventando odioso vederla con lui, ma non voleva che andasse veramente via, quindi dovevo accettare tutto.
Improvvisamente mentre si stava rilassando sotto i colpi della mia lingua, squillò il telefono, saltò come un grillo per andare a rispondere, si illuminò il viso quando sentì la voce dall’altro lato e rispose ‘ si subito mi vesto e vengo’, ritornò da me mi baciò nella bocca dicendo ‘ vado da ”.. tornerò più tardi’, si vestì e uscì, mi accorsi che era venuto a prenderla.
Rimasi solo sul divano avevo ancora il suo sapore, il suo odore nelle narici e nella bocca, ormai era diventata la schiava sessuale del nero, e non potevo neanche combatterlo se la sarebbe portata via da me senza farmela più vedere, cosi rimasi li ad aspettare che ritornasse, ma ritornerà?? Questa frase mi rimbombava sempre nella mente, e se un giorno non rientra più da quella porta? Che faccio? Con questi pensieri mi sistemai sul divano, accesi la tv ma tutto quello che scorreva nelle immagini non lo vedevo neanche, presi del liquore sperando che mi facesse un po’ assopire, e cosi fu mi addormentai sul divano con la tv accesa, mi svegliò la luce del giorno, mi alzai di scatto andai in camera ma Sam non c’era ancora non era rientrata, che fare?
Erano quasi le otto mi recai in cucina e preparai la colazione per una persona sola, mi vennero le lacrime agli occhi pensando che ormai era divenuta definitivamente la femmina di quel nero, che la comandava come un burattino, ma improvvisamente sentii le chiavi nella serratura, e mi apparve lei sembrava una dea anche se sfatta, aveva i suoi bellissima capelli tutti arruffati le occhiaie e mi dava l’idea che camminasse a gambe un po’ aperte, pensai che tanto che gli aveva martellato la figa non riusciva a chiuderle bene, mi venne vicino si sentiva nel suo alito l’odore dello sperma puzzava di sesso, mi bacio sulla bocca infilandomi la lingua, poi si scostò e rise dicendo ‘ mi ha detto di baciarti in bocca cosi senti anche il suo sapore’, ero frastornato mi sembrava di impazzire, che cosa gli stava succedendo alla mia adorata Sam??
Andò a fare la doccia e si coricò dicendo che era stanca visto che non doveva andare al lavoro, poi chiedendomi di non fare rumore si addormentò.
La rividi verso le 15 aveva ancora gli occhi gonfi dal sonno, io ero sul divano si sedette sulle mie ginocchia accarezzandomi la faccia e baciandomi sulla bocca e sugli occhi, ‘non essere nervoso ‘ mi disse ‘ tu sei la mia vita non potrei stare lontana da te’, gli sorrisi e cosi gli chiesi se avesse appetito, mi sorrise dicendo di si, avevo gia tutto pronto aspettavo solo che lei venisse a tavola, mangiammo tutto e lei assaporò tutto quello che avevo preparato, poi sorrise, si alzò, and in camera e dalla borsa prese un dvd, rientrò nel salone dicendo non ti racconto lo vedrai vuoi?? Oppure preferisci che te lo dica a voce? Risposi che andava bene mettilo nel lettore gli dissi, accese la tv e inserì il dvd nel lettore aspettammo che caricava e ci sistemammo bene sul divano.
Mi guardava aspettando che gli dessi il via a pigiare il tasto play, accennai cona la testa e lei fece partire di dvd.
Inizialmente non si vedeva quasi niente erano in una stanza, ma c’era solo un letto, lei mi guardava sorridendo, poi apparve era ancora vestita, c’era una musica erotica e lei piano cominciò a fare uno strip togliendosi quasi tutto rimase solo con il perizoma, si distese sul letto e apparve il nero, aveva il boxer, veramente aveva un bel fisico asciutto e muscoloso almeno di spalle, poi si girò Sam lo cominciò a baciare sul petto scendendo all’elastico del boxer e con le mani lo fece scivolare fino alle caviglie togliendolo poi definitivamente, aveva un cazzo fuori dalla norma era enorme e lungo il colore era bello per questo Sam era caduta nella sua rete, lui si girò e tolse quel minuscolo perizoma che ancora copriva la figa , leccava bene e Sam si contorceva sotto di lui stringendogli la testa facendola aderire ancora di piu alla sua figa, poi si alzò e lo vidi il suo cazzo grande, potente enorme che si puntava vicino alla sua figa e entrò in sul sol colpo facendo inarcare la schiena a lei e con forza la alzò dal letto e se la caricò sulle braccia la faceva salire e scendere sul suo cazzo era in piedi e lei abbracciata a lui, conle gambe che lo avvolgevano sulla schiena, poi si distesero sul letto e lui martellava come un forsennato Sam si agitava la vedovo che godeva come non mai, era contenta rideva poi uscì da lei la girò e la fece mettere a quattro zampe puntò il suo immenso cazzo al buchino e spinse con forza entrando prepotentemente nel suo culo, si fermò e cominciò ad andare avanti e indietro sempre piu velocemente Sam rantolava e indietreggiava facendo entrare quell’arnese fino alle palle, sulla scena entrò una femmina anche lei nera che si uni al duo, mentre lui infilava il culetto di Sam l’altra si era infilata tra le sue cosce e aveva cominciato a leccare la clitoride con una voglia mai vista, Sam era presa tra due fuochi e gemeva si torceva e godeva si vedeva che ormai non era piu nella ragione voleva solo sesso, si abbassò e mise la testa fra le cosce della nera cominciando a leccare a sua volta, poi lui usci dal culo la girò e le riversò tutta la sua sborra in bocca e in faccia mentre l’altra cominciò a leccare la faccia di Sam sporca della sborra del nero, si distesero tutti e tre stanchi e si addormentarono, il video finì mi guardò e disse ti &egrave piaciuto guardare invece di ascoltare quello che ti dicevo?
Abbozzai un si con la testa, lei capì e mi abbracciò baciandomi in bocca, aveva ancora il sapore di quel maschio che poche ore prima l’aveva inondata con il suo sperma, ma feci finta di non accorgermene, mi alzai preparai da mangiare, si sdette a tavola e mangiò con gusto, la guardavo mentre mangiava e quasi mi veniva da piangere pensando a quello che avevo visto in quel video, ma scacciavo quei pensieri pensando che ancora una volta era ritornata da me e mi voleva sempre bene come la prima volta.
Dopo aver mangiato si sdraiò sul divano con la testa sulle mie ginocchia e si riassopi, chiudendo gli occhi e respirando piano, io cominciai ad accarezzarla fino alla figa aveva solo la vestaglietta sotto era nuda cosi riuscii ad accarezzarla e come non lo avevo mai fatto infilai il dito nella sua figa e”la trovai larga era una voragine, e si dopo quello che aveva inserito dentro il nero doveva per forza di cose rimanere cosi, e per istinto lo infilai anche nel culo e anche li mi accorsi che ormai era definitivamente aperto, lei sospirava ai miei inserimenti di dita, il suo viso era felice, si vedeva che era rilassata e sicura tra le mie braccia sapeva che l’amavo e che non l’avrei mai lasciata da sola.
Verso sera squillò nuovamente il telefono ma questa volta risposi io facendola rimanere sdraiata sul divano, ‘pronto’ dissi dall’altro capo dopo un silenzio chem i parve una eternità sentii una voce maschile molto bassa che mi disse ‘ salve sono XXXX non c’&egrave Sam?’ gli rispose che era stanca e stava riposando e che al momento non poteva rispondere, il nero dall’altro capo mi sembrò che si stava incazzando perché io non le passavo Sam, disse ‘ passamela subito che gli debbo dire una cosa importante’ ‘ dici a me che glielo riferisco io’ ma per tutta risposta abbassò la cornetta senza rispondere interrompendo la comunicazione.
Mi risedetti vicino a lei che era ancora assopita non aveva sentito neanche il telefono che squillava, e cosi rimanemmo per il resto della serata, ma”’non passarono neanche un paio di ore che squillò il citofono Sam scattò dal divano e corse a rispondere poi”..’ok aspetta che scendo’ mi voltai la guardai mi sorrise e si infilò un paio di pantaloni di tuta e corse per le scale, risalì dopo una buona mezz’ora con la faccia rossa e sconvolta, mi guadava e non diceva niente, poi sbottò ‘mi ha telefonato e hai detto che stavo riposando, perche non me lo hai passato?? Lo sai che vuole solo parlare con me, non &egrave vero??’ si risposi ma stavi dormendo e lei tutta arrabbiata ‘non fa niente mi svegliavi adesso si &egrave arrabbiato e non so se lo vedrò mai piu’ abbozzai un sorriso ma Sam si infuriò ancora di piu, la presi per le braccia e la rabbonii dicendole cose carine e belle cosi si calmò dicendo che non poteva neanche telefonargli perche non gli aveva mai dato il numero, poi l’arrabbiatura andò scemando e mi sorrise, richiudendo gli occhi.
Restammo cosi per molto tempo , non avevo il coraggio di muovermi per non disturbarla riposava felice aveva una espressione di appagata anche se si era arrabbiata prima, poi si destò aprì gli occhi mi sorrise e andammo a farci una doccia ormai era quasi giorno io dovevo andare al lavoro e anche lei sarebbe dovuta andarci, passai la giornata pensando a quello che mi aveva detto, ormai quel nero l’aveva plagiata la sottometteva alle sue voglie e io non potevo oppormi ne fisicamente ne sessualmente molte volte mi veniva la voglia di piangere ma cercavo di riprendermi pensando che rimanesse sempre mia anche se”.sapevo che sessualmente era del nero, rientrando a casa la vidi che già era pronta ad uscire, ma’.dissi dove vai &egrave appena venerdi, mi rispose che sarebbe andata con ”’. E sarebbe rimasta con lui almeno fino a domenica sera, mi venne vicino e cominciò a fare le fusa chiedendomi se la cosa mi disturbava che restava fuori due giorni, e io sempre per amore gli dissi ‘ sta attenta’ mi abbracciò e mi baciò sulla bocca, mentre eravamo cosi squillò il citofono, mi guardò e sorridendo disse ‘ filmerò tutto quello che succede cosi vedi e non fantastici solo a quello che ti dico’ annuii con la testa e sparì nelle scale correndo da ”’ mi affacciai e la vidi entrare in una macchina di grossa cilindrata e sgommare via.
Quella sera girovagai per la città senza una meta, ogni tanto stava fuori ma la sera tornava sempre da me e che questa sera non sarebbe rientrata ed era alla merc&egrave di quel nero mi scombussolava lasciandomi in uno stato di malore, non avevo fame, non sapevo cosa facevo, e senza accorgermi arrivai a casa, salii mi misi in salotto e dallo stress di non vederla tornare mi addormentai svegliandomi al mattino, ero senza forze ma dovevo sopravvivere cosi decisi che avrei aspettato la domenica sera senza piu pensare a quello che stava o la stava facendo quel nero.
Venne la domenica ero in uno stato di ansia’..sarebbe tornata?? Oppure avrei ricevuto un messaggio dicendomi che non veniva piu a casa?
Giravo e rigiravo per le stanze senza trovare pace la volevo rivedere anche non sapere quello che gli aveva fatto, volevo solo che tornasse da me, si fece tardi quasi mezzanotte e di Sam nessuna chiamata ne era rientrata, non potevo neanche chiamarla al cellulare perche il suo nero non voleva che lo portasse con lei quando si vedevano e non avevo neanche il numero suo per sapere notizie, mi distesi sul divano al buio e restai con gli occhi aperti a guardare nel vuoto, l’orologio scandiva i minuti e cosi’.si fece quasi mattina, io sempre disteso con gli occhi aperti quando”.improvvisamente sentii girare la chiave nella toppa, non mi mossi e vidi due ombre che fecero entrare Sam, si manteneva alla parete, le ombre si allontanarono e lei rimase appoggiata alla parete con le spalle, non mi vedeva era tutto buio faceva piano forse per paura di svegliarmi, camminava piano sembrava che non riusciva a farlo, con una mano si appoggiava andando avanti, accesi la luce lei sobbalzò mi guardò e disse ‘scusa non volevo far rumore’, la guardai senza dire niente aveva un’aria stanca i capelli appiccicosi aveva ancora il vestitino che aveva indossato per uscire ma era stropicciato, la presi sotto il braccio e l’aiutai a entrare nel bagno dove si sedette sul water, alzò gli occhi mi guardò e’..’sono stanca e indolenzita ti spiace se la doccia la faccio domani? Voglio distendermi e dormire’ sempre senza parlare l’accompagnai sul letto gli tolsi il vestito lasciandola nuda e lei si addormentò.
Ritornai sul divano erano quasi le quattro del mattino non volevo dormire, ogni tanto andavo in camera a guardarla, era in una posizione con le gambe aperte e sbirciai, aveva la vagina tumefatta arrossata e larga a dismisura, guardai anche il buchino”.ma che adesso lo dovevo chiamare caverna era largo rosso e sembrava irritato, l’accarezzai e cominciai un pianto liberatorio, era ancora a casa con me ma che gli avevano fatto?? Mi dava l’idea che l’avevano chiavata un esercito di persone tanto erano usati i buchi colava ancora del materiale color bianco, cosi la lasciai dormire e ritornai sul divano, dovevo aspettare non potevo fare altro ma’.mi venne in mente una cosa, aveva detto che avrebbe registrato tutto, cosi ritornai a prendere la borsetta e trovai due dvd li presi e tornai nel salotto l’avrei visto senza di lei?? Oppure avrei aspettato?
Giravo e rigiravo quei dvd nelle mani non avendo il coraggio di inserirli nel lettore, poi come una droga mi alzai e accesi inserendo il dvd dove c’era il numero uno, spinsi play ma avrei voluto fermarlo, non lo feci rimanendo a gurdare.
Cominciò da quando era salita in auto, si sedette baciando”..sulle labbra poi partirono lui mise una mano sulla coscia di Sam cominciando gia a salire verso l’inguine, senza fare altro, si sentiva che parlavano di cose banali, niente di che, poi cominciarono a bisbigliare qualcosa che non riuscivo a capire, vidi Sam che rideva ma sembrava preoccupata.
Arrivarono e entrarono direttamente in un garage, scesero e quello che riprendeva spensa la videocamera, riprese che erano in una stanza grande, intorno c’erano dei divani molto belli al centro un lampadario con molte luci che illuminava la stanza facendo tanti piccoli riflessi, sembrava una discoteca, proprio al centro un grosso letto rotondo, era coperto da un coprimaterasso color rosso fuoco, entrò il nero tenendo per mano Sam, la fece sedere sul letto, cominciò a baciarla sul collo e sulla fronte, la distese e cominciò a spogliarla Sam era come in estasi non faceva niente si limitava ad aiutare nei movimenti quello che il nero gli faceva fare, la distese ormai nuda e cominciò a baciarla sui capezzoli che erano diventati duri e ritti come due ossicini, scese sul torace e arrivò al pube limitandosi a baciare e leccare la parte esterna mi accorsi che Sam aveva gia avuto un orgasmo era più forte di lei quello che le faceva il nero, stava con gli occhi chiusi e aspettava, improvvisamente il video divenne buio, e imprecai perche non vedevo cosa succedeva, poi riprese inquadrando Sam che era distesa nuda e da sola, il nero si era allontanato, e da lontano la chiamò ‘Sam Sam’apri gli occhi, lo sai che noi accettiamo la promiscuità? E che i miei amici vogliono provare quello che fino adesso ho provato io?’ Sam si alzò sul gomito impaurita, si guardò intorno e si accorse che era circondata da almeno sei neri che si sedettero sul letto e iniziarono ad accarezzarla si vedevano 12 mani che la toccavano in tutte le parti del suo corpo e lei distesa che assaporava tutto respirava affannosamente e sicuramente aveva goduto almeno due volte.
E cosi cominciò l’orgia, solo che la femmina era solo Sam non c’era nessun altra femmina”..spensi il dvd il mio respiro si era fatto pesante, ma come pensai uno che divide la femmina con gli altri, io posso capirlo per la mia malattia ma lui?? Che motivo c’era di darla in pasto agli amici? Cosi anche se ancora non era giorno mi andai a versare un po di vodka speravo che mi stordisse un po, invece mi mise ancora piu in ansia, cosi mi posizionai nuovamente davanti alla tv e rimisi play, tutti dopo averla palpata cominciarono a baciarla su tutto il corpo Sam reagiva godendo come non mai si contorceva sotto le loro bocche e le loro lingue che leccavano baciavano sembrava un anguilla quando le piaceva.
Poi i neri cominciarono a spogliarsi Sam ormai non riusciva piu a connettere si mise seduta al centro del letto e tutti i neri intorno in ginocchio avevano ancora i boxer e lei mano a mano glieli toglieva e’..ogni volta prendeva tra le labbra il cazzo di quello che aveva tolto il boxer ma’.grande giove’. Erano tutti superdotati avevano dei cazzi enormi lunghi e larghi e lei stentava a prenderlo tra la labbra, quando aveva slinguato tutti si distese e cominciò, uno le si avvicinò alla bocca e la penetrò cercando di farlo entrare il piu profondo possibile, lei tossiva ma l’altro infilava sempre piu uno si mise tra le sue gambe e piano entrava il suo cazzo a dismisura lei strabuzzò gli occhi un po’ per quello che la chiavava in gola e un po’ per quello che stava entrando nella figa con le mani segava altri due mentre gli altri restanti si segavano da soli aspettando il loro turno, quello che la chiavava si tolse lasciando il posto ad un altro che la penetrò senza sforzo ormai la sua figa già si vedeva aperta, quello in bocca smise lasciando anche lui il posto ad un altro ma questo aveva un cazzo cosi largo che Sam non riuscì a prenderlo in bocca poteva solo succhiare la cappella esternamente, mentre quello che aveva nella figa lasciò il posto ad un altro e cosi continuarono per almeno una mezz’ora Sam ormai era quasi allo stremo aveva orgasmi continui senza mai riposare tra uno e l’altro, poi si fermarono, la cosa che mi inquietava era che nessuno aveva sborrato erano tutti ancora eretti, si fermarono solo per farla riposare, Sam era distesa le diedero qualcosa da bere lei bevve con foga e si distese, la sua mano prese un cazzo di grosse dimensione e cominciò a segare, era come se avesse detto ricominciamo??
E tutti si rimisero in moto c’era un nero che era enorme sembrava hulk e aveva un cazzo ancora piu grande si mise tra le sue gambe e la penetrò facendola gridare dal dolore poi la sollevò con il cazzo infilato e se la mise sulle braccia e cosi cominciarono le doppie penetrazioni, un altro subito si mise dietro e anche se la penetrò piano la fece nuovamente gridare, la ripresa venne fatta tra le gambe dei neri e si vedeva la mia Sam bianca come il latte al centro di due figure nere e due cazzi che la penetravano avanti e indietro i suoi buchi erano dilatati e lei godeva la si vedeva quando la inquadrava in faccia, poi quello che stava avanti si tolse e dette il posto ad un altro che la penetrò cosi fece anche quello dietro, quando la rimisero sul letto distesa non riusciva a chiudere le gambe si vedevano i buchi dilatati e lei aveva gli occhi girati indietro e godeva ancora anche se nessuno era in lei, un grosso nero la prese tra le braccia e la alzò sembrava un giocattolo tra le mani di tutti quei giganti la misi sopra di lui e la penetrò in figa un altro nel culo e un altro nella bocca era presa da tre persone contemporaneamente, la girarono mettendola a pecorina era difficile da capire come facevano ma uno lo mise nel culo mentre un altro nelle figa e dietro a quello ce ne fu uno che fece entrare con molto sforzo e grida di Sam nelle figa”mio Dio aveva tre cazzi enormi che la stavano chiavando in contemporanea e uno glielo infilò in bocca adesso erano quattro, si scambiarono i posti uno si mise sotto infilando la figa uno nel culo e un altro anche lui nel culo, la stavano slabbrando facevano con lei tutto quello che volevano senza neanche chiedere, cosi fu per almeno altre tre ore Sam ormai era una bambola la spostavano e la mettevano come volevano loro senza che lei reagisse in nessun modo, alla fine tutti sborrarono nella sua bocca e lei non ne perse uno, ero sudato e ansimavo molto per quello che avevo visto e stavo vedendo, perciò l’avevano dovuta accompagnare fino alla porta non si reggeva in piedi, volevo continuare a vedere ma ormai avevo visto abbastanza, mi alzai e mai fatto accesi una sua sigaretta aspirando con rabbia e facendomi tossire, ma continuai, ormai era giorno entrai nella sua stanza e la vidi che ancora dormiva profondamente, con un pizzico di curiosità mi avvicinai e allargai le natiche facendo comparire quel bel buchetto che ormai er diventato una voragine era ancora aperto e anche la figa ci sarei potuto entrare con la mano senza sforzo, ma che dire se lei era felice cosi lo ero anche io.
Gli preparai una abbondante colazione, si doveva rimettere dopo quello che gli avevano fatto e cosi aspettai che si svegliasse non andai al lavoro e non andò neanche lei anche volendo non riusciva a camminare ancora bene, mi misi seduto e aspettai che si svegliasse.

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