Skip to main content
Racconti di Dominazione

Punizione e Pentimento

By 26 Ottobre 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

Ed eccomi in viaggio verso di te verso la mia prima punizione,
ti ho insultato con il chiaro intento di offenderti,
ero arrabbiata, mi sentivo tradita, per un motivo forse sciocco o forse no, non lo so ancora, ma a chi importa?
Ti ho fatto del male e questo non riesco a mandarlo giù.
Eccomi in viaggio in questo treno,
di solito ascolto la musica a tutto volume ora invece l’abbasso ho bisogno di pensare,
perchè sono così spaventata? So già cosa mi aspetta, colpi di cane continui sul culo fino al limite,
fino a quando non dirò la safe giallo.
Amo il cane lo sai bene, eppure non lo vorrei, non così, non sapendo che mi colpisci per punirmi.
Forse è questo che mi spaventa, non il dolore fisico, ma quello che nasce da dentro, quello che fa male davvero,
quello che ti ho procurato e quello che mi sono procurata.
Ripenso alle altre sessioni con il cane, mai i colpi sono stati continui, sempre divisi in step da 10 e ricordo
delle volte in cui anche in quel caso avevo difficoltà ad arrivare a 10, come farò a resistere a lungo?
Le tue parole: “non deludermi con poche decine”
E se non riesco a resistere abbastanza? Perchè sento un bisogno così disperato del tuo perdono? è amore?
scoppio a ridere al pensiero, no ovvio che no, devozione? può essere, ma è normale? cosa è esattamente normale?
nel mio mondo probabilmente dire questa parola è come dire supercalifragilistichespiralidoso,
tutti la conoscono ma nessuno sa cosa caspita vuol dire.
Sorrido a questa ultima affermazione rialzo la musica e continuo il mio viaggio, decido per sicurezza di stare
nel mio ruolo fin da subito, mando un messaggio: sono arrivata.
Ti vedo fin da subito, impossibile non accorgersi di te, è la macchina parcheggiata peggio di tutte,
di nuovo sorrido e mi sento come quando ci siamo incontrati la prima volta, piccola, non sapevo cosa dire,
cosa pensare, non sapevo nemmeno se potevo salutarti come sempre, con un abbraccio, appena ti ho visto
è la prima domanda che mi sono posta, ma come al solito non ho osato agire o dire, ho semplicemente aspettato
che fossi tu a parlare, ed ecco che comincia la nostra routine, non sembravi arrabbiato, il nostro parlare del
più del meno, ridere, scherzare, nulla è cambiato, che gioia!
Arriviamo sul posto e come da rituale sono nuda al centro della stanza in attesa, vedo un tavolino posto al
centro a pochi passi da me, è li che accadrà?
Mi prendi per i capelli mi fai piegare su quel tavolino e allargare bene le gambe: “sta giù!”
sono esposta, inerme, eccitata, impaurita, arresa, solo ora mi accorgo che non era mai successo, che mi sentissi
così arresa da subito.
Mi avevi detto che mi avresti legata quindi ero in attesa di essere legata a quel tavolino ma ciò non è avvenuto,
in altre occasione avrei iniziato a seguirti con lo sguardo, cercando di capire cosa stava per succedere, ma
era diverso, ero li per pagare un errore, volevo solo questo, pagare e sentirmi dire che andava tutto bene.
Ecco le tue mani su di me, che mi accendono come sempre, bagnata mi sfiori la figa ma non troppo, non vuoi che vengo
lo so, non sono mai venuta in nessuna delle sessioni con te ma non mi importa, non mi pesa, il mio godimento è
tutto nella mia mente e io lo adoro.
Ti bagni le dita e ne infili uno nel mio culo, usando come lubrificante i miei umori, cerco di starmene zitta ma
non riesco, godo, mi chiedo a tratti perchè, ma poi mi ripeto che non mi importa, godo ancora, poi porti lo stesso
dito alla mia bocca e capisco, umiliazione, per quanto possa pulirmi bene si sentirà sempre e comunque una punta di
quel sapore che io odio lo sai, cerco di stringere un po le labbra ma duro poco, cerco allora con incertezza di leccare
piano a tu mi infili il dito in bocca con prepotenza, avrei dovuto esserne disgustata, invece mi sono eccitata
e ancora mi chiedo il motivo, fin dove può arrivare la mia perversione?
Ripeti questa operazione più volte, passando poco dopo a 2 dita inizio ad amare tutto ciò.
Ti vedo prendere il cazzo di gomma, lo metti vicino alla mia bocca, inizio a succhiarlo con passione ma vuoi di più
allora lo prendi e inizi a infilarmelo in gola tu stesso, cosa è che desideri? farmi vomitare? qui?
Cerco di mandarlo più giù possibile, mi sento mancare l’aria ma continuo, mi tappi il naso come l’ultima volta
forse involontariamente è uscita fuori una nuova pratica che amiamo.
Rischio ancora di vomitare ma ti fermi sempre in tempo.
Poco dopo anche quel cazzo finisce in parte nel mio culo e io già ho capito cosa succederà dopo, finirà nella mia
bocca, ora è più difficile, sento ancora di più il sapore, eseguo, mi sento annullata molto più delle altre volte,
perchè? mi eccito da impazzire ma cosa mi fa eccitare? la pratica? il sentirmi così?
Mi lasci il cazzo: continua a succhiare!
Ti metti dietro di me sento la tua eccitazione, desidero il tuo cazzo dentro di me, ma so che non succederà,
non è mai successo, non ti ho mai chiesto il perchè.
Invece questa volta sembra diverso, lo sento, sento che stai premendo contro di me, contro il mio culo,
dalla sorpresa smetto di succhiare, incredula, contenta, eccitata, ti sento: “continua a succhiare!”
Riprendo e non mi fermo e ti sento e lo adoro, l’unica ombra nella mia mente era, lo merito in questo momento?
Pochi secondi (o forse a me sono sembrati tali) e ti fermi, mi prendi per i capelli mi fai alzare e mi porti
in camera da letto e li vedo le corde agli angoli del letto, quelle che mi terranno ferma durante la mia punizione.
Inizio a tremare, ho paura: stenditi al centro! Mi stendo a pancia sotto e allungo i polsi agli angoli x farmi legare,
la mia mente corre a mille, non so cosa pensare, cosa dire.
Ti sento: “sei pronta?”
No non lo ero, e non capivo il perchè, ma non volevo dirlo, allora: “ho paura”
Ti siedi al mio fianco inizi a coccolarmi, a cercare di portare la mia eccitazione ma già so che non è quello il problema,
quindi cosa temo davvero? non posso perderlo!
Alzo la testa il più possibile lo guardo negli occhi con la speranza che capisca: “ho bisogno del perdono dell’amico
prima che del master”
Mi guardi, forse con sorpresa? cosa hai pensato in quel momento?
“Il perdono dell’amico lo hai già”
Ed eccole le parole magiche che mi hanno tolto da dosso tutto il mio tormento, non avrei perso il mio amico,
pensandoci ora, che cosa sciocca, se non fosse stato così non ci sarebbe stata neanche la punizione, ma solo la chiusura.
“Sei pronta?”
“Si Signore!”
E lo ero davvero, ho iniziato la mia punizione con il sorriso sulle labbra.
“Conterai ogni colpo e ogni dieci chiederai scusa!”
“Come desidera Signore”
Non ho dovuto aspettare molto per sentire il primo colpo da subito pungente sul mio culo, dolore acuto,
apparentemente insopportabile, ma io ero completamente intenzionata a dare il meglio di me.
2-3-4-5-6 ricordo che già alla sesta mi dicevo di calmarmi 7-8-9-10 respiro
“mi scusi Signore”
11 di già, ovvio sono continue 12-13-14-15-16-17-18-19-20
“mi scusi Signore”
21 sentivo i miei occhi pungere, non volevo fermarmi ma mi sentivo gia a limite 22-23-24-25-26-27-28-29-30
“mi scusi Signore”
31 non posso arrendermi, le prime lacrime iniziano a scendere, 32-33-34-35 non posso deuderlo 36-37-38-39-40
“mi scusi Signore”
41 posso farcela, almeno 50 posso farlo -41-42-43-44-45-46-47-48-49-50 finalmente, non sono più poche decine
“mi scusi Signore non volevo lo giuro”
51 eccomi sono qui, puniscimi, non desidero altro che pagare, 51-52-53-54-55-56 sono annullata, mi accorgo che
non urlo più conto e basta 57-58-59 è abbastanza? mi sento pulita ora? 60
“mi scusi Signore”
no non è abbastanza, sento un tentennare da parte tua, sono qui Signore, sono ancora lucida, ho solo bisogno di
pagare, per fartelo capire dico solo una parola: Ancora!
61-62-63-64-65 mi accorgo che la mia voce è quasi inudibile: “conta più forte!”
vorrei accontentarti Signore ma non riesco 66-67-68-69-70
“mi scusi Signore la prego!”
E ti fermi. Capisci prima di me che sono al limite, come succede sempre, mi capisci prima che mi capisco io, per
questo ti adoro, per questo ti voglio bene, per questo delle volte ti temo.
Mi tocchi, mi porti di nuovo al culmine dell’eccitazione e riprendi il cane.
71 i colpi sembrano più forti 72-73-74 non ce la faccio più 75-76-77 saranno abbastanza? 78-79 perdonami ti prego 80
“Giallo! Mi perdoni la prego, non so perchè sono fatta così, mi perdoni”
Ti sei steso al mio fianco, hai iniziato a consolarmi, io continuavo a chiedere perdono, una litania
(o era solo nella mia testa?).
Non so quanto tempo ci ho messo a calmarmi, ma come sempre sei stato paziente ed io ti ho lasciato fare, alla fine
come sempre abbiamo ripreso a giocherellare, mi passavi il dito sulla bocca, ti mordevo, mi tiravi i capezzoli,
insomma il nostro modo di giocare, abbiamo riso, scherzato, ti ho chiesto se era abbastanza e con tutta risposta
ti sei messo a ridere.
E il dopo bhe… quella è cosa nostra…

Per consigli e recensioni abbategiovannielisa@gmail.com

CLICCA QUI PER ACCEDERE ALLE CAMS GIRL ITALIANE

Free porn videos

Leave a Reply